SandroWeb Inviato 13 Gennaio 2008 Segnala Inviato 13 Gennaio 2008 A 6'' dalla fine Senigallia cala lo sciacquone sulla testa dell'Acegas AcegasAps Trieste-Goldengas Senigallia 80-81 (18-22, 33-41, 56-65) Cronaca di Alessandro Asta (a.k.a. SandroWeb) Se un giorno vorrete emulare le gesta di Tafazzi, vi basterà osservare con estrema cura gli ultimi 6 secondi e 3 decimi di Acegas-Goldengas, sempre se non siate stati gli sfigati...pardon, gli sfortunati spettatori della prima gara casalinga del 2008 al palazzone di via Flavia che hanno assistito in diretta, con gli occhi sbarrati di terrore, all'harakiri giuliano. La Pallacanestro Trieste pesca dal cilindro un autentico suicidio fuori da ogni tipo di sceneggiatura e perde per 80 a 81 contro una Senigallia che ha dimostrato sino all'ultimo secondo di credere alla vittoria, cosa che l'Acegas non ha minimamente fatto. Certo, si potranno fare mille processi su come il piccolo Gnaccarini sia riuscito a farsi tutto il campo in velocità senza subire la benchè minima pressione difensiva da parte dei biancorossi, così come sia potuto accadere che il giovane play marchigiano sia riuscito in poco più di 4 secondi a realizzare, a subire il fallo e ad andare a realizzare il libero della staffa con tre quinti della squadra a difendere sul perimetro invece di bloccare la linea di penetrazione. C'è una settimana intera per riflettere sull'ennesima sconfitta della stagione, ma di certo non basteranno solo sette giorni per riuscire a digerire una partita persa molto più malamente di quanto non dica il risultato finale: e sono proprio quei maledetti 6 secondi e 3 decimi a riassumere nel migliore dei modi la pochezza, la mediocrità e la totale alternanza di concentrazione che la squadra di Pasini sta trasudando in questo campionato. Un team che si permette il "lusso" di giocare 10 minuti sui 40 totali di gara non può definirsi una squadra, bensì solo e unicamente un'accozzaglia di giocatori che corrono con lo sguardo basso, con gli occhi di chi vive all'interno di un limbo dal quale non riescono (o non vogliono) uscirne. Ed è immancabile che poi si vadano a vedere proprio i singoli, trovando il solo Marco Pilat a dettare legge nel deserto della Pallacanestro Trieste. Di certo non vorrei proprio essere nei panni di Pasini: nemmeno un coach rodato come lui poteva immaginare una crisi cronica come quella che sta opprimendo tutto il collettivo. Ed è ancor più certo che serve ben più di un rinforzo sul mercato (a proposito, discreta la prestazione del neo-arrivato Metz, almeno per la volontà gettata sul parquet dal ragazzo) per uscire dalle sabbie mobili. Il guaio è che si deve ancora studiare l'antidoto per curare tutto il veleno che scorre nelle vene del roster, e non è affatto detto che lo si possa trovare in tempi brevi.... La cronaca: dopo una partenza infelice da parte dei padroni di casa (0-6) Trieste si mette a regime grazie agli 11 punti di Pilat nel primo quarto. L'Acegas va avanti sino al +6 (18-12 con la bomba di Pigato) prima di venir ricacciata indietro da Senigallia, molto "calda" dal perimetro: parziale di 10-0 e alla prima sirena la Goldengas è avanti 18-22. Nella seconda frazione i marchigiani dimostrano di essere letali dalla distanza (in particolare con Riccardo Esposito, ex-Genertel Trieste di serie A2): nelle file giuliane si fanno intravedere Sosi? e Metz (oltre all'immancabile "Cigno") ma è la difesa il vero cruccio dell'Acegas. La mediocre zona chiamata da Pasini è come acqua di ruscello per Senigallia che trova il +8 all'intervallo (33-41). Stessa musica anche per gran parte di terzo quarto, con gli ospiti costantemente avanti grazie alla precisione di Bigi (al 25' siamo sul 41-56): Trieste si risveglia col canestro da tre di Godina, completando parte della rimonta con la bomba di Bartolucci e col gioco da tre punti di Sosi?. In un amen lo svantaggio si accorcia sensibilmente (54-58) e ancor più presto l'Acegas si dimentica come si gioca a basket: parziale di 7-2 per Senigallia e punteggio bloccato sul 56-65 al 30'. Le cose migliori della partita di Trieste arriva nell'ultimo quarto: dalla linea dei tre punti Muzio, Metz, Pigato e Bartolucci fanno partire conclusioni che bruciano la retìna del canestro ospite, sino al vantaggio giuliano a 54'' dal termine coi due liberi imbucati da Pilat. Dall'altra parte risponde in due occasioni Esposito, con in mezzo l'1/2 di Pigato dalla linea della carità: è 77-78 a 20 secondi dall'ultima sirena. Una perla del "Cigno" (canestro buono e fallo) regala il +2 ai padroni di casa, sino alla follìa finale con Gnaccarini ad appoggiare a tabellone, a realizzare e a subìre il contatto dello stesso Pilat. 80-81, e c'è anche il tempo per gustarsi l'ira di Losavio nei confronti di un tifoso della tribunetta, probabilmente sfinito per come stiano andando le cose. Come tutti noi, del resto.... Il tabellino dell'AcegasAps Trieste: Crevatin ne, Tonetti 2, Pigato 9, Muzio 10, Pilat 29, Sosi? 5, Bartolucci 9, Metz 6, Godina 5, Losavio 5 Le pagelline veloci: Tonetti: e mezzo Pigato: Muzio: e mezzo Pilat: meno Sosi?: Bartolucci: Metz Godina: Losavio: e mezzo Cita
Ospite brunotto Inviato 14 Gennaio 2008 Segnala Inviato 14 Gennaio 2008 Mi metto nei panni di Sandro e penso quanto sia triste e difficile fare delle cronache su questo scempio. Si crede di essere arrivati alla fine della negatività ed invece al peggio non c'è mai fine. Coraggio amico alla prossima scrittura sperando che si emerga, non ti dico da cosa, ma tu ben lo sai!!! Cita
Beck's Inviato 14 Gennaio 2008 Segnala Inviato 14 Gennaio 2008 Mi metto nei panni di Sandro e penso quanto sia triste e difficile fare delle cronache su questo scempio. Me associo a Nildo nel far i complimenti a Sandro per lo stoicismo che te ga nel far 'ste cronache. Mi oramai non arrivo più neanche a incazzarme, non xè più parole.. Cita
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