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  1. DOMENICA 24 MARZO 2024 - La Triestina vede il terzo posto del girone a portata di mano: come scrive oggi Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", questa la conseguenza più importante per gli alabardati dello scontro diretto di ieri fra Vicenza e Legnago. Al Menti è finita infatti per 1-1, e per la seconda volta in pochi giorni i biancorossi di Vecchi sono stati raggiunti nel recupero (martedì scorso era successo con il Fiorenzuola). Con questo pareggio il Vicenza si porta a +5 sull'Unione, che però ha due partite da recuperare. In sostanza la squadra di Bordin è potenzialmente sul podio del girone: se infatti la Triestina sarà perfetta nei due recuperi casalinghi con Alessandria (si gioca dopodomani a Fontanafredda) e Atalanta U23 (in campo il 3 aprile al Tognon), con 6 punti riuscirà a sorpassare i biancorossi veneti. Senza dimenticare che in mezzo ci sarà anche la trasferta ad Arzignano il sabato di Pasqua. Quanto al Legnago, con il pareggio di ieri si porta a un solo punto dalla Triestina, che però con le due partite da recuperare può potenzialmente allungare sulla squadra di Donati. Di certo questo Legnago resta una seria minaccia per il quarto posto: continua infatti la lunghissima striscia positiva dei gialloblu, giunta adesso a 14 giornate. E nelle ultime 21 partite l'unica battuta d'arresto del Legnago è stata con il Mantova. Nella partita di ieri, nel primo tempo il Vicenza è andato più volte vicino al gol e Della Morte ha preso una traversa. Nella ripresa padroni di casa in vantaggio al 61': bolide dalla sinistra di Costa al quale si oppone Fortin, la palla finisce a Della Morte che prova il tiro al volo spinto poi in rete da Pellegrini. Il portiere del Legnago evita il raddoppio con una super parata su tiro di Costa, poi al 92' il pareggio degli ospiti con colpo di testa vincente di Zanandrea su cross di Van Ransbeeck. Intanto in vetta frena il Mantova, con il Trento che si conferma la bestia nera della capolista. All'andata i gialloblu espugnarono addirittura il Martelli, ieri hanno imposto in casa il pareggio per 1-1 alla squadra di Possanzini, pur giocando tutta la ripresa in dieci uomini per l'espulsione di Giannotti. Virgiliani in vantaggio nel primo tempo con Fiori, ma il Trento, pur in inferiorità numerica, ha trovato il pareggio nella ripresa con Italeng. In zona salvezza fa festa il Fiorenzuola, che supera in rimonta per 3-1 la Pro Patria e aggancia momentaneamente al terzultimo posto il Novara, che oggi gioca in casa della Pergolettese. Spera ancora nei play-out la Pro Sesto, che strappa un punto all'Albinoleffe, mentre chi rischia di essere risucchiata nella zona spareggi è la Virtus Verona, che ha perso 3-1 a Lumezzane. A un passo dalla retrocessione ormai l'Alessandria, che martedì incontrerà nel recupero la Triestina: i grigi piemontesi ieri hanno subito un pesante 3-0 dalla Giana Erminio. Tre le partite odierne: scende in campo anche il Padova che sarà impegnato a Vercelli. - Quali sono le due cose che hanno in comune Forlì, Bologna, Udine, Verona, Cantù e adesso Torino? Sono tutte più in alto in classifica rispetto a Trieste. Hanno tutte battuto in casa Trieste. Lo scrive Roberto Degrassi: la squadra di Jamion Christian prosegue il suo filotto di sconfitte esterne contro le squadre cui dovrebbe contendere la promozione in A. Alla collezione delle sfide manca solo un appuntamento, Trapani il 6 aprile. Il più proibitivo di tutti. Non consideriamo la trasferta a Rieti nell'ultimo turno dell'orologio perché quella tra due squadre che dovranno affrontarsi per almeno tre volte pochi giorni dopo nei play-off sarà evidentemente una partita a carte coperte, priva di spunti utili. Christian, nella sua incrollabile fiducia, è convinto che la raffica di sganassoni in trasferta non possa incidere sulla convinzione e l'autostima dei suoi giocatori. Non la pensiamo così ma è solo uno dei tanti aspetti in cui ci sono interpretazioni diverse. A Torino Trieste ha perso perché non ha difeso – e l'allarme difesa era già stato ben evidente in precedenza - , perché ha una discontinuità di rendimento allarmante in certi elementi, perché nelle due volte in cui Ciani ha chiesto alla sua squadra di accelerare i biancorossi non sono stati in grado di trovare una risposta. Prima subendo 17 punti in una manciata di vantaggi vanificando il vantaggio, poi con il 18-0 rimediato nel finale. «Dobbiamo essere connessi difensivamente» era tra i cardini del presunto piano partita di Trieste. Eccome no. 103 punti. Altrochè connessi. Quando c'è da vincere contro una grande i biancorossi sono sempre offline. Osservazione del coach nel dopogara: «Torino ha saputo trovare gli adeguamenti». Appunto. Ciani lo ha saputo fare. Lui no. Si dirà: mancavano Reyes e Vildera. Vero, ma anche a Torino mancava Kennedy. L'impressione confermata dall'aria stizzita del dopogara è che nella Pallacanestro Trieste si vivano le critiche come un attacco di lesa maestà e che le sconfitte vengano considerate come banali incidenti di percorso sulla strada della redenzione nei play-off. Intanto, però, le sconfitte stagionali sono 12, la squadra non ha ancora un'identità, difende male, è monocorde in attacco dove non ci sono punti di riferimento. Filloy dopo un buon inizio della fase a orologio è scomparso, Campogrande non si è neppure affacciato. In A2 non può portare alla causa due tentativi da tre e una presenza senz'anima nel tempo in cui è sul parquet. Nelle file di Torino c'è chi ha dato l'esempio di come bisogna aggredire le partite, Vencato ha fatto valere la sua fisicità. Discorso a parte tra gli avversari lo merita Matteo Schina, pieno di personalità, vivace. Trieste non aveva un parco giovani infinito cui attingere per costruire il futuro, è riuscita a sprecare anche quello lasciando che Schina e Fantoma prendessero la strada del Piemonte (Tommy è a Casale Monferrato). A fine partita Schina è stato chiamato dai tifosi della Curva Nord presenti al PalaRuffini e ha fatto effetto vedere un giocatore con la maglia di Torino fiondarsi in mezzo ai tifosi dell'altra squadra perabbracciarli in nome di una lunga profonda amicizia. In vista del prossimo turno Trieste dovrebbe recuperare definitivamente Reyes, sul conto di Vildera come sempre zero informazioni e del resto si è visto quanto funzioni la pretattica no? Il mercato termina il 4 aprile, i margini di manovra sono pressochè inesistenti visto che la gara-salvezza di Brindisi, il team di Eric Lombardi, contro Treviso si giocherà tre giorni dopo. La strada è tutta in salita.
  2. SABATO 23 MARZO 2024 - «Ci è mancata un po' di durezza. Sapevamo che Torino è una delle squadra più forti del campionato con la capacità nell'ultimo quarto di continuare a segnare con grandi percentuali e intensificando il ritmo». Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", nel dopogara Jamion Christian per la prima volta tira in ballo il capitolo assenze, richiesto di un chiarimento sulla condizione di Reyes. «Si è allenato regolarmente ma alla vigilia della partita - spiegano il coach e il gm Michael Arcieri - abbiamo ritenuto che sarebbe stato meglio aspettare ancora una settimana di allenamenti. Non vedo l'ora di riavere tutti i giocatori a disposizione». L'ennesima sconfitta in trasferta può diventare un condizionamento psicologico in proiezione play-off? «Non credo, questa è una squadra che sa cosa fare». Franco Ciani sottolinea che «le due squadre hanno giocato meglio nella fase offensiva rispetto a quella difensiva anche se sono stati blocchi di buona difesa da parte nostra a scavare il solco. Abbiamo concesso troppi rimbalzi d'attacco ma sappiamo il valore di Trieste anche se deve fare i conti con due assenze importanti». - «I tifosi devono avere grande fiducia in questa società perché ha progetti davvero importanti». Parola di Fabio Rossitto, ex allenatore alabardato nella stagione 2013/14, ma soprattutto - come scrive Antonello Rodio - profondo conoscitore della categoria e delle squadre della regione. Rossitto, la prima cosa che le viene in mente sulla Triestina in questa stagione così particolare? «La cosa principale è che c'è una proprietà molto forte, che ha programmi e progetti davvero importanti, dal settore giovanile al centro sportivo. Mi sembra che a livello economico ci si tanta disponibilità, il club si è esposto in maniera notevole già quest'anno». Forse si aspettava qualcosa di più sul piano della classifica? «Ma partire per una nuova avventura e vincere subito non è mai facile. Trieste aspetta la risalita da anni e ovviamente è in ebollizione, ma bisogna avere pazienza. Io sono molto fiducioso, perché il progetto è tanta roba». Eppure era stato critico con l'esonero di Tesser. «Il problema è sempre capire cosa sia successo davvero tra loro. Io ho grande stima per Tesser, stava facendo bene e ai miei occhi in quel momento un esonero non ci stava visti i risultati. Deve essere successo qualcos'altro, saranno sorte delle divergenze, credo insomma che sia successo per altri motivi, non certo per la classifica». La squadra però ha passato un brutto momento: come mai? «La squadra evidentemente non ha assorbito subito bene l'accaduto e ha perso degli equilibri ma ora si sta rimettendo in carreggiata». E sul lavoro di Bordin cosa dice? «Dico che Bordin ora ha preso le misure. All'inizio voleva cambiare tanto e provare cose nuove, probabilmente la squadra in quel momento veniva da altre certezze ed è andata in difficoltà, ha avuto un contraccolpo negativo. Poi pian piano anche lui e la squadra si sono capiti». Ma questa Triestina potrà ancora dire la sua nei play-off? «Non è che può, deve dire la sua, visto l'organico che ha. Ma ne deve essere convinta. I giocatori hanno una società forte dietro ma devono dimostrare di valere questa maglia, devono sentirsi tranquilli ma sempre in discussione. E credo che tutti hanno annusato che a Trieste c'è un bel futuro, questo deve dare forza e grinta, ma la maglia te la devi sudare». Come vede il duello per il terzo posto con il Vicenza? «Sarà una bella lotta, la posizione è importante perché permette di saltare qualche turno e giocare in casa. E anche il Vicenza sta incontrando delle difficoltà». A proposito, sorpreso dal cammino della capolista? «Sì, il Mantova mi ha sorpreso, nessuno se l'aspettava, perché veniva dalla retrocessione e dal ripescaggio. Possanzini era nello staff di De Zerbi e ha messo in piedi una struttura di gioco fantastica, poi è una di quelle annate dove parti spensierato e senza pressioni e ti riesce tutto, soprattutto quando cominci bene e inizi a crederci. Tutto merito loro comunque».
