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  1. Apro questo topic con l'intento di raccogliere tutte le future impressioni sulla nostra squadra
  2. Par che se stia prepando per una jazada in piena regola...le previsioni dà freddo in aumento, possibili nevicate a bassa quota e probabili jazade in giro per la città ... Bucci, salvine almeno ti!
  3. Lucia

    SSLMIT TRIESTE

    SSLMIT TRIESTE? Ho saputo con grande soddisfazione di aver superato il test d'ammessaione alla facoltà di Comunicazione interlinguistica applicata all'università di Trieste. Poiché vengo da Modena e frequentare questo corso di laurea significherebbe trasferirmi e iniziare una nuova vita, avrei bisogno di un chiarimento riguardo alcuni dubbi: - ho visto che nel piano didattico dei primi due anni è presente solamente traduzione e non interpretazione. Questo significa che durante le lezioni non si migliorano le abilità dialogiche? Io vorrei imparare a tradurre oralmente e a parlare fluentemente di argomenti specifici nelle lingue che studierò, perché è ciò che un ipotetico datore di lavoro si aspetta da chi ha studiato lingue e che difficilmente viene insegnato ad una facoltà di lingue e letterature. Nonostante questo, per me la parte orale della lingua è sembre la più faticosa, forse per il mio carattere introverso. Quindi, in sostanza, la mia domanda è: quanto deve esporsi lo studente della SSLMIT di Trieste durante le lezioni? Com'è è il rapporto con i docenti? - Mi sento forte nella lingua in cui ho superato l'esame ma più debole nella seconda lingua. In che misura questo potrebbe costituire un problema? - alle lezioni riguardanti quella che per me è la seconda lingua partecipano anche coloro che per cui tale lingua è la prima scelta? - riuscite a gestirvi bene con gli esami, nonostante il fatto che ci diano solo due sessioni? - In seguito alla magistrale è possibile diventare insegnate di lingue? Dopo la triennale si può già esercitare la professione di traduttore?
  4. LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI MERCOLEDI' 23 MAGGIO 2018 Da Il Piccolo di Trieste Triestina, incontro decisivo con Pavanel Oggi la società e il tecnico dovrebbero gettare le basi per le prossime due stagioni. Le alternative sono Auteri, Drago e Gautieri di Antonello Rodio Se non è il giorno della verità, poco ci manca. Quantomeno quella di oggi dovrebbe essere una tappa molto importante nella scelta del prossimo allenatore della Triestina. Se non ci saranno sorprese dell'ultimo momento, nella giornata odierna ci sarà infatti l'incontro fra Mauro Milanese e Massimo Pavanel, che al momento resta la prima scelta dell'amministratore unico dell'Unione per la panchina alabardata. Pavanel la scorsa settimana ha detto addio all'Arezzo, lo scorso anno era già stato vicino alla Triestina e con la famiglia abita proprio a Trieste, senza dimenticare che ha l'alabarda nel sangue essendo stato amatissimo giocatore dell'Unione a metà anni Novanta, poi tecnico della Primavera, per breve tempo della prima squadra prima di fare il vice di Discepoli e poi di Galderisi. Se ci aggiungiamo il fatto che Milanese lo stima molto e gli proporrà un biennale, sembrano esserci tutti i presupposti per un matrimonio, ora che Pavanel dopo i cinque anni con la Primavera del Verona ha fatto questa importante e intensa esperienza con l'Arezzo. Ma ovviamente bisogna che ci sia completa condivisione di vedute, sia nelle prospettive e che nel progetto, cosa che può emergere solo da un lungo e sereno confronto. Può anche darsi che a brevissimo termine non arrivi nessuna ufficialità, ma la sensazione è che dopo l'incontro di oggi ci sarà comunque una fumata bianca o nera, magari in via ufficiosa. Solo in caso di esito negativo, Milanese passerebbe a esaminare gli altri nomi sul tavolo, che poi sono quelli emersi nei giorni scorsi, ovvero Auteri, Drago e Gautieri. Intanto anche sul fronte giocatori continuano i rumors di mercato: la Triestina sarebbe già molto avanti per chiudere con Andrea Procaccio, giovane classe 1996 di belle prospettive proveniente dal Borgosesia, in serie D, che in precedenza ha giocato con il Pro Settimo & Eureka. Si tratta di un giocatore che può fare l'esterno alto come il trequartista. Il nome della Triestina, assieme a quello di società che faranno la B come Padova e Pescara, è stato poi accostato anche all'attaccante Luca Strizzolo del Cittadella, 26 anni, che però sembra davvero difficile possa scendere in serie C. PLAY-OFF. Si giocano intanto stasera le partite di ritorno del terzo turno dei play-off, ovvero il primo della fase nazionale. Queste le partite in programma, tutte con inizio alle ore 20.30 (tra parentesi il risultato dell'andata): Pisa-Viterbese (0-1), Alessandria-Feralpi Salò (3-2), Trapani-Cosenza (1-2), Reggiana-Juve Stabia (0-0), Sambenedettese-Piacenza (2-1). Per quanto riguarda le squadre che militano nel girone della Triestina, buone prospettive di passaggio del turno soprattutto per la Reggiana dopo il pareggio dell'andata, mentre la Sambenedettese dovrà per forza battere il Piacenza. Quasi impossibile invece la missione della Feralpi Salò, che contro l'Alessandria ha già perso il match dell'andata in casa. -- La carica di "Citta": l'Alma è pronta per sfidare Treviso «Siamo consapevoli nei nostri mezzi. Dovremo alzare la qualità del gioco e siamo decisi a farlo» di Lorenzo Gatto Nove mesi di duro lavoro, nove mesi per inseguire un sogno chiamato serie A. Che adesso, raggiunte le semifinali dei play-off, comincia a materializzarsi all'orizzonte. Domenica all'Alma Arena partirà la supersfida contro Treviso: serie stellare nella quale Trieste partirà con il non trascurabile vantaggio del fattore campo. Di momenti così, in una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, Alessandro Cittadini ne ha vissuti tanti. L'ultimo, sperando sia di buon auspicio, proprio nei play-off di Legadue quando con la maglia della Centrale del Latte Brescia centrò la promozione nella massima serie. CAMMINO: Cosa hanno lasciato nel gruppo le serie vinte contro Treviglio e Montegranaro? «La consapevolezza nei nostri mezzi - sottolinea il "Citta" - partendo dal presupposto che nei play-off nessuna avversaria può essere sottovalutata perchè nessuno ti regala nulla. Abbiamo chiuso tre a zero contro Treviglio, ne abbiamo persa una contro Montegranaro ma siamo stati bravi a imporci in trasferta senza arrivare alla bella». SEMIFINALI: La domanda è quella che si pongono un po' tutti. Sono arrivate fino in fondo le formazioni migliori? «Credo di sì - il giudizio di Alessandro - sono le squadre che si sono dimostrate più continue nel corso della stagione». TREVISO: Si alza il livello dell'avversaria, dovrà alzarsi giocoforza anche la qualità della pallacanestro espressa dall'Alma. Soprattutto pensando alla continuità nell'arco dei quaranta minuti. A Montegranaro, in gara4, i parziali a fine primo tempo e nei minuti iniziali del secondo hanno rischiato di compromettere il risultato. «Contro Treviso, è chiaro, certe sbavature non potremo permettercele - concorda Cittadini - Poi sai ci può stare che nell'arco di una partita puoi avere un momento di calo. Potremo averlo noi, allo stesso modo potrà averlo però Treviso. Se per affrontarli dovremo elevare la qualità del nostro