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  1. VENERDÌ 18 LUGLIO 2025 - Il presidente Ben Rosenzweig starebbe valutando con una certa attenzione l'unica offerta interessante rimasta sul piatto per l'acquisizione della Triestina. È quanto scrivono Antonello Rodio e Guido Roberti oggi su "Il Piccolo": un'offerta che farebbe capo a un gruppo italiano interessato a rilevare la società alabardata, pagare i debiti e rimettere in linea di galleggiamento quella che al momento è una barchetta che fa acque da tutte le parti. In sostanza l'ultima ancora di salvezza per rivedere in questa stagione l'Unione in campo. E in serie C. Secondo le ultime voci, sarebbe anche finalmente partita una vera trattativa sulla vendita, tanto che il sindaco di Muggia Polidori, particolarmente attento alla vicenda anche per la questione del Centro sportivo di Montedoro, segue con «un rinnovato ottimismo» l'evoluzione della trattativa. È molto probabile che nell'offerta ci sia la possibilità per Rosenzweig di rimanere all'interno della società con una quota di minoranza, un fatto che potrebbe essere la chiave di volta per risolvere l'impasse. Questa apertura del presidente a prendere in considerazione l'offerta, comunque, è una novità rispetto agli ultimi giorni, nel corso dei quali aveva continuato a manifestare una chiusura quasi netta a questa soluzione. Un cambio di atteggiamento che sarebbe anche il frutto di un pressing interno societario per trovare una soluzione entro il 22 luglio, giorno della scadenza della messa in mora dei cinque giocatori che hanno avviato la procedura (Correia, Olivieri, Tonetto, Fiordilino e Frare). Giocatori che hanno richieste ma che costituiscono un asse portante per tentare un'impresa disperata sul piano sportivo di un club inibito ad agire sul mercato. Da quel giorno invece, per l'eventuale mancato pagamento di una sola mensilità, i cinque potranno chiedere lo svincolo al Collegio Arbitrale: ci sarebbe insomma il rischio di perdere un potenziale patrimonio da circa 2 milioni di euro. Il tempo quindi stringe e la deadline decisiva, più che quella del primo agosto (che in caso di mancato pagamento delle spettanze di giugno porterebbe con ogni probabilità la Triestina all'esclusione al campionato) sarebbe proprio quella del 22 luglio. Il pressing interno che evidentemente sta facendo breccia nel muro del presidente, si aggiunge a quello dell'intera tifoseria alabardata e della politica, con le istituzioni che hanno più volte spinto Rosenzweig alla vendita della società, una volta constatato che non ci sono le risorse per andare avanti. Risorse che comunque lo stesso Rosenzweig ha continuato in questi giorni a cercare in maniera autonoma, con il tentativo di coinvolgere altri investitori americani che in effetti si sono anche informati sullo stato della società alabardata. Ma sarebbe probabilmente solo una soluzione tampone, che permetterebbe di andare avanti giorno per giorno con una squadra rabberciata che dovrebbe affrontare un campionato da meno 13, con il mercato bloccato e con l'intera tifoseria apertamente ostile. - La Pallacanestro Trieste chiama a raccolta il suo popolo in vista di una stagione che, tra passato, presente e futuro, con i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario e il ritorno in una coppa europea, si annuncia speciale. Come scrive Lorenzo Gatto, partirà lunedì 21 luglio la campagna abbonamenti 2025/2026 il cui claim, "Be Part of It", testimonia proprio la volontà da parte della società di coinvolgere ogni singolo tifoso. «E' il cuore della nostra visione - conferma il presidente Paul Matiasic - desideriamo un PalaTrieste che pulsi di passione, dove ogni tifoso si senta un pezzo fondamentale del nostro percorso. Il nostro futuro immediato guarda a un ruolo da protagonisti in Italia e in Europa, affrontare un doppio impegno, campionato e coppa, richiede uno sforzo straordinario non solo sul campo, ma anche a livello organizzativo e finanziario. È un investimento che facciamo insieme, club e tifosi, per continuare a sognare in grande». Un sogno che arriva da lontano, come ha ricordato il general manager Arcieri, nella speranza di poter contare sulla tifoseria biancorossa e di poter abbattere il muro dei 4078 abbonamenti staccati nella passata stagione. «Quando siamo arrivati ci siamo presi un impegno: quello di abbracciare ancora di più i nostri tifosi e la nostra città, di partecipare più attivamente alla vita dei nostri concittadini attraverso la passione che ci unisce per la pallacanestro - le sue parole -. Due anni dopo, ci troviamo a celebrare i cinquant'anni della Pallacanestro Trieste, e lo facciamo su un palcoscenico internazionale. E mentre ci prepariamo per questa stagione storica, vogliamo che ogni tifoso alzi alta la nostra bandiera biancorossa, per farne parte, to be part of it, per intraprendere insieme questo magnifico viaggio. Questa filosofia del viaggio condiviso è ciò che ha dato forma alla nostra campagna abbonamenti pensata con un unico obiettivo: permettere al maggior numero possibile di tifosi di essere parte di questa famiglia e di una stagione davvero speciale". La prima fase sarà dedicata ai vecchi abbonati che potranno confermare o cambiare il loro posto, poi arriverà la vendita libera che permetterà a chiunque di poter acquistare il proprio abbonamento. LE FORMULE DI ABBONAMENTO : Per la nuova stagione, tutti i tifosi potranno scegliere tra due tipologie di abbonamento: la formula full che comprende le 15 partite della regular season e le prime 3 gare della Champions League o la formula campionato che comprende solo le gare della Lba. Entrambe le formule garantiscono il mantenimento del posto occupato nella stagione 2024/2025, con modalità di conferma differenti. PRELAZIONE PER ABBONATI A partire da lunedì 21 luglio e fino a venerdì 1 agosto, gli abbonati della scorsa stagione avranno il diritto di prelazione confermando il proprio posto online (per la sola tariffa intero) o alla biglietteria del PalaTrieste per tutte le tariffe oppure cambiandolo recandosi esclusivamente alla biglietteria del PalaTrieste. Per esercitare la prelazione in biglietteria, sarà necessario presentare l'abbonamento della stagione 2024/2025 e un documento d'identità. VENDITA LIBERA La vendita libera si aprirà per tutti i nuovi abbonati a partire da lunedì 4 agosto, con le seguenti modalità: dal 4 agosto: vendita libera solo online su vivaticket.it per la tariffa intero di entrambe le formule, dal 18 agosto vendita libera aperta anche nella biglietteria del PalaTrieste. ORARI BIGLIETTERIA La biglietteria interna osserverà i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30. Si va, nella formula full (campionato più coppa) dai 3455 euro dell'abbonamento prima fila ai 215 di Curva Nord e Secondo Anello. Per chi eserciterà la prelazione, in caso scegliesse solo le partite di campionato, dai 3120 euro dell'abbonamento Prima fila ai 195 di Curva Nord e Secondo Anello. Tutte i prezzi e le info necessarie sulla pagina Fb della Pallacanestro Trieste. PAGAMENTO A RATE Grande novità di questa stagione la possibilità di rateizzare il costo dell'abbonamento a tasso zero, utilizzando carte di debito o credito appartenenti ai circuiti VIsa, Mastercard, Bancoposta e tutti i bancomat abilitati al circuito PagoBancomat. Per accedere al pagamento rateale è necessario avere un'età compresa tra 18 e 80 anni, essere in possesso di codice fiscale e presentare carta d'identità, tessera sanitaria carta di credito o debito e codice Iban.
  2. https://www.citysport.news/it/notizie/pallamano-trieste/un-terzino-francese-per-il-trieste-1970-ufficiale-l-arrivo-di-clement-esparon.html
  3. GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2025 - Dopo Francois Woum Woum, il centrale che deliziò i tifosi nella stagione griffata Coop Essepiù, un altro francese è pronto a vestire la maglia della Pallamano Trieste. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": si tratta di Clement Esparon, il classe 2002 alto 190 centimetri, che nella prossima stagione sarà il nuovo terzino sinistro a disposizione del tecnico Andrea Carpanese. Nativo di Le Port, Esparon ha iniziato la carriera agonistica con l'Usam Nimes Gard, collezionando 182 gol nelle 39 partite disputate in terza divisione francese. Sette le presenze che Clement si è guadagnato, sempre in maglia Nimes, nel massimo campionato transalpino, percorso impreziosito anche da quattro presenze in EHF European League. Nel 2023/2024 si è trasferito al Sarrebourg Moselle Sud Handball in ProLigue nella seconda lega francese: il terzino ha chiuso la sua esperienza biennale con 54 presenze e 124 gol (75 reti nel primo anno, 49 nel secondo), dimostrando grande capacità offensiva nel trovare conclusioni vincenti da oltre la linea dei nove metri e un'ottima propensione nel fornire assist ai compagni di squadra. «Ci siamo scelti a vicenda – le parole di Andrea Carpanese –. È un giocatore che ha tanta fame e voglia di dimostrare di che pasta è fatto, sono sicuro che Trieste sia il posto giusto per la sua crescita. È un terzino completo, dotato di tiro e di passaggio, è un atleta a cui piace finalizzare ma anche creare opportunità ai compagni, oltre che essere solido in ambito difensivo. Personalmente lo considero un diamante grezzo, con potenzialità tutte ancora da scoprire e da sviluppare, ma sono pronto a scommettere sin da ora che sarà una piacevole sorpresa per tutti». Di suo, Esparon, metterà l'entusiasmo e la voglia di ben figurare in questa sua nuova esperienza italiana. «Sono molto felice di unirmi a questo team – racconta l'atleta francese –. È la mia prima esperienza all'estero, di fatto un passo importante per me e per la mia carriera. Non vedo l'ora di incontrare i miei nuovi compagni di squadra assieme allo staff tecnico e di iniziare a giocare: voglio davvero dare tutto per aiutare Trieste a ottenere i migliori risultati possibili». Dichiarazione d'intenti che fa brillare gli occhi al ds biancorosso Giorgio Oveglia. «Ringraziamo il presidente Federico Lanza per aver portato a Trieste un talento come Esparon – sottolinea il dirigente triestino –. Clement è un ragazzo giovane che ha però già nel suo palmarès due partecipazioni importanti nella ProLigue francese, è un giocatore con ottime doti tecniche in attacco e aggressività in difesa, sarà sicuramente un elemento importante nell'economia della nostra squadra. Sono certo che assieme a Pujol e a tutti i nuovi arrivati saprà far divertire il pubblico triestino ». - La Triestina è come un zattera alla deriva. Non si sa chi ci sia sopra, nè dove stia andando. Come scrive Ciro Esposito, si sa invece che sta per affondare nell'estate più paradossale, grottesca e drammatica di sempre. Il destino dell'Unione si consumerà , ben prima dell'1 agosto (nella quale vanno saldate le retribuzioni di giugno dei tesserati). Negli ultimi giorni sul tavolo alabardato sono arrivate almeno tre offerte per rilevare il club saldando i debiti. Solo una di queste, lo confermano anche fonti societarie, è interessante e merita di essere valutata (si tratterebbe di un gruppo italiano). Una valutazione che va fatta in primo luogo dal presidente Ben Rosenzweig per nulla propenso a mollare una zattera che proprio lui ha portato alla deriva perdendo ogni credibilità non solo a Trieste ma anche nel mondo finanziario. La data del 22 è da circoletto rosso. Perché da quel giorno Correia e gli altri che hanno messo in mora la società potranno chiedere lo svincolo al Collegio Arbitrale. Perdere un potenziale patrimonio da circa 2 milioni di euro a fronte del mancato pagamento di una mensilità (la retribuzione di maggio, ipotizziamo 10 mila euro) sarebbe l'operazione più illogica delle tante follie che hanno costellato l'ultimo anno di gestione americana. Sia Rosenzweig, nell'ipotesi che voglia tirare a campare, ma anche i potenziali acquirenti non possono permettersi un tale scempio. Lo stesso discorso vale anche per gli altri giocatori che legittimamente hanno ricorso. Oltre al centrocampista franco-senegalese hanno agito anche Olivieri (nel mirino del Cesena), Tonetto, Fiordilino e Frare, tutti uomini che hanno mercato ma che costituiscono un asse portante per tentare un'impresa disperata sul piano sportivo di un club inibito ad agire sul mercato. La neutralizzazione della messa in mora dei giocatori è l'azione prioritaria e costa pochissimo se confrontata ai 3 milioni necessari per scavallare agosto e saldare i non tesserati o agli almeno 6 per sistemare il tutto e ripartire. Non bastano prestiti, serve una ricapitalizzazione o finanziamenti soci per raddrizzare il buco ed evitare il fallimento. Ma perché a questo punto qualcuno di serio dovrebbe essere interessato alla Triestina? Cercando di escludere gli avventurieri sempre in agguato è evidente che la serie C è un valore. Anche se mantenere la categoria cominciando a costruire una squadra ad agosto che dovrebbe ammortizzare un -13 in classifica è un'impresa da veri temerari, altro che il doppio miracolo di Tesser. Però un anno di stop e il tentativo di risalita dall'Eccellenza avrebbero un prezzo e anche pesante. E poi c'è il progetto del centro sportivo (con 6,5 milioni allocati dalla Regione al Comune di Muggia), l'opportunità di sfruttare a pieno le opportunità del Rocco e di una città che di questi tempi non è fossilizzata come in passato. La strada per uscire dal tunnel è possinile ma strettissima con Rosenzweig che sta continuando a chiuderla.
