È vero, il Milan non ha ancora i 90'.
Non un problema insormontabile se le partite le chiudi prima, grave se invece sprechi e non metti un margine di sicurezza.
Tuttavia, io continuo a vedere cose interessanti e soprattutto una chiara traccia di gioco.
Anzi, per me il Milan gioca proprio bene.
Ma non lo fa per 90', e in ogni gara ha i 20' di blackout che non riesce a gestire.
È successo a Napoli nell'ultima mezz'ora, a Cagliari nei primi 15', ieri di nuovo nel finale.
Mi paiono cose su cui poter lavorare.
Quello che mi dispiace è che a Gattuso (che l'anno scorso ha fatto 39 punti in 19 gare del ritorno, e se li avesse fatto Conte si sarebbe gridato al miracolo) non gode, a parità di lavoro e risultati, della credibilità di altri.
Anzi, è l'unico a finire sul banco degli imputati in quanto bersaglio facile.
Io spero, e ne sono abbastanza convinto, che avendo adesso alle spalle una società come Dio comanda, che certamente e giustamente se ne fotte dei rumori della piazza, lo si lasci lavorare in pace fino a fine stagione.
Dopodiché, se il Milan sarà fra le prime quattro sarà giusto confermarlo, altrimenti no.
Ovvio che se dovesse esserci un crollo verticale qualcosa andrebbe fatto, ma onestamente non ne vedo i presupposti: credo che al Milan manchino un paio di punti rispetto a quanto fatto vedere sul campo, e che nonostante questo la classifica (tenendo conto del recupero casalingo col Genoa) sia per ora in linea con gli obiettivi.
Se invece ci si aspettava un Milan da scudetto, allora mi arrendo.
P.S.: ieri Gattuso ha spiegato che Bonaventura era in dubbio fino all'ultimo per un problema a un ginocchio, e con tre gare alla settimana nel prossimo mese forzare la situazione non era una grande idea.
Calabria era già ammonito, e contro un'Atlanta che aveva in campo contemporaneamente Ilicic, Zapata, Gomez e Barrow finire in dieci era un rischio da non correre.
Infine, Chalanoglu era stato semplicemente il peggiore fino a quel momento, e Castillejo è il suo cambio naturale.
Non ci vedo errori, almeno non io.