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I suntini sandrini di domenica 4 maggio 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
DOMENICA 4 MAGGIO 2025 - Arrivata ormai sotto lo striscione dell'ultimo chilometro di questo torneo, la Pallacanestro Trieste affronta alle 18.15 l'ultima trasferta della stagione regolare. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": nel tempio di Masnago, lasciandosi ispirare dai vessilli che raccontano la storia di scudetti e coppe dei campioni che fanno bella mostra nello storico palazzo varesino, la formazione di Jamion Christian affronta una Openjobmetis che non ha più molto da chiedere al suo campionato. Una Varese che, grazie all'ottimo lavoro di coach Kastritis e di uno staff tecnico che può contare anche sul triestino Marco Legovich, si è già assicurata la permanenza nella categoria. Al netto di una classifica che la mette al riparo da sgradevoli sorprese, la formazione lombarda giocherà comunque per lasciare un buon ricordo ai suoi tifosi, congedandosi con un successo. In casa Pallacanestro Trieste, la ruota della sfortuna questa settimana ha puntato la sua freccia verso Michele Ruzzier che, complice un problema alla spalla, non sarà della partita. Nonostante l'assenza di uno dei suo play-maker, coach Jamion Christian, come peraltro alla vigilia della sfida vinta lunedì scorso a Cremona, esprime grande fiducia. «I playoff già raggiunti non ci bastano – racconta il tecnico triestino –, sappiamo di avere obiettivi più grandi. Per questo, indipendentemente dall'avversaria, vogliamo essere al nostro meglio e provare a giocare il nostro miglior basket. Stiamo lavorando ogni giorno per esaltare tutto il talento di questo gruppo, un gruppo che, ne sono convinto, raggiungerà l'apice della sua forma e delle sue potenzialità quando conterà». Varese avversaria da non sottovalutare e capace di esprimere una pallacanestro offensivamente molto produttiva. «Con il cambio di allenatore – continua Christian –, spingono molto di più la transizione trovando, da un alto numero di palle recuperate, la capacità di andare a canestro con soluzioni di tiro ad alta percentuale. Per questo dovremo fare grande attenzione alla gestione dei nostri possessi, perdendo meno palloni possibili mentre in difesa l'obiettivo sarà quello di contenere i due avversari che maggiormente sanno creare gioco». Occhi puntati, principalmente, sulle guardie Hands e Mitrou-Long. «Due giocatori di cui abbiamo grande rispetto – conclude Christian –. Dovremo tenere a bada la loro dinamicità e la capacità di creare gioco e indirizzare la partita. Grande difesa sui pick'n'roll e in isolamento, dunque, e grande attenzione a difendere nell'uno contro uno». Openjobmetis senza Justin Gray, l'americano che nell'ultima trasferta a Bologna ha rimediato un problema al polpaccio, in campo con la voglia di divertirsi e divertire. «Proveremo a farlo – l'analisi di Kastritis –, non per rimanere nella nostra comfort zone, ma per poter giocare senza la pressione, nel nostro stile, nel modo in cui vogliamo e, perché no, in un modo più aggressivo e ancora più motivato. Rispettiamo Trieste, hanno dimostrato con le loro prestazioni di essere un'ottima squadra, molto talentuosa. Corrono e segnano molto, soprattutto da tre, prendono tanti rimba lzi offensivi. Dobbiamo trovare il modo migliore per poter competere ». - Se l'amichevole contro la Spal giocata ieri allo stadio Paolo Mazza di Ferrara doveva essere per la Triestina una prova generale in vista dei play-out, che iniziano sabato prossimo con la partita di andata a Caldiero, allora si può dire che l'Unione appare davvero pronta per gli spareggi salvezza. Come scrive Antonello Rodio, il perentorio 0-3 con il quale la squadra alabardata ha regolato i padroni di casa, la dice lunga a riguardo. Per carità, nessuna illusione che in Veneto tra sei giorni sarà tutto facile, anzi, rimane la consapevolezza che la salvezza bisognerà sudarsela lottando su ogni pallone, ma il test di ieri ha intanto confermato tutto quello di buono che la squadra alabardata aveva dimostrato nella goleada contro il Novara. La Triestina sembra star bene fisicamente e soprattutto ha ritrovato con costanza la via del gol, anche se ovviamente a Caldiero in palio ci sarà qualcosa di importante e pertanto anche un nuovo ingrediente, ovvero la tensione tipica degli spareggi. L'amichevole di ieri comunque non era banale, visto che di fronte c'era una Spal nella stessa situazione alabardata, ovvero con un play-out da disputare: i ferraresi se la dovranno vedere infatti con il Milan Futuro negli spareggi del girone B. Ma la Triestina ha dominato mettendo in grande spolvero Udoh, autore di una doppietta e di altre occasioni pericolose, ma bravi anche Braima e Vertainen nelle azioni da gol, mentre Cortinovis ha bissato l'eurogol di una settimana fa. Tesser è partito con Bianconi e Silvestri davanti a Roos, con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo Correia play con Braima e Ionita mezzali, poi Voca trequartista alle spalle di Udoh e Vertainen. Assenti Olivieri, Balcot, Cancellieri, Germano e D'Urso. La Triestina ha sbloccato la partita già dopo 10 minuti: Braima ha lanciato sulla destra Vertainen, sul cui cross rasoterra Udoh è stato pronto a insaccare di piatto sul secondo palo. L'Unione ha sfiorato il raddoppio con Correia, ma il suo destro dal limite ha trovato pronto Galeotti, mentre la Spal si è fatta viva con D'Orazio che ha sfiorato il palo. Il raddoppio alabardato è arrivato al 36': Vertainen ha premiato l'inserimento di Braima, il quale ha servito Udoh che dalla destra ha sfoderato un diagonale vincente. Lo stesso Udoh ha sfiorato la tripletta in altre due occasioni: prima di sinistro ha trovato la deviazione di Galeotti, poi con una rovesciata ha messo la palla fuori di pochissimo. Nella ripresa sono entrati subito Mastrantonio, Bijleveld (per Jonsson) e Frare (per Silvestri), poi dopo dieci minuti Cortinovis per Correia, Fiordilino per Ionita e Strizzolo per Udoh. In apertura di ripresa Spal pericolosa con Bidaoui e deviazione di Mastrantonio, poi ancora Unione a sfiorare il gol con Vertainen e Bijleveld, che ha preso la traversa. Ma il terzo gol è arrivato nel finale con un eurogol di Cortinovis, che ha bissato quello col Novara e con un destro a giro dal vertice sinistro dell'area ha spedito all'incrocio sul palo lontano. -
Openjobmetis Varese-Pallacanestro Trieste (domenica 4 maggio ore 18.15)
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Go sistemado el link, se dovessi veder cliccando de sora -
Openjobmetis Varese-Pallacanestro Trieste (domenica 4 maggio ore 18.15)
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Niente Ruzz domani: https://www.citysport.news/it/notizie/pallacanestro-trieste/ruzzier-assente-nella-trasferta-di-varese.html -
I suntini sandrini di sabato 3 maggio 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
SABATO 3 MAGGIO 2025 - La Triestina prosegue la preparazione in vista dei play-out contro il Caldiero, che si giocheranno sabato 10 maggio (gara di andata in Veneto) e sabato 17 maggio (ritorno al Rocco), entrambi con inizio alle ore 20. Come scrive Antonello Rodio su "il Piccolo", La squadra alabardata ha chiuso una settimana piuttosto intensa di lavoro fra palestra e Grezar e oggi sarà di scena a Ferrara, dove giocherà un'amichevole allo stadio Paolo Mazza di Ferrara contro la Spal (inizio ore 15). La gara si svolgerà a porte chiuse. Si è deciso dunque, pur dovendo affrontare una trasferta non proprio breve, di disputare un test con una squadra di pari categoria per mantenere il ritmo partita e la giusta intensità che da soli gli allenamenti non possono dare. Un'amichevole probante se si pensa che anche la Spal, che milita nel girone B, si trova nella stessa situazione degli alabardati, ovvero con un play-out da giocare, per l'occasione contro il Milan Futuro. Sarà l'occasione per testare la condizione fisica della Triestina, ma non per tutti. Sicuramente non ci saranno D'Urso, Balcot e Olivieri, anche se per quest'ultimo, reduce dalla distorsione alla caviglia che contro il Novara l'aveva costretto ad uscire anzitempo dal campo, si confida in un ritorno in gruppo la prossima settimana. Un recupero che sarebbe fondamentale quello del bomber principe dell'Unione, che proprio contro il Novara aveva raggiunto la doppia cifra con 10 reti, seppur 6 di queste segnate su rigore. Intanto domani si gioca il primo turno dei play-off: per il girone A sono in programma Renate-Arzignano, Giana Erminio-Virtus Verona e Trento-Atalanta Under 23 - Aveva espresso in tempi non sospetti la sua voglia di restare, continuando a vestire il biancorosso. Detto, fatto. Come scrive Lorenzo Gatto oggi, anche nella prossima stagione, la