  4. MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2025 - «Un altro giorno è andato», cantava Guccini oltre mezzo secolo fa. E, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", prosegue anche il countdown alabardato verso le date cruciali per l'esistenza stessa della Triestina, senza che però ancora sia successo nulla di importante o decisivo. All'orizzonte, dei compratori interessati a rilevare la società alabardata, a saldare tutti i debiti e a tentare di progettare una stagione dignitosa pur partendo da meno 13, pare ci siano. Ma il problema è sempre lo stesso: Ben Rosenzweig vuole davvero vendere? Finora, dopo una timida e fugace apertura, il presidente alabardato nicchia, tergiversa, prende tempo. Pare non essere convinto nemmeno da un'offerta piuttosto interessante che lo lascerebbe all'interno della società alabardata con una quota di minoranza. E la spiegazione può essere solamente quella che Rosenzweig conta evidentemente ancora di risolvere tutto da solo, racimolare il denaro necessario a proseguire e saldare la prossima scadenza del primo agosto. Che questi soldi arrivino dai proventi di un'eventuale vendita di Correia, magari corroborata dalla percentuale sulla rivendita di Adorante, o da un'iniezione di denaro dagli Stati Uniti, questo non è dato sapere. Ma è probabile che il presidente pensi di giocarsela fino alla fine, tenendo al contempo sulle spine anche gli eventuali compratori. In questo caos continuano le voci di ogni tipo, perfino quella di una presunta lite tra Rosenzweig e Menta. Nel frattempo, a proposito di scadenze, se entro una settimana non verranno pagati, i giocatori che hanno messo in mora la società potranno chiedere di essere svincolati a zero. Tra l'altro bisognerà vedere come si comporteranno dipendenti e fornitori che attendono i soldi da mesi, anche perché un paio di decreti ingiuntivi sono già in fase avanzata e c'è la possibilità che il tutto passi in mano al tribunale. L'altra scadenza cruciale è quella del primo agosto, quando si devono pagare le spettanze di giugno. E se salta anche quella, l'Unione potrebbe essere estromessa dal campionato. Intanto, mentre da Monza continuano a rimbalzare voci di un Correia sempre più vicino al club brianzolo, pare che il bomber alabardato della scorsa stagione, ovvero Marco Olivieri, sia molto vicino al Cesena. L'attaccante è uno di quelli ancora sotto contratto, ma pare sia anche fra coloro che hanno avviato la messa in mora e pertanto se non verrà pagato entro una settimana potrebbe svincolarsi a zero. E come detto, i contatti con i bianconeri romagnoli che militano in serie B sono molto avanzati. Intanto Alessandro Patalano, il centrocampista classe 2005 che la società alabardata aveva acquisito lo scorso anno e mandato in prestito a Ischia, dopo aver rescisso consensualmente con la Triestina si accasa al Treviso. - Una bandiera dello sport triestino ha festeggiato il compleanno raccogliendo gli auguri del mondo della pallacanestro italiana. Un mondo che Alessandro De Pol, 53 anni compiuti ieri e intervistato da Lorenzo Gatto, continua a frequentare sul campo: chiusa una carriera infinita che gli ha regalato due scudetti a Milano e a Varese e il titolo di campione d'Europa con la maglia della nazionale italiana di Boscia Tanjevic, il golden boy triestino ha abbracciato la carriera di allenatore nelle giovanili del BaskeTrieste e di commentatore delle partite del campionato di serie A2 sulla Rai. «Il basket è stato e sarà per sempre la colonna sonora della mia vita – racconta De Pol –. È cambiato il modo in cui lo vivo, per vent'anni sono stato protagonista sul parquet, oggi sul campo cerco di trasmettere qualcosa ai giovani o dietro a un microfono provo a raccontarlo a chi segue le partite. Con la stessa passione, la stessa energia e lo stesso amore di sempre». Sono stati tanti i messaggi ricevuti in una giornata che lo ha visto raccogliere l'affetto di tifosi e vecchi compagni di squadra. «Devo dire che non me lo aspettavo – conferma Alessandro –, ma davvero ho passato la giornata a rispondere alle telefonate e ai tantissimi messaggi di auguri ricevuti. In questo credo abbiano giocato un ruolo fondamentale i post che circolano sui social. Non è un mondo che frequento ma devo dire che mi hanno girato un paio di pagine che parlavano di me e mi hanno fatto piacere. Messaggi da Varese, Milano, Rimini, naturalmente da parte dei tanti amici triestini. È stata una bella dimostrazione di affetto. I messaggi più divertenti? Come sempre quelli di Andrea Meneghin e Gregor Fucka». In un estate che, con un mercato che sta pian piano scoprendo le sue carte, sta ridisegnando il volto della prossima serie A, difficile fare analisi e pronostici. Si ripartirà con la Virtus scudettata e una Armani Milano ancora una volta a caccia di una stagione che possa regalarle soddisfazioni europee. «È davvero ancora troppo presto per capire gli equilibri della prossima stagione – sottolinea l'ex giocatore della Stefanel –. Osservo con curiosità quello che stanno facendo le squadre, in primis ovviamente il lavoro di Michael Arcieri con la Pallacanestro Trieste. Che ha confermato un nucleo solido ma adesso deve completare l'organico scegliendo giocatori in ruoli importanti». Prima del campionato, l'estate ci regalerà l'avventura della nazionale italiana di Gianmarco Pozzecco impegnata nei campionati europei. Eurobasket si disputerà dal 27 agosto al 14 settembre 2025 tra Lettonia, Finlandia, Cipro e Polonia. «Dopo il bronzo delle ragazze di Capobianco sarebbe bello sognare anche nel maschile – conclude De Pol –. Io ho fiducia che il Poz e i suoi ragazzi possano far bene. L'Italia ha un gruppo che si conosce, gioca insieme da tanti anni, ha giocatori all'apice della loro carriera molti dei quali, probabilmente, all'ultima chiamata in questo tipo di manifestazioni. Credo che l'Italia ha le carte in regola per fare un bel percorso ».
  5. MARTEDÌ 15 LUGLIO 2025 - Divisi tra il Thomas & Mack Center e il Cox Pavillon, le due arene interne al campus dell'Università del Nevada nelle quali si sta svolgendo l'edizione 2025 della Summer League, gli uomini della Pallacanestro Trieste stanno monitorando con grande attenzione le possibili future scelte di mercato. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Michael Arcieri valuta alternative ai nomi già sul taccuino per quelli che saranno i sostituti di Denzel Valentine (ancora conteso tra Venezia e Trapani) e Jayce Johnson. Contemporaneamente, il general manager biancorosso lavora per completare il pacchetto degli italiani. Serve ancora un giocatore per completare il pacchetto indigeno da consegnare al nuovo coach che prenderà il posto di Jamion Christian. CARUSO A NAPOLI Ed è forse arrivata alla fine la telenovela Caruso, pezzo forte di un mercato giunto ormai agli sgoccioli almeno per quanto riguarda gli italiani. In uscita da Milano, il giocatore napoletano sembra aver accettato l'idea di tornare a casa e dovrebbe essere il centro titolare della rinnovata Napoli affidata alle cure di coach Magro. LA FUGA DEI GIOVANI Non è una piazza per giovani talenti usciti dal vivaio la Pallacanestro Trieste della prossima stagione. Le crescenti ambizioni nel campionato italiano, la partecipazione alla prossima Champions League e la necessità di costruire un roster di dodici titolari costringerà Massimiliano Obljubech e Davide Paiano, i due under entrati nella passata stagione nell'orbita della prima squadra, a guardare altrove. Per entrambi c'è l'interessamento di squadre di Serie B, Paiano potrebbe finire a Ravenna mentre per Obljubech si aprirebbero le porte di San Vendemiano. ASSEMBLEA DI LEGA Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Ore di discussione sui diritti tv, con l'idea di autoprodurre in streaming le immagini dai campi della prossima serie A. Poi, nel pomeriggio, è arrivato il comunicato di Sky che ha annunciato l'acquisizione dei diritti pay per le stagioni 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028 del campionato di basket di Serie A. Per le prossime tre stagioni, su Sky e in streaming su NOW, sarà quindi possibile assistere in diretta a 60 partite della stagione regolare, 2 per ogni turno e sempre il big match della giornata, 2 partite per giornata dei quarti di finale dei playoff, tutte le semifinali e tutte le finali. - Le storie attorno alla malconcia Triestina assomigliano sempre di più alle trame di un giallo, anzi a quelle di una spy-story. Ed è davvero difficile capire, tra conferme e smentite nell'arco di poche ore, cosa ci sia di vero e cosa no nelle mezze parole dei protagonisti della vicenda. Come scrive Antonello Rodio, l'ultima voce è quella di una presunta mossa della disperazione da parte di Ben Rosenzweig per racimolare i soldi per la scadenza del 1° agosto: ricordiamo che se la società risultasse di nuovo inadempiente, verrebbe estromessa dal campionato. IL RUOLO DI ALEX MENTA Tutto ruota al ruolo di Alex Menta: per chi lavora quello che attualmente è ancora il direttore generale alabardato? Per la Triestina? Per il Monza? O forse per entrambe? O magari per nessuna delle due? Dubbi tutti legittimi considerata la fuggevolezza del personaggio. Sta di fatto che all'improvviso, superando la concorrenza di Juve Stabia e Cremonese, il Monza è dato in pole position nella corsa a Omar Correia e sarebbe pronto a sborsare 1,5 milioni per il centrocampista. E la domanda resta sempre la stessa: perché il Monza o altri club dovrebbero spendere una cifra simile per Correia, se fra una settimana o poco più il giocatore potrebbe essere libero e quindi potrebbe essere preso a zero? Un'eventualità che si verificherà per quei giocatori che hanno avviato la messa in mora, se non dovessero ricevere lo stipendio attorno al 22-23 luglio. SOLDI CRUCIALI Regista della presunta operazione sarebbe proprio Menta, anzi questa potrebbe essere anche la chiave della trasferta lampo di Rosenzweig a Milano della scorsa settimana. L'ipotesi che si fa, è che si cercherebbe di vendere Correia finché è sotto contratto, così che quei soldi possano entrare nelle casse della Triestina. Una cifra che, sommata alla percentuale della rivendita di Adorante dalla Juve Stabia al Venezia (qualcuno parla di 700mila euro, ma la società alabardata la valuta attorno ai 250mila euro), sarebbe sufficiente per soddisfare la scadenza di agosto (poco più di un milione) ma forse anche quella degli arretrati di luglio. Il tutto per pagare lo stretto necessario a tenere in vita l'Unione e guadagnare tempo per cercare nuove risorse. Ma sarebbe una squadra con solo qualche giocatore sotto contratto, con il mercato bloccato, senza diesse e senza allenatore. Senza scordare che partirebbe da meno 13. Una soluzione che assomiglia molto al prolungamento di un'agonia. LE DUE VERITÀ DI MONZA Ad arricchire di indizi contrastanti il giallo, il fatto che in realtà a Monza continuano a rimpallarsi due verità. Menta da tempo va sostenendo che lui lavorerà per il club brianzolo avendo portato diversi investitori e del resto l'annuncio di uno dei suoi uomini di fiducia, Roberto Polacco, di essere il nuovo capo scouting dei biancorossi, fa propendere per questa ipotesi. La nuova proprietà americana invece, il fondo Beckett Layne Ventures, continua a far trapelare che in realtà Menta non c'entra nulla con loro. L'unica cosa certa è che il tempo passa, la famosa iniezione di denaro promessa da Rosenzweig non si vede, trattative avanzate per la vendita del club al momento non ce ne sono e tutto sembra sempre più scivolare verso il tracollo. Con il passaggio in tribunale che sembra l'unica alternativa al tentativo di sopravvivenza (ma per quanto? ) del presidente alabardato
