I suntini sandrini di domenica 17 ottobre 2021

[SandroWeb]

DOMENICA 17 OTTOBRE 2021

- Franco Ciani alla vigilia aveva chiesto alla sua squadra di provarci e di fare un altro passo nel processo di crescita. Il responso del match al Paladozza in questo senso è confortante, nonostante la sconfitta contro i campioni d'Italia. «Nonostante alti e bassi nel corso della partita abbiamo affrontato il confronto con l'atteggiamento giusto. Avevo chiesto ai giocatori di metterci grande attenzione perchè non avremmo potuto permetterci di perdere palloni contro la squadra che più di tutte sa capitalizzare a canestro i recuperi. Nel primo quarto abbiamo sprecato un solo pallone e possiamo consolarci pensando che i tanti punti segnati dalla Virtus sono arrivati da prodezze balistiche e non da occasioni facili concesse a campo aperto», commenta il coach biancorosso.La tappa di Bologna è utile per la crescita? «Abbiamo fatto cose buone e altre meno ma abbiamo saputo reagire a un momento di difficoltà, abbiamo giocato di squadra e in questo senso stiamo procedendo nel consolidamento della nostra identità, dimostrando una costanza mancata in parte solamente nella trasferta di Pesaro», conclude Ciani, proiettato verso il doppio impegno casalingo consecutivo che vedrà l'Allianz aspettare le due neopromosse.Sergio Scariolo, coach della Virtus, non è prodigo di carezze con lo starting five. «Vedo che tutti e cinque hanno chiuso in plus/minus negativo e questo dato fa riflettere. Questa è stata una partita a corrente alternata ma mi è piaciuto l'approccio da parte di Alexander e anche Cordinier ha dimostrato di poter essere utile. Per Mannion solo cinque minuti, non ho voluto rischiarlo nel secondo tempo perchè ha appena ripreso ad allenarsi con la squadra», osserva il tecnico dei bolognesi. «Adesso ci aspettano confronti importanti e dovremo farci trovare pronti, ognuno per lo spazio che gli verrà concesso».Tra gli spettatori una gloria...Fortitudo, ex di Trieste ma al Paladozza soprattutto in veste di padre di un giocatore: Teo Alibegovic. 

- Il derby d'Italia va alla Pallamano Trieste, successo limpido per la formazione di Fredi Radojkovic che ha annichilito un'avversaria in grado di comandare la gara solo nella prima fase della partita. Bressanone nel match nei primi quindici minuti poi è uscita la grinta, la cattiveria agonistica e la determinazione di una squadra che ha voluto portare a casa la vittoria. Contro tutto e tutti, a dispetto di una coppia arbitrale disastrosa le cui decisioni, a inizio ripresa, hanno rimesso in partita gli altoatesini. Fischi discutibili ma soprattutto cinque esclusioni temporanee in undici minuti (due volte Pernic, Aldini, Pagano e Radojkovic) una performance non accettabile a questi livelli che ha seriamente rischiato di compromettere l'ottima prima frazione giocata dai biancorossi. La cronaca del match registra il buon inizio della formazione di Cutura che sale 4-6 al 12' con le reti di Fantinato e Arcieri. Trieste fatica ma trova ritmo con il passare dei minuti. Primo vantaggio al 15' con la prima rete di Dapiran che firma il 7-6, parziale favorevole che si allunga fino all'11-7 del 20' che costringe Cutura a fermare la partita e chiamare time-out. Minuto che non serve a cambiare l'inerzia della gara. I padroni di casa continuano a spingere e toccano il massimo vantaggio proprio a due secondi dalla sirena con la rete del 18-11 firmata da Ciccio Pagano. Parziale di 2-0 Bressanone in apertura di ripresa. Radojkovic chiama time-out, Fato e Guarini cominciano a fischiare due minuti a tutto quello che di biancorosso si muove sul campo. Dieci minuti in inferiorità numerica e Bressanone risale 20-24 al 18'. Momento di difficoltà superato grazie alla difesa che torna a ruggire e consente a capitan Visintin e compagni di riprendere in mano la partita. Allungo finale con gli altoatesini che mollano la presa e massimo vantaggio firmato da Aldini che festeggia una gran partita segnando la rete del 35-26 finale