Pallacanestro Trieste potrà contare sul prezioso apporto di Jeff Brooks, un veterano del campionato italiano diventato, con il passare dei mesi, uno dei pilastri di una squadra nella quale ha saputo portare solidità, esperienza e grande leadership. In oltre 25 minuti di impiego a partita, è stato in grado di garantire oltre 8 punti di media con percentuali che superano il 68% da due punti e il 38% da dietro l'arco. Innamorati di lui i compagni di squadra, tutta la società e un pubblico che ha imparato ad apprezzarlo partita dopo partita. La sua capacità di coinvolgere i tifosi, chiamandoli a raccolta dopo un canestro o per una azione difensiva è la fotografia della grande passione con cui Jeff vive ogni sfida. «Era da molto tempo che non mi sentivo così felice e stimolato – le prime parole di Brooks dopo la firma –, e sono al settimo cielo di poter continuare il mio percorso con questi colori. Trieste è diventata in pochissimo tempo la mia casa, quindi a nome mio e della mia famiglia, posso dire che questo è solo l'inizio». Aveva lasciato la Reyer Venezia per riscoprirsi giocatore e ritrovare, trasmettendola a suo figlio Jordan, la gioia di giocare a pallacanestro. Missione compiuta per questo ragazzone che il prossimo 12 giugno compirà 36 anni ma che, sul campo, vista l'energia che esprime, mostra sicuramente qualche primavera in meno. «La rinascita sportiva di Jeff Brooks è una delle sottotrame più belle e gratificanti di questa stagione – conferma il giemme Michael Arcieri –. Ciò che Jeff mostra in campo, visibile a tutti, è solo una piccola frazione dell'incredibile contributo che sta dando alla nostra squadra, alla nostra organizzazione e alla nostra città. In campo – continua Arcieri –, la sua rara versatilità, unita a un'intelligenza cestistica d'élite, all'altruismo e alla predisposizione a fare le giocate decisive su entrambi i lati del campo, sono qualità uniche che si trovano raramente in un singolo giocatore, così come la sua appassionata leadership nello spogliatoio e il suo delizioso senso dell'umorismo fuori». La predisposizione a fare le giocate decisive, di cui parla Mike Arcieri, ci riporta alla Inalpi Arena di Torino. «Abbiamo ancora tutti negli occhi la sua azione decisiva nei quarti di finale in Coppa Italia contro Trapani: uno dei momenti più indimenticabili di questa stagione, che personalmente porterò nel cuore per sempre – sottolinea il presidente Paul Matiasic –. Poter contare su Jeff anche per la prossima stagione sportiva è un fattore fondamentale per dare continuità al progetto. Siamo entusiasti di come lui e la sua famiglia abbiano trovato a Trieste un luogo speciale in cui vivere e in cui sia stato in grado di dimostrare le sue incredibili doti di giocatore e di uomo. La sua esperienza, la sua dedizione al lavoro e la sua capacità di essere decisivo nei momenti importanti – conclude Matiasic –, non sono mai venute meno. La sua attenzion e ai compagni di squadra va di pari passo con le sue doti da papà con il piccolo Jordan e con sua moglie Benedetta. Avremo il privilegio di poter avere la famiglia Brooks ancora con noi in biancorosso e di questo andiamo davvero fieri » -
Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Corretto: se non sbaglio, Brooks aveva un 1+1- 20.969 risposte
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I suntini sandrini di giovedì 1° maggio 2025
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GIOVEDI 1° MAGGIO 2025 - Un'emozione profonda, quella di ritrovarsi da avversario contro la squadra che è stata sua per dieci lunghe stagioni. Una maglia che è stata una seconda pelle e che domenica alle 18.15, dovrà sfidare, assistente di coach Kastritis, con la sua Openjobmetis Varese. Sulla panchina della Pallacanestro Trieste è cresciuto come allenatore e come uomo, oggi si ritrova a sfidarla. «Sensazioni speciali - racconta Marco Legovich, intervistato da Lorenzo Gatto - inutile nasconderlo. L'occasione di ritrovare un gruppo di persone con cui ho condiviso la quotidianità per un periodo importante della mia vita. Con tanti di loro sono rimasto in contatto perchè il nostro rapporto non si è interrotto e va naturalmente oltre il campo. Emozioni che avranno diritto di cittadinanza prima e dopo il match, nel mezzo ci sarà solo la concentrazione per una sfida che vogliamo vincere. Siamo salvi ma dopo la brutta sconfitta rimediata alla Segafredo Arena, contro la Virtus Bologna, vogliamo congedarci nel modo migliore dai nostri tifosi». Campionato sofferto, quello che si sta concludendo, una giostra di emozioni che dopo l'arrivo di Ioannis Kastritis si è concluso nel migliore dei modi. «Dopo un fisiologico periodo di adattamento - continua Legovich - in cui ha messo a fuoco le problematiche, il coach ci ha sottoposto le sue idee e ha trovato grande disponibilità da parte dei giocatori e dello staff tecnico. La sua esperienza è stata fondamentale per superare i momenti difficili, personalmente sono felice di aver potuto vivere questa stagione che mi ha spinto ancor più a chiedermi dove posso e devo migliorare permettendomi di crescere». Trieste, dunque, ultima sfida casalinga di un campionato che riporterà a Masnago tanti ex protagonisti che il parquet della Itelyum Arena lo hanno calcato. «Un'avversaria che, è un po' la percezione che da triestino capto un po' in giro per l'Italia, si è guadagnata pur da neopromossa il rispetto di tutta la serie A. Personalmente - sottolinea - sono felice di ritrovarla così, con una proprietà solida alle spalle e un progetto serio che continua a svilupparsi. La cosa che va sottolineata, ed è merito del grande lavoro che c'è dietro le quinte, è che i giocatori in campo esprimono i valori che la società ha voluto trasmettere. Parlando del campo, è una squadra che ha ormai ampiamente metabolizzato il metodo Christian, è capace di creare break in pochissimo tempo e ha un gruppo composto da attori che, tutti i maniera differente, sanno essere protagonisti nelle grandi e nelle piccole cose». Divieto di trasferta per i tifosi dopo gli scontri all'esterno del palasport nella gara d'andata, provvedimento che si unisce alla squalifica del campo dopo le intemperanze del match casalingo contro Trento. Non è un gran momento per il basket triestino. «Vivo le situazioni da fuori ed è difficile per me dare un giudizio - conclude Marco - Di certo colpisce, stupisce e dispiace, soprattutto per chi come me ha vissuto un palazzetto che era gioia allo stato puro e che, da tutti gli avversari che abbiamo incontrato, era considerato un posto speciale in cui fa re pallacanestro. So che Trieste non è quell'1% di cui ha parlato Mike Arcieri nella sua lettera rivolta ai tifosi e alla città, spero che lo straordinario lavoro che è stato fatto in questi anni per promuovere la cultura sportiva possa ricevere una ulteriore spinta da questa lezione». - C'è chi a Trieste ha vissuto pochi mesi, legato ai colori della Triestina con professionalità, garbo e rispetto della storia. Pochi mesi sufficienti a generare ricordi indelebili. E' così per Giuseppe Ferazzoli (intervistato da Guido Roberti), allenatore della Triestina nel 2014/2015. Era la Triestina del primo anno di Pontrelli, quella che si salvò nella sperduta Dro, ai supplementari, grazie ad una rovesciata di Daniele Rocco al 121'. C'è una coincidenza incredibile a legare quella Triestina di Ferazzoli all'attuale di Tesser. Se Attilio ha trovato la squadra con 6 punti in 16 gare, Ferazzoli ereditò l'Unione in D con 2 punti in 8 gare, ed esordì, scherzo del destino, sul campo del Padova primo. Sfida quasi impossibile sulla carta, invece finì 1-1 con gol di Ivo Bez in rimonta al minuto 87. Come Braima l'1 dicembre. Ferazzoli poi fece 27 punti (follemente mandato via da Pontrelli per l'improbabile Gagliardi), e rientrò al play-out. Sono passati 10 anni da quei giorni. Intercettato tra i castelli romani dove guida brillantemente in D il Cinthyalbalonga racconta: «Lo dico sempre. Ho vinto un campionato all'Isola Liri, sono stato 2 anni secondo di Del Neri in A, ma la soddisfazione più grande, la gioia sportiva più bella è stata la salvezza con la Triestina. Una impresa storica, andare in Eccellenza con la Triestina sarebbe stata una ingiustizia sportiva per la città. Per noi fu un orgoglio salvarla in un anno molto complicato». Veniamo al presente. Ancora uno spareggio per la Triestina. «Nonostante tutti i problemi, la Triestina ha un grande manico, Attilio Tesser è una garanzia. L'ultima da cosa da fare a mio avviso è quella di pensare che la Triestina è nettamente più forte. In questi casi bisogna essere preparati ad affrontare ogni singolo minuto come se fosse vitale, in cui non puoi sbagliare, decisivo». Come mai? «Il calcio spesso è occasionale, e tutto ciò che c'è stato