  3. Inutile parlare di mercato (che non sistemerà nulla di tutti i problemi strutturali di questa squadra), così come di ciò che saremo ai playoff quando giocheremo al completo. Ci sono troppe mancanze in questo team, punto e a capo. Chiudiamo questa stagione alla svelta che è meglio, non abbiamo margini se al 22 di marzo continuiamo a vedere gli stessi errori da parte di giocatori che in questa categoria dovrebbero fare la differenza e invece sembrano totalmente avulsi dal sistema
  4. VENERDÌ 22 MARZO 2024 - Un segnale forte in proiezione play-off. Questo cerca la Pallacanestro Trieste stasera (palla a due alle 20.30) al PalaRuffini di Torino. Di fronte c'è la Reale Mutua di Franco Ciani che contende a Cantù il secondo posto nel girone verde. Come scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo", il destino biancorosso in vista della fase finale invece sembra sostanzialmente già delineato: in caso di vittoria verrebbe raggiunta Verona al quarto posto ma i veneti rimarrebbero comunque davanti in virtù degli scontri diretti favorevoli. Assodato che nè Trieste nè Verona fremono dalla voglia di trovarsi nello stesso tabellone di Trapani non si può pensare però che dora in poi giochino entrambe con il freno a mano tirato. Trieste in trasferta non ha ancora mai battuto una big e dal punto di vista psicologico servirebbe almeno un colpo prima dei play-off. Un filotto di ko esterni contro le grandi o presunte tali sarebbe un pesante condizionamento. Nell'analisi prepartita di coach Jamion Christian come da abitudine nessuna comunicazione in merito alle condizioni dei giocatori reduci da infortunio preferendo invece la solita litania che ripete anche in questa occasione che di fronte c'è una delle squadre più talentuose del campionato ed è bello misurarsi contro formazioni forti, che Trieste deve essere connessa difensivamente e che dopo qualche giorno di riposo, in cui hanno viaggiato, i ragazzi sono tornati carichi e hanno disputato allenamenti molto intensi. Potremmo aggiungere che non esistono più le mezze stagioni e una volta qua era tutta campagna...Del resto a chi mai tra gli abbonati e tra gli addetti ai lavori può interessare sapere se la Pallacanestro Trieste recupera il suo giocatore più determinante, cioè Justin Reyes, dopo due mesi e mezzo di stop e l'italiano ultimamente più in forma, cioè Giovanni Vildera? Proviamo a mettere insieme allora quello che sembra di aver capito: Reyes è partito per Torino, sarà inserito nella lista dei dodici, non gli verrà chiesto un impiego standard come prima dell'infortunio ma se entrerà in campo probabilmente avrà un utilizzo soft anche se si è allenato regolarmente. La parola d'ordine, come ricordiamo anche a fianco, è non forzare in proiezione dei play-off. Discorso che vale ancora di più per Vildera che ha saltato l'ultima partita dopo aver convissuto con acciacchi già in precedenza. Per lui riposo prolungato e prudenza, la sua cazzimma sotto canestro servirà nella prossima fase. In sintesi, a meno di sorprese, stasera Reyes forse, Vildera no. Le precauzioni verso il portoricano e il "Barba" veneto si spiegano anche con le difficoltà ad arrivare a rinforzi di peso sul mercato. Mancano meno di due settimane alla deadline e Trieste, per quanto disposta anche a spendere, si trova nella condizione di dover dipendere dai risultati di altre squadre in A1 (la Brindisi di Eric Lombardi all'esame della Scafati di Boniciolli) o di ritorni di fiamma verso orizzonti turchi (domani sera scontro diretto-salvezza per il Bodrum di Amar Alibegovic). Sul fronte torinese coach Franco Ciani sottolinea che «Arriviamo all'appuntamento dopo un momento stra no che ci ha visti disputare la gara migliore e quella peggiore nel giro di cinque giorni. Dobbiamo ritrovare il giusto passo. Trieste è una squadra pericolosa che può portarci fuori ritmo e dovremo giocare con razionalità. Ci mancano solo due punti per avere la certezza del fattore campo nei play-off». Torino, che a differenza di Trieste evidentemente non ha fisime da pretattica, ieri sera ha comunicato che «Kennedy ha accusato un risentimento muscolare al polpaccio sinistro durante la sessione di allenamento di mercoledì e non sarà a disposizione» - Lorenzo Moretti è ormai in pianta stabile uno dei pilastri difensivi della Triestina e nelle ultime giornate è stato autore di ottime prestazioni. Lo scrive oggi Antonello Rodio: scuola Inter, 22 anni appena compiuti, ma già una certa esperienza in serie C visto che è alla terza stagione da protagonista, è il giocatore ideale per capire com'è cambiata l'Unione con la difesa a tre e che benefici ne ha tratto. Moretti, la rinascita con le vittorie negli ultimi due incontri passa anche dal fatto che finalmente non si sono presi gol: cosa è cambiato in queste partite? «Di sicuro con il cambio di modulo ci siamo compattati di più, abbiamo trovato la quadra, riusciamo ad aiutarci meglio l'uno con l'altro. Questa è la direzione giusta, speriamo di continuare così, ma certamente dobbiamo ancora migliorare: non prendere gol è il primo passo verso le vittorie». Il periodo è stato davvero brutto: 19 gol subìti in 9 partite e cinque sconfitte consecutive: cos'era successo? «C'è stato un calo generale, è stato un momento davvero difficile per tanti motivi che per fortuna è passato». Cosa vi siete detti per uscirne? «Ci siamo detti che dovevamo compattarci, fare le cose semplici. Ci abbiamo messo tanta voglia e impegno, e soprattutto ci siamo detti di andare al sodo pensando solo ai punti da fare: lo dimostra la capacità di portare a casa la vittoria di Sesto, che era una partita sporca, difficile da vincere, anche per le condizioni del campo». Con la difesa a tre cos'è cambiato per lei e come ti trova? «Per me difesa a tre o a quattro non cambia quasi niente, però devo dire che mi piace molto questo nuovo sistema di gioco. Diciamo che difendendo a tre posso essere più aggressivo sull'uomo e giocare in anticipo, mentre a quattro è necessario piuttosto temporeggiare». Aveva già giocato a tre in passato? «Sì, la difesa a tre l'avevo fatta sia ad Avellino che a Pistoia in serie C, ma anche nelle giovanili dell'Inter si giocava così, quindi per me non è stata affatto una novità». Anche al resto della squadra, in mezzo a tante rotazioni, è servito un po' di tempo per digerire i nuovi meccanismi. «Sicuramente in questo nuovo sistema è cambiato il modo di giocare anche per gli altri reparti, per quanto riguarda le rotazioni il mister ogni partita fa le sue scelte, noi dobbiamo accettarle e fare il massimo sia quando si è titolari sia quando si subentra in corsa». Nel recupero di martedì prossimo, con una squadra come l'Alessandria in grave difficoltà, avete la ghiotta possibilità di ottenere la terza vittoria consecutiva: ci può essere un pericolo di sottovalutazione dell'avversario? «No, penso che non esistano partite facili in questa serie C, soprattutto quando affronti squadre che devono salvarsi. Le nostre due ultime vittorie non erano affatto scontate, basti pensare che il Fiorenzuola poi ha battuto l'Atalanta e ha pareggiato con il Vicenza». Guardia sempre alzata dunque? «Certo, sono match difficili che se si approcciano nel modo giusto e si capisce subito che tipo di partite sono, le porti a casa, altrimenti diventa tutto molto più complicato». In squadra si percepisce ancora la speranza di arrivare al terzo posto? «Non è una speranza, è il nostro preciso obiettivo. Battendo l'Alessandria, in teoria, ci porteremmo a -1 dal Vicenza, quindi dobbiamo spingere forte per ottenere il terzo posto: abbiamo le capacità, la gamba e l'esperienza per riuscirci. Non dobbiamo avere timori». Con la prospettiva, tra l'altro, che fra un mese si ritorni al Rocco. «Sì, e sarà davvero importante tornare nello stadio di casa e con i tifosi vicino a noi: dobbiamo fare il massimo per arrivarci nelle condizioni ottimali e poi sfruttare questo stadio stupendo».
  5. GIOVEDÌ 21 MARZO 2024 - Riparte dal PalaRuffini di Torino, domani sera alle 20.30 contro la Reale Mutua di Franco Ciani, il cammino della Pallacanestro Trieste in questa seconda parte della fase a orologio. Reduce dal successo casalingo ottenuto contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian cerca risposte. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Mai capace di vincere in trasferta contro le avversarie destinate a essere protagoniste nei play-off (sconfitte nell'ordine a Verona, Bologna, Udine, Forlì e Cantù), Trieste cerca di invertire il trend contando anche sul possibile rientro di Justin Reyes che, a due mesi dall'infortunio al ginocchio subito nel derby contro Udine, potrebbe finalmente tornare a disposizione. Condizionale d'obbligo perchè, come sempre, in fase di presentazione delle partite bisogna affidarsi alla sfera di cristallo. Se Reyer sarà della partita, così come se Vildera riuscirà a recuperare in tempo dopo lo stop che lo ha costretto a saltare il match contro Treviglio, lo scopriremo probabilmente nell'immediata vigilia del match. Quello che ormai è sicuro, invece, è che non ci sarà Edoardo Del Cadia, il giocatore arrivato in prova a Trieste la scorsa settimana e che sembra non aver convinto lo staff tecnico biancorosso. IL MERCATO: Detto di Del Cadia, le chance di possibili rinforzi in vista dell'ultima fase dell'orologio e dei play-off diminuiscono in maniera direttamente proporzionale all'avvicinarsi della chiusura del mercato. L'ipotesi Amar Alibegovic, uno dei nomi su cui si erano concentrate le attenzioni della dirigenza biancorossa, è definitivamente tramontata e in questo momento pensare ad altri possibili innesti appare francamente difficile. L'ultima giornata di serie A, con i successi di Brindisi, Reggio Emilia e Treviso, ha compattato ancor più il fondo della classifica allargando il campo delle pericolanti. Difficile, in un contesto così, pensare che qualche società del massimo campionato possa privarsi dei suoi giocatori. Ragionamento che vale anche per Eric Lombardi, uno dei nomi associato a Trieste nelle ultime ore. - La vittoria con la Pro Sesto, oltre alla soddisfazione per il secondo successo consecutivo della Triestina, ha fatto mugugnare un po' la tifoseria per la prestazione non proprio esaltante sul piano del gioco, al di là delle oggettive difficoltà di un campo in condizioni disastrose. Lo scrive Antonello Rodio: la mancanza di qualità, a dire il vero, sta però caratterizzando un po' tutta questa "fase due", chiamiamola così, della stagione alabardata, anche se adesso i risultati stanno arrivando. Ma da meravigliarsi c'è ben poco perché quella che sta scendendo in campo in queste settimane è una Triestina per quasi metà diversa rispetto a quella che ha fatto stropicciare gli occhi nella prima parte di campionato. Si tratta, per scelta ma anche per necessità, di un'Unione diversa in molti uomini, più umile e battagliera, che ha messo nel cassetto il fioretto ed è più operaia anche nel modulo. E guarda caso mancano proprio i giocatori di maggior qualità che avevano dato vita nel girone di andata ai momenti esteticamente più entusiasmanti. La Triestina di Tesser aveva un asse centrale di grande qualità (e in forma perfetta), composto da Correia e D'Urso: una dorsale da cui si irradiavano illuminazioni che poi trovavano sbocchi offensivi nella