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I suntini sandrini di giovedì 3 luglio 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2025 - Sulla Triestina è calata una cappa di ansia che assomiglia tanto all'afa insopportabile di questi giorni. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", il mancato pagamento alla scadenza del 1° luglio degli 1,4 milioni necessari per saldare stipendi, contributi e tasse della mensilità di maggio, restituisce un incubo ai tifosi alabardati e riporta a zero la credibilità della proprietà americana guidata da Ben Rosenzweig. Una credibilità che stava faticosamente risalendo la china dopo l'iscrizione in extremis alla serie C e il ricorso per la riduzione della penalizzazione. E invece ecco la nuova inadempienza che non solo farà lievitare ancora i punti di penalità (probabilmente da 7 diventeranno 13), ma fa sorgere mille altri dubbi. In società credono ancora a una soluzione che passa da una robusta iniezione di liquidità dagli Usa che Rosenzweig avrebbe assicurato entro una ventina di giorni. Con questa si sanerebbero i debiti e si perseguirebbe poi la strada della Triestina sostenibile: taglio di spese e ingaggi. In sede l'ad Stella e lo staff amministrativo lavorano per sbloccare il mercato e cercare di trattenere Delli Carri. Ma, appunto, serviranno i soldi. Tanti soldi. E proprio per risolvere la situazione, per domani è convocato un cda (in call) fra il presidente, l'ad Stella e il dg Menta. Si sta valutando anche l'ingresso di altri soci, di minoranza per dare una mano ma eventualmente anche di maggioranza. I VANTAGGI DI UNA VENDITA Allo stesso tempo la società guarda anche a potenziali acquirenti. In effetti l'Unione potrebbe essere ancora appetibile perché c'è un patrimonio che renderebbe più digeribile la parte debitoria. Oltre a ricordare che la squadra è pur sempre iscritta alla C (che sarà un'impresa mantenere, ma tant'è), va sottolineato il potenziale tesoretto di 2 milioni procurato dalla vendita di Correia. Inoltre il passaggio di Adorante dalla Juve Stabia al Venezia potrebbe portare nelle casse una cifra attorno ai 500mila € (la Triestina ha circa il 15% sulla vendita dell'attaccante). C'è poi il progetto del centro sportivo di Montedoro per il quale si sono già fatti passi avanti. E poi, a stagione saldata, si potrà attingere a quanto bloccato dalla fideiussione integrativa dell'anno prima (circa 2 milioni), per il caso Olivieri. LA STRADA DEL TRIBUNALE Uno scenario che passa attraverso il tribunale e a una possibile vendita del club all'asta. A fronte di un numero crescente di creditori (a dipendenti e fornitori si sono aggiunti ora anche i giocatori), potrebbe essere avviato un iter per mantenere in vita l'attività attraverso un esercizio provvisorio o un'amministrazione controllata, con un commissario giudiziale a calcolare lo stato passivo. Con le possibili entrate citate e gli asset societari, per un acquirente l'operazione potrebbe essere molto meno pesante di quanto appaia. Ma i tempi sono stretti. COSA FA DELLI CARRI? Intanto cosa farà il diesse Delli Carri che stava portando avanti un faticoso progetto di taglio degli ingaggi? Oltre alla comprensibile arrabbiatura, per usare un eufemismo, al momento si è trincerato in un pensieroso silenzio. Aveva iniziato il lavoro con la sicurezza che il peggio era alle spalle e che si trattava solo di scavallare le scadenze del 1° luglio e del 1° agosto (quando bisognerà versare gli stipendi di giugno), e invece si ritrova in una situazione surreale, alla quale si è aggiunto anche il blocco del mercato in entrata perché la Triestina ha sforato l'indice di liquidità e altri parametri federali. Ma pare che al momento Delli Carri non abbia abbandonato e stia riflettendo. Di sicuro la società sta facendo di tutto perché rimanga a gestire questa fase. L'ATTESA DI GORGONE E Giorgio Gorgone? Il tecnico ha un contratto pronto con la Triestina, solo da firmare e depositare, pertanto al momento non è legato da nessun rapporto con il club alabardato, se non quello di affetto: ritornare all'Unione (dove ha giocato dal 2005 al 2011) e allenarla era il suo sogno. Per scegliere l'Unione (nonostante la penalizzazione), ha lasciato da parte proposte importanti di club che però ora la panchina l'hanno sistemata. Il danno oltre la beffa. Ora aspetta. E ama talmente la Triestina che se ci fosse la certezza di avere le risorse per fare tutta la stagione, nonostante i meno 13 ci penserebbe seriamente. - L'emozione di un sorteggio che ha riportato le lancette dell'orologio indietro di ventitré anni. Ai tempi della Uleb Cup di Cesare Pancotto e Mario Ghiacci, l'ultima apparizione sul palcoscenico europeo di una Pallacanestro Trieste che ieri a Losanna, come scrive Lorenzo Gatto, si è ritrovata tra le grandi protagoniste della decima edizione della Basketball Champions League. All'evento, di fronte al Ceo della Bcl, Patrick Comninos, al presidente della Fiba e al presidente di Fiba Europe (testimonianza dell'importanza e del prestigio crescente della competizione nel panorama del basket continentale), hanno partecipato il general manager Michael Arcieri e il team manager Nicola Pilastro. Un'urna, quella svizzera, non particolarmente benevola con i colori biancorossi. Trieste è stata inserita nel gruppo E assieme ai tedeschi del Würzburg, i bosniaci dell'Igokea Aleksandrovac e soprattutto ai turchi del Galatasaray, finalisti nella passata stagione fermati solamente dagli spagnoli dell'Unicaja Malaga. Incroci ufficiali inediti: non ci sono precedenti tra la formazione triestina e le tre avversarie sorteggiate. Non è andata meglio all'altra formazione italiana già certa di un posto nella regular season, la Trapani Shark di Jasmin Repesa. I siciliani hanno pescato gli israeliani del Bnei Penlink Herzliya, i turchi del Tofas Bursa e gli spagnoli de La Laguna Tenerife. Per la Unahotels Reggio Emilia la strada in questa Champions league passerà per il Qualifying Round Tournament 2 in programma dal 23 al 28 settembre. La formazione allenata da coach Priftis sfiderà nei quarti di finale i macedoni del Pelister Bitola, eventualmente in semifinale la vincente tra i romeni del Csm Csu Oradea e i belgi Windrose Giants Antwerp ed eventualmente in finale una tra i greci del Paok, i montenegrini del Sc Derby, i turchi del Bursaspor Basketbol e i tedeschi del Löwen Braunschweig. Il debutto europeo della Pallacanestro Trieste è previsto per la prima settimana di ottobre, con il calendario definitivo che verrà comunicato dopo la conclusione delle qualificazioni. L'edizione 2025-'26 vedrà al via 53 squadre, di queste 29 di diritto alla regular season, le restanti tre tramite il qualification round in programma dal 23 al 28 settembre. Il sorteggio ha composto otto gruppi da quattro squadre ciascuno. Le squadre sono state sorteggiate da due dei protagonisti dell'ultima edizione, Marcelino Huertas, Mvp con il Club Baloncesto Canarias e Kendrick Perry, campione in carica con l'Unicaja Malaga. Le prime classificate di ogni girone accederanno direttamente alla Top 16, strutturata in quattro gironi da quattro squadre. Le seconde e terze classificate disputeranno un play-in, con gare di andata e ritorno, per ottenere gli ultimi otto posti disponibili. Successivamente, le prime due classificate, accederanno alla fase a eliminazione diretta: quarti, semifinale e finale. Gruppo A: Rytas Vilnius (Ltu), Promitheas Patras Vikos Cola (Gre), Legia Warszawa (Pol), MLP Academics Heidelberg (Ger). Gruppo B: Alba Berlino (Ger), Era Nymburk (Cze), Sabah Bc (Aze), Vincente Tor neo Qualificazione 3. Gruppo C : Joventut Badalona (Esp), Hapoel Netanel Holon (Isr), Cholet Basket (Fra), Vincente Torneo Qualificazione 2. Gruppo D : La Laguna Tenerife (Esp), Tofas Bursa (Tur), Bnei Penlink Herzliya (Isr), Trapani Shark (Ita). Gruppo E: Galatasaray (Tur), Igokea (Bih), FIT/One Würzburg Baskets (Ger), Pallacanestro Trieste (Ita). Grupp F: Aek Betsson BC (Gre), VEF Riga (Lat), NHSZ-Szolnoki Olajb, anyasz (Hun), Vincente Torneo Qualificazione 1. Gruppo G: Unicaja (Esp), Filou Oostende (Bel), Mersin Sports Club (Tur), Karditsa Iaponiki (Gre). Gruppo H: Dreamland Gran Canaria (Esp), SL Benfica (Por), Le Mans Sarthe Basket (Fra), Kk Spartak Office Shoes (Srb). -
Problema su tabella database
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione News, segnalazioni tecniche, suggerimenti e feedback
Ora ho riparato la tabella, fatemi sapere se tutto ok -
I suntini sandrini di martedì 1° luglio 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
MARTEDÌ 1° LUGLIO 2025 - Non si sblocca il mercato italiano della Pallacanestro Trieste, fermo dopo il rifiuto ricevuto da David Cournooh. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il play-guardia italoghanese ha deciso di accettare la proposta di rinnovo della Germani e resterà a Brescia anche nelle prossime stagioni. Ieri scadeva il vecchio contratto, la trattativa per la riconferma è in dirittura d'arrivo ma è ormai solo questione di sistemare le formalità e mettere a punto gli ultimi dettagli. Niente da fare, dunque, per Trieste che aveva provato a convincere il giocatore mettendo sul tavolo un contratto biennale. Detto che, alla vigilia della partenza per la Summer League (in programma a Las Vegas dal 10 al 20 luglio), il general manager biancorosso Mike Arcieri si concentrerà esclusivamente sui possibili innesti italiani, difficile a questo punto capire quali potranno essere i prossimi obiettivi. Si lavora su un esterno, il panorama di giocatori disponibili va via via assottigliandosi con il passare delle settimane. In attesa di capire su quali obiettivi si muoverà la Pallacanestro Trieste, il mercato della serie A continua a delineare il volto delle prossime avversarie dei biancorossi. Tra le trattative concluse, ufficiale da ieri la firma dell'accordo pluriennale tra l'Umana Reyer Venezia e Robert Jalen Cole, playmaker classe 1999 nell'ultima stagione in Lituania dove, con la maglia del Rytas Vilnius ha conteso sino all'ultimo lo scudetto allo Zalgiris. Point guard mancina di 185 centimetri, Cole ha disputato un'ottima Champions League ed è pronto a prendere il posto lasciato libero dal canadese Ennis. Prima firma di uno straniero in casa Banco di Sardegna: per la stagione 2025/2026 Sassari, ha scelto Nate Johnson, guardia lo scorso anno in Lituania con il Neptunas dove ha chiuso con 15 punti di media a partita. Sul fronte italiano, Napoli ha comunicato di aver sottoscritto un accordo triennale con l'ala guardia Leonardo Faggian, 2004 nativo di Treviso nella passata stagione in serie A2 a Verona. C'è fermento a Milano dove, dopo la conferma di buona parte del blocco italiano (al momento, in direzione Cantù, è partito il solo Bortolani) si lavora per allestire una squadra che abbia il potenziale per essere protagonista in Europa. Leader della nuova Armani sarà Marko Guduric, ala serba che ha appena vinto tutto ciò che c'era da vincere in Turchia con la maglia del Fenerbahce. Dopo Guduric, è caccia al play e l'attenzione degli uomini di mercato Olimpia è caduta in Grecia. Si lavora per portare in biancorosso l'ex giocatore del Panathinaikos Lorenzo Brown, ideale per guidare un reparto completato da Ellis, Mannion e Bolmaro. Lavori in corso in casa dei campioni d'Italia della Virtus Bologna dove coach Dusko Ivanovic, dopo aver messo in cassaforte il colpo Luca Vildoza e blindato il gioiellino Alessandro Pajola, sta cercando di confermare Matt Morgan dopo l'ottima stagione disputata. Dalla Turchia arrivano rumors su un possibile interesse della Segafredo per il centro Sertac Sanli, in uscita dal Fenerbahce. - È arrivato l'ennesimo d-day per la Triestina di questi travagliati mesi alabardati. Entro la mezzanotte di oggi va effettuato infatti il saldo di stipendi, tasse e contributi riguardanti la mensilità di maggio: si tratta di circa 1,4 milioni di euro che per il momento non sono arrivati. Insomma è un'altra attesa col cuore in gola. Come scrive Antonello Rodio, le sensazioni che traspaiono non sono buonissime, nel senso che gli investitori dagli Stati Uniti trovati da Ben Rosenzweig ci sono ma sembrano avere bisogno di più tempo per un'altra iniezione di liquidità dopo quella di inizio giugno. Ma tempo la Triestina non ne ha. Del resto se gli investitori precedenti hanno detto stop, è per la scellerata gestione sportiva del primo anno e mezzo, quando si sono spesi i denari buoni per fare tre stagioni. Comunque, anche se non avrà la drammaticità della scorsa scadenza del 6 giugno, quando in ballo c'era l'iscrizione alla C e la permanenza della Triestina fra i professionisti, in realtà anche questa è una deadline fondamentale. In caso di inadempienza, si possono aprire scenari piuttosto inquietanti: innanzitutto l'Unione avrebbe altri punti di penalizzazione che si sommerebbero ai 7 già previsti di handicap. Ma poi, cosa farebbe il ds Delli Carri che sta faticosamente portando avanti un progetto sportivo fatto di tagli agli ingaggi? Resterebbe cercando di vedere cosa succede nei prossimi giorni o perderebbe la pazienza e farebbe direttamente le valigie? E Gorgone appena scelto come nuovo allenatore lo seguirebbe? Insomma, a parte l'aumento esponenziale dei punti di penalizzazione, bisogna vedere se la struttura regge ancora, in attesa di capire se entro breve tempo la questione si risolve o si aprono altri scenari, che vanno dall'eventuale decisione di Rosenzweig di mettere in vendita il club a quella più lugubre delle conseguenze di una pioggia di ingiunzioni. Perché nel frattempo, ci sono anche dipendenti, collaboratori e fornitori un po' stufi di aspettare. In sede comunque lo staff capitanato dall'ad Sebastiano Stella si sta dando da fare in tutti i modi per trovare soluzioni per evitare il peggio e comunque ha già predisposto tutto per i pagamenti. Ma senza soldi sul conto, i pagamenti non si possono fare. -
I suntini sandrini di lunedì 30 giugno 2025
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione L'angolo dei suntini sandrini mattutini
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I suntini sandrini di lunedì 30 giugno 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
LUNEDÌ 30 GIUGNO 2025 - Non è l'upgrade in grado di far fare al roster biancorosso l'atteso salto di qualità ma, di questi tempi, meglio non sottilizzare troppo. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", in un mercato che, sul fronte italiano, si sta rivelando particolarmente complesso (sia per un discorso economico che per un fatto legato a richieste di minutaggio e impiego), la Pallacanestro Trieste agisce con cautela cercando di muovere le acque e rinforzare così il suo organico. Dopo aver ricevuto secchi no, qualcuno meno atteso di altri, l'attenzione del general manager Arcieri si è spostata su David Cournooh, il play-guardia nella passata stagione in maglia Germani. Il giocatore ha ricevuto da Trieste la proposta per un biennale e proprio oggi vede il suo contratto con Brescia scadere: starà a lui, valutando anche il pressing a tutto campo condotto dalla società lombarda, decidere dove vorrà proseguire la sua carriera. Non trovano riscontro, almeno al momento, le voci che riguardano Woldetensae (ieri radio mercato lo dava conteso tra Napoli e Cantù) e soprattutto quelle relative a Caruso. Trieste sta cercando il pivot titolare e affiderà il ruolo a un americano, ma per quanto riguarda il cambio del 5 il giemme Arcieri continua a guardare in direzione di Candussi così come Francesco ci ha confermato nell'intervista seguita al suo rinnovo contrattuale. MERCATO STRANIERO Confermata la volontà di chiudere prima gli italiani, Michael Arcieri fa il punto sul mercato dei giocatori americani. «Mi prendo il tempo necessario per fare le valutazioni anche perchè so - spiega - che alla Summer League di Las Vegas, al California Classic e a Salt Lake City, a luglio, ci sono molte partite interessanti da cui poter trovare nomi da inserire nelle nostre liste. Non c'è fretta: abbiamo tre stranieri su sei ma anche fossero stato zero su sei avrei fatto lo stesso. Abbiamo lavorato per mesi e abbiamo già una lista pronta per ogni posizione dei giocatori stranieri (non per forza americani, stiamo valutando anche altre opzioni). Abbiamo nomi interessanti nel mirino ma restiamo aperti a soluzioni differenti perchè nei tornei estivi (io sarò a Las Vegas ma avremo scout attivi negli altri posti) arrivano ogni anno nuovi giocatori che hanno giocato in altri posti nel mondo, decidono di venire a giocare in Europa o magari non hanno firmato in Nba». ALLENATORE «Ci stiamo prendendo il tempo necessario - l'analisi del general manager biancorosso - dovrà essere una scelta molto attenta. C'è moltissimo interesse, soprattutto dopo la conferma della coppa. Sto valutando tantissimi nomi, non soltanto americani. Non deve essere necessariamente qualcuno come Christian, non per forza americano, ma qualcuno che condivida i valori della Pallacanestro Trieste, lo stile di gioco e la cultura che abbiamo costruito nelle ultime due stagioni». ABBONAMENTI «È un momento molto importante per la Pallacanestro Trieste, la prima stagione in cui torniamo in Europa dopo più di 20 anni - conclude Arcieri -. Vogliamo fare in modo che molti nuovi tifosi si avvicinino, che i più giovani diventino i tifosi di domani e che le famiglie trovino da noi un luogo dove fare comunità. La campagna abbonamenti inizierà tra un paio di settimane, ovviamente avremo un occhio di riguardo per i nostri vecchi abbonati». - Quella di domani è una data chiave per far davvero partire la prossima stagione della Triestina. Come scrive Antonello Rodio, entro il primo luglio va infatti effettuato il saldo di stipendi, tasse e contributi della mensilità di maggio: si tratta di circa 1,4 milioni di euro che nel week-end non erano ancora nelle casse della Triestina. C'è da preoccuparsi oppure no? Gli ottimisti ricordano anche nella fondamentale scadenza del 6 giugno, quella vitale per l'iscrizione, i soldi sono arrivati nel pomeriggio dell'ultimo giorno utile. Gli scettici e i pessimisti fanno notare che a furia di correre sulla lama del rasoio si rischia di farsi molto male, e in ogni caso la soluzione in extremis certificherebbe la precarietà della società alabardata. SENZA SOLDI, IL DISASTRO Come l'altra volta, anche per questa scadenza l'amministratore delegato Sebastiano Stella e gli altri dello staff che lavorano in sede hanno predisposto già tutto per i pagamenti e i relativi adempimenti, ma certo l'attesa sarà probabilmente ancora una volta di quelle da cuore in gola. Se i soldi dagli States non arrivassero, ci sarebbe un'ulteriore penalizzazione, ma in realtà non è solo questione di punti che andrebbero ad appesantire il già gravoso fardello dei 7 punti di handicap. Anzi, sarebbe un vero disastro: la società perderebbe tutta la credibilità che a fatica sta cercando di ricostruire, sarebbe vanificato tutto il lavoro svolto finora da Delli Carri che farebbe a quel punto le valigie, e probabilmente l'avventura di Gorgone in alabardato finirebbe ancora prima di cominciare. E il tutto porterebbe a scenari piuttosto lugubri. UN PATRIMONIO DA NON SPRECARE Essere inadempienti alla scadenza di domani sarebbe un delitto, vorrebbe dire buttare a mare quello che si è fatto finora, perché la Triestina ha comunque un patrimonio sul quale lavorare: l'iscrizione alla serie C (arrivata grazie all'iniezione di liquidità da 4 milioni da LBK di inizio giugno), un pacchetto di giocatori sotto contratto con un potenziale tesoretto procurato dalla vendita di Correia, il progetto del centro sportivo del Montedoro per il quale si sono già fatti molti passi con il terreno già acquistato (manca l'ultimo passaggio formale) e soldi pubblici per 6,4 milioni di partenariato sul project financing da 13,4 milioni per la realizzazione della struttura. CHIUDERE IL PACCHETTO Senza dimenticare che a stagione 2024/25 totalmente pagata, si potrà nuovamente attingere a quanto bloccato dalla fideiussione integrativa dello scorso anno, quella famosa del caso Olivieri. Naturalmente, per chiudere il pacchetto della stagione passata, bisognerà essere in regola anche all'ultima scadenza del primo agosto, quella degli stipendi di giugno. Ecco perché una mancata erogazione da parte di LBK sarebbe davvero illogica e senza senso dopo aver inviato 4 milioni una ventina di giorni fa, che non solo ha permesso l'iscrizione alla serie C e di ottemperare a quanto prevedono le norme federali, ma che ha anche eroso sensibilmente il monte debitorio. LA TRIESTINA SOSTENIBILE Se andrà tutto liscio, invece, potrà partire la Triestina sostenibile che è nelle idee dei vertici societari e il progetto sportivo al quale il ds Delli Carri sta lavorando, con ufficializzazione di Gorgone, una gestione finanziaria alimentata dal mercato in uscita, taglio degli ingaggi della rosa e costruzione di una squadra giovane. Ma sarà assolutamente doveroso pensare anche ai non tesserati e quindi attuare in tempi brevi anche un piano di rientro con gli altri creditori non tesserati (altri dipendenti, collaboratori, fornitori ecc.). Forse, se tutto questo sarà effettivamente realizzato, allora potrà ripartire il discorso del marchio, dopo che l'Associazione nazionale Triestina Club ha esercitato il diritto di recesso a fine maggio. -