fino adesso in qualche modo viene azzerato, le due partite andranno affrontate come nel caso si fosse pari in tutto». Vista da fuori cosa si può pensare? «Sul piano tecnico la Triestina è sicuramente superiore al Caldiero, dovrà sfruttare tutte le sue armi». Ora come allora, del doman non v'è certezza, questo può influire? «I giocatori sanno benissimo che i tifosi della Triestina saranno al loro fianco, e al fianco dell'allenatore. Sugli aspetti societari sono sicuro che nessuno dei giocatori ci pensa, e nemmeno Tesser. L'unico risultato da raggiungere è quello sul campo, e sono certo che nei momenti delle due partite tifosi e squadra saranno un blocco unico». La Triestina potrebbe pareggiare due volte per salvarsi. «Tesser è talmente esperto, ha vinto tanti campionati e gestito tante situazioni in piazze difficili che sa benissimo come andare in campo, non certo per gestire il doppio risultato. Perché l'episodio negativo può capitare o capita. E devi essere pronto a reagire da squadra, di gruppo, motivo per cui non bisogna assolutamente pensare al doppio risultato». Il 10 e 17 maggio il suo campionato in D sarà finito. Cosa farà? «La vedrò in Tv e tiferò sempre per l'Unione. Spero davvero che presto possa avere una società strutturata a livello importante per essere minimo in serie B, dove merita». -
Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
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Sono convinto che un pensierino lo abbiamo davvero fatto. Da tenere conto che Galbiati ha già lavorato con Arcieri, con Brown e con Ross. Ma resta IMHO un'illusione abbastanza grande, sebbene se potessi firmerei col sangue per averlo qua.- 20.969 risposte
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Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
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In tutta onestà: con il rigetto del ricorso (che era ampiamente prevedibile, essendo stati recidivi a un solo mese di distanza da ciò che era accaduto con la Virtus, quando volò un'altra bottiglietta in campo), non vedo come si possa vincere il contro-ricorso. Forse la Provvidenza...- 20.969 risposte
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Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
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La seconda che hai detto, sostituendo "leggera" con "leggerissima"...- 20.969 risposte
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Nel frattempo, ancora tutto da decifrare il nostro destino per le due gare di squalifica. Sempre più probabile che con Sassari giocheremo a Verona (ma l'ufficialità non c'è ancora, quindi tutto ancora in forse), nulla invece ancora per quanto riguarda gara-3 di playoff (si attende il controricorso per capire cosa fare)- 20.969 risposte
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Openjobmetis Varese-Pallacanestro Trieste (domenica 4 maggio ore 18.15)
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Questa la discussione per la penultima della regular season -
I suntini sandrini di mercoledì 30 aprile 2025
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MERCOLEDÌ 30 APRILE 2025 - Adesso ci sono anche gli orari ufficiali delle due sfide di play-out fra Triestina e Caldiero. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", l'andata si giocherà a Caldiero sabato 10 maggio alle ore 20, mentre il ritorno allo stadio Rocco sabato 17 maggio è anch'esso in programma alle ore 20. E per i due spareggi decisivi si mobilita già il popolo alabardato, a partire ovviamente dalla trasferta in Veneto. AVANTI CON I PULLMAN Il popolo alabardato è pronto infatti a supportare la squadra già nella gara di andata. Lo dimostra il fatto che il Centro Coordinamento Triestina Club ha già completato due pullman e sta organizzando il terzo mezzo, ma attenzione perché prenotazioni e pagamenti devono essere fatti entro sabato 3 maggio. Il costo della trasferta è di 25 euro per i soci e di 28 euro per i non soci. Il Centro coordinamento resterà aperto oggi e venerdì (domani sarà chiuso per la festività del Primo Maggio) con orario 10-12 e 16-18, poi ancora sabato mattina dalle 10 alle 12. Per informazioni si può anche telefonare ai numeri 040.382600 e 340.8593145. Un altro pullman è già stato completato dal Triestina Fan Club Bar Capriccio assieme al T.C. Totò De Falco, e anche qui se arriveranno altre adesioni si valuterà se allestire un secondo mezzo. Poi tanti viaggeranno con autovetture private e non sarà certo un problema riempire il settore ospiti dello stadio Mario Berti di Caldiero, dove da un paio di mesi i gialloverdi sono tornati a giocare dopo essere stati costretti a emigrare per la prima della stagione al Gavagnin Nocini di Verona. Un settore ospiti che, in attesa di comunicazioni ufficiali del club, dovrebbe garantire almeno 500 posti. AMICHEVOLE CON LA SPAL Intanto la squadra alabardata ha ripreso a lavorare da lunedì in vista degli spareggi salvezza. Ieri c'è stata una doppia seduta, mentre da oggi a venerdì è in programma un allenamento mattutino al Grezar. Sabato invece è stata fissata allo stadio Paolo Mazza di Ferrara un'amichevole contro la Spal (inizio ore 15), formazione del girone B che sarà anch'essa impegnata nei play-out, contro il Milan Futuro. La gara sarà disputata a porte chiuse. Poi domenica riposo e da lunedì inizierà la settimana tipo di lavoro in vista della gara d'andata col Caldiero. SPERANZE PER OLIVIERI Discrete notizie intanto arrivano sulle condizioni di Marco Olivieri, che contro il Novara aveva accusato una distorsione alla caviglia che l'aveva costretto a uscire dal campo. L'infortunio è doloroso ma per fortuna non di grave entità, di certo va monitorato e l'intenzione è quella che l'attaccante riprenda gradualmente a lavorare ma senza forzare e correre rischi. C'è insomma la speranza di poterlo avere a disposizione già per la partita di andata, ma bisognerà vedere come evolve la situazione. DUE OUT NEL CALDIERO Gli alabardati in diffida sono stati molto attenti contro il Novara a non incappare in cartellini gialli che avrebbero voluto dire squalifica, non altrettanto hanno fatto quelli del Caldiero che si trovavano nella stessa situazione: due di loro sono incappati infatti nell'ammonizione fatale e pertanto salteranno per squalifica la partita di andata dei play-out. Si tratta dell'attaccante Florio (28 presenze) e del centrocampista esterno Pelamatti (24 presenze). - Un lunedì da leoni, quello trascorso dalla Pallacanestro Trieste sul parquet del PalaRadi. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", battendo la Vanoli Cremona, al termine di quaranta minuti che hanno confermato tutta la solidità del suo impianto di gioco, la formazione di Jamion Christian ha dato un senso a una giornata che le spalanca le porte del sesto posto. Trampolino di lancio per l'Europa: conservando l'attuale piazzamento e restando davanti alla Unahotels Reggio Emilia, la Pallacanestro Trieste sarebbe certa di partecipare alla prossima Basketball Champions League. IL CALENDARIO Continua il percorso quasi netto contro le formazioni che, da Tortona a Pistoia, sono fuori dalla zona playoff. Dopo il 101-81 strappato alla Vanoli, i biancorossi ritoccano il loro record fatto di 13 vittorie e la sola sconfitta a Sassari. Precedenti che danno l'idea del potenziale della squadra e fanno ben sperare in vista del finale di regular season. A Masnago, contro la Openjobmetis Varese e poi in campo neutro contro il Banco di Sardegna Sassari (ancora da definire ufficialmente la sede in cui si giocherà), Trieste ha in mano la chance di conquistare i punti che le servono per centrare l'obiettivo prefissato. ISTANTANEE DA CREMONA Ripartita, dopo i due stop consecutivi rimediati contro Venezia e Trento, la Pallacanestro Trieste ha saputo dare sul parquet del PalaRadi una chiara dimostrazione di superiorità. Appoggiandosi, nei diversi momenti della partita, a protagonisti differenti. Ne è uscito un match che ha visto ben quattro uomini uscire dal campo con una pregevole doppia doppia: punti e rimbalzi per Valentine, Uthoff e Johnson, punti e assist per Ross. Più in generale, contro un'avversaria che ha messo minor fisicità sul parquet rispetto alle sfide contro Reyer e Dolomiti Energia, la squadra è andata a nozze. I 22 assist e i 20 rimbalzi offensivi sono stati chiavi importanti del successo biancorosso. DIFESA DA MIGLIORARE Lo aveva sottolineato Jamion Christian alla vigilia del match, per essere competitiva la sua squadra deve riuscire a essere incisiva su entrambi i lati del campo. Dopo un ottimo primo quarto, nel quale era riuscita a tenere Cremona a 13 punti, Trieste si è un po' seduta subendo, a cavallo tra secondo e terzo quarto, la bellezza di 54 punti. Si è ripresa nel finale riuscendo ad allungare nuovamente ma non sempre troverà la Vanoli sulla sua strada. In vista del finale di campionato e soprattutto dell'imminente inizio dei playoff, un aspetto sul quale lavorare. VARESE VIETATA La Pallacanestro Varese ha comunicato sul proprio sito che, per motivi di ordine pubblico, le autorità competenti hanno disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Trieste per la partita in programma domenica 4 maggio, alle 18.15, alla Itelyum Arena. Vietata, dunque, la vendita online, tagliandi disponibili solo alla Cassa Accrediti del palasport varesino e presso il Pallacanestro Varese Store, ma solo previa obbligatoria esibizione della carta di identità. -
Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
(OT) Trattandosi di tematiche delicate, e con un'indagine ancora in corso, prego di non trattare questi fatti in questa sede. Grazie- 20.969 risposte
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I suntini sandrini di martedì 29 aprile 2025
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MARTEDÌ 29 APRILE 2025 - La gioia e la fiducia di Jamion Christian illuminano il dopo partita al PalaRadi. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è un coach orgoglioso, quello triestino, fiero dei suoi ragazzi e di una squadra che ha saputo dare il meglio di sé stessa contro un'avversaria che le ha provate tutte per uscire imbattuta dal parquet. «Ci tenevamo – conferma –, volevamo festeggiare il raggiungimento dei playoff con una prestazione adeguata. Non è stato affatto facile e per questo credo sia giusto dare grande merito alla nostra avversaria. Cremona sta giocando questo finale di stagione con grande intensità, è una squadra ben allenata che esprime una pallacanestro di qualità – continua –, e per noi, già in fase di preparazione del match, è stata una fonte di ispirazione per affrontare questi quaranta minuti al massimo delle nostre possibilità». Una Trieste brava due volte, in un primo tempo chiuso a + 15 e nell'ultimo quarto quando, dopo la veemente rimonta dei padroni di casa, ha saputo riprendere in mano le redini del match portandolo in porto. «È stata una partita nella quale siamo riusciti a giocare la pallacanestro che vogliamo – conclude Christian –. Muovendo tanto la palla, essendo tutti, a turno, pericolosi. I 22 assist e i 20 rimbalzi d'attacco catturato sono importanti per permetterci di giocare il nostro basket. Siamo in un momento del campionato in cui stiamo bene e riusciamo a mettere in campo tutto il nostro potenziale. Speriamo di poter continuare in questo modo, se giochiamo con questa intensità, ne sono certo, possiamo battere qualunque avversaria». - La situazione di vantaggio con la quale la Triestina partirà nei play-out nei confronti del Caldiero, ovvero il fatto di poter guadagnare la salvezza anche a parità di reti nel computo delle due sfide di andata e ritorno (10 e 17 maggio), fa subito pensare che all'Unione per restare in serie C basterebbero due pareggi, quindi paradossalmente agli alabardati non servirebbe neanche segnare se i match finissero 0-0. Ma, come scrive Antonello Rodio, è ovvio che una gestione in questo senso dei 180 minuti sarebbe davvero poco opportuna, come del resto ha già sottolineato lo stesso Tesser alla fine della gara col Novara. «Non ci sono calcoli sui due risultati su tre a disposizione, le partite le devi giocare», aveva avvertito il tecnico, che del resto ha sempre sostenuto che in campo si va per vincere. Ma c'è anche un altro motivo per il quale è bene che la Triestina stia alla larga da questo pensiero, ovvero il fatto che questa Unione non sa pareggiare. È un risultato al quale gli alabardati non sono proprio abituati, lo dicono i numeri. Nelle 22 gare con Tesser in panchina, il pareggio è stato una vera rarità: l'ics in schedina è uscito solamente 4 volte, mentre la Triestina ha vinto 11 gare e perse 7. Insomma l'Unione targata Tesser è una squadra tesa alla vittoria, magari per ottenerla è propensa anche a rischiare qualcosa in più, ma non sembra avere la gestione della gara nel suo dna. E comunque è poco incline a farla. Oltre al fatto che i pareggi sono stati pochissimi, c'è da rilevare che almeno tre di essi sono arrivati in modo rocambolesco nei finali di partita e solamente l'1-1 di Padova, proprio all'esordio di Tesser, è sembrato un pareggio lineare. In quello al Rocco contro il Lecco il pari degli ospiti è arrivato proprio al 90' , una sorta di vera e propria beffa. Il 2-2 di Verona contro la Virtus è purtroppo un ricordo amaro ben stampato nella memoria, con l'errore di Frare al 90' e quel passaggio indietro sbagliato che ha innescato il gol di De Marchi. La settimana dopo è arrivato lo 0-0 contro la Pergolettese al Rocco, ma con un rigore sbagliato da Olivieri in pieno recupero. A proposito della gara con ila Pergolettese, è stato l'unico 0-0 dell'era Tesser, ma anche prima ce n'era stato solamente un altro, in trasferta con la Pro Patria. A significare che la Triestina ai pareggi non è abituata e a quelli in bianco ancora meno. Insomma prima che gli spareggi salvezza inizino a prendere chine pericolose e l'equilibrio con il passare dei minuti si tramuti in ansia e tensione, l'Unione farà bene ad assestare dei colpi di acceleratore per far valere la sua superiorità tecnica e per smorzare i tentativi avversari di far prevalere la battaglia. -
I suntini sandrini di lunedì 28 aprile 2025
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I suntini sandrini di lunedì 28 aprile 2025
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LUNEDÌ 28 APRILE 2025 - La Pallacanestro Trieste vola ai playoff. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il successo dell'Armani Milano a Tortona regala alla formazione di Jamion Christian la matematica certezza di accedere alla post season. Traguardo importante per una squadra che, da neopromossa, è sempre stata nelle zone alte di una classifica nella quale ha recitato da protagonista dall'inizio della stagione. «Non dimentico il percorso che abbiamo fatto dalla promozione dell'anno scorso – le parole di coach Jamion Christian –, fino alla conquista di un posto ai playoff in questo campionato. Raggiungerli è sempre stato uno degli obiettivi stagionali della nostra squadra». Centrato il traguardo, in queste ultime tre giornate, la squadra scenderà in campo per guadagnarsi il miglior posto possibile nella griglia post season. Per farlo, già a partire dal match di questa sera alle 20 a Cremona, servirà ritrovarsi, tornando a esprimere sul parquet le qualità difensive prima ancora che offensive che sono state l'arma in più di questo torneo. Il match odierno al PalaRadi rappresenta un passaggio importante per confermare di aver metabolizzato il doppio passo falso contro Venezia e Trento. L'obiettivo, per non trovarsi poi obbligata a rincorrere, sarà quello di essere aggressivi e presenti nel match sin dalla palla a due. «Siamo riusciti spesso a partire bene in attacco ma, nelle ultime partite, è stata la nostra difesa a non essere abbastanza solida all'inizio – conferma Jamion Christian –. Ne abbiamo parlato tanto questa settimana, lo abbiamo sottolineato e ci siamo concentrati su questo aspetto, dobbiamo imporre il nostro ritmo fin da subito in difesa. Siamo una squadra equilibrata, il che significa che dobbiamo essere solidi sia in attacco che in difesa. Per vincere, entrambe le fasi devono funzionare al massimo livello. Altre squadre – continua il coach della Pallacanestro Trieste –, possono contare su un grande attacco anche se la difesa è un po' più leggera, o viceversa. Ma noi siamo una squadra bilanciata e per questo dobbiamo portare la massima energia e concentrazione su entrambi i lati del campo». Ce ne sarà bisogno, a maggior ragione questa sera, contro un'avversaria che, eccezion fatta per il pesante passo falso subito lo scorso 18 aprile contro l'Armani Milano, nelle ultime settimane ha sempre dato filo da torcere alle sue avversarie. Contro la Dolomiti Energia Trento, dopo un match a lungo condotto, ha perso solamente nel finale grazie a una prodezza del giovane Ellis. «Cremona ha fatto un lavoro incredibile in questa parte di stagione – l'analisi di Christian –. Stanno giocando con uno spirito eccezionale, probabilmente il migliore che hanno avuto per tutta la stagione. Stanno davvero giocando insieme, come squadra. Hanno fatto un grande lavoro a livello di organizzazione riuscendo a mantenere tutti sulla stessa linea e nella giusta direzione. Si sono adattati molto bene, anche dal punto di vista difensivo sarà una partita davvero molto dura, soprattutto sul loro campo ». - «Non dimentichiamoci mai da dove siamo partiti». In tante occasioni Attilio Tesser, specie nelle fasi più difficili del suo ritorno a