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  1. MARTEDÌ 19 MARZO 2024 - A dicembre una vittoria sul campo della Pro Sesto sarebbe passata come una tappa normale per una squadra che punta in alto. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", pochi spettatori, terreno indecente, avversario di modesto livello tecnico ed ecco che per i ragazzi allora scopiettanti di Tesser il successo sarebbe stato una logica conseguenza. Ma siccome di acqua ne è passata sotto i ponti e quella Triestina ha perso contemporaneamente il suo condottiero (licenziato) e soprattutto la bussola ecco che i tre punti del Breda non sono da disprezzare. I tifosi sono disincantati per la scelta intempestiva e incomprensibile della società di allontanare Tesser e per le successive sconfitte e prestazioni sconcertanti dell'Unione. Dopo questo vissuto i supporter alabardati quindi restano freddi o critici anche nei momenti positivi di una squadra che sta uscendo dal tunnel. Nessuno si azzarda a dire che la prestazione di Sesto San Giovanni sia stata spettacolare e nemmeno che l'Unione sia stata capace di mettere in difficoltà la penultima della classe grazie al gioco. Quella di ieri è stata una partitaccia di terza serie (o anche meno), su un terreno di gioco pessimo, come se ne sono viste molte e se ne vedranno altrettante soprattutto nella parte finale di un torneo nel quale per le pericolanti conta fare qualche punto per evitare la D. Ma proprio perché il match è stato brutto va sottolineata la capacità della Triestina, da bella diventata brutta in pochi mesi, di sapersi adattare e comunque alla fine di prevalere sull'avversario. Bordin, dopo le sconfitte in serie, ha allestito un assetto più prudente ed equilibrato (una punta e mezza, mentre prima si giocava con tre e le incursioni almeno di una mezzala) e soprattutto ha cercato di trasmettere alla squadra quell'umiltà necessaria per non finire una stagione senza dignità. In questo aspetto il tecnico di partita in partita sta facendo un passetto in avanti. I giocatori schierati in campo, anche se non hanno gli stimoli a mille, stanno seguendo l'allenatore o quantomeno difendono la loro credibilità. Un pareggio conquistato in rimonta, e due vittorie esterne sono una prima base per il finale di stagione. Mancano sette partite che magari non resteranno nell'immaginario collettivo per la brillantezza e il divertimento ma potranno dare un senso al fatto di giocare ogni week-end e magari con la prospettiva che la Triestina possa recitare il ruolo di mina vagante nei play-off. Il tecnico Bordin sta provando a dare una spinta ad alcuni giovani senza sbilanciare una squadra che ha come primo obiettivo quello di limitare l'avversario. Questa Triestina non era stata costruita per fare questo ma sarebbe da ottusi continuare a farlo senza che gli interpreti ci riescano. Bordin e i ragazzi possono ancora lasciare qualche segno in questa stagione. Intanto c'è da vincere il prossimo recupero con l'Alessandria e soprattutto (dopo la trasferta prepasquale di Arzignano), quello contro l'Atalnta baby. Se succederà scricchiolerà anche l'imperante scetticismo dei tifosi. Giocare con uno spirito ritrovato qualche incontro al Rocco sarebbe un segnale forte anche in vista della prossima stagione.
  2. Citysport.news di lunedì 18 marzo 2024 https://www.citysport.news/download/CS-18marzo2024.pdf
  3. LUNEDÌ 18 MARZO 2024 - Il rinvio con l'Alessandria aveva lasciato qualche rimpianto in una giornata di pioggia che avrebbe potuto certificare la guarigione della Triestina. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", l'attesa prolungata di una settimana non ha condizionato una Triestina operaia capace con la giusta cattiveria di conseguire il decimo successo in trasferta, un numero da record storico per l'Unione, condiviso sommando alle 8 vittorie di Tesser le 2 consecutive di Bordin, logicamente soddisfatto dei 3 punti al "Breda". «La squadra ha dato ottime conferme, i ragazzi hanno voluto vincere una gara sporca, con un terreno di gioco difficile. Hanno fatto un'ottima prestazione, dopo il gol raggiunto abbiamo sofferto logicamente, avevamo di fronte una squadra che si era ritrovata nelle ultime gare, con un allenatore che ha cambiato mentalità ai ragazzi. Potevamo fare il secondo gol, abbiamo sofferto, ma direi che è una vittoria meritata». Ha provato una soluzione nuova in fase offensiva, con un 3-4-2-1 in cui El Azrak-Minesso e Lescano hanno duettato bene. Un commento su Mattia? Minesso è un giocatore duttile, e fa bene anche la fase difensiva, doveva giocarmi sul loro play basso Poli e nella fase offensiva è altrettanto bravo, difende bene i palloni, ha fatto una grandissima prova e ha saputo soffrire fino alla fine assieme ai compagni. Per ritrovare il feeling col pubblico serve anche una squadra operaia, come è stata nella ripresa. Ci siamo adeguati alla partita, il campo ha tolto tanto per una squadra tecnica come noi, abbiamo fatto molti errori nell'ultimo passaggio ma alla fine dovevamo lottare e portare a casa la vittoria, a costo di non essere bellissimi erano importanti i tre punti, per dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Lavorando la settimana intera si è rasserenato il lavoro? I ragazzi lo sanno e l'hanno capito, è cambiato qualcosa come dicevo prima della gara, la parte più bella è sempre la vittoria. I ragazzi hanno svoltato, consapevoli che ci sarebbe stato da lottare in una gara come questa. La prossima proveremo a giocare di più ma quel che conta è avere la mentalità giusta. Un nuovo volto, ha inserito l'islandese Jonsson nella ripresa. Veniva da mesi di inattività per un problema fisico, per cui aveva giocato solo un po' con la Primavera, ma è un ragazzo importante della nazionale Under 21 del suo Paese. Nel finale del campionato gente fresca e giovane per noi è molto importante. Unica noia, sarete nuovamente sballottati dal calendario. Con la settimana tipo riesci a svolgere bene il lavoro fisico e tattico, dobbiamo adattarci al nuovo calendario, essere forti e maturi anche giocando ogni 3-4 giorni - «Il campionato di serie A2 l'ho vinto tre volte, una delle quali partendo da ottavo. La stagione regolare e la fase a orologio hanno certamente un peso ma poi si azzera tutto. Conta il modo in cui arrivi a giocarti le partite decisive, vale