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Acegas doma Como con un finale thriller: semifinale play-off conquistata

Acegas Aps TS-IMS Como 82-70 (24-20, 44-33, 57-44)

Wrote and powered by Alessandro Asta (a.k.a. SandroWeb)

"Amala, pazza Acegas": forse è questa la frase più consona per riassumere la vittoria giuliana nella serie contro Como. Trieste si sbarazza dell'IMS in gara-3 per 82-70 e stacca il biglietto per la semifinale: traguardo che, dopo quanto successo 7 giorni or sono in gara-1, sembrava veramente difficile da raggiungere.

Dopo due partite all'insegna delle recriminazioni da ambo le parti sul comportamento degli arbitri, era logico che la "bella" sarebbe stata vinta dalla squadra con nervi più saldi sul parquet. E in effetti è in questo modo che l'Acegas è riuscita a condurre in porto un match condotto quasi sempre, schivando un pericolosissimo calo nell'ultimo quarto con Como che dal -15 è riuscita a tornare a -2 (più per demerito biancorosso che per merito altrui).

Ma gli avversari di Bocchini e soci hanno tanto, troppo puntato sulla bagarre: è stato questo lo sbaglio più grande degli uomini di Tritto, nervosi dal primo all'ultimo secondo (al punto che più di qualcuno è stato mandato negli spogliatoi per un atteggiamento discutibile in campo). La differenza è poi inesorabilmente venuta a galla, con Trieste che ha saputo mantenere il controllo psicologico nel momento che contava: ad ogni modo va fatto un applauso all'IMS per tutto quello che è riuscita a fare in una serie che sulla carta la dava pressochè spacciata.

Il Forum di Pordenone diventa un PalaTrieste2: sono stati numerosi i triestini che hanno creduto in questa squadra e che si sono riversati sulle sponde del Noncello per sostenere i propri colori. La partita inizia con il Bocchini-show (9 punti nel primo quarto): ma se l'attacco scorre che è un piacere, l'Acegas fa una fatica bestiale in difesa: troppe le scorribande centrali di Como in penetrazione, troppo pochi gli aiuti sotto canestro. Il quarto termina sul 24-20 con bella schiacciata di Gennari a fil di sirena, ed è proprio il pivot a entrare nel vivo della partita assieme a Marco Spanghero: nonostante Trieste perda 3 palle di fila (per il conseguente riaggancio degli ospiti sul 24-24) la "strana coppia" si rivela la carta vincente di coach Bernardi. Il centro intimorisce chiunque passi dalle sue parti in difesa, la giovane play/guardia ha una mano vellutata dalla media distanza e apre il primo distacco degno di nota: dal 26-26 Trieste vola sul 42-29, annichilendo Como che trova punti praticamente solo dalla linea di tiro libero (44-33 all'intervallo).

La musica cambia poco nel corso del terzo (e spesso bistrattato) quarto: nonostante la verve offensiva lasci un pò a desiderare, l'Acegas continua a difendere duro mentre gli avversari continuano ad avere le polveri bagnate. Il vantaggio giuliano si mantiene sempre in doppia cifra (57-44 alla penultima sirena) e la gara sembra incanalarsi verso una comoda vittoria sul 65-49 a sette minuti dalla fine: ma Trieste cala troppo il ritmo e finisce per rimanere imbottigliata nel traffico della zona-press comasca. Risultato? In 3 minuti i biancorossi gettano alle ortiche tutto quanto di buono fatto, perdendo palle importanti in attacco e non riuscendo mai a chiudere adeguatamente le maglie difensive.

A 180 secondi dalla fine Como torna col fiato sul collo dell'Acegas (70-68 coi i tanti punti firmati da Pozzi e Angiolini) e l'incubo di venir risucchiati nel baratro è palpabile tra il pubblico di fede giuliana: ci vorrà una stoppata di classe di Benevelli a 1'34'' dal termine per tappare le ali all'IMS, tanto generosa quanto ingenua nel scontrarsi prepotentemente contro gli arbitri. Il "vivace" Meroni, abile a punzecchiare i tifosi triestini dall'inizio alla fine con alcuni gesti poco educati verso la tribuna, finisce anzitempo la partita dopo aver commesso un fallo, fattosi espellere e aver rincorso uno degli arbitri proferendo frasi pesanti; stessa sorte toccherà a un componente della panchina. Per Trieste basta solo realizzare un pò di tiri liberi per scrollarsi di dosso la paura di perdere un match già vinto: finisce 82-70, si festeggia in lungo e in largo in campo e sugli spalti: l'Acegas è ancora viva ed è pronta per dare battaglia anche in semifinale

Punteggi e tabellini del match: CLICK QUI

Le pagelle dell'Acegas

Lenardon :6: e mezzo

Marisi :6:

Bocchini :6: più

Benevelli :6: e mezzo

Pigato :6:

Di Gioia :6:

Gennari :7:

Spanghero :7: più

Coronica, Zurch s.v.

Coach Bernardi: :7:

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