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  1. SABATO 12 LUGLIO 2025 Continua la lotta contro il tempo in casa alabardata. Come scrive Guido Roberti, il pressing per la vendita della Triestina che arriva da politica, città e tifosi sembra aver aperto una piccola breccia, ma la volontà di Ben Rosenzweig in realtà è ancora tutta da decifrare. Di certo si può dire che le istituzioni si stanno muovendo attivamente, anche con proposte diverse e giocando su piani differenti, ma intanto dalla società alabardata arriva anche una mossa importante. TERRENO ACQUISTATO La mossa alabardata è che Rosenzweig, in questi giorni è a Milano, ha firmato il rogito per l'acquisto del terreno di Montedoro. È vero che all'acquisto mancava solo un passaggio formale, una questione burocratica di suddivisione di particelle, ma adesso l'operazione è stata definitivamente perfezionata. Così l'asset più importante per un eventuale compratore, acquisisce ancora più valore in vista di una possibile vendita. FEDRIGA IN CAMPO Ma a proposito di compratori, si sarebbe raffreddata intanto la pista inizialmente più calda, quella riguardante il gruppo romano, che resta comunque in piedi. Nessun legame però con Massimiliano Fedriga, che starebbe comunque seguendo con molta attenzione l'intera situazione, monitorando eventuali altri compratori. In caso di vendita lampo, saldo della situazione debitoria e conseguente salvaguardia della partecipazione alla serie C, chi acquista deve però avere anche le idee chiare su come riuscire a mettere su una squadra che punti al miracolo salvezza partendo da meno 13. I CONTATTI IN REGIONE DI DIPIAZZA C'è poi il versante Comune di Trieste. Il sindaco Roberto Dipiazza, accompagnato dal consigliere comunale Corrado Tremul, ha avuto una serie di incontri in regione per vagliare l'interesse di imprenditori locali. Con le dovute cautele, ed un profilo basso vista la posta in palio elevata – la salvezza stessa dell'Unione – il primo cittadino ha espresso entusiasmo per la giornata, in ogni caso interlocutoria, per consentire alla controparte di riflettere circa il possibile investimento sulla Triestina. Una pista aperta quindi indipendente dalla voce "romana" di cui abbiamo detto, che rimane ancora celata dal mistero. Dipiazza recentemente era intervenuto a rimarcare l'importanza di individuare soggetti seri con i quali vagliare, al caso, anche la possibile gestione diretta dell'impianto di Valmaura, quel Nereo Rocco che solo nel migliore dei casi vedrà ancora la serie C e nel quale, giusto per citarne le potenzialità, fra pochi giorni ci sarà un altro concerto da sold out, quello di Robbie Williams. Una opzione, quella della gestione dello stadio, cassata con gli americani a suon di disastri perpetrati da Rosenzweig e sodali. LE SCADENZE VITALI Incombe infatti una serie di scadenze vitali per la Triestina. Fra una decina di giorni i giocatori che hanno avviato la messa in mora del club, in caso di mancato pagamento, saranno liberi. Si tratta di quelli che hanno mercato, per cui a quel punto svanirà la possibilità di entrate importanti dalla loro vendita. Se poi ci aggiungiamo anche i decreti ingiuntivi in stato avanzato, ci sono buone possibilità che presto la parola passi al tribunale. Il 1° agosto poi c'è la scadenza delle spettanze di giugno: se la società alabardata sarà inadempiente anche a questo traguardo, potrebbe scattare direttamente l'estromissione dal campionato. Insomma, per ridare ossigeno all'agonizzante Unione, o si vende subito a chi può saldare tutti i debiti o serve una robusta iniezione di denaro entro la fine della prossima settimana - Denzel Valentine ancora protagonista nella massima serie a Venezia, Luca Campogrande in Serie A2, assieme a un triestino doc come Pippo Gallo, a Pistoia. Come scrive Lorenzo Gatto, in attesa dei movimenti in entrata, il basket cittadino saluta due giocatori che hanno fatto parte del roster della passata stagione. Valentine chiude di fatto il mercato dell'Umana con un accordo maturato un po' a sorpresa, assecondando la ferma volontà di entrambe le parti. Denzel, non è un segreto, sarebbe