SandroWeb Posted December 20, 2020 Report Share Posted December 20, 2020 DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 - L'Allianz cerca un altro passo avanti. Lo scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo": dopo l'inevitabile debacle casalinga contro la Virtus Bologna e i progressi - ma ancora perdenti - a Desio con Cantù, la banda biancorossa stasera cerca sul parquet di casa altri segni di crescita ma soprattutto un ritorno alla vittoria che manca ormai dal 4 ottobre. Due mesi e mezzo.All'Allianz Dome - palla a due alle 20.45, diretta su Rai Sport Hd - però capita un avversario tutt'altro che sproveduto. La Dolomiti Energia Trentino ha consistenza e atletismo per mettere in difficoltà Trieste anche se in questo periodo più che con le caratteristiche degli avversari l'Allianz deve confrontarsi soprattutto con i propri limiti fisici dopo il Covid. A questo proposito, ecco la prima buona notizia: torna a disposizione anche Teo Da Ros, arruolato nei 12. Non si sa ancora invece a chi toccherà restare fuori nella rotazione tra stranieri: nelle ultime due tornate è toccato a Upson, meno esperto del campionato italiano rispetto a Udanoh e Delia, meno protagonista rispetto a Ike (o, almeno, all'Udanoh visto a Desio mercoledì sera) e meno alto rispetto a Marcos.La partita di stasera mostrerà quanta capacità di tenuta abbia attualmente l'Allianz, al terzo incontro in otto giorni. Un test importante perchè l'agenda dei recuperi e dei turni regolari di campionato proporrà presto un trittico casalingo che definirà quale tipo di stagione attende Trieste: il 30 dicembre recupero con Treviso, il 3 gennaio 14° giornata con Varese e all'Epifania recupero con Reggio Emilia. L'ideale però sarebbe arrivarci essendo riusciti prima a riabituarsi al gusto della vittoria.Intanto, qualcuno ha già vinto in casa Allianz. Eugenio Dalmasson infatti ha saputo ieri mattina che andrà a lui il Premio Reverberi-Oscar del Basket come miglior allenatore italiano. La cerimonia si terrà la prossima estate a Quattro Castella, nel Reggiano, e sarà molto "triestina". Il Reverberi per il miglior giocatore italiano è stato assegnato infatti a Stefano Tonut. «Ho appreso del premio appena arrivato in ufficio - racconta il coach - Un riconoscimento che mi fa piacere anche se in questo momento penso soprattutto alla partita che mi aspetta. Contro Trento mi attendo un altro segnale di crescita, con la voglia di essere concreti, efficaci. Avere fame di vittoria. Anche se la condizione non è ancora quella che vorremmo, possiamo comunque dare risposte importanti».Un concetto, quello dell'atteggiamento, ribadito anche dall'assistente Marco Legovich sul sito del club biancorosso: «Dobbiamo scendere in campo pensando al piacere di aver ritrovato il nostro lavoro, che è il lavoro più bello del mondo per degli innamorati di questo sport come noi, e ricordarci questo potrebbe aiutarci molto in questo momento» - Per Bepi Pillon ieri non sono arrivate solamente le prime reti della Triestina sotto la sua gestione, ma anche una grande vittoria contro una squadra forte come il Perugia, un successo frutto del mix tra il fioretto nella prima frazione e la spada nella ripresa. E il tecnico alabardato non può che essere soddisfatto: «Abbiamo fatto un'ottima prestazione - conferma Pillon - contro una squadra di altissimo livello, perché il Perugia come organico ha giocatori che hanno sempre giocato in B: io penso che alla fine sarà lì a lottare per i primi due posti. Per questo dò merito ai miei che hanno fatto una grande prestazione. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene sul piano del gioco, nel secondo sul piano del cuore. Nella ripresa un po' meno nel gioco forse perché volevamo portarla a casa, forse un po' perché loro ci avevano messo lì. Boultam? Deve continuare su questa strada e non accontentarsi di quanto fatto. E quando la condizione salirà potrà fare ancora meglio». La Triestina, dopo l'uno-due di Boultam, ha gestito anche bene la partita: l'autorete si può definire un episodio sfortunato perché la squadra non stava rischiando: «È stato un vero peccato prendere il gol su palla inattiva - spiega il mister alabardato - sapevamo che dovevamo soffrire in quelle situazioni per la loro prestanza fisica: loro in gol non sono riusciti ad andarci, purtroppo ce lo siamo fatti noi. Poi chiaramente, mancando poco alla fine, loro si sono animati e noi siamo andati in sofferenza, anche per paura di non portarla a casa, ma alla fine ci siamo riusciti bene». Ma a parte questo episodio, a Pillon l'Unione è piaciuta molto. «Mi sono piaciuti lo spirito, l'atteggiamento, la personalità con cui siamo andati in campo a giocarcela senza paura. Dobbiamo continuare su questa strada, il percorso è lungo ed è appena iniziato. Abbiamo fatto due ottime prove con Perugia e Padova, ma ora dobbiamo recuperare energie fisiche e nervose per Bolzano». Già, perché alla sfida col Sudtirol la Triestina ci arriverà forse con ancora meno uomini: «Capela è uscito ne per un problema ai flessori, speriamo si sia fermato in tempo. Mensah ha un problema muscolare, speriamo non sia nulla di grave. Ma confido negli altri, Sarno sta crescendo e Petrella ha bisogno di lavorare». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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