basket lo stesso dovranno fare loro». APPORTO: Continuità nei quaranta minuti e la capacità di avere da tutti gli elementi a disposizione un contributo nel corso del match. Una bomba segnata, un fallo subito, una difesa vincente o uno sfondamento subito. Dettagli che potrebbero fare la differenza e far pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra. «Sicuramente non è facile giocare in dodici come siamo abituati a fare noi. Non è sempre semplice riuscire a dare il meglio quando sei poco impiegato e hai pochi minuti a disposizione. Siamo però focalizzati su questo, ognuno di noi è pronto ad affrontare quest'ultimo passaggio del campionato nella speranza di riuscire a raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati». -- Futurosa, sfuma la chance dello spareggio Le triestine battute da Savona lasciano le finali scudetto Game over per il Futurosa Trieste alle finali scudetto Under 18 di Battipaglia. Le ragazze guidate da Scala e Abad perdono 55-67 (18-14, 36-29, 46-49) contro Savona la terza gara del girone e lasciano la rassegna tricolore, mentre in caso di vittoria e relativo terzo posto nel raggruppamento avrebbero giocato oggi lo spareggio per accedere ai quarti.Nella sfida da dentro o fuori, il Futurosa ha bisticciato nuovamente al tiro da tre punti, ma hanno influito di più i problemi di falli delle lunghe (uscite nell'ultimo quarto Camporeale e Dobrigna, oltre all'esterna Sammartini), con conseguenti difficoltà a livello fisico nel contenere le avversarie. Ne sono una riprova i 38 punti segnati da Savona in area (contro i 14 triestini) e i 71 rimbalzi delle liguri, di cui ben 27 in attacco. Sono questi i dati più eclatanti di un match che il Futurosa aveva iniziato bene e proseguito meglio prima dell'intervallo, toccando il massimo scarto sul 36-22. Mancavano 3' al riposo e, tra questi minuti e i primi tre del terzo quarto Savona ha piazzato un 12-0 che ha riaperto la gara. Turel (top scorer, 18) ha siglato l'ultimo strappo Futurosa (44-38), poi la gara si è complicata sempre più, con Savona più precisa da sotto, e con i problemi di falli (e di gap fisico) delle rosanero. La delusione per l'esito sportivo c'è, ma arrivare a Battipaglia per il Futurosa (secondo dietro all'Interclub in regione) non era cosa scontata: «Abbiamo raggiunto un obiettivo stagionale che la società voleva fortemente - spiega coach Scala - con il risultato non banale di essere l'unica portacolori regionale. Un'esperienza unica dal punto di vista umano e tecnico per le ragazze, che si sono cimentate in un torneo di alto livello. Quest'anno abbiamo alzato la nostra asticella. Ora lavoreremo sui nostri limiti per cercare di migliorarci».Marco Federici
  5. LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI LUNEDI' 9 APRILE 2018 Da City Sport Alma, una fatica bestiale Ma al “PalaBanca” arriva una vittoria importante di Alessandro Asta Brutta, sporca e tremendamente importante: questa è la vittoria, cervellotica a dir poco (ma Trieste ormai ci ha abituato a questo, lontano da casa), che l’Alma riesce ad incassare a Piacenza. Il 66-69 ha il valore del platino per i biancorossi, montati nuovamente sulle montagne russe di una prestazione parecchio a corrente alternata e con annesse tante noie dall’infermeria (a quella di Fernandez, si è aggiunta pure l’assenza di Cavaliero). Alla fine contavano i due punti per tenere lontana la Fortitudo: per una volta, ci si può turare pure il naso e prendere il bicchiere mezzo pieno, perché il primo posto a Est è ora distante solamente una vittoria. La partenza di gara dell’Assigeco è perfetta: l’Alma perde una caterva di palloni in avvio e i padroni di casa “doppiano” nel punteggio i biancorossi sul 16-8, con Guyton positivo dal perimetro e la coppia Reati-Passera a fare un male cane agli ospiti dalla lunga distanza. Un -17 da brivido (27-10 al 9’) viene rotto dal 4-0 di break di Mussini, ma il primo quarto è altamente insufficiente per un’Alma che fa bene a prendersi a schiaffi da sola appena risuona la prima sirena. Gli effetti sembrano evidenti al ritorno sul parquet, con il parziale di 12-0 che fa respirare Trieste: da lì in poi si procede a strappi, Piacenza sporca le proprie percentuali, l’Alma si accontenta invece di tanti tiri dal perimetro con fortune alterne: l’Assigeco ringrazia e chiude la metà gara sul 36-28. I raddoppi difensivi sistematici di Piacenza confondono e non poco le idee biancorosse, ma nel tourbillon di tanta mediocrità offensiva da una parte e dall’altra, la tripla imbucata da Baldasso (dopo il precedente 1/11 di squadra…) mette un po’ di pepe all’Alma, nuovamente in linea di galleggiamento dopo il 2+1 di Green, rivitalizzato in un amen da una successiva schiacciata fragorosa per il 41-43 a dieci dalla fine. Ed è proprio il nativo di Petersburg a far capire al mondo intero che quel brutto anatroccolo visto spesso lontano da Valmaura sa farsi valere: in splendida collaborazione con Prandin (in fatto di…gonadi, “Bobo” sa mandare al bar chiunque), a sei dalla fine Trieste si ritrova sul +9 quasi senza accorgersene (45-54). Ma guai a dire che sia finita per l’Alma “formato trasferta”: l’Assigeco rimette tutto in discussione, sul -1 a 2’30’’ dalla fine (57-58). Lo strappo di Trieste è a opera di Mussini e Bowers (+6), altra amnesia giuliana sulla bomba di Oxilia e con il successivo fallo in attacco di Da Ros a 19’’. Reati grazia poi l’Alma da lontano, ancora di Mussini (glaciale dalla lunetta) i punti biancorossi della staffa. -- Il gm della Gsa Micalich: “Cerchiamo il colpaccio per poterci rilanciare” “Trieste? Quando saremo fuori dai giochi, tiferò per lei…” Importante per l’Alma, quasi fondamentale per Udine: il derby di per sé non è mai una sorta di sfida “scapoli contro ammogliati”, tantomeno lo sarà la partita che domenica prossima riempirà le tribune dell’astronave di Valmaura. Su sponda friulana si respira sin da adesso l’aria dell’attesa, poco mitigata da un finale di stagione in cui la Gsa si sta complicando la vita da sola: ne è consapevole Davide Micalich, general manager e a.d. dell’Apu. Micalich, arrivate dunque allo scontro più atteso del campionato con qualche difficoltà di troppo: ve lo aspettavate? «Decisamente no. Siamo un po’ col fiatone dopo un girone di andata più che positivo: nelle ultime settimane pensavamo che il peggio fosse ormai alle spalle, obiettivamente però ci stiamo trascinando troppo nel cercare di blindare una posizione per i play-off. Certamente paghiamo a caro prezzo sconfitte sanguinose come quella casalinga contro Bergamo: ora continuiamo a lavorare, le somme le tireremo solamente alla fine». È evidente che, nel momento-no, abbiate cercato costantemente di cambiare rotta. E qualcosa è arrivato ultimamente dal mercato. «L’arrivo di un giocatore come Troy Caupain è da considerarsi propedeutico dopo un’analisi attenta che è stata fatta nell’ultimo periodo. Per qualche settimana abbiamo preferito rimanere con questi effettivi finché la situazione ce lo permetteva, poi ci siamo resi conto che dovevamo fare qualcosa. Abbiamo rinnovato la fiducia a coach Lino Lardo, sapendo che un cambio in panchina a poche giornate dal termine non avrebbe portato alla scossa desiderata. E dopo aver constatato che Veideman sta facendo molta fatica rispetto alla