rimasto volentieri a Trieste essendosi trovato benissimo con i tifosi e nella città giuliana, quando ha capito che non c'erano i margini per una riconferma in biancorosso si è guardato attorno e ha trovato in Venezia la piazza giusta per ripartire. Accordo di massima raggiunto, siamo ormai a dettagli ma se non succederanno imprevisti il chitarrista nella prossima stagione vestirà la casacca orogranata. Tutto fatto anche per l'arrivo in Toscana di Luca Campogrande che, dopo le quattro stagioni a Trieste, cercava una piazza in grado di garantirgli i minuti di cui ha bisogno per rimettersi in gioco e ritrovare quelle responsabilità sul parquet che gli sono mancate negli ultimi anni. Assieme a Campogrande, a Pistoia dovrebbe finire anche Pippo Gallo. Il play triestino, che ha chiuso la scorsa stagione a Rieti con un infortunio al perone della gamba sinistra, ripartirà dalla Toscana ceduto in prestito dalla Unahotels Reggio Emilia, la società che ne detiene il cartellino. Tornando alle cose di casa nostra, partita a Las Vegas la Summer League 2025 con lo stato maggiore biancorosso diviso tra il Thomas & Mack Center e il Cox Pavillon, due arene interne al campus dell'Università del Nevada, sedi storiche di questo classico appuntamento estivo. Nel frattempo il mercato di Serie A registra l'uscita di Denegri da Tortona (contestuale il passaggio del giocatore a Rimini) e l'arrivo a Napoli dello statunitense Rasir Bolton, play-guardia classe 1999 che nella passata stagione ha giocato in Serbia nella Aba Liga collezionando, nelle 28 partite disputate, una media di oltre 13 punti e 3 assist di media a partita. Ufficiale a Sassari l'arrivo in maglia Banco di Sardegna di Marco Ceron .
  2. VENERDÌ 11 LUGLIO 2025 - Un piccolo squarcio si apre forse tra le nubi nere che si addensano sulla società alabardata, un pertugio nel muro della proprietà americana probabilmente frutto del furibondo pressing attorno alla proprietà da parte di città, politica e tifosi (scatenati non solo sui social, visto che mercoledì il Nucleo San Giacomo ha affisso ai cancelli del Rocco uno striscione piuttosto esplicito) per una vendita immediata dell'Unione. Da parte di Ben Rosenzweig ci sarebbe infatti una timida apertura a discutere di un'eventuale cessione della Triestina, diciamo una presa in considerazione dell'ipotesi. Anche perché i compratori, a quanto pare, non mancherebbero. LE ISTITUZIONI SI MUOVONO Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", di candidati acquirenti se ne sono fatti avanti due o tre, ma il più accreditato farebbe capo a un gruppo romano: una soluzione che sarebbe caldeggiata anche dalle istituzioni, che in questi giorni si stanno muovendo sul fronte alabardato. Forse proprio a questo potrebbe riferirsi un incontro molto importante per il futuro della Triestina che il sindaco Dipiazza ha annunciato di avere in calendario per oggi. Ma sono segnalati movimenti anche da parte del presidente della Regione Fvg Fedriga. Entrambi, del resto, hanno apertamente invitato l'attuale proprietà a considerare la vendita e non portare la Triestina alla morte. Certo, poi nella trattativa c'è una domanda e c'è un'offerta e bisogna vedere se Rosenzweig avrà delle pretese o se, di fronte alla prospettiva del fallimento, preferirà passare la mano. E poi c'è da fare tutto in fretta, cosa affatto semplice. I VANTAGGI PER UN ACQUIRENTE Ma un acquirente che comprasse adesso la Triestina ripianando i debiti, in tutto sono circa 6 milioni e mezzo di euro, avrebbe il vantaggio non solo di avere una squadra in Serie C (anche se da modellare col mercato bloccato e partendo da meno 13), ma anche la possibilità di rientrare presto da buona parte delle uscite. Sarebbe innanzitutto possibile la vendita di quel paio di giocatori di spicco (soprattutto Correia) che a quel punto resterebbero di proprietà. Poi, come già ribadito più volte, a debiti saldati, si potrebbe sfruttare lo sblocco della famosa fideiussione di 2 milioni del caso Olivieri. Ma soprattutto si avrebbe in mano l'asset in prospettiva più importante dell'operazione per un acquirente, ovvero il Centro