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Fabieto

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Tutti i contenuti di Fabieto

  1. Hola marmaja! Go spulciado i numerosi bigliettini da visita delle varie osterie che frequento e se volè delle proposte eccole - Emonec (00386-41-326-642) a Caposdistria: 10 minuti da Rabuiese, se paga una s'cinca un botton, se mania carne, pizza e volendo se pol far un menù fisso, de sabato xe anche musica dal vivo un pò zum pà zum pà, ma vecieti come mi aprezza sai ste robe. - Oljka (05-6240200) a Marezighe: semo sempre a 10 minuti da Rabuiese, posto carino, assolutamente non costoso e offri in alternativa alla "solita" Lubjanska l'ombolo in crosta ripieno, provado e assicuro che incunia quanto la suddetta capitale slovena. - Alberoni (0481419926) a Staranzano Lido: Posto piacevole apparte i musati che però non dovessi esserghe in novembre, anche qua xe menù alla carta molto vasto e non particolarmente costoso. Musica dal vivo, se ghe da salsa e aligalli! - Maracanà (3339536946) in via del Veltro: se mania carne fino alla morte, però semo sui 30€ a cranio perciò... - dolcis in fundo La Tana del Lupo (0432655282) a Pavia de Udine: Non xe proprio drio l'angolo ma se tutti iera pronti ad andar de Gianni, questo xe 10 minuti de autostrada in più (uscita Palmanova), e con un menù fisso de 25-30€ gavemo un menù e un modo de servir che non gavè mai visto!, roba talmente particolare che bisogna esser appunto una comitiva consistente affinchè i la fazi A voi l'ardua sentenza! p.s. De Bzku non xe mal e confermo le bone recensioni, però ve metto una pulce nell'orecchio, una volta ierimo me par in 10 e nonostante la prenotazion la siora pur de non farse scampar un'altra comitiva de 8, li ga fatti accomodar al nostro tavolo, perchè iera rivadi 5 minuti prima de noi. Se andemo là, bisogna gaver la certezza che ne tegni la prenotazion. At'salut !
  2. Stanotte è finita la regolar-season dell'NBA con le ultime partite in cartello: All'Est vince Cleveland che avrà tutte le "belle" in casa, anche in un'eventuale finale. Boston nel finale con un colpo di reni si aggiudica la seconda piazza, ma nei playoff dovrà affrontare Chicago, che insieme a Cleveland lè a squadra più in forma del momento. Interessante la sifda tra Miami e Atlanta. 1 Cleveland Cavaliers 80.48 82 66 16 2 Boston Celtics 75.60 82 62 20 3 Orlando Magic 71.95 82 59 23 4 Atlanta Hawks 57.31 82 47 35 5 Miami Heat 52.43 82 43 39 6 Philadelphia 76ers 50.00 82 41 41 7 Chicago Bulls 50.00 82 41 41 8 Detroit Pistons 47.56 82 39 43 9 Indiana Pacers 43.90 82 36 46 10 Charlotte Bobcats 42.68 82 35 47 11 Milwaukee Bucks 41.46 82 34 48 12 New Jersey Nets 41.46 82 34 48 13 Toronto Raptors 40.24 82 33 49 14 New York Knicks 39.02 82 32 50 15 Washington Wizards 23.17 82 19 63 All'Ovest, nelle ultime 5 gare filotto di Dallas che raggiunge addirittura la sesta piazza e si scontrerà con San Antonio (senza Ginobili) in un derby tutto texano. E' piuttosto interessante notare la superiorità della costa Occidentale quest'anno dove Phoenix è rimasta fuori dai playoff nonostante il 55,55% di vittorie, all'est Miami con il 52,43% è addirittura quinta!! Succulente le sfide Portland - Houston e Denver - New Orleans. 1 LA Lakers 79.26 82 65 17 2 Denver Nuggets 66.66 81 54 27 3 San Antonio Spurs 65.85 82 54 28 4 Portland Trail Blazers 65.43 81 53 28 5 Houston Rockets 64.63 82 53 29 6 Dallas Mavericks 60.97 82 50 32 7 New Orleans Hornets 59.75 82 49 33 8 Utah Jazz 58.53 82 48 34 9 Phoenix Suns 55.55 81 45 36 10 Golden State Warriors 35.80 81 29 52 11 Minnesota Timberwolves 29.26 82 24 58 12 Memphis Grizzlies 29.26 82 24 58 13 Oklahoma City Thunder 27.16 81 22 59 14 LA Clippers 23.45 81 19 62 15 Sacramento Kings 20.73 82 17 65 Griglia Playoff Eastern Conference: (1) Cleveland-(8) Detroit: (2) Boston-(7) Chicago: (3) Orlando-(6) Philadelphia: (4) Atlanta-(5) Miami: Western Conference: (1) Los Angeles Lakers-(8) Utah: (2) Denver-(7) New Orleans: (3) San Antonio-(6) Dallas: (4) Portland-(5) Houston:
  3. Paladozza, domenica te me verzi la porta del palazetto? Mi non go soldi, son un giovane universitario che non lavora, perciò o vado in giro a bever o vado al palas, entrambe le cose non rivo a farle! Ghghghgh
  4. Una notte al museo (Night at the Museum, USA, 2006, col., 108’) di Shawn Levy con Ben Stiller, Carla Gugino, Robin Williams, Mickey Rooney, Dick Van Dyke, Owen Wilson, Pierfrancesco Favino Larry è uno sfigato a cui la vita ha sorriso poche volte, e quando addirittura il figlioletto piccolo gli consiglia di trovarsi un lavoro stabile, decide di accettare il ruolo di guardiano notturno al Museo di Storia e Scienza Naturale di New York. I tre vecchi guardiani sono pronti per la pensione così gli consegnano una torcia, le chiavi delle porte e un manuale d’istruzioni da leggere molto attentamente, perché di notte grazie ad una tavola faraonica, il museo si trasforma in maniera incredibile. Tratto da un romanzo di Milan Trenc, la pellicola è una commedia ricca di effetti speciali che vede nuovamente B. Stiller nei panni di un perdente, alle prese con gag riciclate e battute telefonate, ma la colpa non è sua, ma di una sceneggiatura veramente becera ed infame che lascia i discorsi a metà, buchi grossi come voragini, dialoghi da osteria e personaggi indaffarati in assurde battaglia senza senso. Grandissimo successo oltre oceano (dove stanno preparando il seguito) il film può considerarsi per un target poco più che infantile. Voto: 4
  5. Fabieto