Trieste, ha sottolineato questo concetto. Come scrive Ciro Esposito oggi sul quotidiano locale, potrebbe essere la massima di un self made man giunto al successo al termine di una scalata sociale partita dal basso. La sua Triestina è stata protagonista proprio di una scalata che sembrava quasi impossibile e che non è ancora giunta alla fine. Mancano due strappi belli tosti a nobilitare un'impresa. Tesser sa bene che il passato nelle prossime settimane conterà poco. Quanto costruito dall'Unione ha un peso, nella doppia sfida con il Caldiero, solo nel caso di parità nei risultati acquisiti in un playout articolato su due tempi che scandiscono un match di 180' più recuperi. Quanto fatto da questa squadra serve tuttavia a dare a tutti (tifosi compresi) consapevolezza della realtà e ai giocatori una base solida per scendere in campo con fiducia senza dimenticare l'umiltà. E serve anche a lavorare al massimo ogni giorno nelle tre settimane post regular season. La prima fase decisiva L'articolazione della stagione in fasi rievoca maldestre uscite e modus operandi della società. Vi ricordate la fase2 già incomprensibile della cacciata di Tesser e dell'arrivo di Bordin? E quelle successive con la scelta di Santoni e giocatori stranieri a grappoli? Tralasciando il resto delle scelleratezze, il rientro di Tesser voluto dal nuovo direttore Daniele Delli Carri, ha funzionato proprio perché la società (dopo l'unica occasione azzeccata di tornare sui suoi passi) è stata lasciata fuori dal campo e dallo spogliatoio. Anche se il modo di operare del club si è fatto sentire sulle vicende agonistiche con la penalizzazione. Eppure il tassello fondamentale per la scalata è stato messo da Tesser in quelle partite di dicembre. Quei sette punti a raddoppiare il bottino miserrimo delle prime 16 gare (con l'ultimo posto per distacco) alla fine fanno la differenza ora tra lo stare davanti o meno in classifica proprio al Caldiero. La ricostruzione Al di là dei punti in classifica l'esperienza tecnica e umana di Tesser, la professionalità di Delli Carri, la disponibilità (e anche le qualità) dei giocatori sono emerse nel trittico Padova-Vicenza-Novara (e volendo poi a gennaio con la Clodiense). I protagonisti in campo erano gli stessi che avevano perso 11 gare nei primi tre mesi. Il tecnico ha ridefinito l'identità del gruppo e Delli Carri a gennaio, senza denaro in tasca, è stato capace di riassestarlo sul piano tecnico. Lo scatto in avanti Ed ecco lo scatto di febbraio, quello delle quattro vittorie di fila, a far uscire la Triestina dalla zona caldissima, anzi proprio dalla zona retrocessione (quella oggi conquistata sul campo e annientata dalla penalizzazione). Il rivitalizzato Tonetto, Silvestri, Balcot, Fiordilino e soprattutto Ionita hanno dato quel qualcosa in più prima della mazzata del -4 e anche di infortuni pesanti (Balcot, Strizzolo, Germano). In alcune partite (Caravaggio, Zanica e Gorgonzola) la squadra si è sfilacciata come era prevedibile. La continuità e la solidità a un certo punto è venuta a mancare a un gruppo costruito in corsa e assemblato da Tesser in emergenza. La tenuta finale Ma nella scalata servono anche i momenti di pazienza, quelli nei quali bisogna tenere la ruota o sfilarsi con il proprio ritmo. Un ritmo che non poteva essere quello di compagini costruite nel tempo come Feralpi, Padova, Vicenza (con le quali si è giocato alla pari) ma sufficiente a tenere la posizione superando Pro Patria, Renate e infine Novara. La determinazione e la concentrazione hanno supportato la squadra nei momenti difficili sul piano tecnico e tattico. La scalata (30 punti nel ritorno) ha forgiato una Triestina capace di rafforzare anche il legame con la tifoseria. E adesso si riparte quasi da zero. L'orgoglio, la motivazione, il senso di appartenenza, l'umiltà sono leve che valgono quanto le qualità tecniche e la resistenza atletica. Anzi, in uno spareggio valgono anche di più. Senza dimenticare mai da dove si è partiti. E senza pensare da dove si ripartirà il 18 maggio. -
Serie A LBA 2024/2025
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Beh insomma, è ancora a -2 da Venezia che si è suicidata stasera contro Pistoia. Difficile per loro prendere l'ottavo posto, ma se la giocano sino all'ultimo -
I suntini sandrini di domenica 27 aprile 2025
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DOMENICA 27 APRILE 2025 - Si gioca su due tavoli il finale di stagione della Pallacanestro Trieste. Sul campo, tra il match di domani alle 20 a Cremona e la trasferta di domenica 4 maggio a Varese, la formazione di Jamion Christian cercherà di guadagnare i punti necessari per provare a riprendersi il sesto posto, lasciandosi alle spalle Unahotels Reggio Emilia e Umana Venezia e garantendosi un primo turno playoff il più abbordabile possibile. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", parallelamente al lavoro della squadra, la società attende che vengano depositate le motivazione che hanno portato la corte sportiva d'appello a rigettare il ricorso sulle due giornate di squalifica del PalaRubini per valutare la possibilità di portare avanti un contro ricorso. L'obiettivo resta quello già indicato prima del verdetto di giovedì scorso, riuscire almeno a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo (sostituendo l'altra con un'ammenda salata) per salvare l'incasso playoff e garantire a tutti i tifosi triestini la possibilità di vivere assieme ai propri beniamini il momento più importante della stagione. Nel frattempo si è messa in moto la macchina organizzativa per individuare il campo sul quale disputare l'ultimo match di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari. Vagliate le varie alternative, la scelta finale sembra ormai essersi ridotta a una corsa a due tra Treviso e Verona, con la città scaligera favorita visti i buoni rapporti tra le due tifoserie. VERSO CREMONA Due sconfitte consecutive non hanno minato l'ottimismo in casa triestina. La squadra sta bene, ha lavorato intensamente nel corso di una settimana positiva da un punto di vista delle risposte date dai giocatori alle sollecitazioni dello staff tecnico. Partita speciale per Michele Ruzzier, che torna sul parquet del PalaRadi a qualche anno di distanza dall'esperienza fatta in maglia Vanoli. Sarà proprio il play triestino una delle anime chiamate a guidare i biancorossi dopo i passi falsi contro Venezia e Trento. SPIRITO VANOLI A caccia di punti per chiudere il discorso salvezza, Cremona in campo per disputare una partita solida e centrare il suo traguardo. Nella consapevolezza che, come già accaduto nel match casalingo contro la Dolomiti Energia Trento, si troverà di fronte un'avversaria forte e completa. «Trieste è una squadra ricca di talento e con tanti tiratori – l'analisi del coach Vanoli, Pierluigi Brotto –, che si esalta soprattutto quando fa canestro da lontano. Un'altra loro caratteristica è quella di essere molto forti a rimbalzo, quindi da quel punto di vista sono solidi e possono dar fastidio. Una vittoria ci consentirebbe di guardare al finale di stagione in maniera differente e potremmo giocarci le ultime due partite con un altro spirito». - La partita con il Novara, al di là della goleada frutto di quelle giornate in cui va davvero tutto bene, lascia soprattutto una certezza: la Triestina c'è, è sul pezzo, la squadra non ha mollato nemmeno di fronte a tutte le traversie societarie. Lo scrive oggi Antonello Rodio: il rotondo successo ha certificato infatti che l'Unione, grazie ovviamente al lavoro di Tesser e del suo staff, che non è solo tecnico-tattico, ma anche mentale, ha superato quel fisiologico periodo di calo fisico che, sommato agli infortuni, a qualche episodio sfortunato e ai 4 punti di penalizzazione, avrebbe potuto essere una mazzata per una squadra che era risalita dall'ultimo posto e iniziava forse a sognare i playoff. C'era stata quella settimana nella quale tra la vittoria sfumata allo scadere con la Virtus, il rigore sbagliato con la Pergolettese e la penalità, di fatto la Triestina aveva perso 8 punti. Una batosta sul piano psicologico devastante che ha comprensibilmente creato qualche tensione di troppo nel gruppo. Il tecnico ha giustamente predicato che bisognava serrare le file, continuare a lavorare, ritrovare serenità, vigore fisico, fiducia e consapevolezza di sé stessi. La squadra, a dire il vero, aveva già dimostrato di essersi ritrovata non solo con il successo sul Renate, ma anche con Padova e Vicenza, gare nelle quali meritava sicuramente di più. Ma con il Novara l'aggressività con cui l'Unione ha approcciato la partita, la furiosa voglia di vincere associata a una giornata evidentemente storta degli ospiti, hanno dato vita a una vittoria storica nelle dimensioni. Insomma, staff