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  1. Ah, naturalmente è anche ampiamente prevedibile che dovremo aspettare ancora per sapere qualcosa del controricorso. E che si sposti la definitiva ufficialità almeno di un giorno
  2. No, bisogna ancora attendere l'esito del controricorso (siamo alla follia, sì)
  3. Intanto è stata definita una sede di gioco. Vediamo il controricorso anche se, mi ripeto per l'ennesima volta, è altamente improbabile che cambino le cose
  4. A Treviso: https://www.citysport.news/it/notizie/pallacanestro-trieste/gara-3-di-playoff-tra-trieste-e-brescia-al-palaverde-di-villorba.html
  5. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 19 MAGGIO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-19maggio2025.pdf
  6. LUNEDÌ 19 MAGGIO 2025 - Spaesata, attrice non protagonista sul parquet del PalaLeonessa, la Pallacanestro Trieste ha completamente fallito la sua gara d'esordio in questi playoff. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", invitata al ballo delle pretendenti per lo scudetto, la formazione di Jamion Christian ha confermato le indicazioni emerse nel corso della stagione regolare, palesando ancora una volta le sue enormi difficoltà al cospetto delle formazioni di vertice di questo campionato. Al netto di ogni considerazione, parlano i numeri: se contro le sette squadre qualificate a questa post season ha raccolto 4 vittorie e, con quella di ieri, 11 sconfitte, c'è un problema di carattere strutturale che va tenuto in debita considerazione. QUESTIONE DI CARATTERE Brescia è più forte e completa, lo testimonia il percorso da 22 vittorie che l'ha portata al terzo posto al termine della regular season e il secco 3-0 negli scontri diretti con i biancorossi. Detto questo, c'è anche un problema di atteggiamento e di voglia che sabato sera in gara-uno, da parte triestina, sono completamente mancati. La formazione di Jamion Christian, fatta eccezione per qualche limitato sprazzo nei primi 23' di partita, è sempre stata in balia di un'avversaria che ha gestito i momenti della sfida a suo piacimento. Un paio di spallate, tanto per saggiare la resistenza biancorossa, poi dal 56-51 di inizio terzo quarto, l'allungo decisivo che ha spaccato in due il match. Trieste non ha reagito, assistendo passiva alla cavalcata biancoblù. E questo, aldilà di ogni valutazione tattica, è l'aspetto forse più preoccupante in vista del prosieguo della serie. VALUTAZIONE SUI SINGOLI Quanto i piccoli, grandi acciacchi che hanno caratterizzato questa vigilia possono condizionare la serie? E quanto le non perfette condizioni fisiche di alcuni giocatori hanno inciso sulle loro prestazioni? Di questo la società non parla, l'analisi però all'interno dello spogliatoio deve essere fatta. Per capire su chi poter contare in vista del match di questa sera. Per capirci: quanto la prova di Valentine (5 punti, 2/9 dal campo) è dipesa da un problema fisico che l'ha tenuto in dubbio fino alla vigilia del match? Se è stata solo una giornata storta, conoscendone il talento, vale la pena di puntare sulla sua voglia di riscatto, se c'è qualcosa di più, a questo punto, meglio forse affidarsi a un McDermott che, quantomeno a livello difensivo, garantisce più peso specifico. IN ATTESA DI SENTENZA E mentre fervono i preparativi in vista della gara-due di questa sera, il mondo del basket (quanto meno quello che gravita dalle parti di Trieste, Brescia e province), si chiede dove si disputerà la gara-tre in programma giovedì 22 maggio alle 19.30. Siamo ormai a quattro giorni dalla sfida, società e tifosi dovrebbero e vorrebbero potersi organizzare per preparare la trasferta. Mike Arcieri, nella vigilia di gara-uno sabato sera, confidava che una risposta dal Coni dovrebbe arrivare nella giornata odierna. Doveva arrivare già venerdì scorso, per la verità, speriamo davvero che today possa essere the day. E, nel caso in cui dovesse arrivare l'ennesimo no sul ritorno a casa, di conoscere finalmente anche la sede in cui si giocherà gara-tre . - La serata di sabato al Rocco resterà nella storia. Lo scrive Ciro Esposito sul quotidiano locale: il tifo incessante di oltre 6.500 triestini, l'invasione festosa finale, gli osanna ad Attilio Tesser, fotografano al meglio due ore di travolgenti emozioni figlie anche. anzi soprattutto. della paura. I playout (e i playoff) vanno così: hanno consegnato alla storia la rovesciata di Rocco a Dro, la bomba di Tavernelli a Seregno, e stavolta invece il flipper al 90' in area alabardata di una palla che non si sa come non abbia superato Roos. Sarebbe stato un finale immeritato perché quando una stagione è affidata a una gara secca non si può tirare in ballo la giustizia. Sarebbe stato un esito immeritato per quanto hanno fatto Tesser e lo staff, i giocatori, Delli Carri, i tifosi ma anche tutti coloro che pur nell'ombra hanno continuato a lavorare ogni giorno senza ricevere soldi o solo a singhiozzo per almeno quattro mesi. Smaltita la sbornia post-salvezza si apre il countdown verso gli adempimenti finanziari di inizio giugno che la proprietà ha il dovere di garantire ma non si sa ancora se ne ha la possibilità o lavolontà di farlo. La C è stata salvata, non ci sono più alibi. I miracoli sul campo Analizzare l'andamento della doppia sfida spareggio serve a poco. Sul campo la Triestina ha fatto pochissimo in più del Caldiero che anzi è stato più lucido e centrato con tutti i propri limiti. L'Unione si è salvata con il cuore e per quel che ha fatto nei mesi precedenti. Non solo perché la miglior posizione in classifica è stata determinante per l'esito finale ma perchè Tesser è riuscito in cinque mesi di lavoro a risollevare una squadra che sembrava morta e ultima in classifica. I 44 punti senza penalizzazioni avevano garantito la tranquillità. Le penalità a carico della società hanno costretto tutti alla gogna dello spareggio. Il mantenimento della C è stato un doppio-triplo miracolo. La resistenza degli altri Oltre alle osannate gesta di chi è entrato in campo ogni valutazione non può prescindere dalla resistenza di coloro che in sede, quantomeno negli ultimi mesi, hanno resistito dando un contributo al proseguimento dell'attività. La mancanza di soldi di solito ispira le fughe di chi lavora e l'assalto di chi da esterno accumula crediti. Evidentemente finora chi ha a che fare con queste questioni dall'ad Stella al segretario Minutoli, da Domestici ai collaboratori amministrativi e non, è riuscito a tamponare quello che altri in passato non sono riusciti a fare. Il gruppo gestionale ha certamente commesso errori ma la resistenza dimostrata in questi ultimi mesi è un dato di fatto. Ormai però anche la loro impresa si esaurisce nei prossimi giorni. O interviene la proprietà o salta il banco. L'incognita finanziaria Verso la fine dell'anno scorso il rubinetto del fondo Lbk, dal quale sgorgavano milioni (almeno 25) è stato chiuso. Il presidente Ben Rosenzweig ha dichiarato pubblicamente che si sarebbe speso in modo totale per attivare un nuovo serbatoio. I tempi della riattivazione del cash flow evidentemente non sono stati tali da evitare nuove penalizzazioni che saranno scontate nella prossima stagione. Adesso è arrivato il tempo di agire. Chi vive nella sede alabardata è convinto (non certo però) che il presidente ha trovato nuovi investitori. Rosenzweig dice loro questo ma oggettivamente ha perso la straordinaria credibilità di cui godeva fino a gennaio-febbraio. Non sembra ci siano le condizioni o la volontà per una cessione. Certo è che servono 5-6 milioni cash tra il 4 e il 6 giugno ma qualcosa deve arrivare anche prima perché i creditori non possono più aspettare. L'area tecnica Il direttore generale Alexander Menta, che ha avuto (e forse ha) un ruolo primario nell'arrivo del fondo americano a Trieste, ha la delega sull'area tecnico-sportiva. Con un budget più alto dei club di vertice ha ottenuto dei risultati solo quando, con l'acqua sopra la bocca, si è affidato al tandem Tesser-Delli Carri ritagliandosi (o su imposizione) un ruolo più defilato. Tutti possono sbagliare e correggersi (se non c'è dolo) è segno di intelligenza. Con questo assetto sperimentato da fine novembre il settore ha funzionato e sarebbe saggio non deviare da questa strada. Il finale non scritto Il countdown verso l'iscrizione alla C sarà scandito probabilmente da giornate convulse e magari la fumata bianca o nera arriverà in extremis. Come negli ultimi minuti di sabato sera al Rocco. Si spera di no, una volta nella vita basta e avanza.
