SandroWeb Posted April 18, 2021 Report Share Posted April 18, 2021 DOMENICA 18 APRILE 2021 - Cuore, orgoglio e voglia di riscatto. Così come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", è una chiamata alle armi per l'Allianz, impegnata contro la Carpegna Pesaro in un match che vale ben oltre i due punti. Reduce da un mese di prestazioni deludenti, Trieste deve dare una risposta ai suoi tifosi prima di tutto dal punto di vista delle motivazioni. L'immagine della squadra spenta, mentalmente già in vacanza, che a Trento si è fatta ridicolizzare nel primo quarto per poi produrre una sterile reazione a partita decisa va cancellata con una prestazione di sostanza. Il risultato, se arriverà, sarà una conseguenza dell'atteggiamento che i biancorossi sapranno portare sul parquet. Ne ha parlato coach Dalmasson, in sede di presentazione, sul sito ufficiale della società. «La chiave del match sarà quella di lottare alla morte su ogni palla, giocare con lo spirito di chi sa che è l'unica strada da percorrere. Dobbiamo provare di tutto e raccogliere tutte le energie rimaste per conquistare una vittoria, anche a discapito del fatto di giocare bene dal punto di vista tecnico, oggi conta il risultato». Parole che suonano, sinistramente, come una ripetizione di quelle già riservate alla squadra lo scorso lunedì dopo la sconfitta rimediata dai biancorossi a Bologna contro la Segafredo. La lunga riunione tenutasi nello spogliatoio aveva avuto come scopo proprio il tentativo di dare una scossa al gruppo, accusato di non avere avuto il giusto atteggiamento sul parquet. La risposta della squadra nel primo quarto giocato a Trento ha fatto riflettere, oggi la prova d'appello in un match che non sarà semplice vista la determinazione con cui la Carpegna Pesaro si presenterà all'Allianz Dome. ASSENZE Tra campo e infortuni, sia Trieste che Pesaro arrivano allo scontro diretto in condizioni fisiche non ottimali. Se la Carpegna è certa dell'assenza di Delfino e dovrà valutare la situazione di Cain, uscito malconcio dal match contro Brindisi, l'Allianz ha fortemente in dubbio sia Fernandez che Grazulis. «L'incertezza che avremo fino all'ultimo sulla presenza di Juan e Andrejs fa il paio con tutte quelle che sono state le difficoltà della stagione- continua Dalmasson -. Da parte di tutti serve quel qualcosa in più per sopperire alle eventuali due assenze. Ci è già capitato di giocare senza Juan a Bologna e facemmo molto bene. Quell'esperienza ci ha lasciato comunque grandi soddisfazioni dimostrando che possiamo trovare soluzioni alternative». Soluzioni alternative che riguardano un maggior coinvolgimento di Laquintana o l'adattamento nel ruolo di play di Cavaliero e Doyle. Scelte che, probabilmente, andranno fatte anche in base a quelle che saranno le situazioni in essere nel corso dei quaranta minuti di partita. - Non c'è ancora una luce in fondo al tunnel ma si intravede una fiammella. Lo scrive Ciro Esposito: quella di domani contro il Südtirol potrebbe essere l'ultima partita della Triestina a porte chiuse. Il condizionale è ancora d'obbligo perché serve il via libera dal Consiglio dei Ministri in programma giovedì e dall'1 maggio la "condicio sine qua non" è che il Friuli Venezia Giulia sia collocato in zona gialla. Al Rocco potranno entrare mille tifosi (e 500 all'Allianz Dome) ma, qualora l'esperimento funzionasse e l'indice di contagio restasse sotto controllo, c'è già l'ipotesi da metà maggio di portare la capienza al 10% (quindi 2.500 per l'impianto triestino. Sul piano pratico non cambia moltissimo: manca un solo match (quello con il Mantova del 2 maggio), le casse della società ne beneficeranno più di tanto così come la visibilità degli sponsor. Però sul piano simbolico sarebbe una segnale positivo anche per le partite di play-off nell'auspicio che la LegaPro, vista la situazione d'emergenza non trattenga il suo 30%. Anche questa rinuncia non risanerà i bilanci a brandelli delle società ma sarebbe un segnale d'attenzione verso tutti i club della serie C. Sono passati oltre 6 mesi da quando neppure i mille tifosi sono stati ammessi (l'ultima partita vista dagli spalti è stata Triestina-Virtus Verona del 25 ottobre). Se la platea fosse allargata in occasione delle partite di play-off allora toccherà ai giocatori alabardati fare di tutto per andare più avanti possibile. Il cammino per conquistare un buon piazzamento passa per l'ultimo trittico. Inutile sottolineare l'importanza della sfida di domani (si gioca alle 21 in diretta RaiSport) contro l'agguerrito Südtirol di mister Vecchi. Ieri il gruppo squadra si è sottoposto a un gioro di tamponi rapidi che hanno dato esito negativo. Oggi la squadra completerà la preparazione con la rifinitura mattutina. All'allenamento di ieri non hanno partecipato Mirco Petrella e Andrea Procaccio, che ne avranno ancora per un bel po', e il terzino Struna. Questa mattina il tecnico Pillon tirerà le fila anche sul modulo da utilizzare per fermare gli altoatesini ancora in corsa per la promozione diretta in serie B. I giocatori a disposizione sono quelli di Perugia e quindi resta da sciogliere il nodo se replicare il 4-3-1-2 con Sarno alle spalle delle punte oppure, ma è meno probabile, se indirizzare la squadra a quel 4-4-2 atipico con Mensah esterno a sinistra che due settimane fa ha messo in difficoltà la capolista Padova. Il Südtirol recupera l'ex Malomo (Beccaro partirà dalla panchina) ma mancano i due centrali Vinetot e Curto. Si tratta di una possibilità in più per forare l'arcigna difesa di Vecchi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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