I suntini sandrini di domenica 29 giugno 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
DOMENICA 29 GIUGNO 2025 - Il colpo è in canna, dopo i rinnovi che hanno posto le basi della squadra della prossima stagione, la Pallacanestro Trieste cerca di piazzare il primo squillo di un mercato che, sul fronte degli italiani, si sta rivelando particolarmente problematico. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Michael Arcieri ci prova con David Cournooh, il play-guardia della Germani Brescia da poco affrontato nei quarti di finale dei play-off. Sul tavolo una proposta concreta per un biennale, il general manager biancorosso attende adesso una risposta dal giocatore. Dopo Candi, Casarin e Moretti, dunque, ancora un tentativo per la società del presidente Matiasic che dovrà però fare i conti con esigenze e necessità della società bresciana. La quale, alla luce della limitata scelta di giocatori disponibili e delle difficoltà legate alle crescenti richieste economiche dei procuratori, proverà a fare muro per tenere un giocatore affidabile e ben inserito nel sistema Germani come Cournooh a Brescia. Per una trattativa in fase di definizione, accordo concluso tra la San Bernardo Cantù e Giordano Bortolani, l'esterno messinese che ha chiuso la sua esperienza in maglia Armani Milano scegliendo il club brianzolo. Ed è un colpo vero quello della neopromossa formazione guidata da coach Brienza, che porta a casa un giocatore estremamente motivato e in grado di portare quell'esperienza di alto livello indispensabile nella prossima stagione. Giornata particolarmente ricca di novità quella di ieri: ufficiale in casa Virtus Bologna l'arrivo di Derrick Alston Junior, ala classe 1997 che nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Manresa giocando sia nella prima lega spagnola che nella basketball champions league. Nuovo innesto anche a Reggio Emilia con l'Unahotels che ha comunicato di aver raggiunto l'accordo con Bryson Williams, ala centro di 204 centimetri che nell'ultima stagione in Turchia, con il Petkim Spor, ha affrontato in due occasioni la compagine reggiana nella champions league. L'Openjobmetis Varese ufficializza l'arrivo di Olivier Nkamhoua, ala classe 2000 nato a Helsinki da madre finlandese e padre camerunense nell'ultimo anno un Germania con i tedeschi del Chemnitz. La Nutribullet Treviso ufficializza l'addio con l'americano Jordan Caroline, il Banco di Sardegna Sassari conferma l'interesse per Marco Ceron e punta sull'esterno usa Justin James. Tra le trattative in corso, la Germani Brescia sta provando a blindare i suoi gioielli Burnell e Ndour e guarda a Max Menetti come possibile coach al posto del partente Poeta, Cantù dopo Bortolani ha messo nel mirino anche il 28enne esterno americano Kyle Allman. - L'arrivo di Gorgone non è stato ancora formalmente ufficializzato ma i tifosi della Triestina, in un mare di incertezze (per l'ennesima volta) sperano che il ritorno di "Re Giorgio" a nord-est segni la posa di un mattone importante nella costruzione del futuro alabardato. Così scrive Guido Roberti oggi, incombe al contempo la scadenza federale di martedì 1. Senza pagamento ai tesserati per le spettanze di maggio, scatterebbe una nuova, imbarazzante, penalizzazione. La tifoseria non può che esserne disorientata. Sergio Marassi, presidente del Centro Coordinamento, riflette sulle esperienze passate di Gorgone a Trieste e Lucca, preziose per un duplice motivo. Innanzitutto l'aspetto umano. «Gorgone conosce bene la piazza, ed è sempre un aspetto positivo quando ritorna una persona che qui ha fatto bene. C'è quindi fiducia in lui e vedo che tutti i tifosi sono contenti». In Toscana un biennio, di cui il secondo condotto sul campo con straordinaria dignità sportiva, e tutt'altro che scontata, la salvezza poi vanificata dalla mancata iscrizione. «Lui ha già vissuto una esperienza negativa a Lucca, ancora peggiore della nostra, senza avere mai ricevuto lo stipendio, con una penalizzazione più pesante e si è salvato compiendo un miracolo. Viene qui consapevole di quel che gli tocca, ma può metterci la sua esperienza». Severo il pensiero di Marassi sulla società. «Speriamo non arrivino altri punti di penalizzazione, questo ulteriore silenzio incute paura, arrivare anche questa volta all'ultimo fa pensare che arriveremo così ad ogni pagamento. Molti dipendenti non hanno ancora ricevuto gli stipendi. E' vergognoso». Michele Bertocchi, Presidente del Triestina Fun Club Bar Capriccio, balza al 2011, quando Gorgone iniziò con le giovanili alabardate in una società che di lì a pochi mesi fallì. «Sarei contento per il ritorno di Gorgone, nessun tifoso si è dimenticato di lui e personalmente ricordo il periodo in cui iniziò come allenatore in una situazione di difficoltà, con le sue forze portò avanti il gruppo. E' la persona giusta in questo momento, posto che la società ha voluto cambiare Tesser». Nessuno sconto alla società se non dovesse cambiare qualcosa nel rapporto con la piazza. «Mi aspetto dei cambiamenti da parte della società, non esiste che non siano stati ancora fatti i pagamenti ai dipendenti. La Triestina deve cambiare, basta soffrire nell'attesa di non sapere fino all'ultimo se arrivano i soldi, se deve proseguire così sarebbe meglio passassero la mano». Giovanni Gallone, presidente dei Pedoci: «Felicissimo per la scelta Gorgone, ha lasciato il segno come giocatore ed è certamente tifoso dell'Unione. Una bella persona. Sui pagamenti incrociamo le dita, ma non capiamo il perché di questa suspance. Ci stiamo quasi abituando a questo modo di fare, noi facciamo i tifosi e tiferemo fino alla fine». Claudia Policreste infine, presidente delle Mule Alabardate: «I tempi sono ristretti sia per trovare il sostituto dell'ottimo Tesser che per trovare i soldi per le imminenti scadenze. Se il nuovo mister sarà Gorgone, sarà un gradito ritorno, mi farebbe piacere per lui, mi disse più volte che un giorno allenerà la Triestina, ora il suo sogno si sta avverando anche se forse era meglio con una società diversa. Spero per Giorgio che il suo coraggio di accettare questa situazione problematica sia appagato con i risultati sul campo, in fin dei conti lui è sempre stato un lottatore e per recuperare 7 punti, sperando che non aumentino, bisognerà dare tutto. Dopo tante delusioni purtroppo non c'è più la credibilità verso questa società, le parole, quelle poche, stanno a zero e per martedì mi aspetto di tutto, anche il dèjà vu di qualche mese fa. Mi auguro che arrivino i soldi non solo per pagare giocatori e contributi ma per tutti altrimenti sarebbe inaccettabile ». -
I suntini sandrini di sabato 28 giugno 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
SABATO 28 GIUGNO 2025 L'ufficialità arriverà a breve e comunque, come noto, i contratti partono dal primo luglio, ma quello che è certo è che Giorgio Gorgone ha firmato un accordo biennale con la Triestina, confermando quindi tutte le voci di questi giorni che lo volevano ormai sicuro sulla panchina dell'Unione. Come scrive Antonello Rodio, il suo compito è ben preciso: in questa prima stagione che sarà giocoforza a budget ristretto, Gorgone dovrà portare alla salvezza una squadra che partirà con sette punti di penalizzazione e per motivi economici punterà molto sui giovani, che il nuovo tecnico alabardato ha già dimostrato di saper gestire e far crescere bene nell'esperienza con la Primavera del Frosinone. Se tutto andrà bene, allora la prossima stagione si potrà pensare a qualcosa di più ambizioso. Ma un passo alla volta. Sperando ovviamente che innanzitutto non arrivino brutte sorprese dalla scadenza del primo luglio, quando bisognerà saldare stipendi, tasse e contributi di maggio, per un totale di oltre un milione di euro. Alla fatidica scadenza di giugno, quella vitale per l'iscrizione e molto più corposa sul piano economico, tutto si risolse in extremis nelle ultime ore. Al momento la situazione non è risolta, nel senso che i soldi non ci sono, ma dagli States hanno abituato a soluzioni all'ultimo minuto, per cui non resta che attendere fiduciosi martedì. Del resto un'eventuale inadempienza non vorrebbe dire solamente ulteriori penalizzazioni, ma per tanti motivi porterebbe a scenari ben più lugubri. Già così, comunque, quella che attende Gorgone è una vera impresa. Non impossibile ma certamente molto impegnativa. Del resto l'ex giocatore dell'Unione che indossò la maglia alabardata in serie B dal 2005 al 2011, alle imprese difficili si è già forgiato nella stagione appena passata, quando ha portato alla salvezza sul campo la Lucchese nonostante le penalizzazioni e la disastrosa situazione economica con giocatori e staff non pagati per mesi e mesi. C'è attesa comunque per l'ufficializzazione, anche per saperne di più sullo staff. Non va dimenticato che il vice di Gorgone alla Lucchese era un altro importante giocatore alabardato di quegli anni, ovvero Emiliano Testini. Nel frattempo, a proposito di allenatori, se il Cittadella ha ufficializzato ieri Manuel Iori, il Vicenza ha presentato il suo nuovo tecnico Fabio Gallo, che