    2012

    In estate uscirà il nuovo giocattolone di R. Emmerich da oltre 200 milioni di dollari. Ecco il trailer italiano in anteprima, per la felicità di sergione. http://www.youtube.com/watch?v=savvhAe48Ag...player_embedded
  6. Ginobili si è fratturato un piede. Addio playoff!
  7. Ma come no scusa? un film senza discussione vale pochissimo, che lo fanno a fare allora.... Beh... esistono le sfumature, che rendono i film molto più interessanti dei puro-sangue. Deduco che consideri "La vita è bella" un capolavoro. Beh... io decisamente NO, perciò rimango coerente con il mio giudizio.
  8. Una settimana da Dio (Bruce Almighty, USA, 2003, col., 101’) di Tom Shadyac con Jim Carrey, Morgan Freeman, Jennifer Aniston, Philip Baker Hall, Steve Carell Bruce è un giornalista sciagurato a cui va piuttosto male a livello professionale, infatti i colleghi lo deridono e gli soffiano le promozioni, litiga con la fidanzata e rovina la macchina nuova. Un giorno imprecando Dio di non fare bene il suo lavoro e di prendersela sempre con lui, questi lo convoca e gli passa i poteri per una settimana in modo che si accorga da solo, che fare l’Onnisciente non è proprio una passeggiata. J. Carrey si ricorda da dove cominciò e allora si prende una pausa dagli ultimi ruoli impegnati (con parecchio successo) e si rimette la maschera da buffone per una commedia brillante che ha tanto ritmo, ma pochi spunti di conversazione, se non quello di affidare ad un attore di colore il ruolo del Signore. Sé il film rappresenta per Carrey un tuffo nel passato allora può anche andar bene, a patto che torni a fare il serio. Voto: 6
  9. Risultati della notte; Miami Heat 87 New Orleans Hornets 93 Toronto Raptors 110 Atlanta Hawks 118 Sacramento Kings 104 LA Lakers 122 Memphis Grizzlies 93 Portland Trail Blazers 96 Chicago Bulls 110 New York Knicks 103 Houston Rockets 93 Orlando Magic 83 Charlotte Bobcats 101 Philadelphia 76ers 98 LA Clippers 77 Minnesota Timberwolves 87 Oklahoma City Thunder 89 San Antonio Spurs 99 Eastern Conference: Una sola vittoria di vantaggio per Cleveland sui Lakers per la prima posizione assoluta nella Lega. Philadelphia ai playoff, quasi fatta per Chicago e Detroit che conservano 3 vittorie di vantaggio su Charlotte e Indiana a 4 gare dalla fine. 1 Cleveland Cavaliers 80.51 77 62 15 2 Boston Celtics 75.32 77 58 19 3 Orlando Magic 74.02 77 57 20 4 Atlanta Hawks 56.41 78 44 34 5 Miami Heat 52.56 78 41 37 6 Philadelphia 76ers 51.94 77 40 37 7 Chicago Bulls 48.71 78 38 40 8 Detroit Pistons 48.05 77 37 40 9 Charlotte Bobcats 44.87 78 35 43 10 Indiana Pacers 42.85 77 33 44 11 New Jersey Nets 41.55 77 32 45 12 Milwaukee Bucks 41.02 78 32 46 13 Toronto Raptors 38.96 77 30 47 14 New York Knicks 38.46 78 30 48 15 Washington Wizards 23.07 78 18 60 Western Conference: E' praticamente fatta per Dallas che ieri notte ha vinto lo scontro diretto con Phoenix. Quattro partite di vantaggio su quattro da giocare. 1 LA Lakers 79.48 78 62 16 2 Denver Nuggets 66.66 78 52 26 3 San Antonio Spurs 64.93 77 50 27 4 Houston Rockets 64.10 78 50 28 5 Portland Trail Blazers 63.63 77 49 28 6 New Orleans Hornets 62.33 77 48 29 7 Utah Jazz 61.03 77 47 30 8 Dallas Mavericks 59.74 77 46 31 9 Phoenix Suns 54.54 77 42 35 10 Golden State Warriors 36.36 77 28 49 11 Minnesota Timberwolves 29.48 78 23 55 12 Memphis Grizzlies 28.57 77 22 55 13 Oklahoma City Thunder 27.27 77 21 56 14 LA Clippers 23.07 78 18 60 15 Sacramento Kings 20.77 77 16 61
