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  1. GIOVEDÌ 13 MARZO 2025 - Non solo del rinnovo di Markel Brown vive la Pallacanestro Trieste delle prossime stagioni. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", oltre che sui giocatori, la società biancorossa si è mossa per rinnovare l'accordo in scadenza con Jamion Christian, sondando il terreno con il coach americano per proseguire assieme un percorso di crescita. Il grande feeling e la forte coesione che si percepisce tra presidente, general manager e allenatore crea quella compattezza e quella unità di intenti che in un basket molto individualista come quello di oggi rappresenta un valore aggiunto assoluto. Al momento il coach è concentrato sulla stagione e in questo momento vuole preoccuparsi solo sul lavoro della squadra in vista di un finale di campionato che si preannuncia difficile e molto combattuto. Ci sarà tempo, dopo la fine della stagione, per valutare l'ipotesi di proseguire assieme. Di positivo, c'è la volontà da parte della Pallacanestro Trieste di programmare con largo anticipo la prossima stagione, cosa molto rara nel basket di oggi e che testimonia quanto le idee in questa società siano assolutamente chiare. VERSO L'ANTICIPO Archiviato il successo contro Scafati e messi in carniere due punti che rilanciano Trieste al sesto posto della classifica, la squadra ha ripreso a lavorare in vista dell'anticipo che sabato alle 20.30 la vedrà in campo al PalaShark. Permane l'incognita formazione, ormai una costante in questa stagione, anche se il barometro dell'infermeria segna un deciso miglioramento. Detto che Ross sta rispettando le tempistiche di un recupero che dovrebbe prevedere ancora almeno due settimane di stop, ci sono buone sensazioni circa la possibilità di recuperare Valentine. Tornato in panchina nel match di domenica scorsa, Denzel sta lavorando con la squadra aumentando progressivamente i carichi di lavoro. A Trapani dovrebbe esserci anche se c'è da valutare quanti minuti sul parquet riuscirà a garantire. Dieci minuti o poco più per fornire un'alternativa a Michele Ruzzier, per coach Christian, sarebbero comunque manna dal cielo. QUALE TRAPANI CONTRO TRIESTE? La metaformosi della formazione di Repesa ha visto la squadra balbettante e capace di liquidare a fatica la pratica Varese solamente dopo un sofferto supplementare trasformarsi completamente al PalaBigi di Reggio Emilia. Contro la Unahotels, domenica scorsa, si è vista una delle più belle Trapani della stagione, adesso per Robinson e compagni c'è la possibilità di scalare ulteriormente posizioni per dare sostanza alle ambizioni di inizio campionato. Il doppio turno contro Trieste e poi Brescia possono riportare la formazione siciliana in vetta alla classifica - In casa alabardata è un momento delicato: la penalizzazione, i tanti acciacchi fisici, un comprensibile calo di intensità proprio durante la settimana con tre partite. Come scrive Antonello Rodio, stasera a Zanica (s'inizia alle 20.45) contro l'Albinoleffe un'Unione incerottata sarà costretta a un po' di turnover tra cambi forzati e altri studiati in vista del match di domenica con la Pro Patria. Ma che sia un momento delicato lo ammette anche Tesser: «Ho visto un po' di tensione in questi giorni ed è una cosa che non deve esistere. Mi interessa che i ragazzi possano esprimersi al meglio, con serenità, con fiducia. Dobbiamo essere consapevoli di dover lottare tantissimo, ma anche che stiamo facendo un percorso positivo e trarre forza da questo». Il punto sugli infortunati: oggi saranno out Ionita, Cortinovis e Balcot, che però si aggregheranno alla squadra domani a Verona, dove la Triestina si fermerà in ritiro sulla via del ritorno dopo la gara di stasera: c'è qualche speranza di averli contro la Pro Patria. Bianconi invece ha recuperato dal colpo all'anca e si è allenato regolarmente, come da due giorni sta facendo anche Strizzolo, che dovrebbe già andare in panchina. Tesser annuncia che qualche cambio è previsto: «Un po' di rotazione ci sarà, ma non per pensare alla gara di domenica, perché la partita più importante è sempre quella che ci si appresta a giocare. C'è la consapevolezza di dover far rifiatare qualche giocatore e dar spazio ad altri. Avrei voluto far rifiatare anche qualcuno in più, ma con gli infortuni devo purtroppo andare un po' più cauto, sia nella rotazione sia nei ruoli che avrei voluto girare in maniera un po' diversa». Vediamo allora i tanti dubbi sulla formazione: in mezzo alla difesa accanto a Frare è ballottaggio fra Bianconi e Silvestri (se Tesser vorrà rischiare subito il suo rientro). A destra ci sarà quasi certamente una staffetta fra Jonsson e Germano, mentre a sinistra Tonetto è favorito su Cancellieri. A centrocampo Correia è intoccabile, poi con Ionita out le mezzali saranno Fiordilino e Braima. In avanti D'Urso alle spalle di Vertainen e Udoh, se il tecnico riterrà di far rifiatare Olivieri. Dall'altra parte un Albinoleffe quinto in classifica, anche se ha fatto più punti in trasferta che in casa e stasera dovrà fare a meno di sette infortunati. «È una squadra solida – avverte Tesser – che da anni è stabilmente in zona playoff. In questa stagione hanno dato continuità, hanno tenuto Zoma che era voluto da squadre di categoria superiore, hanno preso un giocatore esperto come Mustacchio, completando con Longo un reparto avanzato di livello. Ha un gioco consolidato da anni, un 3-5-2 molto ampio: noi soffriamo un po' i cambi campo per la nostra disposizione ma allo stesso tempo dovremo sfruttare i vantaggi che il nostro sistema di gioco ci dà». L'Albinoleffe dovrebbe giocare con Marietta in porta e il trio Gusu, Potop, Baroni in difesa. A centrocampo in mezzo Fossati con ai lati Agostinelli e Parlati, mentre gli esterni saranno Barba e Ambrosini. In attacco Zoma e uno fra Mustacchio e Longo
  2. MERCOLEDÌ 12 MARZO 2025 - Il calo di intensità della Triestina nella seconda parte della gara con la Pergolettese è comprensibile se consideriamo che alla lunga rincorsa della squadra iniziata a dicembre, fonte di un notevole dispendio di risorse psico-fisiche, si è aggiunto ora un inevitabile spreco di energie mentali dovuto alla penalizzazione che ha reso più complicato il cammino verso la salvezza. Il problema è che questo accumulo di stress psico-fisico è arrivato proprio nella settimana dei tre impegni in sette giorni, con tutta la fatica che questo comporta. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", considerando che la partita fondamentale da non sbagliare per l'Unione sarà quella di domenica al Rocco contro la Pro Patria, ecco che per la gara di domani a Zanica contro l'Albinoleffe (inizio ore 20.45), si dovrà necessariamente ricorrere a un po' di turnover e fare alcuni cambi, ventilati del resto dallo stesso Tesser domenica, alcuni forzati causa infortuni, altri consigliati dall'esigenza di far rifiatare qualcuno. I dubbi iniziano già dal reparto difensivo. Domenica Bianconi ha preso un forte colpo all'anca ed è improbabile che venga rischiato domani. Per fortuna Silvestri è pronto per rientrare ma probabilmente il progetto di Tesser era di farlo riprendere con maggior gradualità e non di gettarlo subito nella mischia in una notturna infrasettimanale in casa della quinta in classifica. Dubbi anche sul fronte dei terzini. Germano al suo rientro ha messo in cascina 45 minuti, Tesser ha fatto capire che difficilmente però partirà domani dal primo minuto, quindi su quella fascia è ipotizzabile una staffetta con Jonsson. Sulla fascia mancina Tonetto è in forma ma forse, nell'ottica di non fargli fare tre partite intere in sette giorni, un po' di spazio potrebbe trovarlo anche Cancellieri. Anche a centrocampo qualcosa cambierà. Ionita ha stretto i denti con la Pergolettese ma ha dovuto applicare dei punti a una profonda ferita e pertanto verrà tenuto a riposo. Domenica Braima è entrato bene e fra l'altro si è procurato anche il rigore, mentre Fiordilino, al di là della prestazione opaca, ha giocato solo 45 minuti : è presumibile che saranno loro due le mezzali, mentre Correia è confermato play. Per D'Urso, con Cortinovis che probabilmente rientrerà solo con la Pro Patria, non ci sono invece alternative, se non quella di Voca che potrà farlo rifiatare almeno mezz'ora. In attacco potrebbe essere arrivata anche l'ora di una coppia fin qui inedita formata da Vertainen e Udoh. è una soluzione che non ha escluso nemmeno Tesser domenica a fine gara: «Olivieri per noi è un giocatore molto importante, ma potrebbe anche star fuori in una di queste due partite. E non è escluso che possa giocare la coppia Vertainen-Udoh, è una delle opzioni». Insomma difficile rinunciare a Olivieri che è uno che corre per tutta la partita e dà una grossa mano anche nei rientri, però il rigore sbagliato denota una certa mancanza di lucidità: da quando è stato disponibile ha giocato praticamente tutte le partite per intero, senza venire mai sostituito, quindi ci starebbe per lui un po' di riposo o comunque unminutaggio ridotto, soprattutto in vista della sfida con la Pro Patria - C'è anche l'impronta del capitano nello splendido successo che domenica scorsa contro Scafati ha dato alla Pallacanestro Trieste la spinta per risalire la classifica. Come scrive Lorenzo Gatto, in una stagione avara di soddisfazioni, Lodovico Deangeli si gode finalmente le luci dei riflettori: contro la formazione di Marco Ramondino ha saputo ritagliarsi uno spazio importante raccogliendo gli applausi a scena aperta dei tifosi e le meritate lodi di coach Jamion Christian e del general manager Michael Arcieri. «Ne parlo con l'orgoglio di chi lo vede allenarsi davvero tanto - sottolinea Arcieri - . Si sta dando da fare, ogni giorno, per essere la migliore versione possibile di se stesso, sviluppare il suo q.i. cestistico e capire come essere utile alla squadra. Non è facile farlo quando hai pochi minuti a disposizione, Lodovico va apprezzato per il grande impegno e l'assoluta dedizione con cui riesce sempre a mettersi al servizio della squadra». Deangeli accoglie con comprensibile soddisfazione i complimenti e ringrazia, raccogliendo i frutti del minuzioso lavoro svolto, settimana dopo settimana, con il prezioso supporto di Francesco Nanni. Contro Scafati è balzata evidente agli occhi non solo l'ottima difesa che ha limitato un talento offensivo come Rob Gray ma anche un approccio offensivo decisamente più consistente. Lo si è visto attaccare con continuità i close out della difesa Givova creando vantaggi per i compagni. Nascono dalle buone letture i tre assist forniti ai compagni. «Sentivo la necessità di una partita come questa - racconta - perchè quando non giochi per un periodo o comunque giochi meno hai bisogno di stare in campo un po' di più dando un contributo concreto alla vittoria della tua squadra. Sono e resto a disposizione dei miei coach e dei miei compagni, quando entro in campo provo a portare tutta la mia fisicità e a dare energia, cerco di fare al meglio le mie cose muovendo la palla e andando forte a rimbalzo». Capitano di una squadra che, con il doppio successo casalingo ottenuto prima contro la Nutribullet Treviso e poi contro la Givova Scafati ha saputo sfruttare al massimo la chance offerta dal calendario risalendo la classifica e recuperando posizioni. "Due vittorie conquistate in una situazione d'emergenza - sottolinea Deangeli - dovendo sopperire alle assenze di due giocatori come Colbey Ross e Denzel Valentine che farebbero la differenza in qualsiasi squadra. Sapevamo quanto questi punti avrebbero potuto fare la differenza per la nostra classifica, il fatto di essere riusciti a portarli a casa fanno capire che squadra e che gruppo siamo». Archiviati i risultati della sesta giornata di ritorno, la Pallacanestro Trieste si proietta sul prossimo turno che la vedrà in campo in uno dei due anticipi del sabato. Aprirà la giornata il derby lombardo in programma alle 20 al PalaLeonessa di Brescia tra la Germani di Peppe Poeta e l'Armani Milano, dalle 20.30 con diretta su Dazn ed Eurosport 1 l'altro big match che vedrà la formazione di Christian sfidare Trapani.
