Perché è il classico opportunismo all'italiana, abbiamo perso e quindi le provo tutte.
Ma il campo era recintato da jersey, siamo stati accomodati in un settore palesemente chiuso, senza servizi igienici dedicati, tantomeno un'entrata dedicata. Per i bagni dovevi fare il giro del palazzo, perché quelli del settore ospiti erano chiusi. Per arrivarci ci hanno spostato il nastro biancorosso che delimitava il settore, segno palese che fosse un settore da ritenere chiuso. Mancava qualsiasi area di ristoro se non una macchinetta automatica, anch'essa dall'altra parte del palazzetto. C'erano cavi della corrente sparsi ovunque, una prolunga davanti ai nostri pieni con due prese attaccate che alimentavano chissà cosa. In campo non c'era mezzo tabellone segna punti, il nulla proprio.
Sarà un bel palazzo, sembrerebbe sia stato rifatto da poco, ma ad oggi è un cesso non omologabile.
Poi qualcuno l'omologazione l'ha data, ovviamente, e qua entra in scena la nostra incapacità a seguire mezza procedura. Che Deangeli non abbia idea che debba firmare il referto in calce è una colpa grave, ma meno grave del fatto che non venga istruito del fatto dal dirigente addetto al tavolo che a questo punto mi chiedo cosa serva. Che la mail di reclamo, già sbagliato di suo per forma come visto sopra, sia stata anche mandata il ritardo (e non di poco, qua nessuno era a Tusla), è ancora più tragicomico.
Sinceramente reputo che sia la più grande esemplificazione del perché questa società, strutturata così come è, non possa andare da nessuna parte.