  7. DOMENICA 18 MAGGIO 2025 - È finita. È finita bene. Come scrive oggi Ciro Esposito, senza gloria nei due playout ma con tanta gloria per quello che Tesser e i suoi ragazzi sono riusciti a fare. Due nulla di fatto con brivido sono il suggello a una salvezza conquistata grazie a una rimonta incredibile e una salvezza conquistata due volte, dopo i quattro punti di penalizzazione a carico della società. La Triestina resta in serie C, il Caldiero ritorna in quarta serie dopo una partita coriacea e davvero di buon livello. I 6.500 del Rocco abbracciano giustamente la squadra nonostante la prestazione sia stata non di quelle da ricordare. L'Unione poteva vincere ma non è riuscita a chiuderla e alla fine ha rischiato tanto, troppo. Ma hanno meritato la salvezza e meritano un grazie da tutta la città. Come per una promozione. LA SCACCHIERA Tesser conferma l'undici titolare dell'andata andando a sostituire al centro della difesa lo squalificato Silvestri con Bianconi a far coppia con Frare. L'altro inserimento è in attacco con Udoh a sostituire l'infortunato Strizzolo (Vertainen in panchina). Soave risponde con il suo collaudato 4-3-3 che fa leva davanti sulla velocità di Cazzadori. PRIMA OCCASIONE Si parte contratti ma è l'Unione a rendersi pericolosa all'8' quando su una palla filtrante di Cortinovis in area per Correia ma il portiere respinge in uscita. Il Caldiero non sta a guardare e su un corner il rasoterra dai 20 metri di Filiciotto mette i brividi alla Furlan. Partita vivace nonostante la tensione e Crespi si oppone alla virata e conclusione di Cortinovis. CALO DI RITMO L'Unione con il passare dei minuti perde la verve iniziale e rischia di cadere nella trappola dei veneti un po' come successo all'andata. Il pressing si fa via via meno intenso e anche gli appoggi più imprecisi rispetto all'avvio del match. Avversari comunque molto quadrati e bravi a coprire in tutte le zone del campo. Nel finale di frazione gli alabardati rialzano il pressing e costringono i veronesi ad alcuni disimpegni in affanno. Si chiude una prima frazione nella quale il Caldiero ha fatto la sua gara, la Triestina un po' meno. RIPRESA E CAMBI Si riparte con l'Unione che fa una gran fatica a strappare conto un avversario che invece dà la sensazione di essere sempre più consapevole di potercela fare. Tesser cambia Udoh claudicante con Vertainen e un impalpabile Fiordilino con Braima. Soave fa la staffetta con i due esterni d'attacco (dentro Marras e Caccavo). E proprio Vertainen su filtrante di Olivieri costringe Crespi a una paratona. I cambi producono una fiammata attorno al 20' e Cortinovis calcia alto da buona posizione. IL MATCH SI ACCENDE Finalmente le due contendenti si scuotono, sale l'agonismo e anche il tifo dei 6.500 del Rocco. Mattia Tonetto non ce la fa: entra Cancellieri. Si entra nella zona rossa quella ad altissimo rischio. A mangiarsi il gol è Ionita solo davanti al portiere su cross proprio di Cancellieri. FINALE BRIVIDO Soave mette in campo tutte le carte a sua disposizione. Il Caldiero si getta in avanti a testa bassa. Vertainen ci prova dalla distanza ma è impreciso, il pubblico trattiene il respiro a ogni palla che transita in area alabardata. Il Caldiero sfiora il colpo su corner con un'incornata di Caccavo all'89'. Poi salvataggio di Bianconi in extremis che vale una rete. Si chiude con una mischiona che nemmeno gli alabardati sanno come riescono a respingere. Il popolo del Rocco si riversa sul prato. L'incubo è finito. Applausi e un grazie a Tesser e ai giocatori. E solo a loro. - Stavolta, a traguardo raggiunto, Attilio Tesser ha potuto festeggiare sotto la curva Furlan che lo richiamava, come aveva promesso. Ma alla fine lo hanno festeggiato anche i giocatori, con Olivieri e Correia che hanno fatto irruzione in mutande in sala stampa e gli hanno rovesciato addosso un paio di bottigliette d'acqua. Poi, visibilmente emozionato, Tesser ha raccontato cosa rappresenta per lui questa salvezza: «C'è la felicità di aver contribuito, assieme ai ragazzi, allo staff, a magazzinieri e fisioterapisti, a portare la Triestina alla salvezza. E aver fatto questo risultato è una cosa molto importante perché Trieste non merita di lottare per la quarta serie. La salvezza è una grande soddisfazione, forse anche più di quella di vincere un campionato. C'è stata forse incoscienza di aver convinto i miei collaboratori di accettare di prendere la squadra con 7 punti fatti sul campo dopo 16 partite, dovendo affrontare prima, seconda e quinta in classifica. Quei punti fatti all'inizio sono stati determinanti per la salvezza. Ringrazio ancora i giocatori che mi hanno dato tutto, non ho mai avuto mai il minimo problema in spogliatoio, sono stati tutti molto partecipi. E ringrazio i tifosi e il loro cuore grande, l'ennesima dimostrazione che Trieste merita tanto. Noi avevamo una maglia, una città e una comunità da difendere, una comunità che merita tanto di più. Per Trieste questo sia un punto di partenza, deve essere cosi perché Trieste e la tifoseria lo meritano». Tesser non può dimenticare che l'impresa è stata compiuta in condizioni non normali: «Non è stato semplice con le problematiche che sapete tutti, non voglio girare il dito nella piaga ma non è stato facile per i giocatori avere il pensiero che ogni mese potesse succedere qualcosa e per me che dovevo gestire tutto questo. Un grazie anche ai miei collaboratori che mi hanno supportato e sopportato». Due parole anche sull'ultimo capitolo di ieri sera, il pareggio col Caldiero: «Sono stati 80 minuti fatti bene, senza sofferenze particolari e giocando all'attacco, anche troppo in certi momenti. Ma quando nel finale loro hanno tentato il tutto per tutto ho avuto paura su due corner e quella palla vagante, ma nel computo delle due gare abbiamo meritato noi» - Focalizzato su gara-due, Jamion Christian sottolinea la necessità di fare tesoro degli errori commessi nel match di ieri per riuscire a essere competitivi e provare a sorprendere Brescia nel secondo episodio di questa serie. Come scrive Lorenzo Gatto, è dispiaciuto, non abbattuto. Christian ci crede e proverà a trasmettere la sua positività alla squadra nelle ore che dividono Trieste dal match di domani sera. «Abbiamo sicuramente commesso tanti errori nel contesto di quaranta minuti in cui abbiamo fatto anche buone cose – l'analisi del coach –. L'obiettivo adesso è capire dove dobbiamo e possiamo migliorare per cercare di essere pronti per la prossima gara». Inevitabile non parlare di Bilan, il dominatore che Trieste non è mai riuscito a fermare nel corso dei quaranta minuti. «Abbiamo scelto di non raddoppiare su di lui partendo dal presupposto che è un ottimo passatore in grado di coinvolgere come nessuno i compagni di squadra. Abbiamo tante opzioni – continua –, valuteremo adesso cosa fare domani sera. Dobbiamo, però, migliorare prima di tutto sulle nostre cose. Abbiamo perso 17 palloni, concesso 9 tiri liberi in più ai nostri avversari e 5 rimbalzi offensivi in più. Su questo e su una migliore gestione dei possessi offensivi dovremo lavorare». Attesa per gara-due ma anche per la sentenza del ricorso sulla squalifica del campo. Domani dovrebbe arrivare la risposta, in base all'esito si deciderà la sede di gara-tre.