  3. MARTEDÌ 11 MARZO 2025 Solida, tremendamente cinica, capace di adattarsi alle situazioni come forse nessun'altra in questa stagione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è la Pallacanestro Trieste di Jamion Christian, formazione che domenica, battendo Scafati, si è confermata tra i top team della serie A tornando, grazie al passo falso casalingo di Reggio Emilia contro Trapani, al sesto posto della classifica. Ruolino di marcia eccellente per una squadra che, a nove giornate dalla fine, resta ben salda in zona playoff mantenendo invariato il suo distacco sulle inseguitrici. UN PASSO DA LEADER Tredici vittorie e otto sconfitte, nel contesto di una stagione nella quale la Pallacanestro Trieste non ha praticamente mai potuto lavorare al completo, è un bilancio che di normale non ha assolutamente nulla. Senza Ross, dovendo rinunciare anche a Valentine, la squadra ha saputo trasformarsi trovando gerarchie differenti e nuovi equilibri. Risultati straordinari e che lasciano spazio a notevoli margini di crescita, nella convinzione che con il rientro di Colbey e Denzel, la squadra potrà fare un ulteriore salto di qualità. Nel frattempo, coach Christian si gode la maturazione di un gruppo che ha saputo cambiare pelle dimostrando, nel corso delle ultime settimane, un notevole spirito di adattamento. QUALITà BIANCOROSSA Lo sottolineava Marco Ramondino, coach di Scafati, alla vigilia del match di domenica scorsa. Le letture offensive di Ruzzier rendono imprevedibile la Pallacanestro Trieste. Ci ha sbattuto il muso la Givova, la scorsa settimana è caduta nella trappola biancorossa la Nutribullet Treviso. Nell'ultimo mese, Ruzzier ha garantito un rendimento da vero top player restando sul parquet per oltre 30 minuti a partita e realizzando oltre 15 punti di media con percentuali clamorose. Ma è la squadra, nel suo complesso, a essere cresciuta attorno al suo playmaker: da McDermott a Johnson, da Deangeli a Candussi, da Brown a Uthoff, tutti stanno contribuendo a portare energia positiva nel corso del match. Una parola in più va spesa per Jeff Brooks, straordinario trascinatore di un gruppo che dal suo esempio trova l'energia per superare i momenti di difficoltà. Ha lasciato Venezia per ritrovare a Trieste la gioia di giocare a basket: l'impressione è che si stia divertendo parecchio. ALZARE L'ASTICELLA I successi casalinghi contro Treviso e Scafati hanno permesso a Trieste di scalare la classifica e, grazie alla miglior differenza canestri nello scontro diretto, tornare davanti a Reggio Emilia. Le prossime due gare contro Trapani e Virtus Bologna (in programma rispettivamente sabato 15 marzo alle 20.30 e sabato 22 marzo alle 20), saranno una cartina di tornasole importante per capire fin dove potrà spingersi questa squadra. È ancora presto per capire con quale formazione potrà scendere in campo la formazione di Jamion Christian. La speranza, visto il ritorno in panchina di Valentine contro Scafati, è che Denzel possa tornare disponibile già per il match di sabato sera contro Trapani - Dovevano essere due partite difficili causa le assenze pesanti, ne sono uscite con buona approssimazione le due vittorie più “mature” dell’intera stagione. Lo scrive il sottoscritto su Citysport.news: certo, quelle ottenute contro Treviso e Scafati in prima istanza non possono essere etichettate con lo stesso peso specifico di quelle ottenute con Milano e Virtus Bologna – giusto per citarne un paio di quelle più preziose, guardando l’avversaria diretta – ma di fatto per la Pallacanestro Trieste i quattro punti conquistati negli ultimi due turni casalinghi di campionato significano tanto. Anzi, tantissimo, alla luce di un attuale sesto posto a confermare che la strada verso i playoff è davvero ben segnata. La verità assoluta è che non ci sono particolari segreti in casa biancorossa. Perché ormai si è capito che gli infortuni contano ormai il giusto per un team abituato a dover cambiare faccia e pelle di settimana in settimana. Sicuramente il doversi privare momentaneamente di due elementi come Ross e Valentine ha portato la Pallacanestro Trieste a spostare completamente il proprio baricentro su un asse di squadra molto più equilibrato e forse anche molto più imprevedibile per gli avversari. Ma è altrettanto vero che, se qualcosa è davvero cambiato nella testa degli uomini di Jamion Christian, è il modo con cui ci si sacrifica in campo, sia in attacco che in difesa. Perché, guardando gli ultimi 80 minuti giocati in campionato, sono cresciute le responsabilità di tutti. E non solo quelle di un Ruzzier sempre più “americano aggiunto” che sta vivendo il suo momento migliore dopo il ritorno di due anni fa in maglia biancorossa, bensì quello di un intero gruppo-squadra che vive di pochi individualismi e di una divisione di tiri tentati perfettamente equilibrata. Non è dunque un caso che, nel caso del match di ieri contro Scafati, le 34 conclusioni dentro l’area (con quasi il 62% di realizzazioni) vanno perfettamente a braccetto con i 33 tentativi dalla lunga distanza, di cui ben 14 messi a segno. Un segnale importante da riversare poi sull’altro lato del campo, dove la difesa ha funzionato alla grande in un secondo quarto da soli dieci punti concessi alla Givova a fare da spartiacque all’allungo nei venti minuti finali. Dettagli che, visti al microscopio, finiscono col fare la differenza. E poi l'innegabile evoluzione non solo di gente Johnson sempre più a proprio agio in pitturato, ma anche di un McDermott che inizia a farsi sentire con punti pesanti nelle mani. Il tutto condito dalle prove solide di Uthoff e Brooks: cosa volere di più, oltre a recuperare un bel giorno tutti gli infortunati? - Si è appena chiusa la settimana più difficile dell'era Tesser e se ne apre un'altra da gestire con molta cautela. Come scrive oggi Ciro Esposito, le inadempienze nei pagamenti da parte della società hanno dato una mazzata alla classifica ma non solo. Tesser minimizza e fa bene sugli effetti che la decisione del Tfn abbia potuto avere sui giocatori. Il lavoro quotidiano evidentemente prosegue secondo i programmi ma quell'ambiente (il rapporto squadra-società-pubblico) che, nonostante tutto si stava rasserenando, ha subito un'altra frizione come se non fossero bastate quelle dell'ultimo anno. La mortificazione delle fatiche dei giocatori (i punti ottenuti sul campo) e quelle dei tifosi non sono e non devono diventare un alibi ma sono un dato di fatto con il quale fare i conti. È una situazione che magari non pregiudica il rendimento della Triestina ma può minarne la serenità specie quando non arrivano le vittorie. La squadra poi, sta attraversando un periodo non di stanchezza ma di minor brillantezza fisica e mentale, rispetto a un mese fa. La pressione nel dover racimolare più punti possibile dopo le prime inguardabili sedici giornate, l'età non giovanissima di alcuni protagonisti, gli infortuni che si fanno sentire e una panchina non infinita sono tutte componenti che si fanno sentire durante le partite. Anche perché questa fase centrale del torneo di terza serie è da sempre caratterizzata dalla carica agonistica messa a terra specie dalle squadre meno attrezzate sul piano tecnico. Tutti hanno una motivazione più forte rispetto a tre mesi fa per raggiungere quanto prima l'obiettivo stagionale della salvezza o dei playoff. I tecnici preparano la partite alzando il livello dei falli, del gioco rude, delle marcature esasperate e questo atteggiamento fa alzare il numero di infortuni e rende più complicato esprimere un gioco lineare. Lo si è visto nel match di domenica pomeriggio con la Pergolettese che è squadra molto ben attrezzata per mantenere la categoria, con un budget minimo a disposizione. Dalla gara del Rocco sono usciti acciaccati Ionita e Bianconi mentre la fluidità del gioco dell'Unione è stato ostacolato dalla gabbia costruita attorno al perno del centrocampo Correia. Il calo nel ritmo degli alabardati ha fatto sì che di occasioni (traversoni a parte) ne siano state costruite pochine. Il momento è cruciale perché un calendario beffardo costringe la Triestina (e tutta la C) a giocare due partite nell'arco di tre giorni e per giunta contro un avversario come l'Albinoleffe che naviga in una zona tranquilla ma non può rilassarsi troppo in chiave playoff e poi una Pro Patria quasi alla disperazione. La Triestina deve uscire da questo miniciclo se non con slancio almeno senza le ossa rotte e non solo sul piano dei risultati. Poi restano da giocare 6 partite nelle quali si deciderà la salvezza con o senza playout. L'Unione dovrà affrontare le prime tre della classe ma questa, per come è impostata la squadra, può essere anche una condizione favorevole. Serve affrontare le prossime sfide con i piedi per terra, con lucidità e senza entrare nel pan ico per risultati eventualmente non soddisfacenti. Il cammino di questo gruppo dimostra che l'obiettivo è raggiungibile anche con l'handicap penalizzazione. Anche se il cammino è in salita.
  4. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 10 MARZO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-10marzo2025.pdf
  5. LUNEDÌ 10 MARZO 2025 - Un velo di profonda tristezza, stretti nel ricordo di Nivia Rinaldi, la tifosa della Pallacanestro Trieste mancata ieri e alla quale la società, in un lungo post sulle sue pagine social e poi nel messaggio letto ai tifosi, ha espresso un sentito pensiero. Minuto di silenzio prima della partita poi l'affettuoso saluto del PalaRubini espresso con un lungo e rispettoso applauso, simbolico abbraccio ai suoi cari a cui vanno le più sincere condoglianze. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", vittoria con dedica obbligata, quella della Pallacanestro Trieste, capace di confermare le ottime cose mostrate nel derby contro Treviso alzando ancora, se possibile, la qualità del suo gioco. Un successo figlio di una grande applicazione difensiva e di una ordinata prova offensiva nella quale i 18 punti di Ruzzier, i 17 di Uthoff e i 14 di Johnson sono stati carburante prezioso per portare a casa il risultato. SI RIVEDE VALENTINE Trieste ritrova tra i dodici Denzel Valentine (in panchina solo per onor di firma) ma conferma il quintetto in campo contro Treviso schierando Ruzzier, Brown, McDermott, Uthoff e Johnson. C'è subito la firma di Jayce, che riparte da dove aveva lasciato la scorsa domenica, poi botta e risposta Gray–Uthoff da tre punti e un libero di Jovanovic per il 5-4 dopo 2' di gara. Scafati spinge la transizione, trova punti con Sorokas e Cinciarini e allunga sul 7-10. Dentro Candussi per Johnson poi Reyes per Ruzzier, Trieste con Brown in regia fatica a circolar palla e trovare buone soluzioni e scivola sotto sul 14-22 prima di chiudere il primo quarto 17-24. Secondo quarto che si apre con la tripla di Miaschi che porta in doppia cifra il vantaggio ospite, Trieste fatica a trovare ritmo ma ha carattere da vendere. FIAMMATA BROOKS Il recupero con schiacciata di Brooks firma il meno 6, 23-29, e accende un PalaRubini che spinge forte alle spalle dei suoi beniamini. Ramondino ferma la partita ma è ancora Trieste a dettar legge. La tripla di Ruzzier e la penetrazione vincente di Uthoff al 5' riportano i biancorossi a meno uno, la bomba di McDermott (2/2 per Sean) fa volare i padroni di casa, finalmente avanti 31-29. Inerzia nelle mani triestine, divario che pian piano si amplia e primo tempo che si chiude 39-34. NEL SEGNO DI RUZZIER Si riparte con il quintetto del primo tempo e c'è subito la tripla di Michele a dare una stoccata al match. Il terzo fallo di McDermott riporta in campo Brooks in una partita che si fa improvvisamente bella. Sei punti consecutivi di Johnson danno slancio a Trieste, dall'altra parte Ramondino trova punti pesanti da Anim (anche una tripla baciata dal tabellone a segno). A metà del terzo quarto punteggio sul 55-49, partita fisica, intensa, con le squadre che mettono grande pressione sulla palla. È ancora una tripla di un immenso Ruzzier a dare il +6 sul 60-54, il gancio cielo di Candussi e le triple di Miaschi e ancora Ruzzier chiudono il terzo quarto sul 65-57. VOLATA FINALE Massimo vantaggio sulla tripla del 68-57 di Candussi, un canestro fatto in casa con assist di Ruzzier per Deangeli (fuori per Brown con l'ovazione del palazzo) e la nuova tripla di Candussi per il 73-61 di una squadra che gioca davvero bene a pallacanestro. Ramondino chiama time-out, ci pensano le triple di Brown e Brooks, a 5' dalla fine, a firmare l'allungo decisivo sull'82-66. Finisce in scioltezza, 88-75, con il popolo della Pallacanestro Trieste a fischiare una terna arbitrale ancora una volta rivedibile e tributare la giusta ovazione ai suoi beniamini - La fatica della lunga rincorsa può farsi sentire e certi cali di intensità si spiegano anche così, ma l'importante è vedere la squadra mentalmente sul pezzo anche quando non sta benissimo: questo, come scrive Antonello Rodio, il pensiero di mister Tesser alla fine del pari con la Pergolettese. Il tecnico alabardato spiega innanzitutto cosa è mancato per essere più incisivi: «Non siamo stati molto lucidi e veloci nel far girare la palla. Non era semplicissimo con il loro 4-5-1 molto coperto, spazi ce n'erano pochi, però sulla sinistra abbiamo sfondato e messo tanti cross, ma non abbiamo mai avuto la palla pulita da finalizzare. Non siamo riusciti a trovare qualche soluzione per scardinare quella difesa. La ripresa invece è stata più sporca, c'è stata stanchezza, sono calate un po' intensità e aggressività. Per un po' l'hanno gestita loro, anche se sempre per vie orizzontali». Poi la Triestina ci ha riprovato con decisione e la grande occasione era arrivata: «Bisognava trovare l'episodio ed è arrivato al 92' con il rigore, un episodio cercato e voluto perché nel secondo tempo abbiamo messo comunque tanti cross da destra e da sinistra. Su queste giocate sul secondo palo spesso ha fatto gol Ionita, stavolta era arrivato il rigore e quindi la situazione per sbloccare una partita sporca c'era stata». Tesser spiega anche i possibili motivi di certi cali di intensità della squadra: «Rincorriamo da tanto tempo e dovremo continuare a farlo. Questa settimana ci è costata 8 punti tra pareggio allo scadere con la Virtus Verona, rigore sbagliato con la Pergolettese e la penalizzazione. È una battuta, ma per dire che bastava poco per avere ben di più. E forse un po' di tensione per questa continua rincorsa si porta dentro in campo, e magari in brillantezza si va un po' a perdere». Tesser resta comunque estremamente fiducioso: «Sì, perché vedo che la squadra ha la mentalità giusta anche quando non sta benissimo. Gioca, lotta fino in fondo e c'è mentalmente. E so che con l'aspetto mentale si costruiscono le basi per fare qualcosa di importante. E se noi ci salviamo facciamo qualcosa di importante». A preoccupare sono le condizioni fisiche di alcuni singoli in vista delle partite ravvicinate con Albinoleffe e Pro Patria: «Ionita ha subìto un'entrataccia e vediamo quanti punti di sutura deve mettere, Bianconi ha preso un colpo all'anca, Cortinovis spero di averlo per domenica prossima. Almeno Germano ha fatto 45 minuti ma non potrà ancora partire dall'inizio, ma potremo avere anche Silvestri. Giovedì ci sarà sicuramente una rotazione»