  10. Fabieto

    Junior

    Junior (Junior, USA, 1994, col., 110’) di Ivan Reitman con Arnold Schwarzenegger, Danny De Vito, Emma Thompson, Frank Langella, Pamela Reed, Aida Turturro Al dottor Alex Hesse vengono bloccati i fondi per le sue sperimentazioni su un farmaco antiaborto, e decide così di auto iniettarsi un ovulo fecondato col proprio sperma, per vedere se il farmaco funziona. L’esperimento funziona, conosce la donatrice dell’ovulo, se né innamora e un dottore lo aiuterà a portare a termine la gravidanza. I. Reitman riunisce la coppia A. Schwarzenegger & D. De Vito dopo il successo de “I gemelli” è realizza un’altra commedia poco felice, risate ridotte al minimo ed il tema toccato sembra piuttosto inverosimile. L’idea di giocare con la natura si ritorce contro all’autore che pur destreggiandosi mediocremente non riesce a colpire nel segno. Voto: 4.5
  11. The Addiction – Vampiri a New York (The Addiction, USA, 1995, b/n., 82’) di Abel Ferrara con Christopher Walken, Lili Taylor, Annabella Sciorra, Paul Calderon, Edie Falco Kathleen è una studentessa universitaria, mentre sta tornando a casa di sera, viene avvicinata da una ragazza che in realtà è un vampiro è viene contagiata. Durante il morso però né trae giovamento e piacere, dandosi anche lei al vampirismo contagiando amici e compagni d’università fino a quando non conoscerà un altro vampiro che le insegnerà a controllare i suoi nuovi istinti. Gli insegnamenti danno i suoi frutti e Kathleen riesce a laurearsi ma alla festa che ne segue, scatenerà una carneficina. Girato in b/n per dare un tono noir alla vicenda, Abel Ferrara affronta un tema delicatissimo realizzando una delirante pellicola sulle dipendenze. Sublime metafora sul disagio e sulla morte dovute nella contemporaneità alle droghe, e all’alcool, vengono qui immedesiamti da una grande L. Taylor sotto forma di succhia sangue, e da un controno di altri ottimi attori che spesso e volentieri partecipano a questi film indipendenti. Questa volta però il regista newyorchese non concede, ai protagonisti che impersonano il male, una via di redenzione come in “King of New York” o “Il cattivo tenente”, qui in questo film vince il male e basta. E’ forse il miglior film di A. Ferrara e forse anche sul vampirismo in generale. Voto: 9
  12. Risultati della notte: LA Clippers 98 New Orleans Hornets 104 New Jersey Nets 111 Detroit Pistons 98 Orlando Magic 95 Toronto Raptors 99 Milwaukee Bucks 98 LA Lakers 104 Golden State Warriors 143 Sacramento Kings 141 Dallas Mavericks 98 Miami Heat 96 Memphis Grizzlies 112 Washington Wizards 107 Phoenix Suns 114 Houston Rockets 109 Boston Celtics 111 Charlotte Bobcats 109 Grazie Bargnani! In classifica....
  13. Fabieto

