SandroWeb Posted March 20, 2018 Report Posted March 20, 2018 LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI MARTEDI' 20 MARZO 2018 Da Il Piccolo di Trieste L'Alma camaleontica prova il volo Contro Ferrara il solito vecchio cuore ma un attacco più bilanciato: meno tiro da tre, 71% da due grazie ai lunghi di Roberto Degrassi Allacciate le cinture. Vola Federico Loschi sul parquet per contendere il pallone a un avversario, a risultato già largamente acquisito. Vola Javonte Green in contropiede per tornare a esaltarsi con la specialità della casa, la schiacciata che infiamma i 5500 e spiccioli dell'Alma Arena. Vola di nuovo Trieste al vertice della A2 aggiungendo alla constatazione di essere padrona del proprio destino anche quella di poter permettersi impunemente un passo falso nelle ultime 5 gare.Contro Ferrara nell'Allianz Day l'Alma riafferma soprattutto un'identità offuscata nelle ultime settimane. Paradossalmente la squadra di Eugenio Dalmasson ha saputo essere contemporaneamente coerente con la vecchia, amata, miglior versione, ma proporre anche qualche elemento di novità.Trieste è risultata, ad esempio, meno prevedibile rispetto ad altre occasioni. L'assenza di Fernandez e di Schina ha affidato le chiavi della squadra a Prandin e Cavaliero, ma con ruoli intercambiabili e si è visto in più occasioni "Cava" in entrata. Rispetto ad altre volte sono stati cercati con più insistenza i lunghi e lo confermano in modo inequivocabile i numeri: l'Alma ha tirato solo 17 volte da tre (solo nella prima di campionato contro Orzinuovi e Mantova era ricorsa di meno alle triple) e per la prima volta ha superato il 70% da due punti, un exploit dovuto alla serata di vena dell'intero pacchetto dei lunghi e agli esplosivi contropiede di Green. Non si è verificato insomma quel ricorso spasmodico al tiro da tre come unica chance affidabile per battere la difesa avversaria. L'Alma ha usato la testa in attacco - sfruttando il ritorno in gran spolvero di Da Ros e l'eccellente momento di Cittadini - e il cuore in difesa, con Bowers a dimostrare quanto mestiere e senso della posizione possano servire anche contro un califfo dei tabelloni come Hall. Lo stesso Green, che probabilmente mai sarà un mastino, sorretto da una buona condizione torna a difendere d'anticipo, contribuendo a mettere pressione sulle manovre avversarie. Interessante, infine, l'uso di Bowers e Da Ros: valori aggiunti usati alternativamente, senza sovrapposizioni, o comunque gestendone al meglio le caratteristiche. -- La Effe rischierà a Forlì Casale, finale in salita di Lorenzo Gatto Cinque giornate al termine della stagione regolare, cinque battaglie da vivere con il fiato sospeso per presentarsi ai play-off nella miglior posizione possibile.Quanto conti, per l'Alma, riuscire a vincere la concorrenza delle avversarie e presentarsi davanti a tutti nella griglia della post season lo dicono i numeri. Imbattuta in casa (in stagione regolare) da un anno e mezzo, Trieste non ha lo stesso passo lontano da Valmaura. In questa stagione sei vittorie e sei sconfitte, lo scorso anno sette vittorie e otto sconfitte senza contare il dato dei play-off dove la formazione di Dalmasson chiuse con il record di una vittoria e otto sconfitte. Per questo, la rincorsa al primo posto, diventa un primo passo fondamentale per andare a caccia della promozione.In questa mini volata, l'Alma si è guadagnata una posizione di assoluto privilegio partendo con due lunghezze di margine rispetto alla Fortitudo. Vantaggio che nei fatti raddoppia considerando il fatto che in caso di arrivo a pari punti, Trieste resterebbe davanti in virtù della miglior differenza canestri negli scontri diretti. Da tenere d'occhio c'è anche Casale Monferrato che parte da 38 punti ma deve fare i conti con un calendario severo nelle ultime tre giornate. ALMA: Gioca domenica prossima a Jesi poi Verona in casa, trasferta a Piacenza prima dell'attesissimo derby con la Gsa Udine. Chiude a Montegranaro. FORTITUDO: Derby da prendere con le molle a Forlì. Poi Montegranaro in casa, trasferta a Roseto e Piacenza ancora al palaDozza. Ultima a Mantova, sfida calda visto la rivalità tra le società e una tifoseria, quella virgiliana, che considera il match contro Bologna come la partita dell'anno. CASALE MONFERRATO: In caso di arrivo a pari