  8. SABATO 17 MAGGIO 2025 - È la sera della verità. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", dopo una stagione iniziata in modo disastroso con una girandola di allenatori  e di sconfitte, e poi un'ammirevole rincorsa targata Tesser e Delli Carri, ostacolata fra l'altro dalle penalizzazioni, il destino della Triestina passa dalla sfida di stasera contro il Caldiero. Quello sul campo e forse non solo. Al Rocco si inizia alle 20 e a supportare l'Unione ci sarà un popolo alabardato che si annuncia molto caldo: a ieri sera erano infatti stati già venduti quasi 5mila biglietti e molti se ne aggiungeranno oggi, mentre da Caldiero si annunciano un centinaio di supporter. L'incredibile rimonta fatta da dicembre in poi, per sfociare in un'impresa deve arrivare adesso alla salvezza. Certo, la Triestina sarebbe già salva senza le penalizzazioni e le traversie societarie che hanno pesato molto anche sul morale oltre che sulla classifica, ma adesso giocoforza serve quest'ultimo passo per certificare la permanenza nella categoria. Anche perché non è un mistero che dalla salvezza sul campo potrebbero passare i destini del club, sempre incerti considerate le inadempienze finanziarie degli ultimi mesi. Ma di questo se ne parlerà da domani, ora c'è da completare l'opera sul campo. Dopo lo 0-0 dell'andata a Caldiero, all'Unione basta anche un pareggio per ottenere la salvezza, ma è ovvio che per salvaguardare le coronarie dei tifosi sarebbe opportuno risolverla prima e non arrivare a giocarsela in extremis con un finale ancora in bilico. Cosa più facile a dirsi che a farsi, però, perché è vero che la Triestina vanta un tasso tecnico superiore alla squadra di Soave, ma è anche vero che il tallone d'Achille della stagione alabardata è stato proprio il gol. Insomma c'è un'indiscutibile maggiore qualità da parte della squadra alabardata, ma anche tanta difficoltà a segnare, cosa che col passare del match potrebbe rendere le cose più complicate, con conseguente aumento di ansia e tensione. In sostanza la Triestina dovrà cercare di vincerla e mettere alle corde il Caldiero, ma senza mai sbilanciarsi e salvaguardando sempre l'equilibrio. Anche perché in difesa c'è un'assenza importante come Silvestri, pilastro del reparto da gennaio in poi. Tenendo presente che ai box ci sono sempre Germano e D'Urso, che Strizzolo non ce la fa dopo il problema muscolare dell'andata, che Silvestri è squalificato e che Vertainen invece è recuperato anche se non al top, vediamo la possibile formazione. Davanti a Roos sarà Bianconi ad affiancare Frare al centro della difesa, mentre i terzini saranno Jonsson e Tonetto: entrambi in caso di necessità hanno pronte delle alternative in corso d'opera, perché Bianay Balcot e Cancellieri hanno migliorato la loro condizione. A centrocampo il play sarà come sempre Correia (premiato ieri per la seconda volta consecutiva come Alabardato dell'anno del Tifone Rossoalabardato), supportato dalle mezzali Fiordilino e Ionita. Qui la principale alternativa è Braima, mentre Voca potrebbe essere utile a partita in corso nella posizione di trequartista, dove però come titolare dal primo minuto ci s arà Cortinovis. Davanti vedremo la coppia formata da Olivieri e Udoh, con Vertainen pronto a dare una mano dalla panchina. Sperando che alla fine, al Rocco, per una volta possano davvero far festa i tifosi alabardati e non quelli avversari - Il grande spettacolo dei playoff è pronto a partire: come scrive Lorenzo Gatto, da questa sera, con le sfide in programma a Trento, Brescia e Trapani, squadre in campo per la gara-uno dei quarti di finale. Nel grande gioco dei quintetti, Trieste sfoglia la margherita per capire se Denzel Valentine, l'uomo più atteso di questa post season, potrà essere in campo contro la Germani Brescia. Gioca o non gioca? Domanda che, al momento, non ha una risposta: solamente alla vigilia della palla a due in programma alle 20 sul parquet del PalaLeonessa, si capirà se il fantasista biancorosso potrà tornare a disposizione dello staff tecnico. Con l'incognita Valentine, la Pallacanestro Trieste affronta una serie da giocare, almeno fino a gara-tre, senza il supporto del suo pubblico. Ci vorranno durezza fisica e mentale e capacità di mantenere ed esprimere al massimo le caratteristiche che hanno reso vincente la stagione. L'obiettivo? Portare la serie a gara-4 per poter riabbracciare i tifosi e con il supporto del suo pubblico provare ad andare a caccia della qualificazione. «I playoff rappresentano un'opportunità incredibile per dare un senso a un'intera stagione di lavoro – l'analisi di coach Jamion Christian –. Entusiasmo, duttilità e cura dei dettagli saranno le variabili per riuscire ad andare avanti. Siamo dove volevamo essere, adesso è il momento di fare un ulteriore step di crescita. Dobbiamo farlo se vogliamo continuare a giocare in questo campionato. Brescia è stata una delle migliori squadre del campionato per tutta la stagione. Per questo motivo è necessario giocare in maniera davvero solida, senza emozioni, ma con intelligenza e durezza. Dovremo fare un ottimo lavoro nella transizione difensiva». In casa Germani, Peppe Poeta non sottovaluta il pericolo Trieste rendendo omaggio alle qualità della sua avversaria. «Affrontiamo una squadra che presenta un'identità chiara e definita, con tante frecce al proprio arco e alla quale piace giocare nei primi secondi del possesso – la sua analisi –. Trieste dispone di talento nel reparto esterni ed è la prima formazione nel campionato per rimbalzi offensivi conquistati. Solo gli infortuni e qualche problema fisico capitato lungo la stagione, non le hanno permesso di compiere un percorso migliore. Dovremo mostrare massimo rispetto nei confronti di Trieste – conclude Poeta –, mentre dal canto nostro sarà necessario, semplicemente, essere noi stessi, giocando con l'impegno e quell'entusiasmo che hanno contraddistinto la nostra squadra durante tutto il campionato». TRASFERTA CON LA CURVA Partiranno alle 14.45, dal PalaRubini, i due pullman organizzati dalla Nord. Per chi si recherà a Brescia con mezzi propri la biglietteria per acquistare i tagliandi per il settore ospiti sarà aperta dalle 18.30. PROGRAMMA GARE UNO Dolomiti Energia Trento-Armani Milano (ore 18, diretta Dazn e DMax), Germani Brescia–Pallacanestro Trieste (ore 20, diretta Dazn e Eurosport 2), Trapani Shark–Unahotels Reggio Emilia (ore 20.45, diretta Dazn e DMax), Segafredo Bologna–Umana Venezia (domani ore 18, diretta Dazn e DMax).