tecnico, giocatori e tifosi sono sulla stessa lunghezza d'onda: raggiungere la salvezza puntando sull'orgoglio e la dignità, ma anche per dare una base fondamentale come la permanenza della categoria alla soluzione delle traversie societarie. Come ha giustamente ricordato il tecnico a fine partita, la squadra senza le vicende societarie sarebbe già salva, ma ora il traguardo bisogna sudarselo nei play-out con il Caldiero, ai quali bisognerà arrivarci preparati con il fisico e con la testa. Sotto questo aspetto Tesser ha già indicato la road-map che porta agli spareggi: «Lavoreremo in questa settimana con doppi allenamenti per mettere qualcosa sia di fisico che di tattico, anche con alcune ripetizioni, perché sarà fondamentale arrivare agli spareggi bene sul piano atletico ma anche nella condizione mentale». Ma non solo: il tecnico sottolinea anche che non bisogna cadere nella tentazione della situazione di vantaggio da cui si partirà negli spareggi: «Non ci sono calcoli sui due risultati su tre a disposizione – afferma Tesser –, le partite le devi giocare e a meno che non ci sia qualcosa di eclatante da una parte o dall'altra, te le giochi tra equilibrio e tensione. Credo che ci sarà grande equilibrio e da battagliare molto, bisognerà arrivarci con la tensione giusta, che non brucia energie nervose, sapendo che lo spareggio va giocato tecnicamente e tatticamente sui 180 minuti». Insomma, la Triestina ha ritrovato il suo pieno potenziale nel momento giusto. Ora si tratta di cons ervare questa condizione fisica e mentale, e isolare il gruppo dal pensiero delle tempeste societarie. Ma anche sotto questo aspetto avere Tesser in panchina è una garanzia assoluta -
I suntini sandrini di sabato 26 aprile 2025
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SABATO 26 APRILE 2025 - A fine partita la curva e tutto lo stadio lo hanno acclamato a lungo ma lui non se n'è accorto e da vero signore qual è, Attilio Tesser si scusa subito con i tifosi: «Giuro che non ho sentito, mi dispiace, io vado via subito negli spogliatoi ed è mio carattere salutare alla fine solo quando viene raggiunto un risultato, e oggi sono felice da un lato ma anche amareggiato per non aver centrato subito l'obiettivo salvezza. Se qualcuno mi avesse chiamato sarei tornato fuori volentieri, per cui ringrazio di cuore e chiedo scusa a tutti. Spero di salutare bene a traguardo raggiunto». Intanto, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", ieri la sua Triestina ha chiuso la regular season con il botto: «Questa bella vittoria - spiega il tecnico - deve essere un'iniezione di fiducia anche per i playout, anche se ogni partita fa storia a sé e le tensioni saranno alte. Ma certo è meglio finire con una prova che dà anche quella consapevolezza che avevamo un po' perso quando pur facendo bene, non avevamo portato a casa punti che avrebbero potuto darci la salvezza diretta». GiTesser ricorda che ora bisognerà concentrarsi sui playout, ma non può non sottolineare come sul campo la salvezza sarebbe già stata ottenuta: «Ora bisognerà ricaricare la pile e prepararci bene agli spareggi, ma va ricordato che questa squadra senza le note vicende societarie sarebbe già salva. Abbiamo fatto i punti che ci consentono di dire che abbiamo fatto qualcosa di molto importante. Il nostro sul campo lo abbiamo fatto, questo gruppo e quelli che c'erano prima, come El Azrak, Attys o Vallocchia, che hanno fatto punti fondamentali». Il tecnico alabardato non può che elogiare la squadra: «Partire in questo modo cambia le partite. C'era un po' di tensione ma siamo stati molto bravi, andando subito addosso all'avversario, recuperando palloni e facendo anche dei bei gol, contro una squadra che giocava per entrare nei playoff. E siamo stati bravissimi a restare concentrati e a insistere anche dopo il secondo e il terzo gol. Dispiace solo per Olivieri, che ha una distorsione alla caviglia da valutare e che ha fatto credo la sua miglior partita. Abbiamo replicato una parte di prestazione fatta anche a Vicenza, dove però il gol non è arrivato mentre gli altri lo hanno trovato centrando l'incrocio al primo tentativo. E questo cambia le partite». - Un danno d'immagine superiore a quello economico e sportivo. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, Michael Arcieri, a nome del presidente Paul Matiasic e di tutta l'organizzazione che, da ormai un anno, ha preso in mano la Pallacanestro Trieste, riassume con estrema lucidità e durezza il pensiero della società sui fatti che, sabato scorso, hanno portato alla squalifica del PalaRubini. Rivolgendosi a quel 99% di tifosi che ha sempre sostenuto squadra e città con grande «correttezza e onore». Delusione, non rabbia, amarezza non arrendevolezza. Dagli episodi che costringeranno la Pallacanestro Trieste a giocare in campo neutro l'ultima partita di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari e la gara-tre dei quarti di finale playoff, la Pallacanestro Trieste ripartirà nella convinzione che ciò che è accaduto, non dovrà più succedere. TUTELARE L'IMMAGINE Una lezione amara molto pesante, ma dalla quale trarre insegnamento per il futuro. Come sottolineato da quel «sappiamo benissimo quali sono i nodi da risolvere e i profili dei responsabili», frase che testimonia la volontà di percorrere tutte le strade opportune per tutelare gli interessi della società. All'inizio di aprile, Mike Arcieri è volato a Ginevra per incontrare i dirigenti delle massime leghe europee e testimoniare la volontà di una società in decisa crescita di entrare a far parte, in un prossimo futuro, dell'elite del basket europeo. Le belle parole spese, anche sulla passione della città e sull'atmosfera particolare che si respira all'interno del palasport, rischiano adesso di diventare un pericoloso boomerang. MISURE E PROVVEDIMENTI Personale di sicurezza, telecamere aggiuntive per coprire i punti strategici del palazzetto (la zona da cui è partita la bottiglietta, non è attualmente coperta da telecamere), mano pesante e richiesta di daspo per chiunque venga identificato con certezza, senza riguardo per l'età. In più, vietate le coreografie, che sono state l'anima del PalaRubini negli ultimi anni e che, non più tardi di sabato scorso, hanno accolto e abbracciato Federico Franceschin. Una stretta decisa anche a costo di scelte difficili e, almeno per una parte della tifoseria, impopolari, con la società determinata a far rispettare a tutti i costi regole chiare e definite. RAPPORTO CON LEGA E FEDERAZIONE Da intensificare, nella consapevolezza che la capacità di mediazione con gli organi che il basket lo gestiscono, può essere fondamentale proprio in queste situazioni. L'assenza della Pallacanestro Trieste a Reggio Emilia, unica società assente nella kermesse organizzata dalla Fip lo scorso novembre durante Italia–Islanda, non era passata inosservata. Per essere credibile, a volte è necessario essere presenti. Anche a costo di snaturare un po' le proprie convinzioni. -
I suntini sandrini di venerdì 25 aprile 2025
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VENERDÌ 25 APRILE 2025 - Ultimo capitolo della regular season per la Triestina. Oggi al Rocco arriva il Novara (ore 16.30) e l'Unione conserva una piccola speranza che sia anche l'ultimo appuntamento della stagione perché questo vorrebbe dire salvezza diretta (oltre alla vittoria degli alabardati, però, servirebbe anche la sconfitta del Caldiero e che la Pro Vercelli non vinca). Un successo dell'Unione, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", potrebbe anche portare a giocare i playout con il Caldiero invece che con la Pro Patria, ma di certo l'obiettivo minimo è il pareggio, che assicura il fatto di giocare gli spareggi salvezza in vantaggio. Tutti calcoli che secondo mister Tesser lasciano il tempo che trovano: «Noi dobbiamo pensare di fare il nostro, si gioca sempre per vincere, poi c'è la lettura della partita e anche altre situazioni che non derivano da noi, ma in campo si scende per vincere». Ma non sarà una passeggiata visto che di fronte ci sarà un Novara che è una buona squadra e nonostante i due punti di penalizzazione è a un passo dai play-off, che per i piemontesi sarebbero certi in caso di pareggio al Rocco: «Il Novara è un'ottima squadra - spiega Tesser - che ha da poco cambiato un tecnico che era un amico con un altro che da calciatore ho anche allenato, dal suo arrivo stanno facendo bene. Hanno cambiato modulo, dal 3-5-2 a un 4-3-3 molto intenso, aggressivo, non dando punti di riferimento, attraversano un momento di salute mentale molto buona». Il tecnico rivela anche cosa vuole dalla sua Triestina: «Dobbiamo trovare energie fresche, nuove, mentali soprattutto, perché con questi ultimi risultati abbiamo perso un po' di fiducia, di