merlodegraia Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 (edited) tratto da la repubblica http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/c.../dati/dati.html Morti bianche, 1141 in nove mesiROMA - Millecentoquarantuno persone sono morte per incidenti sul lavoro nei primi nove mesi del 2006. In confronto, nello stesso periodo dell'anno precedente le morti bianche registrate sono state 1155. A conti fatti risultano 14 decessi sul lavoro in meno, ma il calo è solo nel settore dell'agricoltura. Dai dati presentati dall'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) alla vigilia della Seconda Giornata nazionale della sicurezza del lavoro emerge infatti un aumento del due per cento delle morti bianche nell'industria e nei servizi, settori dove si contano il 90 per cento degli incidenti: ventiquattro vittime in più nei primi nove mesi dello scorso anno fanno lievitare il bollettino nero dai 1012 morti del 2005 ai 1.036 del 2006. e poi mandano l esercito in iraq. a controllare i cantieri dovrebbero mandarli,ci son stati decisamente più vittime tra gli operai(amolte volte anche per loro mancanza) che a causa degli iracheni....siamo in una situazione da terzo mondo,ma come è possibile che tutto ciò accada? [NdM: modificado messaggio con inserimento link a fonte] Edited May 3, 2007 by Starlite Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
molly Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 eh purtroppo malgrado le precauzioni che vien ciapade gli incidenti succedi comunque... anche qua a Trieste me ricordo el fatto della povera donna che lavorava da Pasta Zara basta una minima distrazion, esser al posto sbaia nel momento sbaia e zac, no se esisti più Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Starlite Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 Purtroppo in molti casi non se ciol le dovute precauzioni. E tanti immigrati e non solo lavora in nero in cantieri dove le norme de sicurezza no esisti. Quel che me fa piu' rabbia xe che alla fine me par che no paga mai nisun in sti casi, quando inveze saria de ciapar dal paron della ditta a chi gestisi el cantier e sa perfettamente tutto e serarli dentro a vita. Perchè no xe colpa in sti casi, xe dolo, vol dir fregarsene della sicurezza e della vita dei altri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 La cosa è complessa. talvolta è il padrone a voler risparmiare sulle misure di sicurezza. Ma molto spesso sono i lavoratori stessi che "ghe intriga" il berretto le scarpe e tutti i vari dispositivi personali di sicurezza. Molto spesso il padrone è in regola con l'acquisto dei dispositivi di sicurezza e l'addestramento della manovalanza (con tutti i corsi annessi) ma poi far usare veramente materiale acquistato e procedure imparate ai lavoratori è una vera impresa. Sarebbe da fare un lavoro a tutto tondo. Formazione di imprenditori e di personale, lotta al lavoro nero, controlli... insomma non un problema che si risolve dal oggi al domani. E certamente non un lavoro che si risolve solo con una legge. Le leggi ci sono gia e se fossero rispettate gli incidenti sarebbero molto meno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
diego Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 Bisogneria metter un fren al fenomeno oramai diventado tragico e numericamente altissimo delle morti bianche e affiancar alla rinascita industriale misure capaci de render più equa la società italiana, intervignindo sui rinnovi contrattuali, sul mercato del lavoro, sui salari, sulle pensioni. Se mori 1.360 persone sul lavor e decine de migliaia resta feride xe evidente che semo di fronte a un problema che riguarda tutto el Paese"....immaginemo per un attimo che per anni, in Italia, caschi zo 14 DC9 ogni anno, più de uno al mese. Ecco, queste xe, visivamente, le cifre delle morti cosiddette "bianche". Me piaseria saver chi xe l'idiota che ga coniado questo termine. La morte no xe mai bianca. Nella migliore delle ipotesi, la morte xe grigia. Le morti su lavor xe nere de criminalità, rosse de sangue. Se volemo restar un attimo a pensar che il costo delle morti "bianche", fra risarcimenti, pensioni d'invalidità a quei che no ga la fortuna de morire, ma resta magari in coma o paralizzadi per anni, ammonta a 20 miliardi de euro all'anno, mentre una bona prevenzion costeria no più di tre miliardi all'anno, se capisi TUTTA l'assurdità della cosa. Ma el problema xe che i venti miliardi xe un costo per la collettività, e quindi praticamente invisibile per el singolo dator de lavor, mentre i tre miliardi risparmiadi dalle imprese per la mancada prevenzion xe ben visibili ai singoli imprenditori. Xe qua, esattamente, che doveria parlare de meno ed intervenir de più lo stato. Visto che più della metà delle ispezioni porta alla scoperta de clamorosi illeciti in termini de evasion fiscale, evasion contributiva, violazion delle norme de sicurezza, el raddoppio del numero de ispezioni se strapagheria da solo con l'incremento delle sanzioni amministrative. Ecco, me basteria che questo anno el Governo cominceria a capir, stavolta seriamente, le dimensioni reali del problema. No sarà cusi, ancora una volta. Ne riparleremo, in termini sicuramente peggiori, il 1° Maggio 2008, disendo e sentindo dai Media una volta de più le stesse robe... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
tommy781 Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 Parlo da operaio che ha lavorato anche come elettricista in cantieri edili, ne ho viste di tutti i colori e nel 99% dei casi la trasgressione alle regole di sicurezza, anche le basilari è dovuta all'operaio stesso. E' facile colpevolizzare i padroni ma se gli operai stessi non usano le protezioni perchè scomode, perchè d'estate fanno sudare ecc...di chi è la colpa? Quando facevo l'elettricista capitava di lavorare sulle navi della fincantieri in costruzione, là per gli elettricisti c'è l'obbligo di usare scarpe antifortunistiche con suola in metallo, siamo sul mezzo chilo a scarpa più o meno e molti o per meglio dire quasi tutti ne facevano a meno. Sempre in porto poi il massimo erano i fusibili, visto che spesso saltavano per sovraccarichi cosa facevano i colleghi? Ci piazzavano dei bulloni, ovviamente così non saltava la corrente ma se uno restava attaccato al 380 friggeva fino a diventare polvere...Ora sono in ferrovia, si devono usare scarpe, guanti, casco e corpetto ad alta visibilità oltre alla radio, tutto abbastanza semplice ma ci sono parecchi colleghi che lavorano in scarpe da ginnastica perchè più comode, che non usano il casco perchè sudano e non usano il giubbino perchè essendo in materiale plastico diventa un forno d'estate, di chi è la colpa? Se muoiono io non mi giro neanche perchè sono loro a cercarsele. Io non so se è voglia di remare contro o un modo per opporsi all'azienda o al padrone ma la maggior parte dei lavoratori non usa le protezioni per partito preso piangendo poi in caso d'infortunio perchè l'inail non te lo riconosce se salta fuori che non indossavi le cose previste, ne ho visti diversi disperarsi poi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
b-chris Posted May 3, 2007 Report Share Posted May 3, 2007 Già , è inutile che parlino di nuove leggi e maggiore sicurezza quello che manca unicamente è un maggiore controllo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost Posted May 5, 2007 Report Share Posted May 5, 2007 Quoto tommy781. Tra altro questi volontari rifiuti delle misure di sicurezza non sono prerogativa dei classici lavoratori in nero extracomunitari come molti pensano... anzi gli italiani sono i primi a non mettersi il cappello perchè gli rovina i capelli. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
diego Posted May 5, 2007 Report Share Posted May 5, 2007 Son totalmente in disaccordo con quei che disi che xe colpa dei stessi operai che no applica le norme de sicurezza. Anche mi go visto operai no seguir le norme antinfortunistiche, xe vero, ma xe anche vero che xe fisiologico e rientra nelle percentuali che conosemo tutti. Dir inveze che xe nella norma e che coinvolgi la quasi totalità me par bastanza fora sintonia. Come za scritto , go avudo un'esperienza trentennaleanni nella Siderurgia e de Sindacalista dei Metalmeccanici con una bona conoscenza del Mondo del Lavoro in generale..Posso per esempio dir che in Ferriera se no te seguivi e no te applicavi la legge 666 (Legge antinfortuni) te podevi incorrer in sanzioni che andava dal semplice rapporto alla multa fino alla sospension. Perchè? Semplicemnte perchè iera obbligatorio aver l'abbigliamento antinfortunistico e bisognava applicar le norme de sicurezza.. Questo val anche per i Cantieri navali ecc,ecc. L'Edilizia iera ,xe, e resterà sempre una anomalia e no credo che gavè bisogno che ve digo mi del perchè,basta legger i quotidiani. El problema xe el Cancro (ma che ghe porta utili ai Imprenditori)dei moltissimi lavoratori in nero o extracomunitari che purtroppo i vien calcoladi meno de niente e pagadi una miseria. E dopo , ultimo ma non ultimo, dovessimo parlar della Cultura che ogni lavorator doveria aver sulla sicurezza e sui rischi in cui el pol incorrer. Perchè xe una mancanza totale de controlli e mancanza da parte della Politica nell’affrontar el problema. Xe el stesso discorso che podesimo far per la guida quando se bevi, senza cinture o coi Telefonini in man. Pareva che dovesi esser perseguidi in maniera seria e giusta dalle Autorità, xe passado un poco de tempo e……..tutto come prima. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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