  6. LUNEDÌ 14 LUGLIO 2025 - Deciso, motivato, voglioso di cominciare una nuova tappa della sua carriera. Per Davide Moretti, Trieste e la Pallacanestro Trieste rappresentano un punto di ripartenza dopo un cammino in chiaro scuro che a Venezia, in maglia Reyer, non gli ha regalato grandi soddisfazioni. Come scritto da Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", terminata la stagione si è guardato attorno, con l'obiettivo trovare una piazza in grado di motivarlo e stimolarlo. Assieme alla Pallacanestro Trieste ha proceduto per gradi: un primo approccio in cui le parti si sono "annusate" senza però trovare una strada comune poi, passate un paio di settimane, l'incontro decisivo che ha portato alla firma del contratto. «Ho scelto Trieste perché è una piazza che respira pallacanestro, con una proprietà che mi ha cercato e voluto fortemente – racconta Moretti –. Ho trovato un progetto ambizioso che rispecchia pienamente le mie aspirazioni professionali. L'affetto e l'entusiasmo dimostrati fin da subito dai tifosi hanno poi ulteriormente rafforzato la mia convinzione, rendendo la scelta ancora più giusta». Un progetto, quello triestino, che sposa fino in fondo il carattere di un ragazzo che ha apprezzato il grande entusiasmo e la voglia di vincere che ha percepito ascoltando le parole del presidente Matiasic e del general manager Arcieri. Dopo il sesto posto in campionato che ha garantito alla società un posto nella Champions League, Trieste vuole far un ulteriore passo avanti migliorando i risultati in Italia e facendo un percorso importante anche in Europa. «Il mio obiettivo primario per questa stagione è chiaro: vincere – conferma Davide –. Ho seguito la squadra lo scorso anno e ho percepito una chiara identità basata su un livello di competitività altissimo. Credo che queste siano le basi ideali per migliorare i risultati ottenuti e puntare a traguardi sempre più importanti in questa stagione». Servirà anche l'apporto di Moretti in un campionato nel quale la combo guard bolognese dovrà mettere al servizio della squadra tutta la sua versatilità. Partirà per essere una spalla di assoluto livello per affiancare Markel Brown ma il suo contributo, prezioso, potrà arrivare anche nel caso in cui dovesse servire una valida alternativa in regia ai playmaker Colbey Ross e Michi Ruzzier. «Per raggiungere i traguardi che si pone la società – conclude Moretti –, metto a disposizione della squadra la mia competitività, una mentalità vincente e un grande spirito di sacrificio. In questi anni, ho avuto l'opportunità di maturare significativamente e di accumulare una preziosa esperienza sia in Europa che in contesti internazionali. Sono pronto a mettere tutto questo al servizio del gruppo per raggiungere i nostri obiettivi » - Si apre la settimana decisiva per le sorti della Triestina. E non è un modo di dire, perché se non accade qualcosa di importante da qui al prossimo week-end, al massimo per lunedì o martedì prossimo, per l'Unione si aprirà il baratro. Come scrive Antonello Rodio, gli scenari possono essere diversi. Pare che Ben Rosenzweig, che dopo una misteriosa toccata e fuga a Milano è ripartito sabato in fretta e furia per gli Stati Uniti, si sia nuovamente irrigidito sull'ipotesi vendita e forse speri ancora di trovare i soldi necessari per andare avanti, insomma metta insieme gli investitori per garantire una robusta iniezione di denaro e sistemare le cose. Ma il tempo stringe. Una prima scadenza c'è attorno al 22-23 luglio: se per quel giorno non saranno stati pagati i giocatori che a inizio mese hanno messo in mora la società, allora quest'ultimi saranno liberi. E sono proprio quelli che hanno mercato e da cui sarebbe possibile racimolare qualche entrata, anche importante come nel caso di Correia. C'è poi la fatidica scadenza del primo agosto, quando vanno versati gli stipendi di giugno: se salta anche questa, la Triestina potrebbe essere estromessa dal campionato. E in ogni caso, se anche il presidente trovasse i soldi in extremis, sarebbe una squadra rabberciata, con mercato bloccato e osteggiata dalla tifoseria. Ecco perché tifosi e politica spingono per una vendita, ma oltre a un compratore deciso, veloce e pronto a subentrare pagando anche i debiti, serve che Rosenzweig sia veramente disposto a vendere senza troppe pretese. L'altro scenario è che di fronte a messe in mora e decreti ingiuntivi che avanzano, si muova il tribunale. A quel punto, con la faccenda in mano a un curatore fallimentare, si aprirebbero altre prospettive, ma solo future perché quasi certamente bisognerebbe rinunciare per un anno alla Triestina .
  7. DOMENICA 13 LUGLIO 2025 - In un mercato frenetico, che ora dopo ora sta definendo i roster della prossima Serie A, spicca una Pallacanestro Trieste che sta ponderando con estrema attenzione le prossime mosse. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", non c'è fretta è il mantra del general manager Michael Arcieri, che dopo le numerose conferme dei mesi scorsi e l'arrivo in biancorosso di Davide Moretti, sta cercando l'ultimo italiano che vestirà i panni del dodicesimo uomo e i tre stranieri che affiancheranno Ross, Brown e Uthoff. La priorità al centro, il giocatore chiamato a sostituire Jayce Johnson. Al momento e con la Summer League in corso di svolgimento fino a domenica 20 luglio, non ci sono trattative avviate, l'obiettivo resta un giocatore atletico che possa far fare alla squadra un salto di qualità sotto i tabelloni. LA QUESTIONE CARUSO Tornato al centro di un mercato nel quale, almeno a livello di italiani, non rimane ormai moltissimo, l'ex giocatore dell'Armani Milano è oggetto di voci e speculazioni. Nelle ultime ore il suo nome è rimbalzato anche attorno alla Pallacanestro Trieste, le opportune verifiche smentiscono un interessamento da parte di Michael Arcieri. Che lo ha certamente preso in considerazione all'inizio del mercato poi, preso atto che non sussistevano le condizioni per portarlo in biancorosso, ha definito il rinnovo con Francesco Candussi affidandogli i gradi di cambio del "5". VALENTINE CONTESO Sembrava tutto fatto ma, complice anche il gioco al rialzo di chi sta gestendo la trattativa, si complica l'arrivo alla Reyer Venezia dell'ex giocatore della Pallacanestro Trieste. Si continua a lavorare per vincere la concorrenza delle squadre europee interessate (soprattutto turche) e di Trapani che nelle ultime ore, tramite il presidente Valerio Antonini, ha confermato l'interesse della società siciliana. VIRTUS ALLA GRANDE Stanno facendo le cose in grande a Bologna, i campioni d'Italia della Segafredo, persi Shengelia e Clyburn, sono riusciti a mettere a disposizione di coach Dusko Ivanovic una formazione di assoluto rispetto. L'ultimo colpo quello di Carsen Edwards, blitz a sorpresa per assicurarsi uno dei migliori giocatori dell'ultima Eurolega nonché il miglior realizzatore della competizione con la maglia del Bayern Monaco. Bologna chiama, l'Olimpia Milano risponde annunciando l'accordo pluriennale con Lorenzo Brown, play del 1990 proveniente dal Panathinaikos. Openjobmetis Varese sulle tracce di Devonte Upson, il pivot già visto nelle passate stagioni a Trieste. I biancorossi ci provano con un giocatore che a 32 anni compiuti, nell'ultima stagione ha confermato di essere profilo solido disputando un campionato di assoluto livello in Grecia con la maglia del Paok. Colpo importante per Reggio Emilia che dopo i rinnovi di Smith, Barford, Vitali e Uglietti conferma in maglia Unahotels anche Cheatham. Cambio della guardia nella dirigenza della Bertram Tortona che ha scelto l'ex assistente general manager dell'Olimpia Milano, Gianmaria Vacirca, come nuovo direttore generale - Nemmeno Kubrick arriverebbe a dirigere una pellicola così complessa come quella relativa alle vicende alabardate. Troppe incongruenze, troppi silenzi e, soprattutto, tanta paura. Lo scrive Guido Roberti oggi: l'ultima mossa di Rosenzweig, con la formalizzazione del rogito per il terreno dove dovrebbe sorgere il centro sportivo di Montedoro, suggerirebbe un passo in avanti per rendere appetibile il pacchetto completo Triestina. Ma la toccata e fuga immediata del presidente, che da Milano è già volato sabato mattina negli Stati Uniti, ha spiazzato tutti. IL CASO MONTEDORO Proprio il terreno di Montedoro è stato ieri oggetto di accese polemiche sui social e fra la tifoseria, perché in tanti hanno dato per certo che l'area fosse intestata a Lbk, e quindi potesse risolversi quasi in un affare privato di Rosenzweig e i suoi investitori, ma non potesse far parte di un eventuale pacchetto di vendita della Triestina. La cosa viene seccamente smentita dall'amministratore delegato alabardato Sebastiano Stella: «Ho seguito personalmente l'operazione. L'atto d'acquisto, deliberato nell'aprile 2024 da Rosenzweig, l'ho seguito io e ci ho messo le mie firme. E assicuro che il terreno è intestato alla Triestina». Insomma l'area sulla quale dovrebbe sorgere il training center (ricordiamo che ci sono i soldi pubblici da 6,4 milioni di partenariato sul project financing da 13,4 milioni per la realizzazione della struttura) è un valore della società alabardata. Per capirci, a protezione di eventuali fallimenti, quel terreno è un valore per pagare eventuali debiti. Furibondo per quanto circolato sul web anche il sindaco di Muggia Paolo Polidori: «Sono molto arrabbiato. In un momento così delicato mettere in giro voci non confutate dalla verità è pericolosissimo ed ognuno deve assumersi le responsabilità di quel che dice». PISTE FREDDE Anche se nel caos totale si stanno alimentando le voci più disparate, da quella che vorrebbe l'operazione di vendita già fatta e finita a quella che vedrebbe il presidente del Caldiero Terme Filippo Berti interessato all'Unione, sembra invece che sul fronte vendita le varie piste tornino a raffreddarsi. Anche la partenza di Rosenzweig per gli States fa pensare: pare ci sia un nuovo suo irrigidimento sull'ipotesi vendita, forse una sua piccola speranza di rimettere in moto tutto con una robusta iniezione di denaro. Certo, sul tavolo della trattativa ora c'è qualcosa in più dopo il completamento formale dell'operazione Montedoro. LE MANOVRE DI POLIDORI «Ribadisco che vista la situazione il centro sportivo diventa ancora di più un asset fondamentale da mettere sul tavolo delle trattative – evidenzia il sindaco di Muggia Polidori –. È evidente che entro la fine della prossima settimana deve accadere qualcosa, la Triestina dovrà per forza fare un CdA, trattative ci sono ma per ora di concreto nulla. Come sindaco di Muggia posso logicamente solo fare un lavoro di raccordo, ma il tempo stringe e le scadenze anche». Il timore fondato, sul piano meramente sportivo, è quello di vedere svincolati i pezzi pregiati della squadra tra una decina di giorni, per non parlare della scadenza di inizio agosto che mette la Triestina a rischio concreto di esclusione dal campionato. Senza contare che il tribunale potrebbe giocare d'anticipo, ma in quel caso si aprirebbero altri scenari, mentre si chiuderebbero definitivamente le porte della Serie C
