Secondo me si tende ad essere troppo severi con Sacchi nel 1994: alla fine, di riffa o di raffa, ci ha portato in finale ad un millimetro dalla vittoria finale (e Arrigo sportivamente ha sempre ammesso che il Brasile ha meritato di vincere perché ha giocato meglio, altri suoi colleghi avrebbero tirato fuori mille scuse), anche sulle convocazioni secondo me non fu una scelta totalmente campata in aria affidarsi ai blocchi Parma e Milan (perché conoscevano il suo calcio). La sua unica mossa veramente aberrante fu Signori tornante, scelta che ancora oggi pare veramente fuori dal mondo.
Però, Spalletti ha fatto veramente molto peggio: dichiarazioni roboanti nei pre partita quasi da manicomio, confusione tattica (difesa a tre, difesa a quattro, difesa a tre e mezzo), giocatori messi totalmente fuori posizione, cambi senza senso, preparazione totalmente sbagliata.
A me Spalletti invece ricorda a grandi linee il Trapattoni del 2002 che era partito per giocare in un certo modo (3-5-2) e poi dopo l'Ecuador impazzì completamente con moduli cervellotici (4-4-2 in linea, a rombo), scelte tattiche assurde (Doni tornante), sceneggiate da avanspettacolo (l'acqua santa). Ma in quel caso Trapattoni aveva una scusa: il gruppo aveva i nervi a pezzi dopo il 5 maggio, ovvero uno dei finali di campionati più provanti e stressanti della storia italiana che secondo me aveva anche minato lo spogliatoio azzurro, Spalletti no.