    City of Angels

    City of Angels (City of Angels, USA, 1998, col., 112’) di Brad Silberling con Nicolas Cage, Meg Ryan, Andre Braugher, Colm Feore, Tennis Franz, Robin Bartlett A Los Angeles un numero infinito di angeli vestiti in nero sorvegliano la città, decidendo se farsi vedere o meno alle persone reali. Nell’ospedale confortano i malati gravi e conducono i morenti nel loro viaggio oltre la vita, e qui che l’angelo Seth conosce la bella dottoressa Maggie, se né innamora e decide di provare i sentimenti umani che fino ad allora gli sono negati. Inizialmente decide solo di farsi vedere da Maggie in modo da instaurare un rapporto e successivamente farà “il salto” che lo trasformerà in tutti i sensi in un essere umano, ma il destino per lui sarà beffardo. Libero, molto libero rifacimento del bel film di W. Wenders “Il cielo sopra Berlino” è una deprimente pellicola al saldo delle rigide regole dell’all star sistem americane imposte dalle major di distribuzione, che impongono a questo tipo di film un sentimentalismo assurdo quanto patetico. Gli angeli sembrano vampiri e l’adunata che fanno la sera al tramonto sembra una preghierina da scout. La non-espressività di N. Cage tocca apici incredibili mentre il botox sulla faccia di Meg Ryan fa la sua sporca figura. Due ore della propria vita buttate letteralmente al vento. Voto: 4
  14. Risultati della notte 31.03.2009 Indiana Pacers 107 Chicago Bulls 105 Sacramento Kings 110 New Orleans Hornets 111 Philadelphia 76ers 98 Atlanta Hawks 85 Cleveland Cavaliers 79 Detroit Pistons 73 Charlotte Bobcats 94 LA Lakers 84 Denver Nuggets 111 New York Knicks 104 Minnesota Timberwolves 88 Dallas Mavericks 108 Portland Trail Blazers 125 Utah Jazz 104 San Antonio Spurs 95 Oklahoma City Thunder 96 Situazione classifiche; All'Est A 8 gare dalla fine Cleveland consolida la leadership in tutta la Lega con ben 3 vittorie di vantaggio sui Lakers, aggiudicandosi (provvisoriamente) l'importante fattore campo in tutte le sfide che disputerà! Ancora aperta la lotta per il secondo posto ma Boston deve fare a meno di Garnett finito nuovamente in infermeria a causa del ginocchio. Atlanta raggiunge aritmenticamente i playoff, mentre è quasi fatta anche per Miami e Philadelphia. Errore mio nel precedente post che avevo escluso qualche squadra di troppo dalla griglia anche se le possibilità di raggiungere i playoff per Toronto, New York, New Jersey sono veramente minime. 1 Cleveland Cavaliers 82.43 74 61 13 2 Orlando Magic 75.34 73 55 18 3 Boston Celtics 74.66 75 56 19 4 Atlanta Hawks 57.33 75 43 32 5 Miami Heat 52.70 74 39 35 6 Philadelphia 76ers 52.05 73 38 35 7 Detroit Pistons 48.64 74 36 38 8 Chicago Bulls 47.36 76 36 40 9 Charlotte Bobcats 45.94 74 34 40 10 Indiana Pacers 42.66 75 32 43 11 Milwaukee Bucks 42.66 75 32 43 12 New Jersey Nets 40.54 74 30 44 13 New York Knicks 38.66 75 29 46 14 Toronto Raptors 38.35 73 28 45 15 Washington Wizards 22.66 75 17 58 All'Ovest; Sicuri dei playoff anche Denver, Houston e San Antonio nonostante le due sconfitte consecutive. Per l'ultima piazza a disposizione è quasi fatta per Dallas che ha ben 4 vittorie di vantaggio su Phoenix a 8 gare dalla fine. Dalla seconda (Denver) alla sesta piazza (Utah) bagarre per una griglia playoff più agevole. 