  8. SABATO 12 LUGLIO 2025 Continua la lotta contro il tempo in casa alabardata. Come scrive Guido Roberti, il pressing per la vendita della Triestina che arriva da politica, città e tifosi sembra aver aperto una piccola breccia, ma la volontà di Ben Rosenzweig in realtà è ancora tutta da decifrare. Di certo si può dire che le istituzioni si stanno muovendo attivamente, anche con proposte diverse e giocando su piani differenti, ma intanto dalla società alabardata arriva anche una mossa importante. TERRENO ACQUISTATO La mossa alabardata è che Rosenzweig, in questi giorni è a Milano, ha firmato il rogito per l'acquisto del terreno di Montedoro. È vero che all'acquisto mancava solo un passaggio formale, una questione burocratica di suddivisione di particelle, ma adesso l'operazione è stata definitivamente perfezionata. Così l'asset più importante per un eventuale compratore, acquisisce ancora più valore in vista di una possibile vendita. FEDRIGA IN CAMPO Ma a proposito di compratori, si sarebbe raffreddata intanto la pista inizialmente più calda, quella riguardante il gruppo romano, che resta comunque in piedi. Nessun legame però con Massimiliano Fedriga, che starebbe comunque seguendo con molta attenzione l'intera situazione, monitorando eventuali altri compratori. In caso di vendita lampo, saldo della situazione debitoria e conseguente salvaguardia della partecipazione alla serie C, chi acquista deve però avere anche le idee chiare su come riuscire a mettere su una squadra che punti al miracolo salvezza partendo da meno 13. I CONTATTI IN REGIONE DI DIPIAZZA C'è poi il versante Comune di Trieste. Il sindaco Roberto Dipiazza, accompagnato dal consigliere comunale Corrado Tremul, ha avuto una serie di incontri in regione per vagliare l'interesse di imprenditori locali. Con le dovute cautele, ed un profilo basso vista la posta in palio elevata – la salvezza stessa dell'Unione – il primo cittadino ha espresso entusiasmo per la giornata, in ogni caso interlocutoria, per consentire alla controparte di riflettere circa il possibile investimento sulla Triestina. Una pista aperta quindi indipendente dalla voce "romana" di cui abbiamo detto, che rimane ancora celata dal mistero. Dipiazza recentemente era intervenuto a rimarcare l'importanza di individuare soggetti seri con i quali vagliare, al caso, anche la possibile gestione diretta dell'impianto di Valmaura, quel Nereo Rocco che solo nel migliore dei casi vedrà ancora la serie C e nel quale, giusto per citarne le potenzialità, fra pochi giorni ci sarà un altro concerto da sold out, quello di Robbie Williams. Una opzione, quella della gestione dello stadio, cassata con gli americani a suon di disastri perpetrati da Rosenzweig e sodali. LE SCADENZE VITALI Incombe infatti una serie di scadenze vitali per la Triestina. Fra una decina di giorni i giocatori che hanno avviato la messa in mora del club, in caso di mancato pagamento, saranno liberi. Si tratta di quelli che hanno mercato, per cui a quel punto svanirà la possibilità di entrate importanti dalla loro vendita. Se poi ci aggiungiamo anche i decreti ingiuntivi in stato avanzato, ci sono buone possibilità che presto la parola passi al tribunale. Il 1° agosto poi c'è la scadenza delle spettanze di giugno: se la società alabardata sarà inadempiente anche a questo traguardo, potrebbe scattare direttamente l'estromissione dal campionato. Insomma, per ridare ossigeno all'agonizzante Unione, o si vende subito a chi può saldare tutti i debiti o serve una robusta iniezione di denaro entro la fine della prossima settimana - Denzel Valentine ancora protagonista nella massima serie a Venezia, Luca Campogrande in Serie A2, assieme a un triestino doc come Pippo Gallo, a Pistoia. Come scrive Lorenzo Gatto, in attesa dei movimenti in entrata, il basket cittadino saluta due giocatori che hanno fatto parte del roster della passata stagione. Valentine chiude di fatto il mercato dell'Umana con un accordo maturato un po' a sorpresa, assecondando la ferma volontà di entrambe le parti. Denzel, non è un segreto, sarebbe rimasto volentieri a Trieste essendosi trovato benissimo con i tifosi e nella città giuliana, quando ha capito che non c'erano i margini per una riconferma in biancorosso si è guardato attorno e ha trovato in Venezia la piazza giusta per ripartire. Accordo di massima raggiunto, siamo ormai a dettagli ma se non succederanno imprevisti il chitarrista nella prossima stagione vestirà la casacca orogranata. Tutto fatto anche per l'arrivo in Toscana di Luca Campogrande che, dopo le quattro stagioni a Trieste, cercava una piazza in grado di garantirgli i minuti di cui ha bisogno per rimettersi in gioco e ritrovare quelle responsabilità sul parquet che gli sono mancate negli ultimi anni. Assieme a Campogrande, a Pistoia dovrebbe finire anche Pippo Gallo. Il play triestino, che ha chiuso la scorsa stagione a Rieti con un infortunio al perone della gamba sinistra, ripartirà dalla Toscana ceduto in prestito dalla Unahotels Reggio Emilia, la società che ne detiene il cartellino. Tornando alle cose di casa nostra, partita a Las Vegas la Summer League 2025 con lo stato maggiore biancorosso diviso tra il Thomas & Mack Center e il Cox Pavillon, due arene interne al campus dell'Università del Nevada, sedi storiche di questo classico appuntamento estivo. Nel frattempo il mercato di Serie A registra l'uscita di Denegri da Tortona (contestuale il passaggio del giocatore a Rimini) e l'arrivo a Napoli dello statunitense Rasir Bolton, play-guardia classe 1999 che nella passata stagione ha giocato in Serbia nella Aba Liga collezionando, nelle 28 partite disputate, una media di oltre 13 punti e 3 assist di media a partita. Ufficiale a Sassari l'arrivo in maglia Banco di Sardegna di Marco Ceron .
  9. VENERDÌ 11 LUGLIO 2025 - Un piccolo squarcio si apre forse tra le nubi nere che si addensano sulla società alabardata, un pertugio nel muro della proprietà americana probabilmente frutto del furibondo pressing attorno alla proprietà da parte di città, politica e tifosi (scatenati non solo sui social, visto che mercoledì il Nucleo San Giacomo ha affisso ai cancelli del Rocco uno striscione piuttosto esplicito) per una vendita immediata dell'Unione. Da parte di Ben Rosenzweig ci sarebbe infatti una timida apertura a discutere di un'eventuale cessione della Triestina, diciamo una presa in considerazione dell'ipotesi. Anche perché i compratori, a quanto pare, non mancherebbero. LE ISTITUZIONI SI MUOVONO Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", di candidati acquirenti se ne sono fatti avanti due o tre, ma il più accreditato farebbe capo a un gruppo romano: una soluzione che sarebbe caldeggiata anche dalle istituzioni, che in questi giorni si stanno muovendo sul fronte alabardato. Forse proprio a questo potrebbe riferirsi un incontro molto importante per il futuro della Triestina che il sindaco Dipiazza ha annunciato di avere in calendario per oggi. Ma sono segnalati movimenti anche da parte del presidente della Regione Fvg Fedriga. Entrambi, del resto, hanno apertamente invitato l'attuale proprietà a considerare la vendita e non portare la Triestina alla morte. Certo, poi nella trattativa c'è una domanda e c'è un'offerta e bisogna vedere se Rosenzweig avrà delle pretese o se, di fronte alla prospettiva del fallimento, preferirà passare la mano. E poi c'è da fare tutto in fretta, cosa affatto semplice. I VANTAGGI PER UN ACQUIRENTE Ma un acquirente che comprasse adesso la Triestina ripianando i debiti, in tutto sono circa 6 milioni e mezzo di euro, avrebbe il vantaggio non solo di avere una squadra in Serie C (anche se da modellare col mercato bloccato e partendo da meno 13), ma anche la possibilità di rientrare presto da buona parte delle uscite. Sarebbe innanzitutto possibile la vendita di quel paio di giocatori di spicco (soprattutto Correia) che a quel punto resterebbero di proprietà. Poi, come già ribadito più volte, a debiti saldati, si potrebbe sfruttare lo sblocco della famosa fideiussione di 2 milioni del caso Olivieri. Ma soprattutto si avrebbe in mano l'asset in prospettiva più importante dell'operazione per un acquirente, ovvero il Centro sportivo di Montedoro: ricordiamo infatti che il terreno è stato acquistato (manca l'ultimo passaggio formale) e che ci sono i soldi pubblici da 6,4 milioni di partenariato sul project financing da 13,4 milioni per la realizzazione della struttura. E poi non va nemmeno dimenticata la possibile gestione dello stadio Rocco, anch'essa foriera di possibili sviluppi interessanti per un investitore. LO SPETTRO DEL TRIBUNALE Per la soluzione autonoma promessa dal presidente Rosenzweig, ovvero l'annunciata iniezione di denaro, il tempo stringe ancora di più. Considerata la messa in mora di alcuni giocatori avviata a inizio mese, se non ci saranno i pagamenti fra una decina di giorni la società potrebbe restare senza squadra e senza pedine di valore da vendere. E questo, abbinato ai decreti ingiuntivi che hanno già fatto parecchia strada, potrebbe ben presto aprire le porte del tribunale con i suoi vari scenari. Ma a quel punto, per quanto riguarda la parte strettamente sportiva, ci sarebbe il fondato rischio di un anno senza Unione. - Un'ala mancina, per volare in campionato, nell'anno del ritorno in Serie A Gold. Come scritto da Lorenzo Gatto, la Pallamano Trieste ufficializza l'accordo con Juan Agustin Pauloni, l'italo argentino che nelle ultime stagioni ha militato nel massimo campionato italiano. Dopo l'esordio nel 2022/2023 con la maglia del Conversano, è passato all'Albatro Siracusa e nel suo secondo anno in Sicilia è stato il capo-cannoniere della squadra con 138 gol all'attivo trascinando la sua squadra sino alla semifinale scudetto. «Volevamo portare a Trieste un giocatore di grande esperienza – le parole del tecnico Andrea Carpanese –. L'accordo con Juan Pauloni è di fatto una scelta importante perché ci consente di aggregare al gruppo un ragazzo entusiasta del nostro progetto e un giocatore che ha dimostrato di essere, sia in attacco che in difesa, una delle ali destre più forti del campionato. Un esempio da seguire, prezioso per la crescita di Mazzarol e Lo Duca. L'arrivo di Juan ci permette di avere un gran numero di mancini importanti, un qualcosa che creerà una buona concorrenza tra compagni di squadra allo scopo di aumentare il livello di tutti». Decisamente impaziente di cominciare la sua avventura in biancorosso il giocatore. «Sono molto felice di venire a Trieste – commenta Juan Pauloni –. Giocare per uno dei club più titolati d'Italia è per me motivo di grande soddisfazione. Trieste è neopromossa ma sta facendo un ottimo mercato, penso che potremo fare veramente bene quest'anno. Non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi con i miei compagni e misurarmi con questa nuova avventura». Un acquisto, quello di Pauloni, che conferma le ambizioni della nuova Pallamano Trieste e la volontà del presidente Federico Lanza di allestire un organico in grado di ben figurare e di non accontentarsi di una semplice salvezza. «Un altro giocatore di spessore nel nostro roster – puntualizza il numero uno biancorosso –. Pauloni ha saputo far vedere le proprie indiscusse qualità in questi ultimi anni in Italia, sono personalmente contento di accoglierlo nel nostro gruppo-squadra convinto che saprà essere utilissimo dentro e fuori dal campo ».