sportivo di Montedoro: ricordiamo infatti che il terreno è stato acquistato (manca l'ultimo passaggio formale) e che ci sono i soldi pubblici da 6,4 milioni di partenariato sul project financing da 13,4 milioni per la realizzazione della struttura. E poi non va nemmeno dimenticata la possibile gestione dello stadio Rocco, anch'essa foriera di possibili sviluppi interessanti per un investitore. LO SPETTRO DEL TRIBUNALE Per la soluzione autonoma promessa dal presidente Rosenzweig, ovvero l'annunciata iniezione di denaro, il tempo stringe ancora di più. Considerata la messa in mora di alcuni giocatori avviata a inizio mese, se non ci saranno i pagamenti fra una decina di giorni la società potrebbe restare senza squadra e senza pedine di valore da vendere. E questo, abbinato ai decreti ingiuntivi che hanno già fatto parecchia strada, potrebbe ben presto aprire le porte del tribunale con i suoi vari scenari. Ma a quel punto, per quanto riguarda la parte strettamente sportiva, ci sarebbe il fondato rischio di un anno senza Unione. - Un'ala mancina, per volare in campionato, nell'anno del ritorno in Serie A Gold. Come scritto da Lorenzo Gatto, la Pallamano Trieste ufficializza l'accordo con Juan Agustin Pauloni, l'italo argentino che nelle ultime stagioni ha militato nel massimo campionato italiano. Dopo l'esordio nel 2022/2023 con la maglia del Conversano, è passato all'Albatro Siracusa e nel suo secondo anno in Sicilia è stato il capo-cannoniere della squadra con 138 gol all'attivo trascinando la sua squadra sino alla semifinale scudetto. «Volevamo portare a Trieste un giocatore di grande esperienza – le parole del tecnico Andrea Carpanese –. L'accordo con Juan Pauloni è di fatto una scelta importante perché ci consente di aggregare al gruppo un ragazzo entusiasta del nostro progetto e un giocatore che ha dimostrato di essere, sia in attacco che in difesa, una delle ali destre più forti del campionato. Un esempio da seguire, prezioso per la crescita di Mazzarol e Lo Duca. L'arrivo di Juan ci permette di avere un gran numero di mancini importanti, un qualcosa che creerà una buona concorrenza tra compagni di squadra allo scopo di aumentare il livello di tutti». Decisamente impaziente di cominciare la sua avventura in biancorosso il giocatore. «Sono molto felice di venire a Trieste – commenta Juan Pauloni –. Giocare per uno dei club più titolati d'Italia è per me motivo di grande soddisfazione. Trieste è neopromossa ma sta facendo un ottimo mercato, penso che potremo fare veramente bene quest'anno. Non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi con i miei compagni e misurarmi con questa nuova avventura». Un acquisto, quello di Pauloni, che conferma le ambizioni della nuova Pallamano Trieste e la volontà del presidente Federico Lanza di allestire un organico in grado di ben figurare e di non accontentarsi di una semplice salvezza. «Un altro giocatore di spessore nel nostro roster – puntualizza il numero uno biancorosso –. Pauloni ha saputo far vedere le proprie indiscusse qualità in questi ultimi anni in Italia, sono personalmente contento di accoglierlo nel nostro gruppo-squadra convinto che saprà essere utilissimo dentro e fuori dal campo ».
  3. GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2025 - Potrebbe esserci ancora l'Italia nel futuro di Denzel Valentine, il giocatore che ha fortemente caratterizzato la Pallacanestro Trieste della passata stagione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", per l'ala del Michigan c'è il forte interessamento della Reyer Venezia, la compagine affidata alle cure di Neven Spahjia che ha quasi completato la sua rivoluzione estiva stravolgendo la formazione con cui ha chiuso all'ottavo posto lo scorso campionato e allestendo un roster di assoluta qualità. Nel quale la firma di Valentine rappresenterebbe la classica ciliegina sulla torta. Da parte di Denzel è arrivato il gradimento per la piazza, adesso il nodo passa attraverso la definizione di un accordo economico tra la società del presidente Brugnaro e l'agenzia del giocatore, che ha comunque altre alternative importanti sia in