verve di Redan e nella vena realizzativa di Lescano. Il tutto sostenibile grazie alla concretezza di Celeghin. Nella Triestina delle ultime uscite non ci sono proprio questi giocatori. E sia chiaro che solo in minima parte si tratta di scelte tecniche di Bordin, che a un certo punto, vista la serie negativa, la depressione dello spogliatoio e la forma di alcuni giocatori, ha legittimamente fatto scelte più conservative che al momento stanno pagando. La precisa scelta tecnica potrebbe riguardare in particolare Celeghin, a cui vengono preferiti Fofana, Vallocchia e nel finale di Sesto anche Jonsson. Ma per quanto riguarda i giocatori di maggior qualità, sono state decisioni quasi forzate. Perché il Correia degli ultimi mesi è un giocatore irriconoscibile rispetto alla prima parte di campionato, per cui lasciarlo fuori al momento non è uno scandalo. Quanto a D'Urso, dopo un appannamento di forma si è infortunato poco dopo l'arrivo di Bordin: il suo sostituto El Azrak è stato il migliore nelle ultime partite, per cui rientrare in questa situazione non è semplice. Quanto a Redan, molto ci ha messo il suo carattere: a inizio gennaio le tre giornate di squalifica, poi la punizione per motivi disciplinari, quindi la valanga di gol sbagliati a Fiorenzuola. La panchina di Sesto quindi ha un senso, anche se proprio dal recupero dell'attaccante olandese passa un salto di qualità per la manovra offensiva alabardata. Manovra alla quale manca ancora il killer instinct di Lescano: il bomber al contrario degli altri sta giocando con regolarità, ma non ha ancora ritrovato il tocco magico. Se anche lui migliora, possono essere ancora dolori per tutti. Intanto la Triestina si consola con le convocazioni in nazionale dei suoi giovani: dopo quella del classe 2003 Jonsson nell'Under 21 islandese, ora è arrivata quella dell'attaccante classe 2008 Adam Hasani nella Nazionale Under 19 del Kosovo
  6. MERCOLEDÌ 20 MARZO 2024 La Triestina Calcio tornerà a giocare allo stadio Nereo Rocco in occasione del match casalingo in programma il 20 aprile con il Novara: impensabile essere pronti il 7 aprile per la partita contro la Virtus Verona. Come scrive oggi Riccardo Tosques su "Il Piccolo", il posticipo della data di riconsegna del nuovissimo manto erboso è stato annunciato dalla Federcalcio del Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo dovuto scavare nel terreno più del previsto perché le grandi piogge dei giorni scorsi hanno messo in evidenza come non riuscisse ad esserci un drenaggio efficace dell'acqua. Il campo sarà pronto tra il 10 ed il 12 aprile», racconta Ermes Canciani, presidente della Figc regionale. Inizialmente le benne che hanno invaso da un paio di settimane il terreno di gioco del Rocco erano penetrate ad una profondità di 30 centimetri. Le continue piogge dei giorni scorsi avevano però messo in evidenza come l'acqua non riuscisse ad essere drenata. Da lì la decisione di scavare, ulteriormente, in profondità. Per altri 9 centimetri. «All'inizio la pioggia è stata un ostacolo per la realizzazione dei lavori, in realtà poi ha funto da vero e proprio campanello d'allarme dato che il campo continuava ad essere allagato. Scavando più a fondo è emerso come in passato fossero stati utilizzati dei materiali non congrui per un campo di calcio. Ora posso dire che la situazione è sotto controllo», ha aggiunto la massima carica regionale della Figc. La società Powergrass Srl di Milano sta dunque proseguendo gli interventi di riqualificazione finanziati dalla Regione per un costo complessivo di un milione di euro. Un rinnovo integrale del manto erboso e degli impianti ad esso collegati. Non un semplice restyling, bensì un radicale cambio del volto verde della casa rossoalabardata con tanto di sostituzione completa del sottofondo del campo, installazione di un nuovo impianto di irrigazione e di un impianto di riscaldamento interrato. Calendario calcistico alla mano, la Triestina potrà rimanere nel rinnovato Rocco per un mese esatto, disputando l'ultima partita della stagione regolare contro il Novara il 20 aprile (fischio d'inizio alle 18.30). Poi l'area sarà usufruibile sino al 20 maggio. Successivamente mister Bordin e giocatori dovranno spostarsi per poter permettere al Comune la preparazione dei concerti musicali di Ultimo (domenica 2 giugno) e Max Pezzali (domenica 9 giugno). Concerti che peraltro combaceranno con le cosiddette "date zero", in cui Trieste fungerà da cavia per le prove tecniche in vista delle rispettive tournée estive dei due artisti. Come da accordi, chiuso il ciclo dei due concerti, la Powergrass tornerà ad occuparsi del Rocco per stendere, entro poco meno di un mese, un nuovo manto erboso. Quello definitivo in vista del campionato 2024-'25. - A Torino, sotto la guida di un coach che ha saputo valorizzarlo come Franco Ciani, Matteo Schina sta completando il suo processo di maturazione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, il giovane play triestino, affacciatosi alla ribalta dell'A2 nella stagione 2020-'21 con la maglia di Udine, ha trovato in Piemonte l'ambiente adatto per esprimersi ed è diventato ormai un punto di riferimento della Reale Mutua che Trieste affronterà venerdì sera al PalaRuffini nella sesta giornata della fase a orologio. Stagione importante quella di Matteo, che ha saputo coniugare alla capacità di gestire con lucidità la fase offensiva un discreto contributo in fase offensiva. Statistiche in crescita, rispetto alla stagione regolare, le prime giornate di questa fase a orologio hanno visto migliorare le sua percentuali di tiro. «Sono contento della fiducia che sento attorno a me – racconta Schina – il feeling con coach Ciani e i miei compagni di squadra, indubbiamente, mi aiuta a essere sereno e a cercare di dare il mio contributo in campo. Poi, per carattere, difficilmente sono contento al 100%, so che posso e devo migliorare nella gestione dei ritmi e nelle letture dei momenti della partita». Campionato di alto livello, quelle della Reale Mutua, stagione vissuta sempre al vertice di un girone nella quale la concorrenza non manca. Chiusa la stagione regolare al terzo posto, ha saputo cambiare marcia approfittando del momento di crisi attraversato da Cantù per recuperare punti preziosi agganciando in classifica la formazione brianzola. «A Torino non credo ci sia la stessa pressione che magari possono avere piazze partite per cercare la promozione come Trapani o, appunto, Cantù – continua Matteo –. Detto questo andiamo in campo sempre per cercare di fare del nostro meglio, in un certo senso la pressione ce la mettiamo da soli pretendendo da noi stessi, in ogni partita, il massimo. In questa fase a orologio ci stiamo giocando la possibilità di arrivare secondi, allo stesso tempo è doveroso continuare a guardarci le spalle. Su Rieti abbiamo quattro punti di vantaggio ma lo scontro diretto è a loro favore per cui dobbiamo continuare a pensare partita per partita raccogliendo il massimo». Punti preziosi da conquistare, a cominciare da quelli che venerdì alle 20.30, sul parquet del Pala Ruffini, saranno in palio contro Trieste. Per Schina una partita che, inevitabilmente non potrà essere come tutte le altre. È cresciuto con addosso quella maglia, si ritroverà faccia a faccia con Lodovico Deangeli, con il quale ha vissuto fianco a fianco in tutte le giovanili biancorosse. «Sarà senza dubbio una sfida particolare – conclude Matteo – per me ma anche per la squadra perché Trieste è un'avversaria che va affrontata con grande attenzione. Una squadra imprevedibile che ha avuto qualche passaggio a vuoto ma che ha roster e potenzialità per invertire il trend in trasferta e provare a far bene». Tutta da scoprire la squadra che avrà a disposizione coach Christian. Justin Reyes ha ripreso a lavorare con i compagni ma non è ancora chiaro se andrà a referto e, dunque, potrà essere della partita, da capire anche la posizione di Edoardo Del Cadia. Il giocatore è in città da venerdì scorso e si sta regolarmente allenando, la società non ha ancora chiarito se intende tesserare il giocatore
  7. MARTEDÌ 19 MARZO 2024 - A dicembre una vittoria sul campo della Pro Sesto sarebbe passata come una tappa normale per una squadra che punta in alto. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", pochi spettatori, terreno indecente, avversario di modesto livello tecnico ed ecco che per i ragazzi allora scopiettanti di Tesser il successo sarebbe stato una logica conseguenza. Ma siccome di acqua ne è passata sotto i ponti e quella Triestina ha perso contemporaneamente il suo condottiero (licenziato) e soprattutto la bussola ecco che i tre punti del Breda non sono da disprezzare. I tifosi sono disincantati per la scelta intempestiva e incomprensibile della società di allontanare Tesser e per le successive sconfitte e prestazioni sconcertanti dell'Unione. Dopo questo vissuto i supporter alabardati quindi restano freddi o critici anche nei momenti positivi di una squadra che sta uscendo dal tunnel. Nessuno si azzarda a dire che la prestazione di Sesto San Giovanni sia stata spettacolare e nemmeno che l'Unione sia stata capace di mettere in difficoltà la penultima della classe grazie al gioco. Quella di ieri è stata una partitaccia di terza serie (o anche meno), su un terreno di gioco pessimo, come se ne sono viste molte e se ne vedranno altrettante soprattutto nella parte finale di un torneo nel quale per le pericolanti conta fare qualche punto per evitare la D. Ma proprio perché il match è stato brutto va sottolineata la capacità della Triestina, da bella diventata brutta in pochi mesi, di sapersi adattare e comunque alla fine di prevalere sull'avversario. Bordin, dopo le sconfitte in serie, ha allestito un assetto più prudente ed equilibrato (una punta e mezza, mentre prima si giocava con tre e le incursioni almeno di una mezzala) e soprattutto ha cercato di trasmettere alla squadra quell'umiltà necessaria per non finire una stagione senza dignità. In questo aspetto il tecnico di partita in partita sta facendo un passetto in avanti. I giocatori schierati in campo, anche se non hanno gli stimoli a mille, stanno seguendo l'allenatore o quantomeno difendono la loro credibilità. Un pareggio conquistato in rimonta, e due vittorie esterne sono una prima base per il finale di stagione. Mancano sette partite che magari non resteranno nell'immaginario collettivo per la brillantezza e il divertimento ma potranno dare un senso al fatto di giocare ogni week-end e magari con la prospettiva che la Triestina possa recitare il ruolo di mina vagante nei play-off. Il tecnico Bordin sta provando a dare una spinta ad alcuni giovani senza sbilanciare una squadra che ha come primo obiettivo quello di limitare l'avversario. Questa Triestina non era stata costruita per fare questo ma sarebbe da ottusi continuare a farlo senza che gli interpreti ci riescano. Bordin e i ragazzi possono ancora lasciare qualche segno in questa stagione. Intanto c'è da vincere il prossimo recupero con l'Alessandria e soprattutto (dopo la trasferta prepasquale di Arzignano), quello contro l'Atalnta baby. Se succederà scricchiolerà anche l'imperante scetticismo dei tifosi. Giocare con uno spirito ritrovato qualche incontro al Rocco sarebbe un segnale forte anche in vista della prossima stagione.
