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LungomareNatisone

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  1. Andate su Twitter e digitate Triestina 😊 Per quanto riguarda lo stemma, per me va riammodernato. Se faranno un nuovo logo più minimal con la stessa forma dello scudo, un alabarda e la stella me lo farò andare benissimo. Non c'è scritto da nessuna parte che devono esserci per forza le scritte us e triestina con due font diversi e in disordine
  2. Un capolavoro. E finalmente senza quel - graficamente parlando - obbrobrio de stemma ufficiale. New vintage totale, esattamente quello che mi aspettavo da quando Ted Philipakos è venuto qua. Unica pecca che xe troppo poco sciatta per el pessimo gusto del triestin medio e quindi venierà comprada più oltre el Lisert che a Trieste
  3. Per mi el roster de centrocampo ideale saria Correia (Parlanti) - Voca (Celeghin) - ****** (Ballarini) + Jonsson Gunduz in prestito, via fofana e via l'irritante Vallocchia che immagino gabi mercato ma in sta squadra c'entra come el frico in un buffet qualsiasi de Trieste
  4. Quando torno da Lignano imbastiamo un aperitivo in cui pagherò i miei debiti a te, ndocojo, gimmi, contea e il quinto che non mi ricordo più chi fosse
  5. Desso Caio te risponderà qualcosa tipo "te ga frainteso, xe un discorso lunghissimo"
  6. No xe campanilismo, xe ignoranza. Un conto xe no saver posizionar una città nel posto esatto, un altro dir che Rimini xe in Emilia o Bolzano in Trentino Chiuso ot e mi scuso
  7. Non generalizzare dai😊 Da giornalista, se c'è una cosa che odio sono i miei colleghi che non conoscono la geografia. Ma la geografia è un problema per gran parte della mia generazione, e ancor più per quelle dopo, perché la geografia a scuola si fa poco e male
  8. I ga dovù prenotar tutto eataly per rivar a farlo star
  9. A mi me ricorda Kalin che esultando con noi tifosi me da una comiada e involontariamente me verzi el labbro inferiore. Per sta squadra go perfin versà sangue anche nei momenti difficili
  10. Per me fu una pura casualità, semplicemente il Mundial capitò nel pieno di una transizione da un paese in cui politicamente veniva preso tutto sul serio a un paese in cui si viveva tutto con parecchia - forse troppa - leggerezza. Lo si nota anche nella musica che andava per la maggiore*. Gli anni 70 sono gli anni dell'impegno, in cui un Battisti o un Graziani venivano bollati come fascisti solo perché non "impegnati" (che poi è una cagata: Battisti ha inciso in quegli anni Il Nostro Caro Angelo che è un capolavoro anti-chiesa, Confusione contro l'inquinamento, Ma è un canto brasileiro che mette alla berlina la pubblicità e tanti altri esempi di impegno sociale). Gli anni 80 sono gli anni di People from Ibiza e Cicale. Quindi gli anni di piombo son finiti grazie a Den Harrow e Heather Parisi? * pure Vasco, che a fine anni settanta cantava Ambarabaccicicocò, negli ottanta era solo ed esclusivamente generazionale con pezzoni come Siamo Solo Noi...
  11. In Inghilterra e soprattutto Francia hanno ovviato con le academies. In Francia ti formano fin da ragazzino, e se non righi dritto ti rimandano nella banlieue da dove arrivi a calci in c**o. Ma dopo aver saltato due mondiali di fila, oggi a distanza di vent'anni si presentano a ogni mondiale ed europeo con 23 fenomeni o quasi In Inghilterra invece hanno il coraggio di lanciare i giovani presto, infatti quel che dici è verissimo e mi trova d'accordo. D'altronde anche qua si faceva così. Rivera nell'Alessandria, Baggio nel Vicenza o Mancini nel Bologna erano titolari in A a 16/17 anni, Pafundi non trova spazio in una squadra di bassa classifica e lo spediscono a Losanna...
