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Ponte tra via Cassa di Risparmio e via Trento


Ponte via Cassa di Risparmio-via Trento  

47 utenti hanno votato

  1. 1. Se favorevoli alla creazion de un novo ponte pedonale sul Canal tra via Cassa di Risparmio e via Trento?

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Ecco l'articolo de ieri del picio. Nonostante sia favorevole alla realizzazion e chiedo... ma no doveva prima far el sondaggio per veder cossa diseva la gente e dopo decider se far un ponte definitivo o meno? :cherobeara:

Inaugurata la struttura che unisce via Cassa di Risparmio e via Trento. Dipiazza anticipa le linee della giunta

Il sindaco: definitivo il ponte sul Canale

Scartato il passaggio dei bus, la passerella in Ponterosso avrà solo funzione pedonale

La realizzazione sarà con ogni probabilità finanziata dalla Fondazione CRTrieste, che tra l’altro ne beneficerà avendo la sede principale proprio lungo quel percorso

di Pietro Comelli

Una passerella fissa lungo il Canal grande collegherà via Cassa di risparmio e via Trento. Sarà una struttura in acciaio, legno e vetro riservata all’esclusivo transito dei pedoni. Una passerella fotocopia di quella realizzata a Grado, proprio davanti al municipio, per valorizzare gli antichi rinvenimenti di epoca romana. Un analogo progetto è allo studio del Comune di Trieste che andrà a sostituire il provvisorio ponte Bailey, montato dai pionieri dell’esercito e inaugurato ufficialmente ieri mattina, completando così la prevista riqualificazione dei Borghi Giuseppino e Teresiano. Ma di fatto anticipando una delle linee guida del Piano del traffico: quella di allargare le aree pedonali nel centro storico.

Ieri mattina durante il taglio del nastro del ponte militare, che anticipa l’idea di una passerella leggera, Roberto Dipiazza è stato piuttosto esplicito nell’indicare la strada del «terzo ponte». Un’idea che nei prossimi mesi vedrà l’amministrazione comunale, attraverso una sorta di questionario, coinvolgere i triestini in una scelta che però appare ormai scontata. «È da sette anni che pensiamo a questo ponte, finalmente lo vediamo realizzato - sono state le parole pronunciate al microfono da Dipiazza - e presto ne avremo uno definitivo. Purtroppo in questa città, penso al Piano del traffico, si pensa più alle polemiche che a risolvere le cose».

Il preludio al progetto della passerella che nell’idea del professor Roberto Camus, padre della bozza del Piano del traffico, dovrebbe essere capace di far transitare gli autobus. Ipotesi scartata. «Abbiamo bisogno di una passerella per rendere fruibile il passaggio pedonale. Esisteva già il progetto - rivela il primo cittadino - ma per qualcuno ”rompeva la prospettiva” ed è stato quindi bocciato. Non possiamo andare avanti dieci anni per realizzare qualcosa, bisogna diventare più efficienti. Penso alla vicina Lubiana dove lungo il fiume sono state realizzate proprio questo tipo di passerelle». Il percorso è stato tracciato in diretta. Prima del taglio del nastro del ponte Bailey, infatti, Dipiazza davanti a tutti ha commissionato all’assessore Franco Bandelli, con delega ai Lavori pubblici, il nuovo progetto. «Quel ponte aveva una curvatura, per questo non piaceva, facciamone uno dritto e andrà tutto bene», è stata la conclusione di Dipiazza.

Spetterà dunque ai tecnici dell'amministrazione comunale presentare il progetto alla Soprintendenza, ma chi finanzierà l’opera? Molto probabilmente sarà la Fondazione CRTrieste che, proprio dal collegamento di via Trento e Cassa di risparmio, oltre al dono alla città andrebbe anche a beneficiare di una sorta di scorciatoia per raggiungere il palazzo della propria sede. Il tutto in un contesto di riqualificazione della zona a cominciare da piazza Ponterosso, con il recupero dei vecchi masegni e la pedonalizzazione di via Bellini e via Genova, fra via San Spiridione e via Cassa di risparmio.

