SandroWeb Posted September 2, 2012 Report Share Posted September 2, 2012 L'Italia ingrana la...sesta: stesa la Repubblica Ceca a Trieste! Italia-Repubblica Ceca 68-56 (20-14, 42-26, 57-38) Italia: Cavaliero, Mancinelli 7, Gallinari 10, Poeta, Vitali, Cusin 7, Datome 8, Gigli 4, Cinciarini 4, Hackett 6, Chiotti 8, Aradori 14. Commissario Tecnico S.Pianigiani Repubblica Ceca: Benda 12, Balvin 7, Pumprla 4, Hruban, Satoranky 7, Welsch 5, Carnecky 2, Barton 10, Jelinek, Kudlacek, Svrdlik, Houska 9. Commissario Tecnico P.Budinsky Powered By Alessandro Asta TRIESTE - La sestina vincente è piazzata: no, non parliamo di SuperEnalotto, ma del biglietto che la Nazionale stacca e timbra per conquistare il pass europeo del prossimo anno in Slovenia. L'Italia passeggia (o quasi) contro la Repubblica Ceca, sconfiggendola per 68-56 e allontanando con una prova maschia gli eventuali timori della vigilia.Leggi tuttoTroppa la differenza tra le tue compagini a Trieste, così come la varietà di soluzioni per attaccare il ferro avversario: la truppa di Pianigiani ha dato l'impressione di grande feeling sul parquet, specialmente in difesa (elemento che rappresenta il denominatore comune in questo girone di qualificazione). In parole povere, il leit-motiv di una squadra che continua a dimostrare la propria continuità in ambito europeo e che ha, ogni giorno di più, la consapevolezza di poter davvero costuire qualcosa di importante in futuro. Parte bene l'Italia, concentrata in attacco e non smaniosa di andare subito al tiro. C'è infatti tanto fosforo nelle azioni azzurre, molte volte portate sino al termine dei 24 secondi per tiri a ottimo coefficiente di realizzazione. La Nazionale, se può, tenta anche di riversarsi in campo aperto, trovando un paio di schiaccioni spettacolari; per contro, i ceki hanno dalla loro un Benda da 8 punti in dieci minuti che è il vero braccio armato ospite. Ne esce, a soldoni, un primo quarto equilibrato, con gli azzurri sospinti dalla fisicità di Cusin e dalla mano vellutata di Aradori (alla fine miglior realizzatore di serata) e Mancinelli. È +6 al 10' (20-14). La Nazionale è viva, anzi vivissima, in apertura di secondo quarto: subito un break di 8-0 sull'asse Mancinelli-Datome-Hackett procura 14 punti di differenza tra i due team (28-14); la Repubblica Ceca, doppiata nel punteggio, mette il primo canestro di frazione dopo appena 5 minuti con Pumprla, ma di fatto si dimostra prevedibile offensivamente e cade spesso nella trappola del tiro difficile dal perimetro che stenta a entrare. Anche sotto canestro, però, c'è poca fortuna per gli ospiti, costretti a subire dall' altro lato del campo un altro parziale mortifero di 9-0 per l'Italia che porta in orbita gli uomini di Pianigiani sul 37-18 (molto bene David Chiotti in questo frangente). A metà gara, e con tutta l'inerzia dell'universo, l'Italia chiude sul +16. Sul lato casalingo, si riparte in sordina dopo la pausa lunga: gli azzurri rimangono in rottura prolungata a canestro per qualche minuto e Pianigiani chiama immediatamente time-out, per nulla soddisfatto dalla condotta dei suoi. I ceki recuperano un paio di palloni in difesa e cominciano a segnare anche dai 6 e 75, l'Italia tenta di darsi una scrollata con le magie di Gallinari (sontuosa penetrazione uno-contro-uno e triplissima da distanza siderale). E, in effetti, è proprio il giocatore dei Denver Nuggets ad accendere i cuori dei 4000 del PalaTrieste e soprattutto a riattivare la verve azzurra: la Nazionale si allontana nuovamente dagli avversari, arrivati dapprima sino al -10, portandoli a un passivo pesante al 30' (57-38, sulla bomba di Datome) che annulla in un amen le buone cose fatte in avvio di ripresa dagli uomini di Pavel Budinsky. Con un divario che, a tutti gli effetti, è un tesoretto richiuso nel più sicuro dei caveau, l'Italia può rifiatare e condurre in porto il match con pochissima fatica: l'unica vera emozione, se così può essere chiamata, è l'infortunio alla caviglia di Cusin che andrà valutato nei prossimi giorni. Aldilà dell'unica nota stonata di serata, è grande Italia al "PalaRubini": e gli applausi scroscianti sono la più logica conclusione di una notte a tinte azzurrissime. Italia-Repubblica Ceca 68-56 (20-14, 42-26, 57-38) Italia: Cavaliero, Mancinelli 7, Gallinari 10, Poeta, Vitali, Cusin 7, Datome 8, Gigli 4, Cinciarini 4, Hackett 6, Chiotti 8, Aradori 14. Commissario Tecnico S.Pianigiani Repubblica Ceca: Benda 12, Balvin 7, Pumprla 4, Hruban, Satoranky 7, Welsch 5, Carnecky 2, Barton 10, Jelinek, Kudlacek, Svrdlik, Houska 9. Commissario Tecnico P.Budinsky Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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