  8. Citysport.news di lunedì 18 marzo 2024 https://www.citysport.news/download/CS-18marzo2024.pdf
  9. LUNEDÌ 18 MARZO 2024 - Il rinvio con l'Alessandria aveva lasciato qualche rimpianto in una giornata di pioggia che avrebbe potuto certificare la guarigione della Triestina. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", l'attesa prolungata di una settimana non ha condizionato una Triestina operaia capace con la giusta cattiveria di conseguire il decimo successo in trasferta, un numero da record storico per l'Unione, condiviso sommando alle 8 vittorie di Tesser le 2 consecutive di Bordin, logicamente soddisfatto dei 3 punti al "Breda". «La squadra ha dato ottime conferme, i ragazzi hanno voluto vincere una gara sporca, con un terreno di gioco difficile. Hanno fatto un'ottima prestazione, dopo il gol raggiunto abbiamo sofferto logicamente, avevamo di fronte una squadra che si era ritrovata nelle ultime gare, con un allenatore che ha cambiato mentalità ai ragazzi. Potevamo fare il secondo gol, abbiamo sofferto, ma direi che è una vittoria meritata». Ha provato una soluzione nuova in fase offensiva, con un 3-4-2-1 in cui El Azrak-Minesso e Lescano hanno duettato bene. Un commento su Mattia? Minesso è un giocatore duttile, e fa bene anche la fase difensiva, doveva giocarmi sul loro play basso Poli e nella fase offensiva è altrettanto bravo, difende bene i palloni, ha fatto una grandissima prova e ha saputo soffrire fino alla fine assieme ai compagni. Per ritrovare il feeling col pubblico serve anche una squadra operaia, come è stata nella ripresa. Ci siamo adeguati alla partita, il campo ha tolto tanto per una squadra tecnica come noi, abbiamo fatto molti errori nell'ultimo passaggio ma alla fine dovevamo lottare e portare a casa la vittoria, a costo di non essere bellissimi erano importanti i tre punti, per dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Lavorando la settimana intera si è rasserenato il lavoro? I ragazzi lo sanno e l'hanno capito, è cambiato qualcosa come dicevo prima della gara, la parte più bella è sempre la vittoria. I ragazzi hanno svoltato, consapevoli che ci sarebbe stato da lottare in una gara come questa. La prossima proveremo a giocare di più ma quel che conta è avere la mentalità giusta. Un nuovo volto, ha inserito l'islandese Jonsson nella ripresa. Veniva da mesi di inattività per un problema fisico, per cui aveva giocato solo un po' con la Primavera, ma è un ragazzo importante della nazionale Under 21 del suo Paese. Nel finale del campionato gente fresca e giovane per noi è molto importante. Unica noia, sarete nuovamente sballottati dal calendario. Con la settimana tipo riesci a svolgere bene il lavoro fisico e tattico, dobbiamo adattarci al nuovo calendario, essere forti e maturi anche giocando ogni 3-4 giorni - «Il campionato di serie A2 l'ho vinto tre volte, una delle quali partendo da ottavo. La stagione regolare e la fase a orologio hanno certamente un peso ma poi si azzera tutto. Conta il modo in cui arrivi a giocarti le partite decisive, vale per tutti, naturalmente anche per Trieste». Stefano Pillastrini, coach di quella Cividale intervistato da Lorenzo Gatto che rappresenta una delle realtà più belle di questa stagione, racconta le sue sensazioni sul campionato dopo il convincente successo contro Torino che ha regalato alla sua Gesteco la quinta vittoria consecutiva di questa fase a orologio. «È il privilegio di poter allenare in una piazza che vive il basket con gioia e a fianco di una società che ha da sempre il merito di credere nei progetti - sottolinea Pillastrini - Per me entrare in sintonia con questa realtà è stato facile, in questa stagione abbiamo avuto notevoli difficoltà iniziali, eppure non c'è mai stato un momento di tensione. La vita degli allenatori è certamente complessa, vedi quanto è successo a Rimini o in queste ore a Trapani, per fortuna abbiamo avuto il tempo di lavorare e crescere. L'arrivo di Lamb, la maturazione del nucleo italiano e la capacità di utilizzare il talento di Redivo inserendolo in un gioco di sistema alla lunga stanno facendo la differenza». L'ultimo successo contro Torino ha visto la Gesteco di fronte a quella che, venerdì prossimo, sarà la prossima avversaria di Trieste. «Abbiamo battuto anche Trapani e Forlì - continua Pilla - ma per quello che ho visto venerdì scorso, aldilà della loro sconfitta, mi sembra che Torino in questo momento sia la squadra migliore. Per il gioco espresso e per la qualità di un gruppo contro il quale è veramente difficile giocare. Facendo un'analisi di quello che stiamo vedendo in questa fase a orologio, anche alla luce a quello che è successo nelle finali di coppa Italia, direi che il nostro girone è senza dubbio il più competitivo. Non tanto per quanto riguarda le formazioni di vertice, ma sul livello medio non c'è paragone». Considerazione che sposta l'attenzione anche sul campionato di Trieste, incapace fino a oggi di trovare un equilibrio sufficiente per mantenere le attese di inizio stagione. L'imminente ritorno di Justin Reyes, l'inserimento di Del Cadia potrebbero però essere il punto di ripartenza per approcciarsi ai play-off con rinnovate ambizioni. «Ho grande rispetto per quello che si sta cercando di fare a Trieste - conclude Pillastrini - cercare di vincere proponendo un tipo di pallacanestro diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere. Il fatto di prendere un allenatore giovane e con poca esperienza del nostro basket, in un campionato difficile com'è la nostra serie A2, però, era un aspetto da tenere in considerazione perchè inevitabilmente avrebbe potuto creare difficoltà. Da qui in avanti, tenendo in considerazione che dal mio punto di vista la squadra è molto forte, Trieste dovrà fare tesoro di quello che hanno detto questi mesi di campionato e cercare gli equilibri necessari per essere pronta ad affrontare la parte finale della fase a orologio e sopra ttutto i play-off».
  10. DOMENICA 17 MARZO 2024 - È una partita un po' anomala quella della Triestina oggi in casa della Pro Sesto (allo stadio Breda inizio ore 14, arbitra Catanoso di Reggio Calabria), quasi un'isola nel mare del calendario della serie C. Un'isola, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", perché non solo a causa del rinvio con l'Alessandria la squadra alabardata ci arriva dopo undici giorni senza gare, ma anche perché a causa del rinvio del match con l'Atalanta (recupero fissato per il 3 aprile alle 16.15), dopo oggi ci saranno altri nove giorni di pausa prima di tornare in campo per il recupero con i grigi piemontesi. Una fase delicata, perché l'Unione aveva appena ritrovato la strada della vittoria e mister Bordin non vuole certo perderla a causa di queste partite così diradate. Proprio per questo il tecnico ha lavorato per tenere carico il gruppo: «Siamo concentrati - assicura l'allenatore alabardato - i ragazzi hanno lavorato molto bene e vogliono dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Il rinvio della partita con l'Alessandria ha comunque dato la possibilità di lavorare molto bene in settimana sotto tutti i punti di vista, per cui siamo pronti». C'è da sfruttare quindi l'entusiasmo che la rotonda vittoria a Fiorenzuola aveva appena riportato: «È normale che le vittorie siano la miglior medicina per lavorare con maggior serenità - spiega Bordin – ma dobbiamo allenarci con ancor maggiore intensità e concentrazione, perché gli aspetti da migliorare sono tanti. L'umore è sicuramente più alto ma non basta essere contenti in allenamento, bisogna trasferire tutto in campo, essere concreti in partita». Di fronte una Pro Sesto che è penultima ma che ha appena vinto in casa del Renate. Insomma la squadra di Angellotti, tecnico della Primavera catapultato sulla panchina della prima squadra, ha ancora fame di punti e non va sottovalutata. «La Pro Sesto è reduce da un successo importante e con il cambio di allenatore ha anche una diversa mentalità - avverte Bordin - insomma si è ritrovata e ci crede, pertanto dobbiamo stare molto attenti. Ma anche noi siamo carichi e decisi a fare una buona prestazione e guadagnare punti pesanti per la classifica». Nonostante le insidie della partita, se la Triestina sarà quella vista a Fiorenzuola, ha tutti i mezzi per tornare da Sesto con i 3 punti, che sarebbero preziosi nella corsa a un piazzamento importante per i play-off. L'Unione ha le carte in regola per vincere anche perché, Ballarini a parte, Bordin ha tutti a disposizione e questo significa abbondanza nelle scelte iniziali ma anche nelle alternative in corso d'opera. La Triestina dovrebbe riproporre il 3-5-2 visto nelle ultime occasioni, che molto spesso con l'avanzare del trequartista diventa 3-4-1-2. In difesa, con Malomo e Moretti dovrebbe esserci ancora Rizzo, anche se Struna è ormai a posto e scalpita. A centrocampo in mezzo sono favoriti i protagonisti di Fiorenzuola, ovvero Correia e Vallocchia, ma Celeghin e Fofana sono due valide alternative. Sugli esterni a destra ci sarà Pavlev, mentre a sinistra Anzolin sembra in leggero vantaggio su Petrasso. Per il ruolo del trequartista chiamato a rientrare sulla linea di centrocampo, D'Urso avanza la sua candidatura per il rientro, ma pensare di panchinare l'El Azrak visto nelle ultime gare è davvero dura, per cui l'incertezza resta. Davanti invece Redan resta il favorito per giocare accanto a Lescano.
  11. Su Del Cadia, da come la so io, non si deciderà subito. Intanto verrà aggregato alla squadra per gli allenamenti, poi si valuta se tesserarlo o se - in vista del 4 aprile, termine ultimo di mercato - si trova qualche elemento migliore e in quel caso lo si lascia libero
  12. SABATO 16 MARZO 2024 - Il General Manager Michael Arcieri aveva riferito di proseguire nell'intensa ricerca sul mercato dei possibili papabili rinforzi per la Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Raffaele Baldini su "Il Piccolo", in un asfittico orizzonte, si è intravisto uno spiraglio che portava proprio negli States: Edoardo Del Cadia, figlio dell'ex cestista di serie A Danilo, visto con le canotte di Pesaro, Fabriano, Pavia e tante altre, classe 1999 di 203 centimetri, di scuola americana, sembrerebbe l'innesto scelto per aggredire i playoff. Giocatore di personalità, molto ruvido e abile con ambo le mani, può essere un additivo importante, soprattutto in proiezione, per la Pallacanestro Trieste. Inizia il suo percorso universitario con Cloud County, nel Kansas, nel quale, da freshman, chiude con una "doppia-doppia" di media a partita (14 punti e 11 rimbalzi). La crescita in ambito collegiale gli valgono la chiamata nel 2020 nella Division One, l'NCAA che conta per capirci, dove gioca con Nevada Las Vegas. Chiude con i Detroit-Mercy Titans viaggiando a 9.5 punti di media e 5.6 rimbalzi. Oltre ad una spiccata dote da rimbalzista, è dotato di buona visione di gioco. Che impatto potrebbe avere a questo punto della stagione alla sua prima esperienza italiana? Impossibile a dirlo, anche se la natura da "fighter" potrebbe agevolarlo nell'inserimento nella "jungla" della seconda serie. Il giocatore è già a Trieste, immerso nella realtà culinaria del nostro Carso, con visite mediche effettuate; per la cosiddetta firma "nero su bianco" bisogna attendere l'ufficialità, ma si può dire che tutto porterebbe a pensare ad una felice conclusione della trattativa. Il papà Danilo sembra entusiasta della scelta del figlio, sui social esprime chiaramente gioia da tutti i pori: «8 anni fuori da "casa", ancora mi chiedono, ma tuo figlio è italiano? Bravo figlio mio, ora dimostra che carattere hai!». Nel pomeriggio di ieri intanto la società ha annunciato attraverso un comunicato stampa il nuovo assetto societario, con il CSG a detenere il 99% delle quote e TSB l'1%. Queste le parole del Presidente Richard De Meo: «Ringrazio Trieste Basket per il risultato di questa operazione, che a mio modo di vedere rafforza l'impegno di TSB nei confronti del Club, creando una piattaforma per una collaborazione attiva e duratura che si focalizzerà anche sul settore giovanile e sulla comunità. Era importante per noi che la città rimanesse rappresentata nella proprietà di Pallacanestro Trieste, e che al tempo stesso si aprissero possibilità per coinvolgere nuovi investitori. Un ringraziamento in particolare al Presidente di TSB Lorenzo Pacorini, per la sua capacità di mediazione e creatività in tutto questo processo: continueremo a lavorare insieme, e sarà per il futuro di Trieste nel mondo del basket». - Adesso è ufficiale: Triestina-Alessandria, rinviata domenica scorsa per l'impraticabilità del campo del "Tognon", si giocherà martedì 26 marzo alle ore 16.15, ovviamente a Fontanafredda. Come scrive oggi Antonello Rodio, questo significa che la partita fra l'Unione e l'Atalanta U23, che si sarebbe dovuta giocare domenica 24 marzo, è certamente rinviata per le convocazioni in azzurro di vari baby nerazzurri, anche se non si sa ancora quando si giocherà. PRO SESTO. Ma intanto la squadra alabardata sta ultimando la preparazione in vista della sfida di domani in casa della Pro Sesto (inizio ore 14), squadra penultima in classifica che però grazie al successo esterno con il Renate di domenica scorsa ha agganciato per il momento il treno dei play-out. Da parte alabardata la buona notizia per Bordin è che sono tutti disponibili, anche Struna è a posto e quindi il tecnico potrebbe valutare il suo rientro nella difesa a tre accanto a Malomo e Moretti, anche se Rizzo a Fiorenzuola si è comportato bene. Per il resto il tecnico confermerà il 3-5-2 che a tratti diventa 3-4-1-2, che nelle ultime gare ha dato buoni frutti. Al di là del modulo, la speranza è che dopo il rinvio del match con l'Alessandria e dieci giorni senza impegni ufficiali dopo il successo a Fiorenzuola, la squadra alabardata abbia tenuto alta la tensione. ARBITRO. A dirigere il match sarà l'arbitro Luigi Catanoso di Reggio Calabria. Con il fischietto calabrese l'Unione ha ottenuto una vittoria (Triestina-Virtus Verona 3-2 dell'ottobre 2022) e due sconfitte (Mantova-Triestina 1-0 del marzo 2023 e Lecco-Triestina 2-0 del gennaio 2022). LE ALTRE PARTITE. Nell'anticipo di ieri sera il Padova perde un colpo nella rincorsa quasi impossibile al Mantova. La squadra di Torrente all'Euganeo impatta per 0-0 con l'Albinoleffe. Ben cinque le partite oggi nel girone A, con la Triestina che guarderà con attenzione le vicende delle dirette rivali Atalanta U23, Vicenza e Legnago. L'Atalanta U23 ospita una Pergolettese in crisi, ma anche il Legnago potrebbe continuare il suo momento positivo visto che riceve un Lumezzane in frenata. Sfida più ostica invece per il Vicenza, impegnato sul campo della Pro Patria. Le partite di oggi: Legnago-Lumezzane, Mantova-Fiorenzuola, Pro Patria-Vicenza, Virtus Verona-Giana Erminio, Novara-Pro Vercelli. La nuova classifica : Mantova 74, Padova 66, Vicenza 53, Triestina e Atalanta 50, Legnago 48, Giana, Pro Patria e Lumezzane 42, Trento e Albinoleffe 41, Pro Vercelli e Virtus Verona 39, Renate 37, Arzignano 35, Pergolettese e Novara 33, Fiorenzuola 30, Pro Sesto 26, Alessandria 18.