1 LA Lakers 78.37 74 58 16 2 Denver Nuggets 65.33 75 49 26 3 Houston Rockets 64.86 74 48 26 4 San Antonio Spurs 64.86 74 48 26 5 Portland Trail Blazers 63.51 74 47 27 6 New Orleans Hornets 63.01 73 46 27 7 Utah Jazz 62.16 74 46 28 8 Dallas Mavericks 59.45 74 44 30 9 Phoenix Suns 54.05 74 40 34 10 Golden State Warriors 33.78 74 25 49 11 Oklahoma City Thunder 28.37 74 21 53 12 Minnesota Timberwolves 28.00 75 21 54 13 Memphis Grizzlies 26.02 73 19 54 14 LA Clippers 24.32 74 18 56 15 Sacramento Kings 21.91 73 16 57
  15. Milano odia: la polizia non può sparare (Milano odia: la polizia non può sparare, Italia, 1974, col., 100’) di Umberto Lenzi con Tomas Milian, Anita Strinberg, Laura Belli, Guido Alberti, Lorenzo Piani, Henry Silva, Mario Piave Giulio un criminale sadico e violento, semina morte ovunque vada, e insieme a due complici rapisce la figlia di un ricco imprenditore a scopo di estorcere mezzo miliardo di lire. Seppur il bandito riceva il riscatto compie comunque una strage premeditata, uccidendo anche i suoi due complici e il commissario Grandi non trovando prove sufficienti per arrestarlo decide di dimettersi e farsi giustizia da solo. E' forse il film più violento della storia poliziottesca all'italiana che rappresenta tutto il disagio giovanile dell'epoca dove tutto è gonfiato all'inverosimile, ma i fatti lasciano comunque un profondo interesse sociale sulla questione che la violenza si debba combattere con altra violenza. Voto: 7
  16. Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan, USA, 1998, col., 170’) di Steven Spielberg con Tom Hanks, Edward Burns, Tom Sizemore, Matt Damon, Jeremy Davies, Barry Pepper, Giovanni Ribisi, Vin Diesel, Paul Giamatti, Denis Farina 6 giugno 1944, le truppe anglo-americane sbarcano ad Omaha Beach in mezzo ad una incredibile carneficina che costerà agli alleati numerose vite umane. Una volta presa la spiaggia, il cap. Miller riceve l’ordine di organizzare un plotone e andare alla ricerca del soldato James Ryan, ultimo superstite di una famiglia che ha già sacrificato 3 figli nella causa. Dopo diverse avventure James Ryan verrà trovato e sarà protetto con un’ulteriore sacrificio di vite umane affinché lui possa raggiungere la madre nell’Iowa. Un impressionante dislocazione di uomini e mezzi per un film di guerra firmato S. Spielberg del quale si ricorda solo i primi 20 minuti. Ebbene sì, Spielberg non si risparmia e prende lo spettatore a pugni nello stomaco mostrando tutto ciò che è possibile realizzare su tale argomento, ma finita la battaglia finisce il film perché da qui alla fine (2 ore e 40!!!) non c’è più niente, rimane solo la retorica, la propaganda, gli stereotipi sui americani buoni e sui tedeschi cattivi, mentre i francesi pare si siano dedicati a fare le controfigure, i luoghi comuni e una manciata di attori bidimensionali che fanno a gara con Yosemite Sam e Porcky Pig. Nello stesso anno esce pure “La sottile linea rossa” ma è un paragone inopportuno, una gara persa al secondo round che Spielberg nasconde con la sua solita fenomenale commercialità… come? Producendo “Soldate of Fortune” cioè un videogioco. Voto: 3
  17. Fabieto