ha detto parole chiare sul compito che lo attende: «Per arrivare all'obiettivo e far meglio della passata stagione, ci sono tanti passaggi, ovvero lavoro e capacità di sacrificio, i giocatori dovranno sapere bene che fortuna hanno di venire qui. Vicenza non è per tutti, chi viene scelto deve sapere che dovrà fare qualcosa di straordinario. Mi piacerebbe una squadra che ama sacrificarsi, gente che non si sieda e pensa di essere arrivata. Un messaggio alla piazza? È difficile perché le parole le porta via il vento, io devo fare in modo che la maglia sia fradicia dopo tutte le partite». - Gli occhi di Michael Arcieri su David Cournooh, l'ala veronese, classe 1990, nella passata stagione con la maglia della Germani Brescia. Come scrive Lorenzo Gatto, dopo i no di Candi e Casarin e i tentennamenti di Moretti (non convince il minutaggio offerto), l'attenzione della Pallacanestro Trieste si è spostata su un giocatore che andrebbe a riempire la casellina del cambio dello spot numero 2. Offerto un uno più uno, da verificare adesso la risposta del giocatore. Nel frattempo la neopromossa Udine ha ufficializzato l'ingaggio di Aubrey Dawkins, ala del 1995 proveniente dal campionato tedesco dove nella passata stagione ha vestito la maglia del Wurzburgs. Ala atletica che fa del tiro la sua arma principale, può vantare esperienze nelle coppe ed è il profilo esperto che serviva a coach Vertemati per completare il reparto esterni. Novità a Tortona che ieri ha definito l'arrivo del centro polacco Dominik Olejniczak. Giocatore reduce da quattro stagioni disputate nella serie A francese, Olejniczak è un pivot di spessore (213 centimetri per 118 chilogrammi) reduce da una convincente stagione con la maglia del Saint Quentin. Ritorno alle origini per Stefano Gentile, il play casertano che torna in Campania dopo aver sottoscritto un accordo triennale con Napoli. Passato da Sassari a Trapani per spingere la formazione siciliana alla promozione nella massima serie, nell'ultima stagione non ha trovato spazio e, nel corso dell'estate, ha scelto di lasciare la formazione allenata da Jasmin Repesa accettando le lusinghe partenopee. "Una grande opportunità per rimettermi in gioco" le parole del giocatore che ha ringraziato la società e coach Alessandro Magro per la fiducia dimostratagli. Stringe i tempi la VIrtus Bologna che lavora sul mercato degli italiani nel tentativo di chiudere il roster entro il 7 luglio, data fissata per il lancio della campagna abbonamenti. Due i nomi sul taccuino delle Vu nere, sono Tommaso Baldasso e Leonardo Totè i giocatori che la società vorrebbe consegnare nelle mani di coach Dusko Ivanovic per affrontare la nuova stagione. Reyer Venezia a un passo dall'accordo con RJ Cole, play nella passata stagione in Lituania con il Rytas Vilnius. -
I suntini sandrini di venerdì 27 giugno 2025
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VENERDÌ 27 GIUGNO 2025 - Non è sicuramente una sorpresa, perché fin dal giorno dopo la fumata nera con Tesser, Giorgio Gorgone è sempre stato il grande favorito per la panchina della Triestina. Tanto più, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", quando nei giorni scorsi anche Donati che rappresentava la candidatura alternativa si è defilato. A quel punto con l'ex tecnico della Lucchese c'erano davvero solamente da superare le ultime asperità e limare i dettagli, ma adesso, pur con la dovuta cautela di quando non c'è ancora nero su bianco, la notizia ha quasi i crismi dell'ufficialità: Gorgone si può già considerare il prossimo allenatore della Triestina. Per l'ufficialità vera e propria si dovrà aspettare ancora, forse arriverà già oggi, e comunque il rapporto non potrà che partire dal primo luglio. Ieri comunque sono stati definiti anche gli ultimi particolari e se non ci saranno dietro-front improvvisi e molto improbabili, il matrimonio sarà celebrato. Poi si sapranno anche i dettagli del rapporto e quant'altro, ma la cosa più importante è che l'ex giocatore alabardato ritrova dopo tredici anni l'Unione in un ruolo che, per sua stessa ammissione e come ha sempre sostenuto in questi anni, ha sempre sognato di ricoprire e per il quale all'epoca, a un certo punto, era stato anche già candidato. Di certo Gorgone è uno di quelli, come si suol dire, con la maglia alabardata addosso: sei anni intensi da giocatore, da centrocampista sempre al centro del gioco, gli ultimi della carriera fra l'altro, non si possono scordare. Come Gorgone non può dimenticare che l'inizio della sua attività da allenatore è avvenuto proprio a Trieste, con la Berretti alabardata. Spetterà a lui dunque il gravoso compito di salvare una squadra che partirà con 7 punti di penalizzazione sul groppone, che sarà costruita con tanti giovani e sarà il frutto di una robusta cura dimagrante di ingaggi dopo gli enormi sperperi dell'ultimo biennio. Ma ha già compiuto un'impresa simile quest'anno con la Lucchese, per cui alle situazioni difficili è abituato. Intanto sul fronte mercato va segnalato il rientro alla base di Kristjan Matosevic: la Juve Stabia infatti non ha rinnovato il prestito e pertanto il portiere ritorna in alabardato, in attesa ovviamente di capire il suo futuro. Ma ci sono poche possibilità che la Triestina punti su di lui per difendere la porta, più probabile la ricerca di qualche altra soluzione. Nel frattempo, tornando al tema allenatori, si è chiusa finalmente anche la telenovela del Vicenza: anche in questo caso la scelta era stata fatta da tempo, ma adesso è arrivata anche l'ufficialità: Fabio Gallo ha sottoscritto un accordo biennale che lo lega ai veneti biancorossi fino al 2027. E così, dopo aver appena riportato la Virtus Entella in serie B, ora il tecnico ci proverà anche con il Vicenza. Fra l'altro sempre ieri la società di Rosso ha comunicato di aver raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto con mister Stefano Vecchi, ormai destinato all'Inter U23, novità della prossima serie C. Intanto per Franco Ferrari, l'attaccante che non ha rinnovato col Vicenza, ci sono delle a vances da parte del Trapani. - «L' evento di lunedì scorso e lo spettacolo realizzato hanno portato la città di Trieste e la sua passione per il basket sotto i riflettori dei canali internazionali di Jordan Brand. Un risultato che speriamo possa rappresentare l'inizio di un percorso capace di attrarre l'attenzione dei media nazionali e, auspicabilmente, anche internazionali. Non si tratta dell'annuncio di un nuovo sponsor tecnico, ma della dimostrazione concreta di quanto una collaborazione con un marchio di questo livello possa elevare le ambizioni di un intero territorio. È un segnale forte: qui si possono costruire progetti di valore, in grado di generare impatto e nuove opportunità». Daniele Cavaliero (intervistato da Lorenzo Gatto), il director of global scouting di Pall. Trieste, racconta la genesi del percorso che ha portato il club a celebrare lo sbarco di Michael Jordan in città quarant'anni dopo l'amichevole con la maglia Stefanel. PRIMI CONTATTI «Lo scorso anno, tramite Connor Barwin, entriamo in contatto con i ragazzi di Project Backboard e Slam Magazine. L'idea era di lavorare assieme per ristrutturare un campetto della città poi, ragionando sull'anniversario dei 40 anni di Michael Jordan a Trieste, tramite loro siamo abbiamo potuto parlare con Jordan Brand. Dopo i primi incontri, tre settimane fa si sono messi in contatto con noi e ci hanno detto «ok, facciamo qualcosa. Non abbiamo tanto tempo perché la nostra estate è già schedulata, ma sarebbe bello che gli eventi di quest'estate, che hanno come fil rouge il "Shattered Backboard" d a Trieste». CORSA CONTRO IL TEMPO Da li in poi è stata corsa contro il tempo, con il presidente Matiasic, il giemme Arcieri abbiamo coinvolto tutte le persone che potevano dare una mano a rendere questa cosa possibile e abbiamo lavorato per regalare qualcosa di unico che potesse rimanere impressa nella mente e nel cuore dei tifosi e, come dice una delle persone di Jordan Brand, Niels, regalare un sogno ai più giovani. Il rapporto che Paul e Michael sono riusciti a costruire anche con le istituzioni ci hanno dato la possibilità di lavorare all'unisono per rendere realtà qualcosa che tre settimane e mezzo fa era un sogno». LUNGIMIRANZA «Ciò che rimane, dopo l'evento, è il fatto che Jordan Brand abbia conosciuto e apprezzato Trieste e la sua società di basket. Abbiamo creato un rapporto diretto, qualcosa che nel panorama internazionale era successa solo nel calcio con il Paris Saint Germain. Creare, produrre, commercializzare una maglia che parli di noi, della nostra storia e di un momento ovviamente iconico, in collaborazione con il Jumpman sul petto è qualcosa di veramente unico e che trascende un po' dalle normali dinamiche di un club di basket italiano. Su questo Matiasic è stato molto lungimirante acquisendo da OVS, che ringraziamo, il diritto di utilizzare il marchio Stefanel». IL FUTURO «Di questa maglia ad oggi ne stati prodotti solo 23 esemplari numerati. La maglia è stata prodotta con il lavoro sinergico di Pallacanestro Trieste, GTZ Distribution, Jordan Brand e Wordpower di Trieste. E' una cosa che ci dà grande orgoglio perché non è una cosa che capita ogni giorno. La maglia è già a Parigi alla Fashion Week in un pop-up di Jordan Brand. Poi andrà a Londra in un altro pop-up, in un'attivazione con questo negozio che si chiama BSTN. Poi la porteremo noi alla Summer League e concluderà il suo giro a New York. Quindi un tour che abbraccia il mondo e che ci dà la possibilità come Trieste, come città, di metterci sulla mappa accanto a un brand che ovviamente non ha bisogno di presentazioni». -
Pallamano Trieste 1970 - Serie A Gold 2025/2026
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Prima ufficialità in casa biancorossa: il giovane Pietro Lo Duca https://www.citysport.news/it/notizie/pallamano-trieste/il-nipote-del-prof-in-biancorosso-al-trieste-1970-arriva-pietro-lo-duca.html -
Pallamano Trieste 1970 - Serie A Gold 2025/2026
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Questo il topic per il prossimo campionato di A Gold -
Grandissimo! Ben tornado!