scorsa annata, la scelta è ricaduta su un atleta che ha fatto molto bene in G League e che saprà ritagliarsi un ruolo da protagonista anche da noi. Chissà, magari già contro l’Alma…». A proposito di derby: è anche una sfida tra diverse tifoserie. La vostra, dopo alcune partite infelici, ha raffreddato un po’ il proprio entusiasmo…«A Udine stiamo vivendo di euforia, dopo essere ripartiti dalla C sino alla A2. Io credo che, al di là dei risultati non brillantissimi dell’ultimo periodo, i nostri supporters non faranno mancare il proprio apporto domenica prossima. Un derby è sempre memorabile, per coreografia e per il calore che entrambe le tifoserie sanno sprigionare. L’importante è fermarci agli sfottò, per poi andare tutti insieme a bere una birra a fine partita: è questo ciò che conta». E Trieste, come la vede? «Ho grande rispetto per l’Alma e per quello che ha saputo costruire in questi mesi: conosco Mario Ghiacci per averci lavorato molto bene assieme in passato, c’è l’entusiasmo di Gianluca Mauro e la forza di una proprietà che sta investendo forte. Si vede ad occhio nudo che le cose sono cambiate rispetto a solo qualche stagione fa. E anzi: nel momento in cui saremo fuori dai giochi, farò il tifo proprio per Trieste». Come si affronta una squadra che, in casa durante la regular season, non perde un colpo all’Alma Arena da un anno e mezzo? «Con la consapevolezza che sul proprio parquet Trieste è quasi imbattibile, per organico e per la forza dei tifosi: il pronostico pende dalla loro parte, ma è anche vero che abbiamo bisogno di riaccenderci. E non esiste un’occasione migliore per tentare di fare uno sgambetto all’Alma proprio a Valmaura: sono convinto che, indipendentemente dalla difficoltà del match, una bella fetta di play-off passa per noi proprio da un risultato positivo nel derby. Giocando senza pressioni, possiamo fare il colpaccio». Chi vede come favorita per il salto di categoria? «Senza mezzi termini, la squadra che arriva prima in assoluto in regular season. E se a farlo sarà Trieste, far saltare il fattore-campo sarà difficile per tutti». (A.A.) -- Il derby contro il Padova La grande rivalità sugli spalti con spazio anche al fair-play Più di quattromila al Rocco per lo scontro contro la capolista Gli anni dei famosi “lanci di galline” in campo sono forse ormai lontani. Ma Triestina-Padova, anche ai giorni nostri, è capace sempre di regalare sensazioni particolari sugli spalti: indipendentemente dalla categoria in cui si giochi. Baciata da un clima finalmente primaverile (e se la paragoniamo alla gelida serata infrasettimanale del derby regionale contro il Pordenone, è davvero tutto un altro vivere…) la partita di ieri al “Rocco” ha visto tutto sommato una cornice di pubblico degna per l’appuntamento. Certo, forse nella stanza dei bottoni giuliana ci si auspicava qualcosina di più sul lato delle presenze, ma le 4.352 anime che hanno popolato Valmaura nella seconda domenica di aprile possono considerarsi un dato soddisfacente, al netto della “Giornata Rossoalabardata” nella quale gli abbonamenti stagionali non erano validi. Forte di un ruolino di marcia che con buona probabilità li riporterà nella serie cadetta dopo il fallimento di quattro anni or sono, il migliaio abbondante di tifosi del Padova presenti al “Rocco” si sono fatti sentire ben prima del calcio d’inizio del signor De Santis di Lecce: i “punzecchiamenti” verbali tra tifoserie partono proprio da lato ospite, mentre sul fronte della “Furlan” lo striscione “Ad un secolo dagli albori…i nostri sogni a colori!” saluta l’ingresso delle squadre in campo assieme ad un buon numero di fumogeni variopinti, che vanno ad annebbiare l’intero manto del “Rocco” nei primi 180 secondi di partita. I siparietti tra supporters di diversa fede si ripropongono costantemente per tutto il match, con botta e risposta a suon di cori. Come l’Unione sale di tono al quarto d’ora del primo tempo, così si rinvigorisce anche il calore della curva di casa. Ed è logico che la punizione calciata magistralmente da Coletti alla mezz’ora funga da palese cassa di risonanza per l’entusiasmo generale del popolo alabardato, che per lunghi tratti non nota affatto i quasi venti punti di ritardo in classifica con i rivali patavini. Ma c’è anche spazio per la cavalleria, con quel “Noi non dimentichiamo, Stefano Furlan ucciso dallo stato” cantato dalla tifoseria biancoscudata a strappare applausi in mezzo alla rivalità sportiva. Se sotto il profilo dell’ordine pubblico tutto ha funzionato a dovere, l’unica vera nota stonata di giornata è stata caratterizzata dal lancio di petardi provenienti dallo spicchio di curva veneto, con i fotografi collocati in prossimità del settore ospite a “ringraziare” il poco intelligente gesto altrui. (A.A.) -- Principe, la carica di Alex Pernic: “Bravi a dare il massimo e a non mollare mai. Per attaccamento alla maglia siamo i primi in città” “Girone Unico? Pochi saliranno sul carro con noi…” di Alessandro Asta Un mese abbondante di attesa, a guardare dalla tribuna i compagni di squadra che nel frattempo mettevano una bella ipoteca per la conquista del Girone Unico del prossimo anno. Per Alex Pernic è ora finalmente giunto il momento di tornare a dare un contributo tangibile alla Principe, con l’infortunio alla mano e il relativo intervento chirurgico ormai alle spalle: «Sono finalmente pronto – afferma il pivot biancorosso – e alla fine sono rimasto fermo solo un paio di settimane, allenandomi a parte per cercare di non perdere la condizione fisica. Sicuramente a livello di gioco mi ancora ancora qualcosa, ma posso affermare che sabato prossimo in casa contro Padova sarò in campo al 100%». Fiducia e orgoglio per Pernic: lo stesso stato d’animo dell’intero organico giuliano, che dalla scorsa estate a oggi ha passato mesi difficili ed è tuttavia a un passo da un traguardo che probabilmente nessuno si aspettava di cogliere. «Credo che, par attaccamento alla maglia, tra le formazioni di punta della nostra città possiamo posizionarci al primo posto. Vivo da sei anni l’avventura con la prima squadra e una stagione così complicata penso di non averla mai vissuta: tra infortuni, giocatori che hanno lasciato la nostra formazione ad annata in corso e ristrettezza economica siamo stati molto bravi a non mollare. Merito di Giorgio Oveglia in panchina, ma anche di una società che ha fatto tanto con poco a disposizione: se arriveremo a conquistare il Girone Unico del prossimo campionato, pochi potranno salire sul carro dei vincitori assieme a noi. E non parlo dei miei ex-compagni di squadra che hanno mollato negli ultimi mesi, bensì di tutti coloro che per un motivo o per l’altro non hanno creduto in noi». Manca dunque una manciata di punti per chiudere i conti in stagione, ma il pivot pensa già a un futuro che, al momento attuale, presenta molte incertezze: «Guadagnarci il diritto di giocare nella massima serie nazionale anche per il prossimo anno e dover poi rinunciare a tutto sarebbe un grave insuccesso per l’intera Trieste sportiva. Da una parte basterebbe davvero una sponsorizzazione di livello per tornare a essere grandi in Italia e in Europa, dall’altra dover fare un passo indietro la prossima estate potrebbe equivalere alla rinuncia di questa maglia da parte di molti di noi».