  13. VENERDÌ 15 MARZO 2024 - La Lega Pro ha comunicato le date di gara dei play-off della serie C, che prenderanno il via il 4 maggio (la settimana dopo la conclusione della regular season prevista per il 28 aprile) e si concluderanno domenica 9 giugno. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", un mese abbondante di sfide infuocate da dentro e fuori, al termine del quale solamente una tra le 28 partecipanti alla post season potrà festeggiare la promozione fra i cadetti. E un mese nel quale, a seconda di come andranno le cose per la Triestina e del suo piazzamento finale in campionato, la squadra alabardata potrà iniziare le proprie partite casalinghe allo stadio Rocco, ma se dovesse fare tanta strada come tutti si augurano, per la famosa questione dei concerti non ne potrà giocare probabilmente più di quattro perché a un certo punto si troverà costretta a emigrare. La post-season comincerà con la fase dei play-off del girone: il primo turno si giocherà in gara unica sabato 4 maggio e vedrà in lizza le squadre che saranno arrivate dalla quinta alla decima posizione in classifica, con il consueto vantaggio per le meglio piazzate dell'incontro in casa con due risultati su tre a disposizione. Nel secondo turno, sempre a gara unica e con le medesime modalità, entreranno in lizza anche le quarte classificate: le gare si giocheranno martedì 7 maggio. A quel punto prenderà il via la fase nazionale, nel quale inizieranno le sfide incrociate con le squadre degli altri gironi e si giocheranno partite di andata e ritorno: in questo caso, con un complesso di regole che privilegerà delle teste di serie seguendo sempre il meccanismo delle meglio piazzate in regular season, chi giocherà il ritorno in casa avrà anche il vantaggio del passaggio del turno in caso di parità di reti al termine dei due match. Le gare di andata del primo turno di questa fase, nella quale entreranno anche le terze classificate di ogni girone, si giocheranno sabato 11 maggio, mentre quelle di ritorno andranno in scena martedì 14 maggio. Le sopravvissute a questa serie di sfide, assieme alle seconde classificate di ogni girone (che si saranno risparmiate tre turni di play-off), daranno vita poi al secondo turno della fase nazionale, con partite di andata sabato 18 maggio e ritorno martedì 21 maggio. Se a questo punto la Triestina fosse ancora in lizza, dovrebbe essere proprio questa l'ultima finestra in cui potrà utilizzare il Rocco per le partite in casa, perché poi, all'incirca il 20 maggio, dovrà presumibilmente lasciare la struttura per la preparazione dei concerti in programma a inizio giugno, anche se sulla data precisa della consegna forse ci sarà ancora qualche margine di trattativa. In ogni caso, le quattro squadre che usciranno da tutta questa baraonda di incontri, daranno vita alle finale four: qui gli accoppiamenti saranno decisi tramite sorteggio, nessuna teste di serie e alla fine delle due gare, se ci sarà parità di reti, si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori. Le semifinali di andata si giocheranno sabato 25 maggio, quelle di ritorno martedì 28 maggio. Le vincitrici daranno vita poi alla fin alissima, con partita di andata domenica 2 giugno e ritorno domenica 9 giugno, data nella quale si saprà il nome della quarta squadra promossa in B oltre alle tre che avranno vinto i rispettivi gironi. - Ripartita ieri, dopo i tre giorni di pausa seguiti al successo casalingo contro Treviglio, la preparazione della Pallacanestro Trieste in vista del match che venerdì 22 marzo, a Torino, vedrà la formazione di Jamion Christian in campo contro la Reale Mutua. Come scrive Lorenzo Gatto, occhi puntati su Justin Reyes, l'ala portoricana che dopo l'intervento al menisco del ginocchio destro subita a gennaio riprende ad allenarsi per verificare la possibilità di tornare in campo a due mesi dall'infortunio subito a Udine nel derby contro l'Old WIld West. In attesa che riprenda la fase a orologio, questa sera alle 20.30 proprio la Reale Mutua Torino, prossima avversaria dei biancorossi, sarà in campo a Cividale contro la Gesteco in una delle gare di recupero rinviata per fare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Domenica alle 18, invece, saranno in campo Chiusi contro la Juvi Cremona e Rimini contro Latina. Nel frattempo tutto è pronto per le finali di coppa Italia che si disputeranno nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perché ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà domani, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì–San Bernardo Cantù e proseguirà in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in esclusiva su Mediaset
  14. GIOVEDÌ 14 MARZO 2024 - Justin Reyes è finalmente pronto a tornare a due mesi dall'operazione che ha interessato il menisco del ginocchio destro. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il lavoro di recupero pazientemente svolto dallo staff sanitario biancorosso ha permesso al giocatore di rispettare i tempi previsti dopo l'intervento chirurgico: con la ripresa che fa seguito ai tre giorni di riposo concessi dalla società a seguito del successo contro Treviglio, l'ala portoricana ricomincerà ad allenarsi con la squadra. Sarà la risposta del ginocchio alle sollecitazioni dei crescenti carichi di lavoro a stabilire se Reyes sarà in grado di essere presente venerdì prossimo per la ripresa del campionato contro la Reale Mutua a Torino. Stasera, intanto, in attesa delle finali di coppa Italia che da sabato a Roma metteranno di fronte Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e Trapani Sharks-Fortitudo Bologna, si giocano i recuperi della terza giornata della fase a orologio rinviata per dare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Al Carnera, palla a due alle 20.30, in campo l'Old Wild West Udine che sfida la Luiss Roma per salire temporaneamente al secondo posto solitario del girone rosso. Domani al PalaGesteco è il turno di Cividale che ospita la Reale Mutua Torino. Domenica alle 18 sarà il turno di Chiusi contro Cremona e Riviera Banca Rimini contro Latina. Gli ultimi due recuperi in programma domenica 10 aprile, in campo Sella Cento-Trapani Sharks e Fortitudo Bologna-Treviglio. Tornando a Trieste, da oggi a sabato graduale ripresa poi, dalla prossima settimana, normale avvicinamento alla partita di campionato che si giocherà in anticipo a Torino. Match nel quale i biancorossi ritroveranno sulla loro strada un coach, Franco Ciani e il play Matteo Schina che hanno fatto parte del passato recente del club. QUESTIONARIO Nel frattempo, da ieri e fino al 20 marzo, la Pallacanestro Trieste ha lanciato un sondaggio dedicato ai suoi tifosi. Disponibile sul sito web ufficiale e sui canali social, è stato lanciato "per raccogliere feedback dettagliati e opinioni dei tifosi" su una vasta gamma di argomenti. - Il rinvio della partita con l'Alessandria di domenica scorsa, non ha permesso alla Triestina di provare a cancellare l'incredibile zero nella casella delle vittorie nelle gare casalinghe del 2024. Lo scrive oggi Antonello Rodio: nel nuovo anno, infatti, l'Unione ha ottenuto ben tre successi in trasferta (a Trento e a Vercelli con Tesser, a Fiorenzuola con Bordin), ma lo sconfortante score delle cinque partite giocate a Fontanafredda è di due pareggi e tre sconfitte: questo significa solamente 2 punti in cinque incontri (uno per Tesser e uno per Bordin), un ruolino di marcia a dir poco deficitario. La vittoria in casa, sempre tra virgolette visto che il Tognon non è il Rocco, manca ormai da oltre tre mesi, ovvero dal 9 dicembre quando un gol nel finale di Adorante (che da quando è alla Juve Stabia ha già segnato 10 reti in 12 partite) diede il successo per 2-1 sulla Giana Erminio. Quest'ultimo periodo ha portato ad amplificare lo strano fenomeno di un rendimento casalingo che già prima era inferiore a quello esterno. La Triestina in casa ha fatto 22 punti in 15 partite, con appena 6 vittorie e la misera media di 1,46 punti a gara. In trasferta invece gli alabardati viaggiano a una media di 1,86 a match, perché nello stesso numero di partite hanno fatto ben 28 punti, sei in più che in casa. All'inizio ha pesato il rendimento al Rocco, che tra presunte maledizioni e terreno in pessime condizioni aveva portato solo 5 punti in 5 partite, frutto del successo con il Fiorenzuola, dei pareggi con Vicenza e Pro Sesto, e delle sconfitte con Trento e Padova. A Fontanafredda si era partiti con 5 vittorie in 5 gare, sembrava il luogo magico e ideale per l'Unione, ma poi evidentemente anche il Tognon è stato contagiato dalla maledizione del Rocco e come detto in questo 2024 il bilancio è drasticamente peggiorato, portando il totale dello score di Fontanafredda a 17 punti in 10 partite. Questa sorta di malocchio che aleggia sul Rocco è alimentato dalle tante feste degli ospiti che i tifosi alabardati hanno dovuto digerire nell'arco della sua storia, ed è stata confermata in tutti gli ultimi campionati dalla scarsità di gioie casalinghe. Lo scorso anno furono appena 6 le vittorie in 19 gare nello stadio di casa, nel contesto di un campionato pessimo, come tutti ricordano. Ma perfino l'anno precedente, la stagione 2021/22, quando la Triestina con Bucchi in panchina raggiunse comunque un più che discreto quinto posto, la squadra ottenne appena 7 vittorie al Rocco, mentre in trasferta ne conquistò 8. Anche i punti ottenuti in casa (27) furono meno di quelli conquistati lontano dalle mura amiche (28). Decisamente migliore il campionato del tandem Gautieri-Pillon, con ben 11 vittorie al Rocco. L'anno della stagione mozzata dal covid, 2019/20, ci furono 7 successi in 13 partite, ma per trovare un grande rendimento casalingo bisogna andare all'anno della promozione sfiorata in B con Pavanel, con 12 successi sulle 19 gare casalinghe, mentre anche il primo anno del ritorno in C ci fu un rendimento deludente al Rocco, con appena 5 vittorie in 17 partite. La speranza è che i lavori sul terreno di gioco vadano così in fondo da togliere anche qualsiasi spirito malevolo alberghi nel sottofondo dello stadio. Si scherza ovviamente. O forse no?
