I suntini sandrini di mercoledì 27 ottobre 2021

[SandroWeb]

MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE 2021

- Proprio come ai vecchi tempi, che poi tanto vecchi non sono. Diciamo a come prima del covid, e comunque si tratta di oltre un anno e mezzo. Lo scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo": da domenica prossima, quando la Triestina affronterà la lanciatissima Feralpisalò in quello che sarà il big-match della giornata (inizio ore 14.30), lo stadio Rocco riapre praticamente in tutti i suoi settori. C'è innanzitutto l'attesissima riapertura della Curva Furlan, invocata da tanti tifosi in queste settimane: anzi fra loro più di qualcuno sosteneva che non veniva allo stadio proprio per la mancata possibilità di andare nel settore tradizionalmente più caldo, nel cuore del tifo alabardato. Vedremo quale sarà il responso dei numeri. Continuerà a essere aperta la Colaussi per chi vuole continuare ad avere una visuale migliore, ma si apre agli spettatori anche la Tribuna Pasinati, finora riservata solo ad accreditati, autorità e portatori di handicap oltre il 75%. La speranza è quindi quella di un afflusso finalmente più massiccio del solito: la sfida è davvero di cartello, la curva è finalmente aperta, l'orario del primo pomeriggio domenica è sicuramente il migliore di tutti, insomma non ci sono più scuse per non venire allo stadio e ci sono tutte le premesse per vedere finalmente una cornice migliore dei soliti 800 spettatori delle ultime partite. PREZZI. Per quanto riguarda il prezzo del ticket in Curva Furlan, è esattamente lo stesso della tribuna Colaussi, il cui costo del biglietto è stato comunque mantenuto basso e uguale alle altre partite. Insomma per chi andrà in curva non si tratta di risparmio, bensì di una scelta più che altro affettiva e legata alla passione alabardata, o magari a un'abitudine consolidata negli anni. Pertanto per Tribuna Colussi e Curva Furlan il biglietto intero costa 12 euro, il ridotto 10 euro e il ticket cortesia 2 euro. Per la Tribuna Pasinati invece 15 euro l'intero, 13 euro il ridotto e 3 euro il cortesia. 

- Corey Sanders si sta prendendo Trieste. Lo scrive Lorenzo Gatto: giorno dopo giorno, con il lavoro in palestra e la capacità di sfruttare i consigli di uno staff tecnico che sul suo talento ha scommesso con decisione, sta crescendo ed è stato uno dei grandi protagonisti del convincente successo conquistato dall'Allianz contro Tortona. Il feeling con la città, scoccato sin dal primo giorno, lo sta aiutando a vivere al meglio questa prima esperienza in Italia.LA CHANCE Il campionato italiano è un trampolino di lancio che Sanders vuole sfruttare per dare una svolta alla sua carriera. «È senza dubbio un grande passo avanti rispetto alle ultime esperienze in Portogallo e in Polonia - racconta Corey - Del livello del vostro campionato ero venuto a conoscenza dal racconto di ragazzi che ci giocano o ci hanno giocato e che me ne avevano parlato molto bene. Quando si è aperta la strada per venire a Trieste mi sono sentito fortunato, ho colto al volo l'occasione e voglio sfruttare questa chance per fare un grande lavoro e vincere. Qui in Europa il gioco è diverso rispetto agli Stati Uniti e in Italia si gioca un basket diverso rispetto alla Polonia. Il livello è senza dubbio più alto, ci sono squadre migliori che preparano meglio le partite, ti conoscono come giocatore. Devo crescere nell'aspetto mentale delle partite, leggere meglio gli attacchi, intuire quando si potrebbe verificare un mismatch, approfittarne, far spostare i compagni nelle posizioni nelle quali vuoi che vadano».IL SOGNO Trieste tappa di crescita per un ulteriore passo avanti nella carriera di un giocatore ambizioso. L'esempio di Javonte Green, che dall'Italia ha cominciato la scalata all'Nba, è per un americano un precedente stimolante. «Il mio obiettivo è sempre stato quello di giocare tra i professionisti - conferma Sanders - è il mio sogno da quando ero più piccolo. Ma procedo un passo alla volta. Ora sono qui, resto concentrato su quello che sto facendo e con Trieste voglio vincere quanto più possibile».LA CRESCITA Difficile capire quanto margine di crescita abbia ancora il nuovo play dell'Allianz. La sensazione, per chi lo allena ogni giorno, è quella di un giocatore che può ancora migliorare tanto. «Credo che il miglior Sanders non si sia ancora visto - conferma Corey - a Trieste è ancora tutto nuovo per me, il coach gli assistenti, gli schemi. Abbiamo giocato solo cinque partite, dobbiamo ancora migliorare in tante cose come squadra e questo, naturalmente, vale anche per me. Sento la fiducia del mio coach e dei miei compagni, ma non ho ancora mostrato a tutti il Sanders che so di poter essere. Devo diventare un giocatore più mentale che atletico, essere in Italia mi aiuterà».SOLDATINO L'aspetto apprezzabile del gioco di Sanders è la capacità di mettersi al servizio dei compagni. L'impressione, in questi primi mesi, è che abbia fatto sue le richieste di coach Ciani e messo da parte il suo ego per dedicarsi alla squadra. «Siamo un gruppo composto da tanti ottimi giocatori che non ha bisogno della stella. In questo senso è sufficiente che io svolga il mio ruolo e dia il mio contributo. Anche i ragazzi che partono dalla panchina hanno molto talento, e tutti contribuiscono alla vittoria, questo è ciò su cui siamo tutti concentrati, e stiamo facendo un buon lavoro».BILANCIO «Sono abbastanza soddisfatto del nostro record di 3 vinte e 2 perse, anche se non sono contento di come è andata a Pesaro dove avremmo potuto fare meglio e ci siamo arresi troppo presto, ed anche a Bologna, quando siamo arrivati a -4 nel terzo quarto abbiamo avuto l'opportunità di vincere anche quella. Sono soddisfatto di dove siamo ora ma anche dispiaciuto perchè avremmo potuto evitare le due sconfitte. Sono comunque convinto che se continueremo a lavorare come stiamo facendo e seguiremo le indicazioni del coach potremo fare molto bene in questo campionato. Il nostro obiettivo sono i play-off. Non li ho mai giocato da quando sono in Europa ed è un'esperienza che mi piacerebbe vivere».