Il punto non è "abiurare dalla tradizione", cosa che a mio avviso significa poco perché il calcio è sempre in eterno mutamento ed il calcio italiano nella sua storia è sempre cambiato moltissimo.
Il punto è che in Italia da trent'anni si usano metodologie sbagliate nella formazione dei giocatori: si allena solo ed esclusivamente il collettivo e la squadra e si tralascia tutto il resto.
Paesi che non utilizzano questa metodologia (Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra), continuano a sfornare talenti nonostante il calcio moderno, la velocità, ecc.
Paesi come Italia (ma anche Germania, Olanda), tutti movimenti calcistici che a livello giovanile puntano di più sulla tattica collettiva che quella individuale, continueranno a produrre gentaglia mediocre anche nei prossimi decenni finché non invertiranno la rotta.
Qualcuno in federazione (Viscidi) sta alzando la voce, tutte cose che io con tutti i miei limiti e scarsissima esperienza calcistica ripeto da almeno un decennio...