Salvo presentarsi in ventimila alla finale playoff, peraltro raggiunta esattamente da chi adesso è molto facile denigrare.
Sì, lo so bene che la mentalità a Trieste è questa, ci convivo purtroppo mio malgrado da anni.
Vedi Kaiser, lungi da me pensare che vada tutto bene, o che Mauro non abbia commesso (e commetta) errori.
Hai voglia...
È un accentratore, ed è un errore.
Vuole avere l'ultima parola, e spesso è un errore.
Fa più cose di quelle che dovrebbe, altro errore.
Sul mercato non è il miglior ds possibile, e questo più che un errore è un limite.
Fin qua, tutti d'accordo.
Dopodiche', mi permetto qualche osservazione.
La prima.
Noi siamo, piaccia o no, una società anomala.
Che può permettersi, con tutti i suoi limiti, di viaggiare a livelli che la realtà misera e micragnosa del territorio non consentirebbe neanche vagamente.
Con i limiti e i difetti di cui sopra, ci mancherebbe, ma tutto sommato fra una C da alta classifica e una Eccellenza senza la certezza di vincerla io continuo a preferire la prima.
Un amico tifoso del Napoli rileva spesso che ADL ha un sacco di difetti, proprio tanti, ma che tutto sommato fra lottare fra le prime in serie A e andare in Champions tutti gli anni e fare i playoff di C senza neanche vincerli, come capitava qualche anno fa, lui sceglie la prima opzione, e io faccio fatica a dargli torto.
Nonostante questo, gli "ADL vattene" a Napoli si sprecano non meno che a Trieste i "Milanese cambia mestier", che può essere un valido incentivo se non si tiene conto del fatto che via Milanese il proprietario lo sorteggi a scelta fra politici di basso calibro o malavitosi assortiti, tutta roba di cui abbiamo una certa esperienza.
Il discorso "Mario se va avanti cussì se stufa" invece parte da presupposti di non conoscenza, ma neanche minima, di come stiano le cose.
Mario che secondo te sta per stufarsi ha infatti appena investito per un impianto sportivo una cifra che il doppio di quella già considerevole con la quale finanzia ogni anno la squadra, e se un giorno si stuferà sarà leggendo facebook (qua i toni sono decisamente più morbidi), dove tutti sono esperti e tutti danno consigli, dimenticando un piccolo particolare: se tu, Kaiser, sei un multimilionario e decidi di girare un kolossal a Trieste per dare un lavoro a tuo figlio che fa l'attore, tua figlia che fa la regista, tuo nipote che fa il produttore ecc.ecc., io potrò anche eccepire che con Stanley Kubrick il film sarebbe venuto meglio, a patto di dimenticare che semplicemente quel film non ci sarebbe mai stato...
Chiarito questo, secondo punto:
si fa passare come disastrosa una gestione che ha avuto alti e bassi e all'interno della quale sono stati commessi certamente degli errori, ma che disastrosa non è stata neanche vagamente.
Se permetti, al primo anno l'obiettivo era salvare una squadra con un piede e mezzo in Eccellenza.
Fatto.
Al secondo, salire immediatamente in C.
Fatto, al primo tentativo.
Poi, dopo un anno di consolidamento in cui spero nessuno si attendesse la promozione, si è puntato a salire in B.
Obiettivo che ogni anno nel nostro girone si pongono cinque o sei squadre con budget sovrapponibile al nostro e spesso superiore, per cui un semplice calcolo matematico rileva che non salire è, e rimane, assai più probabile rispetto a riuscire a farlo.
Comunque, al primo tentativo siamo arrivati a due minuti dalla B, quelli che mancavano alla fine quando un arbitro (capita, non parlo di malafede e lo sai) non vede un rigore evidente che, se trasformato, ci porterebbe adesso a parlare di altre partite.
Capita, sono le sliding doors della vita ma mi riesce difficile considerarla una annata negativa.
Dunque ci si riprova, mettendo su una squadra che gli osservatori che la C la seguono per mestiere (quindi non tu o io) considerano all'unanimità di altissimo profilo e favorita per la.promozione.
E che invece fa male, ma viene rinforzata a gennaio e in piena rimonta verso i primi posti (è la squadra con più punti nel girone di ritorno) viene fermata dal Covid con quel che ne consegue, ovvero i playoff ma partendo da posizioni di rincalzo dalle quali salire è quasi impossibile.
Ciononostante si passa il primo turno vincendo in trasferta, e si passerebbe ragionevolmente anche il secondo se (altra sliding door) l'arbitro se la sentisse di assegnare anche qua un rigore tanto evidente quanto decisivo nel finale.
Ma resta, ne convengo, una stagione comunque nel complesso negativa.
Che però, se permetti, non cancella le precedenti.
Arriviamo a oggi, e a una squadra costruita "a pene di segugio" (cito il tuo tecnicismo).
Peccato che quella squadra non l'abbiamo mai vista, per la ragione piuttosto intuibile che tredici infettati dal Covid (con tutte le conseguenze fisiche che ne derivano, spesso per parecchie settimane) e una serie mondiale di sfighe (Ioime mai avuto, Procaccio frattura prima della prima partita, Litteri iniziato benissimo poi Covid e tutt'ora fermo e debilitato, Gomez che salta mezze partite, Boultam che si fa male e ne salta dodici, Paulinho che si rompe i legamenti, ecc.ecc.) rendono se permetti gli insulti e le patenti di incompetenza un pelo gratuiti, anche perché dei problemi fisici sopra citati non ce n'è uno (Covid compreso) riconducibile ad acquisti incauti (Ioime ha sempre giocato, Gomez pure, Paulinho, Boultam e Procaccio non hanno precedenti di infortuni).
Allora, in un mondo normale, il tifoso di queste cose tiene conto, ed evita magari di dare giudizi questi sì "a pene di segugio" su una realtà che non è fin qua neanche vagamente quella che si era costruita e immaginata, e non lo è per le ragioni suddette, e non per colpa di qualcuno.
Tenerne conto nei giudizi sarebbe a mio parere dimostrazione di intelligenza, invece leggo che il Mantova meritava di vincere (ed è verissimo) dimenticando che allo stesso modo noi avremmo meritato largamente di vincere domenica scorsa, e personalmente mi terrei volentieri i tre punti anziché uno se non fosse per il fastidio che quando le cose vanno bene a livello di buona sorte facendo risultati immeritati piove me**a dai social, e quando invece vanno male perché si raccoglie meno di quanto meritato piove me**a uguale.
Leggo di gente sconvolta perché a Mantova siamo andati ad accontentarci del pari.
Ma secondo voi, un allenatore dell'esperienza e delle capacità di Pillon, se sa che ha i mezzi per andare a vincere a Mantova non prova a farlo?
Ma se invece realizza che dovrà andarci facendo a meno del suo centrale più veloce e affidabile, del migliore fra i suoi centrocampisti di quantità e di entrambi i terminali offensivi, va a prendersi il punto in attesa di tempi migliori.
Sarà incompetente anche lui, cosa devo dire....