  10. GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2025 - Potrebbe esserci ancora l'Italia nel futuro di Denzel Valentine, il giocatore che ha fortemente caratterizzato la Pallacanestro Trieste della passata stagione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", per l'ala del Michigan c'è il forte interessamento della Reyer Venezia, la compagine affidata alle cure di Neven Spahjia che ha quasi completato la sua rivoluzione estiva stravolgendo la formazione con cui ha chiuso all'ottavo posto lo scorso campionato e allestendo un roster di assoluta qualità. Nel quale la firma di Valentine rappresenterebbe la classica ciliegina sulla torta. Da parte di Denzel è arrivato il gradimento per la piazza, adesso il nodo passa attraverso la definizione di un accordo economico tra la società del presidente Brugnaro e l'agenzia del giocatore, che ha comunque altre alternative importanti sia in Italia (si è fatto il nome di Reggio Emilia) che in Europa. SUMMER LEAGUE Detto di Valentine, la Pallacanestro Trieste si tuffa da oggi e fino a domenica 20 luglio nella Summer League di Las Vegas, un mare nel quale provare a pescare qualche alternativa ai nomi già individuati per completare un roster al quale mancano, oltre a un italiano, ancora tre stranieri. Per ciò che concerne gli stranieri, il general manager Michael Arcieri ha ribadito anche ieri che non esistono al momento trattative: nella lista preparata, dalla quale verranno scelti i nomi utili a completare il roster della stagione 2025/2026, non ci sono comunque reduci dalla passata stagione. La Summer League si aprirà oggi con la sfida tra New Orleans Pelicans e Minnesota Timberwolves (ore 21.30), a seguire Cleveland Cavaliers–Indiana Pacers (ore 23), Oklahoma–Brooklyn Nets (ore 23.30), Orlando Magic–Sacramento Kings (ore 1.30), Los Angeles Lakers–Dallas Mavericks (ore 2), Denver Nuggets–Milwaukee Bucks (ore 3.30), San Antonio Spurs–Philadelphia 76ers (ore 4). MERCATO In un panorama che, con il passare delle settimane, vede gli italiani diventare merca più rara, la figura di Willie Caruso suscita certamente interesse. Il centro napoletano è uscito sabato scorso dal contratto che lo legava all'Armani Milano e adesso si sta guardando attorno per trovare la soluzione ideale per proseguire la sua carriera. Il giocatore non scarta a priori un'esperienza all'estero mentre in Italia, detto che Trapani sembra essersi sfilata da una possibile trattativa, al momento permane la proposta biennale arrivata da Reggio Emilia. Primo colpo straniero per la neopromossa Cantù che ieri ha annunciato l'accordo con Ife Ajayi, l'ala di passaporto nigeriano e statunitense, classe 1996, che nella passata stagione si è diviso tra la Germania (Francoforte) e l'Italia (Torino). Accordo pluriennale tra i campioni d'Italia della Segafredo Bologna e Alen Smailagic, ala-centro classe 2000 che, dopo l'esordio a Belgrado e l'esperienza nell'Nba con i Golden State Warriors, ha disputato tre stagioni al Partizan Belgrado prima di vestire la casacca dello Zalgiris Kaunas dove, nella passata stagione, ha vinto il campionato lituano . - Il divorzio con Delli Carri significa per la Triestina la perdita di un pilastro sul quale era stata costruita l'operazione di ripartenza della società dopo l'iscrizione in extremis alla serie C. Quando l'11 giugno era stata comunicata la firma di un biennale con il diesse, i tifosi avevano tirato un sospiro di sollievo, perché era un altro segnale che le cose si stavano sistemando. Convinzione corroborata dal ricorso per la penalizzazione fatto dalla società alabardata che aveva portato da 9 a 7 i punti di penalità. LE PROMESSE MANCATE Come scrive Antonello Rodio, nemmeno un mese dopo, invece, lo scenario è drasticamente cambiato. La palla di neve diventata slavina e poi valanga, è stata il mancato pagamento al primo luglio delle spettanze di maggio. Era la seconda volta che le promesse di Rosenzweig si erano dimostrate aria fritta, dopo che a febbraio aveva assicurato che tutto si sarebbe risolto mentre ad aprile i pagamenti erano stati di nuovo incompleti. Un po' troppo per Delli Carri per andare avanti, soprattutto con il mercato bloccato in entrata. E alla fine il diesse, al venir meno delle garanzie richieste, non si è fidato delle ulteriori promesse del presidente di una prossima iniezione di liquidità e ha chiesto di essere liberato: l'accordo con la società è stato trovato in breve tempo. ADDIO SOSTENIBILITÀ? Delli Carri era un pilastro fondamentale del progetto di rendere la Triestina sostenibile. Perché i saldi del 1° luglio (se fosse avvenuto) e del 1° agosto, si dovevano accompagnare a un robusto taglio delle spese, soprattutto degli ingaggi. Che poi sono stati la vera bomba, il frutto della scellerata gestione di Menta (evidentemente avallata dai vertici societari, visto che il dg è ancora al suo posto) con elargizione di stipendi da Serie A. L'opera di risanamento che avrebbe reso la società sostenibile, rimane senza il dirigente più abile che avrebbe potuto attuarla. Intanto ci sarà anche un'entrata per la percentuale sulla vendita di Adorante dalla Juve Stabia al Venezia, che la società alabardata stima in 250mila euro. MESSA IN MORA È solo l'ennesima crepa su un muro che sta crollando. Oltre che senza ds e senza possibilità di operare, la Triestina si ritrova senza marchio, senza allenatore e con pochi giocatori. Ce ne sono parecchi sotto contratto, ma alcuni di loro (quelli che hanno mercato) hanno avviato la messa in mora per poter essere liberati entro 20 giorni, in caso di mancato pagamento. Sul piano sportivo, quindi, mentre le altre pensano al raduno, qui c'è quasi lo zero assoluto. PRESSING E INGIUNZIONI Intanto il pressing attorno a una proprietà che ha perso ogni credibilità, si sta facendo asfissiante. A parte le messa in mora, ci sono decreti ingiuntivi di alcuni creditori che hanno già fatto un bel pezzo di strada, come ci sono dipendenti non tesserati e fornitori non pagati da mesi. La tifoseria e la politica invocano una vendita immediata. Rosenzweig ha pochi giorni di tempo per cedere a un compratore (ma per il momento non ne vuole sapere) o per trovare una robusta iniezione di liquidità e rimettere in moto tutto, ma con una squadra rabberciata, un meno 13 da recuperare e la piazza contro. O c'è la via del tribunale, che con tante questioni in ballo potrebbe iniziare a muoversi per una procedura fallimentare. Un compratore potrebbe farsi avanti in seguito, ma a quel punto il rischio è di rivedere la Triestina in campo solo nella stagione 2026/27. Nella speranza che sia Serie D e non Eccellenza
  11. MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2025 - Situazione sempre più pesante in casa rossoalabardata. Dopo il mancato pagamento al primo luglio delle spettanze di maggio, le inadempienze sul bilancio, il blocco del mercato in entrata e i dipendenti da mesi senza stipendio, la situazione sta precipitando con la prima defezione illustre. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", Daniele Delli Carri non è più il direttore sportivo dell'unione. Tutti stavano a chiedersi in effetti che decisioni aveva preso il dirigente, rimasto ovviamente spiazzato e arrabbiato, per usare un eufemismo, dopo il mancato pagamento del primo luglio. La verità è che in questo momento l'operatività di Delli Carri era ridotta a zero per i motivi citati. Non c'è un mercato da fare, non c'è un budget da gestire, in una situazione resa ancora più drammatica dal fatto che ci sono alcuni giocatori che avrebbero già messo in mora la società. Stante la situazione, Delli Carri ha effettivamente chiesto di andarsene. UN ADDIO SOFT Ma i modi dell'addio sono stati molto diversi rispetto a quanto apparso ieri su alcuni siti web e rispetto alle voci che si erano diffuse. Innanzitutto va chiarito che non ci sono state dimissioni formali per il semplice fatto che le dimissioni nell'ordinamento sportivo dei direttori non esistono, in quanto serve necessariamente una risoluzione consensuale per interrompere il rapporto. Non ci sono state dunque dimissioni, né tanto meno queste sono state respinte dal presidente Ben Rosenzweig. Confermata quindi la richiesta di Delli Carri di essere lasciato andare. E la società, anche perché grata per il lavoro svolto dal ds, al quale si riconosce di aver dato un contributo fondamentale alla salvezza della Triestina assieme a Tesser, non ha voluto assolutamente mettere i bastoni tra le ruote al dirigente, tanto che nella serata di ieri la risoluzione consensuale del rapporto è giunta. Delli Carri non è più il direttore sportivo della Triestina. NESSUNA FIDUCIA Nessuna frizione particolare in questo caso, dunque, ma sta di fatto anche che Delli Carri evidentemente non si è voluto fidare delle rassicurazioni del presidente Rosenzweig sul fatto che entro un paio di settimane la soluzione si potesse risolvere con una cospicua iniezione di denaro. Pertanto la situazione dell'Unione si fa sempre più tragica, e non solo perché ora la società si ritrova senza ds, che in effetti comunque ben poco avrebbe potuto fare in queste condizioni. C'è poi la questione di alcuni casi di messa in mora da parte di qualche giocatore, quelli che ovviamente puntano a liberarsi il prima possibile perché hanno già delle richieste: la mossa è per ottenere infatti al termine dei venti giorni in cui si obbliga la società a pagare, il diritto alla richiesta di un possibile svincolo al collegio arbitrale. IL TEMPO STRINGE Da ogni parte comunque il pressing su club è sempre più forte: da giorni tifosi e politici stanno spingendo per una vendita della società, alcuni stanno anche lavorando sotto traccia cercando in modo frenetico una soluzione prima che tutto possa precipitare. Rosenzweig da parte sua continua a non voler vendere e assicurare che tutto si risolverà, ma il tempo stringe e considerate le numerose sollecitazioni che piovono da ogni parte, presto potrebbe essere il tribunale a muoversi. Per avviare una procedura fallimentare. - Ufficializzato dalla Fiba Europe il calendario della fase a gironi della decima edizione della Basketball Champions League. Come scrive Lorenzo Gatto, esordio in Germania per la Pallacanestro Trieste, prima giornata del girone E che, martedì 7 ottobre, vedrà i biancorossi impegnati sul campo del Wurzburg. Prima casalinga davanti ai tifosi, sul parquet del PalaRubini, mercoledì 15 ottobre contro i turchi del Galatasaray. Girone d'andata che si chiuderà in Bosnia martedì 21 ottobre sul campo dell'Igokea, avversaria contro la quale Trieste aprirà il girone di ritorno nel match casalingo in programma martedì 4 novembre. Trasferta a Istanbul, contro il Galatasaray, martedì 18 novembre, quasi un mese prima della gara che chiuderà il programma del girone, mercoledì 17 dicembre contro il Wurzburg. La prima classificata conquisterà un posto nelle top 16, le seconde e le terze saranno chiamate a giocarsi un posto nella fase successiva nei play-in di gennaio. SUMMER LEAGUE Missione a Las Vegas per la Pallacanestro Trieste. Da ieri e fino a domenica 20 luglio il gm Michael Arcieri sarà nel Nevada per assistere alla Lega Estiva. «Abbiamo lavorato per mesi e abbiamo già una lista per ogni posizione dei giocatori stranieri, non per forza americani, stiamo valutando anche altre opzioni – le parole di Arcieri –. Dopo il California Classic e Salt Lake City, sfrutteremo le sfide a Vegas per poter trovare ulteriori nomi da inserire nelle nostre liste. Lo faremo con calma, prendendoci il tempo necessario per fare le scelte giuste. La preparazione comincerà lunedì 18 agosto, abbiamo un mese di tempo pieno per decidere». IL MERCATO ITALIANO Dopo la firma di Davide Moretti, la Pallacanestro Trieste ha quasi completato il suo parco indigeno. Ruzzier, Moretti, Deangeli, Brooks e Candussi definiscono un pacchetto al quale manca ancora solo un nome. In questi giorni la società sta contattando i procuratori per capire che giocatori sono ancora disponibili ed eventualmente le condizioni economiche di acquisto. NUOVI ARRIVI Non ci si annoia mai quando si parla di Trapani. La partenza di Justin Robinson, attirato a Parigi dalla possibilità di giocare in Eurolega, aveva creato nella formazione siciliana un vuoto a livello di playmaker. Ci ha pensato Valerio Antonini a risolvere il problema annunciando la firma di Ryan Arcidiacono. «Talento straordinario che viene per mostrare le sue immense qualità anche in Europa – le parole del presidente –. Arriva carico e motivato per dimostrare che è un giocatore ancora in grado di fare la differenza». Sempre parlando di Trapani è ufficiale l'addio di Langston Galloway il giocatore che lascerà la Sicilia per cominciare una nuova fase della suacarriera in Turchia. Galloway ha firmato con la neopromossa formazione dell'Esenler. Il Banco di Sardegna Sassari ha annunciato la firma di Nick McGlynn, pivot statunitense del 1996 che ha disputato l'ultima stagione tra Dziki Varsavia e Kolossos Rodi. La Bertram Tortona conferma Paul Biligha, la Dolomiti Energia Trento ha salutato Denis Badalau che ha accettato la proposta dei Rutgers Scarlet Knights, college di Division one negli Stati Uniti d'America.