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I suntini sandrini di giovedì 26 giugno 2025
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GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025 - Si rafforza l'ipotesi Davide Moretti per la Pallacanestro Trieste della prossima stagione. Il play-guardia bolognese, già accostato nelle ultime settimane alla società biancorossa, ha ufficializzato martedì la sua uscita dalla Reyer Venezia dopo un solo campionato disputato con la maglia orogranata ed è free agent, sul mercato, pronto a valutare l'interessamento e le eventuali proposte delle società del massimo campionato. Tra queste, come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", c'è ovviamente anche Trieste che ha già sondato il terreno per un giocatore che si incastrerebbe bene nelle logiche della formazione del prossimo anno. Cambio di Brown con minuti da spendere anche come alternativa in cabina di regia alla coppia Ross- Ruzzier in caso di necessità. Una tipologia di giocatore che nell'ultima stagione era mancata e che, anche in vista del doppio impegno campionato-coppa, servirebbe come il pane. Moretti sta valutando il meglio per il suo futuro, ha preso informazioni anche su Trieste deciderà a breve la sua prossima destinazione. Da capire, al di là di un aspetto meramente economico, quanti sono i minuti di utilizzo che gli può offrire Michael Arcieri e cosa si aspetta Davide in vista del prossimo campionato. Detto di Moretti, il mercato ieri ha confermato le voci di una Apu Udine particolarmente attiva. Hanno trovato conferma i rumors che davano la società friulana sull'ex Banco di Sardegna EImantas Bendzius. Tiro da tre punti, taglia, affidabilità, conoscenza del gioco e leadership le qualità che hanno spinto coach Vertemati a puntare sul giocatore in uscita da Sassari. Classe '90, uomo di esperienza, rappresenta l'elemento di esperienza indispensabile per dare peso e solidità alla neopromossa Apu. La quale, dopo aver chiuso per l'ala lituana, continua a guardare in direzione Macura, l'ala piccola nella passata stagione a Treviso in maglia Nutribullet. Un acquisto di peso ma un'operazione complicata visto che, almeno il momento, il giocatore non sembra propenso ad aperture nei confronti del club friulano. I campioni d'Italia della Virtus Bologna, dopo aver rinnovato l'accordo con il play Brandon Taylor, piazzano il colpo Luca Vildoza, l'argentino che nelle ultime stagioni è stato protagonista in Eurolega prima con il Panathinaikos e poi con gli acerrimi rivali dell'Olympiakos. La Bertram Tortona punta a rinforzare il suo reparto lunghi con Dominik Olejniczak, l'Openjobmetis Varese chiude il tormentone Alviti confermando che il giocatore non ha esercitato l'uscita prevista nel contratto e sarà, dunque, regolarmente in biancorosso anche nella prossima stagione. Per quanto riguarda i rumors, la Dinamo Sassari prova a chiudere con Alessandro Zanelli e guarda con interesse all'ex Trapani Gabe Brown, Cremona continua a sondare il mercato italiano puntando i nomi di Veronesi e Casarin. - La telenovela alabardata della caccia all'allenatore potrebbe essere arrivata alla stretta finale. Come scrive Antonello Rodio, tutti gli indizi portano a una decisa accelerazione nelle ultime ore sull'opzione Gorgone, anche se ovviamente rimane sempre un margine di incertezza. Però nei giorni scorsi ci sono stati colloqui continui fra le parti, la trattativa con il tecnico ex Lucchese pare in fase molto avanzata anche se devono essere definiti ancora alcuni dettagli non trascurabili. Però già oggi o domani potrebbe essere il momento decisivo del via libera. L'offerta che è stata messa sul piatto ai due allenatori che fin dall'inizio sono state le prime scelte dell'Unione, ovvero lo stesso Gorgone e Donati, è uguale. Non si tratta solamente del discorso economico, ma anche che entrambi sono ben consci che in casa alabardata è in corso una necessaria e sostanziosa operazione di dimagrimento del budget, quindi bisognerà avere a che fare con una squadra che dovrà ricorrere al minutaggio dei giovani. Senza dimenticare il sostanzioso handicap di partenza di 7 punti. Non sembra invece che ci siano particolari riserve da parte dei tecnici sulla solidità del club, ovvero che si tenda ad aspettare la fatidica data del primo luglio per vedere se gli emolumenti di maggio saranno versati e non si incorrerà in una nuova penalizzazione. Che a quel punto, però, vorrebbe dire il completo azzeramento della credibilità che la società sta faticosamente cercando di riacquistare. E in ogni caso la prossima scadenza è davvero imminente. Fatto sta che le notizie di un paio di giorni fa riguardanti una presunta fumata nera con Donati, portano a pensare a qualche altro problema sorto in fase di trattativa. E visto che le opzioni di Delli Carri sono state sempre due, in queste ore si è passati ad approfondire alcuni aspetti con Gorgone. Anche se ribadiamo che, vista la delicatezza della situazione, non c'è nulla di scontato. Ricordiamo che a favore di Gorgone giocano altri fattori. Se lui ha sempre detto di avere come obiettivo quello di allenare la Triestina, è perché ha vissuto per 7 anni con la maglia alabardata addosso: dal 2005 al 2011 da giocatore e poi un'altra stagione come allenatore della Berretti, ma era ventilata per un momento anche l'ipotesi di affidargli la guida della prima squadra in serie B. Inoltre con la Lucchese ha appena compiuto un'impresa dimostrando di saperci fare nelle situazioni complicate: è riuscito infatti a salvarsi sul campo ai play-out in un contesto disastroso, con 6 punti di penalizzazione e mesi e mesi senza pagamenti. Dulcis in fundo la scelta del suo nome potrebbe aiutare a ricucire con una tifoseria che dopo tutti i problemi societari ha digerito male anche il divorzio con Tesser. -
I suntini sandrini di mercoledì 25 giugno 2025
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MERCOLEDÌ 25 GIUGNO 2025 - La Triestina è ancora alle prese con la scelta dell'allenatore: come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", Gorgone è sempre in pole, Donati forse è sfumato definitivamente ma forse no, mentre sullo sfondo sempre più flebile c'è l'ipotesi di Braglia. Ma il fatto che si ritardi nella scelta, oppure che si attenda l'accettazione definitiva dei tecnici che stanno riflettendo e tentennando, non è di per sé un motivo di allarme, al di là di quali possano essere i motivi del prolungamento dei tempi. Sotto questo aspetto, infatti, la Triestina è perfettamente nei canonici tempi della scelta di un allenatore. D'accordo, prima lo si sceglie e prima ci si può lavorare assieme anche sul mercato, sempre che il tecnico possa mettere becco in modo importante in una situazione come quella alabardata dove il diesse Delli Carri è impegnato soprattutto in drastici tagli di ingaggio. Ma l'unica cosa fondamentale è che la squadra abbia un allenatore quando parte per il ritiro. E del resto le esperienze dell'Unione da quando è tornata nei professionisti, dimostrano come quasi sempre l'allenatore viene scelto a inizio luglio, con le dovute eccezioni. Una di queste, clamorosa per i tempi così anticipati, è quella che ha portato all'annata più entusiasmante dal ritorno in serie C, quella della serie B sfumata nella maledetta finale play-off con il Pisa. Massimo Pavanel nell'estate del 2018 era stato scelto addirittura il 29 maggio, e ne uscì la magnifica stagione del centenario che tutti ricordano, che solo per alcune scelte arbitrali non si chiuse con la meritata promozione fra i cadetti. Ma avere in tasca così presto il nome del nuovo allenatore è sempre sinonimo di successo? Assolutamente no: anche Michele Santoni lo scorso anno fu scelto a fine maggio, eppure tutti ricordano il disastro della prima parte della scorsa stagione. Per il resto, a parte le uniche due estati in cui venne confermato il tecnico che aveva portato a termine il campionato precedente, quindi Pavanel nell'estate 2019 e Gautieri nell'estate 2020 del covid, solo Sannino al primo anno di serie C è stato scelto a fine giugno, gli altri invece sono stati decisi tutti a luglio, alcuni anche per ovvi motivi di passaggi societari, perché le travagliate estati del 2022 dopo la morte di Biasin e quella successiva dell'arrivo degli americani, hanno portato ovviamente ad allungare i tempi. Comunque nel 2021, dopo un lungo tira e molla con Pillon, Bucchi è stato ufficializzato il 6 luglio. L'anno dopo, quando è arrivata la truppa capitanata da Giacomini, la scelta di Bonatti è datata 4 luglio. L'estate del 2023 con l'arrivo in extremis degli americani ha portato ad allungare i tempi della scelta, ma quella fatta l'11 luglio con Tesser andava benissimo. Peccato che se la siano rimangiata pochi mesi dopo. - Neppure il tempo di presentare e gustarsi lo show organizzato a Trieste con la partnership del brand di Michael Jordan e per Paul Matiasic è già tempo di impegni istituzionali. Come scrive Lorenzo Gatto, il presidente della Pallacanestro Trieste, oggi alle 11 presso l'hotel Hyatt Centric di Milano, parteciperà alla assemblea della Legabasket che, a cinque giorni dalla scadenza della presidenza di Umberto Gandini, dovrebbe scegliere il nuovo numero uno. Occhi puntati su Maurizio Gherardini, il manager forlivese che ha sciolto le riserve sulla sua candidatura e, dopo settimane di pazienti colloqui, potrebbe avere in