  6. DOMENICA 9 MARZO 2025 - Jamion Christian è l'immagine della serenità. Tranquillo, rilassato, vive con assoluta pacatezza una vigilia che, considerate le circostanze e le consuete incognite su chi sarà in campo, potrebbe creare qualche fibrillazione. E invece, le ore precedenti alla sfida contro Scafati in programma questa sera alle 20, trascorrono tra un sorriso e una battuta. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", un clima che il coach è bravissimo a creare trasmettendo alla squadra quella spensieratezza fondamentale per affrontare con il giusto spirito una sfida importante per la classifica e gli obiettivi della Pallacanestro Trieste. Senza pressione eccessiva ma con la grinta e la determinazione necessaria per affrontare un test che, se superato, darebbe ulteriore slancio alla squadra per raggiungere i playoff. Il fatto di poterlo giocare in casa, davanti a una cornice di pubblico che si annuncia, come sempre, importante, è senza dubbio uno stimolo in più. «Per noi rappresentare la città deve essere un motivo d'orgoglio – spiega il coach –. Il modo in cui possiamo dimostrare di esserne grati è giocare duro davanti ai nostri tifosi. È un concetto che ho espresso ai ragazzi nello spogliatoio, possiamo centrare la quarta vittoria casalinga consecutiva, un risultato che ci permetterebbe di confermarci tra le migliori squadre del campionato». Non sarà facile contro un'avversaria in lotta per non retrocedere e a caccia di punti preziosi nella corsa per la permanenza nella categoria. «Sappiamo perfettamente quello che sarà il loro spirito – continua Christian –. Daranno tutto per provare a vincere e portar via da Trieste punti preziosi. Scafati è una squadra che, dopo il cambio di allenatore e un mercato che ha trasformato il volto della squadra rispetto alla gara d'andata ha mutato il suo stile di gioco ed è una squadra in continua evoluzione e miglioramento. Hanno tante alternative perché possono segnare in isolamento e inventare qualcosa dal nulla, dovremo fare grande attenzione a uno dei migliori realizzatori del campionato come Gray, a un giocatore come Maxhuni che, come testimonia il plus/minus delle partite che ha giocato, sta performando in maniera eccellente e a Pinkins, che contro di noi si era infortunato ma è tra i giocatori più completi del campionato». Contro una squadra potenzialmente in grado di esprimere pallacanestro d'alto livello, così come successo domenica scorsa contro la Nutribullet Treviso, servirà una prestazione difensiva di qualità. «Abbiamo difeso bene a metà campo tutto l'anno, per cui dobbiamo affidarci a questo aspetto del nostro gioco, che sarà molto importante contro i loro realizzatori – conclude coach Christian –. Servirà grande intensità nell'arco dei quaranta minuti, l'obiettivo sarà rallentare la loro transizione e per farlo dovremo tenere bene nell'uno contro uno e lavorare forte a rimbalzo». Tagliandi ancora disponibili, on line sul circuito Vivaticket e dalle 17 e fino alla fine del secondo quarto della partita nella biglietteria di via Flavia - Non è ovviamente come ricominciare tutto da capo, ma ripartire da meno 4 punti in classifica dopo le penalizzazioni del Tfn, è come aver tolto alla lanciata Triestina di questo periodo una vittoria e un pareggio. E questo, come scrive Antonello Rodio oggi sul quotidiano locale, ha decisamente un peso rilevante per una squadra che si trova a dover racimolare a ogni turno punti decisivi per la salvezza. Dopo la punizione per i mancati pagamenti alla scadenza di metà febbraio, il succo per chi scende in campo è piuttosto chiaro: serve fare ancora più punti di quelli previsti per salvarsi, e bisogna iniziare a farne già nella sfida di oggi contro la Pergolettese (al Rocco inizio ore 15). Certo, la Triestina di Tesser ha dimostrato di avere le potenzialità per superare anche questo ostacolo imprevisto, e il tecnico sotto questo aspetto si dimostra fiducioso: «Sul piano mentale spero che la squadra sia pronta. Arriva la Pergolettese e la nostra attenzione ed applicazione è indirizzata solo a quello che dobbiamo fare in questa partita, dobbiamo concentrarci solo su questo e affrontarne una alla volta. Tutto il resto, conti, numeri, lo lasciamo ad altri. Siamo consapevoli dell'importanza della gara e di tutte quelle a venire, l'importante è affrontarle con la giusta serenità, la giusta determinazione, la giusta convinzione nei nostri mezzi». E a proposito dell'avversaria, tra le squadre della seconda parte della classifica, la Pergolettese è la migliore del girone di ritorno dopo la Triestina. Fa bene dunque il tecnico alabardato a mettere tutti in guardia da un'avversaria che sta facendo buone cose: «Affrontiamo una squadra che ha fatto buoni risultati - avverte Tesser - molto organizzata e che sta bene in campo. Giocano con buona intensità e hanno qualche elemento di esperienza, una classica squadra di serie C che gioca e lotta su ogni palla, sarà una partita bella, difficile, tosta, ma come sempre dico starà poi a noi interpretarla nella maniera giusta e dimostrare le nostre qualità». Come rivelato dallo stesso Tesser, ci sono buone notizie sul recupero dei quattro infortunati. Germano da tre-quattro giorni si allena con la squadra ed è già disponibile, oggi partirà dalla panchina e se serve potrà anche fare un pezzo di partita, anche se chiaramente non ha ancora una condizione ottimale. Silvestri lavora con la squadra da un paio di giorni, anche lui è convocato e per la prossima con l'AlbinoLeffe sarà a disposizione, ma se oggi servisse per qualche minuto il tecnico lo inserirò in campo. Strizzolo invece partirà con la squadra per la gara di giovedì a Zanica con l'Albinoleffe, ma sarà davvero pronto per quella successiva in casa con la Pro Patria. Balcot è invece ancora da valutare ma si conta di recuperare anche lui per la Pro Patria. A fronte di questo, però, la Triestina perde Cortinovis per un problema fisico e quindi il trequartista resterà ai box. Questa fra l'altro è la prima di tre partite in una settimana, e vista la situazione non è che ci potrà essere la possibilità di un massiccio turnover nelle prossime gare. Intanto oggi contro la Pergolettese si dovrebbe riparti re dalla squadra vista a Verona: davanti a Roos la coppia Bianconi-Frare, con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo al campo Correia play con Fiordilino e Ionita mezzali, poi D'Urso dietro a Olivieri e Vertainen
  7. SABATO 8 MARZO 2025 - Indietro di quattro caselle. Come scrive Ciro Esposito su "Il Piccolo", dall'aula del Tribunale federale arriva la sentenza per la squadra di Tesser (-4 che si sommano al -1 del caso Olivieri). Come in un imbarazzante gioco dell'oca, il club porta alla squadra quattro punti di penalità che erano quasi scontati visto il doppio deferimento dalla Procura federale. La Triestina precipita da quota 33 a 29 punti in classifica, dal quintultimo al quartultimo posto. Il mancato pagamento dell'Inps e dell'Irpef (per una cifra complessiva di poco superiore a 1 milione, si legge nel dispositivo) entro la dead -line federale del 16 febbraio costa alla Triestina quattro punti di penalizzazione. Era la sentenza più probabile anche se la società, rappresentata da un legale di grande esperienza come l'avvocato Mattia Grassani, ha cercato di far breccia nell'udienza del Tribunale Federale Nazionale argomentando possibili attenuanti non recepite tuttavia dall'organo giudicante. Inibito per due mesi (patteggiamento il presidente Ben Rosenzweig, tre mesi di inibizione invece per il consigliere delegato Sebastiano Stella. «Siamo profondamente delusi da questo verdetto, - scrive in un comunicato la società alabardata - che riteniamo eccessivamente punitivo. Abbiamo agito con piena trasparenza e buona fede per adempiere ai nostri obblighi finanziari e risolvere le questioni in sospeso nei tempi previsti. Il club sta attualmente valutando le proprie opzioni legali, incluso un eventuale ricorso. Nonostante questo inconveniente - prosegue la nota -, la squadra resta concentrata. Continueremo a lottare per ogni punto e a rappresentare la città di Trieste con orgoglio. Siamo grati ai nostri tifosi per il loro sostegno incondizionato: mai come ora il vostro supporto è fondamentale». Il Tfn ha anche sentenziato l'esclusione dal campionato del Taranto, -4 in classifica al Messina e -6 alla Lucchese. Il dispositivo difensivo dell'Unione verteva sulla regolarità del club nei versamenti precedenti la data dello scorso febbraio, e anche sul notevole investimento (quasi 30 milioni di euro) versato dal Fondo Lbk sulla Triestina in 20 mesi. Il Collegio dei giudici presieduto da Carlo Sica ha applicato in toto le disposizioni federali in materia (-2 per ciascun deferimento). La Triestina nel frattempo aveva anche provveduto al pagamento dell'Inps e a parte delle imposte Irpef (quelle relative agli incentivi all'esodo) non onorato entro la scadenza prevista. A questo punto sarà meno pesante l'esborso obbligatorio entro 45 giorni dal 16 febbraio, mentre il 16 di aprile è l'ultima data per versare emolumenti, contributi Inps e Irpef relativi alle mensilità di febbraio e marzo (propedeutiche anche alla concessione della licenza nazionale). Entro quella data dunque il presidente Rosenzweig, come si è impegnato pubblicamente a fare, dovrà reperire la liquidità necessaria per superare l'ostacolo. Altrimenti ci saranno altre penalizzazioni o peggio. In società si professa ottimismo sulla buona riuscita dell'operazione. Così come il club confida che il Collegio di Garanzia del Coni possa togliere il -1 conseguenza del caso Olivieri. Del resto anche il fatto che il pagamento di Inps e parte delle imposte, pur in ritardo, sia andato in porto manifesta la volontà di andare avanti. Il presidente negli Usa sta lavorando alla ricerca di nuovi investitori o in un'iniezione di liquidità ulteriore da parte degli attuali investitori del fondo. Per partire con un altro progetto e stavolta con budget ben definito e da rispettare con rigore. Intanto la squadra domani dovrà scendere in campo. Senza guardare la classifica. - La Pallacanestro Trieste sfoglia la margherita in vista del match che domenica alle 20 la opporrà alla Givova Scafati. Come scrive Lorenzo Gatto, data per certa l'assenza di Colbey Ross, che continua il suo lavoro di recupero dopo l'operazione al pollice della mano destra, resta l'incognita legata al possibile impiego di Valentine. Di Denzel e della sua situazione, dopo l'infortunio al peroneo lungo della gamba sinistra che lo ha fermato nella semifinale di Coppa Italia contro Trento, ha parlato a metà settimana Francesco Taccetti, assistente di coach Jamion Christian. «Per lui c'è sempre una valutazione quotidiana – le parole del "defensive coordinator" della Pallacanestro Trieste –. Sta facendo riabilitazione e dovrebbe togliere definitivamente il tutore nei prossimi giorni. Da lì, poi, dovremo capire quando potrà ricominciare ad allenarsi a pieno regime». Un passaggio che in questi giorni, in realtà, è già stato fatto. Valentine sta meglio e ha lavorato assieme alla squadra alzando gradatamente i carichi di lavoro. Si andrà molto di sensazioni, a seconda di come si sentirà il giocatore tra domani e domenica. La volontà della società, una linea coerente con quello che è stato il comportamento già nella passata stagione, è quella di non rischiare nulla. Trieste ha dimostrato di poter vincere anche senza i suoi gemelli del canestro, lo ha fatto contro la Nutribullet Treviso e potrà riuscirci anche contro Scafati. Una Givova che, come ci ha raccontato coach Ramondino, arriverà domenica al PalaRubini un po' acciaccata. Nel corso della settimana Ulaneo e Akin hanno avuto piccoli problemi e si sono allenati un po' a singhiozzo. Saranno della partita anche se, giocoforza, non al meglio della condizione. Scafati, reduce dal passo falso casalingo rimediato dopo un supplementare nel match contro la Reyer Venezia, arriverà comunque a Trieste per tornare a muovere la sua classifica. Una squadra che con l'arrivo di Marco Ramondino ha modificato il suo modo di stare in campo, giocando meno di istinto e transizione e provando a giocare una pallacanestro più ragionata e di sistema. Si apre oggi, intanto, con l'anticipo in programma alle 20 al PalaRadi di Cremona, la sesta giornata di ritorno. In campo Vanoli e Napoli, squadre assestate, con dieci punti, all'ultimo posto della classifica assieme all'Estra Pistoia.
  8. VENERDÌ 7 MARZO 2025 - Sarà una Givova Scafati da battaglia quella che domenica 9 marzo al PalaRubini, palla a due alle 20 con direzione arbitrale affidata ai signori Sahin, Dori e Nicolini, affronterà la Pallacanestro Trieste. Match tra due squadre in corsa per i rispettivi obiettivi, da una parte una Trieste in fiducia, reduce dal convincente successo casalingo strappato alla Nutribullet Treviso e che cercherà di consolidare il suo piazzamento nella zona playoff, dall'altra una Givova in cerca di riscatto dopo la sfortunata prova contro la Reyer Venezia persa solamente dopo un tempo supplementare. Lo scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo": una Scafati determinata e a caccia di punti fondamentali per provare a blindare la permanenza nella categoria. «Arrivati nella fase decisiva di questa stagione, si gioca per raggiungere i propri obiettivi – sottolinea il tecnico della Givova, Marco Ramondino –. Ogni partita diventa una questione di vita o di morte, l'esito non è chiaramente scontato ma quello che non deve mancare è l'approccio giusto. Per noi, in lotta per centrare la salvezza, Trieste è una tappa di un percorso che speriamo possa concludersi positivamente al termine del campionato». Givova pronta a dare tutto sul parquet del PalaRubini, dunque, con una formazione che Ramondino definisce acciaccata. «È l'unico aggettivo che mi viene in mente per definire la nostra squadra dopo questa settimana di allenamenti condotti con qualche problema di organico – sottolinea il tecnico irpino –. Non vogliamo cercare alibi, come sanno bene anche a Trieste sono situazioni che capitano nel corso della stagione, arriviamo pronti per dare il massimo consapevoli di poterci giocare fino in fondo le nostre carte». Consapevolezza che deriva anche dalle probabili assenze di Ross e Valentine, uomini che, salvo sorprese dell'ultim'ora, salteranno il match in programma domenica. «Di Trieste, al netto di chi sarà in campo, apprezzo la precisa identità che si porta dietro dalla passata stagione. La presenza di Ruzzier, Reyes e Candussi garantisce continuità, la forte coesione che si percepisce tra club, manager e allenatore crea quella compattezza e quella unità di intenti che in un basket molto individualista come quello di oggi rappresenta un valore aggiunto. Al netto delle qualità di Colbey Ross, giocatore che conosco bene e stimo – conclude Ramondino –, la Coppa Italia e la partita contro Treviso hanno dimostrato che Trieste, con Ruzzier, è in buone mani. Michele è quello che definisco, passatemi il termine, un play d'altri tempi, le sue letture sono fondamentali perché mettono in ritmo e fanno giocare bene i compagni rendendo la squadra imprevedibile». La prevendita per il match tra Pallacanestro Trieste e Givova Scafati continua ancora oggi, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 e poi domani e domenica online sul circuito Vivaticket. Domenica la biglietteria esterna del PalaRubini sarà a disposizione dei tifosi dalle 17 e fino al termine del secondo quarto - La penalizzazione in arrivo per la Triestina non solo rende un po' più complicata la corsa alla salvezza, ma mette anche una sorta di pietra tombale ai sogni di play-off che buona parte della tifoseria stava alimentando, anche legittimamente visto il ritmo tenuto dalla squadra alabardata. Come scrive Antonello Rodio oggi sul quotidiano locale odierno, giustamente Tesser in questi mesi ha sempre tenuto la barra dritta focalizzando un solo e unico obiettivo per l'Unione, ovvero quello della permanenza in serie C, sottolineando tra l'altro che non si tratta di un traguardo facile. Soprattutto pensando alla situazione prima del suo arrivo e a maggior ragione dopo l'ulteriore handicap incombente, che potrebbe avere anche dei contraccolpi psicologici. Anche se su questo fronte Tesser è una garanzia e sta anche tenendo la squadra sempre sul pezzo. RIMPIANTO PLAY-OFF Ma certo con la media tenuta dall'Unione dopo l'arrivo del tecnico di Montebelluna, parlare di play-off non era del tutto campato in aria, anzi le penalizzazioni rischiano di diventare un grande rimpianto per quello che avrebbe potuto essere un sorprendente accesso post-season per la Triestina, tanto più incredibile pensando che a fine novembre era all'ultimissimo posto del girone. Anche se a dire il vero, analizzando i numeri e rispolverando i precedenti della quota necessaria per entrare nei play-off, perfino le prossime penalizzazioni non chiudono ancora del tutto la porta agli alabardati. LA QUOTA "STORICA" Quanti punti bisogna avere in sostanza per entrare nella top ten e agganciare la post season? Ogni anno ovviamente cambia, ma ci si può fare una buona idea andando a vedere il dato storico, ovvero quanti punti avevano le decime classificate (l'ultima posizione che assicura i play-off) della regular season del girone comprendente la Triestina negli ultimi campionati. Lo scorso anno furono necessari 51 punti per entrare nella top ten (decimo arrivò il Trento), mentre l'anno prima il Novara si guadagnò la post season con 52 punti. Ma nelle stagioni precedenti bastò anche meno. Nella stagione 2021/22 la Pergolettese arrivò decima con soli 47 punti e così fu tre anni prima per la Fermana, mentre nella stagione post covid Virtus Verona e Mantova si spartirono la decima posizione a quota 49. LA PROIEZIONE Ma quest'anno come potrebbe finire? Attualmente la decima posizione è a quota 40 (per essere più precisi ci sono tre squadre in quella posizione che si dividono il nono posto, Alcione, Giana e Renate), pertanto calcolando che i club interessati mantengano da qui alla fine la stessa media tenuta finora (1,38 punti a match), la proiezione dice che farebbero nelle nove partite restanti altri 12 punti chiudendo dunque a quota 52. UN'IMPRESA QUASI IMPOSSIBILE Insomma tutto può essere, ma è attorno a quel punteggio, un punto in più, al massimo due in meno, che si dovrebbe accedere ai play-off. Ebbene l'Unione potrebbe ancora ambire ad arrivare a quella quota? Senza la penalizzazione in arrivo, e ipotizzando di continuare con la media tenuta dall'arrivo di Tesser, l'Unione sarebbe proprio da quelle parti, ovvero chiuderebbe a 51 punti. Ma purtroppo le penalizzazioni ci saranno: se fossero solo due i punti tolti, si potrebbe ipotizzare a una chiusura a 49, e quindi bisognerebbe confidare in un calo della quota e che le altre squadre rallentino. Se poi i punti di penalità fossero 4, allora l'Unione chiudendo a 47 punti avrebbe scarsissime chance di essere nella top ten. A meno di un'ulteriore accelerazione nel ritmo. E sempre che la questione societaria si risolva prima delle prossime scadenze di metà aprile