per tutti, naturalmente anche per Trieste». Stefano Pillastrini, coach di quella Cividale intervistato da Lorenzo Gatto che rappresenta una delle realtà più belle di questa stagione, racconta le sue sensazioni sul campionato dopo il convincente successo contro Torino che ha regalato alla sua Gesteco la quinta vittoria consecutiva di questa fase a orologio. «È il privilegio di poter allenare in una piazza che vive il basket con gioia e a fianco di una società che ha da sempre il merito di credere nei progetti - sottolinea Pillastrini - Per me entrare in sintonia con questa realtà è stato facile, in questa stagione abbiamo avuto notevoli difficoltà iniziali, eppure non c'è mai stato un momento di tensione. La vita degli allenatori è certamente complessa, vedi quanto è successo a Rimini o in queste ore a Trapani, per fortuna abbiamo avuto il tempo di lavorare e crescere. L'arrivo di Lamb, la maturazione del nucleo italiano e la capacità di utilizzare il talento di Redivo inserendolo in un gioco di sistema alla lunga stanno facendo la differenza». L'ultimo successo contro Torino ha visto la Gesteco di fronte a quella che, venerdì prossimo, sarà la prossima avversaria di Trieste. «Abbiamo battuto anche Trapani e Forlì - continua Pilla - ma per quello che ho visto venerdì scorso, aldilà della loro sconfitta, mi sembra che Torino in questo momento sia la squadra migliore. Per il gioco espresso e per la qualità di un gruppo contro il quale è veramente difficile giocare. Facendo un'analisi di quello che stiamo vedendo in questa fase a orologio, anche alla luce a quello che è successo nelle finali di coppa Italia, direi che il nostro girone è senza dubbio il più competitivo. Non tanto per quanto riguarda le formazioni di vertice, ma sul livello medio non c'è paragone». Considerazione che sposta l'attenzione anche sul campionato di Trieste, incapace fino a oggi di trovare un equilibrio sufficiente per mantenere le attese di inizio stagione. L'imminente ritorno di Justin Reyes, l'inserimento di Del Cadia potrebbero però essere il punto di ripartenza per approcciarsi ai play-off con rinnovate ambizioni. «Ho grande rispetto per quello che si sta cercando di fare a Trieste - conclude Pillastrini - cercare di vincere proponendo un tipo di pallacanestro diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere. Il fatto di prendere un allenatore giovane e con poca esperienza del nostro basket, in un campionato difficile com'è la nostra serie A2, però, era un aspetto da tenere in considerazione perchè inevitabilmente avrebbe potuto creare difficoltà. Da qui in avanti, tenendo in considerazione che dal mio punto di vista la squadra è molto forte, Trieste dovrà fare tesoro di quello che hanno detto questi mesi di campionato e cercare gli equilibri necessari per essere pronta ad affrontare la parte finale della fase a orologio e sopra ttutto i play-off».
  4. DOMENICA 17 MARZO 2024 - È una partita un po' anomala quella della Triestina oggi in casa della Pro Sesto (allo stadio Breda inizio ore 14, arbitra Catanoso di Reggio Calabria), quasi un'isola nel mare del calendario della serie C. Un'isola, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", perché non solo a causa del rinvio con l'Alessandria la squadra alabardata ci arriva dopo undici giorni senza gare, ma anche perché a causa del rinvio del match con l'Atalanta (recupero fissato per il 3 aprile alle 16.15), dopo oggi ci saranno altri nove giorni di pausa prima di tornare in campo per il recupero con i grigi piemontesi. Una fase delicata, perché l'Unione aveva appena ritrovato la strada della vittoria e mister Bordin non vuole certo perderla a causa di queste partite così diradate. Proprio per questo il tecnico ha lavorato per tenere carico il gruppo: «Siamo concentrati - assicura l'allenatore alabardato - i ragazzi hanno lavorato molto bene e vogliono dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Il rinvio della partita con l'Alessandria ha comunque dato la possibilità di lavorare molto bene in settimana sotto tutti i punti di vista, per cui siamo pronti». C'è da sfruttare quindi l'entusiasmo che la rotonda vittoria a Fiorenzuola aveva appena riportato: «È normale che le vittorie siano la miglior medicina per lavorare con maggior serenità - spiega Bordin – ma dobbiamo allenarci con ancor maggiore intensità e concentrazione, perché gli aspetti da migliorare sono tanti. L'umore è sicuramente più alto ma non basta essere contenti in allenamento, bisogna trasferire tutto in campo, essere concreti in partita». Di fronte una Pro Sesto che è penultima ma che ha appena vinto in casa del Renate. Insomma la squadra di Angellotti, tecnico della Primavera catapultato sulla panchina della prima squadra, ha ancora fame di punti e non va sottovalutata. «La Pro Sesto è reduce da un successo importante e con il cambio di allenatore ha anche una diversa mentalità - avverte Bordin - insomma si è ritrovata e ci crede, pertanto dobbiamo stare molto attenti. Ma anche noi siamo carichi e decisi a fare una buona prestazione e guadagnare punti pesanti per la classifica». Nonostante le insidie della partita, se la Triestina sarà quella vista a Fiorenzuola, ha tutti i mezzi per tornare da Sesto con i 3 punti, che sarebbero preziosi nella corsa a un piazzamento importante per i play-off. L'Unione ha le carte in regola per vincere anche perché, Ballarini a parte, Bordin ha tutti a disposizione e questo significa abbondanza nelle scelte iniziali ma anche nelle alternative in corso d'opera. La Triestina dovrebbe riproporre il 3-5-2 visto nelle ultime occasioni, che molto spesso con l'avanzare del trequartista diventa 3-4-1-2. In difesa, con Malomo e Moretti dovrebbe esserci ancora Rizzo, anche se Struna è ormai a posto e scalpita. A centrocampo in mezzo sono favoriti i protagonisti di Fiorenzuola, ovvero Correia e Vallocchia, ma Celeghin e Fofana sono due valide alternative. Sugli esterni a destra ci sarà Pavlev, mentre a sinistra Anzolin sembra in leggero vantaggio su Petrasso. Per il ruolo del trequartista chiamato a rientrare sulla linea di centrocampo, D'Urso avanza la sua candidatura per il rientro, ma pensare di panchinare l'El Azrak visto nelle ultime gare è davvero dura, per cui l'incertezza resta. Davanti invece Redan resta il favorito per giocare accanto a Lescano.
