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Openjobmetis Varese-Pallacanestro Trieste (domenica 4 maggio ore 18.15)
SandroWeb ha pubblicato una discussione in La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Questa la discussione per la penultima della regular season -
I suntini sandrini di mercoledì 30 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
MERCOLEDÌ 30 APRILE 2025 - Adesso ci sono anche gli orari ufficiali delle due sfide di play-out fra Triestina e Caldiero. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", l'andata si giocherà a Caldiero sabato 10 maggio alle ore 20, mentre il ritorno allo stadio Rocco sabato 17 maggio è anch'esso in programma alle ore 20. E per i due spareggi decisivi si mobilita già il popolo alabardato, a partire ovviamente dalla trasferta in Veneto. AVANTI CON I PULLMAN Il popolo alabardato è pronto infatti a supportare la squadra già nella gara di andata. Lo dimostra il fatto che il Centro Coordinamento Triestina Club ha già completato due pullman e sta organizzando il terzo mezzo, ma attenzione perché prenotazioni e pagamenti devono essere fatti entro sabato 3 maggio. Il costo della trasferta è di 25 euro per i soci e di 28 euro per i non soci. Il Centro coordinamento resterà aperto oggi e venerdì (domani sarà chiuso per la festività del Primo Maggio) con orario 10-12 e 16-18, poi ancora sabato mattina dalle 10 alle 12. Per informazioni si può anche telefonare ai numeri 040.382600 e 340.8593145. Un altro pullman è già stato completato dal Triestina Fan Club Bar Capriccio assieme al T.C. Totò De Falco, e anche qui se arriveranno altre adesioni si valuterà se allestire un secondo mezzo. Poi tanti viaggeranno con autovetture private e non sarà certo un problema riempire il settore ospiti dello stadio Mario Berti di Caldiero, dove da un paio di mesi i gialloverdi sono tornati a giocare dopo essere stati costretti a emigrare per la prima della stagione al Gavagnin Nocini di Verona. Un settore ospiti che, in attesa di comunicazioni ufficiali del club, dovrebbe garantire almeno 500 posti. AMICHEVOLE CON LA SPAL Intanto la squadra alabardata ha ripreso a lavorare da lunedì in vista degli spareggi salvezza. Ieri c'è stata una doppia seduta, mentre da oggi a venerdì è in programma un allenamento mattutino al Grezar. Sabato invece è stata fissata allo stadio Paolo Mazza di Ferrara un'amichevole contro la Spal (inizio ore 15), formazione del girone B che sarà anch'essa impegnata nei play-out, contro il Milan Futuro. La gara sarà disputata a porte chiuse. Poi domenica riposo e da lunedì inizierà la settimana tipo di lavoro in vista della gara d'andata col Caldiero. SPERANZE PER OLIVIERI Discrete notizie intanto arrivano sulle condizioni di Marco Olivieri, che contro il Novara aveva accusato una distorsione alla caviglia che l'aveva costretto a uscire dal campo. L'infortunio è doloroso ma per fortuna non di grave entità, di certo va monitorato e l'intenzione è quella che l'attaccante riprenda gradualmente a lavorare ma senza forzare e correre rischi. C'è insomma la speranza di poterlo avere a disposizione già per la partita di andata, ma bisognerà vedere come evolve la situazione. DUE OUT NEL CALDIERO Gli alabardati in diffida sono stati molto attenti contro il Novara a non incappare in cartellini gialli che avrebbero voluto dire squalifica, non altrettanto hanno fatto quelli del Caldiero che si trovavano nella stessa situazione: due di loro sono incappati infatti nell'ammonizione fatale e pertanto salteranno per squalifica la partita di andata dei play-out. Si tratta dell'attaccante Florio (28 presenze) e del centrocampista esterno Pelamatti (24 presenze). - Un lunedì da leoni, quello trascorso dalla Pallacanestro Trieste sul parquet del PalaRadi. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", battendo la Vanoli Cremona, al termine di quaranta minuti che hanno confermato tutta la solidità del suo impianto di gioco, la formazione di Jamion Christian ha dato un senso a una giornata che le spalanca le porte del sesto posto. Trampolino di lancio per l'Europa: conservando l'attuale piazzamento e restando davanti alla Unahotels Reggio Emilia, la Pallacanestro Trieste sarebbe certa di partecipare alla prossima Basketball Champions League. IL CALENDARIO Continua il percorso quasi netto contro le formazioni che, da Tortona a Pistoia, sono fuori dalla zona playoff. Dopo il 101-81 strappato alla Vanoli, i biancorossi ritoccano il loro record fatto di 13 vittorie e la sola sconfitta a Sassari. Precedenti che danno l'idea del potenziale della squadra e fanno ben sperare in vista del finale di regular season. A Masnago, contro la Openjobmetis Varese e poi in campo neutro contro il Banco di Sardegna Sassari (ancora da definire ufficialmente la sede in cui si giocherà), Trieste ha in mano la chance di conquistare i punti che le servono per centrare l'obiettivo prefissato. ISTANTANEE DA CREMONA Ripartita, dopo i due stop consecutivi rimediati contro Venezia e Trento, la Pallacanestro Trieste ha saputo dare sul parquet del PalaRadi una chiara dimostrazione di superiorità. Appoggiandosi, nei diversi momenti della partita, a protagonisti differenti. Ne è uscito un match che ha visto ben quattro uomini uscire dal campo con una pregevole doppia doppia: punti e rimbalzi per Valentine, Uthoff e Johnson, punti e assist per Ross. Più in generale, contro un'avversaria che ha messo minor fisicità sul parquet rispetto alle sfide contro Reyer e Dolomiti Energia, la squadra è andata a nozze. I 22 assist e i 20 rimbalzi offensivi sono stati chiavi importanti del successo biancorosso. DIFESA DA MIGLIORARE Lo aveva sottolineato Jamion Christian alla vigilia del match, per essere competitiva la sua squadra deve riuscire a essere incisiva su entrambi i lati del campo. Dopo un ottimo primo quarto, nel quale era riuscita a tenere Cremona a 13 punti, Trieste si è un po' seduta subendo, a cavallo tra secondo e terzo quarto, la bellezza di 54 punti. Si è ripresa nel finale riuscendo ad allungare nuovamente ma non sempre troverà la Vanoli sulla sua strada. In vista del finale di campionato e soprattutto dell'imminente inizio dei playoff, un aspetto sul quale lavorare. VARESE VIETATA La Pallacanestro Varese ha comunicato sul proprio sito che, per motivi di ordine pubblico, le autorità competenti hanno disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Trieste per la partita in programma domenica 4 maggio, alle 18.15, alla Itelyum Arena. Vietata, dunque, la vendita online, tagliandi disponibili solo alla Cassa Accrediti del palasport varesino e presso il Pallacanestro Varese Store, ma solo previa obbligatoria esibizione della carta di identità. -
Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
(OT) Trattandosi di tematiche delicate, e con un'indagine ancora in corso, prego di non trattare questi fatti in questa sede. Grazie- 20.954 risposte
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I suntini sandrini di martedì 29 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
MARTEDÌ 29 APRILE 2025 - La gioia e la fiducia di Jamion Christian illuminano il dopo partita al PalaRadi. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è un coach orgoglioso, quello triestino, fiero dei suoi ragazzi e di una squadra che ha saputo dare il meglio di sé stessa contro un'avversaria che le ha provate tutte per uscire imbattuta dal parquet. «Ci tenevamo – conferma –, volevamo festeggiare il raggiungimento dei playoff con una prestazione adeguata. Non è stato affatto facile e per questo credo sia giusto dare grande merito alla nostra avversaria. Cremona sta giocando questo finale di stagione con grande intensità, è una squadra ben allenata che esprime una pallacanestro di qualità – continua –, e per noi, già in fase di preparazione del match, è stata una fonte di ispirazione per affrontare questi quaranta minuti al massimo delle nostre possibilità». Una Trieste brava due volte, in un primo tempo chiuso a + 15 e nell'ultimo quarto quando, dopo la veemente rimonta dei padroni di casa, ha saputo riprendere in mano le redini del match portandolo in porto. «È stata una partita nella quale siamo riusciti a giocare la pallacanestro che vogliamo – conclude Christian –. Muovendo tanto la palla, essendo tutti, a turno, pericolosi. I 22 assist e i 20 rimbalzi d'attacco catturato sono importanti per permetterci di giocare il nostro basket. Siamo in un momento del campionato in cui stiamo bene e riusciamo a mettere in campo tutto il nostro potenziale. Speriamo di poter continuare in questo modo, se giochiamo con questa intensità, ne sono certo, possiamo battere qualunque avversaria». - La situazione di vantaggio con la quale la Triestina partirà nei play-out nei confronti del Caldiero, ovvero il fatto di poter guadagnare la salvezza anche a parità di reti nel