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Orgoglio Triestino

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  1. I mugugni li sentirai se la squadra gioca male, c'è troppa confusione nell'applicare gli schemi e nel difendere e se chi è in campo non dà il 100%. Ed è anche giusto così, perchè il fatto di sottolineare cioè che non va serve sia ai giocatori (per dar loro una scossa e farli giocare più duri) che allo staff tecnico e società (per adeguare o modificare la metodologia di lavoro e la preparazione degli schemi). I fischi, invece, rischiano di non aiutare, almeno in questo momento.
  2. Ieri Mussini ne ha fatti 20 a Verona (4/6 da 3 e 8 punti solo nell'ultimo quarto), Dominique Archie 18, il loro centrone Benvenuti 16 (con un significativo 7/9 da 2) e Sabin altri 12 (pur prendendosi 29 ! tiri), ma grazie al 46% da 3, Cento nell'ultimo quarto di partita è riuscita a scavare un break che Verona - pur conducendo per tutto l'incontro - non è riuscita a colmare, se non quasi completamente nell'ultimo minuto. Verona è una squadra forte a livello di roster e basa molto del suo gioco sulla difesa. Per il momento fatica un po' in attacco, speriamo continui.
  3. Certo, ci vuole pazienza. E il vero banco di prova saranno le partite dalla quarta all'ottava. Tuttavia è da 4 partite che le percentuali da 3 nostre sono insufficienti, quindi vuol dire che qualcosina comunque non funziona. E butto là anche un altro elemento che forse non si adatta benissimo al nostro basket di A2, e cioè avere due assistenti che si occupano, ognuno, di preparare una singola fase di gioco: Carretto quella difensiva (defensive coordinator) e Nanni quella offensiva (offensive coordinator), cosa del tutto nuova anche per loro, come hanno ammesso. E' ovvio che sia Christian a tirare le somme del lavoro fatto dai due tecnici e a dare delle indicazioni, ma è sempre meglio analizzare i problemi in team e soprattutto nel loro complesso, per riuscire ad avere più punti di vista con cui affrontare le eventuali difficoltà e proporre un maggiori numero di soluzioni (anche perchè magari il singolo sta sbagliando e non se ne accorge). Se metti in campo un quintetto che possa lavorare bene in difesa perchè di fronte hai un certo tipo di avversario non è detto che poi in attacco lo stesso quintetto sia efficace, e questo magari perchè metti doppioni di giocatori o giocatori in ruoli dove faticano di più, se non addirittura fuori ruolo. E il risultato lo si è visto in tutte queste partite con un tourbillon di cambi e di quintetti a volte con poco senso, con il rischio di creare una confusione pazzesca in difesa, in particolare sui cambi e sul perimetro, e poca fluidità nel gioco in attacco. Ecco, secondo me questa cosa - spero solo per il momento - non sta funzionando.
  4. Il piano B si chiama Reyes.... con lui in campo tutto cambia perchè prendiamo rimbalzi, ci assicuriamo punti e falli, possiamo giocare in 1vs1 vicino a canestro e le difese concentrandosi su di lui con gli eventuali aiuti, lasciano spazi per gli altri. Il problema sarà quando incontreremo gente fisicamente più competitiva sotto canestro, in grado di chiudere l'aerea. Dobbiamo dare più continuità all'attacco, con maggiori tagli sotto e uscite dai blocchi per tiri più vicino a canestro, e non basarci solo sul tiro da 3 nei primi 10 secondi dell'azione, perchè è un rischio quando sei sotto o ti giochi la partita punto a punto. Gli avversari hanno capito il nostro gioco e pressano alto sui tiratori. Ma per prima cosa dobbiamo migliorare la fase difensiva sugli esterni: ieri ci hanno di sicuro aiutato con quel misero 3/22 da 3.
  5. Senza Justin Reyes che dà profondità all'attacco, prende rimbalzi, smazza assist e libera spazi per gli esterni, siamo una squadra completamente diversa. Non capisco comunque il motivo di tenerlo seduto in panca per tutto il primo tempo, ok i 2 falli in pochi minuti, ma la partita poteva girare ben prima con lui in campo.