  9. GIOVEDÌ 6 MARZO 2025 - La passione per il basket e quella per l'hip-hop, i capisaldi di un viaggio che dai Grandi Laghi d'America ha portato Denzel Valentine (intervistato da Filippo Errico Verzè su "Il Piccolo") sulle rive del Golfo di Trieste. In queste settimane di stop per l'infortunio al peroneo lungo rimediato in Coppa Italia con Trento, da cui punta a recuperare al più presto, l'esterno della Pallacanestro Trieste ne ha approfittato per far conoscere la sua musica con il singolo "Want You", traccia del suo secondo album intitolato "The Journey", uscito su tutte le piattaforme digitali a fine gennaio. Di sicuro non è passato inosservato il videoclip della canzone, ambientato nel centro di Trieste, tra Piazza dell'Unità e le Rive. Una scelta, questa, che per lui è stata quasi scontata. «Trieste è una città meravigliosa, molto sottovalutata ma tra le migliori d'Italia e pure nel mondo – ha spiegato –. Gli edifici, il cibo, le persone: ci tenevo a mostrare a più persone possibili quanto sia speciale. Molti amici dall'America mi hanno scritto perché ammaliati dalla sua bellezza». Qual è il suo posto del cuore qui a Trieste? «Senza dubbio il PalaRubini: la passione del pubblico triestino è incredibile e la loro energia è la stessa che io poi metto sia in campo che nella mia musica. Con loro c'è totale sintonia. Così come con i miei compagni (nel video di "Want You" compaiono Brooks, Brown, Johnson e Ross, ndr ), tra tutti noi c'è un legame fortissimo e mi sembrava giusto mostrarlo». Oltre al basket, anche quella per l'hip-hop è una passione che parte da molto lontano. Quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica? «Con l'hip-hop ci sono cresciuto. Ho un flash di me a tre anni in macchina con mio papà mentre ascoltavamo The Notorious B.I.G., 2 Pac e Jay-Z. Tutto è partito da lì. Da ragazzo adoravo fare freestyle con i miei amici, mi veniva proprio naturale. Poi al college (alla Michigan State University, ndr) un mio compagno di squadra, che produceva musica sul suo laptop, mi fa: "Perché non provi a fare una canzone? "». Dieci anni e due album dopo, cosa vuol dire per lei fare musica? «È un modo per dare sfogo a tutti i miei pensieri, far fluire la mia creatività e liberarmi dallo stress. Quando mi chiudo nello studio di registrazione non c'è niente all'infuori della musica, così riesco a esprimere al meglio ciò che sento». Il titolo del suo ultimo album, "The Journey", evoca le numerose tappe che hanno contraddistinto la sua vita. La prima è Lansing, la sua città natale, già celebrata nel disco d'esordio "517 Made Me", uscito nel 2021. «Esatto. Lì ho imparato tantissime cose e sono passato tra numerose avversità, il che mi ha forgiato nella persona che sono ora. Non potrò mai dimenticarmi di Lansing e ogni occasione è buona per mostrare affetto alla sua gente». Dopo gli anni a Michigan State, il viaggio prosegue a Chicago, con l'approdo ai Bulls. Qui, cinque stagioni tra alti e bassi: che bilancio si sente di fare? «Chicago è stata una parte divertente del mio viaggio, ho sentito molto l'affetto della città e in generale ho ottimi ricordi. La situazione non era comunque delle più semplici, in quel periodo ci sono stati due front office, tre diversi allenatori, in più la squadra veniva stravolta ogni anno. Non mi sento comunque di dare un giudizio negativo a quell'esperienza, anzi, mi è piaciuta molto. Al netto dei giudizi esterni, sono tra i primi 15 nella storia dei Bulls per triple segnate». Dopo un lungo girovagare, che l'ha vista anche a Sidney e Milano, ora a Trieste sembra che abbia trovato la sua dimensione ideale. Il gioco di coach Christian la sta aiutando in questo senso? «Penso che qui ci sia la cultura sportiva ideale per rendere al meglio, merito del lavoro di Christian e del gm Arcieri, iniziato già la scorsa stagione. Essere saliti dalla Serie A2 e ripartire con una squadra quasi del tutto nuova non è affatto banale, e io sono grato di farne parte. Noi giocatori, così come lo staff e la dirigenza, navighiamo sulla stessa rotta, sempre pronti ad aiutarci l'uno con l'altro. Adesso, speriamo di regalarci un finale di stagione come si deve». Che aspettative avete? «Vincere lo scudetto, perché no? Abbiamo una delle migliori squadre del campionato d'altronde. Poi non so se ci riusciremo davvero, ma i mezzi non ci mancano di certo. Basti pensare alla partita in Coppa con Trento, quando con me e Colbey (Ross, ndr ) fuori siamo andati a un soffio dal vincerla. Per non dire dell'ultima vittoria nel derby con Treviso. In generale, siamo riusciti a battere quasi tutti i top team: il potenziale non ci manca, dobbiamo solo dimostrarlo e sperare di essere al meglio fisicamente una volta arrivati ai playoff. Vedremo che succederà, ma ho belle sensazioni». - Nelle ultime gare ha messo lo zampino in quasi ogni rete degli alabardati con i suoi preziosi assist, ma Christian D'Urso (intervistato da Antonello Rodio) è tornato a essere protagonista soprattutto quando sulla panchina della Triestina è tornato Tesser, con il quale già lo scorso anno aveva dimostrato di saper rendere al meglio. Servirà anche la qualità del trequartista non solo per venire a capo domenica della Pergolettese, ma anche per dare all'Unione giocate decisive in questo rush finale per la salvezza. D'Urso, il gol preso allo scadere a Verona e il fatto di aver sciupato un doppio vantaggio può minare il clima positivo e il buon momento della squadra? «No, direi che si analizza il problema e si riparte, gli errori possono accadere. Abbiamo fatto noi tanti gol nei finali di gara, stavolta l'abbiamo subito. Nel calcio queste cose possono succedere, ma il pareggio non ha minato nulla, siamo sempre concentrati sull'obiettivo». Lei è fra i pochissimi ad aver vestito l'alabardato in tutte le due ultime due stagioni, e anche da inizio campionato è cambiato tanto attorno a lei in squadra: che effetto fa? «In effetti ho visto cambiare allenatori e tantissimi giocatori, ma resta la sensazione che comunque tutti quelli che sono passati di qua hanno dato il cento per cento per fare il massimo, ci metto la mano sul fuoco. Poi ci sono state situazioni non a nostro favore, periodi negativi ma anche positivi. E sono contento di aver condiviso tante gioie con tante persone diverse». Fra l'altro si è trovato dal lottare per la promozione a combattere per la salvezza: come cambia la prospettiva? «È stato particolare, ma è la dimostrazione che nel calcio può accadere di tutto. Come si possono segnare o prendere gol nel finale, così si può lottare per vincere il campionato e l'anno dopo per non retrocedere. L'importante è andare in campo in ogni partita per vincere». Quanto è stato importante per lei il ritorno di Tesser, al di là del fatto di essere tornato nel ruolo preferito? «Sono contentissimo che il mister sia tornato, con lui abbiamo sempre fatto bene e giocato bene. Lui è una garanzia. E cosi è stato». E lei lo sta ripagando a suon di assist. «Sì, ultimamente sono stato fortunato, perché poi ci deve essere sempre qualcuno che la butta dentro, quindi ringrazio i compagni. Poi l'assist è una cosa particolare, capita di fare un passaggio brutto che poi un compagno valorizza, e magari invece dopo un bel passaggio non arriva la rete». La condizione come va? Questi cambi nella ripresa denotano un calo fisico? «Diciamo che il mister reputa il cambio opportuno per la squadra in certi momenti, del resto ci sono tanti giocatori che possono giocare nel mio ruolo ed è giusto che anche gli altri abbiano spazio». Domenica arriva al Rocco una Pergolettese che fra le squadre della seconda parte di classifica è quella che va più forte dopo di voi: che partita sarà? «La vedo come le altre partite, perché sono tutte difficili. Loro hanno pochi punti più di noi e cercheremo di dare il massimo per vincerla. Cercheremo di sbloccarla il prima possibile perché poi le squadre quando vanno sotto si sfaldano, ma se non dovesse accadere dobbiamo rimanere compatti ed equilibrati perché con squadre chiuse che ripartono è sempre pericoloso».
  10. MERCOLEDÌ 5 MARZO 2025 - L'ultima giornata ha segnato il giro di boa del girone di ritorno in serie C. E come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", è il momento per fare un punto non solo sulla classifica della seconda parte della stagione, ma anche vedere  come se la passa la Triestina rispetto a quelle che presumibilmente saranno le principali rivali nella corsa salvezza, anche alla luce delle prossime penalizzazioni che graveranno sulle spalle della squadra alabardata. In termini generali, considerando la classifica delle dieci giornate giocate nel girone di ritorno, la Triestina si piazza al quarto posto con 20 punti alle spalle di Vicenza (23), Virtus Verona e Feralpisalò (entrambe a 22) e appaiata alla Giana Erminio. Balza subito all'occhio che senza quel pareggio subìto sabato a Verona nel finale di gara, ora al secondo posto ci sarebbe stata l'Unione e non la Virtus, ma il rendimento della squadra di Tesser è comunque molto buono, considerando soprattutto la situazione della disastrosa prima parte di stagione. Ma soprattutto è interessante considerare quanto ha guadagnato la Triestina in questo girone di ritorno sulle varie rivali: ci sono differenze abissali nei confronti di chi adesso è rimasto nel fondo classifica,  divari sostanziosi con chi circonda al momento l'Unione e distanze più piccole con quelle squadre che gli alabardati potrebbero mettere ancora nel mirino. Ma partiamo dai dati più clamorosi, quelli riguardanti le squadre che sono attualmente le ultime tre in classifica. In questo girone di ritorno la Triestina ha guadagnato addirittura 16 punti sulla Pro Patria (che con soli 4 punti all'attivo è la peggiore dopo il giro di boa), 15 sul Caldiero Terme e 12 sul fanalino Clodiense. Non a caso tutte e tre queste squadre sono state superate di slancio dagli alabardati e immediatamente distanziate. Veniamo invece alle squadre rispetto alle quali la Triestina potrebbe tornare dietro in classifica dopo la penalizzazione, ovvero Pro Vercelli e Lecco. Ebbene l'Unione nel girone di ritorno ha guadagnato 8 punti sui piemontesi e 10 punti sui blucelesti lombardi, margini che certificano un rendimento nettamente superiore e fanno confidare che la Triestina nelle nove giornate che mancano avrà le forze per tornare eventualmente davanti a queste rivali dirette. E anche se arrivare davanti a Lecco e Pro Vercelli basterebbe per salvarsi senza passare dai play-out, bisogna pur considerare che il trend del girone di ritorno indica che invece potrebbe essere complicato andare a prendere altre squadre davanti. Soprattutto la Pergolettese che arriva proprio domenica al Rocco, sta facendo un buonissimo girone di ritorno, ha fatto 17 punti e pertanto ne ha persi solamente 3 dalla Triestina. Anche l'Arzignano tiene botta e ha perso solo 7 lunghezze dall'Unione, peggio va il Lumezzane che ne ha persi 10, però i lombardi sono già a quota 37 e pertanto vantano un bel gruzzolo di vantaggio difficile da colmare. Insomma anche nella peggiore delle ipotesi, ovvero quella che prevede 4 punti di penalizzazione, il trend del grione di ritorno indica che la Triestina con questo ritmo può salvarsi senza passare dalle forche caudine degli spareggi. Di certo uno snodo cruciale sarà quello di domenica con la Pergolettese, che come abbiamo visto, tra quelle della seconda parte della classifica è la squadra che sta facendo meglio dopo l'Unione. - Una prima fugace apparizione in Serie A lo scorso primo febbraio contro la Bertram Tortona, entrato per Valentine negli ultimi 37 secondi per regalare l'applauso a Denzel e assaggiare il parquet poi, domenica nella sfida contro la Nutribullet, l'esordio reale nel massimo campionato. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto: minuti veri, quelli giocati da Massimiliano Obljubech, che nel derby con Treviso si è ritagliato uno spazio garantendo a Michele Ruzzier prezioso e fondamentale riposo e facendosi un grande regalo di compleanno per i 20 anni compiuti il 28 febbraio. Lo ha fatto con personalità, senza strafare, ma ripagando la fiducia dello staff tecnico e dei compagni di squadra che lo hanno accompagnato e protetto in un match certamente complicato. Emozioni da ricordare per il giovane play nato a Padova e cresciuto tra la Virtus e il Petrarca prima di trasferirsi da Stefano Comuzzo a Trieste. «Un passaggio concretizzatosi nell'anno post Covid grazie all'interessamento del presidente del Don Bosco. Massimo Sossi è amico di mio papà, un giorno scherzando ma non troppo mi chiede "Ma perché non provi a venire a Trieste?". È la città di mio papà, la conoscevo già, una volta qui ho capito di aver fatto la scelta giusta». Con il Basketrieste segue la trafila delle giovanili poi quest'anno, con la partenza di Bossi, firma il suo primo contratto da professionista come sesto italiano. Lavora e si allena con la prima squadra, gli infortuni di Ross e Valentine gli aprono le porte del campo. «All'inizio della scorsa settimana, parlando con i coach, si è fatta concreta la possibilità di un mio possibile impiego nel match contro Treviso. L'ho vissuta bene, senza particolare agitazione, anche grazie a tutto lo staff e in generale a tutta la società e ai miei compagni che mi hanno dimostrato grande fiducia consentendomi di vivere con serenità l'avvicinamento alla partita». E così, quando dopo i primi 5' del primo quarto, coach Christian lo ha chiamato sul cubo del cambio per dare fiato a Ruzzier, Massimiliano si è fatto trovare pronto. «Emozioni? Devo dire che sono riuscito a dominarle – racconta Obljubech –, pensando solo ed esclusivamente a quello che avrei dovuto fare sul campo. Fa un po' parte del mio carattere, riesco a concentrarmi su ciò che devo fare. Poi è chiaro, è stato bellissimo vivere un match così davanti a una cornice di pubblico come quella che ci ha accompagnato al successo domenica scorsa. Sono felice perché ho avuto il supporto di tutti i miei compagni. Non so se la cosa arriva fino in fondo all'esterno, ma questo è un gruppo davvero fantastico. Tutti, chi con un consiglio chi con una semplice pacca, mi hanno incoraggiato». Inevitabile, dopo questo primo assaggio di Serie A, parlare del futuro con un giovane che si sta affacciando sulla ribalta dei professionisti. «Non tendo a pensare troppo al futuro. Non voglio perdermi in troppi ragionamenti. Credo che l'unica cosa da fare sia restare concentrato sulle cose che devo fare e continuare ad allenarmi per crescere e migliorare. Non credo che esistano scorciatoie, l'unica strada per arrivare è il lavoro ».
