
Orgoglio Triestino
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Sappiamo che Udine sotto canestro non è messa benissimo, ma anche se Delia segna poco e non ha una verticalità eccezionale, con lui in campo probabilmente Skeens non avrebbe preso 18 (!) rimbalzi e segnato 21 punti per un 39 di valutazione... E' anche da dire che Udine all'ultimo quarto ne ha piazzati 30 di punti, riaprendo la partita, e se anche Caroti, Monaldi e Ikangi per una volta han fatto da schifo da 3, per contro Clark (4/7) e Alibegovic (4/8) male non han tirato. Meglio per noi.
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La squadra ad inizio campionato giocava male, ma è riuscita a vincere comunque grazie soprattutto al talento di alcuni (Reyes su tutti), inutile negarlo. Poi sono arrivate le brutte sconfitte contro Trapani, Cento, Bologna e Verona, dove la squadra ha mostrato tutti i suoi limiti e ci siamo sciolti davanti alla prime difficoltà soprattutto per la mancanza di automatismi e di schemi adeguati. Difendevamo malissimo, soprattutto sugli esterni, non avevamo un gioco corale, c'era molta apprensione in campo e fretta nel tiro, inoltre alcuni giocatori erano fuori ruolo. Dopo quelle 3 sconfitte in campionato si sono iniziati a vedere dei cambiamenti, a livello di spaziature, di posizioni in campo, di gioco più interno, di circolazione palla e soprattutto di difesa. Ci sono state le vittorie al fotofinish - anche grazie ad un po' di fortuna - contro Piacenza e Udine in casa e poi, piano piano, già contro Cividale la squadra ha mostrato dei miglioramenti sensibili, continuando a prendere sempre più fiducia e inanelando la serie di 6 vittorie. Una parte di noi sostiene che questo è dipeso dal quasi obbligato adattamento del coach al tipo di basket giocato in A2 e altri al fatto che invece si tratta di una semplice e naturale crescita della squadra. Ma adesso io vedo quasi sempre solo un recuperato Ruzzier portare su palla, vedo Brooks giocare da guardia tiratrice e non da play, vedo un Ruzzier che gioca più tranquillo, con fiducia, portando per mano mano la squadra (smazza assist, penetra e ieri si è pure messo a realizzare da 3), vedo un Brooks che fa viaggiare la palla invece di "pomparla", perde meno palloni, ma soprattutto segna con continuità e tira ancora meglio da 3 rispetto ad inizio campionato (nelle ultime 3 partite ha tirato con il 60% di media da oltre l'arco: 15/25). Vedo una difesa che funziona sia sugli esterni che dentro l'area, con cambi di uomo rapidi e raddoppi (facciamo ancora fatica sulle penetrazioni al ferro dei piccoli o con i lunghi stranieri dotati di verticalità). Vedo dei tiri in uscita da dei blocchi portati con precisione, e, novità di ieri, delle bellissime penetrazioni con scarico e ulteriore passaggio per un taglio dentro o a trovare il tiratore libero sul perimetro. Cioè sprazzi di bel gioco. Quindi qualcosa è cambiato: nelle posizioni in campo, negli schemi di attacco, nelle rotazioni difensive e nell'impegno che i giocatori mettono in campo. Niente più "ciapa e tira" o Justin vs 5, ma del basket giocato. Le critiche c'erano quando si giocava male, ed era giusto farle. Adesso la squadra è migliorata perchè, a mio parere, oltre ad una maggiore conoscenza di tutti, si sfruttano meglio i giocatori per le caratteristiche che hanno. Sarà sufficiente contro le squadre non di media-bassa classifica? Se consolideremo il gioco a livello di schemi (ognuno sappia sempre cosa fare) e la concentrazione nell'applicarli, come ho già scritto, secondo me sarà il nostro maggior talento a fare la differenza.
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Ieri Verona l'ha vinta, come al solito, grazie alla difesa molto aggressiva e fallosa e alla prestazione super in attacco di Devoe e alle triple nei momenti decisivi di Stefanelli. Cividale, come sempre, non molla mai ed è riuscita quasi a rimetterla in discussione nel finale con il solito Redivo e l'instancabile "motorino" Rota, ma ha pagato la poca esperienza (22 anni di media soltanto) e la stanchezza l'ha penalizzata un po' a livello di lucidità negli ultimi minuti. Ieri partita sottotono di Miani e non ho capito il perchè dello scarso impiego di Marangon (forse avrebbe potuto contrastare fisicamente ed atleticamente l'imprendibile Devoe in difesa). Arbitraggio in pieno stile A2 con tante mani addosso in difesa e falli non fischiati su molte penetrazioni al ferro (Redivo è riuscito comunque a segnare in un paio di occasioni), ma soprattutto nessuna sanzione pesante per Dell'Agnello ed Esposito dopo le reazioni esagerate dei due a seguito del fallo del primo su Penna. Un gesto assurdo ed estremamente violento di Dell'Agnello, assolutamente da condannare e penalizzare, anche perchè Penna si stava fermando sotto canestro e non avrebbe tirato.