punti con Trieste, sarebbe indietro complice il quoziente canestri. Anche nei confronti della formazione di Ramondino, dunque, l'Alma può godere di un vantaggio importante. Casale parte domenica prossima a Latina poi Cagliari in casa, Biella fuori, Legnano ancora tra le mura amiche. Chiusura sul difficile campo di una Scafati potenzialmente ancora in corsa per la vittoria del suo girone. -- Prandin: «Jesi tappa cruciale vogliamo riscattare la Coppa» Il guerriero biancorosso ospite del contenitore sul sito de Il Piccolo (ww.ilpiccolo.it) «Lo confesso: abbiamo seguito il big-match in tv confidando nel successo di Treviso» di Raffaele Baldini Roberto "Bobo" Prandin, il jolly a disposizione di coach Dalmasson per risolvere questioni tattiche, play titolare dell'Alma contro Ferrara, è l'ospite della nona puntata di "Aperitivo sotto Canestro", il contenitore dedicato al basket locale in onda dalle 12 sul sito de Il Piccolo (www.ilpiccolo.it).Bobo riassume gli elementi fondanti della vittoria convincente contro Ferrara: «Abbiamo ritrovato l'aggressività che ci ha sempre caratterizzato, partendo dalla difesa e trovando buoni equilibri in attacco». Tutto questo con una regia reinventata viste le assenze di Fernandez e Schina: «Il coach mi ha detto comunque di approcciare alla partita partendo dalla fase difensiva. In attacco poi mi ha consigliato di non strafare, di far girare la squadra ed io ho eseguito». Sveliamo un retroscena antecedente la sfida con Ferrara, collegato al big match fra Bologna e Treviso: «Ebbene sì, abbiamo guardato in tv la partita a ora di pranzo. Devo essere sincero, la vittoria dei veneti ci ha fatto piacere perchè ci metteva in condizione battendo la Bondi di tornare soli al comando, al di là del fatto che Treviso ha palesato un impianto di gioco davvero solido».Provando a fare un confronto diretto, è molto complesso paragonare l'atipicità dell'Alma e il caratteristico gioco di "sistema" rispetto a canoniche impostazioni come quelle delle altre due contendenti: «Vero, la nostra squadra è stata costruita secondo i voleri del nostro allenatore e si regge su logiche non comuni ad altre squadre. Per questo motivo noi rappresentiamo un'avversaria complessa da affrontare, soprattutto quando stiamo bene». Tutta l'attenzione ora si sposta a Jesi, crocevia fondamentale per mantenere il primo posto in stagione regolare, contro una squadra a "trazione americana", molto temibile fra le mura amiche: «In trasferta vogliamo portare quanto di buono fatto nelle ultime due settimane, pur considerando il valore di una compagine con due Usa strepitosi. Ha perso in casa contro Roseto ma può essere un vero banco di prova per testare i nostri progressi. E poi, diciamocela tutta, su quel campo torniamo con una sana rabbia in corpo dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia». -- Unione, l'assetto a tre punte è d'obbligo In Romagna la squadra non ha saputo adattarsi alle modifiche di Princivalli. Altri punti gettati e prime piazze "off-limits" di Ciro Esposito Il tredicesimo pareggio stagionale maturato all'ombra del monte Titano consegna due elementi al bilancio alabardato.Primo punto: la Triestina ha lasciato altri due punti sulla strada che porta ai play-off. Secondo: è molto azzardato cambiare radicalmente l'assetto di una squadra che rende al meglio quando gioca con il 4-3-3 e funziona a certe condizioni. Il Santarcangelo, che a quanto si è visto è una della formazioni più modeste del girone (e non solo per la classifica) a Trieste aveva portato via un punticino con l'Unione passata in vantaggio. Domenica ha strappato un pareggio nonostante una ripresa in cui è andato sotto pesantemente. Oltre a quei due punti, nel girone d'andata l'Unione ne aveva perso uno a Portogruaro con il Mestre, mentre dopo il giro di boa ha mancato una vittoria già scritta con il Ravenna. Per stare di manica molto stretta sei punti sono stati gettati al vento e questa è la differenza in numeri rispetto a quanto espresso dall'Unione in campo. Questa caratteristica negativa, a sette gare dal termine della regular season, rende problematico o molto arduo entrare nel lotto privilegiato delle tre big alle spalle del Padova. A vedere il lato positivo c'è che tra le squadre limitrofe alla Triestina nessuna corre, anzi. Sul piano tecnico e tattico