  9. VENERDÌ 16 MAGGIO 2025 - I playoff che stanno per cominciare visti attraverso gli occhi del commissario tecnico della nazionale italiana. Una scorpacciata di basket (si parte domani alle 18 con Dolomiti Energia Trento-Armani Milano e a seguire, dalle 20 Germani Brescia–Pallacanestro Trieste e dalle 20.45 Trapani Shark–Unahotels Reggio Emilia) con coach Gianmarco Pozzecco (intervistato da Lorenzo Gatto per "Il Piccolo") che terrà monitorate tutte le serie di questa post season per visionare i suoi giocatori in ottica azzurra. Dal 20 luglio partirà la preparazione per Eurobasket 2025, le ultime scelte e la definizione del gruppo con cui affrontare la rassegna continentale è (quasi) dietro l'angolo. «Che playoff ci aspettano? Se il buongiorno si vede dal mattino, quello che abbiamo apprezzato a Bologna tra Virtus e Trapani nell'ultimo match di regular season è stato un gran bell'antipasto – sottolinea il Poz –. È stata una stagione all'insegna delle novità e pensando alla parte del tabellone in cui non ci sono Bologna e Milano, una tra Trapani, Reggio Emilia, Brescia e Trieste andrà in finale. Due neopromosse che hanno aggredito la stagione con grandi ambizioni elevando la qualità del campionato, le altre due che hanno programmato all'insegna dell'organizzazione e del gioco. Ci troveremo a vivere una finale inedita e questo, di per sè, è già una cosa positiva nel segno di un cambiamento che non può che far bene al movimento». In un contesto di altissimo livello, la Pallacanestro Trieste si giocherà le sue carte in virtù di un percorso lineare e tecnicamente coerente. «Merito dello straordinario lavoro di Mike Arcieri – continua Gianmarco –, una persona che adoro. Ci sono i suoi grandi meriti nella crescita esponenziale di una società che ha centrato tutti i suoi traguardi allestendo una squadra che ha affrontato questi mesi con una invidiabile continuità. Da questo punto di vista la serie con la Germani mette di fronte due squadre con filosofie simili. Apprezzo Brescia e la considero tra le realtà più belle di questa stagione per gli stessi motivi di Trieste. Anche Peppe Poeta ha fatto un grandissimo lavoro e non è un caso che entrambe abbiano voluto dare seguito a quanto fatto negli ultimi mesi confermando la gran parte dell'organico. Posso dirlo già oggi in vista della prossima stagione: Brescia e Trieste, potendo sfruttare la continuità del lavoro ed equilibri già definiti, saranno sicuramente protagoniste». Passando dall'altra parte del tabellone, Bologna e Milano hanno pensato bene di complicarsi la vita. «Saranno due quarti di finale combattuti perché neppure Venezia, arrivata ottava, è una squadra che ti puoi permettere di sottovalutare. È forte, ha tanto talento, potenzialmente ha le carte in regola per arrivare fino in fondo. Se devo fare un pronostico in questa vigilia, per ciò che ha fatto nel corso dell'anno, dico comunque Virtus». Playoff scudetto atto finale di una stagione che porterà la nazionale italiana a Eurobasket. Si partirà il 20 luglio per il lungo percorso di preparazione alla rassegna continentale in programma dal 27 agosto al 14 settembre 2025. Gli Azzurri gioch eranno a Limassol la prima fase, rispettivamente contro i padroni di casa di Cipro, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, Grecia e Spagna. Convocazioni ancora da definire, conoscendo il Poz più che il valore del singolo conterà la forza di un gruppo coeso e compatto a caccia di un obiettivo. «Ho letto il post di Fontecchio appena terminati i playoff Nba con Detroit. "Non vedo l'ora di cominciare il cammino con la nazionale" ha scritto Simone, questo per me deve essere lo spirito di chi verrà in nazionale a giocarsi questo Europeo». Un percorso di preparazione che vedrà l'Italia anche a Trieste per il match di sabato 9 agosto contro la Lettonia allenata da Luca Banchi. «Per la nazionale una tappa di avvicinamento a Eurobasket – conclude Gianmarco –. Per me la solita enorme emozione di poter riabbracciare la mia città» - La Triestina si avvicina a quella che in ogni caso sarà l'ultima partita della stagione. Come scrive Antonello Rodio, domani al Rocco, con inizio alle ore 20, si gioca la gara di ritorno del play-out con il Caldiero dopo lo 0-0 dell'andata, risultato che di fatto conserva il vantaggio dell'Unione di avere due risultati su tre a disposizione per ottenere la salvezza. Ma per non rischiare e restare sospesi fino alla fine, qualche gol sarà meglio farlo: il problema è che proprio il settore offensivo, già poco convincente per tutto il campionato, è quello che arriva all'ultimo atto stagionale nelle condizioni peggiori in termini di quantità di giocatori a disposizione. L'infortunio che ha messo ko Strizzolo sabato scorso a Caldiero è difficilmente recuperabile: l'attaccante in settimana ha fatto soprattutto terapia, verrà probabilmente fatta oggi una verifica ma la sensazione è che ben che vada, al massimo si accomoderà in panchina per poter giocare qualche minuto in caso di estremo bisogno. A Caldiero nel primo round mancava Vertainen, che in allenamento aveva accusato un lieve risentimento muscolare. Probabilmente l'attaccante finlandese si era fermato in tempo visto che questa settimana ha ripreso ad allenarsi, quantomeno nel lavoro di gruppo e in quello tattico, anche se è stato preservato a lungo nelle partitelle. Oggi proverà a forzare e si vedrà. Probabilmente, anche se Vertainen sarà disponibile, per non rischiare subito un cambio partirà dalla panchina, lasciando che sia Udoh ad affiancare Olivieri in attacco. Proprio perché a rischio, sarà meglio avere infatti il finlandese come unico cambio a disposizione in attacco, in una veste che tra l'altro gli ha visto fare le cose migliori. Poche alternative anche in chi deve innescare le punte. Da tempo ai box D'Urso, c'è solamente Cortinovis a poter giocare trequartista. Certo, talvolta lo ha fatto Voca, che però verrà probabilmente salvaguardato come sempre per il finale di partita, lasciando che sia prima la qualità del baby scuola Atalanta a provare a sbloccare la partita. A centrocampo Correia e Ionita sono sicuri, quasi certo anche Fiordilino nonostante non stia passando un grande momento, ma l'ex Venezia resta favorito rispetto a Braima. Quanto alla difesa, l'assenza dello squalificato Silvestri è pesante, visto che il difensore centrale da quando era arrivato aveva guadagnato subito la leadership del reparto. Comunque Bianconi si è sempre dimostrato affidabile quando chiamato in causa e quindi toccherà a lui affiancare Frare davanti a Roos. Va ricordato che Bianay Balcot era già in panchina a Caldiero e quindi dovrebbe stare ancora meglio, ma forse all'inizio Tesser punterà ancora su Jonsson, che pur con qualche incertezza sta facendo il suo discreto lavoro sulla fascia. Andare a cambiare assetto proprio all'ultima partita potrebbe essere rischioso, visto che c'è già una modifica nella coppia centrale. Inoltre il maggior dinamismo del francese potrebbe essere utile in corso d'opera. Sulla fascia sinistra invece dovrebbe toccare ancora a Tonetto, con Cancellieri eventuale alternativa in ca so di necessità.