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La campagna "Be Bold" ha fatto circa 800 abbonati, da sommare ai 1900 iniziali della "Audaci". Peraltro non ha molto senso paragonare la prima parte di stagione senza considerare il livello di roster per la categoria e le aspettative o l'obiettivo stagionale. L'anno scorso eravamo messi malissimo ad inizio stagione con il roster e l'obiettivo era la salvezza, quest'anno come giocatori siamo nei primi posti e la società ha proclamato di voler tornare subito in serie A.
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Al termine dell'ANDATA dell'anno scorso si viaggiava ad una media di 2.483 spettatori. Al ritorno, grazie anche ai risultati delle ultime due partite dell'andata vinte contro Scafati e fuori casa contro Treviso, e poi anche a Venezia, le cose sono radicalmente cambiate, con una media secondo di almeno 4.500 spettatori (con Milano e Bologna ben oltre i 6.000).
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Intendo dire che Brooks prima giocava di più a spese di Ruzzier, portava molto più palla e rallentava il gioco, faceva molto più il play, relegando Ruzzier ad essere meno centrale, ad avere meno visione del canestro, ora sempre meno, tant'è che anche Bossi incomincia ad incrementare il minutaggio. Candussi sta facendo molti allenamenti specifici per essere più pericoloso vicino a canestro, e quando Reyes andava in isolamento si ritrovava 1 vs 5 perchè il resto della squadra non creava gli spazi necessari. Se ricordi il nostro attacco era quasi solo "tiro da 3 senza se e senza ma o palla a Reyes" e Christian era soddisfatto e sorridente comunque perchè si vinceva, prima di prendere le 3 tranvate consecutive...
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Ma figurati se cambiano idea per le opinioni di giornalisti o tifosi che fischiano la squadra, ma di sicuro un pensierino ad adattare il gioco a quello che trovi in questo tipo di campionato e dopo le figuracce rimediate, per me l'hanno fatto. Perchè quando giochi male e con poca fluidità, perdi palle stupidamente, tiri senza costruzione da 3 appena libero e perdi a Cento con dei controparziali pesanti, prendi una batosta in casa con la F non riuscendo quasi mai a tirare libero ne' a penetrare in area, perdi malamente a Verona e rischi pure contro Piacenza e Udine in casa vincendo all'ultimo minuto, è ovvio che le cose non funzionano. Ricordo che in alcune occasioni, nei momenti difficili durante un paio di partite interne, i 2 assistenti avevano provato a suggerire a Christian delle alternative a livello di schemi, però platealmente respinte dal coach. Secondo me, anche intelligentemente, qualcosa anche a quel livello è cambiato. Ed è evidente come il gioco sia stato modificato sensibilmente. Adesso si vedono schemi con blocchi per i tiratori, spazi creati dai lunghi per le penetrazioni dei piccoli, migliori spaziature e le posizioni, atteggiamenti e ruoli sono finalmente più chiari: Brooks non porta più palla palleggiando per 15 secondi prima di passarla e gioca da guardia, il minutaggio è calato e proporzionalmente quello di Ruzzier è salito, insieme anche a quello di Bossi, Reyes non gioca più 1vs5 ma gli viene creato il giusto isolamento, Candussi tira molto più da sotto, Campogrande e Filloy escono più spesso da dei blocchi costruiti, Vildera esegue dei giochi a due con il play o prova il passaggio sotto per il taglio delle ali. Ma è soprattutto la sensazione di improvvisazione ed eccesso di velocità e poco ragionameno nel fare le cose, sbagliando troppo, che si vede sempre meno.
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Che la squadra abbia cambiato modo di giocare è evidente. Che si cerchi di più la profondità, il tiro da sotto con Reyes, Candussi e Vildera, le penetrazioni a canestro di Ruzzier e Brooks, che non si spari subito sempre e comunque dalla lunga appena il giocatore libero riceve la palla come accadeva nelle prime partite di campionato, appare chiaro e soprattutto questo fornisce più imprevedibilità in attacco. Il gioco inoltre è diventato più corale e soprattutto ragionato, con un netto miglioramento dei meccanismi difensivi, in particolare ci sono anche alcuni accorgimenti in base al tipo di avversario che via via si incontra. Il passo successivo sarà una gestione migliore nei momenti difficili o di rientro degli avversari, un'ulteriore rapidità nel giropalla per vie esterne e un maggior utilizzo dei nostri 3 con l'uso di blocchi e con dei tagli in backdoor. Il tiro da 3 resterà un elemento importante viste la caratteristiche dei nostri giocatori, ma, finalmente, non sarà più o quasi l'unica arma alla quale aggrapparsi in particolare nei momenti di difficoltà.