    IT

    IT (IT, USA, 1990, col., 180’) di Tommy Lee Wallace con Harry Anderson, Dennis Christopher, Richard Masur, Annette O’Toole, Tim Reid, John Ritter, Tim Curry A Derry 7 ragazzini, ognuno a modo suo sfigato, fanno gruppo per difendersi dalla banda di bulli che da sempre s’aproffitta di loro, ma soprattutto per fronteggiare Pennywise, un’entità maligna che appare sotto forma di pagliaccio che fa strage di bambini. Quando questo sembra sconfitto, dopo 30 anni, ricominciano gli omicidi sui bambini e i nostri dovranno riformare il gruppo per scontrarsi nuovamente con le loro paure. Prodotto televisivo che non rende giustizia al capolavoro di S. King, troppo spesso Hollywood porta sul grande schermo i romanzi sbagliati (vedi Christine, la macchina infernale, Grano rosso sangue , Secret Window) e lascia al piccolo dei veri e propri gioielli (vedi questo, ma anche L’ombra dello scorpione e I Langolieri). Il prodotto è in ogni caso soddisfacente, nonostante i limiti tecnici e registici, grazie soprattutto a T. Curry, un ottimo caratterista che da al mostro una caratterizzazione molto profonda, indelebile la sua smorfia durante la battuta “Lo vuoi un palloncino colorato? Tutti galleggiano qui!”. Voto: 6
  18. Sanguinosa sconfitta di Boston che perde lo scontro diretto con Orlando.... Toronto Raptors 115 Milwaukee Bucks 106 Dallas Mavericks 128 Golden State Warriors 106 New York Knicks 135 LA Clippers 140 Orlando Magic 84 Boston Celtics 82 Indiana Pacers 90 Miami Heat 88 Cleveland Cavaliers 98 New Jersey Nets 87 New Orleans Hornets 88 Denver Nuggets 101 Philadelphia 76ers 96 Minnesota Timberwolves 88 Atlanta Hawks 92 San Antonio Spurs 102 Phoenix Suns 118 Utah Jazz 114 Washington Wizards 95 Charlotte Bobcats 93
  19. Fabieto

    Jumper

    Jumper – senza limiti (Jumper, USA, 2008, col., 88’) di Doug Liman con Hayden Christensen, Jamie Bell, Samuel L. Jackson, Rachel Bilson, Diane Lane, Kristen Stewart David scopre di avere il dono del teletrasporto, e decide di usarlo per svuotare le banche e fare la bella vita, ma non sa ancora dell’esistenza di una setta segreta che da la caccia ai Jumpers per eliminarli. Non gli resta che allearsi con un altro Jumper e sconfiggere il nemico. Di nuovo insieme e di nuovo nemici H. Christensen e S. L. Jackson danno vita ad una barracconata senza arte né parte dove effetti speciali riempiono lo schermo in assenza di un contenuto di qualità che viene ritrovato solo nelle tante panoramiche da cartolina riprese dall’alto, di lato, di fronte, sulla Sfinge, al Colosseo, sul Big Ben ecc ecc. Di fronte a ciò non è meglio guardarsi un album fotografico? Decisamente si. Voto: 3
  20. Fabieto

