I suntini sandrini di domenica 2 giugno 2019

[SandroWeb]

DOMENICA 2 GIUGNO 2019

- Quasi 8mila i biglietti venduti per la partita di stasera al Rocco contro la Feralpisalò. Per la precisione ieri sera è stata raggiunta quota 7818 ticket così suddivisi: 4062 in curva Furlan, 2270 in tribuna Colaussi, 1309 in tribuna Pasinati, 53 ospiti e 65 autorità. «Se scendiamo in campo con il pensiero che ci basta anche un pareggio, siamo già fuori. Noi dobbiamo pensare a vincere la partita, poi ovviamente vedremo durante il match cosa succederà». Il pensiero di Massimo Pavanel alla vigilia del ritorno con la Feralpisalò è chiarissimo. Dalla sua Triestina il mister vuole l'atteggiamento giusto, quello con il quale la squadra si esprime meglio, senza fare calcoli, anche perché a giocare diversamente gli alabardati farebbero grande difficoltà. Ed è un concetto che il tecnico alabardato riprende con convinzione: «Dobbiamo pensare a vincere perché non sappiamo giocare diversamente. Non so se questo sia un limite, ma a me piace. Soprattutto lo spirito deve essere quello giusto, quello mostrato fin dal primo minuto a Salò. Certo rispetto a mercoledì scorso è uno spirito che dobbiamo tenere più a lungo, ma io credo sarà così perché ritroviamo l'abitudine a rigiocare subito una partita dopo tanto tempo, quindi anche la condizione atletica sarà migliore». Piena fiducia nei suoi ragazzi, dunque, ma anche la consapevolezza che la Feralpisalò è avversario tosto e la partita non sarà una passeggiata: «Abbiamo visto nella partita di andata che di fronte ci sono due squadre forti - afferma Pavanel - che sul campo si sono equivalse per cui mi aspetto una partita bella e aperta. Il nostro impatto a Salò è stato ottimo, mentalmente siamo pronti e ripeto, noi sappiamo cosa dobbiamo fare. Ricaricare le pile? Questi sono appuntamenti talmente importanti che per recuperare si vuole pochissimo, e poi il dispendio di energie vale per tutti». Il tecnico passa poi a valutare la condizione dei suoi giocatori e le possibili novità di formazione: «Giocando in tempi così ristretti, bisogna fare delle valutazioni approfondite, ma è altrettanto vero che dopo una pausa cosi lunga, giocare due o tre partite di fila non necessita di un turnover a livelli di coppa europea, con un buon riposo e una corretta alimentazione si può recuperare bene. I singoli? Malomo e Beccaro stanno sempre meglio, bisognerà valutare chi potrà essere impiegato dall'inizio o no. C'è qualche problemino per Bariti, per il resto ovviamente rientrerà capitan Lambrughi. Gli esterni? Si, qualcosa potrebbe cambiare, ma al di là di tutto ho grande fiducia in tutti i ragazzi, poi non è importante chi inizia o chi entra dopo, le scelte le faremo come sempre vedendo chi è più fresco o chi si sposa meglio con le caratteristiche della partita». Un ultimo commento sulla cornice del Rocco che si preannuncia importante: «Dico solo che quelli che non verranno si perderanno una grande partita». 

- «Sarebbe bello se le tre principali squadre della città si unissero creando sinergie. Calcio, basket e pallamano sono le realtà più seguite a Trieste, trovare una strada comune diventerebbe un modo per dare solidità a tutto lo sport cittadino».Michele Semacchi, dirigente della Pallamano Trieste e, nello scorso campionato, sponsor con le sue Onoranze Funebri Alabarda, fa il punto della situazione alla vigilia di quella che sarà la cinquantesima stagione della società del presidente Lo Duca. «Siamo alla vigilia di un appuntamento importante come il cinquantenario - sottolinea Semacchi - stiamo lavorando per cercare di dare alla società l'opportunità di festeggiare questa data allestendo una squadra in grado di dire la sua nella prossima serie A. Stiamo mettendo a punto la campagna abbonamenti, contiamo molto sulla spinta che la città sarà in grado di darci. Non solo gli appassionati di pallamano ma tutti coloro che, da triestini, vorranno sostenere una storia fatta di tanti successi. A livello nazionale nessuno è come noi: diciassette scudetti e sei Coppe Italia fanno di Trieste la squadra più vincente d'Italia».Un appello che arriva in un momento decisamente difficile per lo sport cittadino. I problemi che hanno coinvolto la Pallacanestro Trieste stanno catalizzando l'attenzione del tessuto economico cittadino. «Ci rendiamo conto che, per il seguito che ha, la priorità va data al basket - continua il dirigente biancorosso - Ci piacerebbe, però, che venisse dato risalto anche al lavoro che, quotidianamente, la Pallamano Trieste porta avanti sia con la prima squadra che con il settore giovanile. Una stagione di livello, per noi, costa meno di un ventesimo del budget del basket. Ci stiamo muovendo, ed è positivo che stiamo raccogliendo risposte positive. Stiamo dialogando con una realtà della torrefazione del caffè ma siamo pronti a valutare qualsiasi tipo di collaborazione».Intanto si sta per varare la campagna abbonamenti. «Abbiamo iniziato lo scorso anno con discreti risultati - conclude Semacchi - abbiamo pensato di confermare gli abbonamenti alla stessa cifra della passata stagione per dare impulso all'iniziativa. Con 50 euro i tifosi possono darci una mano e venire a seguirci in tutto il campionato. Il nostro sogno? Duemila abbonamenti coprirebbero il 50% del budget e ci consentirebbero di programmare con tranquillità il futuro».