Italia (si è fatto il nome di Reggio Emilia) che in Europa. SUMMER LEAGUE Detto di Valentine, la Pallacanestro Trieste si tuffa da oggi e fino a domenica 20 luglio nella Summer League di Las Vegas, un mare nel quale provare a pescare qualche alternativa ai nomi già individuati per completare un roster al quale mancano, oltre a un italiano, ancora tre stranieri. Per ciò che concerne gli stranieri, il general manager Michael Arcieri ha ribadito anche ieri che non esistono al momento trattative: nella lista preparata, dalla quale verranno scelti i nomi utili a completare il roster della stagione 2025/2026, non ci sono comunque reduci dalla passata stagione. La Summer League si aprirà oggi con la sfida tra New Orleans Pelicans e Minnesota Timberwolves (ore 21.30), a seguire Cleveland Cavaliers–Indiana Pacers (ore 23), Oklahoma–Brooklyn Nets (ore 23.30), Orlando Magic–Sacramento Kings (ore 1.30), Los Angeles Lakers–Dallas Mavericks (ore 2), Denver Nuggets–Milwaukee Bucks (ore 3.30), San Antonio Spurs–Philadelphia 76ers (ore 4). MERCATO In un panorama che, con il passare delle settimane, vede gli italiani diventare merca più rara, la figura di Willie Caruso suscita certamente interesse. Il centro napoletano è uscito sabato scorso dal contratto che lo legava all'Armani Milano e adesso si sta guardando attorno per trovare la soluzione ideale per proseguire la sua carriera. Il giocatore non scarta a priori un'esperienza all'estero mentre in Italia, detto che Trapani sembra essersi sfilata da una possibile trattativa, al momento permane la proposta biennale arrivata da Reggio Emilia. Primo colpo straniero per la neopromossa Cantù che ieri ha annunciato l'accordo con Ife Ajayi, l'ala di passaporto nigeriano e statunitense, classe 1996, che nella passata stagione si è diviso tra la Germania (Francoforte) e l'Italia (Torino). Accordo pluriennale tra i campioni d'Italia della Segafredo Bologna e Alen Smailagic, ala-centro classe 2000 che, dopo l'esordio a Belgrado e l'esperienza nell'Nba con i Golden State Warriors, ha disputato tre stagioni al Partizan Belgrado prima di vestire la casacca dello Zalgiris Kaunas dove, nella passata stagione, ha vinto il campionato lituano . - Il divorzio con Delli Carri significa per la Triestina la perdita di un pilastro sul quale era stata costruita l'operazione di ripartenza della società dopo l'iscrizione in extremis alla serie C. Quando l'11 giugno era stata comunicata la firma di un biennale con il diesse, i tifosi avevano tirato un sospiro di sollievo, perché era un altro segnale che le cose si stavano sistemando. Convinzione corroborata dal ricorso per la penalizzazione fatto dalla società alabardata che aveva portato da 9 a 7 i punti di penalità. LE PROMESSE MANCATE Come scrive Antonello Rodio, nemmeno un mese dopo, invece, lo scenario è drasticamente cambiato. La palla di neve diventata slavina e poi valanga, è stata il mancato pagamento al primo luglio delle spettanze di maggio. Era la seconda volta che le promesse di Rosenzweig si erano dimostrate aria fritta, dopo che a febbraio aveva assicurato che tutto si sarebbe risolto mentre ad aprile i pagamenti erano stati di nuovo incompleti. Un po' troppo per Delli Carri per andare avanti, soprattutto con il mercato bloccato in entrata. E alla fine il diesse, al venir meno delle garanzie richieste, non si è fidato delle ulteriori promesse del presidente di una prossima iniezione di liquidità e ha chiesto di essere liberato: l'accordo con la società è stato trovato in breve tempo. ADDIO SOSTENIBILITÀ? Delli Carri era un pilastro fondamentale del progetto di rendere la Triestina sostenibile. Perché i saldi del 1° luglio (se fosse avvenuto) e del 1° agosto, si dovevano accompagnare a un robusto taglio delle spese, soprattutto degli ingaggi. Che poi sono stati la vera bomba, il frutto della scellerata gestione di Menta (evidentemente avallata dai vertici societari, visto che il dg è ancora al suo posto) con elargizione di stipendi da Serie A. L'opera di risanamento che avrebbe reso la società sostenibile, rimane senza il dirigente più abile che avrebbe potuto attuarla. