SandroWeb Posted December 29, 2019 Report Posted December 29, 2019 DOMENICA 29 DICEMBRE 2019 - Arriverà il riscatto contro la Fortitudo? Questo pomeriggio dalle 17.30, complice anche il turno di riposo imposto dal calendario alla OriOra Pistoia, per l'Allianz vincere rappresenterebbe più di una boccata d'ossigeno. Come scrive Lorenzo Gatto, serve una risposta, nell'atteggiamento di un gruppo che sembra ormai totalmente rassegnato e distante dalla guida tecnica. Un rapporto di sfiducia reciproca che sta minando alla base le fondamenta della squadra. Cosa possa essere cambiato nella due giorni trascorsi dalla debacle trentina è difficile da immaginare, la speranza è che i giocatori siano in grado di tirar fuori l'orgoglio e la voglia di combattere per riuscire a compiere l'impresa contro una neopromossa che va considerata tra le sorprese positive di questa prima parte di stagione. In questo senso si è espresso Daniele Cavaliero in una intervista rilasciata a un quotidiano bolognese nei giorni scorsi. «Stiamo facendo così schifo che parlare di tattica o tecnica in questo momento lascia il tempo che trova. Ora dobbiamo dare un segnale ai nostri tifosi, alla nostra società e alla nostra città, mettendoci la faccia, il corpo, il cuore e tutto quello che abbiamo». I tifosi, ieri, hanno fatto sentire la loro voce assistendo all'ultima parte dell'allenamento e leggendo alla squadra un comunicato tradotto agli americani dal team manager Marco De Benedetto. Squadra da una parte, tifosi dall'altra, contenuti e concetti che hanno lasciato poco spazio all'immaginazione. L'invito, espresso con parole chiare, è stato quello di onorare la maglia di Trieste e un pubblico che continua, nonostante i pessimi risultati, a riempire le tribune dell'Allianz Dome. Quanto possa servire l'appello, quanto le parole di una tifoseria stanca di vedere la squadra perdere lo sapremo già nel tardo pomeriggio di oggi. Sul parquet, aldilà di quello che sarà il risultato, conterà anche l'atteggiamento che i giocatori terranno nel corso dei quaranta minuti di partita. - La Fortitudo Bologna arriva all'Allianz Dome con le ossa rotte post derby ma anche con il recuperato Ed Daniel, dopo i problemi di tonsillite che lo hanno messo ai box nelle ultime settimane. L'americano ha svolto una ventina di minuti agonistici con il gruppo, il suo utilizzo è un punto interrogativo.L'ambiente fortitudino ha preferito scegliere la strada del silenzio nelle ultime ore, evitando slanci di "pancia" o dichiarazioni improvvide.Naturalmente è coach Antimo Martino a gestire mediaticamente il momento delicato, partendo da un'esigenza, quella di cancellare ciò che è stato: «Giusto assumersi le responsabilità - ha dichiarato a Raffaele Baldini -. Ora resettiamo, guardiamo alla prossima partita perché sono un allenatore che deve ricordare come questo sia un gruppo che sta dando tanto, che ha 16 punti in classifica. Mettiamo il derby in un angolo, ritireremo fuori queste brutte sensazioni e alcune scene che non ci hanno gratificato per la gara di ritorno in modo che non si ripetano, ma ora pensiamo a Trieste. È in un momento di difficoltà ma può fare paura. Leggendo le interviste, so che deve tornare alla vittoria, ma noi dobbiamo farci trovare pronti per arrivare a un obiettivo che non era pensabile. Sappiamo che Trieste è un campo storicamente ostico, cerchiamo di essere quelli di domenica e non quelli di mercoledì».Logico partire quindi da un lavoro psicologico più che tecnico/tattico, visti anche i pochi giorni a disposizione: «Ho parlato individualmente con tutti i giocatori. C'è dispiacere ma anche voglia di ripartire, ognuno di loro ha fatto la peggiore partita della stagione ma tutti sanno di non essere quelli del derby. La partita di Trieste arriva vicinissima, quindi siamo stati costretti a spostare subito l'attenzione anche se per gestire gli infortunati avrei preferito qualche giorno in più».La chiave di volta per la sfida all'Allianz Dome, secondo Martino, ha connotati chiari: «Per come arriveremo, l'aspetto emotivo sarà più importante di altre cose. Speriamo di avere il fuoco dentro, questa squadra, tranne in alcune situazioni, lo ha sempre avuto e spero che continui a farlo. Mercoledì non è mancato il fuoco, anzi forse avevamo fin troppe motivazioni: qualche giocatore ha sentito troppo la partita arrivando quindi scarico per eccesso di tensione. L'unico richiamo che faccio alla squadra è che dobbiamo capire che anche quando non siamo in grado di vincere c'è modo e modo di perdere, come era già successo in altre occasioni. Le difficoltà fanno parte di una partita e della stagione, ma ci vuole un modo per interrompere un trend negativo. Perdere di 30 o di 15 cambia, ma rimango orgoglioso di quanto fanno finora. E spero che anche i tifosi, benché amareggiati, possano non dico dimenticare ma capire che è stata una piccola parentesi. E non ho dubbi che sarà così, perché la gente continuerà a sostenerci». Quote
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