questo lo dicono i comunisti 3.0 che non vogliono dichiararsi comunisti, il fascismo è stato prima un movimento poi un regime molto sfacettato e duraturo su cui si può argomentare senza cadere nelle stronzate del "male assoluto"... viceversa la democrazia, o meglio il sistema parlamentare, si può criticare per la sua tendenza a finire strumento dei poteri forti, quindi democrazia di facciata ma dittatura di sostanza, in entrambi i casi chi mette etichette, in particolare tacciando di fascista colui con il quale non si è d'accordo, ma va bene anche complottista, terrapiattista, negazionista, è un fenomeno già studiato negli anni 50 che il filoso ebreo tedesco Leo Strauss battezzò "reductio ad hitlerum".... nei tempi più moderni c'è una ricerca simile ma applicata ai nuovi mezzi di comunicazione chiamata "legge di godwin" che calcola in quanto tempo una discussione qualsiasi sorta sui social finisce con l'accusa di una parte all'altra di "nazismo" per delegittimare l'avversario e troncare la discussione.