È un modo di vederla.
Totalmente rispettabile.
Un altro è che di fronte a investimenti milionari e intuizioni di marketing sorprendenti (il riscontro enorme a tutti i livelli sulle magliette è qualcosa per me di totalmente incomprensibile, ne abbiamo parlato anche in privato) francamente mi passa non in secondo ma in quindicesimo piano il basso livello della grafica degli abbonamenti.
Tanto più che ieri chi si è abbonato ha ricevuto in tempo reale la tessera plastificata, cosa a mia memoria mai accaduta prima, e mi risulta che grazie a due postazioni diventate tre solo in rari momenti di necessità, l'attesa per chi è andato ad abbonarsi non abbia mai superato i pochi minuti.
Il tutto mentre continuavano ad arrivare da mezzo mondo ordinativi di magliette (un meccanismo, lo ripeto, per me incomprensibile ma comunque affascinante).
Ora, in tutto questo, mentre si sta allestendo una squadra coi fiocchi, francamente le baruffette di chi si sente privato di presunti diritti acquisiti negli anni mi danno abbastanza fastidio, e magari mi sbaglio ma mi sembrano solo un modo per difendere diritti che si ritenevano acquisiti e che vengono invece scavalcati da una realtà in mutamento.
Su una cosa hai ragione da vendere: se il modo di approcciarsi di qualche rappresentante della società è andato oltre le righe a livello di educazione e rispetto della controparte, questo va stigmatizzato senza se e senza ma: rispetto ed educazione sono la prima cosa.
Ma se invece scendiamo su cose concrete, e i pissi pissi bau bau che arrivano alle mie orecchie su percentuali sulla rivendita che diventano più basse dopo l'ingresso di TicketOne, allora diventa un discorso di bottega che stona con la retorica del "ci siamo sempre stati, abbiamo fatto tanti sacrifici" e tutta la retorica che ammanterà la conferenza stampa.
Ho già espresso la mia opinione, e non la cambio: siamo in presenza di investitori che a livello di capitali messi in gioco non hanno precedenti in questa città, e di una società che può e deve migliorare.
Ma che una crescita passi anche attraverso il cambiamento di logiche che esistono da decenni ma non per questo devono essere considerate giuste e acquisite nei secoli dei secoli, a me continua a sembrare fisiologico.