Ecco che il Piano del traffico, che Dipiazza andrà a epurare, sembra procedere per lotti, anticipando la possibile chiusura di via Cassa di risparmio che consentirebbe di far passare le automobili in via Mazzini, in salita dalle Rive fino a via Roma, immettendole successivamente in corso Italia. Una linea di pensiero solo in parte confermata dal sindaco, ma senza dimenticare un aspetto: «Grazie alla passerella sul Canal grande puntiamo a chiudere quella parte della città, ma attenzione - dice una volta conclusa la cerimonia - che abbiamo ancora in piedi un problemino di non poco conto. In ballo c’è la questione Stream (il sistema di bus elettrico cassato dalla prima amministrazione Dipiazza, ndr) e fino a quando non sarà risolta non potremmo, passerella a parte, mettere mano su niente».

Al sindaco non basta la sentenza in primo grado del Tribunale di Trieste, che ha rigettato la causa civile intentata dall’Ansaldo trasporti sistemi ferroviari spa contro l’Agenzia per la mobilità territoriale spa. È in fase avanzata il ricorso in appello, con la richiesta di un maxi indennizzo di 24 milioni di euro.

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Ogi go leto che el sindaco ga dito che i voleria far un ponte in acciaio vetro e legno......

Dela serie..le disgrazie no le vien mai da sole. Un'altra brutura a discapito del contesto architetonico. Già che i ghe xè i poderia butar zò el castel de Miramar e far un centro comercial, cussì i faria bingo!

:angry::angry::angry::angry:

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Dal Piccolo de oggi:

Commercianti entusiasti del ponte

Affari aumentati fino al 40% dopo l’avvio della struttura in Ponterosso

Chiedilo ai commercianti e loro, dichiarandosi «subito pronti a metter giù firma», ti diranno che sì, il ponte Bailey deve restare lì dov’è. Anzi, «guai a chi lo cancella». Amore a prima vista per una struttura comunque destinata a restare, almeno nelle fattezze attuali, provvisoria? Forse. Ma certo a incidere su questi entusiasmi è l’aumento - fino al 40% - ventilato da alcuni esercenti della zona sul loro giro d’affari. Infatti, da quando il Bailey è stato inaugurato le attività hanno ricevuto una vera boccata d’ossigeno. Sarà la novità, sarà la comodità di «tagliare» il percorso che porta dalla stazione a piazza della Borsa o sarà, ancora, la curiosità di attraversare il ponte militare, fatto sta che l’area risulta animata come mai, nei mesi precedenti, era stata.

I commercianti di via Rossini si professano unanimemente concordi: il collegamento deve rimanere lì. Magari si potrebbe realizzarne uno nuovo, con un progetto che preservi il water-front. Ma va assolutamente serbato. «La zona è molto più trafficata rispetto a tre giorni fa, quando non ci passava quasi nessuno - esordisce Ivana Simetic, responsabile di ”Free style” - Chi si reca in stazione, infatti, si ferma davanti alle vetrine e compra qualcosa: ho notato un aumento sugli incassi del 40%». «A noi l’idea piace: si potrebbe fare pure un collegamento ciclopedonale. Così l’area sembrerebbe davvero una little-Amsterdam», sostengono le bariste dell’«Isola del tesoro» Katia Lorenzi e Fabiana Pecchiari. «È difficile dire se il maggior movimento di clienti dipende dal ponte o dalla ”Bavisela”, tuttavia io mi trovo d’accordo nel mantenere il Bailey», spiega Mauro Parisano, titolare del bar «Mike». «Ieri il locale era full - conferma Christian Colasuonno, del ”Caffè Rossini” - quindi lasciamolo, questo collegamento, perchè è pratico». «Anch’io ho notato un afflusso di clientela maggiore e una differenza sul giro d’affari pari al 10-15% - dice Francesco Peschechera, titolare del negozio di pelletteria ”Franco” - il Bailey mi sembra una cosa stupenda e riqualifica l’area». Dello stesso avviso pure Fabrizio Stolfa del «Centro ottico». «Indubbiamente ha la sua validità - così Maurizio Pelos -: se ai cittadini offri la comodità d’una passeggiata, loro vanno a piedi. La zona, se adeguatamente valorizzata, potrebbe diventare una piccola Amsterdam. Per creare un’isola pedonale degna è necessario un maxi-parcheggi sul Molo Quarto e un ring di collegamento tramviario». «Non ho visto grossi cambiamenti ma il ponte è bello», dice Valeria Mihoc della pizzeria «Fratelli Bufala». «Oggi ho servito molti clienti - racconta Maria Grazia Baldini della farmacia ”Biasoletto” -, registrando il 20% in più di incaso». I riverberi dell’apertura del Bailey, però, non si sono avuti solo a Ponterosso. «Questo bar - conclude Nicola Lacalamita del ”Liala” in via Cassa di risparmio - esiste da 40 anni e non ho mai visto tanti pedoni camminare qui. Ho perfino conquistato dei nuovi clienti: gli anziani che abitano dall’altra parte del canale e che non conoscevano il bar».