  6. Fatte 13 in casa, facciamo 14? Oppure proprio con Verona cadrà la corona delle vittorie consecutive all'Alma Arena?
  7. LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI VENERDI' 30 MARZO 2018 Da Il Piccolo di Trieste Mercato, chiuso l'affare Mussini arriva a Trieste In volata, proprio sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, si chiude la trattativa tra Trieste e Reggio Emilia. Federico Mussini, play-maker classe 1996, oggi firmerà il contratto che lo leghera' all'Alma fino alla fine della stagione.Risolte in extremis, dunque, le difficoltà che in questi giorni avevano rallentato la trattativa. Mussini, deluso per una stagione nella quale non si era sentito tutelato al 100% dalla società reggiana, aveva chiesto alla dirigenza della Grissin Bon una possibilità di uscita unilaterale dal contratto firmato a inizio stagione e che scade nel 2020. Reggio, che sul giocatore ha investito, ha inizialmente detto no poi ha concesso al suo atleta una finestra nel mese di luglio per decidere la destinazione della prossima stagione. Trieste, un'altra piazza o un ritorno a casa: ritorno a casa comunque già fissato per l'estate 2019. A testimonianza del raggiungimento dell'accordo con Trieste è arrivata la firma sul contratto da professionista di Bonacini, un accordo indispensabile per la Grissin Bon che può quindi mantenere il numero minimo di contratti professionistici. Trieste, che è stata pazientemente alla finestra, festeggia quindi un accordo che porta qualità nel reparto esterni della squadra. In questo momento Mussini diventa utile nella gestione dell'infortunio di Fernandez, potendo sopperire all'assenza del Lobito e sgravando cosi i vari Prandin, Cavaliero e Baldasso dell'obbligo di curare la regia della squadra. Detto che i tempi di recupero del play maker argentino sono tutti da valutare, una volta rientrato, Mussini potrà dare una mano anche in altri ruoli elevando così la qualità del gruppo a disposizione di Dalmasson. Mussini arriverà a Trieste in queste ore, assisterà al match di campionato tra Alma e Tezenis Verona quindi, da lunedì prossimo, comincerà a lavorare con i suoi nuovi compagni. Prima uscita ufficiale a Piacenza contro l'Assigeco,poi l'emozione del derby contro Udine infine ancora la trasferta di Montegranaro. Poi inizieranno i play-off, avventura bella e stimolante che Mussini affronterà con la voglia di aiutare Trieste a rincorrere la serie A. (lo.ga.) -- Alma, il pericolo è la difesa di Verona La zona di coach Dalmonte ha imbrigliato all'andata i biancorossi. Dalmasson ha le armi per evitare sgradite sorprese di Raffaele Baldini Rush finale sulla via dei play off. Ospite di turno all'Alma Arena, in un insolito sabato sera di campionato, la Tezenis Verona di coach Luca Dalmonte. Compagine scaligera attestata solitaria al sesto posto nella classifica del girone Est ma dall'isterico rendimento nelle ultime settimane: capace di battere fra le mura amiche la corazzata Treviso, così come prendere comodi "ventelli" in campi non impossibili come quelli di Imola e Ferrara. Per inquadrare il match non si può non passare per l'obbligato screening medico di entrambe, anche perché si registrano assenze importanti. Trieste sarà senza Juan Fernandez, la Scaligera senza Matteo Palermo, fuori causa per una distrazione muscolare di primo grado conseguente ad un trauma contusivo al retto femorale; un esterno largamente utilizzato come arma tattica da coach Dalmonte. Pericolo pubblico numero uno ovviamente Phillip Edward Greene IV, l'uomo che castigò per la prima volta in stagione l'Alma al Pala Olimpia con un canestro dai tre metri. Una delle tante point-guard rapide che per tipologia sono in grado di mettere a dura prova gli "anticorpi" difensivi triestini; anche perché il ragazzo sa scaricare con competenza palloni utili per i compagni.Ad una canonica rotazione a 7/8 giocatori, Verona deve far fronte al momento non idilliaco del giovane Leonardo Totè e all'affidabilità relativa di Iris Ikangi. Ma la vera chiave di un match che si presenta molto complesso è di tipo tattico: la formazione di Luca Dalmonte è stata la prima a imbrigliare con zone adattate il meccanismo di sistema biancorosso, subendo poi a dire il vero la veemente reazione alabardata. Reazione che racchiude un po' tutti gli ingredienti per scongiurare sorprese sotto le volte dell'Alma Arena: difesa aggressiva e fisica (raddoppiando Greene?), con rapide transizioni per attacchi al ferro decisi e non leziosi (come a Jesi ndr.). La 27° giornata di apre venerdì con la sfida fra l'Agrebertocchi Orzinuovi e Termoforgia Jesi. A seguire sabato sera: Andrea Costa Imola-Dinamica Mantova, Unieuro Forlì-Assigeco Piacenza, GSA Udine Bergamo, Consultinvest Bologna-XL Extralight Montegranaro, Bondi Ferrara-Roseto Sharks. Il posticipo del lunedì sarà quello fra l'Orasì Ravenna e la Dè Longhi Treviso.L'attuale classifica della serie dopo 26 turni recita: Trieste 38, Bologna 36, Treviso 34, Montegranaro 34, Udine 32, Verona 30, Ferrara 28, Ravenna 28, Jesi 28, Imola 26, Mantova 24, Piacenza 22, Forlì 22, Bergamo 14, Roseto 12, Orzinuovi 8. -- Giornata rossoalabardata per il derby con il Padova La società si gioca il jolly in occasione di una delle partite più sentite della stagione Anche gli abbonati dovranno pagare il biglietto: si gioca domenica 8 alle 14.30 di Antonello Rodio La Triestina ha scelto il prossimo big-match contro il Padova (al Rocco si giocherà domenica 8 aprile con inizio alle 14.30) come "Giornata Rossoalabardata". Come si ricorderà, a inizio stagione, durante la campagna abbonamenti era stato reso noto che per una partita della stagione scelta dalla società non sarebbero stati validi gli abbonamenti stagionali, e quindi l'ingresso sarebbe stato a pagamento per tutti. Ebbene la partita sarà proprio quella sentitissima contro il Padova, un big-match contro la capolista importante non solo per la grande rivalità fra le due piazze, ma anche ai fini della classifica visto che per l'Unione è diventato un incontro delicato in ottica play-off. PREVENDITA. Dunque per Triestina-Padova (ricordiamo che l'orario è cambiato, si giocherà alle 14.30) tutti i tifosi rossoalabardati dovranno munirsi di biglietto per entrare al Rocco, e proprio per questo è già attiva la prevendita online al link https://www.diyticket.it/events/Sport/1047/triestina-padova. Ovviamente è possibile acquistare il biglietto per la partita anche chiamando lo 040.9896246 (attivo tutti i giorni dalle 9 alle 20) che permette di prenotare il proprio tagliando e pagarlo poi in contanti in tutti i bar, tabacchi, edicole SisalPay. Da martedì 3 aprile sarà poi possibile acquistare il biglietto anche presso la sede societaria (orario da lunedì a sabato 9-13 e 15-19, domenica 9-11) e al Centro Coordinamento Triestina Club di via Macelli, con orari che verranno presto comunicati. PREZZI. Proprio in occasione della Giornata Rossoalabardata, per agevolare i più giovani, la Triestina ha creato una nuova "tariffa under" a prezzo speciale, riservata ai minori dai 10 ai 17 anni. Riepiloghiamo dunque tutti i prezzi dei biglietti. Per la Tribuna Pasinati Centrale: Intero 20 euro, Ridotto 18 euro e Ridotto Under 10 euro. Per la Tribuna Pasinati Laterale: Intero 18 euro, Ridotto 16 euro e Ridotto Under 8 euro. Per la Curva Furlan (e la curva ospiti): Intero 13 euro, Ridotto 11 euro e Ridotto under 5 euro. Ricordiamo che i biglietti ridotti sono per donne, over 65, portatori di handicap con invalidità certificata inferiore al 75%, mente come detto i biglietti ridotti under sono per i minori dai 10 ai 17 anni. Il biglietto cortesia è invece per i minori al di sotto dei 10 anni e per i portatori di handicap con invalidità certificata superiore al 75% più accompagnatore. OSPITI. La tifoseria padovana, che a meno di clamorose sorprese è destinata a festeggiare ben presto la promozione in serie B, è attesa in gran