  10. GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2025 - Sospesa all'esito del ricorso presentato per riportare gara-tre dei playoff al PalaRubini, riducendo la squalifica di due giornate comminata dal giudice sportivo dopo il match casalingo contro la Dolomiti Energia Trento, la Pallacanestro Trieste si concentra sull'imminente inizio dei playoff mettendo nel mirino la doppia trasferta che tra sabato 17 e lunedì 19 maggio, la vedrà in campo sul parquet del PalaLeonessa di Brescia. Due trasferte, un unico obiettivo: provare a portare a casa almeno una delle due gare annullando lo svantaggio del fattore campo nella serie. LUNGA ATTESA Ricorso d'urgenza, la risposta tarda però ad arrivare. Appello che, come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", rappresenta una sorta di atto dovuto da parte della Pallacanestro Trieste per provare a tutelare gli interessi dei suoi tifosi ma che, nella sostanza, ha davvero pochissime chance di produrre gli effetti sperati. Prova ne sia il fatto che la prima sentenza di conferma delle due giornate di squalifica, è arrivata dopo una camera di consiglio durata pochissimi minuti. Segno di una decisione già scritta e ora difficilmente commutabile con una multa. Nel frattempo, la società si sta muovendo per valutare la sede destinata a ospitare gara-tre. Detto che, vista la breve distanza da Brescia, il parquet prescelto non sarà quello di Verona, l'obiettivo, per un match che si disputa di sera e nel bel mezzo della settimana (giovedì 22 maggio alle 19.30), sarà quello di cercare di ridurre al massimo i disagi per la tifoseria QUESTIONE VALENTINE Infortunatosi a Varese, nel secondo quarto della partita disputatasi lo scorso 4 maggio, Denzel è alle prese con un problema alle costole di non facile soluzione. Martedì il giocatore si è sottoposto all'ennesimo controllo medico, resta in dubbio per il match che sabato alle 20 aprirà la serie playoff contro la Germani. Dipenderà fondamentalmente da lui, dalla possibilità di muoversi in campo senza sentire dolore. Negli ultimi giorni la situazione è senza dubbio migliorata ma le sensazioni non sono ancora tali da indurre all'ottimismo. Valutazioni mediche ma anche di opportunità. Che grazie alla sua imprevedibilità sia l'uomo in grado di mutare gli equilibri della serie non ci sono dubbi, ma l'attuale roster allargato presenta un'ampia varietà di scelta. Recuperato, invece, Michele Ruzzier dopo i problemi alla spalla che lo avevano costretto a saltare le ultime sfide di stagione regolare contro Varese e Sassari. Il play triestino ha ripreso ad allenarsi con la squadra e sabato sarà regolarmente in campo al fianco dei compagni. A BRESCIA CON LA CURVA Un pullman già esaurito, si sta completando il secondo. Per chi non raggiungerà il PalaLeonessa con mezzi propri, possibile viaggiare con la Curva Nord. Costo della trasferta (biglietto escluso) 35 euro, partenza dal PalaRubini prevista per sabato alle 14.45. Per informazioni o prenotazione whatsapp il numero è il 379/1700323 - La Triestina continua la preparazione in vista del match di ritorno dei play-out contro il Caldiero, che si giocherà sabato sera allo stadio Rocco (inizio ore 20). Come scrive Antonello Rodio, tutta l'attenzione è sui reparti di attacco e difesa, perché tra infortuni e squalifiche la coperta tanto per cambiare rischia di essere un po' corta anche stavolta. Partiamo dal reparto offensivo nel quale l'emergenza è maggiore. Strizzolo, che si era fermato per un problema muscolare nella sfida di andata ed era stato costretto a uscire anzitempo dal campo, è quasi certamente out per sabato. L'attaccante sta passando la settimana a fare terapia, si farà comunque il punto della situazione domani, per vedere se ci sono almeno i margini per portarlo in panchina ed essere a disposizione per qualche minuto in caso di necessità. Per fortuna stanno migliorando le condizioni di Vertainen, che aveva saltato il primo round a Caldiero, anche lui per un lieve risentimento muscolare. L'attaccante finlandese è in ripresa, sta lavorando regolarmente in gruppo e sta svolgendo la parte tattica, anche se al momento gli vengono risparmiate le partitelle. La sensazione è che in questi ultimi due giorni proverà un po' a forzare per vedere come risponde la parte lesionata, dopo di che c'è un certo ottimismo sulla sua disponibilità, anche se bisognerà vedere se già dal primo minuto. Al momento, quindi, gli unici due perfettamente a posto in attacco sono Olivieri e Udoh. E veniamo al reparto arretrato, dove come noto mancherà Tommaso Silvestri: il difensore centrale è stato espulso durante la ripresa sabato scorso a Caldiero e puntualmente è arrivata dal giudice sportivo la giornata di squalifica (un turno di stop anche per il collaboratore tecnico Grendene per proteste dalla panchina e condotta irriguardosa nei confronti dell'arbitro). Un'assenza grave quella di Silvestri, visto il ruolo di leadership in difesa che l'ex Catania ormai aveva assunto dal suo arrivo a gennaio. Ma c'era un po' di preoccupazione anche per Frare che aveva preso un colpo nel finale di gara, per fortuna però l'ex Cittadella non ha riportato nessun problema e si sta allenando regolarmente da inizio settimana. Pertanto al centro della difesa sabato al Rocco ci sarà lui, affiancato da Bianconi che sostituirà Silvestri
  11. MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2025 - Grande fiducia per il ritorno dei playout di sabato contro il Caldiero, timori per quello che invece potrà succedere dopo a livello societario: come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", questo il clima nella tifoseria alabardata nella settimana che porta allo spareggio decisivo. La priorità, comunque, è intanto quella di guadagnarsi la salvezza sul campo. Lo sostiene ad esempio Franco Della Gala del Triestina Club Mattonaia: «Detto che mi aspettavo di poter già chiudere la sfida nell'andata a Caldiero,  a livello sportivo non posso pensare a una retrocessione sul campo che sarebbe la fine visto lo sfacelo societario, frutto di una gestione totalmente opposta al lavoro di un San Luigi che ha meritatamente raggiunto la serie D. Ma credo che sul campo la Triestina si salverà, spero solo che non si giochi per lo 0-0 e non finisca in pareggio, perché una vittoria confermerebbe ancora di più quanto fatto da Tesser e dalla squadra dopo il disastroso inizio di stagione. E credo che il mister la prepari per vincerla. Ora è importante salvare sul campo la categoria, cosa succederà poi non lo so, non vedo il futuro tanto roseo, aspettiamo il 6 giugno e vedremo, ricordando che partiremo comunque con una penalizzazione. Ho dei timori, io spero che vendano subito la società per quello che hanno combinato nell'ultimo anno e mezzo dopo una bella partenza ricca di promesse, però non mantenute». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Raffaella Longo del Triestina Club De Falco: «È una partita importantissima sotto tutti i punti di vista, a mio parere dal mantenimento della categoria passa anche la salvezza della società. Capisco che è una partita psicologicamente difficile visto quanto peserà il risultato, ma bisogna andare in campo come col Novara e partire forte. Credo che il Caldiero abbia già dato il massimo e comunque a un certo punto sarà obbligato ad aprirsi. Comunque piena fiducia a mister e squadra, che non contesterei neanche se andasse male perché loro si erano già salvati. Se ci salviamo, i soldi in qualche modo salteranno fuori anche se non ho grande fiducia, altrimenti la vedo nera perché per un investitore sarebbe economicamente poco sostenibile ripartire dalla serie D. Sarebbe più vantaggioso azzerare e ripartire dall'Eccellenza, ma questo mi fa pensare che il San Luigi diventerebbe la prima squadra di Trieste. Ma spero che la proprietà rompa il silenzio e ci faccia sapere, anche se avesse intenzione di mollare, in modo da dare tempo a qualche eventuale santo di rilevare la società. E che non si azzardino a bloccare l'operazione chiedendo soldi a un acquirente, che già dovrebbe pagare i debiti». Più o meno simile il pensiero di Roberto Latin del T.C. Opicina Alabardata: «Per la storia della Triestina e il suo legame con la città, è fondamentale come primo step conquistare la salvezza sul campo, poi bisogna sperare che arrivino buone notizie sul fronte societario. Ricordando che non basta avere tanti soldi per gestire una società di calcio, ma servono anche competenza e mettere le persone giuste al posto giusto. A questo proposito rimpiango l'ex segretario Beppe D 'Aniello per la sua capacità. Sulla partita sono ottimista, questa squadra con Tesser ha fatto 20 punti in più del Caldiero, per cui conto sul cuore dei giocatori e sull'esperienza di mister e staff. Speriamo di festeggiarli, intanto un grazie a loro che senza penalizzazioni sarebbero già salvi, e ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno». - Capitano dell'Alma che, nel campionato 2018/2019, conquistò da neopromossa i play-off, Andrea Coronica (intervistato da Lorenzo Gatto) sottolinea i grandi meriti della Pallacanestro Trieste di questa stagione. Due squadre diverse, quelle di Eugenio Dalmasson e Jamion Christian, differenti per stile di gioco e per caratteristiche dei singoli ma con un importante denominatore: la forza dello spogliatoio, la capacità di essere gruppo e la voglia di lottare per un obiettivo comune che allora come oggi hanno fatto la differenza. L'Alma di Chris Wright e Jamarr Sanders chiuse settima a 32 punti, quella di Colbey Ross e Markel Brown ha saputo fare ancora meglio chiudendo sesta a 36 punti. «Stagione straordinaria – l'analisi di Coronica – abbiamo avuto la fortuna di ammirare la squadra più forte degli ultimi venti anni. L'ho seguita con interesse e grande partecipazione, apprezzando un gruppo di giocatori di altissimo livello, che hanno saputo affrontare i tanti infortuni con uno spirito sempre positivo. Ne è uscita una stagione vincente: sono stati bravi a far sembrare questi risultati normali ma un campionato condotto sempre con entrambi i piedi dentro i play-off era tutt'altro che scontato». E allora, da sabato prossimo con la prima sfida dei quarti di finale in programma al PalaLeonessa, sotto con i play-off. Avversaria forte, la Germani, squadra solida, quadrata e con un impianto di gioco che coach Peppe Poeta ha saputo rendere il segreto di un percorso eccellente. Squadra con gerarchie molto chiare, in stagione regolare Brescia ha portato a casa i due scontri diretti in sfide che i biancorossi avevano dovuto affrontare all'andata senza Ross e Brown e al ritorno senza Ross. «Avversaria forte e meritevole, d'altra parte se hanno raccolto 22 vittorie nel corso della regular season non può che essere così – continua Coronica –. Hanno scelto di rinunciare alle coppe per concentrarsi solo sul campionato, una decisione che evidentemente è servita per trovare continuità di risultati. Ma aldilà delle considerazioni sul valore della Germani, la filosofia in casa nostra è quella di essere ambiziosi indipendentemente dall'avversaria. Sarà così in questi play-off: non so come finirà la serie contro Brescia, so che Trieste non parte battuta e darà tutta se stessa per provare a rovesciare il fattore campo e portare a casa la qualificazione». Parlando dei play-off che partiranno sabato prossimo, decisamente chiara l'analisi dell'ex capitano biancorosso triestino. «Ho visto domenica il match tra Virtus Bologna e Trapani – conclude Coronica – e devo dire che Trapani mi è piaciuta davvero tanto. Non posso non considerarla tra le grandi protagoniste di questa post season. È nella parte del tabellone in cui c'è anche Trieste, però, per cui evito di sbilanciarmi in pronostici. Dall'altra parte c'è un vero e proprio percorso di guerra con Virtus Bologna–Reyer Venezia e Dolomiti Energia Trento–Armani Milano che si daranno battaglia. Dura scegliere la possibile finalista, dovendo fare un pronostico ti dico Virtus Bologna».
  12. Per Valentine la vedo dura, da quello che ne posso sapere io. Sarei sorpreso di vederlo per gara-1, ma mancano ancora diversi giorni...
  13. MARTEDÌ 13 MAGGIO 2025 - È corsa contro il tempo, in casa Pallacanestro Trieste, per provare a riportare un po' di buon senso in una vicenda che ha sconvolto il finale di stagione biancorosso. Lo scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo": ricevute le motivazioni della sentenza che ha confermato i due turni di squalifica del campo, la società lavora per preparare le contro deduzioni che le permettano di commutare la seconda giornata in una multa. A ieri, ricorso non ancora presentato, si ragiona sull'opportunità di farlo: la volontà è quella di tentare tutte le strade per permettere ai seimila appassionati pronti a riempire il PalaRubini di assistere al grande spettacolo dei playoff. Nel frattempo, in maniera molto concreta, si comincia a ragionare anche su quella che potrebbe essere la sede di gara-tre. Campo neutro ancora da individuare, nei prossimi giorni arriveranno indicazioni anche se, considerando che il match si disputerà alle 19.30 di un giorno lavorativo, l'obiettivo è ridurre al minimo i disagi per i tifosi. In quest'ottica un tentativo per giocare a Treviso verrà fatto. VERSO GARA-UNO Definito l'accoppiamento dei quarti di finale, Trieste comincia a mettere nel mirino la serie contro la Germani Brescia. Avversaria contro la quale, in stagione, ha perso sia all'andata che al ritorno. Al PalaRubini, l'8 dicembre 2024 senza Ross e Brown, finì 65-69 mentre al PalaLeonessa, il 9 febbraio 2025 ancora una volta senza Ross, terminò 93-90. Proprio Colbey, unitamente all'ultimo arrivato Kelley, potrebbe essere la variabile impazzita di una serie playoff che rischia di perdere un protagonista atteso. Se, infatti, c'è ragionevole fiducia attorno al rientro in campo di Ruzzier, non altrettanto si può dire riguardo a Valentine. Le rassicurazioni di circostanza non tranquillizzano (anche ricordando la gestione Reyes), il problema alle costole di Denzel è serio ed è complicato pensare a un suo ritorno in campo in tempi brevi. Molto dipenderà da lui, dalla sua capacità di stringere i denti e giocare sopra il dolore. DATE E ORARI Gara uno si giocherà a Brescia sabato 17 maggio, alle ore 20, con diretta su Dazn ed Eurosport 2. Gara due in programma ancora a Brescia lunedì 19 maggio alle 20.45 con diretta su Dazn e Dmax. Gara tre, campo neutro in attesa di definizione, si giocherà giovedì 22 maggio alle 19.30, programmazione televisiva ancora da definire. IN TRASFERTA CON LA CURVA NORD Fervono i preparativi per la trasferta di gara-uno. La Curva raccoglie prenotazioni al costo di 35 euro (biglietto di ingresso al PalaLeonessa escluso). Partenza dal PalaRubini sabato 17 maggio alle 14.45, per informazioni possibile contattare il 379/1700323. Primo pullman già completo, in fase di allestimento il secondo. CONCOMITANZA Era destino che, come è successo a Verona per il match contro Sassari, anche la gara-uno dei playoff di Trieste a Brescia si giocherà nello stesso orario di Triestina–Caldiero. Il match decisivo per la permanenza dell'Unione in serie C partirà alle 20, stesso orario della palla a due al PalaLeonessa - La partita di