  12. Non si può non notare come l'unico vero fuoriclasse italiano di quest'epoca sia Donnarumma ovvero l'unico che gioca nell'unico ruolo dove la tecnica individuale è tutto, checché se ne dica sul fatto che nel calcio moderno il portiere deve giocare coi piedi e con la squadra etc etc Per il resto, l'Italia non produce più protagonisti di livello assoluto in nessun altro ruolo dopo averlo fatto per decenni e decenni. In quasi ogni generazione c'erano fenomeni in ogni zona del campo. Dai terzini - Zambrotta, Maldini, Cabrini, ai centrali o liberi e stopper - Vierchowod, Chiellini, Nesta, Cannavaro, Scirea, Baresi, passando per i giocatori di qualità a centrocampo - Pirlo, Tardelli, Conti, Albertini - o i mastini - Gattuso e Oriali - a quelli che univano entrambe le cose come un De Rossi. Oggi ci difendiamo tutto sommato, con difensori e centrocampisti discreti, ma dalla trequarti in su il confronto è impietoso. Per decenni avevamo fantasisti o numeri 10 come Rivera, Mazzola, Baggio, Del Piero o Totti senza scomodare gente come Zola o Mancini che in nazionale hanno inciso poco. E i centravanti? Da Riva o Vieri o Toni o Paolo Rossi siamo passati a Scamacca. E di chi è la colpa? Degli allenatori delle scuole calcio, che hanno tralasciato la tecnica individuale per l'estetica del gioco di squadra fin dagli esordienti ingabbiando e tarpando le ali alle qualità individuali, della federazione che vieta tassativamente il muro o il pallone appeso per imparare a colpire di testa perchè non è moderno, del cambiamento della società con i ragazzini che oggi praticano calcio 4 ore a settimana ad allenamento con gli allenatori di cui sopra mentre una volta oltre alle ore di allenamento con i "Rosario Sbano" di turno giocavano altre 10/15 ore a settimana in cortile, in ricre o in oratorio. Non voglio credere che un paese che viva di calcio non riesca più a produrre fenomeni dai tempi di Giuseppe Rossi. Che peraltro si è formato allo United, in una academy seria e lontano dalla comfort zone, per suffragare la tesi di Ndocojo. Secondo me il talento chiamiamolo "naturale" c'è, ma non viene coccolato e perfezionato. E quindi il centrale non sa più marcare perché tanto a zona non è colpa di nessuno, il regista non ha più la personalità per andare aldilà del passaggio al compagno più vicino, il terzino non ha più il coraggio per arrivare sul fondo a crossare ma dalla trequarti la butta in mezzo per non rischiare di perdere palla, il numero dieci o l'ala non puntano più l'uomo ma scaricano al compagno più libero e il centravanti non ha più quel sano egoismo che ti porta a vivere per il gol e basta perché ormai deve giocare con la squadra. Se fin dalle giovanili non si incentivano i buoni giocatori a responsabilizzarsi prendendosi dei rischi, dove ca**o si vuole andare? Mancini ha avuto il merito di aver assemblato in poco tempo una macchina perfetta dai cocci di un gruppo che era appena rimasto fuori dai mondiali dopo 60 anni e che due anni dopo ha vinto un europeo anche per merito della forza del gruppo. Spalletti ha invece la colpa, è una mia opinione, di aver voluto a tutti i costi imporre la sua "filosofia" mandando in tilt il gruppo. Entrambi hanno preso una nazionale moralmente e tecnicamente a pezzi. Ma uno ha fatto 42 risultati utili consecutivi, stravinto le qualificazioni a punteggio pieno asfaltando tutti (cosa mai successa nella storia della nazionale) e vinto l'Europeo con alcuni episodi fortunosi come il gol annullato ad Arnautovic ma anche dominando a Wembley. L'altro si è qualificato, giocando malissimo, grazie ad un rigore grande come una casa non dato dall'Ucraina in pieno recupero dopo non aver visto palla contro la caotica Inghilterra di Southgate, ha passato il girone a 20 secondi dalla fine dopo non aver visto palla contro la Spagna ed è uscito agli ottavi senza nemmeno abbozzare una reazione e senza nemmeno potersi appellare ad alibi come la sfortuna o l'arbitro contro pressapoco la stessa Svizzera che abbiamo asfaltato tre anni fa prima che ci eliminasse dai mondiali per due rigori sbagliati da uno specialista degli stessi (chiedo a forest, bilancia almeno un po' il gol annullato ad Arnautovic?) Chiaro che Spalletti non dev'essere il capro espiatorio, ma il confronto tra lui e Mancini è impietoso. Invece sulla prima pagina della Gazzetta leggo che lui vuole rimanere dov'è, dopo aver guidato la peggior nazionale dal 1958 ad oggi...