  11. MARTEDÌ 4 MARZO 2025 - Uscita indenne da una sfida ricca di insidie, la Pallacanestro Trieste riparte con rinnovata fiducia in vista della parte finale di questa stagione. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto: disinnescato il pericolo derby e annichilita una Nutribullet incapace di reggere l'urto di un'avversaria apparsa superiore sotto ogni punto di vista, la formazione di Jamion Christian guarda con giustificato ottimismo al futuro. I playoff restano ancora tutti da conquistare ma il netto successo strappato domenica a Treviso, oltre a eliminare una possibile concorrente scivolata ormai a otto punti di distanza, certifica la crescita di un gruppo che ha saputo gestire al meglio le difficoltà. Promossa a pieni voti, Trieste ha saputo dare il meglio di se stessa proprio nel momento in cui, complici le contemporanee assenze di Ross e Valentine, rischiava di fermarsi e compromettere almeno in parte l'ottimo lavoro svolto fino a oggi. APPROCCIO VINCENTE E invece la locomotiva biancorossa continua a marciare senza soste. Trasformare i problemi in opportunità, è cosa da grandi. Il merito di coach Jamion Christian, di tutto lo staff tecnico e dei giocatori è stato quello di non piangersi addosso in una vigilia nella quale, senza l'apporto di due uomini da quintetto, la squadra poteva andare in tilt. Il messaggio forte arrivato dal parquet del PalaRubini è che, indipendentemente da chi scende in campo, Trieste è una squadra vera. Ruzzier si sta confermando il leader capace di trascinare i compagni, Brown la granitica certezza alla quale affidarsi nei momenti di difficoltà, Uthoff e Brooks le variabili di un gruppo che sa trovare sempre alternative al suo stile di gioco, Johnson un elemento in decisa crescita. Ma è stato davvero tutto il gruppo a dare sostanza alle idee di una partita preparata perfettamente. Trieste l'ha vinta ancora prima di scendere in campo, grazie alla convinzione con cui i suoi giocatori hanno aggredito Treviso. FAVOLA OBLJUBECH C'era preoccupazione alla vigilia: chi affiancare a Ruzzier in cabina di regia per sgravare un po' Michele dalla responsabilità di guidare la squadra? Tra le tante soluzioni ipotizzate, quella estratta dal cilindro dal mago Christian è stata la meno attesa. La scelta del giovane Massimiliano Obljubech, l'ultimo arrivato in prima squadra, ha regalato una grande chance a un giovane talento che saputo rispondere e ripagare la fiducia posta su di lui sfruttando una grande occasione. LA CORSA PLAYOFF L'ultimo turno definisce in maniera forse definitiva il perimetro delle squadre che lotteranno per la post season. Se Treviso ha davvero definitivamente fallito a Trieste la sua chance per rientrare in corsa, restano nove squadre per otto posti. Reggio Emilia a 26 punti, Trieste a 24 e Tortona a 22, al momento i vagoni di coda del treno in viaggio verso i playoff, dovranno guardarsi le spalle dal veemente ritorno di una Reyer Venezia che, recuperati tutti gli effettivi, è tornata a macinare risultati. Il successo ai supplementari strappato domenica a Scafati certifica la crescita della formazione di Spahjia ed è un gran brutto segnale per le sue dirette concorrenti. - Il pareggio subito sabato nel finale di gara dalla Virtus Verona, ha un po' smorzato gli entusiasmi della tifoseria triestina che già stava pregustando la quinta vittoria consecutiva, con altri tre punti che avrebbero contribuito a depotenziare gli effetti della penalizzazione in arrivo. Ma a parte il fatto che si tratta comunque di un buon risultato considerato il terreno di gioco e la caratura e il momento degli avversari, come scrive oggi Antonello Rodio va detto che il pareggio permette non solo di mantenere un'ottima media dall'avvento di Tesser in panchina, ma curiosamente permette al tecnico di Montebelluna di fotocopiare esattamente il rendimento della sua esperienza alabardata della scorsa stagione. IL RITMO TESSER Quello che potremmo ormai chiamare il ritmo Tesser è presto spiegato. Da quando il tecnico è arrivato in questa stagione alla guida dell'Unione, raccogliendo una squadra ultima in classifica con appena 6 punti, la Triestina ha fatto la bellezza di 27 punti in 13 partite (media di 2,07 punti a match). Ebbene lo scorso anno, nelle sue prime 13 partite del campionato con Tesser in panchina, la squadra alabardata fece proprio 27 punti, uno score che le stava permettendo di viaggiare al terzo posto a cinque lunghezze dalla capolista Mantova e a due dal Padova. Una fotocopia esatta anche per quanto riguarda i risultati che hanno permesso di arrivare a questo punteggio: 8 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. FOTOCOPIA CON PIÙ VALORE Ma se secondo le aride cifre il rendimento sembra esattamente lo stesso, a guardar bene quella di quest'anno è un'impresa ben maggiore e la fotocopia assume maggior valore. Nella stagione 2023/24 Tesser era stato chiamato in estate, pur tra qualche incomprensione sul mercato aveva potuto costruire e far crescere la sua squadra fin dal ritiro, cercando di oliare meccanismi e perfezionare i movimenti. In questa stagione si è ritrovato tra le mani una squadra ultima in classifica che stava andando in campo sempre rassegnata alla sconfitta, con un valore decisamente inferiore che solo con gli ingressi di gennaio è stato sensibilmente migliorato. C'è poi il non trascurabile fatto che lo scorso anno, delle prime tredici gare ben 7 erano state giocate in casa, mentre in questa tranche di stagione delle tredici partite con Tesser in panchina, solamente 5 sono state di scena allo stadio Rocco mentre ben otto sono state giocate in trasferta. SUPER UNIONE AL ROCCO Un dato che vale ancora di più considerando che il rendimento interno di quest'anno con Attilio in panchina è davvero super: delle cinque gare giocate al Rocco, la Triestina ne ha vinte quattro a pareggiata una (con gol subito allo scadere), viaggiando alla media di 2,6 punti a partita. Buona ma inferiore la media esterna, con 1,75 punti a match. In casa tra l'altro l'Unione cala la saracinesca: a fronte di 8 gol segnati, ne ha subito solamente uno, quello appunto allo scadere della gara con il Lecco. Molto più perforata invece la squadra alabardata lontano da Trieste, dove le reti al passivo sono ben 12, a fronte di 13 gol realizzati. Lo scorso anno a fronte di un minor rendimento casalingo (14 punti in sette match e 2 punti a gara), c'era l'eccellente media in trasferta di 2,16 punti a gara (13 punti in 6 sfide), ma come abbiamo visto la somma risulta la stessa. Si segnava comunque un po' di più (23 reti realizzate in quelle prime tredici partite, 21 quelle di quest'anno) e si subivano meno reti (9 la scorsa stagione, 13 in questa).
  12. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 3 MARZO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-03marzo2025.pdf
  13. LUNEDÌ 3 MARZO 2025 - «Abbiamo chiuso le finals di Coppa Italia a Torino con quel pizzico di amaro in bocca che la semifinale contro Trento ci aveva lasciato. Abbiamo lavorato tanto per ripartire nel modo giusto e tornare al successo. Complimenti allo staff e ai giocatori, credo che la partita di questa sera sia il premio al loro grande impegno». Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Michael Arcieri festeggia con soddisfazione il successo della sua Trieste, vittoria nel derby contro Treviso che pesa davvero tanto nell'ottica del raggiungimento dei play-off. «E' una vittoria che dedichiamo al nostro grande pubblico, anche questa sera davvero eccellente e bravo a trascinare i giocatori in campo. Un pensiero speciale alla nostra tifosa che nel corso del match si è sentita male ed è stata portata in ospedale. Siamo con lei, le siamo vicini sperando che tutto vada per il meglio». Si tratta di una sessantenne che ha avuto un ictus. La signora è stata soccorsa dalle persone attorno e, subito dopo, da un medico dello staff della Pallacanestro Trieste. La signora è stata intubata e portata in ospedale. «Devo fare i complimenti alla squadra - le parole del tecnico Christian - perchè riuscire a giocare una partita così non era semplice. Un gruppo eccellente per impegno e applicazione, la cui disponibilità ci permette di lavorare per creare gli aggiustamenti necessari. Se mi chiedete se sono stupito del risultato di questa sera (ieri ndr) rispondo di no. Lo spirito, l'energia, la voglia con cui questa squadra scende in campo rende tutto questo possibile». C'è tutta la delusione di una sconfitta che rischia di compromettere la stagione della Nutribullet nel volto di Frank Vitucci. Il coach veneziano si aspettava una squadra decisa e determinata, sul parquet del PalaRubini si è vista invece una Treviso incapace di pareggiare l'energia biancorossa. «Mi aspettavo di più anche io - sottolinea Vitucci - non abbiamo giocato la partita che dovevamo e questo ha pesato ovviamente sul risultato finale. A Trieste devo fare i complimenti per una prestazione che, nonostante le assenze di Ross e Valentine è stata efficace. Noi non siamo mai riusciti a prendere in mano l'inerzia della gara e, quando ne abbiamo avuto la possibilità, abbiamo sciupato le chance per rientrare». - Il risultato ottenuto dall'Unione al Gavagnin-Nocini è ottimo. Perché, come scrive Ciro Esposito oggi sul quotidiano locale, su quel campo ai limiti (e oltre) delle dimensioni anguste e un terreno al pari solo di quello di Sesto San Giovanni o Caravaggio molte nobili ci hanno rimesso le penne e in primis la capolista Padova. La Virtus giovanissima dell'inossidabile Gigi Fresco veniva da cinque vittorie e ha 10 punti in classifica più della Triestina. I dubbi sull'esito finale della partita si possono imputare in minima percentuale ai ragazzi di Tesser. Hanno dominato non solo nella prima mezzora con due reti in saccoccia, ma anche non hanno subito nulla nella fase centrale della ripresa. L'errore di Frare ci può stare come la fiammata finale del veronesi. Il tema è che questa Triestina ha l'obiettivo di raccogliere più punti possibili e non per ragioni legate alla gestione Tesser. La gestione societaria ha creato questa situazione. Prima dilapidando una fortuna (oltre 20 milioni di euro per essere parchi) con l'effetto sul campo di 7 punti raccolti in 16 giornate e con un punto di penalizzazione. Quando Delli Carri e Tesser hanno sistemato il primo handicap ecco affiorare il secondo ben più pesante. L'Unione che va in campo e lotta e fa risultati ed è seguita da un pubblico che lo ha capito sarà penalizzata di 2 o più probabilmente 4 punti. Senza voler scomodare gli scenari più apocalittici di una mancata iniezione di liquidità in vista della dead-line del 16 aprile. Solo ed esclusivamente in questa ottica i due punti mancati a Verona hanno un peso. Lo sa anche Tesser che suo malgrado è impegnato, assieme a staff e giocatori, in questa impresa nelle imprese. La partita del Gavagnin ha evidenziato un calo di prestazione con l'ingresso di giocatori con pochi minuti di partita nelle gambe. È stato così per Cortinovis e Udoh, leggermente meno per Voca. Le assenze di Balcot, Germano, Silvestri e Strizzolo pesano per una squadra costretta a viaggiare a 2 punti di media partita che sarebbero ampiamente sufficienti per la salvezza e anche qualcosa di più. Ci sono davanti tre partite decisive da affrontare nell'arco di una settimana con questi uomini. Tesser centellinerà le energie dei suoi ma non sarà semplice trovare un equilibrio. Ci sarà da stringere i denti e accumulare punti ma senza fasciarsi la testa se non saranno quelli sufficienti per tirarsi fuori dalla secche. Resteranno ancora 6 partite a disposizione con gran parte della rosa recuperata (al netto di nuovi stop) e con una visione più chiara del futuro della Triestina. Gli oltre 200 supporter alabardati a Verona e il fatto che la squadra ora sia competitiva sono i due asset sui quali costruire il cammino sportivo partita dopo partita. Aspettando che gli asset societari facciano lo stesso.