  12. MARTEDÌ 8 LUGLIO 2025 - Sembrava un matrimonio destinato a non celebrarsi. Alla fine Davide Moretti e la Pallacanestro Trieste sono convolati a giuste nozze. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", ufficializzato ieri dalla società biancorossa il primo colpo italiano del mercato 2025/2026: combo–guard classe 1998, nell'ultima stagione alla Reyer Venezia, Moretti arriva con la volontà di riscattare un'ultima stagione che non lo ha visto protagonista. A Trieste nel pieno della sua maturità cestistica, sposa il progetto biancorosso portando con sé un bagaglio di esperienze nazionali e internazionali di altissimo profilo perfettamente allineato con le ambizioni del club. «Siamo estremamente felici e orgogliosi di dare il benvenuto a Davide Moretti nella famiglia della Pallacanestro Trieste – le parole del presidente biancorosso Paul Matiasic –. Il suo ingaggio rappresenta un acquisto di altissimo livello, un segnale chiaro delle grandi ambizioni di un club come il nostro, che si appresta a competere con determinazione non solo in campionato ma anche sul prestigioso palcoscenico europeo. L'arrivo di un giocatore del suo calibro, tuttavia, non è un evento isolato, ma il tassello pregiato di un mosaico che abbiamo iniziato a comporre con lungimiranza. Il nostro mercato – continua Matiasic – e la costruzione di questa squadra sono iniziati già mesi fa, con le conferme di importanti giocatori già nel roster, che sono state il nostro primo, fondamentale passo per dare solidità e continuità al progetto. Con l'innesto di Davide aggiungiamo enorme qualità ed esperienza a un gruppo già coeso e di valore, pronti ad affrontare una stagione che vogliamo vivere da protagonisti». Oltre al talento tecnico, la Pallacanestro Trieste accoglie un atleta dalla mentalità e dal carattere formatisi nelle sfide più complesse, tra college statunitensi e massimo campionato italiano. La sua riconosciuta etica del lavoro e la sua fame di miglioramento continuo sono una garanzia di resilienza e determinazione che si sposano perfettamente con la cultura dell'organizzazione biancorossa. «L'arrivo di Davide Moretti nella nostra famiglia cestistica è la conclusione perfetta di una settimana in cui la Basketball Champions League ci ha accolto calorosamente per la sua decima stagione – l'analisi del general manager Michael Arcieri –. Davide è un playmaker dinamico e multidimensionale, con un pedigree cestistico d'élite. La sua abilità di creare per sé e per gli altri, sia in transizione che a metà campo, è unica e ci fornisce un'enorme versatilità nel reparto guardie. Porta con sé un'etica del lavoro inflessibile e una leadership silenziosa che senza dubbio miglioreranno il nostro spogliatoio già coeso. E – aggiunge Arcieri – sebbene si stia ancora avvicinando al picco della sua carriera, aggiungendo ogni stagione elementi importanti al suo gioco, si è già espresso ai massimi livelli e sui palcoscenici più prestigiosi. Mentre ci prepariamo per le grandi sfide che ci attendono, l'opportunità di aggiungere un uomo e un giocatore del carattere e del livello di Davide è un passo avanti significativo e una grande fortu na per la nostra organizzazione. Siamo entusiasti – conclude Arcieri – di avere Davide con noi e accogliamo lui e la sua famiglia con il nostro più caloroso abbraccio biancorosso». - Samuele Antonutti, terzino sinistro nato a Udine nel 2006, arricchisce l'organico della Pallamano Trieste nell'anno del suo ritorno nella serie A Gold. Proveniente dal Campus Italia, Antonutti è un giocatore che alle buone attitudini offensive unisce qualità a livello difensivo. Cresciuto nelle giovanili del Campoformido, nel recente passato ha collezionato diverse convocazioni con le Nazionali giovanili. Nelle ultime due stagioni ha vestito, indossando anche la fascia di capitano, la maglia del team federale del Campus, partecipando ai relativi campionati di Serie A Silver. «Siamo molto felici di avere Samuele nella nostra squadra – l'analisi di coach Andrea Carpanese – un ragazzo che seguivamo da tempo e che avevamo affrontato da avversario in ambito giovanile durante la sua permanenza a Campoformido. Antonutti è cresciuto molto come persona e come giocatore nelle ultime stagioni passate al Campus Italia e rappresenta per noi un investimento a lungo termine. Ha ottime doti difensive e una gran voglia di fare, di emergere e di mettersi in gioco». Qualità e impegno confermate da un giocatore che non vede l'ora di cominciare la sua avventura in biancorosso e di esordire nella serie A Gold. «Sono entusiasta e onorato di giocare a Trieste la prossima stagione – conferma Samuele –. Per un diciannovenne questa è un'opportunità di crescita fantastica, per contribuire al successo di una squadra con una storia così ricca. Potermi allenare tutti i giorni con degli atleti veterani per me è una grande opportunità, voglio riuscire a esprimere al massimo le mie capacità. Dopo l'esperienza al Campus sono pronto a crescere a livello agonistico e spero di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del club»
  13. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 7 LUGLIO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-07luglio2025.pdf
  14. LUNEDÌ 7 LUGLIO 2025 - In attesa dell'annuncio previsto nella giornata odierna, la Pallacanestro Trieste si gode la firma di Davide Moretti. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", una trattativa non semplice ma alla fine conclusa felicemente, quella con la guardia bolognese, giocatore che possiede le qualità ideali per incastrarsi perfettamente nel puzzle biancorosso che sta completando Michael Arcieri. Per caratteristiche tecniche, Moretti gioca una pallacanestro che ben si sposa con la filosofia del general manager biancorosso, da un punto di vista del ruolo la possibilità di essere ideale complemento a Markel Brown e valida alternativa a Colbey Ross o Michele Ruzzier, lo rendono un profilo assolutamente adeguato al doppio impegno che, tra campionato e Champions League, attenderà la formazione triestina. Con l'arrivo di Moretti e detto che Deangeli ha definitivamente chiuso la questione mercato confermando che nella prossima stagione sarà ancora un giocatore della Pallacanestro Trieste, salgono a otto i giocatori sotto contratto. Ross, Brown e Uthoff i tre Usa, Ruzzier, Moretti, Deangeli, Brooks e Candussi gli italiani. Mancano tre stranieri, da capire se il mercato in entrata, poi, prevederà la firma di un altro italiano o se si completerà il roster con un giovane. QUESTIONE PANCHINA L'approdo di Cotelli alla guida della Germani Brescia fa della Pallacanestro Trieste l'unica squadra del massimo campionato ancora senza allenatore. Mike Arcieri continua il suo lavoro di scrematura, in un panorama certamente interessato a una realtà che può mettere sul piatto della bilancia oltre che l'ambizione di giocare un campionato di vertice anche la partecipazione a una coppa europea. «Abbiamo già costruito una casa, adesso serve qualcuno in grado di gestire questo ambiente – le parole del giemme –. Non è che con l'arrivo di un nuovo allenatore abbiamo intenzione di cambiare tutto, cerchiamo qualcuno che condivida i valori di Pallacanestro Trieste, la nostra idea di basket, lo stile di gioco e la filosofia e la cultura che abbiamo perseguito negli ultimi due anni. Siamo nel mezzo di questo processo "comprehensive", non abbiamo fretta e vogliamo che la scelta sia perfetta». NODO ABBONAMENTI Ancora una settimana d'attesa, c'è grande interesse attorno alle strategie della società in vista della prossima stagione. Di certo c'è solo che saranno due le tipologie previste, campionato e coppa assieme oppure solo campionato per dare la possibilità ai tifosi di scegliere eventualmente quali partite di Champions League seguire. OBIETTIVO SUMMER LEAGUE Da mercoledì 9 e poi fino a domenica 20 luglio via alla Summer League che a Las Vegas darà a Michael Arcieri la possibilità di visionare quei giocatori che in questo momento non sono nella lista già preparata in vista della prossima stagione. Las Vegas, assieme al California Classic e alla Summer League di Salt Lake City saranno l'ultimo check della società prima della scelta degli ultimi acquisti biancorossi. - È stato sulla panchina della Triestina con buoni risultati nei tempi difficili del covid: il primo anno venne eliminato immeritatamente ai play-off dal Potenza, il secondo fu esonerato quando era quinto a 5 punti dalla vetta (e dopo le cose andarono peggio). Carmine Gautieri (intervistato da Antonello Rodio) insomma alle situazioni difficili è abituato: la scorsa stagione, ad esempio, l'aveva iniziata al Taranto, uno dei club che poi venne escluso. Il tecnico ideale quindi per capire meglio come si vivono queste situazioni e ipotizzare cosa può succedere a Trieste. Gautieri, a Taranto ha lavorato con una società allo sbando poi esclusa dalla Lega Pro: che esperienza è stata? «A Taranto avevo accettato perché mi avevano detto che le cose sarebbero cambiate con la società nuova in arrivo, ma questo non accadde. Anzi, è stata un'annata drammatica per la gestione e per tenere tranquilli i ragazzi, che si sono allenati sempre con grande professionalità. Ma è inevitabile che non si pensava più al campo ma solo al fallimento. Non c'era serenità per andare avanti e poi la situazione peggiorava sempre di più». Ma perché in serie C ci sono sempre tante situazioni critiche? «Ci dovrebbero essere molti più controlli, non si può arrivare a quello che è