  15. MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 - Una squadra che deve scalare le categorie, uno stadio da gestire in proprio e da valorizzare rendendolo profittevole, un centro sportivo nel quale far crescere giovani calciatori. Questi sono gli asset sui quali gli americani hanno deciso di investire. Ben Rosenzweig ha scelto la Triestina, non solo perché Trieste rappresenta un potenziale polo strategico di sviluppo, ma in primis perché è dotata di uno stadio con potenzialità notevoli in letargo da oltre trent'anni. Sostenibilità economica e creazione di valore sono le mission di chi investe anche nello sport. Ne parla oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": il "benvenuto" è stato il Nereo Rocco impraticabile ma questo pasticcio, unico in Italia e non solo, non sembra aver smontato l'operazione Rosenzweig. Gli uomini del presidente, guidati dall'ad Sebastiano Stella, si sono messi al lavoro traendo dal disagio e dai danni subiti un'opportunità per stringere il dialogo con le istituzioni. La parola d'ordine è mai più una stagione senza il Rocco, giocando in casa in esilio, frustrando i supporter e senza la possibilità di programmazione del lavoro quotidiano e delle gare (vedi play-off). E allora, una volta risolta senza costi aggiuntivi la sistemazione del manto erboso, la società si è messa al lavoro per negoziare con il Comune la concessione dello stadio. Il primo step è la proroga fino al 30 giugno del 2025 della convenzione (necessaria per l'iscrizione al prossimo campionato) in scadenza nel mese prossimo. Un anno di tempo poi per formalizzare l'atto di concessione della struttura. Il riferimento legislativo è il dgls 38/2021 (Legge sugli stadi) che consente ai privati di ottenere il diritto di gestione della struttura pubblica a fronte di un piano finanziario indirizzato al miglioramento dell'impianto sul piano strutturale e su quello della fruibilità sociale. Come dicono gli anglosassoni è un'operazione win to win: l'ente pubblico si sgrava dei costi di gestione (diverse centinaia di migliaia di euro annui), non aliena la proprietà (in caso di fallimento del privato il bene ritorna all'ente pubblico), mentre il privato può dotarsi di una struttura in grado di garantire redditività aggiuntiva e programmabile rispetto a quella derivante dall'attività sportiva. La Triestina ha già ben avviato la negoziazione e sta predisponendo il piano finanziario (come previsto dalla legge) con un investimento stimato attorno ai 30 milioni di euro. La concessione dovrebbe avere durata trentennale quindi dal 2025 al 2055. Tra gli interventi strutturali sul Rocco un nuovo impianto di illuminazione, gli sky-box e una serie di fori commerciali e punti dedicati alla ristorazione. La seconda linea d'azione riguarda il centro sportivo. La società ha già presentato un'offerta formale preliminare all'attuale proprietario per l'acquisizione di un'area nella valle delle Noghere alle spalle del Centro Commerciale Montedoro. Per cominciare i lavori il Comune di Muggia dovrà deliberare la modifica della destinazione d'uso del terreno, e le conseguenti opere di urbanizzazione con tempi non definiti ma verosimilmente entro l'anno vista anc he la disponibilità politica finora manifestata. Il progetto prevede la costruzione di 5 campi a 11 dei quali due con fondo sintetico e gli altri in erba naturale, una foresteria e un centro medico-fisioterpico. L'entità dell'investimento è collocata in un range tra i 12 e i 15 milioni. Ma non è finita: la Triestina ha anche identificato un altro terreno in provincia di Trieste dove costruire altri tre campi di dimensioni adatte allo sviluppo dell'attività femminile e dei più piccoli (Under 12). Insomma la Triestina americana sta accelerando per costruire quello che in molti in passato hanno cercato di realizzare (da Berti a Biasin) senza riuscirci per svariati motivi. Il club ha risanato il pregresso e sta garantendo una stagione competitiva (con iniezioni di denaro da 1,5 milioni al mese). Poi i risultati sono il sale del calcio e trascinano dell'entusiasmo del pubblico. E il 2024 finora in questo senso no è stato tutt'altro che positivo. Ma se e quando il traguardo o meglio il nastro delle infrastrutture sarà tagliato, la Trieste alabardata avrà finalmente una casa e un futuro sportivo degno della sua storia. - Cinque giornate della fase a orologio disputate, altre cinque ancora da giocare per arrivare alla fine della stagione regolare e definire le griglie play-off che accompagneranno le formazioni di questa A2 alla lotta promozione. Come scrive Lorenzo Gatto oggi sul quotidiano locale, detto che Forlì nel girone rosso e Trapani in quello verde hanno ormai messo da tempo al sicuro il loro primato e giocheranno tutta la post season con il vantaggio del fattore campo, nelle ultime settimane si è sorprendentemente riaperta la lotta per il secondo posto con Udine che ha rimontato la Fortitudo Bologna e la Reale Mutua Torino che approfittando della crisi conclamata di Cantù ha raggiunto i brianzoli. Posizioni ancora de definire per due tabelloni che vedranno da una parte la prima, la terza e la quinta classificata del girone rosso sfidare la seconda e la quarta di quello verde e dall'altra parte, a specchio, la prima, la terza e la quinta del girone verde sfidare la seconda e la quarta del girone rosso. LA CORSA DI TRIESTE Con il quinto posto ormai consolidato grazie al successo contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian affronta quest'ultima parte dell'orologio senza eccessiva pressione. Sulla carta il quarto posto di Verona sarebbe ancora attaccabile (anche se in virtù della miglior differenza canestri a favore degli scaligeri, ballano al momento due vittorie), di certo facendo un analisi delle due griglie mantenere il quinto posto vorrebbe dire evitare di finire dalla parte di Trapani. A oggi, nella consapevolezza che nel giro di un paio di giornate tutto potrebbe cambiare, Trieste si troverebbe a giocare il primo turno dei play-off contro la Sebastiani Rieti nella parte del tabellone in cui, in caso di passaggio del turno, si troverebbe di fronte Forlì. COPPA ITALIA Nel frattempo, il campionato si ferma per fare spazio alle finali di Coppa Italia che si disputeranno nel prossimo week end nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perchè ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà sabato 16 marzo, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e proseguira in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in eslusiva su Mediaset e, in esclusiva, sulla piattaforma Infinity. RECUPERI Approfittando della pausa, in scena alcuni dei recuperi della giornata parzialmente posticipata per la finestra delle qualificazioni europee delle nazionali. In campo le due formazioni regionali: domani alle 20.30, al Carnera di Udine, la Old Wild West di Adriano Vertemati ospita la Luiss Roma in un match che in attesa del recupero della Fortitudo contro Treviglio potrebbe lanciare i friulani al secondo posto solitario, venerdì sempre alle 20.30, al Pala Gesteco, Cividale ospiterà invece la Reale Mutua Torino.
  16. Ricordo sempre, e la cosa vale come monito per tutti, che certe esternazioni rivolte verso altre persone non sono eleganti, né tantomeno utili per le discussioni di questo forum. Nonché che ogni singolo utente risponde personalmente di ciò che scrive. Regolatevi di conseguenza
  17. MARTEDÌ 12 MARZO 2024 - Tre giorni di riposo per la squadra, un monitoraggio per vedere cosa offre il mercato. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", l'inizio della settimana di pausa per la Pallacanestro Trieste offre questo programma. Nel dopogara contro Treviglio il gm Michael Arcieri ha ripetuto il refrain delle ultime settimane: vigili sul mercato. «Stiamo guardando A1, A2, Stati Uniti». Riferimento curioso quest'ultimo visto che in realtà Trieste sul mercato transoceanico ha le mani legate non avendo più visti. A meno che non abbia davvero ragione chi suggerisce che in casa biancorossa si stanno già cercando gli stranieri per la prossima stagione nell'eventualità (al momento remotissima....) di poterne avere sei. Meglio soffermarsi sul parco giocatori di A1, A2 e italiani in giro per l'Europa. Di gente con la valigia pronta in giro non ce n'è. Poca offerta per troppe squadre. La candidatura di Amar Alibegovic si è rivelata un bel sogno. «Assolutamento no» così Arcieri sulla possibilità di arrivare al figlio maggiore di Teo. Raccontiamola per intero: la trattativa poteva decollare se la squadra turca di Alibegovic, il Cagdras Bodrumspor, negli ultimi turni avesse vinto facendo un passo verso la salvezza. Ora però il team è penultimo (retrocedono in due) a pari punti con il Merkezefendi, Alibegovic sabato scorso nella sconfitta con il Besiktas ha giocato 27 minuti segnando 13 punti. E il club turco, prima di ragionare su un'eventuale cessione, amerebbe sentir declinare in dollari la parolina buy-out... Ritornando in Italia, la posizione di Eric Lombardi è legata al destino dell'HappyCasa Brindisi. Il club pugliese è ultimo, a due punti da Pesaro con cui ha il saldo negativo e a quattro da Treviso con cui ha perso di 26 all'andata. Possibilità di salvezza appese a un filo. Lombardi nell'ultima gara a Varese non ha giocato, nella partita prima era stato impiegato una manciata di minuti. Non rientra nei progetti di Sakota ma in piena lotta retrocessione Brindisi non può permettersi di regalare in giro pedine italiane. O, meglio, non ancora. Prima di inizio aprile la classifica rischia di essere ancora più spietata e allora un approccio potrebbe essere più semplice. Un altro brindisino sottoutilizzato e che in A2 ha già dimostrato la sua utilità è Riisma , ex Pistoia, che a Varese è stato inserito a 51 secondi dal termine di un quarto per venir richiamato in panchina 26 secondi più tardi. L'esterno estone di formazione italiana è un buon difensore. Sposta in assoluto i valori di una squadra? No. Può essere un'addizione utile in A2? Sicuramente sì. A Varese Woldetensae è rientrato nelle rotazioni anche se proprio contro Brindisi non ha giocato più di dieci minuti. Sognato dalla "sua" Fortitudo, finora ufficialmente non si sposta. Però Varese è pressochè salva ed è quasi impossibile che arrivi ai play-off. Tra un paio di settimane un'eventuale partenza non creerebbe danni. Dopo il Paladozza è probabilmente Trieste il posto che l'esterno potrebbe trovare più intrigante conoscendo sia Arcieri che l'ex capitano Ferrero. Sempre a Varese gioca in media una decina di minuti il lungo Ulaneo e rischia di giocare anche meno con il r ecupero di Okeke , non gioca affatto il giovane Virginio . Nè uno nè l'altro tuttavia possono venir ritenuti