  5. Su Del Cadia, da come la so io, non si deciderà subito. Intanto verrà aggregato alla squadra per gli allenamenti, poi si valuta se tesserarlo o se - in vista del 4 aprile, termine ultimo di mercato - si trova qualche elemento migliore e in quel caso lo si lascia libero
  6. SABATO 16 MARZO 2024 - Il General Manager Michael Arcieri aveva riferito di proseguire nell'intensa ricerca sul mercato dei possibili papabili rinforzi per la Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Raffaele Baldini su "Il Piccolo", in un asfittico orizzonte, si è intravisto uno spiraglio che portava proprio negli States: Edoardo Del Cadia, figlio dell'ex cestista di serie A Danilo, visto con le canotte di Pesaro, Fabriano, Pavia e tante altre, classe 1999 di 203 centimetri, di scuola americana, sembrerebbe l'innesto scelto per aggredire i playoff. Giocatore di personalità, molto ruvido e abile con ambo le mani, può essere un additivo importante, soprattutto in proiezione, per la Pallacanestro Trieste. Inizia il suo percorso universitario con Cloud County, nel Kansas, nel quale, da freshman, chiude con una "doppia-doppia" di media a partita (14 punti e 11 rimbalzi). La crescita in ambito collegiale gli valgono la chiamata nel 2020 nella Division One, l'NCAA che conta per capirci, dove gioca con Nevada Las Vegas. Chiude con i Detroit-Mercy Titans viaggiando a 9.5 punti di media e 5.6 rimbalzi. Oltre ad una spiccata dote da rimbalzista, è dotato di buona visione di gioco. Che impatto potrebbe avere a questo punto della stagione alla sua prima esperienza italiana? Impossibile a dirlo, anche se la natura da "fighter" potrebbe agevolarlo nell'inserimento nella "jungla" della seconda serie. Il giocatore è già a Trieste, immerso nella realtà culinaria del nostro Carso, con visite mediche effettuate; per la cosiddetta firma "nero su bianco" bisogna attendere l'ufficialità, ma si può dire che tutto porterebbe a pensare ad una felice conclusione della trattativa. Il papà Danilo sembra entusiasta della scelta del figlio, sui social esprime chiaramente gioia da tutti i pori: «8 anni fuori da "casa", ancora mi chiedono, ma tuo figlio è italiano? Bravo figlio mio, ora dimostra che carattere hai!». Nel pomeriggio di ieri intanto la società ha annunciato attraverso un comunicato stampa il nuovo assetto societario, con il CSG a detenere il 99% delle quote e TSB l'1%. Queste le parole del Presidente Richard De Meo: «Ringrazio Trieste Basket per il risultato di questa operazione, che a mio modo di vedere rafforza l'impegno di TSB nei confronti del Club, creando una piattaforma per una collaborazione attiva e duratura che si focalizzerà anche sul settore giovanile e sulla comunità. Era importante per noi che la città rimanesse rappresentata nella proprietà di Pallacanestro Trieste, e che al tempo stesso si aprissero possibilità per coinvolgere nuovi investitori. Un ringraziamento in particolare al Presidente di TSB Lorenzo Pacorini, per la sua capacità di mediazione e creatività in tutto questo processo: continueremo a lavorare insieme, e sarà per il futuro di Trieste nel mondo del basket». - Adesso è ufficiale: Triestina-Alessandria, rinviata domenica scorsa per l'impraticabilità del campo del "Tognon", si giocherà martedì 26 marzo alle ore 16.15, ovviamente a Fontanafredda. Come scrive oggi Antonello Rodio, questo significa che la partita fra l'Unione e l'Atalanta U23, che si sarebbe dovuta giocare domenica 24 marzo, è certamente rinviata per le convocazioni in azzurro di vari baby nerazzurri, anche se non si sa ancora quando si giocherà. PRO SESTO. Ma intanto la squadra alabardata sta ultimando la preparazione in vista della sfida di domani in casa della Pro Sesto (inizio ore 14), squadra penultima in classifica che però grazie al successo esterno con il Renate di domenica scorsa ha agganciato per il momento il treno dei play-out. Da parte alabardata la buona notizia per Bordin è che sono tutti disponibili, anche Struna è a posto e quindi il tecnico potrebbe valutare il suo rientro nella difesa a tre accanto a Malomo e Moretti, anche se Rizzo a Fiorenzuola si è comportato bene. Per il resto il tecnico confermerà il 3-5-2 che a tratti diventa 3-4-1-2, che nelle ultime gare ha dato buoni frutti. Al di là del modulo, la speranza è che dopo il rinvio del match con l'Alessandria e dieci giorni senza impegni ufficiali dopo il successo a Fiorenzuola, la squadra alabardata abbia tenuto alta la tensione. ARBITRO. A dirigere il match sarà l'arbitro Luigi Catanoso di Reggio Calabria. Con il fischietto calabrese l'Unione ha ottenuto una vittoria (Triestina-Virtus Verona 3-2 dell'ottobre 2022) e due sconfitte (Mantova-Triestina 1-0 del marzo 2023 e Lecco-Triestina 2-0 del gennaio 2022). LE ALTRE PARTITE. Nell'anticipo di ieri sera il Padova perde un colpo nella rincorsa quasi impossibile al Mantova. La squadra di Torrente all'Euganeo impatta per 0-0 con l'Albinoleffe. Ben cinque le partite oggi nel girone A, con la Triestina che guarderà con attenzione le vicende delle dirette rivali Atalanta U23, Vicenza e Legnago. L'Atalanta U23 ospita una Pergolettese in crisi, ma anche il Legnago potrebbe continuare il suo momento positivo visto che riceve un Lumezzane in frenata. Sfida più ostica invece per il Vicenza, impegnato sul campo della Pro Patria. Le partite di oggi: Legnago-Lumezzane, Mantova-Fiorenzuola, Pro Patria-Vicenza, Virtus Verona-Giana Erminio, Novara-Pro Vercelli. La nuova classifica : Mantova 74, Padova 66, Vicenza 53, Triestina e Atalanta 50, Legnago 48, Giana, Pro Patria e Lumezzane 42, Trento e Albinoleffe 41, Pro Vercelli e Virtus Verona 39, Renate 37, Arzignano 35, Pergolettese e Novara 33, Fiorenzuola 30, Pro Sesto 26, Alessandria 18.