numero sugli spalti del Rocco. In tutto, alla tifoseria ospite saranno messi a disposizione i1917 biglietti: non vi sono restrizioni per ciò che riguarda il possesso della Tessera del tifoso ma la prevendita per il settore ospiti terminerà alle ore 19 di sabato 7 aprile, mentre il giorno della partita non sarà possibile acquistare il biglietto. -- Nella sgambata contro il Lumignacco Arma fa una doppietta Nel test infrasettimanale giocato ieri sotto la pioggia a Remanzacco, la Triestina ha sconfitto il Lumignacco per 3-1: per gli alabardati gol di Pozzebon nel primo tempo e doppietta di Arma nella ripresa, mentre per i friulani, che militano in Eccellenza e nelle cui file militano gli ex alabardati Del Mestre, Zetto e Pratolino, ha segnato Ciroi. La squadra di Princivalli si è presentata a ranghi ridotti: ben nove giocatori sono infatti rimasti a lavorare a Prosecco, ovvero Coletti, Finazzi, Grillo, Maesano, Mensah, Petrella, Pizzul, Porcari e Lambrughi. Su quest'ultimo la società mercoledì ha esercitato l'opzione del prolungamento del contratto, che ora scadrà a giugno 2019 e in caso di promozione in B si allungherà automaticamente di un altro anno. Tornando al test di ieri con il Lumignacco, la partita è stata l'occasione per vedere all'opera l'ultimo arrivato Serafino, che nel primo tempo ha giocato in attacco con un Hidalgo molto attivo e con Pozzebon. A centrocampo Celestri, Acquadro e Bracaletti, mentre in difesa davanti a Miori c'era la coppia centrale El Hasni-Aquaro con terzini Troiani e Bajic. Nella ripresa sono entrati il giovane portiere Rossi, classe 2002, Libutti, Codromaz, Meduri, Arma e Keita. Nella prima frazione l'unica rete è arrivata da Pozzebon, che ha ribattuto in rete un forte cross di Acquadro non trattenuto da Del Mestre. Nella ripresa è arrivato subito il raddoppio di Arma di testa su cross di Acquadro, poi il gol friulano. Alla mezz'ora i padroni di casa hanno sfiorato il pari, ma nel finale è stato ancora Arma a chiudere i conti . (a.r.) -- Per la Principe scontro diretto contro Siracusa Domani in Sicilia e poi con Cologne sono match da non perdere per tenere la seconda piazza di Lorenzo Gatto Comincia domani a Siracusa il girone di ritorno della poule promozione. Trieste, seconda in classifica alle spalle di Bressanone, riparte con il prezioso vantaggio accumulato in classifica sulle inseguitrici. Due punti su Cologne, tre su Siracusa: sulla strada dei biancorossi verso la conquista del girone unico della prossima stagione saranno fondamentali gli scontri diretti. SIRACUSA: Trasferta in Sicilia che rappresenta per la formazione di Oveglia un'opportunità di riscatto dopo la deludente prestazione offerta sabato scorso a Fondi. I laziali hanno giocato bene meritandosi il successo, resta però la convinzione che capitan Visintin e compagni non siano stati in grado di esprimere tutto il loro potenziale. Quello, per intenderci, che aveva consentito ai biancorossi di superare Bressanone. IL MOMENTO: Come sta la Principe? A livello fisico il recupero di Alex Pernic non è tale da consentirgli di rientrare in campo già domani in Sicilia. Il pivot biancorosso ha perfettamente recuperato la funzionalità della mano dopo la riduzione della frattura al metacarpo ma non verrà rischiato in vista del finale di stagione. Meglio consentirgli ancora qualche settimana di terapie approfittando anche della settimana di sosta che precederà il match casalingo del 14 aprile contro Padova. Detto di Pernic, problema dell'ultim'ora per Muran che, complice un problema al braccio, sarà costretto a saltare il match di domani. Una complicazione in più per il tecnico Oveglia che sull'ala sinistra sarà costretto a inventarsi qualche soluzione. La più naturale, riportare Marco Visintin nel suo ruolo, lo costringerebbe a gestire un'emergenza centrale. PUNTI DI RIFERIMENTO: Come sempre, la difesa. Che dovrà ricompattarsi garantendo quel rendimento che rappresenta da sempre il segreto dei successi biancorossi. PROSSIMO TURNO: Fondi- Bressanone, Arcobaleno Oriago Padova- Metelli Cologne, Teamnetwork Albatro Siracusa- Principe Trieste. CLASSIFICA: Bressanone 8 Principe Trieste 7, Metelli Cologne 5, Teamnetwork Albatro Siracusa 4, Arcobaleno Oriago Padova e Fondi 3.
  8. LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI LUNEDI' 20 NOVEMBRE 2017 Da City Sport Da Ros-mania a Mantova L’Alma sbanca il Palabam di Alessandro Asta Il “Messia” del PalaBam è lui, quello in grado di far resuscitare un’intera squadra in grande difficoltà. In parole povere, nei quaranta minuti di Mantova, Matteo Da Ros è quanto di più somigliante a un’iradiddio della palla a spicchi: i suoi 33 punti imbucati in maniera chirurgica è l’emblema di un’Alma che gigioneggia decisamente troppo contro la Dinamica, trovando – ed è questa la cosa più importante – un altro attore protagonista diverso di giornata in quella che è l’ottava vittoria consecutiva in altrettante partite di campionato. Nel 74-84 finale ci sarebbe parecchio da discutere, con una discontinuità di rendimento della formazione biancorossa che ieri sera si è materializzata in maniera tangibile (specialmente in difesa, con quei 23 rimbalzi in attacco concessi agli avversari che fungono da vera nota stonata). La verità è che l’istinto da killer la capolista Trieste riesce a metterlo in atto sempre nel momento che conta, in particolare quello degli ultimi quarti di partita, dove le mani non tremano più e quando trasuda tutta la quintessenza di una squadra per certi versi non trascendentale ma ancora una volta tremendamente concreta nel guadagnare altri due punti in classifica, mantenendosi da sola in testa a Est. Inizio positivo di partita per l’Alma, che trova come miglior amico il tiro da tre: Da Ros imbuca un paio di triple in un battito di ciglia, mentre Green trova la schiacciata in contropiede (5-12). Mantova si rimette in cammino abbastanza rapidamente, grazie a un Moraschini che porta quasi interamente sulle proprie spalle il peso dell’attacco virgiliano: gli Stings giocano però a sprazzi, non tenendo in difesa contro un Da Ros che la mette ovunque dal perimetro, il massimo vantaggio di frazione lo regala poi Janelidze con un tap-in (19-28) sino al +8 Alma al 10’. I padroni di casa tornano sul parquet con il piglio giusto, Trieste invece sembra cullarsi troppo sugli allori: in un amen è 7-0 di break degli Stings (27-28) in un ambito dove le idee dei giuliani risultano essere piuttosto annacquate. Il primo vantaggio interno lo porta Moraschini sul 31-30, la Dinamica però commette il peccato veniale di forzare diverse conclusioni dalla lunga distanza, non approfittando di fatto del pessimo momento dei giuliani che dura per i primi sette minuti di seconda frazione: con Da Ros a suonare la carica e Green a infilare una provvidenziale conclusione dall’angolo, Trieste si rimette parzialmente in carreggiata sino a metà gara, chiudendo in svantaggio sul 41-40. L’Alma non brilla nemmeno uscendo dagli spogliatoi: piccolo allungo degli Stings nei primi tre minuti di terzo quarto sul 46-42, con un Candussi a fare pentole e coperchi. Ancora una volta è un “Da Ros contro tutti” quello che va in scena al PalaBam (cinque punti di fila, saranno 28 al 30’), si risveglia anche Green e, dopo il +5 della penultima sirena, una sua schiacciata regala il primo momento di vera convinzione biancorossa. Gli Stings si sciolgono progressivamente sulle due triple di Janelidze (64-76 a sei minuti dalla fine), Trieste controlla con relativi pochi patemi d’animo sino alla fine e si regala un nuovo primato solitario nel girone. -- Bologna continua la rincorsa Jesi fa lo scalpo alla Gsa Udine, a Treviso il derby con Verona Tutto come da pronostico per la Fortitudo Bologna targata Consultinvest, prima inseguitrice dell’Alma in classifica: dopo un primo tempo dominato contro Bergamo (seppure nei primi dieci minuti si sia segnato col contagocce in