computo delle due sfide di andata e ritorno (10 e 17 maggio), fa subito pensare che all'Unione per restare in serie C basterebbero due pareggi, quindi paradossalmente agli alabardati non servirebbe neanche segnare se i match finissero 0-0. Ma, come scrive Antonello Rodio, è ovvio che una gestione in questo senso dei 180 minuti sarebbe davvero poco opportuna, come del resto ha già sottolineato lo stesso Tesser alla fine della gara col Novara. «Non ci sono calcoli sui due risultati su tre a disposizione, le partite le devi giocare», aveva avvertito il tecnico, che del resto ha sempre sostenuto che in campo si va per vincere. Ma c'è anche un altro motivo per il quale è bene che la Triestina stia alla larga da questo pensiero, ovvero il fatto che questa Unione non sa pareggiare. È un risultato al quale gli alabardati non sono proprio abituati, lo dicono i numeri. Nelle 22 gare con Tesser in panchina, il pareggio è stato una vera rarità: l'ics in schedina è uscito solamente 4 volte, mentre la Triestina ha vinto 11 gare e perse 7. Insomma l'Unione targata Tesser è una squadra tesa alla vittoria, magari per ottenerla è propensa anche a rischiare qualcosa in più, ma non sembra avere la gestione della gara nel suo dna. E comunque è poco incline a farla. Oltre al fatto che i pareggi sono stati pochissimi, c'è da rilevare che almeno tre di essi sono arrivati in modo rocambolesco nei finali di partita e solamente l'1-1 di Padova, proprio all'esordio di Tesser, è sembrato un pareggio lineare. In quello al Rocco contro il Lecco il pari degli ospiti è arrivato proprio al 90' , una sorta di vera e propria beffa. Il 2-2 di Verona contro la Virtus è purtroppo un ricordo amaro ben stampato nella memoria, con l'errore di Frare al 90' e quel passaggio indietro sbagliato che ha innescato il gol di De Marchi. La settimana dopo è arrivato lo 0-0 contro la Pergolettese al Rocco, ma con un rigore sbagliato da Olivieri in pieno recupero. A proposito della gara con ila Pergolettese, è stato l'unico 0-0 dell'era Tesser, ma anche prima ce n'era stato solamente un altro, in trasferta con la Pro Patria. A significare che la Triestina ai pareggi non è abituata e a quelli in bianco ancora meno. Insomma prima che gli spareggi salvezza inizino a prendere chine pericolose e l'equilibrio con il passare dei minuti si tramuti in ansia e tensione, l'Unione farà bene ad assestare dei colpi di acceleratore per far valere la sua superiorità tecnica e per smorzare i tentativi avversari di far prevalere la battaglia. -
I suntini sandrini di lunedì 28 aprile 2025
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione L'angolo dei suntini sandrini mattutini
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I suntini sandrini di lunedì 28 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
LUNEDÌ 28 APRILE 2025 - La Pallacanestro Trieste vola ai playoff. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il successo dell'Armani Milano a Tortona regala alla formazione di Jamion Christian la matematica certezza di accedere alla post season. Traguardo importante per una squadra che, da neopromossa, è sempre stata nelle zone alte di una classifica nella quale ha recitato da protagonista dall'inizio della stagione. «Non dimentico il percorso che abbiamo fatto dalla promozione dell'anno scorso – le parole di coach Jamion Christian –, fino alla conquista di un posto ai playoff in questo campionato. Raggiungerli è sempre stato uno degli obiettivi stagionali della nostra squadra». Centrato il traguardo, in queste ultime tre giornate, la squadra scenderà in campo per guadagnarsi il miglior posto possibile nella griglia post season. Per farlo, già a partire dal match di questa sera alle 20 a Cremona, servirà ritrovarsi, tornando a esprimere sul parquet le qualità difensive prima ancora che offensive che sono state l'arma in più di questo torneo. Il match odierno al PalaRadi rappresenta un passaggio importante per confermare di aver metabolizzato il doppio passo falso contro Venezia e Trento. L'obiettivo, per non trovarsi poi obbligata a rincorrere, sarà quello di essere aggressivi e presenti nel match sin dalla palla a due. «Siamo riusciti spesso a partire bene in attacco ma, nelle ultime partite, è stata la nostra difesa a non essere abbastanza solida all'inizio – conferma Jamion Christian –. Ne abbiamo parlato tanto questa settimana, lo abbiamo sottolineato e ci siamo concentrati su questo aspetto, dobbiamo imporre il nostro ritmo fin da subito in difesa. Siamo una squadra equilibrata, il che significa che dobbiamo essere solidi sia in attacco che in difesa. Per vincere, entrambe le fasi devono funzionare al massimo livello. Altre squadre – continua il coach della Pallacanestro Trieste –, possono contare su un grande attacco anche se la difesa è un po' più leggera, o viceversa. Ma noi siamo una squadra bilanciata e per questo dobbiamo portare la massima energia e concentrazione su entrambi i lati del campo». Ce ne sarà bisogno, a maggior ragione questa sera, contro un'avversaria che, eccezion fatta per il pesante passo falso subito lo scorso 18 aprile contro l'Armani Milano, nelle ultime settimane ha sempre dato filo da torcere alle sue avversarie. Contro la Dolomiti Energia Trento, dopo un match a lungo condotto, ha perso solamente nel finale grazie a una prodezza del giovane Ellis. «Cremona ha fatto un lavoro incredibile in questa parte di stagione – l'analisi di Christian –. Stanno giocando con uno spirito eccezionale, probabilmente il migliore che hanno avuto per tutta la stagione. Stanno davvero giocando insieme, come squadra. Hanno fatto un grande lavoro a livello di organizzazione riuscendo a mantenere tutti sulla stessa linea e nella giusta direzione. Si sono adattati molto bene, anche dal punto di vista difensivo sarà una partita davvero molto dura, soprattutto sul loro campo ». - «Non dimentichiamoci mai da dove siamo partiti». In tante occasioni Attilio Tesser, specie nelle fasi più difficili del suo ritorno a Trieste, ha sottolineato questo concetto. Come scrive Ciro Esposito oggi sul quotidiano locale, potrebbe essere la massima di un self made man giunto al successo al termine di una scalata sociale partita dal basso. La sua Triestina è stata protagonista proprio di una scalata che sembrava quasi impossibile e che non è ancora giunta alla fine. Mancano due strappi belli tosti a nobilitare un'impresa. Tesser sa bene che il passato nelle prossime settimane conterà poco. Quanto costruito dall'Unione ha un peso, nella doppia sfida con il Caldiero, solo nel caso di parità nei risultati acquisiti in un playout articolato su due tempi che scandiscono un match di 180' più recuperi. Quanto fatto da questa squadra serve tuttavia a dare a tutti (tifosi compresi) consapevolezza della realtà e ai giocatori una base solida per scendere in campo con fiducia senza dimenticare l'umiltà. E serve anche a lavorare al massimo ogni giorno nelle tre settimane post regular season. La prima fase decisiva L'articolazione della stagione in fasi rievoca maldestre uscite e modus operandi della società. Vi ricordate la fase2 già incomprensibile della cacciata di Tesser e dell'arrivo di Bordin? E quelle successive con la scelta di Santoni e giocatori stranieri a grappoli? Tralasciando il resto delle scelleratezze, il rientro di Tesser voluto dal nuovo direttore Daniele Delli Carri, ha funzionato proprio perché la società (dopo l'unica occasione azzeccata di tornare sui suoi passi) è stata lasciata fuori dal campo e dallo spogliatoio. Anche se il modo di operare del club si è fatto sentire sulle vicende agonistiche con la penalizzazione. Eppure il tassello fondamentale per la scalata è stato messo da Tesser in quelle partite di dicembre. Quei sette punti a raddoppiare il bottino miserrimo delle prime 16 gare (con l'ultimo posto per distacco) alla fine fanno la differenza ora tra lo stare davanti o meno in classifica proprio al Caldiero. La ricostruzione Al di là dei punti in classifica l'esperienza tecnica e umana di Tesser, la professionalità di Delli Carri, la disponibilità (e anche le qualità) dei giocatori sono emerse nel trittico Padova-Vicenza-Novara (e volendo poi a gennaio con la Clodiense). I protagonisti in campo erano gli stessi che avevano perso 11 gare nei primi tre mesi. Il tecnico ha ridefinito l'identità del gruppo e Delli Carri a gennaio, senza denaro in tasca, è stato capace di riassestarlo sul piano tecnico. Lo scatto in avanti Ed ecco lo scatto di febbraio, quello delle quattro vittorie di fila, a far uscire la Triestina dalla zona caldissima, anzi proprio dalla zona retrocessione (quella oggi conquistata sul campo e annientata dalla penalizzazione). Il rivitalizzato Tonetto, Silvestri, Balcot, Fiordilino e soprattutto Ionita hanno dato quel qualcosa in più prima della mazzata del -4 e anche di infortuni pesanti (Balcot, Strizzolo, Germano). In alcune partite (Caravaggio, Zanica e Gorgonzola) la squadra si è sfilacciata come era prevedibile. La continuità e la solidità a un certo punto è venuta a mancare a un gruppo costruito in corsa e assemblato da Tesser in emergenza. La tenuta finale Ma nella scalata servono anche i momenti di pazienza, quelli nei quali bisogna tenere la ruota o sfilarsi con il proprio ritmo. Un ritmo che non poteva essere quello di compagini costruite nel tempo come Feralpi, Padova, Vicenza (con le quali si è giocato alla pari) ma sufficiente a tenere la posizione superando Pro Patria, Renate e infine Novara. La determinazione e la concentrazione hanno supportato la squadra nei momenti difficili sul piano tecnico e tattico. La scalata (30 punti nel ritorno) ha forgiato una Triestina capace di rafforzare anche il legame con la tifoseria. E adesso si riparte quasi da zero. L'orgoglio, la motivazione, il senso di appartenenza, l'umiltà sono leve che valgono quanto le qualità tecniche e la resistenza atletica. Anzi, in uno spareggio valgono anche di più. Senza dimenticare mai da dove si è partiti. E senza pensare da dove si ripartirà il 18 maggio. -
