Meneghin nuovo presidente FIP

[SandroWeb]

Dal Piccolo odierno:

PARLA IL NEO-PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE

Meneghin: Trieste mi è rimasta nel cuore

«Ha l’impianto per sperare nei Mondiali. Boniciolli? Nessuno lavora con i giovani come lui»

di ROBERTO DEGRASSI

TRIESTE Chiede la collaborazione di tutti, è disponibile al dialogo, immagina che serviranno almeno due anni per realizzare la prima fase del suo mandato. Ma Dino Meneghin la sua partita più difficile ha voglia di giocarla fino in fondo.

Sabato scorso è stato eletto presidente della Federazione pallacanestro. La eredita con un elenco lungo così di problemi aperti: la Nazionale che rischia di restare fuori dagli Europei, i campionati da riformare, i giocatori italiani che chiedono più spazio, i settori giovanili da rilanciare, una candidatura per i Mondiali 2014 in piedi, credito da recuperare. Giocare una finale di Eurolega, al confronto, sarebbe uno scherzo...

Elezione plebiscitaria.

Ma no, qualche scheda bianca c’era...Per fortuna siamo un Paese democratico. Quello che mi conforta è la disponibilità da parte di tutti. Comitati regionali, istituzioni.

Il lavoro da affrontare non manca.

In questi anni ho sentito tante lamentele ma non è tutto da buttare nel basket italiano. Adesso si tratta di capire esattanmente cosa si vuole. Il 21 ci sarà la prima assemblea per avviare il lavoro. Parlerò con tutti, nessuno si aspetti elefanti che irrompono in un negozio di cristalli.

Trieste guarda con attenzione alle mosse della nuova Federbasket. Spera di ospitare gare dei Mondiali e confida nella riforma dei campionati per risalire dalla B2.

Per i Mondiali 2014 la concorrenza c’è ed è forte. La Spagna ha un movimento ben organizzato e la Cina è una potenza oltre che rappresentare un mercato che fa gola a tutti, a cominciare dalla Nba. Una commissione della Federazione internazionale sarà in Italia tra un mese. Vengono richiesti impianti di grandi dimensioni: qualcuno già esiste, altri sono in cantiere. Trieste è con Torino, Milano, Roma una delle città a disporre già di un Palasport all’altezza. Per quanto riguarda la riforma dei campionati bisognerà attendere che la LegaDue elegga il proprio rappresentante. Onestamente non so quanto tempo ci vorrà per riorganizzare i tornei.

Ha giocato per tre anni a Trieste. Cosa le è rimasto di quell’esperienza?

Sono stati anni splendidi. Ricordo amicizie vere: Nicola Mugnaioni, Zini, il povero Vinicio Moreni. E poi la bellezza di potermi godere la città senza avvertire pressioni. Ci sono posti dove se perdi i tifosi che ti incrociano per strada si girano dall’altra parte. A Trieste non può capitare.

Erano gli anni di Tanjevic.

Boscia è una delle persone cui devo di più. Estremamente intelligente, generoso, rischia sulla propria pelle. Per difendere un suo uomo è disposto a giocarsi la carriera. Mi ha convinto che anche se ero in età avanzata avevo ancora qualcosa da dare. Certo, dietro alle sue scommesse c’era anche la disponibilità di Stefanel: non so quanti altri presidenti darebbero carta bianca. Io a Boscia sarò grato per tutta la vita.

Trieste per costruire un rilancio nel basket che conta si è affidata a Matteo Boniciolli.

La forza di Matteo è essere un vero appassionato. È un animale da palestra. L’ho visto allenare all’alba i ragazzini e poi lavorare con la prima sqadra. Non ho mai visto nessuno lavorare sui giovani in quel modo.

A proposito di giovani.Nel programma del presidente Meneghin hanno un ruolo speciale.

I tecnici dei settori giovanili devono essere anche educatori. Quand’ero un ragazzo, avevo buoni allenatori che stavano attenti anche al mio comportamento fuori dal parquet. La mia famiglia era serena: sapeva che ero in buone mani. Nessuno pretende di trovare il campione a tutti i costi. Però si possono formare persone in gamba.

[dido76]

la parte finale dell'intervista xè una vera perla ...personalmente de quando go zogado a basket ricorderò per sempre i anni in cui gavevo Pistrin anche per questo motivo

Modificato 11 Febbraio 2009 da dido76