  14. DOMENICA 2 MARZO 2025 «Siamo convinti che le squadre forti siano capaci di vincere indipendentemente dalle circostanze. C'è chi ci riesce solamente quando tutto gira bene, noi abbiamo dimostrato di poterlo fare anche quando non è così. Continueremo ad avere lo stesso approccio, a qualunque costo e indipendentemente da chi sarà in campo: lotteremo sempre e giocheremo duro». Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Jamion Christian, coach della Pallacanestro Trieste, suona la carica alla vigilia del derby che questo pomeriggio alle 16.30, sul parquet di un PalaRubini che annuncia il colpo d'occhio delle grandi occasioni, opporrà la sua squadra a Treviso. Match in salita per una formazione che, priva di Colbey Ross e Denzel Valentine, dovrà gettare il cuore oltre l'ostacolo per venire a capo del rebus Nutribullet. Partita dal notevole peso specifico, due punti che possono condizionare la stagione delle due squadre. Vincendo lo scontro diretto, a dieci giornate dal termine della stagione regolare, i biancorossi salirebbero a + 8 in classifica con il 2-0 nello scontro diretto, un vantaggio che permetterebbe loro di eliminare un'avversaria dalla lotta play-off. Treviso, dal canto suo, deve provare a sfruttare la grande occasione di rimettersi in corsa contro un'avversaria indebolita dalle assenze. «Hanno grande talento offensivo – sottolinea Christian – e tanti giocatori con punti nelle mani in grado di firmare parziali positivi. Per questo, per pensare di poter fare nostra la partita, dovremo giocare quaranta minuti di grande attenzione. La comunicazione sarà importante sugli aiuti, sulle marcature e sul modo in cui vogliamo difendere. Dovremo fare un grande lavoro come sempre a rimbalzo in attacco e in difesa per rallentare il loro ritmo in transizione». Di talento offensivo, riferendosi agli avversari, parla anche Frank Vitucci, coach della Nutribullet. «Siamo ben determinati per fare al meglio questa importante seconda parte di stagione – le parole in fase di presentazione del tecnico veneziano –. Affrontiamo una squadra che sta facendo un campionato importante e che ha grande talento offensivo, sappiamo che dovremo fare attenzione in primis alle voci principali del gioco cercando di controllare i rimbalzi e lavorando bene in transizione difensiva, giocando con determinazione e aggressività». Sull'esito della sfida potrà pesare il fattore campo con un PalaRubini che, ancora una volta nel corso di questa stagione, sarà chiamato a fare la differenza. Gli ultimi biglietti rimasti disponibili, oltre che sul circuito Vivaticket, saranno messi in vendita nella biglietteria di via Flavia oggi dalle 13.30 e fino alla fine del secondo quarto. Oggi intanto, dopo gli anticipi giocatisi ieri a Trento e Reggio Emilia, la quinta giornata di ritorno si aprirà a Napoli con il lunch match in programma tra la formazione partenopea e quella di Pistoia. Tutta da verificare la formazione e lo spirito con cui l'Estra scenderà in campo dopo le vicende societarie che negli ultimi giorni hanno minato il clima in casa toscana. Big match di giornata alla Segafredo Arena con la Virtus Bologna che ospita l'Armani Milano. - Il 2-2 contro la Virtus Verona lascia logicamente note di rimpianto in casa alabardata. La quinta vittoria consecutiva, che alla Triestina nei campionati professionistici, quasi fosse una maledizione, manca dalla stagione 1999/2000, ha dovuto accontentarsi stavolta, benché consapevole, anche dalle parole di Tesser, che il pareggio sia un risultato tutto sommato corretto. L'analisi dell'allenatore: «Chiaro che c'è rammarico. Nei primi 25-30 minuti eravamo padroni del campo e abbiamo fatto 2 gol. Poi la partita si è un po' ribaltata, ci siamo abbassati e non abbiamo più saputo gestire bene il pallone. Loro hanno trovato quel gol sporco, li ha rimessi in partita. Poi capita a tutti l'errore, quindi non guardo tanto al retropassaggio ma piuttosto al fatto che tutti avremmo potuto gestire meglio la palla, con più energia in mezzo al campo. Abbiamo pagato un po' in fisicità". Dopo tre partite a porta inviolata la difesa è stata bucata due volte. Merito anche di una squadra - la Virtus - che marcia a ritmo sorprendente. «Loro venivano da 5 vittorie consecutive, e i miei ragazzi hanno dato tutto, del resto stanno facendo una rincorsa importante, sul lato fisico siamo un po' calati, nella gestione del pallone e in un minor numero di recuperi». Una rincorsa, quella della Triestina di Tesser, costante, da una situazione disastrosa ereditata a dicembre. «Cerchiamo di tenere alta la fiducia dei ragazzi. In questi mesi, fin da subito siamo stati compatti, il mercato ci ha dato esperienza e qualità. La compattezza si vede anche quando accusa un calo fisico. Spiace non averla portata a casa visto che eravamo 2-0, abbiamo subito più tiri oggi che nelle ultime 3 partite, la Virtus ha dimostrato di essere una buona squadra e ha sfruttato l'errore nostro». Tesser, saggiamente, sorvola su quanto sta per accadere, una quasi inevitabile penalizzazione. «Dobbiamo guardare solo in casa nostra, anche se un occhio lo dai sempre agli altri risultati. A noi spetta giocare, con un certo spirito, con una certa mentalità, non farsi toccare da nulla. Spiace per i tifosi che ci hanno seguito in tanti. Su certe situazioni noi non possiamo essere coinvolti, continueremo a fare il nostro. Ora 3 partite in una settimana e ci giocheremo, corti come siamo, una fetta importante del campionato»
  15. SABATO 1° MARZO 2025 - Pensare al campo ed esclusivamente al campo. Come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", del resto, non è che squadra e staff possano fare qualcosa per risolvere le questioni extra terreno di gioco, in questo momento possono però limitare i danni provocati dagli errori societari e cercare di fare altri punti in vista delle prossime penalizzazioni. A partire dalla gara di oggi a Verona, dove allo stadio Gavagnin-Nocini (inizio ore 15) la Triestina affronterà una Virtus che sta viaggiando a mille in una partita che si preannuncia difficilissima per tanti motivi. Oltre alle traversie societarie per le quali si spera che la squadra non abbia contraccolpi psicologici, ci sono infatti una serie di difficoltà che l'Unione dovrà fronteggiare: innanzitutto un'avversaria che dopo cinque successi di fila si è affacciata nella top five, poi le problematiche di un campo particolare e infine le tante assenze importanti. Ma è dal valore dell'avversaria che mister Tesser inizia a elencare le problematiche della trasferta di oggi: «Sappiamo che andremo ad affrontare una squadra non solo reduce da cinque vittorie consecutive ma che gioca veramente bene. Ci aspetta quindi un turno molto impegnativo e dovremo farci trovare pronti, ma il gruppo ha lavorato bene». Se la Virtus Verona nel 2025 ha messo il turbo, è evidente che la squadra ha delle qualità da far valere: «Abbiamo analizzato le loro ultime partite - spiega il tecnico alabardato - è una squadra in condizioni mentali ottimali e che gioca con grande personalità nonostante abbia ragazzi molto giovani. Hanno brillantezza fisica e tecnica veramente notevole, hanno trovato il modo di tenere il campo veramente bene e stanno sfruttando una situazione mentale che porta tutti i giocatori a dare il massimo». Ulteriore difficoltà, le dimensioni di un terreno di gioco che non agevola certo le formazioni più tecniche: «Il campo è sicuramente piccolo e non bellissimo come terreno - afferma Tesser - ma loro giocano palla a terra e la fanno girare velocemente con grande pulizia tecnica, quindi chi ha il coraggio e la capacità di farla girare riuscirà nell'intento. Siamo consapevoli che le dimensioni potranno portare a situazioni un po' particolari ma ci dobbiamo adattare, abbiamo giocato recentemente col Caldiero e anche negli scorsi anni, quindi sappiamo cosa ci aspetta, prepariamoci a dovere e andiamo ad affrontare questa gara con grande umiltà». Come noto, mancheranno per infortunio Germano, Strizzolo, Silvestri e Bianay Balcot, e soprattutto le assenze degli ultimi due mettono in emergenza la difesa, che si ritrova praticamente senza cambi di ruolo. Ma Tesser puntualizza: «Assenze ce ne sono e anche pesanti ma una squadra riusciamo a farla, quindi nessun alibi e nessun piangersi addosso, andiamo con quelli che abbiamo con l'obiettivo di fare il meglio possibile». La formazione è quasi obbligata. Davanti a Roos la coppia Bianconi-Frare con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo Correia play con Fiordilino e Ionita mezzali, poi D'Urso dietro alle punte Vertainen e Olivieri. - Un derby da tutto esaurito, settore ospiti escluso, per quaranta minuti che domani alle 16.30, sul parquet del PalaRubini, metteranno in palio punti fondamentali nella rincorsa ai playoff. Lo scrive Lorenzo Gatto: Trieste contro Treviso non può essere una partita come le altre, a maggior ragione in un momento della stagione in cui gli scontri diretti cominciano a pesare nell'ottica del raggiungimento dei playoff. La formazione di Jamion Christian affronterà la sfida con il pesante handicap legato alle assenze di Colbey Ross e Denzel Valentine ma con il valore aggiunto di un ambiente carico e pronto a supportare una squadra che getterà il cuore oltre l'ostacolo per superare l'avversaria. Serviranno allo stesso tempo passione, agonismo e grande lucidità, ci sarà bisogno degli adattamenti necessari per cercare sul parquet gli equilibri che una formazione d'emergenza come quella che metterà in campo domani Trieste sarà chiamata a trovare in corso d'opera. In settimana il lavoro dello staff tecnico è andato proprio in questa direzione. Trovare soluzioni alternative nel playmaking per non sovraccaricare il solo Ruzzier della responsabilità di guidare la squadra. Mai come domani, servirà l'apporto di tutto il gruppo per venire a capo del rebus Nutribullet. IL CASO PISTOIA Nel frattempo il campionato registra le difficoltà dell'Estra Pistoia, situazione complicata per una società che si trova di fronte a un finale tutto da definire. Una crisi che sembra senza fine e nella quale la fuga dei giocatori mette seriamente a rischio la salvezza al termine del torneo. Ufficializzato l'addio del play Semaj Christon, che ha consensualmente rescisso il suo accordo con l'Estra e ha firmato a Cremona con la Vanoli, c'è l'ipotesi della possibile partenza di Rowan (destinazione Juvi Cremona in A2) e di Forrest (offerte da Israele). Nel frattempo è stato ufficializzato l'accordo fino al termine della stagione con Marco Ceron, la guardia– ala classe 1992 tesserato per sostituire il partente Anumba e ripristinare il contingente italiano nel 6+6 scelto a inizio stagione. In vista del match di domani a Napoli, tutta da verificare la squadra che scenderà in campo. LA GIORNATA Questa sera, intanto, il campionato riparte con gli anticipi in programma a Trento e Reggio Emilia. La Dolomiti Energia, sul parquet di una Il T Quotidiano Arena sold-out per festeggiare la coppa Italia vinta a Torino ospita la Bertram Tortona, mentre la Unahotels Reggio Emilia sarà impegnata contro il Banco di Sardegna Sassari. Domani, il match clou della quinta giornata alla Segafredo Arena dove la Virtus Bologna di Dusko Ivanovic se la vedrà contro l'Armani Milano. PROGRAMMA Dolomiti Energia Trento–Bertram Tortona (oggi ore 20), Unahotels Reggio Emilia- Banco di Sardegna Sassari (ore 20.45), Napoli Basket–Estra Pistoia (domani ore 12), Pallacanestro Trieste–Nutribullet Treviso (domani ore 16.30), Givova Scafati–Umana Venezia (domani ore 17.30), Segafredo Bologna–Armani Milano (domani ore 18.15), Germani Brescia–Vanoli Cremona (domani ore 19), Trapani Shark–Openjobmetis Varese (domani ore 20) . —
  16. Non ho particolarmente voglia di richiamare, ma con questi atteggiamenti e con questi post non andiamo lontani. Quindi cerchiamo di darci una calmata
  17. VENERDÌ 28 FEBBRAIO 2025 - Un derby da vincere, senza pensare alle eventuali assenze. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo" di oggi, l'approccio della Pallacanestro Trieste, alla vigilia della sfida che domenica 2 marzo, alle 16.30, porterà sul parquet del PalaRubini la Nutribullet Treviso, è quello di una squadra che non vuole prendere in considerazione l'ipotesi della sconfitta. Mancherà Ross, probabilmente non ci sarà Valentine, ciò non toglie che la squadra si è preparata bene e ha lavorato convinta di poter mettere le mani sul risultato. Una eventuale vittoria che scaverebbe un solco difficilmente colmabile con la formazione di Vitucci, più otto in classifica con il 2-0 nello scontro diretto, e che eliminerebbe una pericolosa rivale nella rincorsa ai playoff. NUOVI EQUILIBRI Si è lavorato in settimana per trovare alternative a un sistema di gioco che potrebbe richiedere adattamenti. Allenamenti pieni, intensi, vissuti con grande partecipazione da una squadra che si è calata nella parte consapevole dell'importanza della posta in palio. In cabina di regia, l'obiettivo è stato trovare soluzioni alternative per il playmaking, nella consapevolezza che sarà fondamentale non sovraccaricare Ruzzier di eccessivo minutaggio e responsabilità. Tra gli esterni, detto che ci sono 120 minuti da coprire tra play, guardia e ala piccola e che Ruzzier e Brown ne giocheranno più o meno la metà, restano da coprire circa 60 minuti. Da capire la situazione di Reyes, che a Torino contro Trento è stato impiegato per appena un paio di minuti, servirà ritrovare il McDermott incisivo e impattante della passata stagione. Oltre a lui, saranno chiamati a spendere qualche minuto in ala piccola Brooks e Uthoff, possibile anche l'utilizzo di un Campogrande che nelle ultime settimane non è mai stato impiegato, ma che nella prima parte di stagione, quando era stato chiamato in causa, non aveva demeritato. IL MOMENTO IN CASA TREVIGIANA La lunga pausa, tre settimane piene dal match casalingo giocato e perso contro la Unahotels Reggio Emilia, ha permesso a Treviso di ritrovare la gioia di allenarsi al completo. Il recupero di Olisevicius e quello di Mazzola ha consentito a Frank Vitucci e allo staff tecnico trevigiano di lavorare con tutta la rosa. In attesa di capire che Nutribullet si presenterà domenica al PalaRubini, la squadra ha messo nel mirino un match che, stante le condizioni con cui Trieste si presenterà in campo, rappresenta una oggettiva grande occasione per rimettere nel mirino la zona playoff. PREVENDITA Prosegue sia on line sul canale Vivaticket che nella biglietteria interna del PalaRubini in via Miani 5/1. Ancora oggi dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 sarà possibile acquistare i tagliandi, poi la vendita riprenderà domenica, nella biglietteria esterna di via Flavia, dalle 13.30 e fino alla fine del secondo quarto. LA GIORNATA Quinta di ritorno che propone due anticipi importanti per la classifica in ottica playoff. Si apre domani sera alle 20 (diretta Dazn e Eurosport 2) sul parquet della Il T Quotidiano Arena di Trento, per la sfida che opporrà la capolista Dolomiti Energia a Tortona. Match da tutto esaurito con la formazione di Galbiati che festeggerà assieme ai suoi tifosi il recente successo in Coppa Italia. Dalle 20.45 (diretta Dazn) la Unahotels Reggio Emilia ospita il Banco di Sardegna Sassari - Per chi finora i punti li sta facendo sul campo, la penalizzazione in arrivo è una vera mazzata. Ci sarà da aspettare ancora per sapere di quanti punti dovrà tornare indietro la Triestina in classifica, ma a maggior ragione per la squadra è necessario continuare a fare risultati e alimentare il cammino positivo, nella speranza che non ci siano contraccolpi psicologici. Una cosa certa - come scrive oggi Antonello Rodio - è che Tesser può contare sul grande lavoro svolto finora sulla fase difensiva e sulla progressiva solidità dimostrata in questo settore dalla squadra alabardata. Non è un caso che per contare i tiri in porta presi dall'Unione nelle ultime partite, le dita di una mano sono perfino troppe. La compattezza di squadra e l'attenzione del reparto arretrato portata al massimo livello, hanno regalato un'escalation di rendimento da applausi per una squadra che a un certo punto della stagione era tra le più perforate del girone. Perché se la squadra non subisce tiri in porta e Roos resta praticamente inoperoso, è quasi impossibile prendere gol. E in effetti sono già tre partite che la Triestina esce dal campo senza aver preso reti, un filotto di clean sheet che non era mai accaduto in questo campionato. Anzi, le partite avrebbero potuto essere anche quattro, vista la rete ininfluente presa a Lumezzane allo scadere a partita già vinta. E la giornata precedente il pareggio del Lecco era arrivato al novantesimo. In sostanza nelle ultime cinque gare la Triestina ha subito due soli gol, entrambi allo scadere, di cui uno ininfluente. Oltre al grande lavoro del mister sulla fase difensiva e all'apporto degli altri reparti, è ovvio che contano anche i singoli. L'arrivo di Silvestri ha portato ulteriore esperienza e sicurezza a una difesa centrale che con Frare e Bianconi aveva già trovato una buona stabilità. Come sono stati importanti la progressiva conferma delle qualità di Tonetto e la crescita di Bianay Balcot, che ha dato un ulteriore boost alla già soddisfacente resa del diligente Jonsson. Purtroppo, in questa settimana già disgraziata per le vicende societarie, la vittoria sull'Alcione ha lasciato in eredità anche gli infortuni di Silvestri e Balcot: entrambi hanno riportato degli stiramenti, sembra più leggero quello del francese, ma in ogni caso servono ulteriori esami ed è ancora presto per azzardare precise tempistiche di recupero. Bianconi e Jonsson forniscono comunque le necessarie garanzie per continuare a dare compattezza, anche se è ovvio che da adesso in poi, proprio a livello di quantità di giocatori a disposizione, bisogna sperare fortemente non ci siano altre problematiche. Di certo, nel cammino che dovrà essere ancora più intenso a caccia di punti, servirà ancora una difesa-saracinesca, perché è quella che consente di portar a casa vittorie anche di misura, come è successo negli 1-0 con i quali l'Unione ha battuto Alcione, Pro Vercelli e Trento. In qualche occasione sciupando magari tante occasioni da rete, in altre dimostrandosi cinica e sfruttando quel poco che le è stato concesso. Tanto alla fine il guadagno finale è sempre lo stes so, tre punti. E di punti d'ora in avanti ce ne sarà ancora più bisogno