Serie A LBA 2024/2025
SandroWeb ha risposto a SandroWeb nella discussione La Pallacanestro Trieste e basket in generale
Beh insomma, è ancora a -2 da Venezia che si è suicidata stasera contro Pistoia. Difficile per loro prendere l'ottavo posto, ma se la giocano sino all'ultimo -
I suntini sandrini di domenica 27 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
DOMENICA 27 APRILE 2025 - Si gioca su due tavoli il finale di stagione della Pallacanestro Trieste. Sul campo, tra il match di domani alle 20 a Cremona e la trasferta di domenica 4 maggio a Varese, la formazione di Jamion Christian cercherà di guadagnare i punti necessari per provare a riprendersi il sesto posto, lasciandosi alle spalle Unahotels Reggio Emilia e Umana Venezia e garantendosi un primo turno playoff il più abbordabile possibile. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", parallelamente al lavoro della squadra, la società attende che vengano depositate le motivazione che hanno portato la corte sportiva d'appello a rigettare il ricorso sulle due giornate di squalifica del PalaRubini per valutare la possibilità di portare avanti un contro ricorso. L'obiettivo resta quello già indicato prima del verdetto di giovedì scorso, riuscire almeno a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo (sostituendo l'altra con un'ammenda salata) per salvare l'incasso playoff e garantire a tutti i tifosi triestini la possibilità di vivere assieme ai propri beniamini il momento più importante della stagione. Nel frattempo si è messa in moto la macchina organizzativa per individuare il campo sul quale disputare l'ultimo match di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari. Vagliate le varie alternative, la scelta finale sembra ormai essersi ridotta a una corsa a due tra Treviso e Verona, con la città scaligera favorita visti i buoni rapporti tra le due tifoserie. VERSO CREMONA Due sconfitte consecutive non hanno minato l'ottimismo in casa triestina. La squadra sta bene, ha lavorato intensamente nel corso di una settimana positiva da un punto di vista delle risposte date dai giocatori alle sollecitazioni dello staff tecnico. Partita speciale per Michele Ruzzier, che torna sul parquet del PalaRadi a qualche anno di distanza dall'esperienza fatta in maglia Vanoli. Sarà proprio il play triestino una delle anime chiamate a guidare i biancorossi dopo i passi falsi contro Venezia e Trento. SPIRITO VANOLI A caccia di punti per chiudere il discorso salvezza, Cremona in campo per disputare una partita solida e centrare il suo traguardo. Nella consapevolezza che, come già accaduto nel match casalingo contro la Dolomiti Energia Trento, si troverà di fronte un'avversaria forte e completa. «Trieste è una squadra ricca di talento e con tanti tiratori – l'analisi del coach Vanoli, Pierluigi Brotto –, che si esalta soprattutto quando fa canestro da lontano. Un'altra loro caratteristica è quella di essere molto forti a rimbalzo, quindi da quel punto di vista sono solidi e possono dar fastidio. Una vittoria ci consentirebbe di guardare al finale di stagione in maniera differente e potremmo giocarci le ultime due partite con un altro spirito». - La partita con il Novara, al di là della goleada frutto di quelle giornate in cui va davvero tutto bene, lascia soprattutto una certezza: la Triestina c'è, è sul pezzo, la squadra non ha mollato nemmeno di fronte a tutte le traversie societarie. Lo scrive oggi Antonello Rodio: il rotondo successo ha certificato infatti che l'Unione, grazie ovviamente al lavoro di Tesser e del suo staff, che non è solo tecnico-tattico, ma anche mentale, ha superato quel fisiologico periodo di calo fisico che, sommato agli infortuni, a qualche episodio sfortunato e ai 4 punti di penalizzazione, avrebbe potuto essere una mazzata per una squadra che era risalita dall'ultimo posto e iniziava forse a sognare i playoff. C'era stata quella settimana nella quale tra la vittoria sfumata allo scadere con la Virtus, il rigore sbagliato con la Pergolettese e la penalità, di fatto la Triestina aveva perso 8 punti. Una batosta sul piano psicologico devastante che ha comprensibilmente creato qualche tensione di troppo nel gruppo. Il tecnico ha giustamente predicato che bisognava serrare le file, continuare a lavorare, ritrovare serenità, vigore fisico, fiducia e consapevolezza di sé stessi. La squadra, a dire il vero, aveva già dimostrato di essersi ritrovata non solo con il successo sul Renate, ma anche con Padova e Vicenza, gare nelle quali meritava sicuramente di più. Ma con il Novara l'aggressività con cui l'Unione ha approcciato la partita, la furiosa voglia di vincere associata a una giornata evidentemente storta degli ospiti, hanno dato vita a una vittoria storica nelle dimensioni. Insomma, staff tecnico, giocatori e tifosi sono sulla stessa lunghezza d'onda: raggiungere la salvezza puntando sull'orgoglio e la dignità, ma anche per dare una base fondamentale come la permanenza della categoria alla soluzione delle traversie societarie. Come ha giustamente ricordato il tecnico a fine partita, la squadra senza le vicende societarie sarebbe già salva, ma ora il traguardo bisogna sudarselo nei play-out con il Caldiero, ai quali bisognerà arrivarci preparati con il fisico e con la testa. Sotto questo aspetto Tesser ha già indicato la road-map che porta agli spareggi: «Lavoreremo in questa settimana con doppi allenamenti per mettere qualcosa sia di fisico che di tattico, anche con alcune ripetizioni, perché sarà fondamentale arrivare agli spareggi bene sul piano atletico ma anche nella condizione mentale». Ma non solo: il tecnico sottolinea anche che non bisogna cadere nella tentazione della situazione di vantaggio da cui si partirà negli spareggi: «Non ci sono calcoli sui due risultati su tre a disposizione – afferma Tesser –, le partite le devi giocare e a meno che non ci sia qualcosa di eclatante da una parte o dall'altra, te le giochi tra equilibrio e tensione. Credo che ci sarà grande equilibrio e da battagliare molto, bisognerà arrivarci con la tensione giusta, che non brucia energie nervose, sapendo che lo spareggio va giocato tecnicamente e tatticamente sui 180 minuti». Insomma, la Triestina ha ritrovato il suo pieno potenziale nel momento giusto. Ora si tratta di cons ervare questa condizione fisica e mentale, e isolare il gruppo dal pensiero delle tempeste societarie. Ma anche sotto questo aspetto avere Tesser in panchina è una garanzia assoluta -
I suntini sandrini di sabato 26 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