ti.ca.

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Mi viene da ridere ogni volta che vedo articoli del genere :wacko:

ma questi stanno col conta persone nel locale? e usano sti toni trionfalistici dopo 3 giorni di apertura quando anche il + scemo sa che tutti passano di là perchè c'è la novità e la curiosità :p

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Affari aumentati fino al 40% dopo l’avvio della struttura in Ponterosso

Cioè da 5 clienti al giorno sono passati a 7? :p

È difficile dire se il maggior movimento di clienti dipende dal ponte o dalla ”Bavisela”,

Fooorse la Bavisela in qualche modo aiuta.

gli anziani che abitano dall’altra parte del canale e che non conoscevano il bar».

Ha ha ha , la cortina di ferro!

Ma cos'è il muro tra le due coree?

Già mi vedo gli anziani sul bordo del canale che guardano l'altro lato come fosse berlino ovest :lol:

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gli anziani che abitano dall’altra parte del canale e che non conoscevano il bar».

Ha ha ha , la cortina di ferro!

Ma cos'è il muro tra le due coree?

Già mi vedo gli anziani sul bordo del canale che guardano l'altro lato come fosse berlino ovest :lol:

Me iera sfuggido :merodolodalrider::merodolodalrider::merodolodalrider::merodolodalrider::merodolodalrider::merodolodalrider:

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gli anziani che abitano dall’altra parte del canale e che non conoscevano il bar».

Ha ha ha , la cortina di ferro!

Ma cos'è il muro tra le due coree?

Già mi vedo gli anziani sul bordo del canale che guardano l'altro lato come fosse berlino ovest :lol:

Non conoscevano il bar? ma perchè non lo vedevano? :D

in quel caso bastava un binocolo :p

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a me non piace per niente..cambia tutta la visuale del canale....inoltre, ora come ora el ponte provvisorio xè parecchio più alto de quei altri de ponterosso, quindi xè un pugno nel ocio. E per quanto riguarda l'utilità...far qualche metro in più secondo mi no iera un dramma...i soldi spesi per far sto ponte podeva esser utilizzadi per qualcosa de più utile...almeno secondo mi...

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a me non piace per niente..cambia tutta la visuale del canale....inoltre, ora come ora el ponte provvisorio xè parecchio più alto de quei altri de ponterosso, quindi xè un pugno nel ocio. E per quanto riguarda l'utilità...far qualche metro in più secondo mi no iera un dramma...i soldi spesi per far sto ponte podeva esser utilizzadi per qualcosa de più utile...almeno secondo mi...

Quoto e straquoto..ma purtropo la Trieste moderna apreza la "violenza" al bel in favore del bruto (basta veder le schifeze in citavecia..), per non parlar dela pigrizia persin de far un toco in più a pié..