è evidente come l'assenza di alcuni infortunati e il timore ragionato di dover affrontare tre partite in sette giorni (nè le gambe nè la testa dei giocatori è avvezza a un simile tour de force) abbia costretto Princivalli a modificare l'assetto di partenza. Il risultato è stato che nel primo tempo la squadra non ha creato quasi nulla, che i giocatori non sono stati capaci di tenere le distanze con i romagnoli ad arrivare sempre prima degli alabardati specie sulle seconde palle, che sia stato subito un gol a difesa schierata. Come testimonia una ripresa gagliarda con tante palle gol e la doppia rimonta il 4-3-3 con Petrella in campo è indispensabile. Cosa sarebbe successo se il tecnico avesse utilizzato sin dall'inizio il mini-bomber? Non ci sarà mai controprova. La certezza è che comunque una squadra impostata su tre punte non può averne solo quattro a disposizione. Ma si sa che Sannino avrebbe voluto giocare sempre con due riferimenti avanzati e con due esterni. Vabbè quel che è stato è stato, tutta esperienza.Di positivo c'è che ora il coraggio non manca, la voglia di vincere anche e in più in Romagna c'è da salutare il rientro di Aquaro che deve ritrovare il ritmo partita e si è visto come Pozzebon, quando gioca un minutaggio consistente, tira fuori dal cilindro il gol anche di pregevole fattura.E di buono c'è che l'Unione ha di fronte un impegno con il Pordenone che, in caso di vittoria, darebbe sprint ed entusiasmo. Ma non era così anche con Bassano e Vicenza? Meglio non pensarci e concentrarsi sull'impegno di domani sera nel gelo del Rocco. -- Al via la prevendita per la gara con il Pordenone Per la Triestina è già tempo di tornare in campo. Domani sera al Rocco arriva il Pordenone allenato da Rossitto (inizio ore 20.30, arbitra Schirru di Nichelino), e ovviamente per questo derby fondamentale nella lotta play-off è già iniziata la prevendita. I biglietti si possono acquistare nella sede della Triestina (orario 9-13 e 15-19), al Centro di coordinamento di via Macelli (oggi 9-12 e 16-19, domani 9-12 e 15-17.30), e come sempre anche online sul sito www.diyticket.it, o chiamando il numero 040-9896246 (attivo tutti i giorni dalle 9 alle 20) che permette di prenotare i biglietti e poi ritirarli e pagarli in tutti i bar, tabacchi, edicole SisalPay. Nessuna diretta tv stavolta (è una normale giornata di campionato), per cui la società si attende un buon numero di tifosi per questa sfida così delicata. GIUDICE SPORTIVO. Porcari si conferma il più "cattivo" degli alabardati sul piano disciplinare: quella rimediata a Santarcangelo, infatti, è già la sua nona ammonizione della stagione, per cui il centrocampista è entrato di nuovo in diffida, unendosi così a una lista che già comprende Pizzul, Bracaletti e Acquadro. Intanto alla Triestina è stata comminata un'ammenda di 500 euro per l'introduzione e l'accensione di alcuni fumogeni (fra cui uno lanciato nel recinto di gioco) nel settore riservato ai tifosi alabardati allo stadio di Santarcangelo. (a.r.) -- Aquaro: «Finalmente in campo, due gol evitabili» Parla il difensore centrale: «Ci siamo un po' addormentati. Lambrughi? Vede le giocate in anticipo» di Guido Roberti «Era ora». E' stato un sospiro di sollievo a scandire le prime sillabe del capitano Giuseppe Aquaro a chiusura della gara in terra romagnola. Un ventaglio di emozioni che spazia dalla gioia del rientro in campo (non giocava dalla partita di novembre a Padova) alla rabbia per le distrazioni costate i due gol del Santarcangelo.«Sono trascorsi quattro mesi dall'ultima vota che avevo messo piede in campo. Un po' di emozione all'inizio l'ho provata e ho fatto fatica specialmente i primi quindici minuti». Due gol evitabili, vero?«Vero, tutti e due evitabili. Il secondo vorrei rivederlo, sul primo gol abbiamo dormito un po' e siamo anche stati sfortunati perché la palla è passata sotto la gamba di Boccanera e mi è rimasta lì sulla linea, non ho avuto la reazione di spazzarla via e gli avversari sono stati bravi a crederci».Una situazione strana per la Triestina, una infinità di rammarichi per i punti lasciati per strada, per converso nessuna squadra del girone vorrebbe mai trovarsi, nemmeno ai play-off, di fronte l'Unione.