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Per recuperare Ferrero, almeno a livello balistico, secondo me dovrebbe ricevere lo scarico per il tiro da 3 non vicino all'angolo (schema ormai classico di Christian perchè il canestro è più vicino e quindi, in teoria, a maggior percentule di realizzazione) ma in posizione centrale o leggermente disassata sulla sinistra. Vedendo meglio il canestro secondo me i numeri potrebbero migliorare sensibilmente. Anche in alcune buone partite degli anni scorsi, tra le quali quella monstre fatta qui a Trieste, si vede che il tiro gli esce più naturale da quelle posizioni. E' un po' quello che accadeva a Gaines l'anno scorso quando, giocando spesso da ala piccola anzichè da guardia, era posizionato lungo la linea laterale ed era costretto spesso a tirare quasi dall'angolo, con poco spazio, senza ritmo e con un limitato movimento dopo la ricezione, cosa che si vedeva bene quanto fosse per lui "limitante" e penalizzante.
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Partita vinta grazie ad una cosa che a gran voce più di qualcuno chiedeva fin da inizio stagione, e cioè la difesa: aggressiva sul perimetro con cambi rapidi sugli esterni e il portatore di palla, e una buona ed efficace chiusura dell'area corroborata da un evidente perfezionamento degli automatismi. Abbandonato il "corri e tira senza pensare" si inizia a vedere un basket più adatto ad una A2, con più gioco interno, giocatori più presenti a livello di concentrazione, maggiormente disposti e pronti a giocare "di fisico", prendendo botte e restituendole in modo più intelligente (vedi Candussi). Ottima in tal senso la difesa aggressiva di Deangeli e di Brooks su Allen. Si inizia, insomma, a vedere una squadra meno stile college e più europea. Segnali di miglioramento ce ne sono stati anche a livello offensivo con una più ragionata gestione dei tiri, una limitazione della palle perse ed un maggior e - finalmente - continuo attacco al ferro da parte di Ruzzier e Brooks (domenica più guardia che play) e di servizio palla vicino a canestro ai nostri lunghi, che hanno fatto davvero male nel pitturato alla difesa forlivese (quasi il 60% dei punti sono venuti da lì). Per contro anche qualche problema in attacco a causa della zona di Martino che ha consentito l'ennesima rimonta degli avversari, cosa che ha poi permesso a Forlì di giocare punto a punto, andando pure in vantaggio un paio di volte nell'ultimo quarto, con il rischio di rimettere in discussione la partita a pochi minuti dalla fine. Per fortuna Ruzzier ha fatto quello che sa fare prendendo nel finale in mano la squadra da vero leader, Brooks ha piazzato un paio di canestri piedi a terra da buonissimo tiratore qual'è e Reyes e Candussi hanno preso i rimbalzi e i falli decisivi per dilatare il vantaggio finale. Benissimo i due punti che ci riavvicinano a Bologna, perdente in casa contro una buona e solida Verona. Nel girone di ritorno, a parte gli scaligeri, dovremo affrontare tutte le dirette pretendenti fuori casa: speriamo di arrivare ai singoli appuntamenti in piena forma e con un gioco simile a quello del primo e ultimo quarto ma portato avanti per tutta la partita. Ad ogni modo sarà come sempre la difesa a decidere. PS Finalmente un Christian che perde l'aplomb sorridente e si incazza come si deve a bordo campo sia con gli arbitri che per qualche atteggiamento rilassato di alcuni giocatori. Questo sarà un bene a livello di stimoli e di gestione nelle partite che conteranno più avanti.
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Christian ne ha cambiati 5 alla volta proprio per punire l'atteggiamento di sufficienza che aveva visto nelle azioni precedenti, e sono parole di Candussi. La gente qui a Trieste vuole anche vedere del bel gioco, magari ancora a sprazzi, e giocatori che si sbucciano le ginocchia per salvare una palla e lottino fino alla fine per la maglia che indossano. E' questo che permetterà di riempire nuovamente il PalaRubini. Vincere è importante, ma a questo punto del campionato, è importante anche iniziare a farlo in modo convincente.
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Forlì ha molti giocatori di esperienza per la categoria, che sanno segnare e difendere, a volte anche in modo sporco e con le mani addosso, cosa molto utile in trasferta. La vittoria sarà importante, ma il vero cambio di marcia in campionato, sia della squadra che dei tifosi - con il relativo azzeramento delle legittime perplessità iniziali -, lo si avrà solo in base al gioco espresso e alla gestione dell'incontro da parte del coach.