  7. VENERDÌ 15 MARZO 2024 - La Lega Pro ha comunicato le date di gara dei play-off della serie C, che prenderanno il via il 4 maggio (la settimana dopo la conclusione della regular season prevista per il 28 aprile) e si concluderanno domenica 9 giugno. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", un mese abbondante di sfide infuocate da dentro e fuori, al termine del quale solamente una tra le 28 partecipanti alla post season potrà festeggiare la promozione fra i cadetti. E un mese nel quale, a seconda di come andranno le cose per la Triestina e del suo piazzamento finale in campionato, la squadra alabardata potrà iniziare le proprie partite casalinghe allo stadio Rocco, ma se dovesse fare tanta strada come tutti si augurano, per la famosa questione dei concerti non ne potrà giocare probabilmente più di quattro perché a un certo punto si troverà costretta a emigrare. La post-season comincerà con la fase dei play-off del girone: il primo turno si giocherà in gara unica sabato 4 maggio e vedrà in lizza le squadre che saranno arrivate dalla quinta alla decima posizione in classifica, con il consueto vantaggio per le meglio piazzate dell'incontro in casa con due risultati su tre a disposizione. Nel secondo turno, sempre a gara unica e con le medesime modalità, entreranno in lizza anche le quarte classificate: le gare si giocheranno martedì 7 maggio. A quel punto prenderà il via la fase nazionale, nel quale inizieranno le sfide incrociate con le squadre degli altri gironi e si giocheranno partite di andata e ritorno: in questo caso, con un complesso di regole che privilegerà delle teste di serie seguendo sempre il meccanismo delle meglio piazzate in regular season, chi giocherà il ritorno in casa avrà anche il vantaggio del passaggio del turno in caso di parità di reti al termine dei due match. Le gare di andata del primo turno di questa fase, nella quale entreranno anche le terze classificate di ogni girone, si giocheranno sabato 11 maggio, mentre quelle di ritorno andranno in scena martedì 14 maggio. Le sopravvissute a questa serie di sfide, assieme alle seconde classificate di ogni girone (che si saranno risparmiate tre turni di play-off), daranno vita poi al secondo turno della fase nazionale, con partite di andata sabato 18 maggio e ritorno martedì 21 maggio. Se a questo punto la Triestina fosse ancora in lizza, dovrebbe essere proprio questa l'ultima finestra in cui potrà utilizzare il Rocco per le partite in casa, perché poi, all'incirca il 20 maggio, dovrà presumibilmente lasciare la struttura per la preparazione dei concerti in programma a inizio giugno, anche se sulla data precisa della consegna forse ci sarà ancora qualche margine di trattativa. In ogni caso, le quattro squadre che usciranno da tutta questa baraonda di incontri, daranno vita alle finale four: qui gli accoppiamenti saranno decisi tramite sorteggio, nessuna teste di serie e alla fine delle due gare, se ci sarà parità di reti, si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori. Le semifinali di andata si giocheranno sabato 25 maggio, quelle di ritorno martedì 28 maggio. Le vincitrici daranno vita poi alla fin alissima, con partita di andata domenica 2 giugno e ritorno domenica 9 giugno, data nella quale si saprà il nome della quarta squadra promossa in B oltre alle tre che avranno vinto i rispettivi gironi. - Ripartita ieri, dopo i tre giorni di pausa seguiti al successo casalingo contro Treviglio, la preparazione della Pallacanestro Trieste in vista del match che venerdì 22 marzo, a Torino, vedrà la formazione di Jamion Christian in campo contro la Reale Mutua. Come scrive Lorenzo Gatto, occhi puntati su Justin Reyes, l'ala portoricana che dopo l'intervento al menisco del ginocchio destro subita a gennaio riprende ad allenarsi per verificare la possibilità di tornare in campo a due mesi dall'infortunio subito a Udine nel derby contro l'Old WIld West. In attesa che riprenda la fase a orologio, questa sera alle 20.30 proprio la Reale Mutua Torino, prossima avversaria dei biancorossi, sarà in campo a Cividale contro la Gesteco in una delle gare di recupero rinviata per fare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Domenica alle 18, invece, saranno in campo Chiusi contro la Juvi Cremona e Rimini contro Latina. Nel frattempo tutto è pronto per le finali di coppa Italia che si disputeranno nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perché ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà domani, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì–San Bernardo Cantù e proseguirà in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in esclusiva su Mediaset
  8. GIOVEDÌ 14 MARZO 2024 - Justin Reyes è finalmente pronto a tornare a due mesi dall'operazione che ha interessato il menisco del ginocchio destro. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il lavoro di recupero pazientemente svolto dallo staff sanitario biancorosso ha permesso al giocatore di rispettare i tempi previsti dopo l'intervento chirurgico: con la ripresa che fa seguito ai tre giorni di riposo concessi dalla società a seguito del successo contro Treviglio, l'ala portoricana ricomincerà ad allenarsi con la squadra. Sarà la risposta del ginocchio alle sollecitazioni dei crescenti carichi di lavoro a stabilire se Reyes sarà in grado di essere presente venerdì prossimo per la ripresa del campionato contro la Reale Mutua a Torino. Stasera, intanto, in attesa delle finali di coppa Italia che da sabato a Roma metteranno di fronte Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e Trapani Sharks-Fortitudo Bologna, si giocano i recuperi della terza giornata della fase a orologio rinviata per dare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Al Carnera, palla a due alle 20.30, in campo l'Old Wild West Udine che sfida la Luiss Roma per salire temporaneamente al secondo posto solitario del girone rosso. Domani al PalaGesteco è il turno di Cividale che ospita la Reale Mutua Torino. Domenica alle 18 sarà il turno di Chiusi contro Cremona e Riviera Banca Rimini contro Latina. Gli ultimi due recuperi in programma domenica 10 aprile, in campo Sella Cento-Trapani Sharks e Fortitudo Bologna-Treviglio. Tornando a Trieste, da