SandroWeb Posted December 30, 2024 Report Posted December 30, 2024 LUNEDÌ 30 DICEMBRE 2024 - Michael Arcieri non parla di arbitri. Lo scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo": il general manager biancorosso, al termine della gara persa contro Venezia, non entra nel merito di una direzione che, nella sostanza, ha pesato sull'esito della partita. Per il rispetto degli investimenti corposi di Paul Matiasic e per un pubblico che, ancora una volta, ha riempito le tribune del PalaRubini, la società dovrebbe far sentire la sua voce in Lega. A domanda risponde Jamion Christian. "Sull'arbitraggio non voglio dire nulla di specifico - sottolinea il coach biancorosso - mi limito a segnalare che siamo una delle squadre più brave a guadagnare tiri liberi e che, di solito, ne concede meno agli avversari. Questa sera è la prima volta che vediamo succede l'inverso». Tornando al match, Christian sottolinea le difficoltà di una partita che la sua Trieste non è riuscita a giocare come voleva. «Non siamo riusciti a portare la partita sui binari che volevamo, oggi in attacco non siamo riusciti a fare le cose che normalmente ci riescono. Mi dispiace per la squadra e per Brooks che ci teneva davvero tanto a vincere questa partita». Del match e dell'ambiente nel quale si è giocato parla il giemme Arcieri. «Mi dispiace per i nostri tifosi, speravamo di poter regalare loro un altro risultato. Nel primo tempo non siamo stati bravi a far girare la palla nel modo in cui avremmo dovuto e abbiamo fatto fatica a trovare il ritmo nell'arco dei quaranta minuti». Nella delusione della sconfitta, la soddisfazione di essere tornato in campo nelle parole di Markel Brown. «Sono molto contento di essere tornato- racconta- chiaramente non sono contento di come è andata la partita. Analizzeremo i motivi di questa sconfitta per ripartire nelle prossime gare». - I primi due colpi della Triestina per il mercato di gennaio (Fiordilino e Cancellieri) e il quasi certo arrivo anche di Magrassi, confermano le linee guida che caratterizzeranno il lavoro di Delli Carri. Come scrive oggi Antonello Rodio, il direttore tecnico in queste settimane ha sempre sottolineato che per giocarsi la salvezza nel girone di ritorno, serve gente che oltre alle qualità tecniche che necessitano all'Unione, abbia soprattutto fame, che sia pronta a fare la guerra in campo, perché raggiungere l'obiettivo non sarà affatto facile. L'IDENTIKIT DEGLI ARRIVI Servono insomma giocatori che abbiano un grande bisogno di rilanciarsi, che possibilmente conoscano la serie C, e che non siano esattamente felici nelle squadre dove militano, che possano quindi vedere nella Triestina un nuovo trampolino per la loro carriera. Fiordilino è un centrocampista di qualità, un classico play che ha fatto molto bene fra i cadetti con Venezia, Sudtirol e Feralpisalò, che ha fatto anche 15 presenze in A, ma che in questa stagione non ha trovato spazio nella massima serie. Inoltre ha già giocato anche in serie C, ha ancora un'età che lo vede nella piena maturità, e il fatto che la Triestina lo prenda a titolo definitivo la dice lunga sulla voglia di investire. Quanto a Cancellieri, è un giovane che dopo aver dimostrato di farsi valere in C con Monterosi e Perugia, non ha avuto molta fortuna ad Avellino ma è voglioso di rilanciarsi. L'identikit dei due, tra l'altro, oltre a fame, voglia di rilancio e conoscenza della categoria, soddisfa anche l'esigenza di italianizzazione della rosa, dopo che l'esperimento a baricentro internazionale ha fallito clamorosamente e si è dimostrato inadeguato a un palcoscenico come la serie C. LA QUESTIONE CORREIA L'arrivo di Fiordilino però ha destato un po' di timore nella tifoseria per una possibile partenza di Correia, visto che l'ormai ex Venezia gioca praticamente nello stesso ruolo. Ebbene nello staff alabardato c'è la convinzione che i due possano benissimo convivere e uno dei due, anche lo stesso Correia, possa eventualmente fare la mezzala. Ma la Triestina con Fiordilino ha già la soluzione in casa in caso di partenza di Correia. Sia chiaro, non è che la società alabardata per far mercato debba venderlo, anzi la volontà dello staff tecnico è di tenerlo, ma anche lui come tutti è in vendita se arriva la giusta offerta. Certo quella del franco-senegalese deve essere davvero molto ricca, perché la Triestina chiede molto per sganciare il suo cartellino: finora le richieste sono arrivate, ma sono ancora lontane da quello che chiede la società alabardata. Ma fino a inizio febbraio tutto può accadere. Poi ovviamente in estate si apriranno altri discorsi, e l'Unione con Fiordilino avrebbe già in casa il sostituto di Correia se quest'ultimo dovesse fare le valigie. LE PRIORITÀ Le prossime priorità della Triestina adesso sono un attaccante e un difensore centrale. Per quanto riguarda l'attaccante inutile nascondere che Andrea Magrassi è un nome caldissimo: la trattativa è in fase avanzata, il giocatore classe 1993 è in uscita dal Cittadella e risponde ai requisiti, perché oltre ad aver giocato fra i cadetti ha anche una notevole esperienza in serie C con Ravenna, Cavese, Virtus Verona, Pontedera ed Entella. Però non è l'unica pista che sta seguendo la Triestina. Quote
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