sabato a Caldiero ha messo in chiaro che gli avvertimenti di Tesser e dei più avveduti fra gli addetti ai lavori, erano fondati. Come scrive Antonello Rodio, i playout sono gare a parte, si giocano sul filo del nervosismo e dell'episodio, la tecnica fatica a emergere e non si può pretendere di andare all'arrembaggio o eccedere negli atteggiamenti rischiosi, soprattutto quando si ha dalla propria il vantaggio di giocare per due risultati su tre. L'oggettiva differenza di valore fra le due squadre che si è tradotta poi anche nel divario in classifica in regular season, aveva fatto pensare ai tifosi più ottimisti a una sorta di passeggiata da risolvere già nella partita di andata. E invece non è stato così. Anzi dopo l'espulsione di Silvestri, all'Unione è andata bene aver finito la gara in pareggio denotando compattezza difensiva anche in condizioni di emergenza e nonostante l'inferiorità numerica. E in ogni caso il pareggio è un buon risultato che conferma il vantaggio di poter giocare anche il ritorno con due risultati su tre a favore, come ha ricordato il tecnico alabardato. E che sia un buon risultato lo confermano anche gli esiti delle altre quattro partite di play-out disputate sabato. Nelle gare di andata, come è successo all'Unione, giocavano in trasferta le compagini meglio classificate che potevano vantare il vantaggio della salvezza a parità di reti nei due incontri. Ebbene oltre alla Triestina solamente il Foggia conserva ancora questo vantaggio avendo ottenuto un pareggio (0-0 a Messina), mentre Spal, Lucchese e Pro Vercelli lo hanno perso. La Pro Vercelli infatti è stata sconfitta per 1-0 a Busto Arsizio dalla Pro Patria, la Spal ha ceduto con lo stesso risultato contro il Milan Futuro e la Lucchese ha perso 2-1 in casa del Sestri Levante. Quindi su cinque incontri di play-out ci sono state ben tre vittorie delle squadre di casa e due pareggi. Pertanto nessuna delle squadre favorite è riuscita a vincere in trasferta e a chiudere quasi del tutto i conti, le sfide sono tutte ancora aperte e anzi Pro Vercelli, Spal e Lucchese sono addirittura tutte costrette a vincere per riuscire a salvarsi pur essendo partite da una posizione di vantaggio. Vittorie che nelle gare di ritorno di sabato non saranno affatto facili o scontate contro squadre che si chiuderanno e poi avranno l'opportunità di ripartire in contropiede sfruttando spazi che diventeranno sempre più ampi col passare dei minuti. Ecco perché il risultato della Triestina non va affatto disprezzato e anzi è stato fondamentale mantenere la parità in quel difficile finale giocato in dieci. Certo, tutti avrebbero voluto risolvere subito la contesa e affrontare il ritorno con maggior tranquillità, ma le cose semplici in serie C non esistono. E avere comunque il vantaggio dei due risultati su tre avendo già archiviato una delle due partite è cosa preziosissima. Anche se è ovvio che nel ritorno la missione sarà quella di sbloccare la gara e non arrivare ancora in parità ai minuti finali, che invece è l'obiettivo dichiarato del Caldiero che potrebbe stare abbottonato e poi te ntare tutto nel finale di gara per cercare di generare ansia e tensione negli alabardati.
  14. GARA 1: Germani Brescia – Pallacanestro Trieste, sabato 17 maggio ore 20.00 GARA 2: Germani Brescia – Pallacanestro Trieste, lunedì 19 maggio ore 20.45 GARA 3: Pallacanestro Trieste – Germani Brescia, giovedì 22 maggio ore 19.30
  15. (OT) Visto che parleremo tantissimo della nostra serie con Brescia, vedo di aprire un ulteriore post separato con questo
  16. Io credo che la FIP se ne sciacqui altamente dei nostri problemi organizzativi. E credo che ci siano zero possibilità che possa cambiare qualcosa. Questa è una sentenza che tenderà a fare giurisprudenza per il futuro, con una sorta di tolleranza-zero sperimentata malgrado nostro con Trieste che verrà applicata nuovamente se dovessero succedere casi di questo tipo. Volevano dare una punizione durissima ed eccoci qua... Da aggiungere che, in caso di pena "ammorbidita", ci potrebbe essere l'intero corpo arbitrale ad andare su tutte le furie (perché alla fine la bottiglietta ha colpito uno di loro, idem quella volta con la Virtus in casa). Ed è una variabile che va considerata, perché vorrebbe dire implicitamente giustificare in parte il lancio di oggetti in campo. Con tutto quello che ne consegue...
  17. Conegliano non è omologato per il basket
  18. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 12 MAGGIO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-12maggio2025.pdf
  19. LUNEDÌ 12 MAGGIO 2025 - È una tale sofferenza per i tifosi vedere la loro Unione giocarsi una salvezza in C ai playout, da giustificare la delusione per il nulla di fatto di Caldiero. Lo scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo": tutti avrebbero voluto chiudere o quasi la doppia sfida già sabato sera al Berti. E invece ci sarà da soffrire ancora al Rocco. Queste partite escono dalle logiche con le quali i giocatori gestiscono le sfide di campionato. Lo stress nervoso si trasforma spesso in paura o prudenza per evitare quell'episodio negativo che diventa letale. Tesser lo sa bene e così il tecnico si tiene stretto un risultato che gli consente comunque di affrontare l'avversario negli ultimi 90' con un vantaggio (i due risultati su 3 per mantenere la categoria). La Triestina a Caldiero ha fatto la sua partita, i padroni di casa anche. Gli alabardati cioè, soprattutto nella prima parte della gara, hanno creato più di un avversario votato a passare indenne l'intero match. Certo l'Unione non ha fatto vedere quell'energia, quel piglio indispensabili per sbloccare una partita da parte di una squadra che peraltro non ha nella sua faretra frecce creative in attacco. Spesso la prima sfida di playout tende a prendere una piega simile a quanto succede negli ultimi minuti prima dei supplementari delle partite da dentro-o fuori bloccate sulla parità. Ma c'è un aspetto positivo anche in vista di sabato emerso nel finale del match. Perché l'espulsione di Silvestri è stato l'episodio favorevole avuto dal Caldiero che la squadra di Soave non ha saputo cogliere. I veneti non sono riusciti a sbloccare il risultato perché a quel punto Ionita e compagni hanno tirato fuori gli artigli. Se quell'energia e quella capacità di reazione fossero state impiegate nel primo tempo il match avrebbe potuto prendere una piega decisamente più favorevole alla Triestina. Però quelle risorse ci sono e combinate con il maggior spessore tecnico diventano un'arma da sguainare nella prossima e definitiva gara di sabato al Rocco. Il Caldiero, e lo si è capito anche dalle dichiarazioni a posteriori del suo tecnico Soave, cercherà di portare la Triestina sul risultato di parità fino ai margini della zona maledetta che scocca negli ultimi 15' della doppia sfida. Tesser dovrà fare tutto il possibile per arrivarci con un margine, unica soluzione per evitare il duello alla baionetta. La Triestina ha tutte le potenzialità per rompere l'equilibrio anche se, al di là della inconsueta e straordinaria goleada sul Novara, negli ultimi mesi ha fatto fatica a segnare. Ma anche in questo caso l'andamento del playout è un unicum. La spinta dei tifosi deve diventare un surplus di energia e non di stress, la voglia di conquistare la seconda salvezza deve essere uno stimolo in più da mettere in campo. Lo staff ha una settimana di tempo per recuperare energie, ammortizzare la pressione, verificare le condizioni degli acciaccati in un gruppo che rischia di arrivare corto nell'epilogo stagionale. Ma c'è una sola certezza: conteranno le