mano gli undici voti necessari per raggiungere il quorum ed essere eletto. Nell'attesa di capire se la Legabasket troverà il suo nuovo presidente e con il mercato della Pallacanestro Trieste sempre in stand-by, si muovono le altre società del massimo campionato. Particolarmente attiva la neopromossa Apu Udine che, dopo le firme di Calzavara, Spencer e Juiston potrebbe andare a pescare nel mare della Sardegna. Le voci raccontano di una trattativa ben avviata con Bendzius, l'ala forte in uscita dal Banco di Sardegna Sassari. Giocatore di esperienza e che farebbe fare un deciso salto di qualità alla formazione di Vertemati, lui come anche JP Macura, l'ala piccola che dopo aver lasciato la Nutribullet Treviso è a caccia della sua nuova squadra italiana. Proprio Treviso ha abbandonato la pista Corey Davis e ha trovato in Joe Ragland il play titolare della prossima stagione. Classe 1989, Ragland è reduce da una buona stagione in Israele in cui, dopo che con la maglia dell'Hapoel Tel Aviv si è portato a casa l'Eurocup. Colpo di grande qualità per Trapani che continua a rinforzare il suo organico confermando la volontà di competere ad alto livello anche nella prossima stagione. Il presidente Antonini ha chiuso l'accordo con Jordan Ford, l'esterno americano che è stato uno dei grandi segreti dell'ottima stagione della Dolomiti Energia Trento. E a proposito delle ambizioni siciliane, torna a circolare il nome di Stefano Tonut, la guardia triestina accostata nelle ultime ore agli Shark. Sotto contratto con l'Armani, dopo le mille chiacchiere delle ultime settimane, Tonut dovrebbe restare a Milano con la possibilità, oltretutto, di allungare il suo accordo con la società meneghina. La Vanoli lavora per portare a Cremona Casarin e Veronesi e tratta il rinnovo di Burns, confermata l'uscita di Severini da Tortona con il lungo azzurro che ha firmato un biennale con la Unahotels e resterà a Reggio Emilia fino a giugno 2027 -
Shattered Backboard (23)
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Sinceramente aspetto i dettagli dell'accordo che è stato fatto con il brand Jordan, credo comunque che l'hype creato ieri - seppure lui non ci sia stato - rappresenta un qualcosa di mai visto. Che può (deve) essere apripista a tutta una serie di altre iniziative che credo abbiano già in testa. Se devo fare un appunto, il tam tam che si è creato ha incasinato la vita un po' a tutti (in primis anche noi della stampa, che sapevamo cose di cui non potevamo scrivere), però ci sta. Sono stati molto bravi, nulla da eccepire -
Shattered Backboard (23)
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Già oggi dovrebbe uscire comunicato di Pallacanestro Trieste con i dettagli -
I suntini sandrini di martedì 24 giugno 2025
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MARTEDÌ 24 GIUGNO 2025 - Uno spettacolo con 800 droni, organizzato per celebrare i quarant'anni dell'amichevole tra Stefanel Trieste e Juve Caserta che sua maestà Michael Jordan disputò sul parquet di Chiarbola nell'agosto del 1985. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", un evento di grande portata che, in ossequio al numero di maglia indossato dall'icona dei Chicago Bulls, si è consumato alle 23 di ieri, lunedì 23 giugno (il 23, il numero della sua maglia) nello spazio antistante piazza dell'Unità d'Italia ed è stato tenuto rigorosamente segreto dalla Pallacanestro Trieste. Ordini di scuderia, visto che il video ufficiale sull'evento uscirà, a cura del Jordan Brand, appena il 26 giugno. Evento preceduto dal rendez-vous organizzato da Pallacanestro Trieste alle 22 di ieri all'Harry's Restaurant e Dehors, appuntamento per cento invitati accuratamente scelti tra gli sponsor e i partner più vicini alla società. Serata di gala che rientra nell'ambito delle celebrazioni che la Pallacanestro Trieste organizzerà per festeggiare i cinquantanni della storia della società, serata che ricorda uno degli appuntamenti a cui i tifosi triestini restano più legati. JORDAN A CHIARBOLA Era una calda serata del 26 agosto di quaranta anni fa, la Stefanel di Santi Puglisi, alla prima esperienza da head coach in serie A, sfidava la Caserta di quel Boscia Tanjevic che, solo un anno dopo, sarebbe approdato proprio sulla panchina della formazione neroarancio. Chiarbola è strapieno, pronto a godersi lo spettacolo di quello che, da lì a breve, sarebbe diventato il numero uno del basket mondiale. Il giovane Michael non delude le attese dimostrandosi sorridente e disponibile fuori dal campo, cattivo e determinato sul parquet. L'immagine indimenticabile, la schiacciata con cui mandò in frantumi il tabellone: sarebbe stato l'unico fracassato nella sua carriera e questo accadde anche perché a metà degli anni Ottanta la legabasket, pur avendo fatto adottare ai club il cerchio sganciabile, non aveva ritenuto di introdurre vetri più solidi o infrangibili. Tabellone in frantumi che travolse Pietro Generali e soprattutto l'uruguaiano Tato Lopez, che riportò la lacerazione dei tendini di una mano. Jordan non si fece nulla e fu un mezzo miracolo. Lo fu anche per l'assicurazione che aveva accettato di tutelarlo nel viaggio italiano: copertura da 15 miliardi delle vecchie lire. Jordan e la Nike realizzarono nell'autunno successivo un'edizione limitata della celeberrima Air Jordan 1 chiamata «Shattered backboard». Colori: il bianco, il nero e l'arancione della Stefanel Trieste con la chicca della tomaia in pelle verniciata e «stropicciata» che dovrebbe richiamare i vetri del tabellone spaccato. Ancora oggi, nelle sue edizioni retro e modificate nelle combinazioni dei tre colori la Shattered Backboard è quotatissima tra i collezionisti. LA MAGLIA NUMERO 23 Originariamente l'accordo era che MJ avrebbe disputato un tempo con Trieste e uno con Caserta. Invece alla fine scelse di giocare tutto l'incontro con la maglia Stefanel, che ovviamente aveva il numero 23, un oggetto di culto per chi adesso la possiede. La partita finì 113-112 per Trieste, Jordan segnò 41 punti. Quella maglia, verrà riproposta nelle prossime settimane dalla Pallacanestro Trieste in collaborazione con il Jordan Brand e sarà presente alla Fashion Week di Parigi. Un altro modo, importante e prestigioso, per far uscire l'immagine della città e della Trieste del basket dai confini del nostro Paese. - Gorgone o Donati? Come scrive oggi Antonello Rodio, la bilancia sembra pendere sempre più dalla parte dell'ex giocatore alabardato, perché la trattativa con l'ex tecnico del Legnago si è invece complicata. Sullo sfondo resta aperta l'ipotesi di Piero Braglia, mentre l'opzione Troise non ha mai preso piede. Sta di fatto che i maggiori candidati per la panchina della Triestina sono stati sempre Gorgone e Donati. Entrambi ex centrocampisti, il parallelo fra i due è curioso: Donati, 44 anni, ha avuto una carriera più prestigiosa da calciatore, ma finora il cammino da allenatore di Gorgone (49 anni ad agosto) è stato più importante. Sul calcio proposto sono diversi, ma sul piano tattico sono duttili ed entrambi finora hanno prediletto la difesa a tre, pur non disdegnando altre soluzioni. LE CARRIERE SUL CAMPO Il curriculum del Donati calciatore è importante: oltre a varie presenze nelle nazionali giovanili, ha giocato sempre in Serie A con Atalanta, Milan, Parma, Torino, Sampdoria e Messina, prima dell'esperienza in Scozia con il Celtic Glasgow, dove ha giocato e segnato anche in Champions. Poi al ritorno in Italia ancora Serie A con Bari, Palermo e Hellas Verona, quindi di nuovo i pugliesi in B e chiusura di carriera in Scozia con Hamilton Academical e St. Mirren. Gorgone invece, a parte gli esordi in C con la Lodigiani, ha giocato da centrocampista instancabile sempre in Serie B con Lucchese, Alzano Virescit, Chievo, Cagliari, Pescara, Perugia e soprattutto Triestina, dove ha chiuso la carriera dopo 6 anni di militanza. I CURRICULUM IN PANCHINA Il discorso si ribalta per i curriculum da allenatori. Gorgone inizia con la Berretti della Triestina, poi diventa il secondo di Stellone e con lui porta il Frosinone dalla Serie C alla A. Gorgone lo segue anche a Bari e Palermo in Serie B e ad Arezzo in C, poi diventa l'allenatore della Primavera del Frosinone con ottimi risultati. Nell'estate 2023, con la Lucchese, fa il debutto da allenatore titolare fra i professionisti. Esordio con salvezza tranquilla e una semifinale di Coppa Italia, poi nella stagione appena finita l'impresa di salvare sul campo la Lucchese nonostante penalizzazioni e difficoltà finanziarie. Più conciso il curriculum da tecnico di Donati, che ha svolto anche il ruolo di commentatore di Dazn. Inizia in Scozia da vice nel Kilmarnock, ha una breve esperienza con la Sambenedettese in Serie D, quindi l'approdo al Legnago, dove prima vince la D, poi da matricola in C fa un'ottima stagione chiusa con il sesto posto finale, il record stagionale di imbattibilità tra tutti i campionati professionistici italiani e l'eliminazione ai playoff con l'Atalanta U23. Breve invece l'ultima stagione con l'Athens Kallithea nella Serie A greca: dopo 8 pareggi e 6 sconfitte in 14 partite, viene esonerato a dicembre. IL CREDO TATTICO Entrambi i tecnici non si possono certo annoverare nella cerchia degli integralisti. Tutti e due hanno dimostrato una certa duttilità tattica, forse più marcata quella di Gorgone, ma entrambi sembrano avere una marcata preferenza per la difesa a tre, pur non disdegnando di giocare a quattro. Gorgone è passato dal rombo e poi il 4-3-3 nelle giovanili del Frosinone, a un 4-2-3-1 nella Lucchese che però si è via via modificato in un 3-4-2-1 e nell'ultima stagione soprattutto in un 3-5-2. Anche Donati ha iniziato con rombo e 4-2-3-1, quindi ha virato al 3-5-2 per poi puntare soprattutto sul 3-4-1-2. Insomma per tutti e due c'è una certa tendenza ad adattarsi al materiale a disposizione -