SABATO 26 APRILE 2025 - A fine partita la curva e tutto lo stadio lo hanno acclamato a lungo ma lui non se n'è accorto e da vero signore qual è, Attilio Tesser si scusa subito con i tifosi: «Giuro che non ho sentito, mi dispiace, io vado via subito negli spogliatoi ed è mio carattere salutare alla fine solo quando viene raggiunto un risultato, e oggi sono felice da un lato ma anche amareggiato per non aver centrato subito l'obiettivo salvezza. Se qualcuno mi avesse chiamato sarei tornato fuori volentieri, per cui ringrazio di cuore e chiedo scusa a tutti. Spero di salutare bene a traguardo raggiunto». Intanto, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", ieri la sua Triestina ha chiuso la regular season con il botto: «Questa bella vittoria - spiega il tecnico - deve essere un'iniezione di fiducia anche per i playout, anche se ogni partita fa storia a sé e le tensioni saranno alte. Ma certo è meglio finire con una prova che dà anche quella consapevolezza che avevamo un po' perso quando pur facendo bene, non avevamo portato a casa punti che avrebbero potuto darci la salvezza diretta». GiTesser ricorda che ora bisognerà concentrarsi sui playout, ma non può non sottolineare come sul campo la salvezza sarebbe già stata ottenuta: «Ora bisognerà ricaricare la pile e prepararci bene agli spareggi, ma va ricordato che questa squadra senza le note vicende societarie sarebbe già salva. Abbiamo fatto i punti che ci consentono di dire che abbiamo fatto qualcosa di molto importante. Il nostro sul campo lo abbiamo fatto, questo gruppo e quelli che c'erano prima, come El Azrak, Attys o Vallocchia, che hanno fatto punti fondamentali». Il tecnico alabardato non può che elogiare la squadra: «Partire in questo modo cambia le partite. C'era un po' di tensione ma siamo stati molto bravi, andando subito addosso all'avversario, recuperando palloni e facendo anche dei bei gol, contro una squadra che giocava per entrare nei playoff. E siamo stati bravissimi a restare concentrati e a insistere anche dopo il secondo e il terzo gol. Dispiace solo per Olivieri, che ha una distorsione alla caviglia da valutare e che ha fatto credo la sua miglior partita. Abbiamo replicato una parte di prestazione fatta anche a Vicenza, dove però il gol non è arrivato mentre gli altri lo hanno trovato centrando l'incrocio al primo tentativo. E questo cambia le partite». - Un danno d'immagine superiore a quello economico e sportivo. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, Michael Arcieri, a nome del presidente Paul Matiasic e di tutta l'organizzazione che, da ormai un anno, ha preso in mano la Pallacanestro Trieste, riassume con estrema lucidità e durezza il pensiero della società sui fatti che, sabato scorso, hanno portato alla squalifica del PalaRubini. Rivolgendosi a quel 99% di tifosi che ha sempre sostenuto squadra e città con grande «correttezza e onore». Delusione, non rabbia, amarezza non arrendevolezza. Dagli episodi che costringeranno la Pallacanestro Trieste a giocare in campo neutro l'ultima partita di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari e la gara-tre dei quarti di finale playoff, la Pallacanestro Trieste ripartirà nella convinzione che ciò che è accaduto, non dovrà più succedere. TUTELARE L'IMMAGINE Una lezione amara molto pesante, ma dalla quale trarre insegnamento per il futuro. Come sottolineato da quel «sappiamo benissimo quali sono i nodi da risolvere e i profili dei responsabili», frase che testimonia la volontà di percorrere tutte le strade opportune per tutelare gli interessi della società. All'inizio di aprile, Mike Arcieri è volato a Ginevra per incontrare i dirigenti delle massime leghe europee e testimoniare la volontà di una società in decisa crescita di entrare a far parte, in un prossimo futuro, dell'elite del basket europeo. Le belle parole spese, anche sulla passione della città e sull'atmosfera particolare che si respira all'interno del palasport, rischiano adesso di diventare un pericoloso boomerang. MISURE E PROVVEDIMENTI Personale di sicurezza, telecamere aggiuntive per coprire i punti strategici del palazzetto (la zona da cui è partita la bottiglietta, non è attualmente coperta da telecamere), mano pesante e richiesta di daspo per chiunque venga identificato con certezza, senza riguardo per l'età. In più, vietate le coreografie, che sono state l'anima del PalaRubini negli ultimi anni e che, non più tardi di sabato scorso, hanno accolto e abbracciato Federico Franceschin. Una stretta decisa anche a costo di scelte difficili e, almeno per una parte della tifoseria, impopolari, con la società determinata a far rispettare a tutti i costi regole chiare e definite. RAPPORTO CON LEGA E FEDERAZIONE Da intensificare, nella consapevolezza che la capacità di mediazione con gli organi che il basket lo gestiscono, può essere fondamentale proprio in queste situazioni. L'assenza della Pallacanestro Trieste a Reggio Emilia, unica società assente nella kermesse organizzata dalla Fip lo scorso novembre durante Italia–Islanda, non era passata inosservata. Per essere credibile, a volte è necessario essere presenti. Anche a costo di snaturare un po' le proprie convinzioni. -
I suntini sandrini di venerdì 25 aprile 2025
SandroWeb ha pubblicato una discussione in L'angolo dei suntini sandrini mattutini
VENERDÌ 25 APRILE 2025 - Ultimo capitolo della regular season per la Triestina. Oggi al Rocco arriva il Novara (ore 16.30) e l'Unione conserva una piccola speranza che sia anche l'ultimo appuntamento della stagione perché questo vorrebbe dire salvezza diretta (oltre alla vittoria degli alabardati, però, servirebbe anche la sconfitta del Caldiero e che la Pro Vercelli non vinca). Un successo dell'Unione, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", potrebbe anche portare a giocare i playout con il Caldiero invece che con la Pro Patria, ma di certo l'obiettivo minimo è il pareggio, che assicura il fatto di giocare gli spareggi salvezza in vantaggio. Tutti calcoli che secondo mister Tesser lasciano il tempo che trovano: «Noi dobbiamo pensare di fare il nostro, si gioca sempre per vincere, poi c'è la lettura della partita e anche altre situazioni che non derivano da noi, ma in campo si scende per vincere». Ma non sarà una passeggiata visto che di fronte ci sarà un Novara che è una buona squadra e nonostante i due punti di penalizzazione è a un passo dai play-off, che per i piemontesi sarebbero certi in caso di pareggio al Rocco: «Il Novara è un'ottima squadra - spiega Tesser - che ha da poco cambiato un tecnico che era un amico con un altro che da calciatore ho anche allenato, dal suo arrivo stanno facendo bene. Hanno cambiato modulo, dal 3-5-2 a un 4-3-3 molto intenso, aggressivo, non dando punti di riferimento, attraversano un momento di salute mentale molto buona». Il tecnico rivela anche cosa vuole dalla sua Triestina: «Dobbiamo trovare energie fresche, nuove, mentali soprattutto, perché con questi ultimi risultati abbiamo perso un po' di fiducia, di certezze e questo non va bene. Abbiamo però motivazioni importanti che ci devono dare l'urgenza di fare i punti, di onorare al meglio questa maglia, di tirare fuori il nostro orgoglio. Voglio vedere una squadra che lotta, combatte e ha voglia di fare un risultato positivo». Tesser ammette esplicitamente che non ci sarà nessuna gestione dei diffidati, quindi si presume che Silvestri, Tonetto e Fiordilino saranno in campo dal primo minuto: «Non c'è nessuna gestione, ho fatto una scelta e questa gestione per me non esiste, perché io ci credo e credo in quello che dobbiamo ancora fare noi. Dobbiamo vincere questa partita e poi vedere cosa fanno gli altri, non possiamo permetterci in questo momento altri pensieri, il mio è rivolto solo al campo». Come noto Tesser dovrà fare a meno dello squalificato Ionita e degli infortunati Bianay Balcot e D'Urso (per quest'ultimo il tecnico parla di stagione terminata per un problema tendineo, simile a quello che ha avuto Germano). A proposito di Germano, sembra improbabile vederlo per qualche minuto: «Si allena col gruppo da quattro giorni - spiega Tesser - è un po' un rischio: un po' di insicurezza ancora c'è, quindi non credo possa essere a disposizione per questa partita. Siamo quindi un po' contati e per alcune situazioni tattiche che avevo intenzione di fare, non ci sono i presupposti per metterle in pratica». Pertanto, visto che non verranno risparmiati i diffidati, davanti a Roos dovremmo vedere la coppia Silvestri-Frare, con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo Correia play con Fiordilino e uno fra Braima e Voca, quindi probabilmente Cortinovis dietro agli attaccanti Strizzolo e Olivieri. - Una sentenza che penalizza una città intera, quella che la Corte Sportiva d'Appello federale ha emesso ieri, a seguito del reclamo presentato dalla Pallacanestro Trieste, relativa alle due giornate di squalifica del PalaRubini comminate dopo i fatti avvenuti nel match casalingo di sabato scorso contro Trento. Come scrive Lorenzo Gatto, la Corte d'Appello, si legge nello stringato comunicato riportato sul sito della Fip, ha rigettato il ricorso confermando una squalifica che appare oggettivamente troppo severa nei confronti della società e di un pubblico che per i suoi comportamenti, specie se rapportati con quelli di altri palazzetti, non meritava di essere colpito con tanta severità. LE CONSEGUENZE Salta, dunque, l'ultimo match di stagione regolare contro il Banco di Sardegna Sassari in programma l'11 maggio ma, soprattutto, la Pallacanestro Trieste sarà costretta a giocare in campo neutro la gara 3 dei quarti di finale playoff. Danno morale e materiale notevole, con la perdita di un incasso, quello dei playoff, che avrebbe portato oltre seimila persone al PalaRubini garantendo alle casse biancorosse più di 200mila euro. RIFLESSIONI Detto, ribadito e scritto a caratteri di fuoco che il gesto che ha portato alla squalifica del campo, il lancio della bottiglietta