successo l'anno scorso con Taranto, Turris e Lucchese, e a quello che sta succedendo ora alla Triestina. I controlli andrebbero fatti prima per fermare l'emorragia ma anche per salvare le stesse società. Se non sei in regola, non ti iscrivi. Ma poi c'è un altro aspetto fondamentale». Quale? «Che nel momento in cui fai partire queste realtà, falsi la regolarità del campionato. Basti vedere quello che è successo lo scorso anno con Taranto e Turris e i punti tolti a chi le aveva incontrate e fatto risultato». Se l'aspettava tutte queste difficoltà per la Triestina? «Sicuramente no. Questa società nuova ha investito tantissimo, quindi era impossibile aspettarsi questa situazione. All'inizio parlavano tutti di società modello, ma ora è in difficoltà ed è evidente che i soldi andavano spesi diversamente». Cosa pensa che succeda ora a Trieste? «Mi auguro che la Triestina riesca a uscirne, per la piazza, la città e i tifosi. A Trieste si può fare calcio, c'è cultura e grande rispetto. Spero che la cosa si risolva, e anche se può sembrare difficile, se c'è serietà se ne può uscire nonostante la penalizzazione. Però l'importante è che ci sia chiarezza». Chiarezza sul fatto che ci siano le risorse per arrivare fino in fondo? «Sì, perché se deve essere come è successo a Taranto, allora no, diventerebbe un'odissea, non ci sarebbe calcio giocato ma solo parlato. Ti porti dietro scorie da cui non se ne esce. Ma auguro con tutto il cuore alla Triestina di farcela». Ma ammesso che si riesca ad andare avanti con l'attività, salvarsi partendo da meno 13 sarebbe possibile? «Io penso di sì, l'importante è che nella salvezza ci credano tutti. Chiunque arrivi a Trieste deve capire che c'è una società gloriosa anche nelle difficoltà. Normale che un allenatore in quella situazione deve sapere che si deve mettere l'elmetto per fare non il possibile, ma anche l'impossibile per la salvezza. Se ci si crede e c'è unione, nel vero senso della parola, si può farcela. Però bisogna dare il mille per mille per vincere le partite, lottare su ogni palla, ogni gara deve essere una guerra sportiva». Ma Lei come allenatore accetterebbe una scommessa del genere? «Sicuramente sì, sono abituato alle difficoltà. Ad Olbia presi la squadra ultima e arrivammo ottavi, a Taranto quando andai via eravamo comunque nei play-out. E poi non sarebbe una scommessa, conoscendo la piazza e i tifosi, sono convinto che anche con la penalizzazione ci si potrebbe salvare. Darei tutto me stesso e riuscire a fare un'impresa del genere sarebbe uno spettacolo».
  15. DOMENICA 6 LUGLIO 2025 - Ha un volto il nuovo innesto italiano della Pallacanestro Trieste 2025/2026. È quello di Davide Moretti, la guardia bolognese che nella passata stagione ha vestito la maglia dell'Umana Venezia. Come scritto da Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", chiuso il suo rapporto con la Reyer, il giocatore è stato uno dei pezzi pregiati di queste settimane di mercato. Tra Trieste e Moretti un primo contatto c'era stato già un paio di settimane fa. Il giocatore aveva chiesto la stessa cifra presa nel campionato appena concluso a Venezia, il general manager Arcieri aveva offerto circa la metà dell'ingaggio e da parte di Moretti era arrivato un secco e deciso no. Strade separate quindi, con la Pallacanestro Trieste che ha inutilmente vagliato altri profili e Moretti che non ha trovato, né in Italia né all'estero, una squadra in grado di soddisfare le sue richieste tecniche ed economiche. Ecco quindi che, come spesso avviene di questi tempi (Mario Ghiacci diceva sovente che sul mercato quello che valeva ieri non vale oggi), il tempo non è passato invano e le due parti si sono riavvicinate. Moretti ha abbassato la sua richiesta, Arcieri ha alzato la sua offerta e le strade si sono finalmente incontrate. Acquisto prezioso, per Trieste, che trova un giocatore ideale per le sue necessità. Le caratteristiche della guardia bolognese sono perfette per il gioco dei biancorossi, Davide può essere il profilo giusto da affiancare a Brown nel ruolo di guardia, ma può essere anche una valida alternativa a Ross o Ruzzier nel caso in cui ci dovesse essere la necessità di portar palla. La firma di Moretti, ufficiale ma che verrà annunciata appena all'inizio della prossima settimana, potrebbe adesso liberare il campo a un'eventuale uscita di Lodovico Deangeli. Che continua a ricevere proposte da società di Serie A2 (la più accreditata resta Bergamo) e che in queste settimane è rimasto in stand-by proprio per la difficoltà di Trieste di firmare giocatori italiani. Dipenderà un po' da come proseguirà il mercato e dalla possibilità di inserire un altro profilo indigeno nel roster. Mercato, intanto, che registra il secondo nuovo arrivo americano nel settore esterni per la Bertram Tortona. La società di coach Foretti ha annunciato la firma di Prentiss Hubb, giocatore lo scorso anno in grecia all'Aek Atene e che torna in Italia dopo l'esperienza di due stagioni fa a Trento. Ufficiale a Brescia la separazione tra Germani e Chris Dowe; quasi definita, invece, la conferma di Diego Flaccadori a Milano. Perso Dowe, la Germani che nelle prossime ore dovrebbe ufficializzare Cotelli come nuovo coach e guarda con attenzione alla situazione Notae. Se l'esterno non dovesse confermare la sua presenza a Trapani, la società bresciana potrebbe essere pronta a subentrare offrendo un posto al giocatore per la prossima stagione. Jaylen Hands, capocannoniere dell'ultimo campionato di Serie A con Varese, nel mirino dei campioni d'Italia della Virtus Bologna per completare il pacchetto esterni - I tifosi e la stessa politica gli chiedono a gran voce di vendere la Triestina, ma Ben Rosenzweig non molla e non ci pensa nemmeno, almeno per il momento. Anzi, come scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale, il presidente è impegnato alla ricerca di nuovi investitori perché la sua convinzione è che in qualche modo l'Unione possa ripartire, una volontà del resto già trapelata nei giorni scorsi che ha trovato conferma nel cda che si è svolto venerdì sera in videoconferenza con l'ad Sebastiano Stella e il dg Alex Menta. In pratica LBK deve finanziare la società al più presto e una prima risposta potrebbe arrivare a breve. Ma Rosenzweig ha assicurato che entro un paio di settimane il processo di entrata di nuovi partner dovrebbe essere completato. Del resto il tempo stringe, le altre società pensano già ai ritiri da metà luglio, stanno costruendo le squadre, mentre in casa alabardata, come noto, c'è un ulteriore problema per poter immaginare una squadra dignitosa al via, ovvero il mercato in entrata bloccato per aver sforato alcuni parametri federali. Al momento il diesse Delli Carri risulta ancora a lavorare su quello che aveva iniziato, ovvero il taglio degli ingaggi, ma non sarebbe una sorpresa se decidesse di salutare la compagnia. Nel frattempo le voci secondo cui alcuni giocatori avrebbero messo in mora la società, non hanno trovato conferma, anche se ovviamente prossimamente potrebbero farlo. La cosa certa è invece l'esposto presentato alla Procura dal consigliere comunale del Pd Luca Salvati (ne parliamo a parte). Nel cda si è ribadito che, dopo lo stop dei primi investitori al progetto causa i deficitari risultati sportivi, Rosenzweig si è messo a caccia di altri partner per avere altre iniezioni di denaro. Operazione che è riuscita per la deadline dell'iscrizione del 6 giugno con i 4 milioni arrivati in extremis, fallita invece per la scadenza del primo luglio. Il presidente però sostiene che è solo questione di tempo ed entro fine mese arriveranno i soldi per mettere a posto la situazione debitoria e rispettare la scadenza del primo agosto, quando andranno saldate le spettanze di giugno. E, si spera per chi aspetta soldi da mesi, anche per pagare dipendenti non tesserati, collaboratori e fornitori. Un'iniezione di liquidità che nelle sue idee, abbinata all'operazione del taglio delle spese, renderebbe la Triestina sostenibile. Ma anche a febbraio, dopo la prima scadenza fallita, Rosenzweig era venuto a Trieste a rassicurare che avrebbe ripianato tutto entro aprile, ma così non è stato. Quindi che affidabilità possono avere queste sue sicurezze? Quantomeno sarebbe emersa finalmente anche l'ipotesi che, se non avrà la forza per andare avanti da solo, Rosenzweig possa valutare un'eventuale vendita. Anche questa soluzione potrebbe garantire la continuità dell'attività, cosa che invece sarebbe molto difficile passando dai tribunali. Ma ovviamente serve un compratore disposto all'acquisto. E in ogni caso, al momento Rosenzweig a vendere non ci pensa. Intanto in questi giorni la tifoseria è in subbuglio e una delegazione si è presentata anche per un paio di g iorni nel parcheggio della sede. Ma lì, sempre presente a lavorare per trovare una soluzione, c'è solo il settore amministrativo con l'ad Stella, il segretario Minutoli e Cristiana Cechet. Menta, invece, non si vede da tempo, e Rosenzweig manca dall'Italia da mesi. Si può davvero andare avanti così ?
  16. Decisamente... e sembra aver pesato il fatto che facciamo anche una coppa. I suoi minuti se li scaverà senza problema...
  17. Praticamente fatta per Moretti, anche dalle mie fonti. Bello che in 24 ore è davvero cambiato tutto
  18. In mattinata ho provveduto a effettuare un nuovo aggiornamento del forum. Dovrebbe essere rientrato il problema che non permetteva agli utenti di rispondere alle discussioni, fatemi sapere se notate ulteriori problematiche.