  13. Per uno come Allegri firmerei. Fosse anche solo per veder rosicare milioni di minorati che imputavano a Mancini, Immobile e Jorginho colpe indicibili. E se ci andasse bene, vedremmo finalmente l'Italia difendere come dio comanda come è stato per 90 anni prima che arrivasse anche alle nostre latitudini la mania del gioco propositivo. Non mi addentro in critiche perché ho visto solo la prima partita, saltando la seconda per lavoro, la terza per un bellissimo live di Paolo Nutini e questa di nuovo per lavoro. E aggiungo che Roberto Mancini meriterebbe almeno qualche milione di lettere di scuse: dal peggior movimento calcistico italiano di sempre è riuscito ad assemblare una nazionale che giocava come un club e ha dominato 5 partite e tre quarti su 7 all'ultimo europeo.
  14. Dell'Europeo sto guardando poco, ma dico due cose: 1) quanto è bello vedere le competizioni importanti in paesi che vivono di calcio e non in Qatar o Sudafrica 2) ma che forte è l'Austria? Giocano come una squadra di club. Sono potenzialmente la mina vagante del torneo, considerando che hanno gli ottavi contro una pari livello (la Turchia) e affronteranno la vincente tra una fin qui piacevole Romania e una deludente Olanda
  15. È una delle storture dei tornei a 24,risolvibile solo con la formula dei 4 gironi da 3 come ad Italia 82 che però sono poco affascinanti rispetto a due turni ad eliminazione diretta. La stessa cosa dell'Ucraina successe nel nostro girone ad Usa 94, dove finimmo tutte a pari merito a 4 punti e la Norvegia venne eliminata per la differenza reti. La soluzione? Porti l'europeo a 32 e risolvi il problema, tanto comunque già così si qualificano quasi la metà delle nazionali europee che sono se non sbaglio 54 o 55
  16. D'altronde lo dice Cip, che fa il telecronista per Sky da vent'anni e prima per Tele+ per altri dieci. Aggiungo che si sono accorti che Caressa non sa fare le telecronache pure i suoi due nipotini, peraltro senza nemmeno che Cip glielo facesse notare!
  17. No, il Casarsa. Che ha perso la finale playoff e quindi è primo in graduatoria
  18. Io lo dico da mesi, le strade - per non calpestare la Triestina - sono due: - o porti artisti internazionali, ma con tutto il rispetto non i Simple Minds o gli Imagine Dragons che vanno bene per l'arena di Pola. Per artisti internazionali intendo i Coldplay o Taylor Swift o i Metallica, gente da stadio insomma - o porti l'unico big italiano, che però ha già annunciato le date del 2025. Con tutto il rispetto, quando si parla di stadi e leggo di Ligabue mi vien da ridere dopo anni e anni di flop ad ogni latitudine eccetto Campovolo...
  19. Nono, da quel che so li ga ciolti altri ma la Triestina costruirà comunque el centro sportivo a loro insaputa
  20. Io sono dell'idea contraria. Ovvero credo che, a parte le norme relative alla sicurezza che sono sacrosante, andrebbe rivisto tutto al ribasso. Voglio dire: Carrara non ha mai fatto la B e quindi magari non sarebbe stato a norma nemmeno prima, ma Siena e Livorno erano addirittura in A una decina di anni fa. Come diamine è possibile che dopo 10 anni uno stadio non vada più bene è un mistero... Della serie che se i carraresi possono andare in sicurezza allo stadio in C non vedo cosa possa esserci di diverso per la loro incolumità ad una sola categoria di differenza
  21. Tutto vero, ma Ciri fu mandato in Seconda Categoria. Ma quel Sant'Andrea era illegale, fu la prosecuzione dei juniores del san luigi che l'anno prima persero alle fasi nazionali e stradominò il campionato con Michelutti mister e i vari Beltrame, Simic, Gerbini, Dolsi etc.. È un po' un caso limite quello
  22. Fai 6 date di Vasco a eventuali playoff abbondantemente finiti e siamo tutti contenti 😊
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