  18. GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2025 - La macchina della giustizia si è messa in moto ed è iniziato il count-down per sapere di quanti punti sarà penalizzata la Triestina e di quanto, di conseguenza, dovrà tornare indietro in classifica. Ne parla oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo": dopo i pareri ricevuti martedì dalla Covisoc, la Figc ha trasmesso subito gli atti alla procura e infatti i deferimenti per i mancati pagamenti sono già arrivati alla società alabardata, assieme a quelli per le inibizioni del presidente Ben Rosenzweig, dell'amministratore delegato Stella e del segretario Minutoli. Come noto, l'inadempienza non riguarda soltanto l'Irpef ma anche i contributi dovuti all'Inps che non sono stati saldati. Ora Procura federale e Tribunale federale (TFN) dovranno decidere se scorporare le due questioni o se tenerle insieme: la quantità di punti di penalizzazione si gioca tutta qui. La casistica è ondivaga, ma nelle ultime occasioni si è scelta la prima via che porterebbe dunque a 4 punti sul groppone. La società comunque si è già mossa con gli avvocati per cercare di avere solo 2 punti di penalizzazione, oltre a ridurre al massimo le inibizioni. Visto che le prime udienze al Tfn sono previste per il 7 e 8 marzo, ecco perché la sentenza potrebbe già arrivare entro una decina di giorni, forse un paio di settimane, anche se sotto questo aspetto resta ovviamente un po' di incertezza. La Triestina, tra le società del girone A, è la sola a non aver rispettato i pagamenti di metà febbraio, ma non certo l'unica della Serie C. Con la prospettiva di ricevere punti di penalizzazione ci sono anche Lucchese e Messina, mentre molto più grave è la situazione di Taranto e Turris, che erano già state penalizzate a riguardo e ora rischiano l'esclusione dal campionato, tanto che la prossima gara del Taranto, quella col Crotone, è già stata rinviata a data da destinarsi. Una situazione che ha portato il presidente della Figc Gabriele Gravina a prevedere nuove norme in futuro: «C'è un'emergenza che viviamo da qualche settimana – ha detto dopo il Consiglio federale –, ed è la sostenibilità intesa come eliminazione di alcune componenti che stanno condizionando l'andamento dei campionati. Non possiamo avere 7-8 società che condizionano il campionato, classifiche riscritte con squadre che hanno programmato un'annata e subiranno delle modifiche alle classifiche. Non possiamo escludere il fallimento di un'azienda commerciale nell'arco di un anno, ma abbiamo il dovere di salvaguardare le competizioni. Chiederemo garanzie reali sulle partecipazioni delle società, io come Federazione voglio approvare il passaggio di quote di una società. Il primo tema è la sostenibilità, il secondo è ridisegnare il nostro piano strategico. Vogliamo mettere mano a una riforma che non può essere più rinviabile». Sull'argomento ha tuonato anche Valerio Antonini, presidente del Trapani: «Taranto escluso, Messina da 4 a 6 punti penalizzazione, Turris ancora in decisione, oltre a spiacevoli problemi di Triestina e Lucchese. A suo tempo già penalizzate altre squadre tra cui il Catania. Il nostro girone di fatto completamente falsato, questa sit uazione manderà tutto in tilt. Un campionato senza senso, con squadre senza soldi mantenute senza motivo, under 23 senza ratio visto che giocano quasi quarantenni. Sono nauseato, è tutta una buffonata» - Settima in classifica con due punti di vantaggio sulla Bertram Tortona, quattro sulla Reyer Venezia e sei sulla Nutribullet Treviso, la Pallacanestro Trieste si rituffa nel campionato dopo la lunga pausa legata alle finali di Coppa Italia e all'ultima finestra di qualificazione dell'Italia proiettata verso Eurobasket 2025. Undici giornate alla fine della stagione regolare, una lunga volata da affrontare testa a testa con le dirette rivali per arrivare in fondo e andare a caccia dei playoff. Una ripresa in salita per la formazione di coach Jamion Christian che, in vista del match in programma domenica 2 marzo, al PalaRubini, contro la Nutribullet Treviso, dovrà fare i conti con l'assenza certa di Colbey Ross e quella probabile di Denzel Valentine. Ne parla Lorenzo Gatto con Mauro Sartori, ex giocatore e dirigente della Pallacanestro Trieste e attuale direttore sportivo della Reyer Venezia. LA RIPRESA «Questa lunga pausa può aver fatto bene alle squadre che avevano perso un po' di smalto o si trovavano nella condizione di dover recuperare qualche giocatore. A noi della Reyer, tanto per parlare di qualcosa che mi riguarda direttamente, è stata sicuramente utile perché avevamo qualche acciacco da smaltire. Certo, essere rimasti tre settimane senza impegni ufficiali non aiuta e ci sarà bisogno di recuperare il clima agonistico delle partite, ma confido che chi ha curato la parte tecnica, e parlo in generale per tutte le squadre del campionato, abbia tenuto in debita considerazione questo aspetto». LA LOTTA PLAY-OFF Cinque squadre già proiettate verso la post season (Dolomiti Energia Trento, Segafredo Bologna, Trapani Shark, Germani Brescia e Armani Milano), Unahotels Reggio Emilia a fare da cuscinetto con le formazioni che dovranno lottare fino alla fine per centrare i play-off. Trieste e Bertram Tortona, settima e ottava, incalzate da Reyer Venezia e Treviso. Per la Pallacanestro Trieste, la sfida di domenica contro la Nutribullet comincia a essere fondamentale perché, vincendo, metterebbe otto punti tra se e l'avversaria con il 2-0 negli scontri diretti. «Una sconfitta sarebbe davvero pericolosa perché rischierebbe di svegliare il can che dorme – commenta Sartori –, e darebbe fiducia a una squadra come Treviso a cui il potenziale per fare bene non manca. Trieste, in questo momento, ha qualche punto di domanda legato alla situazione degli infortunati. L'assenza di Ross e quella eventuale di un Valentine, che sarebbe il giocatore ideale per dare copertura sul play, rende la sfida di domenica particolarmente complicata. Molte responsabilità saranno sulle spalle di Ruzzier, da questo punto di vista coach Christian può però stare tranquillo perché Michele, come ha dimostrato in Coppa Italia, è giocatore di assoluta affidabilità. Per quanto riguarda la Reyer, devo dire che speriamo di aver pagato sufficientemente dazio alla sfortuna che in questa stagione si è manifestata sotto forma di infortuni. Con il roster finalmente al completo e tutti i giocatori a disposizione, sono ottimista sulle possibilità di finire bene la stagione e dare l'accelerata necessaria per entrare nei play-off. Certo, il calendario non è dei più semplici, anche considerati gli impegni di coppa, in più dobbiamo sempre tenere in considerazione che ci sono gli avversari. L'obiettivo è pensare partita per partita e recuperare le posizioni che abbiamo perso nella prima parte del campionato »
  19. MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO 2025 - Arrivato alla Pallacanestro Trieste con l'obiettivo di fornire a coach Jamion Christian un'alternativa valida a un impianto di gioco già ben consolidato, Sean McDermott si è trovato costretto dalle circostanze a bruciare le tappe. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", si aspettava un inserimento graduale nel gruppo, tuttavia l'infortunio di Ross e poi quello di Valentine lo hanno catapultato subito nelle rotazioni biancorosse. Dopo l'esordio in campionato a Brescia, c'è stata la doppia sfida di Coppa Italia contro Trapani e Trento, nelle quali non è stato in grado di lasciare il segno come avrebbe potuto e voluto. Ma Sean McDermott è un campione di razza, un giocatore che lo scorso anno alla Openjobmetis Varese ha dimostrato di poter essere un fattore e, domenica 2 marzo nel match contro la Nutribullet Treviso, è deciso a lasciare il segno. È pronto a dare il suo contributo, felice di poterlo fare nel primo match nel quale avrà la possibilità di fare la conoscenza con il pubblico del PalaRubini. Come procede il suo inserimento nella squadra? «Le prime settimane sono andate molto bene, ho conosciuto tutti e poi ovviamente il sistema di gioco, l'attacco, la difesa. Mi sono integrato positivamente, tutti si sono poi offerti di aiutarmi in ogni modo e mi sto davvero godendo la permanenza qui. Penso che il mio ruolo sia stato chiaro fin da subito: difesa forte senza fare disastri su quel lato e aprire il campo in attacco. Ovviamente tirando da fuori, ma anche muovendo la palla e creando opportunità per gli altri, più in generale facendo tutte quelle piccole cose che possono aiutare la squadra a vincere». In quel processo di recupero più mentale che fisico, di cui parlava lasciando la Turchia e arrivando a Trieste, a che punto è arrivato? In percentuale, quanto si sente vicino al vero McDermott? «Penso di essere al sessanta per cento, indicativamente. Non è per nulla facile arrivare in una nuova squadra, in più con le partite importanti che abbiamo avuto non mi aspettavo di entrare ed essere subito protagonista. In questo primo periodo ho cercato soprattutto di capire come potevo inserirmi e adesso sono pronto per essere più aggressivo, che poi è quello che mi è stato chiesto quando sono arrivato: "Gioca come sai, noi ci fidiamo di te"». A Brescia e poi in Coppa Italia ha fatto tante cose utili alla squadra a livello difensivo, forse non troppo visibili. Adesso, vista la situazione infortunati, servirà un McDermott più sfrontato anche in attacco. Si sente pronto? «Abbiamo due giocatori molto importanti fuori, è una situazione particolare in cui c'è un vuoto da riempire e quindi devo ritornare ad un approccio più simile a quello che avevo con la maglia di Varese. Adesso è il momento di farlo, voglio approfittarne per prendere fiducia e continuare su quella strada per il resto della stagione». Un giudizio sulla Nutribullet Treviso che arriva domenica al PalaRubini? «Ho guardato già un po' di video su Treviso, ma al momento sono più concentrato su di noi, su quello che facciamo in attacco e in difesa. Nei giorni prima della partita inizieremo davvero a focalizzarci su come far male alla Nutribullet e su quello che fanno loro, ma posso dire che in Italia ogni partita è davvero dura quindi, indipendentemente dall'avversario, dobbiamo essere al massimo per batterli». - Lo spettro dei 4 punti di penalizzazione aleggia sulla classifica costruita con fatica da Tesser e i suoi ragazzi. Lo scrive oggi Ciro Esposito: ieri la Covisoc ha trasmesso a Figc e Lega Pro (riunitasi in un direttivo straordinario) le risultanze dei controlli relativi agli adempimenti obbligatori entro il 17 febbraio. Il presidente Ben Rosenzweig lunedì aveva ammesso il mancato pagamento delle imposte. L'inadempienza non riguarda soltanto l'Irpef ma anche i contributi dovuti all'Inps che ad oggi non sono stati saldati. Avviato l'iter saranno Procura federale e Tribunale federale (TFN) a decidere se scorporare le due partite, e questo è successo negli ultimi casi, o se tenerle insieme. Da qui la variabile penalità di 2 punti (sanzione per un solo deferimento) o 4 punti (per due deferimenti). Questi elementi sarebbero già più che sufficienti a evidenziare la gravità della situazione e la responsabilità della società sul lavoro di mister Tesser, del suo staff e dei giocatori appena riusciti faticosamente ad affacciarsi alla zona salvezza. E lo stesso vale per l'ambiente e la tifoseria che si sentono giustamente traditi e feriti dalle inadempienze del club che rischiano di affossare quanto raccolto sul campo. Ma l'incognita e l'ansia non è legata solo alla penalizzazione. Il presidente Rosenzweig ha sottolineato come lui stesso stia aspettando risposte e versamenti nel fondo LBK, da lui gestito, da nuovi o vecchi investitori in grado di fornire quelle risorse necessarie a garantire il cash che al momento non c'è. Ma il count-down è incalzante. Il 16 aprile scade un'altra tranche (stipendi, previdenza e Irpef di febbraio e marzo) meno pesante sul piano economico di quella appena passata (relativa a novembre, dicembre e gennaio) ma si tratta sempre di qualche milioncino. Non solo ma nel frattempo va anche saldato quanto non pagato al 17 febbraio (entro 45 giorni). La dead-line di aprile diventa decisiva anche perchè, oltre che per il torneo in corso, tra fine mese e il 6 giugno sono calendarizzati gli adempimenti anche per l'ottenimento della licenza nazionale per la stagione '25-'26 e quindi per l'iscrizione ai campionati. Insomma il presidente deve reperire un bel po' di liquidità in un mese o poco più. Una liquidità sempre garantita fino a una settimana fa. Al 30 giugno 2024 (come evidenziato nella nota integrativa al bilancio) sono stati versati dal fondo 19,313 milioni, ai quali si aggiungono a settembre 3,761 milioni. L'ultima iniezione accertabile sono i 2,5 milioni del prestito concesso da Craft Capital a fronte del pegno sul capitale sociale. Il prestito di Craft è il segnale della necessità di reperire cash per ottemperare alla scadenza del 16 novembre. Insomma Ben Rosenzweig ha le potenzialità per raccogliere denaro con l'obiettivo di salvare e sviluppare il progetto, non dissipare i 20 e passa milioni di investimento, mantenere la squadra in serie C. Restano alcune domande aperte: come mai Rosenzweig ha commesso un errore di pianificazione su scadenze evidenti da tempo, sono stati fatti investimenti non calibrati su altri asset,qualcosa non ha funzionato tra i suoi collaboratori, c'è un attrito o un disallineamento tra gli investitori? Domande alle quali il tempo darà una risposta ma che non modificano la realtà. Con la coperta diventata corta si è scelto di pagare solo gli stipendi. Una decisione che ha una logica pragmatica per salvaguardare almeno chi scende in campo. Perché alla fine sono ancora loro con Tesser a dover cercare di capitalizzare al massimo le partite. Un'impresa nell'impresa che a questo punto i tifosi e la città devono sostenere al massimo. PULLMAN Nonostante tutto il Centro coordinamento Triestina Club sta organizzando la trasferta di sabato 1 marzo a Verona (la gara inizia alle ore 15). La quota per i soci è di 29 euro, per i non soci di 32 euro. Partenza del pullman sabato alle 10.30 da Piazzale Atleti Azzurri d'Italia. Prenotazioni al numero 040.382600 o al 340.8593145.