indirizzato verso uno dei direttori di gara, va condannato e punito, da parte della giustizia sportiva si poteva trovare una formula che, pur colpendo la società, non la penalizzasse in maniera eccessiva. Su questo si era basato il ricorso con cui Trieste aveva cercato di trasformare l'iniziale squalifica di due giornate con un solo turno di stop trasformando l'altra in un ammenda pecuniaria anche pesante. La Corte Sportiva non ha voluto sentire ragioni, nonostante le sensazioni positive con cui la società si era approcciata a questo appello. SOLUZIONI Detto che, almeno per il momento, Pallacanestro Trieste non intende rilasciare dichiarazioni ufficiali, in casa biancorossa si è cominciato a lavorare per trovare il campo su cui giocare le prossime sfide. Nel match contro Sassari c'è da tenere in considerazione la necessità di trovare un impianto sufficientemente capiente per ospitare i potenziali 4.000 abbonati che avrebbero diritto ad accedere alla gara. Nel 2009, anno della B2 in cui il PalaRubini venne squalificato, l'allora Acegas di Massimo Bernardi andò a giocare al Forum di Pordenone. Ma era un'altra categoria, in A1 bisogna garantire l'attrezzatura (tabelloni elettronici adeguati e led) di cui l'impianto friulano non dovrebbe essere munito. A questo punto, ma le ipotesi vanno considerate ancora come tali, le soluzioni possibili potrebbero essere Treviso e Verona. Detto che il PalaVerde, visti i rapporti tra le due tifoserie, appare complicato, l'idea più logica appare quella di Verona -
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Ricorso non accolto, restano le due giornate di squalifica https://www.citysport.news/it/notizie/pallacanestro-trieste/rigettato-il-ricorso-trieste-restano-le-due-giornate-di-squalifica.html- 20.954 risposte
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I suntini sandrini di giovedì 24 aprile 2025
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GIOVEDÌ 24 APRILE 2025 - «Dopo Trieste, Cremona è il mio posto del cuore. Una città che mi ha accolto benissimo, in cui ho conosciuto la mia ragazza e che mi ha dato la possibilità di giocare stagioni memorabili». Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", lunedì sera, alle ore 20, la Pallacanestro Trieste giocherà il posticipo della ventottesima giornata contro la Vanoli e Michele Ruzzier racconta così l'emozione del ritorno al PalaRadi. Un palazzetto che è stato la sua casa per tre lunghi anni e in cui ha trascorso uno dei periodi più significativi della sua carriera cestistica. Alzando, oltretutto, un trofeo. «Una Coppa Italia vinta con grande merito ma da assoluti outsider - racconta Ruzzier - al termine di una stagione in cui la mano di un grande coach come Meo Sacchetti ci regalò un traguardo incredibile. Ho un ricordo davvero molto bello di quel gruppo e di quello spogliatoio, coeso e compatto, per certi versi mi ricorda quello della Trieste di questo campionato». Un campionato che volge al termine di una regular season combattutissima. Per Ruzzier e compagni, l'obiettivo sarà sfruttare al massimo il calendario (dopo Cremona, trasferta a Varese e match contro il Banco di Sardegna Sassari) per recuperare posizioni su Reggio Emilia, tenere a distanza la Reyer Venezia e chiudere con un sesto posto che garantirebbe la partecipazione alle coppa europee nella stagione 2025/2026. Non sarà facile per il valore di un'avversaria che potrebbe, in caso di successo di Scafati in casa contro Treviso, aver ancora bisogno di due punti per centrare la matematica certezza della permanenza nella massima serie. «Nei finali di stagione è sempre così - sottolinea Michele - ogni squadra gioca per un obiettivo e questo rende tutte le partite estremamente complicate. Sarà così anche lunedì sera, conoscendo l'ambiente sono convinto che la Vanoli scenderà in campo per vincere per cui, per uscire dal PalaRadi con i due punti, dovremo disputare una partita accorta, prestando grande attenzione al valore della nostra avversaria». Partita accorta e grande concentrazione sin dalla palla a due iniziale. Nelle ultime settimane, la Pallacanestro Trieste ha saputo riprendere in mano le partite nel secondo tempo dopo una brutta partenza. «E' un aspetto sul quale stiamo mettendo il focus - conferma Michele - . E' successo un po' troppo spesso, ultimamente, ed è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare». Anche perchè dare fiducia a una formazione come la Vanoli potrebbe risultare pericoloso. «Ne abbiamo avuto conferma guardando come la Vanoli ha giocato contro la Dolomiti Energia - conclude il play triestino -. Ha condotto a lungo nel punteggio, si è giocata la vittoria in volata perdendo solo a causa di una prodezza di Ennis. Ma resta una squadra forte, completa e che può vantare giocatori di assoluto spessore. Per uscire con i due punti da Cremona dovremo disputare davvero una grande partita» - La Triestina si prepara all'ultima sfida della regular season, nella speranza che sia anche l'ultima della stagione perché questo vorrebbe dire salvezza diretta. Come scrive Antonello Rodio, il destino più probabile sembra però quello dei playout, ma la squadra alabardata deve fare il suo dovere fino in fondo e innanzitutto cercare la vittoria domani contro il Novara (al Rocco inizio ore 16.30). Poi si sa che un pareggio basterebbe per assicurarsi i playout da una posizione di vantaggio, ma un successo potrebbe aprire altri scenari. Tanto per cambiare, Tesser non potrà avere tutta la rosa a disposizione, inoltre c'è una delicata gestione dei diffidati (sono in tre che se prendono un cartellino giallo salterebbero l'andata degli eventuali play-out) da valutare con attenzione. Innanzitutto non ci sarà Ionita, che è squalificato, ma saranno sicuramente assenti anche Bianay Balcot e D'Urso, entrambi ancora out per infortunio. C'è da registrare invece il recupero di Germano, che dopo una stagione molto travagliata da qualche giorno si allena regolarmente con il gruppo e disputa le partitelle, anche se con una certa prudenza. Ovviamente è molto difficile che possa partire dal primo minuto, ma è probabile che venga convocato e sia magari a disposizione per un piccolo scampolo di partita, magari entrando da terzino destro se a un certo punto Jonsson dovesse essere necessario a centrocampo. Come detto, va fatta poi un'attenta valutazione dei tre giocatori in diffida: Fiordilino, Silvestri e Tonetto. Il primo, Fiordilino, è difficilmente preservabile, per il semplice fatto che a centrocampo mancherà già Ionita e le alternative a disposizione sono pochine. Per sostituire il moldavo Tesser potrà scegliere Braima o Voca, ma difficilmente entrambi. Più probabile che sia il primo, perché Voca è una pedina che può dare una mano anche sulla trequarti vista l'assenza di D'Urso. Proprio per questo motivo, sembra più probabile che come trequartista stavolta possa partire Cortinovis, sia per dare subito uno strappo di qualità, sia per tenersi il più poliedrico Voca come chiave da giocarsi anche eventualmente a centrocampo. Gli altri due diffidati, volendo, hanno invece delle alternative se si deciderà di non rischiare una squalifica. Come terzino sinistro, dopo il suo infortunio Cancellieri ha già fatto la sua ricomparsa per una decina di minuti a Vicenza, per cui potrebbe essere schierato al posto di Tonetto. Se poi si volesse risparmiare Silvestri, in quanto non solo difensore centrale ma anche leader fondamentale della squadra in un'eventuale partita di play-out, in panchina c'è un Bianconi che si è sempre dimostrato affidabile quando chiamato in causa. Saranno questi i dubbi di Tesser in vista del match di domani: il tecnico dovrà scegliere se rischiare alcune pedine importanti per dare il massimo contro il Novara (sapendo che un risultato positivo è necessario, ma una vittoria potrebbe anche non cambiare di molto le cose), oppure salvaguardare qualche elemento ragionando già in ottica playout. Di solito il tecnico alabardato tende a guardare solo alla partita da giocare, senza tanti calcoli, ma se sarà davvero così lo si scoprirà domani al Rocco. -
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Secondo me disincentiva invece l'interesse di più di qualcuno "sano" a venire in palazzo. Che è molto peggio- 20.954 risposte
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I suntini sandrini di mercoledì 23 aprile 2025