Se stemo americanizando in tuti i sensi :censura::cherobeara::cherobeara::cherobeara::cherobeara:

P.s.: Prima che qualcun ripeti che xè provisorio, lo so :) però vardando l'anda, me sa che o i lo tegnerà in futuro o comunque un simile i lo farà permanente. :cossaaa?:

Picio semiOT:

Proprio ieri a proposito de cambiamenti a Trieste, ciacolavo con mio zio ricordando quanto bel iera 'ndar de matina in pescheria central e veder i mati zigar: "Sioraaaaaaaa la vegni de mi, la vardi qua che barboniiiii. Prezooo de fiduciaaaa.." ecc.. E tuto intorno un'alegria tuta triestina e un odor de pesse. Tuto questo ogi considerà "vecio e sorpassà" e sostituido con un triste svodo, riempido da mostre asurde ("inteletuali" i le ciama) de baratoli de fasoi coloradi de Warhol o altre tristeze! Altro che salon degli incanti..sagra del kitsch, inutile per Trieste che sa ben atirar turisti con la sua natural beleza, senza truchi estetici che i ga de l'orido e i rovina per sempre simboli dela nostra triestinità (proprio come Santa Maria del Guato e la beleza del canal de Ponteroso).

Magari fra trent'anni i salterà fora quei soliti che dirà che veramente xè bruto e inutile, ma oramai come già suceso in tante altre parti d'Italia, sarà tropo tardi!!

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Picio OT sul OT

Pol darse che i ga deturpa la città, certe opere xe discutibili come tutto del resto. La pescheria come iera doveva esser riproposta in maniera diversa, ma Trieste ga ben pensa de far come fa le maggior capitali d'Europa, se rinnova, sfruttando il passato proiettandose in qualcosa de novo e questo xe quel che xe successo con la pescheria. Secondo mi i dovessi far uguale con il magazin vini e con tutto il porto vecio. Portar cultura in una città me par un ben come che i ga fatto con la pescheria anche se a discapito de qualcosa de veramente pittoresco che non stava più in pie per varie ragioni sociali, igeniche e normative Europee.

Trieste xe una perla de città, ma va valorizada e mutada, le vecie strutture abbandonade devi esser riviste e far de lore posti per far creser la città..

Un esempio xe Barcellona dove rinnovando un quartir degrada i ga fatto l'atrazion principale dellà città. O altre città dove le vecie fabbriche in disuso xe stade convertide in appartamenti o uffici o adibide a sale espositive.

Una città cresi co se rinnova, co la resta sempre uguale con i lamenti "a che bel che iera co" la città mori e credo che nissun vol far morir Trieste...

Fine OT

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Una città cresi co se rinnova, co la resta sempre uguale con i lamenti "a che bel che iera co" la città mori e credo che nissun vol far morir Trieste...

:ave:

(anche se più de qualchidun con la carega ogni giorno se da de far perchè la mori, me par mi)

Xe de dir però che no xe dito che mostre e arte no posi conviver con sardoni e osmize. Anzi!!

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Una città cresi co se rinnova, co la resta sempre uguale con i lamenti "a che bel che iera co" la città mori e credo che nissun vol far morir Trieste...

:ave:

(anche se più de qualchidun con la carega ogni giorno se da de far perchè la mori, me par mi)

Xe de dir però che no xe dito che mostre e arte no posi conviver con sardoni e osmize. Anzi!!

Valorizar xè giusto..ma deturpar una beleza artistico/architetonica già in loco (inveze de rimeterla a posto per ben, seguendo fedelmente el progeto original) con strafanici kitsch de dubio gusto, no!!

Se proprio un per "valorizar" la cità ga bisogno de far mostre inteletuali de scatole de fasoi piturade de verde e rosa shoking, i poderia benisimo riutilizar ad esempio i numerosi complessi per la difesa antiaerea risalenti al secondo conflito mondial, inveze de lasarli lì a marzir.. :) :)

:bye::bandieraalabarda:

Modificato da Renè
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