  6. Ragazzi, se andiamo avanti così, la faccenda diventa seria... vuoto spinto a livello offensivo. Continuiamo a spadellare da 3 con percentuali ridicole (2/9 nel primo quarto e 3/12 al dodicesimo) perchè ormai hanno capito tutti che basta marcarci alti, mentre difensivamente siamo spesso in ritardo e con pochi aiuti, con il risultato che per fermare l'1 vs 1 finiamo spesso per fare fallo. Ma Reyes si è fatto male? Stiamo giocando con Ruzzier Brooks e Bossi insieme.
  7. Nonostante una partita scialba, con vari errori e fisicamente non all'altezza, per me è un punto guadagnato, su un campo non facile e contro una buona squadra messa bene in campo. Alla fine abbiamo segnato a pochi minuti dalla fine, indice questo comunque di caparbietà e volontà di recuperare. Peraltro, oltre al consueto ping pong sui vari campi per gli allenamenti e alle trasferte a Fontanafredda, questa settimana c'era anche quella di Verona. Come già detto da alcuni giocatori, è questa la cosa che dà più fastidio, l'essere spesso in viaggio, e non è una situazione che la squadra potrà sopportare ancora a lungo senza che si abbiano ripercussioni sia a livello mentale che fisico. Serve un campo d'allenamento in città o provincia e la disponibilità del Rocco il prima possibile.
  8. Sì, purtroppo c'è competizione perchè Brooks, nonostante si sia trasformato in guardia negli ultimi anni, in realtà è nato come play. Quindi è abituato a portare su palla e tenerla parecchio, palleggiando però a volte troppo a lungo e prendendosi sempre un tot di tiri, e questo, quando gioca insieme a Ruzzier, diventa un problema perchè riduce l'efficacia e il gioco ragionato di Michele, oltre al fatto che non venendo direttamente lui su in palleggio ha una visione più limitata del campo e della posizone degli altri giocatori. Ma la cosa che avevo già visto e sottolineato in precampionato è il fatto che essendo Brooks il pupillo di Christian viene comunque fatto rimanere in campo anche quando sbaglia più volte di seguito o non difende efficacemente sull'avversario diretto (straniero o italiano tiratore da 3). E questo non va bene, perchè se c'erano delle gerarchie iniziali a livello di quintetto base in certi ruoli, si rischia di mandare in sofferenza e di non sfruttare appieno le caratteristiche sia di Ruzzier che - quando sarà a posto - anche di Bossi (preso per fare il secondo, rischia di avere un minutaggio ridicolo diventando terzo play o terza guardia). Si è sempre parlato di 10 titolari anche a livello di minutaggio (cosa che avveniva con Dalmasson) ma in questo momento il coach si sta basando troppo solo su certi elementi che gli danno sicurezza (anche Vildera è poco utilizzato), ma così si rischia di non far crescere la squadra nel suo insieme.
  9. QUesto il link giusto per capire la grave situazione attuale: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/10/04/video/malgrado_la_cura_allo_stadio_rocco_di_trieste_le_zolle_si_alzano_ancora_sul_terreno_di_gioco-13647961/?ref=fbfpi&fbclid=IwAR1DGuF7GX53miBHorTTcGSqAw_nxwzcwaJSQaHWVn-v7AH8rtOKTc7g0y4
  10. Se tiri 32 volte di media da oltre l'arco e ne metti 2,8 su 10 a partita, allora tira solo 25 (anche a Ferrero cambierebbe poco tirare 4 volte invece di 5) e quei 7 che avanzano te li giochi in penetrazione, p&r, 1vs1, spalle a canestro, tiro dalla media in uscita da un doppio blocco... Perchè se va bene segni, se non va tanto bene, ti prendi comunque il fallo e pure i liberi, ma se sbagli probabilmente eviti il contropiede con pochi giocatori in difesa perchè il tiro da 3 quando esce dà quasi sempre origine ad un rimbalzo lungo che, se preso dagli avversari, taglia fuori oltre metà squadra - in particolare i tuoi lunghi - che non riescono a tornare in tempo in difesa. Se sbagli da sotto, invece, anche l'altra squadra avrà più giocatori sotto canestro (che marcheranno i tuoi) e sarà meno probabile prendere un canestro "facile" sul ribaltamento di fronte. Quello che dico è: abbiamo dei cecchini? bene, che tirino, ma se ad un giocatore i tiri non entrano dopo un paio di tentativi, passa al piano B, alternando dei giochi sotto o dentro l'area. Poi puoi ricominciare pure a tirare, ma non andare in frenesia da tiro sempre e comunque, perchè statisticamente, non trattandosi di solo uno o due tiratori forti che ci provano, le percentuali di realizzazione si abbassano.