piazzale Azzarita, con la squadra di Boniciolli avanti per 9-7), l’orgoglio ospite con Solano riporta provvisoriamente con i piedi per terra i padroni di casa, a cui bastano gli sprazzi di Legion (18 per lui alla fine) per intascare il 68-62 finale e un nuovo -2 nei confronti di Trieste. Sorprende e non poco invece il risultato del “Carnera” di Udine, dove la lanciata Gsa viene letteralmente stoppata in casa dalla Termoforgia Jesi: si decide tutto nel finale, con i marchigiani che riescono a tenere con le unghie un piccolo ma prezioso vantaggio sino al 68-70 conclusivo. Tra le altre gare del pomeriggio, Treviso mette a nudo le debolezze della Tezenis: la De’Longhi si consola dopo il rovescio di domenica scorsa a Valmaura, vincendo di tredici lunghezze sulla Tezenis (Brown 28 punti, Antonutti 21). Bene anche Ravenna, che travolge Piacenza per 71-56, in serata Montegranaro ha la meglio sull’Agribertocchi Orzinuovi. -- Principe sublime! Altra trasferta ok, Merano al tappeto Ormai è diventata una bella abitudine, quella di guadagnare i due punti lontano da Trieste. E per la Principe che riesce nell’intento di centrare la sua quinta vittoria consecutiva in trasferta, il girone d’andata non poteva concludersi in maniera migliore. I giuliani sbancano Merano - parquet che in passato si è rivelato molto spesso indigesto – e lo fanno rompendo in due l’equilibrio già nel primo tempo: il 28-25 recita solo in parte come l’inerzia del match sia stata per lunghi tratti nelle mani del team di Oveglia che, solo nel finale, ha lasciato ricucire buona parte del gap agli storici avversari dell’Alperia, caduti però nella trappola difensiva degli ospiti lungo il corso della sfida senza mai realmente tirarsi fuori dalle secche. A inizio gara sono i padroni di casa a fare la partita: per Trieste i gol di Crespo Diego e Visintin mantengono i biancorossi a stretto contatto con il Merano, sospinto a sua volta dall'ex di turno Radojkovic e da Starcevic (6-4). I due minuti sanzionati a Suhonjic fanno il gioco della Principe all'11', che trova non solo il pari a quota 7 ma anche un piccolo principio di allungo con il duo Udovicic-Crespo Diego, per il 7-9 che si concretizza qualche minuto più tardi. L'ottimo momento giuliano è sottolineato dalla rete del +3 di Carpanese, sul fronte opposto il time-out chiamato da Prantner non sembra dare i risultati sperati: l'Alperia non difende e per Trieste si aprono le porte per un ulteriore break, in questo caso a opera di Udovicic e Visintin. È 8-13 al 21', con la Principe che continua a essere padrona del parquet altoatesino: il massimo vantaggio di frazione arriva proprio alla sirena di metà gara, sul +7 ospite siglato da Pernic (8-15). Merano tenta l’acuto appena rientrata dagli spogliatoi (2-0 di parziale con Gufler e Lukas Strickler), è la vecchia guardia biancorossa con Carpanese e Visintin a tenere ancora a bada gli avversari: ci pensa poi il giovane Allia a siglare il gol del 12-19 a venti minuti dal termine. Il più è fatto per la Principe che, come già accennato, molla leggermente la presa nella parte finale del match permettendo un piccolo recupero da parte dell’Alperia: i gol di Starcevic e Gufler sono però insufficienti per poter sperare di rovesciare un’inerzia di partita saldamente in mano a Trieste, meritatamente seconda in classifica. (A.A.)
  9. LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI GIOVEDI' 6 LUGLIO 2017 Da Il Piccolo di Trieste Parla Da Ros «Io a Trieste per vincere» "Un po' stanchi nel finale di una stagione straordinaria. Coronica è fondamentale" di Lorenzo Gatto Una stagione vissuta in apnea, stringendo i denti fino alla fine per trascinare Trieste alla alla finale promozione, quindi l'intervento chirurgico di pulizia dei tendini d'Achille che gli consentirà di presentarsi ai nastri di partenza della prossima serie A2 in perfette condizioni di forma. Operato a Reggio Emilia dal dottor Rodolfo Rocchi lo scorso 27 giugno, Matteo Da Ros è tornato in città e ha già cominciato la lenta rieducazione che lo rimetterà in sesto in vista dell'inizio della preparazione. Dopo un campionato fantastico e una regular season che gli ha permesso di essere premiato dai tifosi in qualità di miglior giocatore dell'Alma, il lungo milanese ha avuto un comprensibile appannamento. Quanto abbiano inciso sul rendimento nei play-off i problemi al tendine d'achille è domanda legittima considerando che, dalla gara d'esordio con Treviglio alla sconfitta in gara-tre contro la Virtus Bologna l'Alma ha giocato la bellezza di diciassette partite. Siete arrivati consumati al gran finale?«Hanno pesato- sottolinea Matteo - ma hanno pesato allo stesso modo per Parks e Green, ovvero per quei giocatori che si sono sobbarcati un minutaggio importante nel corso di tutta la post season. Tante partite, pochissimo tempo per recuperare. È chiaro che se non sei al massimo della condizione finisci per pagare a livello di tenuta fisica». Un aspetto che ha finito per condizionare l'esito della finale. A una Virtus arrivata riposata grazie al 3-0 su Ravenna e a undici giorni di preparazione mirata. «Di certo il cammino della Virtus è stato più semplice del nostro e questo ha influito sull'esito finale della serie. Ma non credo potessimo chiedere di più alla stagione che abbiamo disputato. Mi hanno chiesto in molti se si poteva fare di più, a tutti ho risposto che centrando la finale abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere. Ci abbiamo provato, abbiamo trovato sulla nostra strada un'avversaria semplicemente più attrezzata». In vista della prossima stagione e pensando a un futuro che potrebbe portare Trieste nella massima serie esiste la possibilità di un Da Ros in grado di spostarsi a giostrare da ala piccola? Ball handling e tiro non mancano per pensare di giocare fronte a canestro. «L'idea c'era quando ero ragazzino, a Verona in alcune circostanze ho giostrato da numero "3". Diciamo che nel basket moderno questa suddivisione di ruoli non ha più molto senso. Quest'anno abbiamo giocato in molte occasioni con Da Ros, Parks e Cittadini in campo contemporaneamente e con Jordan ci siamo molto alternati nei ruoli di ala forte e ala piccola». Pensando alla squadra del prossimo anno che idea si è fatto? «Innanzitutto con Fernandez, Cavaliero e Da Ros abbiamo bisogno di due americani molto atletici. Credo che due stranieri come quelli che abbiamo avuto quest'anno siano importanti . Poi c'è da valutare il ruolo che potranno avere i giocatori che in questo momento sono in scadenza di contratto. C'è bisogno di chiarezza e di trasparenza nei confronti di chi ha vestito la maglia fino a ieri. Aumentano le aspettative, si gioca per vincere e a volte bisogna fare scelte dolorose ma credo che il ruolo di giocatori come Coronica è fondamentale per tutto quello che ha saputo fare fuori dal campo. Chi ha vissuto lo spogliatoio sa quanto lui è stato importante». -- Mensah è della Triestina Firma il portiere Perisan L'attaccante che viene dalla Virtus Vecomp ha sciolto le riserve. Milanese ora insegue il quotato centrocampista Hmalili sotto contratto con la Pistoiese di Antonello Rodio Primi tesseramenti in casa alabardata: Davis Mensah e Samuele Perisan sono due giocatori della Triestina.Quello di Mensah sembra quasi uno scherzo del destino: appena 45 giorni fa, aveva rischiato di far perdere la finale play-off alla Triestina ed estrometterla così dalla corsa alla serie C. Un mese e mezzo dopo si ritrova invece a vestire l'alabardato proprio nella categoria superiore. Anzi, a essere addirittura il primo giocatore a essere ufficializzato dall'Unione per la prossima stagione. Un arrivo importante quello dell'italo-ghanese nato nel 1991 a Bussolengo, in provincia di Verona. Un attaccante che, a parte gli inizi di carriera nel Castelnuovo Sandrà, in serie D (32 presenze e 7 reti), poi ha sempre giocato nelle file della Virtus Vecomp Verona, dove