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MERCOLEDÌ 23 APRILE 2025 - Arriva pesantissimo il conto servito dalla federazione in riferimento ai fatti accaduti sabato scorso durante il match tra Pallacanestro Trieste e Dolomiti Energia Trento. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la dura contestazione, non solo verbale, nei confronti della terna arbitrale è stata severamente punita dal giudice sportivo che ha squalificato per due giornate il PalaRubini. Decisione che rischia di privare il pubblico triestino della possibilità di vivere al fianco della propria squadra questo intenso finale di stagione. LA SENTENZA «Squalifica del campo di gioco per due gare per offese, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri - si legge nei provvedimenti della ventisettesima giornata - per lancio di oggetti non contundenti (palle e aeroplanini di carta, bottigliette di plastica vuote) e contundenti (monete, bottigliette piene d'acqua), collettive e frequenti, non colpendo e colpendo. In una occasione un arbitro veniva colpito ad una gamba, senza danno, da una bottiglietta piena di acqua, fatto che provocava la temporanea sospensione della gara per alcuni minuti». Preso atto dei provvedimenti del giudice sportivo, la Pallacanestro Trieste si è mossa presentando ricorso. L'obiettivo, riuscire a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo commutando la seconda in un ammenda pecuniaria. Non venisse accolto il ricorso, la società rischierebbe di dover giocare in campo neutro non solo l'ultima giornata di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari ma anche la gara-tre del primo turno dei play-off. LA REAZIONE «In questo momento, la Pallacanestro Trieste è totalmente concentrata sulla presentazione del proprio ricorso nei confronti della decisione disciplinare del giudice sportivo - si legge nella nota emessa nel pomeriggio di ieri dalla Pallacanestro Trieste -. Un comunicato completo da parte dell'organizzazione in merito agli eventi di sabato sera seguirà la decisione del giudice d'appello». Ricorso dovuto per tutelare la società e la parte sana della tifoseria biancorossa ma che nulla toglie alla ferma condanna nei confronti del gesto che ha causato la squalifica del campo. «La Pallacanestro Trieste - continua il comunicato - ribadisce ancora una volta il suo impegno inequivocabile nel fornire un ambiente totalmente sicuro che dia priorità alla salute e al benessere di ogni persona che entra nella nostra arena e che assicuri che giocatori, allenatori e arbitri possano svolgere la propria professione in un'atmosfera caratterizzata da grande rispetto reciproco, entusiasmo e amore per il gioco». RINVIO La Fip ha disposto la sospensione di tutte le gare in programma sabato 26 aprile, giornata delle esequie di Papa Francesco. Rinviato, dunque, il match tra Vanoli Cremona e Pallacanestro Trieste, il recupero è stato riprogrammato per lunedì prossimo alle ore 20 al PalaRadi di Cremona. - Come noto, la situazione societaria della Triestina non è esattamente di quelle da gonfiare il petto, ma almeno ieri si è smontato il giallo che aveva caratterizzato la Pasqua alabardata. Come scrive Antonello Rodio, ieri infatti staff tecnico e giocatori hanno visto regolarmente accreditati sui loro conti correnti i soldi degli stipendi di febbraio. E questo a seguito dei bonifici che erano partiti mercoledì 16 aprile verso le ore 19, che poi è la scadenza cruciale da tenere presente per non incorrere in ulteriori penalizzazioni oltre a quelle che ci saranno per le inadempienze in fatto di Irpef e contributi. Lo stato di incertezza sugli stipendi e l'ulteriore allarme si era diffuso sabato, dopo che a tutto venerdì 18 aprile i giocatori non avevano ricevuto materialmente sui loro conti gli emolumenti attesi. Un ritardo che aveva alimentato ulteriori dubbi sull'effettivo pagamento nei tempi previsti da parte della società. Ma la società aveva ribadito di aver pagato entro la scadenza del 16 aprile e che i ritardi nell'accreditamento andavano addebitati alle condizioni degli istituti bancari, una tempistica poi prolungata fino a ieri dalle festività pasquali. Ieri si è avuta l'evidenza che l'operazione è andata a buon fine e quindi almeno sotto questo aspetto la società ha rispettato i tempi, cosa che purtroppo non si può dire sulla parte Irpef e e quella riguardante i contributi. Ora, per fotografare esattamente la situazione della Triestina su questa benedetta scadenza del 16 aprile, bisognerà aspettare la comunicazione della Covisoc alla Figc, che poi informerà la Procura federale che provvederà a emettere i vari deferimenti. In questa occasione i tempi non saranno necessariamente brevissimi, perché ricordiamo che le penalizzazioni verranno scontate nella prossima stagione. Tutto lascia pensare comunque che la situazione sia uguale a quella della scadenza di febbraio, ovvero che la Triestina sia in regola per gli stipendi ma non per i versamenti di tasse e contributi. Questo, come abbiamo già visto, comporta 4 punti di penalizzazione, ma stavolta ci sarà presumibilmente anche la recidiva che potrebbe portare uno o altri due punti di penalità. Una prossima stagione che ovviamente comporta alcuni presupposti fondamentali: una società che riesca a saldare tutto il pregresso e sia in regola con tutte le modalità che serviranno all'iscrizione entro i termini del 6 giugno. A questo proposito, la Figc ha ufficializzato i criteri da rispettare per potersi iscrivere e la variazione più significativa, dovuta proprio alle tante difficoltà economiche e societarie legate all'attuale stagione che hanno portato a penalizzazioni ed esclusioni, è rappresentata dalla cifra inerente alla fideiussione, destinata a raddoppiarsi: si passerà infatti dai 350mila euro attuali a 700mila euro. Per il resto, oltre a essere in regola con i parametri infrastrutturali, dovrà anche essere rispettato il solito indice di liquidità, con una soglia di 0,8 di valore. Qualora questo parametro non dovesse essere rispettato sarebbe chiesto un ulteriore versamento. In più gli stipendi de i tesserati e dei dipendenti dovranno essere pagati fino ad aprile. -
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Sarei molto ma molto sorpreso se vincessimo il ricorso... poi le vie del Signore sono infinite...- 20.954 risposte
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Vanoli Cremona - Pallacanestro Trieste (lunedì 28 aprile ore 20)
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No, perché al PalaRadi domenica c'è JuVi Cremona-Avellino -
Vanoli Cremona - Pallacanestro Trieste (lunedì 28 aprile ore 20)
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In attesa di capire quando verrà recuperata, visto che sabato causa funerale pontificio non si giocherà... (molto probabilmente posticipata a lunedì sera) -
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In un mondo ideale, viene fatto nome e cognome di chi ha causato le due giornate di squalifica e daspato a vita. In un mondo ideale, appunto- 20.954 risposte
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Parlato con un ex addetto agli arbitri, ha confermato la mia versione- 20.954 risposte
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Paghi una delle due e l'altra la devi per forza scontare...- 20.954 risposte
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I suntini sandrini di martedì 22 aprile 2025
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MARTEDÌ 22 APRILE 2025 - C'è un gap da colmare in vista dell'imminente inizio dei play-off. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", le sconfitte di Trapani e Venezia e il passo falso di sabato scorso contro Trento evidenziano che, in una serie A che ha alzato il tasso tecnico e la qualità agonistica dei suoi protagonisti, la Pallacanestro Trieste fatica a reggere l'urto delle formazioni al vertice della classifica. La Dolomiti Energia ha completato il suo percorso netto in stagione contro i biancorossi (doppio successo in campionato più vittoria nella semifinale di coppa Italia) giocando una partita solida, condotta con autorità anche nel momento in cui la sua avversaria sembrava in grado di rovesciarne l'inerzia. Assoluta padrona del campo nel primo tempo, la formazione di Galbiati ha subito l'orgoglioso ritorno di una Trieste che, quanto meno, davanti al suo pubblico ha mostrato carattere. La formazione di Jamion Christian è rientrata in partita ma non è mai riuscita a prendere in mano una sfida che la sua avversaria ha condotto con merito sino alla fine. Tenuta mentale e fisica, in questo momento, sotto i riflettori. I tanti infortuni (Valentine fuori un mese, Ross addirittura due), hanno obbligato agli straordinari alcuni dei protagonisti che oggi pagano dazio a una condizione atletica sicuramente da migliorare. PARLANO I NUMERI Contro le sette squadre che, Tortona permettendo, si giocheranno lo scudetto ai play-off, Trieste chiuderà la stagione regolare con quattro vittorie e dieci sconfitte. Due successi contro quella Virtus Bologna che, calendario alla mano, potrebbe presentarsi da testa di serie numero uno nella post season poi i successi contro Milano nella gara d'esordio e a Reggio Emilia. Per il resto c'è un significativo 0-2 con Trapani, Brescia, Trento e Venezia oltre ai passi falsi di Milano e quello