  11. Sì, ma è già la terza partita nella quale i tiri aperti da 3 non entrano (contro Trapani 26%, ieri 28%), quindi il discorso "se entravano" incomincia a pesare perchè sta diventando una costante. Come dicevo tempo fa dobbiamo costruire più giochi d'attacco interni anche per i nostri lunghi oppure tiri più vicini ad alta percentuale, con p&r e scarichi in penetrazione, perchè da lontano non è detto che ci si prenda. E in questo Ruzzier è fondamentale, ma anche ieri ha giocato relativamente poco (ben 10 minuti in meno di Brooks, nonostante il primo tempo disastroso, e addirittura meno di Filloy che ne ha giocati 25) pur rivelandosi importantissimo per portare a casa la partita nel finale. C'è tanto da lavorare perchè si è scelto un certo tipo di gioco e di giocatori di talento ma che certi ritmi, soprattutto in difesa, non possono tenerli a lungo, vista anche l'età.
  12. Spero solo che adesso tutti, dai giocatori abituati a stare in serie A a quelli che affrontano le partite in surplace, dal coach inesperto di campionati professionistici europei e, in parte, anche alla stessa società e ai tifosi forse troppo entusiasti, abbiano capito dove siamo finiti. In A2 se non si scende in campo ogni sera con l'elmetto in testa e non si gioca con grinta, fisicità, velocità e soprattutto cattiveria in difesa, si rischia di perdere anche con la squadra più scarsa o con un solo straniero. E la prima cosa da fare è mettere a posto la difesa sugli esterni, nostro punto debole al momento, perchè non possiamo continuare per la terza partita di seguito a prendere quasi 40 punti da oltre l'arco dei 6,75 con gli avversari che tirano sempre con il 40%. Essendo una delle favorite, nessuno ci regalerà nulla e la promozione dovremo conquistarla sul campo: di talento ne abbiamo, ma dobbiamo riuscire a sfruttarlo, e questo può avvenire solo se la squadra, nonostante alcune carenze atletiche, riuscirà ad essere messa in campo in un certo modo.
  13. Questa è la A2, ritmi a volte frenetici, difese a zona o match-up come ieri per Vigevano, buona serata di un paio di giocatori, magari dalla lunga, e diventa complicato per qualsiasi squadra vincere. Tra l'altro ieri Trapani ha fatto fatica a contenere sotto canestro Battistini e Wideman (e in questo servirà l'arrivo di Horton) con Mollura appena rientrato e con pochi minuti giocati, oltre ad una giornata non ottimale di Rodriguez (solo 12 minuti per lui e 4 punti). Ma avendo un giocatore come Notae che ne segna 26 senza dipendere troppo dal tiro da 3, la partita l'hanno comunque portata a casa (e comunque sempre 90 punti han fatto).
  14. Io ho qualche dubbio sulla scelta di alcuni giocatori e la copertura di certi ruoli, in particolare a livello atletico (solo Reyes è in grado di giocare 1 vs 1 e di attaccare direttamente il ferro) e di efficacia difensiva (sugli esterni secondo me non siamo messi benissimo da questo punto di vista, in particolare contro certi play e guardie straniere particolarmente veloci o atletiche). Anche l'impiego a volte troppo prolungato di Brooks, tenuto in grande considerazione dal coach, spero che non crei disequilibri a livello tattico e di prestazioni da parte di alcuni compagni. Se si riuscirà a giocare molto di squadra, sostenuti da percentuali almeno decenti da 3, le cose andranno bene, in caso contrario temo che contro certe squadre faremo gran fatica.
  15. Come scritto dall'inizio, secondo me due sono le incognite: l'adattamento dei giocatori ai nuovi metodi di allenamento e agli schemi di gioco (e, quindi, la tenuta fisica e mentale della squadra fino a fine stagione) e quello di Christian al basket europeo. La verità la scopriremo solo tra un mesetto dopo le gare contro Fortitudo, Verona e Udine.
  16. Si è anche fatto dare in gestione per 30 anni il palazzetto di Trapani appena rinnovato che ha 4.575 posti a sedere, quindi più che a Treviso e Varese, giusto per farsi un'idea.