Shattered Backboard (23)
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Shattered Backboard (23)
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Shattered Backboard (23)
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Visto che la tematica è calda... -
Pallacanestro Trieste, mercato 2025/2026
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(OT) Aprirò un topic a tema per ciò che sta per succedere a breve col numero 23, che sennò qua si crea il caos -
I suntini sandrini di lunedì 23 giugno 2025
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I suntini sandrini di lunedì 23 giugno 2025
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LUNEDÌ 23 GIUGNO 2025 - In casa Triestina si sta lavorando per ripartire. Come scrive Ciro Esposito su "Il Piccolo", le prossime due settimane saranno decisive per capire quali saranno le condizioni minime. È arrivata la permanenza in serie C firmata da Attilio Tesser e dal suo gruppo, ma anche da chi senza liquidità in cassa e senza ricevere lo stipendio da mesi, ha consentito alla squadra di scendere in campo. Poi, dopo due settimane in apnea, l'iscrizione con un'iniezione di liquidità da 4 milioni da Lbk. Una somma che non solo ha consentito di ottemperare alle impellenze imposte dalle norme federali, ma che ha anche eroso sensibilmente il monte debitorio. Su questo piano si profilano all'orizzonte altri due paletti imprescindibili a luglio e agosto. Soprattutto il primo con deadline l'1 luglio è una data chiave: perché devono arrivare 1,4 milioni a saldare le spettanze dei tesserati relative al mese di maggio e se sarà superato quell'ostacolo da lì comincerà a concretizzarsi un progetto sportivo che il ds Delli Carri ha ben chiaro. La gestione passata Il principio che l'amministratore delegato Sebastiano Stella sta delineando è agli antipodi di quanto accaduto negli ultimi due anni. Complessivamente la società è stata irrorata con circa 25 milioni di euro dal fondo Lbk Capital indirizzato dal presidente Ben Rosenzweig. La gran parte di quel denaro è stato impiegato per costruire e alimentare le esigenze della prima squadra. All'esercizio 2023 si imputano a quella voce circa 7,5 milioni mentre per la stagione che si chiude tra una settimana il controllo di gestione aziendale evidenzia un incremento a 11 milioni (settore giovanile escluso). Una cifra enorme rapportata agli altri club anche facoltosi della C, gestita dal responsabile del settore il gm Alexander Menta e sempre avallata dal presidente Ben Rosenzweig. Giocatori con contratti fuori mercato (Roos, Bijeleveld, Kiyne, Voca e altri) e gli esborsi per gli avvicendamenti in panchina (Bordin, Santoni e Clotet con i relativi staff da pagare, con Tesser e i suoi uomini a casa: totale quasi 1 milione di surplus di costi). I risultati, fatta eccezione per quelli ottenuti da dicembre a maggio con i rubinetti della liquidità chiusi, sono evidenti. Società tecnicamente in default e squadra salva grazie al miracolo Tesser. L'equilibrio economico La strategia quasi inevitabile si articola su questi principi: budget per la prima squadra al massimo di 3-4 milioni, costi complessivi per 5-6. Come ci si arriva? Posto che Lbk si è impegnata a saldare il pregresso della stagione appena conclusa, le risorse in una prima fase vanno cercate internamente. Oltre alle pendenze dei tesserati (circa 3 milioni) c'è da attuare un piano di rientro con gli altri creditori (collaboratori, fornitori ecc.) in tempi brevi. Poi si prevede una gestione finanziaria alimentata dal mercato in uscita, perché il lavoro di Menta. ancora presente in società, ha anche prodotto dei fattori positivi (Correia, il diritto sulla vendita di Adorante e qualche altro giocatore appetibile). Si pensa che questa partita possa realizzare circa 2,5 milioni ai quali va aggiunto il valore storico dei ricavi (vendita biglietti e abbonamenti, sponsor, diritti tv) stimato in altri 2,5 milioni. Con questa linea, pur di austerità forse eccessiva, la società sarebbe in sicurezza. I nuovi investitori Se arriverà un apporto dai nuovi investitori americani o da altri soggetti ci sarà l'iniezione finanziaria per lavorare con maggior serenità e per pianificare una risalita. A questo proposito non va sottovalutato che il terreno di Montedoro è stato acquistato (manca l'ultimo passaggio formale) e che ci sono i soldi pubblici da 6,4 milioni di partenariato sul project financing da 13,4 milioni per la realizzazione della struttura. I passi già fatti su questo progetto non sono irrilevanti per un eventuale investitore. La guida tecnica Sulla base delle risorse messe in preventivo si sviluppa il lavoro affidato a Delli Carri che ha dalla sua la competenza. La mncata prosecuzione del rapporto con Tesser è conseguenza anche di questo. Il tecnico sarebbe rimasto e sul piano dei meriti, tecnici ma soprattutto umani, ne avrebbe avuto pieno titolo. La tifoseria avrebbe esultato e l'operazione avrebbe giovato alla credibilità immediata della società. Quindi sarebbe stato comodo per Delli Carri proseguire con Tesser. E invece, al di là di motivazioni personali non provabili, la necessità di dimagrimento del budget ha avuto un peso. Il tecnico aveva dato disponibilità di un taglio anche sensibile del suo cachet ma, da uomo corretto, non poteva fare altrettanto su quello dei suoi collaboratori. Delli Carri sta lavorando per il nuovo tecnico con la convinzione che Gorgone e Donati sono al momento sullo stesso piano ma hanno comprensibilmente delle riserve sulla solidità del club. Il diesse invece ha come obiettivo di chiudere la questione entro un paio di giorni anche se fino all'1 luglio non interverranno altri fatti che possano sciogliere le loro legittime perplessità. Insomma chi se la sente di affrontare un campionato partendo da -7 dovrà decidere. La costruzione della squadra L'allestimento della squadra al momento sembra restare sullo sfondo. In questa fase di sobrietà economica la società non può precludersi l'accesso ai fondi destinati dalla Lega a chi utilizza i giovani. Ma soprattutto Delli Carri si sta occupando di alleggerire il club dai contratti più pesanti e fuori parametro. Certo è che servirà un mix di giocatori per una squadra se non da battaglia almeno da corsa, adatta sulla carta a conquistare quei 50 punti necessari ad ammortizzare la penalizzazione. I tifosi e il marchio I tifosi organizzati hanno tolto alla società l'utilizzo del marchio storico di loro proprietà, atto lecito e dovuto legato al contratto di comodato d'uso che regolava il rapporto tra il Centro Coordinamento e la Triestina. Le penalizzazioni, i debiti maturati e ancora inevasi e anche la mancanza di trasparenza del club sono elementi inoppugnabili sulla legittimità giuridica e soprattutto morale della decisione. Solo qualora queste mancanze dovessero rientrare le parti si potranno sedere a un tavolo per un nuovo accordo. Perché quando quel marchio fu acquistato durante il fallimento del 2012 l'obiettivo era che qualunque proprietà futura volesse utilizzare quel simbolo centenario doveva salvaguardare la dignità e la rispettabilità della Triestina. L'azione fatta un mese fa è sacrosanta come lo era stata quella del 2015 nei confronti della gestione Pontrelli. L'onorabilità si misura solo su quei parametri, non può tuttavia essere vincolata a scelte tecniche e gestionali in capo all'azienda che ne risponde patrimonialmente e giuridicamente. E' evidente come una Triestina, che non punta alla promozione e che ha rinunciato a Tesser, non piaccia al tifoso che vuole sognare. Ma, viste le esperienze passate, se nascerà un progetto costruito con i piedi per terra sarà il caso che anche i tifosi siano disposti a sostenerlo. - «Alla fine sono rimasto dove volevo stare. La scelta è stata facile: è vero che vivo a Verona, ma se parliamo di basket, casa mia è Trieste». Francesco Candussi (intervistato da Lorenzo Gatto) spiega così, con grande semplicità, la sua decisione di confermare il suo impegno in biancorosso anche nelle prossime stagioni. Non ha firmato per un solo anno, ha sottoscritto un accordo pluriennale segno della fiducia nei confronti del progetto che gli è stato proposto da Paul Matiasic e Michael Arcieri e della volontà di lasciare un segno anche nelle prossime stagioni. «C'è stato bisogno di un periodo di tempo che considero fisiologico per trovare la quadra e arrivare alla definizione dell'accordo – svela Candussi –. Quando si comincia una trattativa, almeno personalmente, sono tre le cose che considero: la città, l'aspetto tecnico e quello economico. Sulla città non servivano grandi discorsi, ormai la conosco come le mie tasche, con Mike (Arcieri, ndr ) abbiamo valutato la parte tecnica ed economica. La possibilità di restare in Serie A ha giocato poi un ruolo importante così come la possibilità di vivere per la prima volta nella mia carriera un'avventura nelle coppe europee. Non nego che il richiamo di poter giocare la Champions