tra serie C2 e D ha collezionato 199 presenze e 47 reti. La sua potenza (è alto 186 centimetri) e la sua velocità le abbiamo potute ammirare proprio al Rocco, dove ha fatto vedere i sorci verdi alla difesa alabardata durante la finale play-off: insomma un elemento prezioso anche perché in grado di giocare sia da punta che da esterno, dove vista la sua velocità può fare sfracelli. Ma ieri è stato anche il giorno dell'ufficializzazione del prestito dall'Udinese del portiere Samuele Perisan, un'operazione che era già in cantiere da parecchi giorni e che proprio ieri pomeriggio è stata perfezionata. Perisan, nato a San Vito al Tagliamento e alto 192 cm, compirà 20 anni ad agosto: è cresciuto assieme a Scuffet e Meret in quella vera e propria fucina di portieri che è l'Udinese e ora seguirà il suo preparatore Diego Del Piccolo, che come noto è approdato in alabardato. Un mese fa era anche nell'Italia under 20 giunta terza ai mondiali di categoria svoltisi in Corea del Sud, mentre nell'ultima stagione si è diviso fra prima squadra dell'Udinese, dov'era il terzo dopo Karnezis e Scuffet, e la formazione Primavera. Per il posto di suo vice, è sempre in auge il nome di Boccanera, lo scorso anno al Delta Rovigo. Quanto alle trattative, oltre a quelle già note per la difesa (Sbraga e Bastrini) e per l'attacco (Arma, Alfageme e Ibe), per il centrocampo Milanese sta cercando di allestirne una alquanto difficile per Zaccaria Hmalili, 26 anni, italo-marocchino nato a Manerbio, in provincia di Brescia, nell'ultima stagione alla Pistoiese. Si tratta di un centrocampista cresciuto nelle giovanili del Brescia, che ha già una notevole esperienza in serie C, ma ha ancora un anno di contratto con la Pistoiese. Lo scorso anno in Toscana ha totalizzato 33 presenze e 4 reti, ma negli anni precedenti ha sempre giocato in serie C con Ancona, Forlì, Cuneo ed Entella: si tratta di un centrocampista completo, con dinamismo da mediano ma anche buona visione di gioco. La Triestina comunque ci prova. Confermato intanto che in ritiro a San Vito di Cadore, della vecchia guardia dello scorso anno, andranno França, Meduri, Aquaro e "Zoom" Langwa. Ma si conta di portare anche Pizzul: proprio oggi dovrebbe infatti essere in programma un incontro con il San Luigi per risolvere definitivamente la questione. Come noto, saliranno in ritiro n prova anche Cristiano Rossi, Nadarevic, Franciosi, Ipsa, Nunic ed Ennali. -- Le Orchette alle finali nazionali l'obiettivo è indossare il Tricolore La formazione della Pallanuoto Trieste impegnata da oggi nella piscina di Firenze nella fase decisiva del torneo. Coach Colautti: «La squadra si è allenata al meglio e poi sono rientrate le nostre azzurre» di Riccardo Tosques Portare a casa una medaglia tricolore. Un sogno, ma anche un obbiettivo dichiarato quello della squadra femminile Under 17 della Pallanuoto Trieste che a partire da oggi sarà protagonista a Firenze delle finali nazionali. Nella piscina "Paolo Costoli", sino a domenica, le alabardate avranno la possibilità di migliorare il quinto posto raccolto lo scorso anno. Le premesse per fare bene ci sono tutte. Le tre orchette alabardate Lucrezia Lys Cergol, Sara Ingannamorte e Gaia Gregorutti, scelte dal tecnico federale Paolo Zizza per prendere parte al raduno collegiale Under 17 in programma negli scorsi giorni a Trapani, sono tornate a disposizione dei tecnici Ilaria Colautti e Andrea Piccoli. La squadra è piuttosto carica, anche perché formata da tante giocatrici che lo scorso anno hanno portato a Trieste il titolo nazionale femminile della categoria Under 15. Le fasi nazionali di Firenze vedranno all'opera le migliori otto squadre d'Italia. A Bogliasco le orchette hanno schiantato all'esordio il Varese Olona per 9-3, migliorandosi poi nel match contro le toscane del Castelfiorentino battute per 1-13. L'unica battuta d'arresto è arrivata nel terzo e ultimo match le padrone di casa del Bogliasco con ligure impostesi per 5-7. Nelle finali di Firenze le orchette alabardate sono state inserite nel girone-2. In questo gruppo affronteranno Orizzonte Catania (campione in carica della categoria), Rapallo e Marina Militare La Spezia. Nel girone-1, invece, oltre al Bogliasco, troviamo Rari Nantes Florentia, Sis Roma e Acquachiara Napoli. L'esordio per le ragazze di Ilaria Colauti e Andrea Piccoli è previsto alle 18.30 di oggi contro il Rapallo. Domani due incontri: alle 12 la difficilissima sfida all'Orizzonte Catania e poi alle 18.30 ultimo match del girone conto le spezzine della Marina Militare. Nella giornata di sabato scatteranno le partite ad eliminazione diretta. Infine domenica 9 luglio l'epilogo con le partite che assegneranno le otto posizioni e quindi le medaglie con finalissima scudetto in programma alle 12. Alla vigilia dell'avventura toscana in casa alabardata vigeva un discreto ottimismo. «La squadra si è allenata bene, sono rientrate le tre nazionali e abbiamo potuto preparare questo appuntamento al meglio", racconta l'allenatrice Ilaria Colautti. Sulle avversarie Colautti ha le idee chiare: "Troveremo l'Orizzonte Catania, che senza dubbio è una delle favorite al titolo. Ma va bene così, potremo confrontarci subito contro una compagine molto forte. Il Rapallo e la Marina Militare le conosciamo abbastanza bene, le dovremo affrontare con grande concentrazione». Quale l'obbiettivo della kermesse? «Sarebbe bello arrivare in semifinale e provare a conquistare una medaglia». La rosa delle convocate alabardate per la final-eight: Sara Ingannamorte, Gaia Gregorutti, Giorgia Zadeu, Margherita Favero, Veronica Gant, Matilda Tommasi, Lucrezia Lys Cergol, Giorgia Klatowski, Grace Marussi, Sara Guadagnin, Sirya Mancini, Aleksandra Jankovic, Amanda Russignan, Elena Lonza. Riccardo Tosques
  10. ROSA: PORTIERI: Matteo Voltolini (96) - Jean Claude Consol (96) TERZINI: Luca Crosato (97) - Stefan Bajic (97) - Luca Pizzul (99) DIFENSORI CENTRALI: Gabriele Brandmayr (99) - Giuseppe Aquaro (83) - Omar Leonarduzzi (83) - Alberto Marchiori (93) CENTROCAMPISTI: Mattia Frulla (92) - Lorenzo Cecchi (88) - Filippo Carraro (97) - Guido Sebastian Corteggiano (87) - Alessandro Celestri (98) - Luca Di Dionisio (92) - Fabio Meduri (91) ATTACCANTI ESTERNI/TREQUARTISTI: Pablo Ezequiel Banegas (92) - Daniel Bradaschia (89) - Oleg Turea (97) PUNTE CENTRALI: Carlos França (80) - Mateus Ribeiro Dos Santos (90) - Matteo Serafini (78) Ricordo che quest’anno saranno obbligatori un 96, due 97 ed un 98 o più giovani ORGANIGRAMMA SOCIETARIO PRESIDENTE: Mario Biasin AMMINISTRATORE UNICO E DIRETTORE AREA TECNICA: Mauro Milanese AREA ORGANIZZATIVA E GESTIONALE SEGRETARIO GENERALE: Giuseppe D’Aniello RESPONSABILE GESTIONALE: Michele Genna AMMINISTRAZIONE: Dott. Enrico Longo TICKETING: Romina Milanese RESPONSABILE SICUREZZA: Paul Pisani SEGRETERIA/RECEPTION: Manuela Antoniolli CONSULENTE INFORMATICO: Alessandro Meden MARKETING E COMUNICAZIONE AREA MARKETING: Massimo Brazzit ADDETTO STAMPA: Lorenzo Degrassi SPEAKER: Fabio Emblema SETTORE TECNICO PRIMA SQUADRA ALLENATORE: Antonio Andreucci VICE ALLENATORE: Nicola Princivalli PREPARATORE ATLETICO: Luca Bossi PREPARATORE PORTIERI: Roberto Boldrin MAGAZZINIERE: Lorenzo Martini DELEGATO ARBITRI: Mauro Gangale STAFF MEDICO MEDICO SOCIALE: Dott. Andrea Piccozzi MASSAGGIATORE: Francesco Tribuzio FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE: Poliambulatario Fiosan/ Dott. Osvaldo Palombella RADIOLOGIA: I.R.Gortan/ Dott. G.B. Bellis RIABILITAZIONE ORTOPEDICA: Dott. Marco Segina / Dott. Riccardo Venin COLONNA VERTEBRALE: Dott. Francesco Zarattini ORTOPEDICO: Dott. Giulio Bonivento RIABILITATORE COORDINATIVO: Dott. Giuseppe Treccozzi
  11. Ultima di regular season, ospitando una formazione già salva e quindi con nessuna velleità di classifica. E' logico che in molti saranno con un occhio sul parquet e l'altro a curiosare sui netcasting delle gare di De' Longhi e Segafredo...