gambe, la tattica e la tecnica ma conterà soprattutto il cuore. Quello che Tesser è riuscito a trapiantare in qu esto gruppo trovato senza identità. Un cuore che deve battere ancora, almeno per un ultimo benemerito sforzo. - Sarà la Germani Brescia, terza al termine di questa lunga stagione, l'avversaria della Pallacanestro Trieste nei quarti di finale dei play-off che cominceranno sabato 17 maggio con la gara-uno in programma al PalaLeonessa. Pallacanestro Trieste che, come scrive Lorenzo Gatto, si coccola un sesto posto destinato a entrare nella storia, piazzamento conquistato sabato sera, sul neutro di Verona, grazie al successo contro il Banco di Sardegna Sassari. Diciotto vittorie in stagione, 36 punti, un cammino che rappresenta il terzo miglior risultato di sempre dopo le stagioni d'oro del periodo Stefanel. Nel 1992/1993 la Pallacanestro Trieste di Boscia Tanjevic aveva chiuso quarta a 36 punti dietro a Knorr Bologna, Philips Milano e Benetton Treviso, l'anno successivo fece ancora meglio terminando al terzo posto con 40 punti, dietro Buckler Bologna e Scavolini Pesaro, arrivando poi a un passo dalla finale scudetto superata in semifinale dalla Scavolini di Carlton Myers. Risultato storico che amplifica il dispiacere di non aver potuto chiudere al PalaRubini, festeggiando assieme ai tifosi una grande stagione. Non è detto che, però, non si possa rimediare nelle prossime settimane. Il sesto posto, infatti, vuole essere però un punto di partenza in vista della post season. In questo senso il messaggio che arriva dal presidente Paul Matiasic è «il campionato non è finito, guai ad accontentarsi». DUBBIO VALENTINE Grava l'incognita Valentine sull'imminente avvio dei play-off. L'infortunio alle costole rimediato a Varese nel match disputato e perso contro la Openjobmetis e che ha costretto Denzel a saltare la gara contro la Dinamo Sassari tiene con il fiato sospeso lo staff medico biancorosso. Valutazioni in corso, considerata la particolare natura del problema saranno decisive le sue sensazioni e l'eventuale volontà del giocatore di stringere i denti nonostante il dolore. A Verona, contro il Banco di Sardegna Sassari, l'assenza di Valentine ha dato il via libera all'esordio di Kylor Kelley, il pivot arrivato a metà della scorsa settimana a Trieste. Nuovo straniero e nuova impostazione per una squadra che in gara-uno al PalaLeonessa potrebbe confermare l'assetto tecnico scelto a Verona nel match contro la DInamo Sassari. LE DATE I play-off prenderanno il via nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 maggio con Gara 1 dei quarti di finale. La Segafredo Bologna, che ha vinto il campionato, ha scelto di giocare domenica 18 maggio per cui la Pallacanestro Trieste, che è dall'altra parte del tabellone, giocherà sabato 17 maggio gara uno e lunedì 19 maggio gara due a Brescia e giovedì 22 maggio la gara tre in campo neutro. Eventuale gara quattro sabato 24 maggio a Trieste, eventuale gara cinque ancora a Brescia lunedi 26 maggio. Le semifinali inizieranno venerdì 30 e sabato 31 maggio con gara 1, proseguendo poi domenica 1 e lunedì 2 giugno con gara 2, mercoledì 4 e giovedì 5 giugno con gara 3, venerdì 6 e sabato 7 giugno con l'eventuale gara 4 e domenica 8 e lunedì 9 giugno con l'eventuale gara 5. CAMPO NEUTRO Contro la Germani Brescia, vista la vicinanza geografica con la città veneta, difficile pensare a Verona come campo neutro di gara-3. Detto che bisognerà valutare anche la disponibilità dei parquet nelle date, un'ipotesi che la società potrebbe prendere in considerazione è quella di Forlì.
  20. Dimentichiamoci completamente che cambi qualcosa...
  21. DOMENICA 11 MAGGIO 2025 - Proiettata verso i playoff, la Pallacanestro Trieste chiude il suo campionato con un sesto posto che certifica una grande stagione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", non era scontato centrare il successo contro il Banco di Sardegna Sassari, la squadra ha saputo reagire alle assenze pesanti di Michele Ruzzier e Denzel Valentine gettando il cuore oltre l'ostacolo e giocando una partita convincente. «Sono contento di questi quaranta minuti e della reazione che i ragazzi hanno avuto dopo la prova della scorsa settimana a Varese – l'analisi del coach dei biancorossi Jamion Christian –. Devo dire che, dopo i giorni di preparazione che abbiamo vissuto assieme, ero abbastanza convinto che avremmo giocato una partita come questa. Solida, consistente, fatta di energia e carattere. Abbiamo bisogno di mantenere questa energia e questo atteggiamento per continuare a crescere in vista dei playoff. Lo dico ai nostri tifosi – conclude il coach –, la stagione non è finita, abbiamo ancora bisogno di voi». Felice e orgoglioso anche Michael Arcieri. «Devo ringraziare innanzitutto la società della Scaligera Basket Verona e in particolar modo Alessandro Frosini – il commento del giemme biancorosso –, per l'accoglienza che ci ha garantito e perché, davvero, ha saputo farci sentire come a casa. Poi un grazie a tutto lo staff della nostra società in grado, in pochissimi giorni, di allestire il parquet spostando tutta l'attrezzatura da Trieste a Verona. Last but non least, un grande grazie ai nostri tifosi che di sabato sera, nonostante la distanza che separa le due città, hanno saputo essere presenti qui al nostro fianco garantendoci supporto e facendoci sentire il loro calore ». - Lo 0-0 maturato al "Berti" rimanda tutto all'appuntamento del Rocco, dove la Triestina di Tesser avrà bisogno del suo pubblico per l'ultimo sforzo, per riprendersi quella salvezza che sarebbe già stata conquistata, sul campo. Poche occasioni da gol, poche manovre brillanti, per entrambe, classica gara da spareggio (come scrive Guido Roberti) in cui ci si gioca una fetta importante di destino sportivo. Il commento di Attilio Tesser a conclusione della gara: «Sono partite dove la tensione nervosa gioca una parte importante, ma la partita l'abbiamo fatta per tutto il primo tempo, forse siamo stati incapaci di fare le giuste accelerazioni ma siamo stati costantemente nella loro metà campo. Loro sono stati bravi a difendersi. Noi dovevamo essere bravi ad attaccare senza concedere loro ripartenze dove sono bravi. Nel secondo tempo la partita si è un po' equilibrata a metà campo anche a causa di un po' stanchezza e siamo rimasti in 10 per oltre 20 minuti». Dopo l'espulsione di Silvestri l'inerzia poteva cambiare ma con l'innesto di Bianconi e l'esperienza dei senatori, la difesa non ha corso grossi pericoli. «Non abbiamo rischiato, se non su qualche calcio piazzato. Ci siamo difesi con ordine». Strizzolo ha accusato un problema fisico? «Lo valuteremo, ha sentito qualcosa a livello muscolare, si sta allenando poco, speriamo di recuperarlo, già perdiamo Silvestri. E spero di riavere Vertainen. Perché siamo corti e sarà una battaglia». I due risultati su tre possono paradossalmente pesare di più sulla testa della Triestina? «Io preferisco avere 2 risultati su 3. Ma noi siamo già venuti qui per fare la partita, pur non essendo stata brillantissima. Abbiamo concesso poco e nella gara di ritorno dovrà essere uguale, dovremo concedere poco, soprattutto non le ripartenze». Cosa ci sarà da correggere quindi in vista della partita di ritorno? «Le accelerazioni, che forse non siamo riusciti ad eseguire, anche perché eravamo sempre nella loro metà campo e grandi spazi per giocare non ne abbiamo trovati. Loro hanno impostato la partita così ma noi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare ed abbiamo provato a vincere fino alla fine, anche in 10»
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