oggi a sabato graduale ripresa poi, dalla prossima settimana, normale avvicinamento alla partita di campionato che si giocherà in anticipo a Torino. Match nel quale i biancorossi ritroveranno sulla loro strada un coach, Franco Ciani e il play Matteo Schina che hanno fatto parte del passato recente del club. QUESTIONARIO Nel frattempo, da ieri e fino al 20 marzo, la Pallacanestro Trieste ha lanciato un sondaggio dedicato ai suoi tifosi. Disponibile sul sito web ufficiale e sui canali social, è stato lanciato "per raccogliere feedback dettagliati e opinioni dei tifosi" su una vasta gamma di argomenti. - Il rinvio della partita con l'Alessandria di domenica scorsa, non ha permesso alla Triestina di provare a cancellare l'incredibile zero nella casella delle vittorie nelle gare casalinghe del 2024. Lo scrive oggi Antonello Rodio: nel nuovo anno, infatti, l'Unione ha ottenuto ben tre successi in trasferta (a Trento e a Vercelli con Tesser, a Fiorenzuola con Bordin), ma lo sconfortante score delle cinque partite giocate a Fontanafredda è di due pareggi e tre sconfitte: questo significa solamente 2 punti in cinque incontri (uno per Tesser e uno per Bordin), un ruolino di marcia a dir poco deficitario. La vittoria in casa, sempre tra virgolette visto che il Tognon non è il Rocco, manca ormai da oltre tre mesi, ovvero dal 9 dicembre quando un gol nel finale di Adorante (che da quando è alla Juve Stabia ha già segnato 10 reti in 12 partite) diede il successo per 2-1 sulla Giana Erminio. Quest'ultimo periodo ha portato ad amplificare lo strano fenomeno di un rendimento casalingo che già prima era inferiore a quello esterno. La Triestina in casa ha fatto 22 punti in 15 partite, con appena 6 vittorie e la misera media di 1,46 punti a gara. In trasferta invece gli alabardati viaggiano a una media di 1,86 a match, perché nello stesso numero di partite hanno fatto ben 28 punti, sei in più che in casa. All'inizio ha pesato il rendimento al Rocco, che tra presunte maledizioni e terreno in pessime condizioni aveva portato solo 5 punti in 5 partite, frutto del successo con il Fiorenzuola, dei pareggi con Vicenza e Pro Sesto, e delle sconfitte con Trento e Padova. A Fontanafredda si era partiti con 5 vittorie in 5 gare, sembrava il luogo magico e ideale per l'Unione, ma poi evidentemente anche il Tognon è stato contagiato dalla maledizione del Rocco e come detto in questo 2024 il bilancio è drasticamente peggiorato, portando il totale dello score di Fontanafredda a 17 punti in 10 partite. Questa sorta di malocchio che aleggia sul Rocco è alimentato dalle tante feste degli ospiti che i tifosi alabardati hanno dovuto digerire nell'arco della sua storia, ed è stata confermata in tutti gli ultimi campionati dalla scarsità di gioie casalinghe. Lo scorso anno furono appena 6 le vittorie in 19 gare nello stadio di casa, nel contesto di un campionato pessimo, come tutti ricordano. Ma perfino l'anno precedente, la stagione 2021/22, quando la Triestina con Bucchi in panchina raggiunse comunque un più che discreto quinto posto, la squadra ottenne appena 7 vittorie al Rocco, mentre in trasferta ne conquistò 8. Anche i punti ottenuti in casa (27) furono meno di quelli conquistati lontano dalle mura amiche (28). Decisamente migliore il campionato del tandem Gautieri-Pillon, con ben 11 vittorie al Rocco. L'anno della stagione mozzata dal covid, 2019/20, ci furono 7 successi in 13 partite, ma per trovare un grande rendimento casalingo bisogna andare all'anno della promozione sfiorata in B con Pavanel, con 12 successi sulle 19 gare casalinghe, mentre anche il primo anno del ritorno in C ci fu un rendimento deludente al Rocco, con appena 5 vittorie in 17 partite. La speranza è che i lavori sul terreno di gioco vadano così in fondo da togliere anche qualsiasi spirito malevolo alberghi nel sottofondo dello stadio. Si scherza ovviamente. O forse no?
  9. MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 - Una squadra che deve scalare le categorie, uno stadio da gestire in proprio e da valorizzare rendendolo profittevole, un centro sportivo nel quale far crescere giovani calciatori. Questi sono gli asset sui quali gli americani hanno deciso di investire. Ben Rosenzweig ha scelto la Triestina, non solo perché Trieste rappresenta un potenziale polo strategico di sviluppo, ma in primis perché è dotata di uno stadio con potenzialità notevoli in letargo da oltre trent'anni. Sostenibilità economica e creazione di valore sono le mission di chi investe anche nello sport. Ne parla oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": il "benvenuto" è stato il Nereo Rocco impraticabile ma questo pasticcio, unico in Italia e non solo, non sembra aver smontato l'operazione Rosenzweig. Gli uomini del presidente, guidati dall'ad Sebastiano Stella, si sono messi al lavoro traendo dal disagio e dai danni subiti un'opportunità per stringere il dialogo con le istituzioni. La parola d'ordine è mai più una stagione senza il Rocco, giocando in casa in esilio, frustrando i supporter e senza la possibilità di programmazione del lavoro quotidiano e delle gare (vedi play-off). E allora, una volta risolta senza costi aggiuntivi la sistemazione del manto erboso, la società si è messa al lavoro per negoziare con il Comune la concessione dello stadio. Il primo step è la proroga fino al 30 giugno del 2025 della convenzione (necessaria per l'iscrizione al prossimo campionato) in scadenza nel mese prossimo. Un anno di tempo poi per formalizzare l'atto di concessione della struttura. Il riferimento legislativo è il dgls 38/2021 (Legge sugli stadi) che consente ai privati di ottenere il diritto di gestione della struttura pubblica a fronte di un piano finanziario indirizzato al miglioramento dell'impianto sul piano strutturale e su quello della fruibilità sociale. Come dicono gli anglosassoni è un'operazione win to win: l'ente pubblico si sgrava dei costi di gestione (diverse centinaia di migliaia di euro annui), non aliena la proprietà (in caso di fallimento del privato il bene ritorna all'ente pubblico), mentre il privato può dotarsi di una struttura in grado di garantire redditività aggiuntiva e programmabile rispetto a quella derivante dall'attività sportiva. La