  12. Premetto, se questo sondaggio non si può fare cancellate puro, ma ero tanto curioso di vedere la percezione di questa realtà in vista delle elezioni 2016 per il futuro sindaco. Se ci sono anche spiegazioni mettetele pure.
  13. Con gli arrivi di Green, Da Ros e Simioni, la Pallacanestro Trieste 2004 targata Alma-Agenzia per il Lavoro ha di fatto concluso il proprio mercato estivo. Quale sarà secondo voi il ruolino di marcia dei biancorossi? Votate!
  14. Apro questo topic per dare la possibilità a tutti gli utenti di segnalare appuntamenti o eventi che riguardano la nostra città e provincia.
  15. L’ultimo giorno di Camp è ormai alle porte. Le ore conclusive prima della festa finale del sabato mattina, dopo la quale il “rompete le righe” sarà ufficiale, per molti “tropical kids” potrebbero essere viste come un momento da lacrimuccia sul viso. Ma lo sanno bene, i bimbi e le bimbe del Trieste Tropics 2016, che tutti i momenti passati assieme a tanti nuovi amici e ai Minionsistruttori – per una settimana trasformatisi in “fratelloni” più grandi – diventano istantanee da portare con sé allo stesso modo di tutta quella caterva di meravigliose foto, scattate durante il backstage di qualche giorno or sono, che colorano le bacheche del centro sportivo di Villa Ara. (continua su http://www.elsitodesandro.com/day-5-trieste-tropics-2016-carriole-fotoniche-gelati-atomici-e-papille-gustative-bruciacchiate/)
  16. Settanta piccoli “pesciolini” da intrappolare: ecco come la capitana azzurra Raffaella Masciadri ha trascorso una parte della sua seconda giornata consecutiva al “Tropics Camp”. E dopo aver vinto titoli nazionali a profusione ed essersi tolta soddisfazioni a non finire in ambito agonistico, per la prima volta nella sua vita “Mascia” ha sperimentato sulla propria pelle quanto sia "dura" la vita della pescatrice tropicale. Naturalmente in compagnia dei “kids” di Andrea Pecile, tutti pronti ad utilizzare le proprie turbo-eliche per evitare di cadere nella rete tesa dalla giocatrice di basket più rappresentativa d’Italia. (continua su http://www.elsitodesandro.com/day-4-trieste-tropics-il-ritorno-del-pretoriano-tropicale-l-hammer-coach-e-le-tonnare-da-guinness/)
  17. E’ notevole imbattersi, in un caldo mercoledì triestino di inizio luglio, in vere e proprie istituzioni viventi dello sport. E non si tratta minimamente di un miraggio, tantomeno di pompose descrizioni buttate lì solo per attirare l’attenzione dello sprovveduto lettore. Da sempre il “Trieste Tropics” di Andrea Pecile ha saputo unire competenza, passione ed entusiasmo dei propri istruttori con la possibilità di esibire vere e proprie guest stars: l’orgoglio di poter contare su ospiti speciali che nella propria carriera agonistica hanno saputo scrivere pagine importanti, a livello nazionale e internazionale, è una variabile che si ripete anche nel Camp 2016 tuttora in corso. (continua su http://www.elsitodesandro.com/day-3-trieste-tropics-2016-wonder-women-e-piccoli-coffee-maker-in-action/)
  18. Il caldo è opprimente in questo inizio di luglio? Il sole picchia a tal punto da farvi sentire sulle dune del Sahara? Niente paura: il “Trieste Tropics” lenisce ogni tipo di sofferenza da canicola. Ma solo per tutti coloro che, tra istruttori e piccoli allievi, hanno la fortuna di essere presente in questi giorni a Villa Ara. (continua su http://www.elsitodesandro.com/day-2-trieste-tropics-2016-in-compagnia-di-granite-medaglie-doro-e-mario-kart/)
  19. Un esordio più “tropicale” di questo non poteva esserci. Con un rullo fragoroso di tamburi, il Trieste Tropics 2016 ha aperto i battenti lunedì 4 luglio a Villa Ara, portando con sé tanti aneddoti da raccontare e da gustare già in una prima, calda giornata di giochi e divertimento. (continua su http://www.elsitodesandro.com/day-1-trieste-tropics-2016-tra-katane-giocattolo-e-tachipirine-effervescenti/)
  20. C’è la “Passione” a scaldare un’insolita fredda e ventosa domenica di inizio luglio a San Luigi: PSSN X si impone infatti contro Dai & Spazza nella finale di basket alla Crese 2016, trovando una vittoria tutt’altro che pronosticata all’inizio. Nell’altra sfida di serata, ottimo il terzo posto conclusivo conquistato da Sissa nei confronti dei campioni uscenti del Tormentos, a coronamento di un torneo superlativo che li ha visti tra gli indiscussi protagonisti della kermesse estiva di via Felluga. (continua su http://www.elsitodesandro.com/crese-basket-2016-pssn-x-vince-la-finalissima-contro-dai-spazza-3-posto-per-sissa/)
  21. Un semplice sondaggio (e assolutamente anonimo), relativo al ballottaggio di domenica 19 giugno tra il sindaco uscente Roberto Cosolini e l'avversario Roberto Dipiazza
  22. Sconfitta per la SGT Calligaris contro Parma, nel turno infrasettimanale valido per la quarta giornata di A1 Femminile: http://bit.ly/1DBHEYQ
  23. Ottime notizie per Trieste e per gli appassionati di volley: dopo la rassegna iridata maschile del 2010, con il girone eliminatorio a cui presero parte Germania, Canada, Serbia e Polonia, la città giuliana è stata ufficialmente inserita nella lista delle sedi che ospiteranno i Mondiali Femminili di pallavolo, in programma in Italia nel 2014. La notizia arriva dalla Fipav, nella persona del presidente regionale Giorgio Tirel: l'annuncio è arrivato nella tarda serata di domenica, nel corso della presentazione del nuovo comitato provinciale. La sede triestina, stando alle prime indiscrezioni, è stata scelta per l'eccellente risultato ottenuto nell'organizzazione dei mondiali maschili di tre anni fa, che vide oltretutto un'abbondante presenza di pubblico sugli spalti del PalaTrieste. Tutto ancora da definire invece il discorso di quale parte della manifestazione verrà presa in considerazione per la sede giuliana, tra uno dei gironi eliminatori o i match delle fasi successive.
  24. Diramati, nella giornata di ieri, i calendari 2014/15 del campionato di serie A Maschile di Pallamano: Trieste esordirà sabato 20 settembre in Alto Adige, precisamente sul parquet degli storici rivali del Brixen, mentre per la prima partita casalinga ci sarà da aspettare solo sette giorni, con la sfida contro il Meran in programma a Chiarbola il 27 settembre http://www.elsitodesandro.com/pallamano-trieste-diramati-i-calendari-201415-prima-gara-a-brixen/
  25. Da quest'oggi parte il torneo Internazionale al PalaTrieste: Italia, Canada, Serbia e Bosnia Erzegovina sono le Nazionali che si affronteranno durante la competizione in programma dal 3 al 5 agosto. Per gli Azzurri, prima sfida questa sera alle 20.30 contro il Canada: http://www.elsitodesandro.com/torneo-internazionale-di-trieste-stasera-l-esordio-azzurro-contro-il-canada/
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