fattori rilevanti. A Sassari cinque, zero e uno sono i minuti di utilizzo dell'ala Kaspar Treier nelle ultime tre partite. Che non sia al centro dei pensieri di coach Bucchi sembra evidente. Fisicamente è un torello che in A2 potrebbe avere un certo impatto, non un primattore, da verificare la personalità in caso di responsabilità pesanti. Su Jeff Brooks ci fanno un pensiero tutti: il lungo trentaquattrenne dell'Umana Venezia nell'ultimo incontro a Sassari ha visto il parquet per due minuti. Ma attenzione: tempo fa Venezia aveva già respinto una richiesta da parte della Fortitudo Bologna per Janelidze - "n.e." fisso -, improbabile che apra per chi comunque qualche minuto lo vede. A meno che, s'intende, chi bussa alla porta non sia intenzionato a versare un robusto buyout. Ma quanto bisogna essere disposti a sganciare? Un esempio recente: Rimini avrebbe bussato alla porta di Scafati (che due mesi fa ha già ceduto De Laurentiis a Udine) per la guardia Mouaha - 6 minuti di impiego medio - ricevendo la richiesta di un buyout superiore ai 20mila euro. - Il recupero della partita con l'Alessandria si dovrebbe giocare martedì 26 marzo, ma non c'è ancora l'ufficialità perché la data è legata al rinvio di un'altra gara della Triestina, quella contro l'Atalanta U23 in programma domenica 24 marzo. Non si tratta di un nuovo cervellotico quiz da settimana enigmistica, ma quello che si prospetta per l'Unione dopo il rinvio per impraticabilità del campo del match di domenica scorsa con i piemontesi. Come scrive Antonello Rodio, il fatto è il seguente: dopo la trasferta di domenica prossima in casa della Pro Sesto, il calendario presenta alla Triestina l'importante scontro diretto con l'Atalanta U23, ma il destino vuole che proprio come all'andata, in quella giornata giocano le squadre nazionali (infatti serie A e serie B sono ferme). Ebbene la Lega Pro consente alle società, in caso di convocazione di tre o più dei propri calciatori per la Nazionale A, Under 21, Under 20 e Under 19, di presentare istanza per lo spostamento di una gara, almeno dieci giorni prima della data prevista in calendario per la disputa dell'incontro. Ora è quasi certo che l'Atalanta chiederà il rinvio perché ha parecchi dei suoi baby calciatori coinvolti nelle convocazioni azzurre. E a quel punto, con due partite da recuperare, per l'Unione c'è veramente un rischio ingorgo non da poco in questo finale di campionato. La soluzione che si prospetta per la gara con l'Alessandria sarebbe però quella più vantaggiosa (o meglio, quella meno dannosa) per la squadra alabardata, a cui in definitiva non cambierebbe molto se invece di domenica 24 marzo con l'Atalanta scendesse in campo martedì 26 marzo contro il fanalino di coda, quindi appena due giorni dopo. Questo permetterebbe di limitare il periodo senza partite (9 giorni invece di 7) e di avere allo stesso tempo un discreto cuscinetto di riposo in vista dell'impegno seguente, quello del sabato di Pasqua 30 marzo ad Arzignano. Ma come detto non può esserci ancora l'ufficialità della data del 26 marzo (anche l'orario resta da decidere) per il recupero della gara con l'Alessandria: servirà infatti prima che sia ufficiale anche il rinvio della partita con l'Atalanta, che dovrebbe comunque arrivare in settimana. Ed è possibile che contestualmente a quel rinvio, possa esserci anche la data del recupero della gara con i baby nerazzurri, che a questo punto verrà comunque giocata ad aprile. Ed è inevitabile che per l'Unione ci sarà un altro impegno infrasettimanale. Di certo tra maltempo e convocazioni per le nazionali, la Triestina non è stata fortunata in questa fase e il cammino da qui a fine campionato si prospetta tutt'altro che lineare. Fino al termine della regular season non sono previsti più infatti turni infrasettimanali, per cui solo la Triestina sarà impegnata per due volte in partite ravvicinate, anche se come detto lo slot del 26 marzo limita in qualche modo i danni. Al momento comunque l'unico recupero ufficiale resta quello fra Vicenza e Fiorenzuola, che si giocherà martedì 19 marzo.
  18. La verità secondo me è che, con prestazioni come quelle di Latina, si rischia di perdere con chiunque. E al netto che a Treviglio mancava parecchia gente, la vittoria di ieri è importante perché da una squadra in crisi come la nostra ci si poteva aspettare di tutto. Ora serve continuità, roba che la sanno anche i muri. Questo è un team troppo ondivago senza Reyes, va capito se gli equilibri che inevitabilmente vanno ricreati quando rientra Justin sono facili da trovare oppure se inevitabilmente anche ai playoff sarà un team in balia di se stesso. Una nota su società e tifosi organizzati: dalle domande poste in maniera puntuale da me e da Saule ieri in sala stampa e dalle risposte di Arcieri, è evidente che non si vuole minimamente porgere l'altra guancia alla Curva. Non capisco la logica di questo allontanamento sempre più marcato da parte della dirigenza: ricucire lo strappo con chi si sobbarca chilometri per questa maglia è roba che andrebbe fatta alla svelta, perché tutto questo rischia di diventare un boomerang clamoroso. Spero vivamente che ci ripensino, una situazione così non conviene a nessuno
  19. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDI 11 MARZO 2024 https://www.citysport.news/download/CS-11marzo2024.pdf
  20. LUNEDÌ 11 MARZO 2024 - Nella serata del ritorno alla vittoria della Pallacanestro Trieste contro Treviglio, c'è stata anche una "partita parallela" giocata sulle tribune. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", un boato di disapprovazione andato oltre le note della musica sparata a tutto volume al momento della presentazione delle squadre. Rottura conclamata tra una parte del pubblico triestino e coach Jamion Christian, sonoramente fischiato dai supporter biancorossi nei minuti immediatamente precedenti l'inizio del match. Quelli che c'erano, perchè la parte calda del tifo ha mantenuto le "promesse" manifestate in settimana rimanendo all'esterno del palazzo. La Curva Nord fa il suo ingresso all'inizio del secondo quarto srotolando lo striscione "Basta alibi, tutti colpevoli", un estremo sunto del pensiero di una tifoseria che dopo la sconfitta di Latina ha ritenuto fosse arrivato il momento di prendere posizione. Vola la squadra sul parquet e pure in presenza di un parziale di 0-8 negli ultimi due minuti del primo tempo rientra negli spogliatoi con un rassicurante 51-38. Nonostante il largo divario accumulato, al momento di imboccare il tunnel, ancora fischi per il coach accompagnato da un «salta la panchina, Jamion Christian salta la panchina» che la dice lunga sul clima di fiducia che c'è in questo momento attorno alla squadra. E, in tema di goliardia, non male neppure quel «Fino alla fine femo ricorso" scandito a ripetizione tanto per ricordare la pessima figura fatta dalla società dopo la sconfitta della scorsa settimana. Secondo tempo da separati in casa, perchè se da un lato i quasi 3300 spettatori presenti sugli spalti (anche grazie al consistente rinforzo garantito dalla presenza degli studenti delle scuole) hanno apprezzato la prova della squadra, la Curva ha continuato con la sua protesta mettendo nel suo mirino anche il gm Arcieri e raccogliendo i fischi degli altri settori. Rottura che si è sentita e ha fatto impressione, di certo i tempi del red wall e di un palazzo che compatto aveva accompagnato Trieste al suo ritorno in serie A sono lontani. Ricucire questo strappo non sarà semplice. - Ormai alla tifoseria alabardata, almeno sul concetto di partita in "casa", serve l'esorcista. Lo scrive Guido Roberti: alcune centinaia di tifosi pure ieri si sono sobbarcati il viaggio a Fontanafredda, incontro ad un timido sole sulla via del tramonto ad Ovest, sbucato troppo tardi. Troppi i millimetri d'acqua piovana scesi nel pomeriggio e fino alle 18, tanti da rendere impossibile, a detta del direttore di gara Diop, la disputa di Triestina-Alessandria. Si è così provato tra un sopralluogo e l'altro a valutare la possibilità di giocare, dapprima col posticipo del fischio d'inizio, 45 minuti più tardi e dunque alle 19:15, ma già alle 18:45, con le società ormai alla prima fase di diplomazia per il recupero, è arrivata l'ufficialità del rinvio. Escluso all'indomani, se ne riparla più avanti. Un peccato perché sarebbe stata una occasione per determinare auspicabilmente la guarigione dell'Unione. I segnali erano tutti positivi. Ci hanno pensato i nuvoloni portati dallo Scirocco a guastare i piani. La settimana era iniziata con la certezza che con quella rimonta al Legnago era scattata una scintilla nei giocatori, confermata poi dal colpo irrefutabile a Fiorenzuola. Triestina-Alessandria sarebbe stata una prova del nove, si dovrà attendere ora la trasferta a Sesto San Giovanni per dar seguito alle sensazioni. Roberto Bordin, approfittando del terreno almeno per un allenamento con i suoi ragazzi, ha detto la sua sul rinvio: «Le sensazioni erano molto buone e volevamo dare continuità al risultato e alla prestazione fatta contro il Fiorenzuola, i ragazzi erano vogliosi di fare bene. Spiace non aver giocato ma questa è stata la decisione dell'arbitro, di non dare l'agibilità perché il campo aveva delle parti in cui la palla effettivamente non rimbalzava. Abbiamo rispettato le indicazioni». L'allenatore conferma che i volti post Fiorenzuola erano decisamente più distesi. «La terapia migliore è sempre la vittoria, ti dà autostima, ti carica, ti alleni con il sorriso. Cercheremo ora la concentrazione giusta per le prossime gare e la fine del campionato». Il gruppo stava sostanzialmente bene, non ci sarebbero state grandi sorprese. «A parte Ballarini che ha il problema al ginocchio e Struna che deve recuperare bene, e speriamo di averlo in settimana con noi, tutti gli altri erano a disposizione, il gruppo era al completo». Sarebbe stata una Triestina disegnata ancora con il 3-5-2? «Il 3-5-2 in questo momento è quello che ci dà effettivamente più sicurezza in entrambe le fasi di gioco, quindi continueremo così perché i ragazzi lo hanno assimilato molto bene, si continua su questa strada". Inevitabile un pensiero per quei tifosi che hanno dovuto invertire la rotta su Trieste anzitempo. «Venire praticamente sempre a Fontanafredda e non poter stare al Rocco che è il nostro stadio è già un problema, venire qua e vedere la partita rinviata.. non è il massimo. I tifosi speravano si giocasse, loro come noi, mi spiace davvero, hanno fatto tanti chilometri per la squadra, ma abbiamo dovuto rispettare la decisione dell'arbitro». L'agenda alabardata inevitabilme nte cambia, la squadra riposerà oggi, da domani avrà la cosiddetta settimana tipo per preparare la sfida di domenica in Lombardia.