  19. In anteprima, titolo del prossimo articolo di CitySport: "Indovina Chi"?
  20. SABATO 5 LUGLIO 2025 - Il saluto a due giocatori che, in maniera diversa, hanno caratterizzato le ultime stagioni della Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", dalla società, attraverso le parole del general manager Michael Arcieri, è arrivata ieri la conferma dell'addio a Luca Campogrande e Justin Reyes, rispettivamente quattro e due campionati con la maglia biancorossa. Uomini, prima ancora che giocatori, capaci di farsi apprezzare dai tifosi per le qualità mostrate e la capacità di essere sempre parte integrante di un progetto nel quale il valore del gruppo è stato l'elemento fondamentale. Il percorso di Luca Campogrande è stato segnato da un'etica del lavoro esemplare, ma soprattutto dalla scelta, per nulla scontata, di rimanere anche dopo la retrocessione. È stato uno dei dieci protagonisti che hanno firmato l'immediato ritorno in Serie A, un traguardo raggiunto anche grazie al suo spirito di sacrificio, alle prestazioni e al suo incrollabile attaccamento alla squadra. In questi anni non è stato solo un giocatore, ma un vero membro della comunità triestina, capace di creare un legame profondo con i tifosi e i compagni. «Luca è stato un eroe silenzioso qui a Trieste – le parole di Arcieri –. Ha portato professionalità, etica del lavoro e passione, innalzando il nostro livello di coesione e competitività. Ha fatto grandi sacrifici individuali, dando sempre la priorità ai suoi compagni e a ciò che era meglio per la squadra. È una figura amata nel nostro spogliatoio e ha forgiato legami e amicizie genuine che hanno contribuito a costruire le fondamenta del nostro successo in queste stagioni». Tempo di saluti anche per Justin Reyes un giocatore che, arrivato per essere un leader, ha superato ogni aspettativa, diventando il cuore pulsante e l'anima di una squadra che ha saputo lottare, soffrire e infine trionfare. Oggi le strade di Reyes e della Pallacanestro Trieste si separano, ma il legame creato in questi due anni rimarrà indissolubile. A lui va l'enorme e commosso ringraziamento di tutta la società, della squadra e dell'intera città di Trieste. «Justin Reyes ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore di tutti i tifosi, impossibile dimenticare il suo capolavoro da 32 punti e 8 rimbalzi a Desio nella gara-2 delle finali promozione – il ricordo di Arcieri –. Ma al di là dei punti, dei rimbalzi e delle vittorie, il dono più grande di Justin alla nostra squadra e alla nostra città sono stati la sua classe e la sua umiltà, la sua sensibilità, il suo sorriso caloroso e il suo amore genuino per le persone intorno a lui e per la nostra amata città. E, più personalmente, qualsiasi modesto successo io possa aver avuto in Italia è riconducibile, in non piccola parte, a Justin. Ha indossato il nostro biancorosso con la massima distinzione e non sarà dimenticato. A nome della nostra squadra e della nostra città, auguriamo a Justin e Savannah un grande successo futuro ed esprimiamo la nostra profonda gratitudine per tutto il suo contributo » - Ieri la Triestina americana ha compiuto due anni: era esattamente il 4 luglio 2023 quando Atlas Consulting Srl annunciò di aver finalizzato la cessione del 100% delle azioni della Us Triestina Calcio 1918 a favore di LBK Triestina Holdings, una società controllata da LBK Capital. Ma ieri, considerata la situazione, non c'è stata nessuna festa di compleanno, niente torte o candeline da spegnere, come scrive Antonello Rodio, nonostante si celebrasse negli States anche l'Indipendence Day. C'è stato invece un consiglio d'amministrazione in videoconferenza convocato alla luce della delicata situazione societaria e dopo l'inadempienza della scadenza del primo luglio. Un cda con la partecipazione del presidente Ben Rosenzweig, dell'ad Sebastiano Stella e del dg Alex Menta. Per il poco che è trapelato, è stata fatta un'analisi dettagliata della situazione e dei problemi sul piatto, ma soprattutto è stata fatta la richiesta di nuovi fondi al socio LBK, un versamento necessario per poter sanare la situazione debitoria e garantire continuità al progetto e al proseguimento dell'attività. Del resto già nei giorni scorsi era trapelata la volontà di andare avanti, considerato che il presidente Rosenzweig ha assicurato entro una ventina di giorni una robusta iniezione di liquidità. Nel frattempo, dopo un primo momento di riflessione, il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga ha fatto sapere il suo pensiero sull'attuale situazione alabardata. Anche le sue parole esprimono preoccupazione per le sorti dell'Unione: «Abbiamo già dimostrato che la comunità è vicina alla società, alla Triestina: non alla proprietà, alla società. Da questa proprietà mi auguro un senso di responsabilità e che dica con chiarezza se hanno le risorse per andare avanti. Oppure, con altrettante chiarezza, se non sono in grado di farlo. Non porti alla morte la Triestina, che è un bene di questa città e dello sport. Venda e trovi qualcuno che possa davvero investire. Ma bisogna avere certezze, non galleggiare col rischio di affondare». Anche perché, ribadisce Fedriga, la Regione ha sempre sostenuto la società alabardata: «Le istituzioni sono state sempre a disposizione, anche quando hanno ricevuto critiche ingenerose. Ci siamo sempre stati e abbiamo aiutato».
  21. In arrivo la prossima settimana due nuove ufficialità 😉
  22. VENERDÌ 4 LUGLIO 2025 - Per Michael Arcieri, l'impatto con la Basketball Champions League e il mondo Fiba è stato un momento emozionante e carico di significati. Lo scrive Lorenzo Gatto: mercoledì pomeriggio, nel corso dei sorteggi che hanno delineato il cammino continentale della Pallacanestro Trieste, ha toccato con mano la crescita di una società raccolta in serie A2 e portata, nel giro di due anni, in Europa. «Ritrovarsi a Losanna, insieme a tutte le altre società, e ascoltare il nome di Trieste tra quelli delle squadre partecipanti è stato davvero un momento speciale e carico di emozioni – conferma il general manager biancorosso –. Durante il sorteggio, mente ascoltavo l'intervento del Ceo della Champions League, Patrick Comninos, mi sono sentito profondamente orgoglioso. Gioia autentica per la città, per i tifosi e i giocatori. È stato forse il primo vero momento in cui ho potuto fermarmi e rendermi conto del grande lavoro che, tutti assieme, abbiamo fatto negli ultimi due anni». Lavoro e risultati che, come ha più volte sottolineato il presidente Paul Matiasic, devono essere il punto di partenza per andare a caccia di nuovi obiettivi. «Stiamo lavorando per consolidarci e farci trovare pronti a rappresentare con orgoglio la città di Trieste sia in Italia che in Europa. Non sarà facile, e lo sappiamo, dovremo rimboccarci le maniche e prepararci al meglio. Per noi sarà un confronto impegnativo come pochi ne abbiamo vissuti fino a ora, da quando sono qui io e da quando è qui anche Paul. Ma siamo pronti, siamo entusiasti, sappiamo che non ci sono scorciatoie, conta solo il lavoro, il sacrificio e l'impegno quotidiano». Un impegno quotidiano speso nella ricerca dei giocatori indispensabili per rinforzare la squadra e dare al prossimo allenatore quella profondità di roster e la possibilità di allungare le rotazioni che il doppio impegno campionato–coppa richiederà. «Il livello del campionato lo conosciamo – continua Arcieri – quello della Champions League è notevolmente cresciuto e ogni gruppo è difficile: noi affronteremo squadre di altissimo livello. Il Galatasaray è un club di grande tradizione, una delle migliori squadre del campionato turco, squadra molto forte con una storia importante alle spalle. Affronteremo anche Igokea e Würzburg, con l'opportunità di giocare oltre che in Turchia anche in Germania e Bosnia. Tre trasferte stimolanti, che daranno visibilità alla nostra squadra e alla nostra città anche in contesti internazionali». Nel frattempo si mettono a punto gli ultimi preparativi per la partenza in direzione Las Vegas dove da giovedì 10 a domenica 20 luglio andrà in scena la Summer League. Un momento fondamentale nella definizione della prossima stagione visto tra Las Vegas, il California Classic e la sessione a Salt Lake City ci sarà la possibilità di trovare i profili giusti per definire il pacchetto stranieri della prossima stagione. Resta intanto in stand by il mercato con il roster fermo ai confermati della passata stagione. In attesa di novità, sotto contratto ci sono Ross, Brown e Uthoff tra gli stranieri, Ruzzier, Brooks, Candussi e Deangeli (smentite ieri dalla sua agenzia le voci che parlavano di una sua possibile partenza) tra gli italiani. Tra i movimenti di giornata ufficiale a Sassari l'arrivo di Fadilou Sech, giocatore nell'ultima stagione in A2 con la maglia di Torino, la Reyer Venezia ha ufficializzato l'accordo pluriennale con Stefan Nikolic, la Nutribullet Treviso ha chiuso l'accordo con Muhammad Abdur-Rahkman. - La rabbia per l'ennesima inadempienza della società non sfumerà nel giro di pochi giorni. Come scrive Guido Roberti, ad incendiare la situazione storie che si concatenano, sul filo del rasoio in un contesto in cui vien da chiedersi come LBK possa ancora pensare di far calcio, impresa, aggregazione a Trieste. Dal collaboratore delle giovanili ai più alti piani istituzionali la credibilità di questa società è persa. Il presidente Rosenzweig non si vede a Trieste da febbraio, mentre il direttore generale Menta – ruolo che nel calcio si addice a colui che in termini effettivi rappresenta un dirigente apicale incaricato a sovrintendere alla gestione operativa dell'azienda e farsi portavoce verso l'esterno sui temi gestionali e strategici – lancia qua e là messaggi criptici sui social, forse dimenticando 2 anni di scelte scellerate. Continuità aziendale e sportiva tracciano a doppio filo il percorso con il centro di Montedoro, progetto per il quale sono pronti 6,5 milioni stanziati dalla Regione e messi a disposizione del Comune di Muggia per sostenere in project financing l'opera per la Triestina presente e futura. Il sindaco di Muggia Polidori non ricorre a mezze verità per esprimere il proprio pensiero. L'orientamento è volto alla continuità aziendale, con supporto, o avvicendamento, di figure che possano rilanciare la Triestina. «Ci sono gruppi interessati, sto seguendo anche io la questione. Non vedo alternative. Il concetto importante da intendere capisco non sia semplice. In questo momento la parte sportiva passa paradossalmente in secondo piano. Il bicchiere mezzo pieno c'è, ed in questo momento esiste la possibilità di acquistare la Triestina. Serve un progetto su base triennale, evitando il fallimento». Nel merito? «Fallire vuol dire terra bruciata e ripartire da zero. È comunque meglio partire da –13, mettere in preventivo che puoi salvarti come no, ma ci sarebbe la continuità aziendale. L'investimento, dal parco giocatori al resto, starebbe in piedi». Un passo indietro. 4 milioni versati un mese fa, poi passaggio a vuoto ora. Atipico. «Nessuno si aspettava questa inadempienza, ma indubbiamente i soldi non c'erano e probabilmente in passato sono anche state snobbate ipotesi di vendita. In termini di valore, è chiaro che se prima dovevi vendere a 100 adesso devi vendere a 30. Per usare una parola soft, parlo da imprenditore, è stata commessa una grande imprudenza con la sostenibilità economica». Il presidente Figc Fvg Canciani ha parlato anche di difficoltà di comunicazione. L'amministratore delegato è il riferimento in questo momento? «Voglio sottolineare il grande sforzo dei dipendenti per tenere viva la società ma confermo, tanto di cappello a Stella, a livello manageriale ha preso in mano la situazione ed è persona di fiducia, sta facendo di tutto per tenere in vita la società e unite le persone. I danni li ha fatti qualcun altro, chi fa capo alla parte sportiva e ha dilapidato 25 milioni». Montedoro. Se la Triestina si arena si infrange anche quel progetto, motivo in più per tenere viva l'Unione? «I 6,5 milioni della Regione sono lì, e c'è sempre la possibilità di prendere in gestione lo stadio Rocco, non è poco. Potrebbe esserci un cambio di rotta del presidente, anche per rientrare del suo investimento, di apertura per farsi aiutare d'altri o di vendita totale. Ripeto che non vedo alternative». Come ogni tipo di contributo va scongiurato il rischio di vedersi avocare l'importo. «Speriamo che il tutto si sblocchi in queste due settimane, bisogna aprire tutte le porte possibili a nuovi investitori, seri».
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