in casa contro Reggio. Viceversa, cosa che fa ben sperare in vista degli ultimi tre turni contro Cremona, Varese e Sassari, con le squadre che la seguono in classifica, al momento la formazione di Christian è 12-1 avendo sempre vinto (2-0 con Tortona, Treviso, Napoli, Scafati e Pistoia, 1-0 con Cremona e Varese) eccezion fatta per la trasferta di Sassari. LA VOLATA FINALE Tre giornate di regular season per definire la griglia play-off. L'obiettivo massimo a cui può ambire Trieste è un sesto posto da conquistare recuperando i due punti di svantaggio su Reggio Emilia e tenendo a bada il ritorno della Reyer Venezia. Per essere ragionevolmente certa di centrare un obiettivo importante per garantirsi la partecipazione a una delle prossime coppe europee, serviranno tre successi. Con due, visto il cammino che attende Venezia, c'è il rischio di concludere a quota 36, a pari punti con la Reyer e Reggio Emilia. E in quel caso, per classifica avulsa, la formazione di Jamion Christian chiuderebbe all'ottavo posto. GLI ANTICIPI Trieste, Trento e Trapani saranno in campo già sabato negli anticipi della ventottesima giornata. Un programma che si aprirà alla Il T quotidiano Arena con di fronte Dolomiti Energia Trento e Banco di Sardegna Sassari. Alle 20.30 si sfideranno Vanoli Cremona–Pallacanestro Trieste e Napoli Basket–Trapani Shark - Sarà un 25 aprile col cuore in gola. Come scrive Antonello Rodio, oltre a quello che farà la Triestina al Rocco contro il Novara, molto dipenderà da altre tre partite che si giocheranno in contemporanea, ovvero Pergolettese-Pro Patria, Pro Vercelli-Renate e Clodiense-Caldiero. Per l'Unione tutti gli scenari sono aperti e sono ben cinque: la salvezza diretta, i play-out in posizione di vantaggio contro Pro Patria o Caldiero, e gli spareggi in posizione di svantaggio contro i bustocchi o la Pro Vercelli. SALVEZZA DIRETTA È un'ipotesi improbabile, ma la squadra di Tesser ha ancora una possibilità per riuscire a salvarsi senza passare dai playout, però ovviamente non dipende solo dalla partita dell'Unione. La prima condizione è che la Triestina batta il Novara, ma ne servono altre due perché si evitino i rischi degli spareggi: la Pro Vercelli non deve vincere in casa con il Renate, ma soprattutto il Caldiero deve perdere a Chioggia con la già retrocessa Clodiense. Questo porterebbe l'Unione al quintultimo posto con 9 punti sul Caldiero, quindi i play-out non si disputerebbero. Che il Caldiero perda con la Clodiense è un'ipotesi altamente improbabile, anche se non impossibile visto che la squadra allenata da Bruno Tedino ha fatto sudare la scorsa settimana anche la capolista del girone Padova. Playout con la Pro Patria C'è poi l'ipotesi statisticamente più probabile, quella dei play-off contro la Pro Patria da una posizione di vantaggio (che significa partita di ritorno in casa e la certezza di salvarsi a parità di gol nelle due partite). Perché si verifichi, la Triestina deve arrivare davanti o alla pari con la Pro Patria, e dietro alla Pro Vercelli. Pertanto con un pareggio contro il Novara, l'Unione si assicura questa soluzione, perché anche se i bustocchi vincono e raggiungono gli alabardati, sono in svantaggio negli scontri diretti. Addirittura la Triestina entrerebbe in questa ipotesi anche perdendo col Novara, se allo stesso tempo la Pro Patria non batte la Pergolettese. PLAYOUT CON IL CALDIERO Per giocarsi i play-out contro il Caldiero, ovviamente sempre da posizione di vantaggio, è necessario che la Triestina arrivi quintultima e superi la Pro Vercelli. E visto che gli alabardati sono in vantaggio negli scontri diretti con i piemontesi, basta che aggancino i rivali. Questo si verifica se la Triestina vince e la Pro Vercelli non batte il Renate (e ricordiamo che in questo caso, se anche il Caldiero perde, la salvezza è diretta), ma anche se l'Unione pareggia e i piemontesi vengono sconfitti in casa. Questo a prescindere dal risultato della Pro Patria, perché anche in caso di arrivo a tre, la classifica avulsa premia la squadra di Tesser che quindi sarebbe quintultima e andrebbe ad affrontare il Caldiero. PLAYOUT IN SVANTAGGIO Sono poche, ma esistono, anche le sciagurate possibilità che la Triestina vada a giocarsi i play-out da posizione di svantaggio, quindi dovendo segnare un gol in più degli avversari nell'arco delle due partite e con l'andata al Rocco. Questo si verifica se gli alabardati finiscono terzultimi, quindi se perdono in casa con il Novara e la Pro Patria vince con la Pergolettese. Ma l'avversaria, a questo punto, dipenderebbe da Pro Vercelli-Renate: se i piemontesi vincono o pareggiano, il play-out sarà Pro Patria-Triestina, se invece perdono, il play-out sarà Pro Vercelli-Triestina. -
Pallacanestro Trieste - Dolomiti Energia Trentino (sabato 19 aprile ore 20)
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Squalifica che trasformeremo in multa salata da pagare. P.S. non capirò MAI chi giustifica uno o più idioti che lanciano bottiglie d'acqua in campo -
I suntini sandrini di domenica 20 aprile 2025
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I suntini sandrini di domenica 20 aprile 2025
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DOMENICA 20 APRILE 2025 - Due tiri liberi di Zukaskas a nove secondi dal termine di un match vibrante e tirato sino alla sirena finale, regalano alla Dolomiti Energia Trento il successo sul parquet del PalaRubini. L'errore da tre punti di Valentine e i successivi liberi di Niang, che hanno fissato il definitivo 88-94, confermano le qualità di un'ottima Dolomiti Energia capace di dare ulteriore sostanza al suo splendido campionato. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Trento vince perché gioca un basket efficace e divertente, fatto di semplicità grande atletismo e concretezza, mettendo in mostra tutto il talento di un roster costruito senza fare follie ma con la capacità di assemblare gli uomini giusti. Per Trieste, dopo la debacle di Venezia, un passo falso che non ridimensiona le ambizioni di una squadra che anche ieri ha confermato di essere capace, soprattutto davanti al suo pubblico, di lottare alla pari con i top team di questo campionato. La formazione di Jamion Christian ci ha provato fino in fondo, lottando ma trovando sulla sua strada un arbitraggio che ha rovinato la sfida complici le mania di protagonismo di Lanzarini e della terna in generale. Non ha perso comunque per colpa degli arbitri, Trieste è apparsa oggettivamente in difficoltà contro un'avversaria che ha sempre saputo fare le cose giuste nel momento giusto. Nella corsa play-off, grazie alla sconfitta di una Tortona fermata al palaVerde di Treviso e in evidente crisi, la formazione di Jamion Christian compie un passo avanti importante verso la post season ma, già dal match della prossima settimana a Cremona, ci sarà bisogno di ritrovare quella brillantezza mancata nelle ultime settimane. IL primo tempo Avvio scoppiettante, tre minuti ad altissimo ritmo nel quale Trieste trova la spinta di Uthoff, due triple e otto punti consecutivi, per tenere a bada l'irruenza di una Dolomiti Energia che sfrutta il talento di Cale e Lamb. Trento muove la palla, penetra e scarica e trova buone soluzioni offensive colpendo sia dal perimetro che da sotto. La schiacciata di Mawugbe e la tripla di Lamb firmano l'11-15 dopo 5' di primo quarto. Dentro McDermott per Valentine ed è subito Sean a firmare la bomba di una Trieste da 4/4 dall'arco dei 6.75 ma l'inerzia della partita è tutta nelle mani di Trento che tirando col 75% dal campo allunga fino al 24-32 di fine primo quarto trascinata da un Cale perfetto (13 punti, 2/2 da 2, 3/3 da 3). Due prodezze di Valentine dimezzano lo svantaggio in apertura di secondo quarto, l'energia di Johnson tiene Trieste sul 32-36 poi è Quinn Ellis tripla e sottomano rovesciato per il 32-41 su cui Christian è costretto a chiamare time out. Non si ferma la spinta di una Dolomiti Energia che tirando con il 60% da 2 (12/20) e l'80% da 3 (8/10) allunga sul 37-51 con 2' sul cronometro del primo tempo. SECONDO TEMPO La tripla di Brown, il due+uno di Johnson, due liberi di Ross e ancora la schiacciata di Johnson. Parziale di 10-0 in due minuti e Trieste torna prepotentemente nel match costringendo coach Galbiati a chiamare time-out. Trento rischia l'aggancio sulla tripla del possibile 56-56 sbagliata da Valentine poi torna ad allungare con il mini parziale che la porta 54-62 a 4' dalla fine del terzo parziale. Vantaggio ospite parzialmente ridotto dalla splendida giocata di Ruzzier che sulla sirena inventa l'assist per la schiacciata di Brooks. Squadre all'ultimo intervallo sul 61-67. Si riparte ancora da Ruzzier, canestro del 63-67, Trieste fatica ma non molla. È il silente Ford a prendere in mano la squadra nelle fasi decisive. Trieste ci prova fino alla fine ma la Dolomiti energia ha qualcosa