  20. MARTEDÌ 25 FEBBRAIO 2025 - «La Triestina non ha rispettato i termini federali per il pagamento delle imposte. Sono stati versati solo gli emolumenti dei tesserati. La responsabilità è tutta mia». Il presidente Ben Rosenzweig, come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", ci mette la faccia e si mette a protezione della sua società e dei suoi collaboratori. Un mea culpa nobile e diretto, senza se e senza ma. Ma l'assunzione di responsabilità apprezzabile non modifica la realtà. Anzi certifica che l'Unione è inadempiente, almeno per una parte delle disposizioni federali, e la Covisoc passerà la documentazione alla Procura federale per il deferimento. La sanzione più probabile, se in effetti risulterà il mancato pagamento soltanto dell'Irpef, sarà di un -2 (cioè la pena minima, oltre a inibizioni ecc.) in classifica anche se come ha detto Rosenzweig «siamo in contatto con Figc e Lega e attendiamo loro comunicazioni». Per i tifosi, la squadra, Tesser, Delli Carri e tutto il gruppo resta comunque una mazzata che frustra una parte del lavoro e dei risultati ottenuti con fatica sul campo. E anche l'immagine della società non ne esce fuori bene anche se è sempre meglio confessare che negare l'evidenza. Ma perchè un club irrorato in un anno e mezzo con oltre 20 milioni dal fondo Lbk che ne detiene la proprietà, è arrivato al punto di non versare un cash da 600-700 mila euro? È stata una svista tecnica o una mancanza di liquidità? «Lbk non è mia ma sono io a decidere dove indirizzare gli investimenti. Io ho sbagliato la pianificazione e i capitali di nuovi investitori non sono arrivati in tempo in Italia (entro la dead line del 16 febbraio ndr) per adempiere al pagamento delle imposte». Tra gli investitori in Lbk Triestina Holdings c'è anche Craft LLc. «Craft Llc è uno degli investitori che ha espresso l'intenzione di investire ancora e di più nel club. E rassicuro che non ci sono ipotesi di vendita ad altri soggetti» ha risposto il presidente della Triestina. Un errore di pianificazione dunque che investe di responsabilità anche chi lavora in Triestina? «La responsabilità è tutta mia, l'organigramma resta inalterato». Posizione comprensibile anche perché eventuali decisioni che non sembrano all'orizzonte si consumano in famiglia. «Questo errore non significa che il fondo si allontana dalla Triestina. Abbiamo investito già molti milioni di euro e sono ancora convinto, ora più che mai, che il nostro investimento a Trieste ha grandi potenzialità per avere successo». L'inadempienza del club tuttavia pesa sulla squadra e crea una profonda frustrazione in una tifoseria che si sta riavvicinando al al gruppo alabardato dopo la frizione e le contestazioni interrotte dall'arrivo dell'allenatore Tesser. Rosenzweig se ne rende conto. «Sono pienamente consapevole e mi prendo le responsabilità dell'errore commesso e delle sue conseguenze. Trieste è per me una seconda casa e questa situazione mi fa molto male ma darò tutto me stesso per far crescere la Triestina. Dico ai tifosi di prendersela con me e di restare vicini alla squadra». La cacciata incomprensibile di Tesser un anno fa. quella mai motivata del dies se Donati, i cambi di allenatori, il caso Olivieri (e il punto di penalità), il pasticcio dell'amichevole di Ravascletto e soprattutto un rendimento avvilente e sconcertante maturato da un team con uno dei budget più alti della categoria, sono evidenze che inchiodano il club alle sue responsabilità in tutte le sue componenti. Ma è bastato fare una mossa azzeccata con l'arrivo di Delli Carri e il ritorno di Tesser (e di un po' di giocatori) per ridare entusiasmo alla piazza. Oggi arriveranno le risultanze della Covisoc, poi si dovrà aspettare l'iter federale per sapere l'entità del danno. Ci sarà poi da segnare la data del 16 aprile, altra dead line per le pendenze di febbraio e marzo, così da non sbagliare pianificazione. Questa vicenda servirà da lezione a Rosenzweig e ai suoi collaboratori? È l'auspicio di tutti. Una volta per tutte. - C'è una speranza Valentine in vista della ripresa del campionato. Lo scrive Lorenzo Gatto: per il derby che domenica 2 marzo alle 16.30 porterà sul parquet del PalaRubini la Nutribullet Treviso, la Pallacanestro Trieste non chiude le porte al possibile recupero del numero 45 biancorosso. Resta valida quella che è stata la linea della società nel corso di tutta la stagione, non rischiare nulla e utilizzare i giocatori solamente se fisicamente a posto. Per questo, al netto delle speranze, in questo momento si rimane estremamente prudenti. Nulla da fare, invece, per Colbey Ross che, cambiata la fasciatura protettiva, ha cominciato a fare terapia per velocizzare i tempi di ripresa. Come ha già sottolineato il giemme Michael Arcieri, impossibile che il play possa essere in campo contro Treviso. Si valuterà dopo il derby contro la Nutribullet la condizione del giocatore. In casa trevigiana, la lunga pausa per le final eight di Coppa Italia e per l'ultima finestra di qualificazione a Euro2025 della nazionale italiana ha consentito alla formazione di Vitucci di recuperare gli infortunati e lavorare per presentarsi al meglio a Trieste. «Avevamo bisogno di lavorare con serenità e al completo e finalmente ci siamo riusciti – le parole del direttore sportivo Simone Giofrè –. Questo periodo ci ha aiutato a concentrarci sul recupero di Olisevicius, che ha fatto passi avanti importanti e su Mazzola, che è rimasto fuori due mesi ma sta lavorando per tornare al top». Partita la prevendita per la sfida contro Treviso. Oggi solamente on line sul circuito Vivaticket, da domani sarà invece possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria interna del PalaTrieste (atrio ingresso Vip da via Miani 5/1). Fino a venerdì l'orario sarà quello di sempre, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, domenica la biglietteria esterna di via Flavia aprirà dalle 13.30 e fino alla fine del secondo quarto. Questi i prezzi: Prima fila euro 240, Supervip euro 155, Vip euro 90, under 18 euro 78, Parterre euro 50, under 18 euro 42, Tribune est/ovest euro 27, under 18 euro 23, Distinti est/ovest euro 20, under 18 euro 17, Secondo anello euro 15, under 18 euro 12. La Lega Basket Serie A, intanto, ha comunica la modifica dell'orario della gara tra Pallacanestro Trieste e Givova Scafati, in programma domenica 9 marzo. Si giocherà alle 20 (invece che alle 19), sempre in diretta su Dazn.
  21. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-24febbraio2025.pdf
  22. LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2025 - L'Unione viaggia forte, anzi fortissimo in relazione a quanto fatto (quasi nulla) nel periodo pre-Tesser. È sacrosanto, come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", che i tifosi si godano il momento per quanto vedono sul campo. Eppure delle nubi si addensano all'orizzonte. Il pubblico è in apprensione perché teme un'altra penalizzazione. Il dossier Triestina è sul tavolo della Covisoc (organo di vigilanza Figc) per verificare possibili irregolarità amministrative nonostante gli stipendi dovuti al 17 febbraio siano stati saldati (ma la scadenza riguardava anche i contributi Enpals e l'Irpef e su questi adempimenti si annidano i sospetti). Prima di tirare una linea è opportuno attendere che l'organo si esprima ufficialmente. Oggi il presidente Rosenzweig illustrerà ai media la posizione della società. Intanto contro l'Alcione sabato pomeriggio, oltre alla quarta vittoria consecutiva e a un ruolino da primato o giù di lì, si è visto un collettivo che funziona sia per la sua compattezza e solidità specie difensiva e che soprattutto gestisce la partita con autorevolezza e tranquillità pur nella cronica difficoltà a chiudere i match. Caratteristiche queste che stanno riconquistando il pubblico e lo si è visto nell'ultima gara casalinga. Insomma al di là della classifica che, dopo mesi di sofferenze, ispira un misurato ottimismo questa squadra ha tutte le caratteristiche per raggiungere la salvezza e forse non solo. Ma Attilio Tesser nel dopo partita di sabato ha continuato a predicare prudenza. Oltre alla questione extra-calcistica non irrilevante, davanti c'è un mese di marzo, nel quale spesso si decidono i campionati, che nasconde non poche insidie con sei partite (con scontri diretti) e non va sottovalutato lo sforzo fatto dai giocatori in questi ultimi tre mesi tiratissimi. Calendario e infortuni Se da una parte la classifica a 10 turni dalla fine è solo indicativa non si può non considerare il calendario di un mese intensissimo con due scontri diretti (Pergolettese e Pro Patria) da affrontare a distanza di una settimana nella quale c'è l'infrasettimanale con l'Albinoleffe. La Triestina attuale ha tutte le carte per uscirne bene ma dovrà stringere i denti. La rosa, con il passare delle settimane sta diventando corta. Oltre a Germano (ancora fuori per un paio di settimane), c'è da gestire il guaio muscolare di Balcot (non sembra grave) e soprattutto quello di Silvestri. Le difficoltà di mercato Il direttore tecnico Daniele Delli Carri ha operato più che bene sul mercato ma sostanzialmente senza portafoglio. Il dirigente ha rinforzato indubbiamente la rosa principalmente attraverso lo strumento del prestito e facendo leva sulla sua esperienza e i contatti (anche quelli di Tesser) pescando anche atleti da tempo fuori dal clima agonistico e quindi più soggetti a infortuni muscolari . L'analisi della Covisoc Sullo sfondo c'è l'attesa per l'analisi della documentazione da parte della Covisoc attestante i pagamenti degli emolumenti dovuti ai tesserati (compresi i contributi previdenziali e le imposte) dell'ultimo trimestre che ha tra i club attenzionati anche la Triestina. L'esame in via d'urgenza si concluderà domani. Poi eventualmente (se saranno ravvisate irregolarità) la questione passerà nelle competenze della Procura federale per i conseguenti deferimenti. Le sanzioni, decretate poi dal TFN, sono di 2 punti a deferimento. LE Prospettive Il lavoro di Tesser, la dedizione dei giocatori, la solidità di Delli Carri, la ritrovata vivacità dei supporter e i risultati ottenuti non possono non indurre al momento a una prospettiva di salvezza. Il gruppo reso compatto da Tesser è in grado di superare le incognite e le difficoltà sempre in agguato in campo e anche di quelle generate fuori dal rettangolo di gioco - Un presidente sempre più innamorato della sua Pallacanestro Trieste. Arrivato a Milano lo scorso 26 gennaio, Paul Matiasic (intervistato da Lorenzo Gatto) ha vissuto fino alle Final Eight di Coppa Italia la quotidianità di una società e di una squadra che sente, sempre più, come una famiglia. Rientrato da poco negli Stati Uniti, ci ha concesso un po' del suo tempo. Con lui abbiamo tracciato un bilancio di questi primi mesi cercando di dare uno sguardo anche al futuro. Come giudica l'esperienza appena conclusa dalla sua squadra in Coppa Italia? «Credo che la nostra esperienza nelle Final Eight possa essere considerata complessivamente positiva. Ci sono diverse ragioni per affermarlo: superando i quarti di finale abbiamo raggiunto un risultato che Trieste non vedeva da trent'anni, abbiamo dimostrato ancora una volta di essere tra le migliori squadre del campionato di Serie A e di poter essere davvero competitivi con chiunque, e nonostante l'assenza di Colbey (che è un elemento fondamentale per noi) la squadra si è unita per raggiungere le semifinali. D'altra parte, però, non ho mai nascosto di essere una persona estremamente competitiva, che gioca sempre con l'obiettivo di vincere. Siamo arrivati a un soffio dal giocare la finale del torneo, che siamo sicuri, nonostante l'infortunio di Valentine, sarebbe stata una partita molto competitiva, con i nostri giocatori che si sarebbero elevati all'altezza della situazione per portare a casa una vittoria su un palcoscenico così importante. C'è quindi un po' di rammarico per aver avuto la possibilità di portare a Trieste il suo primo trofeo nella sua storia, ma l'appuntamento è solo rimandato: torniamo a casa con la consapevolezza di essere al livello dei migliori, siamo uno di loro». Final Eight che le hanno dato modo di incontrare il gotha del basket italiano? Cosa ne ha ricavato? «La sensazione è quella di un movimento che ha un grande desiderio di lasciarsi alle spalle i vecchi schemi e modi di fare impresa che hanno in qualche modo ostacolato la crescita del nostro sport in Italia in termini di evoluzione del prodotto, sponsorizzazioni e visibilità. Il mio dialogo con gli altri proprietari e presidenti dei club di Serie A mi ha lasciato l'impressione che siamo tutti d'accordo sul fatto che la qualità del gioco sia innegabilmente cresciuta, così come la competitività delle squadre (come dimostra la classifica molto corta), ma dobbiamo essere più bravi a vendere il nostro prodotto. Molti esponenti di spicco del basket italiano ci hanno fatto i complimenti per come ci comportiamo e per i nostri risultati come organizzazione, sia dal punto di vista del basket, sia in termini dell'approccio più imprenditoriale, che ho implementato in tutte le nostre linee di business. Come dirigenza, abbiamo un'esperienza che credo possa portare un grande contributo al movimento del basket italiano, per cercare di dare una nuova prospettiva. La nostra organizzazione è indubbiamente un catalizzatore per far soffiare un vento del cambiamento nel basket italiano». A Torino si è affrontato il meglio della nostra serie A. Come giudica il livello del nostro basket e, ragionando in un contesto di vertice, cosa può fare la Pallacanestro Trieste per crescere e migliorare il suo livello anche in un'ottica europea? «Come ho già detto, siamo al livello delle migliori squadre del campionato. Abbiamo anche già battuto molti top team e ovviamente intendiamo affrontarli di nuovo tutti nei playoff. Non è un caso che così tanti ex giocatori Nba abbiano firmato con noi, e che altrettanti abbiano espresso il desiderio, tramite i loro agenti, di indossare i nostri colori. Siamo orgogliosi che la comunità del basket europeo abbia riconosciuto la solidità e gli attributi positivi della nostra organizzazione. Il percorso che abbiamo intrapreso è quello giusto, con un occhio allo sviluppo accelerato, per permetterci di giocare sui palcoscenici più importanti d'Europa. Per sostenere lo sviluppo, la Pallacanestro Trieste ha bisogno del supporto del territorio come partner nella nostra crescita: i tifosi stanno certamente facendo la loro parte, facendoci sentire un calore che, secondo gli stessi triestini, non si vedeva da tempo sugli spalti del Pala Rubini (vorrei ricordare che siamo il secondo pubblico d'Italia per presenze in palazzetto). Abbiamo bisogno che il tessuto economico del nostro territorio capisca quale grande ricchezza sia avere una squadra di Serie A, quanta visibilità porti alla nostra città e quante opportunità apra il poter ospitare qui da noi il meglio del meglio del basket italiano (e in futuro europeo). Inoltre, la nostra organizzazione si sforza non solo di intrattenere i nostri tifosi, ma anche di diffondere gioia e di servire come forza unificante per la gente di questa regione, nella comunità». Trieste è tornata ad avere un ruolo centrale in molti scenari geopolitici, anche attraverso la prospettiva di stabilire nuove rotte commerciali, ad esempio con l'India nell'accordo firmato per la "via del cotone". Potrebbe essere anche una possibilità che il mercato americano veda il sostegno della Pallacanestro Trieste come sponsor? «Siamo in stretto contatto con AmCham (l'organizzazione che sviluppa e favorisce le relazioni economiche e culturali tra Stati Uniti e Italia, ndr ) e abbiamo partecipato a diverse riunioni come azienda con loro negli ultimi due anni. Infatti, Michael ed io abbiamo partecipato a un meraviglioso evento ospitato da AmCham a Milano poche settimane fa. Non è certo un segreto che Trieste stia diventando sempre più centrale nelle politiche di sviluppo della zona. Siamo certi di poter essere un importante vettore di valori per le aziende che vogliono investire qui. Siamo gli interlocutori giusti e sponsorizzare la Pallacanestro Trieste sarebbe indubbiamente un modo meraviglioso per le aziende sia di presentarsi che di entrare a far parte del tessuto della comunità in generale. Trieste è una città di basket, lo apprezzerebbe senza dubbio.
  23. Promozione strameritata, con un Trieste nettamente superiore rispetto a tutte le altre che ha di fatto cannibalizzato la Silver. Bravo Carpa e chi lo ha affiancato a costruire, oltre che una squadra competitiva, anche uno spogliatoio in grado di essere eccellente e coeso sin dal primo allenamento. Non era minimamente scontato vincere il campionato così, ora si può programmare seriamente e con parecchio tempo a disposizione una Gold molto più difficile, ma che con l'entusiasmo di Federico Lanza a cui vanno aggiunti i tanti nuovi sponsor che si sono legati negli ultimi mesi a questa società (Urban Hotel Design in primis) può diventare sperabilmente un nuovo trampolino di lancio per la pallamano cittadina
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