Triestina ha già ben avviato la negoziazione e sta predisponendo il piano finanziario (come previsto dalla legge) con un investimento stimato attorno ai 30 milioni di euro. La concessione dovrebbe avere durata trentennale quindi dal 2025 al 2055. Tra gli interventi strutturali sul Rocco un nuovo impianto di illuminazione, gli sky-box e una serie di fori commerciali e punti dedicati alla ristorazione. La seconda linea d'azione riguarda il centro sportivo. La società ha già presentato un'offerta formale preliminare all'attuale proprietario per l'acquisizione di un'area nella valle delle Noghere alle spalle del Centro Commerciale Montedoro. Per cominciare i lavori il Comune di Muggia dovrà deliberare la modifica della destinazione d'uso del terreno, e le conseguenti opere di urbanizzazione con tempi non definiti ma verosimilmente entro l'anno vista anc he la disponibilità politica finora manifestata. Il progetto prevede la costruzione di 5 campi a 11 dei quali due con fondo sintetico e gli altri in erba naturale, una foresteria e un centro medico-fisioterpico. L'entità dell'investimento è collocata in un range tra i 12 e i 15 milioni. Ma non è finita: la Triestina ha anche identificato un altro terreno in provincia di Trieste dove costruire altri tre campi di dimensioni adatte allo sviluppo dell'attività femminile e dei più piccoli (Under 12). Insomma la Triestina americana sta accelerando per costruire quello che in molti in passato hanno cercato di realizzare (da Berti a Biasin) senza riuscirci per svariati motivi. Il club ha risanato il pregresso e sta garantendo una stagione competitiva (con iniezioni di denaro da 1,5 milioni al mese). Poi i risultati sono il sale del calcio e trascinano dell'entusiasmo del pubblico. E il 2024 finora in questo senso no è stato tutt'altro che positivo. Ma se e quando il traguardo o meglio il nastro delle infrastrutture sarà tagliato, la Trieste alabardata avrà finalmente una casa e un futuro sportivo degno della sua storia. - Cinque giornate della fase a orologio disputate, altre cinque ancora da giocare per arrivare alla fine della stagione regolare e definire le griglie play-off che accompagneranno le formazioni di questa A2 alla lotta promozione. Come scrive Lorenzo Gatto oggi sul quotidiano locale, detto che Forlì nel girone rosso e Trapani in quello verde hanno ormai messo da tempo al sicuro il loro primato e giocheranno tutta la post season con il vantaggio del fattore campo, nelle ultime settimane si è sorprendentemente riaperta la lotta per il secondo posto con Udine che ha rimontato la Fortitudo Bologna e la Reale Mutua Torino che approfittando della crisi conclamata di Cantù ha raggiunto i brianzoli. Posizioni ancora de definire per due tabelloni che vedranno da una parte la prima, la terza e la quinta classificata del girone rosso sfidare la seconda e la quarta di quello verde e dall'altra parte, a specchio, la prima, la terza e la quinta del girone verde sfidare la seconda e la quarta del girone rosso. LA CORSA DI TRIESTE Con il quinto posto ormai consolidato grazie al successo contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian affronta quest'ultima parte dell'orologio senza eccessiva pressione. Sulla carta il quarto posto di Verona sarebbe ancora attaccabile (anche se in virtù della miglior differenza canestri a favore degli scaligeri, ballano al momento due vittorie), di certo facendo un analisi delle due griglie mantenere il quinto posto vorrebbe dire evitare di finire dalla parte di Trapani. A oggi, nella consapevolezza che nel giro di un paio di giornate tutto potrebbe cambiare, Trieste si troverebbe a giocare il primo turno dei play-off contro la Sebastiani Rieti nella parte del tabellone in cui, in caso di passaggio del turno, si troverebbe di fronte Forlì. COPPA ITALIA Nel frattempo, il campionato si ferma per fare spazio alle finali di Coppa Italia che si disputeranno nel prossimo week end nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perchè ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà sabato 16 marzo, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e proseguira in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in eslusiva su Mediaset e, in esclusiva, sulla piattaforma Infinity. RECUPERI Approfittando della pausa, in scena alcuni dei recuperi della giornata parzialmente posticipata per la finestra delle qualificazioni europee delle nazionali. In campo le due formazioni regionali: domani alle 20.30, al Carnera di Udine, la Old Wild West di Adriano Vertemati ospita la Luiss Roma in un match che in attesa del recupero della Fortitudo contro Treviglio potrebbe lanciare i friulani al secondo posto solitario, venerdì sempre alle 20.30, al Pala Gesteco, Cividale ospiterà invece la Reale Mutua Torino.
  10. Ricordo sempre, e la cosa vale come monito per tutti, che certe esternazioni rivolte verso altre persone non sono eleganti, né tantomeno utili per le discussioni di questo forum. Nonché che ogni singolo utente risponde personalmente di ciò che scrive. Regolatevi di conseguenza
  11. MARTEDÌ 12 MARZO 2024 - Tre giorni di riposo per la squadra, un monitoraggio per vedere cosa offre il mercato. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", l'inizio della settimana di pausa per la Pallacanestro Trieste offre questo programma. Nel dopogara contro Treviglio il gm Michael Arcieri ha ripetuto il refrain delle ultime settimane: vigili sul mercato. «Stiamo guardando A1, A2, Stati Uniti». Riferimento curioso quest'ultimo visto che in realtà Trieste sul mercato transoceanico ha le mani legate non avendo più visti. A meno che non abbia davvero ragione chi suggerisce che in casa biancorossa si stanno già cercando gli stranieri per la prossima stagione nell'eventualità (al momento remotissima....) di poterne avere sei. Meglio soffermarsi sul parco giocatori di A1, A2 e italiani in giro per l'Europa. Di gente con la valigia pronta in giro non ce n'è. Poca offerta per troppe squadre. La candidatura di Amar Alibegovic si è rivelata un bel sogno. «Assolutamento no» così Arcieri sulla possibilità di arrivare al figlio maggiore di Teo. Raccontiamola per intero: la trattativa poteva decollare se la squadra turca di Alibegovic, il