I suntini sandrini di martedì 30 marzo 2021

[SandroWeb]

MARTEDÌ 30 MARZO 2021

- Finalmente il focolaio Covid in casa alabardata dovrebbe essere stato domato. Come scrive Antonello Rodio, il condizionale è sempre d'obbligo in questi casi, ma ieri il giro di tamponi che era stato effettuato domenica ha dato per tutto il gruppo squadra esito negativo, non evidenziando ulteriori positività. Ed è la prima volta che succede dopo una settimana. Rimangono quindi in isolamento nove tesserati, quattro dei quali calciatori (a Giorico, Brivio e Procaccio, si era aggiunta venerdì scorso la positività di Filippini). Da ieri, pertanto, con il nulla osta dell'autorità sanitaria la squadra ha potuto riprendere gli allenamenti collettivi, ovvero ha potuto svolgere una seduta normale e soprattutto ha avuto il permesso di poter lavorare sul campo senza dover stare in gruppi separati. Ed è il primo allenamento che la squadra di Pillon ha potuto svolgere in questa maniera dalla fine della partita con il Carpi. In pratica, l'Unione può cominciare a preparare un incontro di calcio come si deve, dopo che per una settimana non aveva potuto farlo. Insomma se tutto filerà liscio e non ci saranno in settimana altre brutte sorprese dai prossimi tamponi (un altro screening è previsto già nella giornata odierna), gli allenamenti potranno proseguire in forma collettiva e Triestina-Padova a questo punto dovrebbe giocarsi regolarmente sabato sera al Rocco alle ore 20.30, come da calendario. A quel punto, resterà solamente da attendere la data del recupero con la Sambenedettese, che potrebbe essere mercoledì 14 aprile se quel turno infrasettimanale slitterà in avanti come dovrebbe decidere giovedì il consiglio direttivo della Lega Pro. Naturalmente la situazione in casa alabardata resta attentamente sotto controllo, anche da parte dell'Asugi, e ovviamente se per caso dovessero malauguratamente uscire positivi dal giro di tamponi di oggi, tutto potrebbe tornare in discussione. Il gruppo si sottoporrà poi a un ulteriore screening giovedì, nella classica tornata da effettuarsi a 48 ore dalla partita. Ma intanto si comincia ad assaporare un ritorno alla normalità, anche se la Triestina dovrà ovviamente fare ancora a meno dei giocatori positivi al covid. In realtà, con Filippini fuori lista, Procaccio infortunato (dopo la botta al piede deve andarci cauto e spera di tornare in tempo per il finale di campionato) e Brivio che non ha mai giocato titolare dall'arrivo di Lopez a gennaio, l'unica assenza davvero pesante è quella di Giorico, perno e faro del centrocampo alabardato. Sotto questo aspetto, bisognerà verificare le condizioni di Calvano, uscito malconcio dalla sfida con il Carpi, e vedere se ci saranno finalmente buone notizie sui rientri di Petrella e Paulinho, la cui convocazione è attesa da varie partite.

- Archiviare in fretta? Ma anche no. Lo scrive oggi Roberto Degrassi: la sosta di riposo che attende nel weekend l'Allianz offre a squadra e staff l'occasione per affrontare con serenità e lucidità i problemi emersi nelle ultime settimane. Sabato Trieste non scenderà in campo e resterà a guardare le altre, nel frattempo potrà mettere a punto la condizione, e non si parla solo di quella atletica.Le sconfitte contro Venezia e Treviso infatti hanno avuto in comune l'incapacità di esprimere sul parquet l'atteggiamento necessario. Un approccio troppo blando, difficoltà a mantenere la concentrazione alta per 40 minuti, un'intensità che reggeva solo per alcuni sprazzi. Non a caso al PalaVerde a ogni piccolo break biancorosso seguiva puntuale, e più corposo, il controbreak veneto. Peccati veniali in altre fasi della stagione e che invece diventano pesanti in questo momento quando tutte le squadre lottano per qualche traguardo e l'attenzione è massima.L'Allianz non ha la pressione addosso di chi è partito con l'obbligo di terminare tra le prime otto ma proprio per questo può metterci tutto l'entusiasmo, la sfrontatezza, l'arroganza ignorante, la cazzimma di chi ha fame e voglia di prendersi il suo sogno. Provarci, sempre. Crederci, sempre. Gli stimoli, a squadra e staff, non dovrebbero mancare.Per ritrovarsi l'Allianz ha bisogno di ritrovare il gioco di squadra. Al PalaVerde si è visto una squadra troppo confusa, scollegata, con Fernandez stremato a cercare di predicare nel deserto, la buona prova dei due lunghi (Upson più che tonico in queste settimane, Delia più utile però per la manovra e il coinvolgimento dei compagni) ma anche con vistose e incomprensibili difficoltà da parte degli esterni Usa. Milton Doyle, quello con il curriculum più nobile (tanto da meritarsi uno sforzo extrabudget da parte della società per firmarlo la scorsa estate), è abbonato alle montagne russe. Nell'ultimo mese virgola contro Cantù, 18 punti contro Reggio Emilia con 7/12 dal campo, 15 punti a babbo defunto con la Reyer e 3 appena a Treviso con 1/6 dal campo in 31 minuti e una difesa pessima. In teoria, dovrebbe essere il leader della squadra insieme a Fernandez. Un regista occulto che però quando gestisce il gioco è confuso e prevedibile mentre da tiratore raramente esce dal menu dei tentativi da tre.Distratto e in involuzione anche Myke Henry. Uscito dal periodo di difficoltà fisiche, riottenuta dal coach la possibilità di partire in quintetto e giocarsi il minutaggio, sta incidendo poco. Partenze incoraggianti ma poi alla prima panchina e al primo fallo dubbio fischiato contro subentra lo scoramento. È vero che Dalmasson sembra concedere più fiducia a Doyle, con un minutaggio robusto anche in serate balorde, ma Henry è entrato in una fase in cui deve metterci un po' di più per prendersi la scena. A un fallo sbagliato o a una sostituzione che si sente ingiusta si può reagire.