  21. DOMENICA 10 MARZO 2024 - Il calendario stavolta ha combinato un bello scherzo. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste delusa e deludente di questi tempi deve cercare di dare un segnale. Ma oggi alle 18 al PalaTrieste si troverà di fronte quella Treviglio che a sua volta può ben dirsi delusa rispetto al ranking ipotizzato a inizio stagione. La fase a orologio per Trieste si sta rivelando finora un calvario. Tre sconfitte in quattro giornate e se il ko con Cantù ci può stare, non ci stanno proprio invece i flop con Luiss Roma e Latina. Il quinto posto, si sa, è pressochè intoccabile e continuiamo a pensare che nessun reale pericolo possa venire dalle inseguitrici ma avere un piazzamento sicuro con sei partite ancora da giocare non significa sedersi e aspettare l'ora dei play-off. O al momento di fare sul serio Trieste non si ricorderà più come si combatte. Il quinto posto, inoltre, non rappresenta un piazzamento di cui tutto sommato accontentarsi perchè è figlio di undici sconfitte. Troppe per le ambizioni di Trieste, della società e dei suoi tifosi. Tifosi che oggi per la prima domenica daranno vita a una protesta, con l'ingresso ritardato della Curva Nord. Nel documento con le rivendicazioni dei tifosi si preannunciavano presenza, insulti e goliardia. Due propositi vanno bene ma gli insulti non farebbero altro che aumentare le distanze. La tradizione del tifo triestino nelle manifestazioni di dissenso è piuttosto di essere caustico, corrosivo, critico ma sempre usando l'ironia. Un quesito, rivolto alla società: in un momento in cui è evidente la disaffezione da parte del pubblico e l'ossessiva ripetitività delle dichiarazioni di coach Christian è ormai insostenibile, perchè non far dialogare con la piazza l'unico personaggio della Pallacanestro Trieste che sa arrivare al cuore della gente, cioè Daniele Cavaliero? IL PUNTO Justin Reyes rientrerà dopo la pausa per la Coppa Italia, a Torino. Si sta allenando ma è possibile che anche oggi debba restare a guardare i compagni di squadra da bordo campo lasciando il posto tra i 12 a Obljubech. In mancanza di informazioni al riguardo da parte del club (se è pretattica non si può dire che finora abbia portato bene) ipotizziamo il rientro di Campogrande, qualche problema in settimana per Brooks ma che ha comunque partecipato ad allenamenti e dovrebbe esserci. LA PARTITA Nella fase a orologio tre sconfitte su tre (contro Verona, Cividale e Chiusi) per Treviglio ma sempre di misura. Sta segnando poco (70,7) ma manca dei punti di Miaschi, sta perdendo parecchi palloni, quasi 123, tre più di Trieste. Treviglio è la squadra meno giovane del campionato ma esperienza in questo caso fa rima con talento: 38 anni Luca Vitali, l'invidiabile Bruno Cerella e Brian Sacchetti, 36 l'ex udinese Giuri. - La Triestina ha la grande occasione per continuare a vincere e a risalire in classifica dopo il successo di Fiorenzuola, ma Bordin fa benissimo ad avvertire che nessuna partita di serie C si vince se si sottovaluta l'avversario e non si entra in campo con la giusta concentrazione. Lo scrive oggi Antonello Rodio: oggi a Fontanafredda l'Unione affronterà l'Alessandria (al Tognon inizio ore 18.30, arbitra Diop di Treviglio), ed è un dato oggettivo che i grigi piemontesi ormai quasi retrocessi sono l'avversario ideale in questo momento, perché tra scarso rendimento sul campo e penalizzazioni per inadempienze amministrative, sono nettamente il fanalino di coda del girone. E tra l'altro oggi saranno privi del difensore Rossi e del centrocampista Soler, entrambi squalificati. Ma attenzione perché le partite non si vincono sulla carta e quindi mister Bordin avverte giustamente sulle insidie della sfida: «Ovviamente sarebbe un errore gravissimo sottovalutare l'avversario anche se è ultimo in classifica - dice il tecnico alabardato - perché è una squadra che gioca bene e ha vinto anche due partite in trasferta nel girone di ritorno. Per noi sarebbe davvero grave non dare continuità al risultato di Fiorenzuola, ma per vincere dobbiamo essere pronti e concentrati proprio come nella partita di mercoledì scorso». Di sicuro il successo di Fiorenzuola ha fatto bene all'ambiente e alla squadra, e il clima in casa alabardato è nettamente migliorato: «Le vittorie danno morale e fiducia nei propri mezzi - spiega Bordin – il successo di mercoledì è quello che ci serviva e che serviva ai ragazzi dopo il tanto lavoro che hanno fatto e dopo le batoste prese nelle partite precedenti. Ma adesso dobbiamo continuare e l'importante è restare concentrati per questa partita da vincere sul campo, perché ogni gara fa storia a sé: dobbiamo cercare di farla nostra, ma restando sempre equilibrati e senza rischiare niente». In vista della sfida odierna, però, non sempre squadra che vince non si cambia. Bordin annuncia infatti che qualcosina di diverso ci sarà rispetto a Fiorenzuola, e questo nell'ottica della terza partita che si gioca in sette giorni: «Qualche cambio ci sarà - confessa il tecnico - perché tre partite in una settimana diventano difficili da gestire per alcuni giocatori: qualcuno le farà, altri no, ma facciamo rifiatare qualche giocatore proprio per avere in campo la squadra al massimo della competitività». Saranno ancora assenti Ballarini e Struna: quest'ultimo con il Legnago aveva subìto una contusione molto forte al ginocchio, ma da martedì dovrebbe tornare in gruppo ed essere presto disponibile. Tutti ok gli altri ma come detto da Bordin qualcosa cambierà: difficile che ci siano modifiche in difesa dove Moretti, Malomo e Rizzo dovrebbero formare la consueta linea a tre. A centrocampo in mezzo Fofana e Vallocchia se la giocano con le possibili alternative Celeghin e Correia, mentre sugli esterni Pavlev è sempre favorito a destra, mentre a sinistra Anzolin potrebbe riprendere il suo posto con esclusione di Petrasso. Davanti D'Urso è ormai a posto fisicamente, ma in questo momento El Azrak sta volando e quindi è ballottaggio fra loro per giocare dietro le punte, che dovrebbero essere almeno all'inizio ancora Lescano e Redan, con Vertainen e Minesso possibili alternative.
  22. SABATO 9 MARZO 2024 - La buona sorte offre alla Triestina la ghiotta possibilità di uscire davvero dal tunnel e riprendere quella corsa che, nonostante il black-out totale durato un intero mese, può rilanciarla ancora nella lotta per il terzo posto. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", il destino vuole, infatti, che subito dopo aver ritrovato il successo e aver vinto e convinto sul terreno del Fiorenzuola terzultimo in classifica, ora il calendario proponga alla squadra di Bordin domani (ore 18.30, arbitra Diop di Treviglio) una sfida interna a Fontanafredda contro il fanalino Alessandria ormai alla deriva e poi domenica prossima la trasferta in casa di una Pro Sesto penultima e in grave difficoltà. Se i grigi piemontesi sono praticamente ormai retrocessi e zavorrati anche da penalizzazioni dovute a inadempienze fiscali, al momento anche la Pro Sesto non avrebbe nemmeno diritto a giocare i play-out essendo staccata dalla quintultima di ben 10 punti. Insomma c'è una sorta di tappeto rosso che si sta stendendo davanti alla Triestina per riuscire a fare un filotto di tre vittorie che sarebbe fondamentale, perché subito dopo arriverà il cruciale scontro diretto con l'Atalanta U23 del 24 marzo, nel quale probabilmente ci si giocherà il quarto posto, se non addirittura una possibilità di restare agganciati alla lotta per il terzo posto con il Vicenza. Sulla carta quindi tutto sembrerebbe agevole, a patto però che la Triestina sia quella di Fiorenzuola, equilibrata, concentrata e brillante in fase offensiva, anche se ancora troppo sciupona. Ma è importante anche che la squadra alabardata non sottovalutati domani un'Alessandria che sarà anche tramortita al tappeto, ma che in questo girone di ritorno ha comunque piazzato due colpacci in trasferta contro Pro Sesto e Pergolettese, quest'ultimo appena una settimana fa. Insomma bisognerà giocare di nuovo da squadra, come fatto mercoledì, sfruttando le debolezze di un avversario che deve anche fare a meno di due giocatori squalificati, il difensore Rossi e il centrocampista Soler. In casa alabardata è invece entrato in diffida anche Malomo, che si aggiunge a una lista che comprende già El Azrak, Moretti e Struna. A proposito di Struna, c'è la possibilità che possa rientrare proprio per la partita con la Pro Sesto. Quindi l'uscita dalla crisi non solo è possibile, ma è davvero a portata di mano, a patto di rivedere una buona Triestina, o quantomeno discreta. Sperando che la sua brutta copia se ne sia andata per sempre assieme al mese di febbraio. E poi fare 9 punti in tre match significherebbe non solo rilanciarsi in classifica, ma anche risollevare il morale e l'entusiasmo dopo la buia parentesi delle cinque sconfitte consecutive. Un entusiasmo che la società alabardata ha cercato ieri di trasmettere con un comunicato sui lavori appena iniziati al Rocco: «Dopo oltre trent'anni - dice la nota - grazie al lavoro di questa proprietà e alla collaborazione di Regione FVG, Comune di Trieste e LND Friuli Venezia Giulia, lo stadio Rocco potrà disporre di un terreno di gioco di livello internazionale, un'opera iniziata in questi giorni e destinata a durare nel tempo. Un traguardo tanto atteso quanto importante, un motivo d'orgoglio per tutte le persone che hanno a cuore la Triestina, un dono che potrà dare beneficio e lustro all'intera città». - Battere Treviglio per dare un calcio alla crisi e riprendere il cammino verso i play-off. Trieste ci crede e domani sera alle 18, sul parquet del PalaRubini a Valmaura, andrà a caccia di un successo in grado di cancellare la brutta prestazione offerta la settimana scorsa a Latina. Come scrive Lorenzo Gatto oggi, non sarà facile contro un'avversaria che, pur all'interno di una stagione fatta di molti bassi e pochi alti, ha certamente il potenziale per mettere in difficoltà i biancorossi. «Sia noi che Treviglio stiamo uscendo da due mesi davvero complessi - l'analisi prepartita affidata da coach Jamion Christian al sito ufficiale della società - Entrambe alla ricerca di un risultato positivo che possa darci la carica giusta e consentirci di arrivare alla pausa per le finali di coppa Italia con il morale alto. Per quanto ci riguarda, ci troviamo senza dubbio nel punto più basso della nostra stagione e stiamo facendo delle valutazioni interne per capire dove migliorare. Nonostante per ora i risultati non ci diano ragione sentiamo che stiamo crescendo in alcuni aspetti del gioco, ma quello che conta di più è che saremo al nostro meglio nel momento più caldo della stagione». Cosa intenda coach Jamion Christian per valutazioni interne, quali siano gli aspetti del gioco in cui Trieste sta crescendo e quale sarà la formazione con cui i biancorossi affronteranno Treviglio restano domande senza risposta. Il tempo delle parole e delle conferenze stampa formato copia e incolla, però, è finito e adesso ci si aspetta che sul campo coach e squadra dimostrino di essere in grado di dare una svolta concreta alla stagione. Apertasi ieri sera a Cento, con il match tra i padroni di casa della Sella e la Moncada Agrigento, la quinta giornata continua oggi con altri quattro anticipi. In campo Assigeco Piacenza-Luiss Roma, Gesteco Cividale-Latina, Nardò-Novipiù Casale Monferrato e Tezenis Verona-Urania Milano. Domani si completa il turno: alle 18 Umana Chiusi-San Bernardo Cantù, Fortitudo Bologna-Sebastiani Rieti, Agribertocchi Orzinuovi-Trapani Sharks, Riviera Banca Rimini-Elachem Vigevano e Trieste-Gruppo Mascio Treviglio. Posticipo serale con il match alla Unieuro Arena tra Forlì e Reale Mutua Torino.
  23. Allenamenti sempre a porte chiuse, a parte quello del primo giorno di preparazione estiva
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