Cagdras Bodrumspor, negli ultimi turni avesse vinto facendo un passo verso la salvezza. Ora però il team è penultimo (retrocedono in due) a pari punti con il Merkezefendi, Alibegovic sabato scorso nella sconfitta con il Besiktas ha giocato 27 minuti segnando 13 punti. E il club turco, prima di ragionare su un'eventuale cessione, amerebbe sentir declinare in dollari la parolina buy-out... Ritornando in Italia, la posizione di Eric Lombardi è legata al destino dell'HappyCasa Brindisi. Il club pugliese è ultimo, a due punti da Pesaro con cui ha il saldo negativo e a quattro da Treviso con cui ha perso di 26 all'andata. Possibilità di salvezza appese a un filo. Lombardi nell'ultima gara a Varese non ha giocato, nella partita prima era stato impiegato una manciata di minuti. Non rientra nei progetti di Sakota ma in piena lotta retrocessione Brindisi non può permettersi di regalare in giro pedine italiane. O, meglio, non ancora. Prima di inizio aprile la classifica rischia di essere ancora più spietata e allora un approccio potrebbe essere più semplice. Un altro brindisino sottoutilizzato e che in A2 ha già dimostrato la sua utilità è Riisma , ex Pistoia, che a Varese è stato inserito a 51 secondi dal termine di un quarto per venir richiamato in panchina 26 secondi più tardi. L'esterno estone di formazione italiana è un buon difensore. Sposta in assoluto i valori di una squadra? No. Può essere un'addizione utile in A2? Sicuramente sì. A Varese Woldetensae è rientrato nelle rotazioni anche se proprio contro Brindisi non ha giocato più di dieci minuti. Sognato dalla "sua" Fortitudo, finora ufficialmente non si sposta. Però Varese è pressochè salva ed è quasi impossibile che arrivi ai play-off. Tra un paio di settimane un'eventuale partenza non creerebbe danni. Dopo il Paladozza è probabilmente Trieste il posto che l'esterno potrebbe trovare più intrigante conoscendo sia Arcieri che l'ex capitano Ferrero. Sempre a Varese gioca in media una decina di minuti il lungo Ulaneo e rischia di giocare anche meno con il r ecupero di Okeke , non gioca affatto il giovane Virginio . Nè uno nè l'altro tuttavia possono venir ritenuti fattori rilevanti. A Sassari cinque, zero e uno sono i minuti di utilizzo dell'ala Kaspar Treier nelle ultime tre partite. Che non sia al centro dei pensieri di coach Bucchi sembra evidente. Fisicamente è un torello che in A2 potrebbe avere un certo impatto, non un primattore, da verificare la personalità in caso di responsabilità pesanti. Su Jeff Brooks ci fanno un pensiero tutti: il lungo trentaquattrenne dell'Umana Venezia nell'ultimo incontro a Sassari ha visto il parquet per due minuti. Ma attenzione: tempo fa Venezia aveva già respinto una richiesta da parte della Fortitudo Bologna per Janelidze - "n.e." fisso -, improbabile che apra per chi comunque qualche minuto lo vede. A meno che, s'intende, chi bussa alla porta non sia intenzionato a versare un robusto buyout. Ma quanto bisogna essere disposti a sganciare? Un esempio recente: Rimini avrebbe bussato alla porta di Scafati (che due mesi fa ha già ceduto De Laurentiis a Udine) per la guardia Mouaha - 6 minuti di impiego medio - ricevendo la richiesta di un buyout superiore ai 20mila euro. - Il recupero della partita con l'Alessandria si dovrebbe giocare martedì 26 marzo, ma non c'è ancora l'ufficialità perché la data è legata al rinvio di un'altra gara della Triestina, quella contro l'Atalanta U23 in programma domenica 24 marzo. Non si tratta di un nuovo cervellotico quiz da settimana enigmistica, ma quello che si prospetta per l'Unione dopo il rinvio per impraticabilità del campo del match di domenica scorsa con i piemontesi. Come scrive Antonello Rodio, il fatto è il seguente: dopo la trasferta di domenica prossima in casa della Pro Sesto, il calendario presenta alla Triestina l'importante scontro diretto con l'Atalanta U23, ma il destino vuole che proprio come all'andata, in quella giornata giocano le squadre nazionali (infatti serie A e serie B sono ferme). Ebbene la Lega Pro consente alle società, in caso di convocazione di tre o più dei propri calciatori per la Nazionale A, Under 21, Under 20 e Under 19, di presentare istanza per lo spostamento di una gara, almeno dieci giorni prima della data prevista in calendario per la disputa dell'incontro. Ora è quasi certo che l'Atalanta chiederà il rinvio perché ha parecchi dei suoi baby calciatori coinvolti nelle convocazioni azzurre. E a quel punto, con due partite da recuperare, per l'Unione c'è veramente un rischio ingorgo non da poco in questo finale di campionato. La soluzione che si prospetta per la gara con l'Alessandria sarebbe però quella più vantaggiosa (o meglio, quella meno dannosa) per la squadra alabardata, a cui in definitiva non cambierebbe molto se invece di domenica 24 marzo con l'Atalanta scendesse in campo martedì 26 marzo contro il fanalino di coda, quindi appena due giorni dopo. Questo permetterebbe di limitare il periodo senza partite (9 giorni invece di 7) e di avere allo stesso tempo un discreto cuscinetto di riposo in vista dell'impegno seguente, quello del sabato di Pasqua 30 marzo ad Arzignano. Ma come detto non può esserci ancora l'ufficialità della data del 26 marzo (anche l'orario resta da decidere) per il recupero della gara con l'Alessandria: servirà infatti prima che sia ufficiale anche il rinvio della partita con l'Atalanta, che dovrebbe comunque arrivare in settimana. Ed è possibile che contestualmente a quel rinvio, possa esserci anche la data del recupero della gara con i baby nerazzurri, che a questo punto verrà comunque giocata ad aprile. Ed è inevitabile che per l'Unione ci sarà un altro impegno infrasettimanale. Di certo tra maltempo e convocazioni per le nazionali, la Triestina non è stata fortunata in questa fase e il cammino da qui a fine campionato si prospetta tutt'altro che lineare. Fino al termine della regular season non sono previsti più infatti turni infrasettimanali, per cui solo la Triestina sarà impegnata per due volte in partite ravvicinate, anche se come detto lo slot del 26 marzo limita in qualche modo i danni. Al momento comunque l'unico recupero ufficiale resta quello fra Vicenza e Fiorenzuola, che si giocherà martedì 19 marzo.