  17. Horton a vederlo non è granchè a livello fisico per essere il classico centro americano: muscolarmente non è un mostro, con la testa leggermente incassata nelle spalle, si muove un po' al rallentatore avendo delle lunghe leve, ma compensa con un buon tiro dalla media ed una mano sensibile e, grazie all'altezza e alle lunghe braccia e gambe, oltre a prendere rimbalzi arriva facilmente oltre il canestro per gli alley-oops e le ricezioni alte in mezzo all'area dal pick and roll.
  18. E' ovvio che le squadre con disponibilità economiche e forte volontà di salire potranno intervenire durante la stagione, ma ricordiamoci anche che il campionato sarà lunghissimo, con varie pretendenti, ma soprattutto - continuo a ripeterlo - sarà fondamentale partire bene in campionato per poter chiudere la prima parte al primo posto. E questo perchè, durante la successiva fase ad orologio, essere in testa consentirà di affrontare in casa tutte le big dell'altro girone e quindi, ai successivi playoff, di potersi giocare tutte le partite decisive in casa con il PalaRubini ben pieno. Quindi, è ovvio che l'importante sarà arrivare in forma alla fine, ma già adesso il tempo per trovare degli equilibri di squadra, sia a livello tattico che atletico, non è tantissimo e, in questo, Trapani è più avanti di noi.
  19. Mollura ha sempre giocato da ala grande/centro e per me sarà il 4 titolare, con Pullazi (buonissimo giocatore come abbiamo visto) a dargli il cambio e a ruotare anche da 5 quando serve, visto che - in attesa del lungo straniero - il centrone di riserva è Renzi, il quale con i giocatori più piccoli e veloci ha qualche problema in difesa. Mobio andrà a fare il 3 atletico con Mian ala piccola tiratrice, Notae e Imbro play, Rodriguez e Marini guardie. Sono coperti in tutti i ruoli, ogni giocatore può ricoprire 2 o 3 posizioni, con le riserve che sono praticamente a livello dei titolari, seppur con delle differenze tecnico-atletiche che possono sfruttare per adattarsi alle varie squadre. Quando avevo scritto dell'annuncio di Notae a Trapani, la notizia è passata un po' in silenzio qui sul Forum, ma si tratta di un giocatore molto forte che potrà fare la differenza in A2.
  20. Condivido il discorso sulla necessità di dare ancora tempo alla squadra e al coach di ingranare, a Trapani però mancavano i due pezzi migliori sotto canestro, e cioè il capitano Mollura (che i suoi 10 punti di media li mette e gioca da 4) e uno straniero, cioè il centro titolare. Non ho capito, però, chi ci mancasse: alla fine eravamo al completo, al netto della condizione atletica ancora non ottimale di Reyes e del rientro, comunque sufficiente, di Vildera e, quello molto meno soddisfacente, di Bossi.
  21. In base ai posti disponibili ed esclusi alcuni settori non in vendita, dovremmo essere attorno ai 2.300 abbonati.
  22. Fortitudo oltre quota 4.000 abbonati. Per noi l'importante sarà vincere le prime 5/6 partite e probabilmente i numeri degli spettatori saliranno. Ovviamente con le partite di cartello il pubblico di sicuro risponderà bene, ma bisogna ricreare quell'entusiasmo che la retrocessione ha in gran parte tolto. Purtroppo solo i risultati - magari conditi da un gioco piacevole e divertente - potranno farlo, come è avvenuto l'anno scorso da dicembre in poi.
  23. Il tour del PalaTrieste con gli incontri con Christian ed Arcieri avviene ad estrazione tra gli abbonati.
  24. Attenzione che nella prima fase di campionato è fondamentale arrivare primi per evitari rischi successivamente in quanto la fase ad orologio può rivelarsi molto insidiosa per la classifica finale prima dei playoff, dato che i punti ottenuti in quest'ultima si sommano a quelli della prima fase. E il rischio di scivolare in classifica è dovuto al fatto che nella fase ad orologio ogni squadra incontra in casa le 5 dell'altro girone che si sono posizionate alle sue spalle in classifica e in trasferta le altre 5 arrivate davanti a lei. Ma arrivando primi nella prima fase, in quella ad orologio si affronterebbero in casa la 2,3,4,5 e 6 dell'altro girone e in trasferta la 12, 11, 10, 9, e 8 (cosa più fattibile). Quindi per avere il vantaggio di giocare in casa contro le più forti, e quindi avere una griglia playoff ottimale, è fondamentale arrivare primi subito.
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