in più, controlla e la chiude nel finale - Lo stato di incertezza determinato dalle reiterate inadempienze della società induce l'ambiente ad alimentare dubbi. Al momento la parte netta degli stipendi dei tesserati non è ancora apparsa sui rispettivi conti correnti. La società assicura che si tratta solo di un problema tecnico non addebitabile a sue responsabilità ma agli istituti bancari riceventi il bonifico che a detta del club sono stati effettuati il 16. Martedì si avrà l'evidenza del buon fine o meno dell'operazione. Non resta che attendere i fatti. Lo scrive oggi Ciro Esposito: nell'incertezza sulle vicende societarie il derby del Menti non porta punti in classifica ma qualche punto fermo nella gestione sportiva. Il discorso a fine gara di Tesser certifica una volta per tutte, se mai qualcuno avesse qualche dubbio, come il percorso intrapreso a dicembre ha stimoli e motivazioni più profonde di quelle professionali. La partita giocata dal tecnico, richiamato da Delli Carri al capezzale dell'Unione, è quella di salvare la serie C nonostante le nefandezze societarie. Tesser ha anche uno slancio emotivo in più e lo si è percepito: sa e sente il valore che la Triestina ha rappresentato e rappresenta per la città. Lo aveva ribadito già nella sua conferenza di presentazione nel luglio del 2023 quando sembrava che per l'Unione fosse arrivata l'età dell'oro. E il tecnico continua a farlo anche in tempi difficili e complessi. Il collante funziona L'energia morale dell'allenatore galantuomo di Montebelluna mixata alla sua esperienza e capacità è un collante per il gruppo. Questo secondo aspetto non è venuto meno quasi mai nella squadra che ha sempre lottato. Il collante ha contaminato anche i tifosi. Il percorso tecnico Detto della volontà di tutti i protagonisti sportivi di raggiungere un'impresa, questa aspirazione si ritrova nelle prestazioni. La squadra non ha quelle basi che vanno costruite nel periodo estivo o meglio ancora nell'anno precedente. Dopo gli aggiustamenti di gennaio, la difesa centralmente è di buon livello, il centrocampo più che buono, l'attacco con uno Strizzolo non al top, è il tallone d'Achille. Non va trascurato l'handicap che le fasce laterali sono state menomate dalle assenze di Germano, Balcot e Cancellieri. Il miglior momento è coinciso con una fascia destra presidiata in modo ortodosso e non con il volonteroso e benemerito Jonnson. La crescita di forma Eppure dopo le settimane terribili culminate con il ko di Gorgonzola, l'Unione ha mostrato un crescendo nel modo di stare in campo che ha portato risultati solo con Pro Patria e Renate. La buona prestazione di una squadra con alcune lacune non è bastata contro le big Feralpi, Padova e Vicenza anche se i pareggi sarebbero stati più che meritati. Le prospettive playout I risultati e la media punti sono scesi non di poco (comunque sufficienti a salvarsi senza le penalizzazioni) ma il valore tecnico e la coesione morale danno garanzie per la prossima e o meglio le prossime gare con avversari più abbordabili. L'ultimo turno sarà come sempre sorprendente ma l'Unione al 90% si giocherà i playout. Tenendo la concentrazione e recuperando qualche elemento qualunque avversario è più che alla portata dell'Unione. Poi negli spareggi entrano in campo altre dinamiche. Tesser e i giocatori hanno le risorse per affrontare la loro scommessa. E vincerla per sè stessi e per la città. -
I suntini sandrini di sabato 19 aprile 2025
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SABATO 19 APRILE 2025 - A caccia di rivincite contro una Dolomiti Energia Trento che l'ha sempre superata in questa stagione, Pallacanestro Trieste in campo questa sera alle 20, arbitri Lanzarini, Dori e Valleriani, nel match che potrebbe sancire la matematica qualificazione biancorossa ai play-off. Come scrive Lorenzo Gatto, in caso di successo e di contemporanea sconfitta della Bertram Tortona al PalaVerde di Treviso, infatti, la formazione di Jamion Christian staccherebbe il pass per la post season con tre giornate di anticipo. Reduce dalla consueta, buona settimana di lavoro, Trieste si avvicina a questa partita con la fiducia necessaria e la spinta di un ambiente che garantirà l'ennesimo sold out stagionale. Ad accompagnare la sfida ci sarà l'ormai consueto, splendido colpo d'occhio di un palazzo che, nell'immediata vigilia, si stringerà al fianco di Federico Franceschin, l'ex giocatore e allenatore triestino colpito ormai oltre un anno fa dalla Sla. Tutti insieme per Fede, che sarà presente questa sera, in un caloroso abbraccio voluto da chi, in questo lungo periodo di dura battaglia, sta lottando al suo fianco e dalla Curva Nord che ha preparato una speciale coreografia. Per presentare il match, come sempre, le parole di Jamion Christian. «Saremo in campo per dimostrare che la brutta prestazione di Venezia ci ha insegnato qualcosa – sottolinea il coach statunitense –. Voglio vedere una reazione e la sfida di questa sera è una buona opportunità per ritrovare concentrazione e mettere le nostre energie nella direzione giusta. Non sarà facile, perché Trento è tra le squadre più solide di questo campionato, ma ho fiducia perché quello che visto nel corso della settimana mi è piaciuto». Squadra sul pezzo dunque e pronta ad affrontare l'avversaria con la giusta determinazione. «Alla loro capacità di essere aggressivi e arrivare in area – conclude Christian – dovremo rispondere cercando di vincere i matchup individuali. Per vincere servirà una partita completa sui due lati del campo, in attacco l'obiettivo che ci siamo prefissati è quello di giocare al nostro ritmo e muovere la palla come vogliamo, cose che domenica scorsa a Venezia non siamo riusciti a fare». Carica e pronta ad affrontare quaranta minuti ad alto contenuto emotivo, Trento si affiderà alla potenza fisica di Selom Mawugbe. «Sarà una partita molto complicata – sottolinea il centro della Dolomiti Energia –. Abbiamo già affrontato Trieste all'andata e in Coppa Italia giocando sfide punto a punto decise nel finale. Rispetto a quelle gare, con il supporto del loro pubblico, avranno motivazioni extra per cercare la rivincita». Dopo l'anticipo all'Unipol Forum tra Armani Milano e Vanoli Cremona, si completa oggi la ventisettesima giornata. Programma che si apre alle 16, al PalaBigi di Reggio Emilia, per il match tra Unahotels e Napoli Basket e si completa in serata con i match che al PalaShark opporrà Trapani alla Reyer Venezia e al PalaLeonessa vedrà sfidarsi la Germani Brescia contro una Givova Scafati all'ultima chiamata nella corsa salvezza . - Rimane il rimpianto per quel gol annullato in pieno recupero, rimangono tanti rimpianti per occasioni perse e errori altrui, della società, si pensi solo che senza la penalizzazione la Triestina sarebbe oggi di fatto salva. Eppure, come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", tutti questi cattivi pensieri Attilio Tesser è riuscito ad allontanarli dalla mente di una squadra che ha lottato, fino all'ultimo, e dovrà essere bravo ad allontanarli anche nell'ultima settimana di stagione regolare. Resta l'orgoglio di una prova spigliata. Attilio Tesser a fine gara sintetizza le emozioni di tutti quelli che amano la Triestina. Senza mezze parole. «Noi come squadra siamo coscienti di una cosa in primis, che abbiamo il dovere di dare il massimo, e poi che rappresentiamo una città importante come Trieste. Terzo, rappresentiamo la Triestina Calcio, società storica del calcio italiano, noi ne siamo ben coscienti di tutto questo. Possiamo sbagliare qualcosa ma ce la stiamo mettendo tutta e siamo sicuri di voler sudare la maglia, di voler onorare il calcio a Trieste. Noi sì. Noi saremmo salvi». Sul risultato, evidente il rammarico. L'Unione vista soprattutto nel primo tempo avrebbe meritato molto di più: «Una bella battaglia come contro il Padova e purtroppo abbiamo perso anche questa, il dispiacere è che il risultato non rispecchia l'andamento della gara. Abbiamo avuto due o tre situazioni da gol ed abbiamo giocato meglio, ma ha fatto gol il Vicenza, un gran gol, peraltro raro per Talarico col sinistro all'incrocio dei pali». Nella ripresa Tesser ha provato nuovamente le tre punte: «Il secondo tempo è stato meno qualitativo e più da battaglia, e di fatto l'abbiamo pareggiata perché il pallone toccato da Correia sarebbe andato in gol e Udoh l'ha toccato in fuorigioco sulla linea. Sarebbe stato il risultato più giusto, anche se un po' nel secondo tempo il Vicenza è cresciuto. Ci siamo snaturati un po' per cercare di recuperare il risultato e ho dato un po' di peso con i tre attaccanti». La rincorsa prosegue. Nonostante la fortuna guardi altrove: «Abbiamo passato un periodo ottimo con i risultati e ultimamente abbiamo perso molte partite. Più un fatto di risultati che non di prestazioni. Una situazione mentale difficile per i ragazzi»