certezze e questo non va bene. Abbiamo però motivazioni importanti che ci devono dare l'urgenza di fare i punti, di onorare al meglio questa maglia, di tirare fuori il nostro orgoglio. Voglio vedere una squadra che lotta, combatte e ha voglia di fare un risultato positivo». Tesser ammette esplicitamente che non ci sarà nessuna gestione dei diffidati, quindi si presume che Silvestri, Tonetto e Fiordilino saranno in campo dal primo minuto: «Non c'è nessuna gestione, ho fatto una scelta e questa gestione per me non esiste, perché io ci credo e credo in quello che dobbiamo ancora fare noi. Dobbiamo vincere questa partita e poi vedere cosa fanno gli altri, non possiamo permetterci in questo momento altri pensieri, il mio è rivolto solo al campo». Come noto Tesser dovrà fare a meno dello squalificato Ionita e degli infortunati Bianay Balcot e D'Urso (per quest'ultimo il tecnico parla di stagione terminata per un problema tendineo, simile a quello che ha avuto Germano). A proposito di Germano, sembra improbabile vederlo per qualche minuto: «Si allena col gruppo da quattro giorni - spiega Tesser - è un po' un rischio: un po' di insicurezza ancora c'è, quindi non credo possa essere a disposizione per questa partita. Siamo quindi un po' contati e per alcune situazioni tattiche che avevo intenzione di fare, non ci sono i presupposti per metterle in pratica». Pertanto, visto che non verranno risparmiati i diffidati, davanti a Roos dovremmo vedere la coppia Silvestri-Frare, con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo Correia play con Fiordilino e uno fra Braima e Voca, quindi probabilmente Cortinovis dietro agli attaccanti Strizzolo e Olivieri. - Una sentenza che penalizza una città intera, quella che la Corte Sportiva d'Appello federale ha emesso ieri, a seguito del reclamo presentato dalla Pallacanestro Trieste, relativa alle due giornate di squalifica del PalaRubini comminate dopo i fatti avvenuti nel match casalingo di sabato scorso contro Trento. Come scrive Lorenzo Gatto, la Corte d'Appello, si legge nello stringato comunicato riportato sul sito della Fip, ha rigettato il ricorso confermando una squalifica che appare oggettivamente troppo severa nei confronti della società e di un pubblico che per i suoi comportamenti, specie se rapportati con quelli di altri palazzetti, non meritava di essere colpito con tanta severità. LE CONSEGUENZE Salta, dunque, l'ultimo match di stagione regolare contro il Banco di Sardegna Sassari in programma l'11 maggio ma, soprattutto, la Pallacanestro Trieste sarà costretta a giocare in campo neutro la gara 3 dei quarti di finale playoff. Danno morale e materiale notevole, con la perdita di un incasso, quello dei playoff, che avrebbe portato oltre seimila persone al PalaRubini garantendo alle casse biancorosse più di 200mila euro. RIFLESSIONI Detto, ribadito e scritto a caratteri di fuoco che il gesto che ha portato alla squalifica del campo, il lancio della bottiglietta indirizzato verso uno dei direttori di gara, va condannato e punito, da parte della giustizia sportiva si poteva trovare una formula che, pur colpendo la società, non la penalizzasse in maniera eccessiva. Su questo si era basato il ricorso con cui Trieste aveva cercato di trasformare l'iniziale squalifica di due giornate con un solo turno di stop trasformando l'altra in un ammenda pecuniaria anche pesante. La Corte Sportiva non ha voluto sentire ragioni, nonostante le sensazioni positive con cui la società si era approcciata a questo appello. SOLUZIONI Detto che, almeno per il momento, Pallacanestro Trieste non intende rilasciare dichiarazioni ufficiali, in casa biancorossa si è cominciato a lavorare per trovare il campo su cui giocare le prossime sfide. Nel match contro Sassari c'è da tenere in considerazione la necessità di trovare un impianto sufficientemente capiente per ospitare i potenziali 4.000 abbonati che avrebbero diritto ad accedere alla gara. Nel 2009, anno della B2 in cui il PalaRubini venne squalificato, l'allora Acegas di Massimo Bernardi andò a giocare al Forum di Pordenone. Ma era un'altra categoria, in A1 bisogna garantire l'attrezzatura (tabelloni elettronici adeguati e led) di cui l'impianto friulano non dovrebbe essere munito. A questo punto, ma le ipotesi vanno considerate ancora come tali, le soluzioni possibili potrebbero essere Treviso e Verona. Detto che il PalaVerde, visti i rapporti tra le due tifoserie, appare complicato, l'idea più logica appare quella di Verona -
Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
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Ricorso non accolto, restano le due giornate di squalifica https://www.citysport.news/it/notizie/pallacanestro-trieste/rigettato-il-ricorso-trieste-restano-le-due-giornate-di-squalifica.html- 20.969 risposte
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I suntini sandrini di giovedì 24 aprile 2025
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GIOVEDÌ 24 APRILE 2025 - «Dopo Trieste, Cremona è il mio posto del cuore. Una città che mi ha accolto benissimo, in cui ho conosciuto la mia ragazza e che mi ha dato la possibilità di giocare stagioni memorabili». Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", lunedì sera, alle ore 20, la Pallacanestro Trieste giocherà il posticipo della ventottesima giornata contro la Vanoli e Michele Ruzzier racconta così l'emozione del ritorno al PalaRadi. Un palazzetto che è stato la sua casa per tre lunghi anni e in cui ha trascorso uno dei periodi più significativi della sua carriera cestistica. Alzando, oltretutto, un trofeo. «Una Coppa Italia vinta con grande merito ma da assoluti outsider - racconta Ruzzier - al termine di una stagione in cui la mano di un grande coach come Meo Sacchetti ci regalò un traguardo incredibile. Ho un ricordo davvero molto bello di quel gruppo e di quello spogliatoio, coeso e compatto, per certi versi mi ricorda quello della Trieste di questo campionato». Un campionato che volge al termine di una regular season combattutissima. Per Ruzzier e compagni, l'obiettivo sarà sfruttare al massimo il calendario (dopo Cremona, trasferta a Varese e match contro il Banco di Sardegna Sassari) per recuperare posizioni su Reggio Emilia, tenere a distanza la Reyer Venezia e chiudere con un sesto posto che garantirebbe la partecipazione alle coppa europee nella stagione 2025/2026. Non sarà facile per il valore di un'avversaria che potrebbe, in caso di successo di Scafati in casa contro Treviso, aver ancora bisogno di due punti per centrare la matematica certezza della permanenza nella massima serie. «Nei finali di stagione è sempre così - sottolinea Michele - ogni squadra gioca per un obiettivo e questo rende tutte le partite estremamente complicate. Sarà così anche lunedì sera, conoscendo l'ambiente sono convinto che la Vanoli scenderà in campo per vincere per cui, per uscire dal PalaRadi con i due punti, dovremo disputare una partita accorta, prestando grande attenzione al valore della nostra avversaria». Partita accorta e grande concentrazione sin dalla palla a due iniziale. Nelle ultime settimane, la Pallacanestro Trieste ha saputo riprendere in mano le partite nel secondo tempo dopo una brutta partenza. «E' un aspetto sul quale stiamo mettendo il focus - conferma Michele - . E' successo un po' troppo spesso, ultimamente, ed è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare». Anche perchè dare fiducia a una formazione come la Vanoli potrebbe risultare pericoloso. «Ne abbiamo avuto conferma guardando come la Vanoli ha giocato contro la Dolomiti Energia - conclude il play triestino -. Ha condotto a lungo nel punteggio, si è giocata la vittoria in volata perdendo solo a causa di una prodezza di Ennis. Ma resta una squadra forte, completa e che può vantare giocatori di assoluto spessore. Per uscire con i due punti da Cremona dovremo disputare davvero una grande partita» - La Triestina si prepara all'ultima sfida della regular season, nella speranza che sia anche l'ultima della stagione perché questo vorrebbe dire salvezza diretta. Come scrive Antonello Rodio, il destino più probabile sembra però quello dei playout, ma la squadra alabardata deve fare il suo dovere fino in fondo e innanzitutto cercare la vittoria domani contro il Novara (al Rocco inizio ore 16.30). Poi si sa che un pareggio basterebbe per assicurarsi i playout da una posizione di vantaggio, ma un successo potrebbe aprire altri scenari. Tanto per cambiare, Tesser non potrà avere tutta la rosa a disposizione, inoltre c'è una delicata gestione dei diffidati (sono in tre che se prendono un cartellino giallo salterebbero l'andata degli eventuali play-out) da valutare con attenzione. Innanzitutto non ci sarà Ionita, che è squalificato, ma saranno