SandroWeb Posted October 11, 2024 Report Posted October 11, 2024 VENERDÌ 11 OTTOBRE 2024 - Assoluto protagonista del ritorno di Trieste nella massima serie, Michele Ruzzier si sta godendo i frutti della promozione ottenuta nella passata stagione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", presenza importante, quella del play-maker triestino, in campo 17 minuti nel vittorioso esordio contro Milano impiego che, complici anche i problemi di falli che hanno limitato l'impiego di Colbey Ross, è salito a 22 minuti nel match di domenica scorsa a Napoli. Bacchetta in mano, dirige i compagni con maestria a dimostrazione del fatto che la serie A1 è il suo habitat naturale, in queste prime giornate ha tirato poco ma con ottime percentuali (60% da tre punti e 100% dalla lunetta) segno di una condizione psico fisica ottimale. In una squadra naturalmente sbilanciata sugli americani, la certezza italiana di coach Christian è lui. «Sento fiducia - conferma il giocatore triestino - e questo mi aiuta a essere sereno e a esprimermi al meglio sul campo- L'obiettivo che mi ero posto a inizio stagione era questo, ritagliarmi uno spazio importante per riuscire a essere d'aiuto alla squadra. È successo nelle prime due giornate di campionato, sta a me di volta in volta capire cosa serve in campo. Ma arrivato alla soglia dei 32 anni credo di avere l'esperienza e la maturità per farlo». Gruppo formidabile, quello costruito da generale manager biancorosso Michael Arcieri, composto da uomini prima ancora che giocatori che hanno saputo calarsi sin dal primo giorno nella realtà triestina creando un ambiente speciale. «Che stiamo bene insieme, in campo e fuori, credo si veda - conferma Ruzzier -. In campo siamo focalizzati sul lavoro ma c'è sempre spazio per il divertimento, nella trasferta di Napoli il clima era quello giusto. Devo dire che fino a ora tutto sta procedendo per il verso giusto». Gruppo coeso e ambizioso, che reduce dallo sfavillante inizio che l'ha portato al comando della classifica proverà a non fermarsi. «A Napoli abbiamo giocato contro un'avversaria che, con le difese preparate da coach Milicic, ci ha messo in difficoltà soprattutto nella prima parte del match. Si spiegano così le 23 palle perse nell'arco dei quaranta minuti. Eppure non ho mai visto una faccia sbagliata, abbiamo accettato gli errori come parte del gioco, ci siamo rimboccati le maniche e mostrando un carattere non comune siamo riusciti a portarla a casa». Domani sera, a Tortona, sono in palio punti pesanti. Una vittoria potrebbe mantenere Trieste imbattuta al comando della classifica. Di fronte due squadre con una filosofia di gioco molto diversa, da una parte quella di De Raffaele che interpreta un basket molto organizzato e di sistema, dall'altra i biancorossi di Jamion Christian che giocano lasciando spazio all'estro e al talento dei singoli giocatori. «Sarà sicuramente un bel test - sottolinea Ruzzier - conosco bene De Raffaele (primo coach di Michele in serie A con la Reyer Venezia) e so quanto siano tattiche le sue squadre. Mischierà sicuramente uomo e zona, starà a noi adattarci leggendo bene i vari tipi di difesa e sapendole intepretare». Un compito che spetterà a chi, Ruzzier come Colbey Ross, sarà chiamato a gestire i possessi. Uno, l'altro o come è successo in questo primo scorcio di stagione, anche tutti e due assieme. «Sto bene in campo con Colbey- conclude Michele- ma avendo due giocatori come Valentine o Brown che al bisogno possono portar palla devo dire che non ho preferenze». - Dall'affollatissima infermeria alabardata filtra qualche debolissimo segnale di luce, troppo tenue però per sperare in qualche pieno recupero in vista della partita di domani a Sesto San Giovanni contro l'Alcione (inizio ore 15), caso mai si tratta di qualche possibilità di apporto con un minutaggio ridotto. Lo scrive oggi Antonello Rodio: L'unico del folto gruppo di infortunati che ha discrete possibilità di rientrare è Krollis, che ieri ha almeno svolto il suo primo allenamento intero col gruppo dopo aver dato segnali di progresso in settimana. Che questo possa bastare per rischiare di gettarlo fin dal primo minuto nella mischia è difficile dirlo, anzi probabilmente no, anche se vista l'ecatombe nel reparto offensivo la tentazione c'è. Ma il lettone nelle gambe in realtà ha solo uno spezzone di partita. Del resto la situazione in attacco è da allarme rosso: Vertainen è fermo ai box per la distorsione alla caviglia rimediata contro la Pro Vercelli e non si è allenato per tutta la settimana, inoltre Attys sarà assente perché impegnato con la nazionale di Haiti mentre Kiyine, pur dando qualche timido segnale di ripresa visto che ha fatto qualcosina in più negli ultimi giorni, se dovesse essere convocato sarà solo per onor di firma. Possibili soluzioni? Forse un Vicario impiegato in avanti assieme a El Azrak, ma non a caso in settimana anche l'attaccante della Primavera Kokora ha lavorato con la prima squadra e dovrebbe essere convocato. Va detto che anche il giovane Thordarsson ora sta meglio e in caso di necessità può dare una mano in zona offensiva. E gli altri infortunati come stanno? Detto di Vertainen e di Kiyine, quelli che stanno messi peggio sono Struna e Voca: il difensore sloveno ha un problema muscolare al costato che si conta di risolvere in un paio di settimane, mentre il centrocampista svizzero-kosovaro ha riportato uno stiramento di primo grado proprio nella rifinitura della gara con la Pro Vercelli: potrà riprendere fra una decina di giorni ma non sarà disponibile almeno per tre settimane. Al momento D'Urso invece fa solo corsetta e palestra ma la caviglia si è sgonfiata e i tempi non dovrebbero essere lunghi, mentre Jonsson si allena ancora a parte e Ballarini nemmeno quello. Pare ormai pienamente recuperato invece Tonetto. Se in attacco la situazione è quella descritta, in difesa va solo un po' meglio. Frare negli ultimi giorni ha fatto tutta la seduta in gruppo ma non è ovviamente ancora al top, anche la scorsa settimana ha giocato solo pochi minuti. Anche il nuovo arrivato Bianconi si è regolarmente allenato, ma come condizione è ancora un po' indietro. Insomma entrambi non sembrano poter assicurare un impiego dal primo minuto, ma solo un aiuto in corso, per cui non è esclusa la possibilità di rivedere la difesa della scorsa settimana con Moretti in mezzo, Rizzo a sinistra e Germano a destra. E se in mezzo e sugli esterni qualche pedina a disposizione in fondo Marino ce l'ha, è davanti che dovrà inventarsi qualcosa. Quote
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