  12. La verità secondo me è che, con prestazioni come quelle di Latina, si rischia di perdere con chiunque. E al netto che a Treviglio mancava parecchia gente, la vittoria di ieri è importante perché da una squadra in crisi come la nostra ci si poteva aspettare di tutto. Ora serve continuità, roba che la sanno anche i muri. Questo è un team troppo ondivago senza Reyes, va capito se gli equilibri che inevitabilmente vanno ricreati quando rientra Justin sono facili da trovare oppure se inevitabilmente anche ai playoff sarà un team in balia di se stesso. Una nota su società e tifosi organizzati: dalle domande poste in maniera puntuale da me e da Saule ieri in sala stampa e dalle risposte di Arcieri, è evidente che non si vuole minimamente porgere l'altra guancia alla Curva. Non capisco la logica di questo allontanamento sempre più marcato da parte della dirigenza: ricucire lo strappo con chi si sobbarca chilometri per questa maglia è roba che andrebbe fatta alla svelta, perché tutto questo rischia di diventare un boomerang clamoroso. Spero vivamente che ci ripensino, una situazione così non conviene a nessuno
  13. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDI 11 MARZO 2024 https://www.citysport.news/download/CS-11marzo2024.pdf
  14. LUNEDÌ 11 MARZO 2024 - Nella serata del ritorno alla vittoria della Pallacanestro Trieste contro Treviglio, c'è stata anche una "partita parallela" giocata sulle tribune. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", un boato di disapprovazione andato oltre le note della musica sparata a tutto volume al momento della presentazione delle squadre. Rottura conclamata tra una parte del pubblico triestino e coach Jamion Christian, sonoramente fischiato dai supporter biancorossi nei minuti immediatamente precedenti l'inizio del match. Quelli che c'erano, perchè la parte calda del tifo ha mantenuto le "promesse" manifestate in settimana rimanendo all'esterno del palazzo. La Curva Nord fa il suo ingresso all'inizio del secondo quarto srotolando lo striscione "Basta alibi, tutti colpevoli", un estremo sunto del pensiero di una tifoseria che dopo la sconfitta di Latina ha ritenuto fosse arrivato il momento di prendere posizione. Vola la squadra sul parquet e pure in presenza di un parziale di 0-8 negli ultimi due minuti del primo tempo rientra negli spogliatoi con un rassicurante 51-38. Nonostante il largo divario accumulato, al momento di imboccare il tunnel, ancora fischi per il coach accompagnato da un «salta la panchina, Jamion Christian salta la panchina» che la dice lunga sul clima di fiducia che c'è in questo momento attorno alla squadra. E, in tema di goliardia, non male neppure quel «Fino alla fine femo ricorso" scandito a ripetizione tanto per ricordare la pessima figura fatta dalla società dopo la sconfitta della scorsa settimana. Secondo tempo da separati in casa, perchè se da un lato i quasi 3300 spettatori presenti sugli spalti (anche grazie al consistente rinforzo garantito dalla presenza degli studenti delle scuole) hanno apprezzato la prova della squadra, la Curva ha continuato con la sua protesta mettendo nel suo mirino anche il gm Arcieri e raccogliendo i fischi degli altri settori. Rottura che si è sentita e ha fatto impressione, di certo i tempi del red wall e di un palazzo che compatto aveva accompagnato Trieste al suo ritorno in serie A sono lontani. Ricucire questo strappo non sarà semplice. - Ormai alla tifoseria alabardata, almeno sul concetto di partita in "casa", serve l'esorcista. Lo scrive Guido Roberti: alcune centinaia di tifosi pure ieri si sono sobbarcati il viaggio a Fontanafredda, incontro ad un timido sole sulla via del tramonto ad Ovest, sbucato troppo tardi. Troppi i millimetri d'acqua piovana scesi nel pomeriggio e fino alle 18, tanti da rendere impossibile, a detta del direttore di gara Diop, la disputa di Triestina-Alessandria. Si è così provato tra un sopralluogo e l'altro a valutare la possibilità di giocare, dapprima col posticipo del fischio d'inizio, 45 minuti più tardi e dunque alle 19:15, ma già alle 18:45, con le società ormai alla prima fase di diplomazia per il recupero, è arrivata l'ufficialità del rinvio. Escluso all'indomani, se ne riparla più avanti. Un peccato perché sarebbe stata una occasione per determinare auspicabilmente la guarigione dell'Unione. I segnali erano tutti positivi. Ci hanno pensato i nuvoloni portati dallo Scirocco a guastare i piani. La settimana era iniziata con la certezza che con quella rimonta al Legnago era scattata una scintilla nei giocatori, confermata poi dal colpo irrefutabile a Fiorenzuola. Triestina-Alessandria sarebbe stata una prova del nove, si dovrà attendere ora la trasferta a Sesto San Giovanni per dar seguito alle sensazioni. Roberto Bordin, approfittando del terreno almeno per un allenamento con i suoi ragazzi, ha detto la sua sul rinvio: «Le sensazioni erano molto buone e volevamo dare continuità al risultato e alla prestazione fatta contro il Fiorenzuola, i ragazzi erano vogliosi di fare bene. Spiace non aver giocato ma questa è stata la decisione dell'arbitro, di non dare l'agibilità perché il campo aveva delle parti in cui la palla effettivamente non rimbalzava. Abbiamo rispettato le indicazioni». L'allenatore conferma che i volti post Fiorenzuola erano decisamente più distesi. «La terapia migliore è sempre la vittoria, ti dà autostima, ti carica, ti alleni con il sorriso. Cercheremo ora la concentrazione giusta per le prossime gare e la fine del campionato». Il gruppo stava sostanzialmente bene, non ci sarebbero state grandi sorprese. «A parte Ballarini che ha il problema al ginocchio e Struna che deve recuperare bene, e speriamo di averlo in settimana con noi, tutti gli altri erano a disposizione, il gruppo era al completo». Sarebbe stata una Triestina disegnata ancora con il 3-5-2? «Il 3-5-2 in questo momento è quello che ci dà effettivamente più sicurezza in entrambe le fasi di gioco, quindi continueremo così perché i ragazzi lo hanno assimilato molto bene, si continua su questa strada". Inevitabile un pensiero per quei tifosi che hanno dovuto invertire la rotta su Trieste anzitempo. «Venire praticamente sempre a Fontanafredda e non poter stare al Rocco che è il nostro stadio è già un problema, venire qua e vedere la partita rinviata.. non è il massimo. I tifosi speravano si giocasse, loro come noi, mi spiace davvero, hanno fatto tanti chilometri per la squadra, ma abbiamo dovuto rispettare la decisione dell'arbitro». L'agenda alabardata inevitabilme nte cambia, la squadra riposerà oggi, da domani avrà la cosiddetta settimana tipo per preparare la sfida di domenica in Lombardia.
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