sicuramente assenti anche Bianay Balcot e D'Urso, entrambi ancora out per infortunio. C'è da registrare invece il recupero di Germano, che dopo una stagione molto travagliata da qualche giorno si allena regolarmente con il gruppo e disputa le partitelle, anche se con una certa prudenza. Ovviamente è molto difficile che possa partire dal primo minuto, ma è probabile che venga convocato e sia magari a disposizione per un piccolo scampolo di partita, magari entrando da terzino destro se a un certo punto Jonsson dovesse essere necessario a centrocampo. Come detto, va fatta poi un'attenta valutazione dei tre giocatori in diffida: Fiordilino, Silvestri e Tonetto. Il primo, Fiordilino, è difficilmente preservabile, per il semplice fatto che a centrocampo mancherà già Ionita e le alternative a disposizione sono pochine. Per sostituire il moldavo Tesser potrà scegliere Braima o Voca, ma difficilmente entrambi. Più probabile che sia il primo, perché Voca è una pedina che può dare una mano anche sulla trequarti vista l'assenza di D'Urso. Proprio per questo motivo, sembra più probabile che come trequartista stavolta possa partire Cortinovis, sia per dare subito uno strappo di qualità, sia per tenersi il più poliedrico Voca come chiave da giocarsi anche eventualmente a centrocampo. Gli altri due diffidati, volendo, hanno invece delle alternative se si deciderà di non rischiare una squalifica. Come terzino sinistro, dopo il suo infortunio Cancellieri ha già fatto la sua ricomparsa per una decina di minuti a Vicenza, per cui potrebbe essere schierato al posto di Tonetto. Se poi si volesse risparmiare Silvestri, in quanto non solo difensore centrale ma anche leader fondamentale della squadra in un'eventuale partita di play-out, in panchina c'è un Bianconi che si è sempre dimostrato affidabile quando chiamato in causa. Saranno questi i dubbi di Tesser in vista del match di domani: il tecnico dovrà scegliere se rischiare alcune pedine importanti per dare il massimo contro il Novara (sapendo che un risultato positivo è necessario, ma una vittoria potrebbe anche non cambiare di molto le cose), oppure salvaguardare qualche elemento ragionando già in ottica playout. Di solito il tecnico alabardato tende a guardare solo alla partita da giocare, senza tanti calcoli, ma se sarà davvero così lo si scoprirà domani al Rocco. -
Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Secondo me disincentiva invece l'interesse di più di qualcuno "sano" a venire in palazzo. Che è molto peggio- 20.969 risposte
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I suntini sandrini di mercoledì 23 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
MERCOLEDÌ 23 APRILE 2025 - Arriva pesantissimo il conto servito dalla federazione in riferimento ai fatti accaduti sabato scorso durante il match tra Pallacanestro Trieste e Dolomiti Energia Trento. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la dura contestazione, non solo verbale, nei confronti della terna arbitrale è stata severamente punita dal giudice sportivo che ha squalificato per due giornate il PalaRubini. Decisione che rischia di privare il pubblico triestino della possibilità di vivere al fianco della propria squadra questo intenso finale di stagione. LA SENTENZA «Squalifica del campo di gioco per due gare per offese, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri - si legge nei provvedimenti della ventisettesima giornata - per lancio di oggetti non contundenti (palle e aeroplanini di carta, bottigliette di plastica vuote) e contundenti (monete, bottigliette piene d'acqua), collettive e frequenti, non colpendo e colpendo. In una occasione un arbitro veniva colpito ad una gamba, senza danno, da una bottiglietta piena di acqua, fatto che provocava la temporanea sospensione della gara per alcuni minuti». Preso atto dei provvedimenti del giudice sportivo, la Pallacanestro Trieste si è mossa presentando ricorso. L'obiettivo, riuscire a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo commutando la seconda in un ammenda pecuniaria. Non venisse accolto il ricorso, la società rischierebbe di dover giocare in campo neutro non solo l'ultima giornata di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari ma anche la gara-tre del primo turno dei play-off. LA REAZIONE «In questo momento, la Pallacanestro Trieste è totalmente concentrata sulla presentazione del proprio ricorso nei confronti della decisione disciplinare del giudice sportivo - si legge nella nota emessa nel pomeriggio di ieri dalla Pallacanestro Trieste -. Un comunicato completo da parte dell'organizzazione in merito agli eventi di sabato sera seguirà la decisione del giudice d'appello». Ricorso dovuto per tutelare la società e la parte sana della tifoseria biancorossa ma che nulla toglie alla ferma condanna nei confronti del gesto che ha causato la squalifica del campo. «La Pallacanestro Trieste - continua il comunicato - ribadisce ancora una volta il suo impegno inequivocabile nel fornire un ambiente totalmente sicuro che dia priorità alla salute e al benessere di ogni persona che entra nella nostra arena e che assicuri che giocatori, allenatori e arbitri possano svolgere la propria professione in un'atmosfera caratterizzata da grande rispetto reciproco, entusiasmo e amore per il gioco». RINVIO La Fip ha disposto la sospensione di tutte le gare in programma sabato 26 aprile, giornata delle esequie di Papa Francesco. Rinviato, dunque, il match tra Vanoli Cremona e Pallacanestro Trieste, il recupero è stato riprogrammato per lunedì prossimo alle ore 20 al PalaRadi di Cremona. - Come noto, la situazione societaria della Triestina non è esattamente di quelle da gonfiare il petto, ma almeno ieri si è smontato il giallo che aveva caratterizzato la Pasqua alabardata. Come scrive Antonello Rodio, ieri infatti staff tecnico e giocatori hanno visto regolarmente accreditati sui loro conti correnti i soldi degli stipendi di febbraio. E questo a seguito dei bonifici che erano partiti mercoledì 16 aprile verso le ore 19, che poi è la scadenza cruciale da tenere presente per non incorrere in ulteriori penalizzazioni oltre a quelle che ci saranno per le inadempienze in fatto di Irpef e contributi. Lo stato di incertezza sugli stipendi e l'ulteriore allarme si era diffuso sabato, dopo che a tutto venerdì 18 aprile i giocatori non avevano ricevuto materialmente sui loro conti gli emolumenti attesi. Un ritardo che aveva alimentato ulteriori dubbi sull'effettivo pagamento nei tempi previsti da parte della società. Ma la società aveva ribadito di aver pagato entro la scadenza del 16 aprile e che i ritardi nell'accreditamento andavano addebitati alle condizioni degli istituti bancari, una tempistica poi prolungata fino a ieri dalle festività pasquali. Ieri si è avuta l'evidenza che l'operazione è andata a buon fine e quindi almeno sotto questo aspetto la società ha rispettato i tempi, cosa che purtroppo non si può dire sulla parte Irpef e e quella riguardante i contributi. Ora, per fotografare esattamente la situazione della Triestina su questa benedetta scadenza del 16 aprile, bisognerà aspettare la comunicazione della Covisoc alla Figc, che poi informerà la Procura federale che provvederà a emettere i vari deferimenti. In questa occasione i tempi non saranno necessariamente brevissimi, perché ricordiamo che le penalizzazioni verranno scontate nella prossima stagione. Tutto lascia pensare comunque che la situazione sia uguale a quella della scadenza di febbraio, ovvero che la Triestina sia in regola per gli stipendi ma non per i versamenti di tasse e contributi. Questo, come abbiamo già visto, comporta 4 punti di penalizzazione, ma stavolta ci sarà presumibilmente anche la recidiva che potrebbe portare uno o altri due punti di penalità. Una prossima stagione che ovviamente comporta alcuni presupposti fondamentali: una società che riesca a saldare tutto il pregresso e sia in regola con tutte le modalità che serviranno all'iscrizione entro i termini del 6 giugno. A questo proposito, la Figc ha ufficializzato i criteri da rispettare per potersi iscrivere e la variazione più significativa, dovuta proprio alle tante difficoltà economiche e societarie legate all'attuale stagione che hanno portato a penalizzazioni ed esclusioni, è rappresentata dalla cifra inerente alla fideiussione, destinata a raddoppiarsi: si passerà infatti dai 350mila euro attuali a 700mila euro. Per il resto, oltre a essere in regola con i parametri infrastrutturali, dovrà anche essere rispettato il solito indice di liquidità, con una soglia di 0,8 di valore. Qualora questo parametro non dovesse essere rispettato sarebbe chiesto un ulteriore versamento. In più gli stipendi de i tesserati e dei dipendenti dovranno essere pagati fino ad aprile.