    La caduta

    La caduta (Der Untergang, Germania, 2004, col., 150’) di Oliver Hirschbiegel con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Heino Ferch Aprile 1945, Berlino sta per cadere sotto il fuoco dell’Armata Rossa che preme sempre più forte da Est. La resistenza è affidata agli ultimi baluardi del Nazionalsocialismo tra i quali giovani ragazzi poco più che bambini e l’esercito tedesco è ormai allo sfascio. Negli uffici si bruciano tutti i documenti mentre nel bunker sotto la Cancelleria di Berlino Adolf Hitler è tutti i suoi luogotenenti assistono inermi alla caduta del Terzo Reich. Alcuni decidono di fuggire mentre Gobbles, Himmler, Goering e lo stesso Furher decidono di espletare le loro ultime volontà per poi suicidarsi prima che arrivi il nemico. La pagina più dolorosa di tutto il 900 ci viene mostrata da Oliver Hirschbiegel da una prospettiva nuova, quella del Fuhrer stesso, dei suoi ultimi giorni di vita raccontati dalla sua segretaria sopravissuta alla seconda guerra mondiale. Bruno Ganz è un Hitler perfetto, la proposizione della sua struttura fisica, dei suoi tic, delle sue nevrosi, gli incontrollati e irascibili scatti d’ira fino a quei momenti di lucida umanità che nessuno aveva mai raccontato. Oltre due ore e mezzo la durata, che alterna riprese esterne di pregevole fattura a quelle negli interni che hanno uno stampo decisamente più da fiction televisiva. Il fatto che abbia suscitato tante polemiche e motivi di discussione lo rende senz’altro un film molto interessante. Voto: 7.5
  21. Pensa te, a ordinare gli attacchi furono Clinton e Gore.... quest'ultimo premiato due anni fà con il premio Nobel!!! E' vero che fù il Nobel per l'ambiente (o qualcosa del genere) ma penso che la vita di una persona non può essere valutata per episodi, altrimenti tutti quanti meriteremmo almeno un premio nella vita.
  22. Fabieto

    Gran Torino

    Verissimo! Un film multirazziale che gioca tantissimo con lo slang e gli accenti dialettici praticamente impossibili da tradurre. Mi viene in mente la scena dove la ragazza Hmong ed il ragazzo irlandese incontrano i tre negri. In quella sequenza secondo me nella versione originale c'è una vera e propria Babele di eufemismi ed espressioni etniche che in italiano vengono semplicemente tradotte in "fratello" quando dal labbiale si intuisce che la parola sia "bro". Effettivamente la mia recensione è stata fatta alquanto frettolosamente è non ho trovato le parole giuste per questo capitolo che pur essendo secondario è inalienabile dal concetto cinematografico di Clint Eastwood. Da Mystic River in poi la religione è sempre presente nei suoi film in modo quasi ossessinante.
  23. Fabieto

    Gran Torino

    Gran Torino (Gran Torino, USA, 2008, col., 118’) di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley, John Carroll Lynch, Cory Hardrict Walt Kowalski è un burbero reduce della guerra di Corea, appena rimasto vedovo. Il suo pessimo carattere non gli fa avere molti amici e pure i famigliari vedono di tenersi ben lontano da lui, per non esser sempre ripresi e criticati, così gli unici hobby sono bere birra nel portico e lustrare una bellissima Gran Torino del 1972. Walt è però anche un ultra conservatore laico che non nasconde il suo razzismo verso l’insediamento da parte di tutti i musi gialli nel suo quartiere dopo averli combattuti in guerra, ma un episodio lo porterà a conoscere meglio i suoi nuovi vicini e avrà modo anche di riconciliarsi con la chiesa. Magari tutti riuscissero ad invecchiare come il buon Clint, che ormai non smette di stupirci più. Ogni anno propone un film ed ogni anno ci regala emozioni, lacrime e gioie, tematiche valide di discussione ed una capacità di trasmettere valori non indifferente. Gran Torino è un piccolo ma grande film, che va visto, rivisto, inghiottito, digerito, metabolizzato e infine apprezzato per quel che è. Il suo Walt Kowalski è una figura autodistruttiva, antisociale che lo rendono anche così tremendamente ironico nelle sue esternazioni razziste, ma che riesce a redimersi proprio grazie ai ragazzi Hmong che vanno ad abitare vicino a lui. Sebbene la capacità migliore di Eastwood sia quella di dare spessore e carattere ai personaggi in Gran Torino (così come per alcuni di Million Dollar Baby) questa capacità a tratti gli si rivolta contro, perché usa un machete per definire i buoni e i cattivi, affidandosi troppo alla retorica e ad una caratterizzazione sopra le righe. Non è un film perfetto ma c’è ne fossero di più di film così maledettamente belli e imperfetti. Voto: 8
  24. Capisco la diplomazia dei due allenatori, ma cribbio, che partita hanno visto???
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