League e di confrontarmi con realtà differenti da quelle che sono abituato ad affrontare ha avuto il suo peso». Sulla parte economica, nel rispetto dei protagonisti e come sempre abbiamo fatto, non entriamo nel merito, resta invece la curiosità del discorso tecnico affrontato. In assenza di un allenatore che non è stato ancora individuato, difficile capire quello che potrà essere l'impiego di "Candu" nella prossima stagione. Anche perché, per quella che è stata l'esperienza di questi due anni in biancorosso, Arcieri costruisce la squadra e detta la linea ma poi non entra mai nel merito delle scelte dei coach. «Questo è verissimo – conferma Francesco –. Resta il fatto che per quella che è l'idea di basket di Mike lui mi considera il cambio del "5". È stato così nell'ultima stagione, sarà così anche nella prossima. Poi è chiaro che nessuno ha un minutaggio garantito e bisogna guadagnarselo tutto con il lavoro in palestra nel corso della settimana. L'esempio di gara-2 dei quarti di finale playoff a Brescia è la cartina di tornasole: se giochi bene, stai in campo». Buone sensazioni, dunque, alla vigilia di una stagione nella quale la Trieste di Paul Matiasic partirà con l'ambizione di provare a vincere qualcosa. Uno stimolo importante ma anche una responsabilità in più per chi quell'annata la deve vivere da protagonista. «Personalmente sono felice di sentire addosso un po' di pressione, è il sale dello sport e se sono rimasto a Trieste tanto dipende anche da questo». In questo senso, il giemme Arcieri sta lavorando per dare al futuro coach e allo staff tecnico gli strumenti necessari. La base è considerevole se pensiamo che con Ross, Brown, Uthoff, Ruzzier, Brooks e Candussi sei giocatori formano un nucleo importante. Vedremo quelle che saranno le decisioni di capitan Deangeli e quali saranno i due italiani e i tre americani chiamati a riempire le caselline mancanti e completare il mosaico biancorosso -
Pallacanestro Trieste, mercato 2025/2026
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Che cosa vuol dire "privo di significato"? Ad ogni modo: Legabasket mette "Palmanova". Pallacanestro Trieste nell'ultimo comunicato stampa parla di "Il centro nativo di Palmanova". Evidentemente siamo tutti contro Romans -
Pallacanestro Trieste, mercato 2025/2026
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Dire "nativo di Palmanova" non credo sia sbagliato. Che poi Candu sia di Romans dovremmo saperlo tutti -
I suntini sandrini di domenica 22 giugno 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
DOMENICA 22 GIUGNO 2025 - E alla fine, l'uomo di Palmanova ha detto si. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", le settimane di trattative trascorse dalla gara-quattro dei quarti di finale play-off contro la Germani Brescia non sono passate invano, Francesco Candussi ha accettato la proposta della Pallacanestro Trieste e vestirà il biancorosso anche nella prossima stagione. Fondamentale la volontà di proseguire un percorso comune, per la società che avrà a disposizione un uomo importante in campo e nello spogliatoi e per il giocatore che potrà mettere a frutto l'ottimo campionato dello scorso anno continuando a recitare sul palcoscenico della massima serie e regalandosi la soddisfazione di partecipare a una coppa europea. L'annuncio, con tanto di affettuoso e complice abbraccio con il general manager Michael Arcieri, lo ha dato lo stesso Candussi venerdì sera nel corso della cena evento di raccolta fondi organizzata a supporto dell'AIRC. «Siamo estremamente soddisfatti di proseguire il nostro percorso con Candu – il saluto soddisfatto del presidente Paul Matiasic -. La sua firma su un accordo pluriennale rappresenta la volontà comune di costruire un futuro ambizioso. È un professionista esemplare, che incarna perfettamente i valori che vogliamo portare avanti. La sua crescita e il suo contributo sono stati in costante crescita, portandolo a giocare da protagonista anche la serie dei quarti di finale dei playoff: la vittoria in Gara 2 porta la sua firma, proprio quando la squadra ha avuto più bisogno di lui. Lungo tutta la stagione ha dimostrato di essere uno dei leader più importanti del nostro spogliatoio e siamo fieri di poter contare ancora su di lui». Alle parole di stima del presidente si aggiungono quelle di Michael Arcieri. «La Pallacanestro Trieste non sarebbe dove si trova oggi senza il contributo davvero significativo di Francesco in queste ultime due stagioni - il commento del giemme biancorosso -. La sua recente prestazione in Gara 2 dei playoff non è stata un evento isolato o un'eccezione; è stata il culmine di un viaggio di due anni segnato da un'enorme dedizione, etica del lavoro, intelligenza cestistica, passione e orgoglio. Vedere l'evoluzione del gioco e della leadership di ‘Candu' è stato uno dei più grandi piaceri da quando sono a Trieste. E mentre ci avviciniamo tutti all'estate più importante della nostra vita cestistica - continua Arcieri - sappiamo che Francesco si dedicherà ancora più profondamente alle grandi sfide che attendono lui e i suoi compagni nella stagione 2025-26. Lontano dal campo e all'interno della nostra comunità, Francesco si distingue con una classe che non è seconda a nessuno. Accogliamo il ‘ritorno' di Francesco con immensa gioia e soddisfazione». - In tema di giovani Totò De Falco (intervistato da Guido Roberti) ha maturato sul campo, o meglio dalla scrivania, anni di esperienza, con l'occhio arguto di chi invece in passato in campo, da giocatore, come Re Mida trasformava tutto in oro. Anche come dirigente a Totò l'occhio raramente ha fatto difetto. La pista percorribile della futura Triestina di appellarsi di più ai giovani, e ai bonus conseguenti, apre logicamente un dibattito su quanto complesso sia individuarli, se in casa propria da pescare nel parco italiani, c'è poco come nel caso dell'Unione. L'analisi di Totò. «Delli Carri ha sicuramente l'esperienza giusta per operare al meglio. La difficoltà, nel caso quella sia la linea, è farlo a Trieste. Berti lo fece in quei tre anni, prendendo giovani dai grandi club, perché trovare gente giovane pronta per la C, ripeto, a Trieste, non è semplice, altra cosa è se lo fai, con tutto il rispetto, a Crema o Renate». Quali sono le difficoltà oggettive? «Alcuni grandi club hanno fatto le seconde squadre, e quindi fai fatica a prenderli da loro. Per cui qualche difficoltà certamente la si troverà in questo. Io sarò sempre per i giovani, ma i giovani hanno bisogno del tempo per crescere. Rari esempi di società ci lavorano bene, ma lo fanno magari da 30 anni». Altre criticità? «È fondamentale che la società dica le cose come stanno, le verità fanno sempre bene. Ad una città come Trieste è importante dire la verità, nella consapevolezza che il percorso sarà difficile la città certamente si stringerà attorno alla squadra». Peraltro si partirà da -7. «Tolte tre-quattro squadre non è un girone di grandi armate. Reputo il girone A abbordabile. Del resto anche quest'anno hanno recuperato». Parentesi su una C che ha mietuto vittime illustri. «Il sistema non può reggere, la C è un bagno di sangue, improponibile fatta così, con troppe squadre. Vincere non è facile, devi metterci parecchi milioni e magari, vedi Vicenza, non ci riesci. Se poi devi lavorare sui minutaggi dei giovani fai ancora più fatica a dire che devi vincere. E' il cane che si morde la coda perché è ovvio che per sopravvivere devi uscirne prima possibile. Ci sono poi esempi belli come il Pescara che è salito con tanti giovani». Che mercato attende Delli Carri? «Non sarà semplice anche perché rientreranno molti prestiti, ma io sono un propositivo e bisogna avere fiducia in Delli Carri che si è guadagnato questa fiducia. Alla base però deve esserci la trasparenza della società che in questo è stata carente. La città di Trieste nelle difficoltà sa unirsi, quindi aspetta la chiarezza». Qualcuno provocatoriamente arriva a dire meglio nei dilettanti a debiti azzerati. «Quando sento che era meglio ripartire dall'Eccellenza rabbrividisco. Perché poi per salire ci metti magari 2-3 anni, e intanto perdi un'altra generazione, la C ha un valore». A novembre 2024 De Falco credeva alla salvezza. «Ero sempre fiducioso e ci credevo, aveva fatto pochi punti ma poi con Tesser li ha fatti, pure con molti giocatori che già c'erano. Attilio ha fatto una gran cosa nel tenere la squadra lontana dai problemi». Un nuovo allenatore, che si tratti di Gorgone, Donati o altri, si fa influenzare dalle traversie societarie? «Il nostro è un mondo di chiacchiericci ma per questo insisto sull'importanza nella chiarezza dei programmi della società. Si sa che bisogna partire per salvarsi, almeno inizialmente visto il -7, ma se hai una squadra forte i punti li recuperi. Trieste è sempre Trieste, allenatori e giocatori vengono sempre volentieri». Quale quindi il primo passo da operare. «La società ha bisogno di qualcuno di credibile, che possa parlare alla città, alla squadra, a tutti. Delli Carri penso e spero che abbia avuto garanzie in questo senso». L'altra figura così, credevano in molti fosse Tesser. Sorpreso del rapporto non proseguito? «Non mi ha sorpreso, ero anzi abbastanza sicuro. Attilio ha fatto benissimo il suo lavoro, si è assunto delle responsabilità che andavano anche oltre al ruolo di allenatore, ma adesso, posto che è andata così, bisogna voltare pagina».