«Quante volte abbiamo già fatto questo discorso, e noi purtroppo ci mettiamo del nostro per non fare quel salto di qualità che probabilmente meriteremmo. Bisogna dire che abbiamo affrontato un buon Santarcangelo, capisco il fatto che i tifosi non siano contenti di questo pareggio però è giusto muovere la classifica anche con un punto sapendo di dover fare molto, molto di più, e cercheremo di farlo già mercoledì con il Pordenone». Tre partite in sette giorni, ad aprire la cosiddetta volata finale.«Che si tratti del Pordenone o del Teramo, noi scendiamo in campo per vincere e conquistare i tre punti, lo facciamo sempre. Certo non dobbiamo addormentarci come sul primo gol, perché poi non è facile riequilibrare le partite Bravi a rientrare nuovamente in gara e probabilmente meritavamo qualcosa in più. C'erano due rigori, almeno uno poteva starci».La prima volta in coppia con Lambrughi, si gioca sul velluto con un compagno così?«Lambrughi è un giocatore d'esperienza, vede le giocate in anticipo. Non bisogna buttare via però il lavoro che è stato fatto prima con gli altri, hanno fatto bene anche Codromaz a El Hasni».Aquaro infine esprime un pensiero sulla parziale emergenza cui ha dovuto far fronte l'Unione in Romagna.«Ricordiamoci che mancavano almeno 2-3 titolari, alcuni ragazzi non giocavano da parecchio tempo, dal sottoscritto fermo quattro mesi, ad altri che subentravano per giocare venti minuti. Non sono facili da affrontare le gare così, ma tutti sono stati bravi». -- La Principe non smette di stupire Oveglia: «I ragazzi danno tutto» Il tecnico della squadra di pallamano che ha battuto anche Bressanone: «Abbiamo regalato ai nostri tifosi una partita spettacolare. Ai miei giocatori non posso chiedere di più. Ora restiamo concentrati» di Lorenzo Gatto Bella, solida e vincente: Principe leader della poule promozione dopo la quarta giornata. La sfida di sabato scorso contro Bressanone ha confermato l'imbattibilità della formazione guidata da Giorgio Oveglia, tre vittorie e un pareggio che regalano ai biancorossi il vertice solitario della classifica. Successo nel derby d'Italia che è stato un vero e proprio spot per la pallamano.Bel gioco, partita maschia come nel dna di questo sport davanti a una cornice di pubblico numerosa e corretta che ha esaltato la prestazione di capitan Visintin e compagni. «Siamo soddisfatti - il giudizio del tecnico Oveglia - consapevoli di aver regalato ai nostri tifosi una bella partita. Un totale di 68 gol sono di per sè sinonimo di spettacolo, il valore aggiunto è stata una buona prestazione difensiva da parte di entrambe le squadre cosa che testimonia la qualità degli attacchi messi in campo».Aspetto positivo la gestione degli attacchi a difesa schierata, da sempre un tallone d'Achille per una Principe che invece, anche da questo punto di vista, sembra essere cresciuta. Ma c'è, invece, qualcosa da migliorare? «Devo essere sincero- sottolinea Oveglia - Non avrei il coraggio e non mi permetterei di chiedere qualcosa in più a questi ragazzi. Che stanno mettendo cuore, anima e cervello in ogni partita e stanno disputando una stagione fantastica». L'obiettivo, adesso, è mantenere la stessa determinazione e la stessa lucidità anche nelle prossime partite. L'obiettivo, uno dei primi tre posti che qualificano di diritto al girone unico della prossima stagione è davvero a portata di mano. Difficile fare tabelle ma i quattro punti di vantaggio rispetto all'attuale quarto posto occupato dal Padova (tre punti e tre pareggi tutti per 22-22, un record) sono un bottino importante. «Il mio compito adesso è cercare di tenere la squadra sulla corda - conclude il tecnico della Principe - nella consapevolezza che già sabato prossimo troveremo sulla nostra strada un'avversaria decisa a vendere cara la pelle. Non sarà facile a Fondi, lo sappiamo ma certo se dovessimo riuscire a fare risultato metteremmo un mattoncino importante nella rincorsa al nostro obiettivo stagionale». Risultati della quinta giornata: Principe Trieste-Bressanone 36-32, Padova-Fondi 22-22, Metelli Cologne- Teamnetwork Albatro Siracusa 24-21.Classifica: Principe Trieste 7, Bressanone 6, Metelli Cologne 5, Arcobaleno Oriago Padova 3, Team Network Siracusa 2, Fondi 1.Prossimo turno: Fondi- Principe Trieste, Bressanone-Metelli Cologne, Teamnetwork Albatro Siracusa- Arcobaleno Oriago Padova. Quote
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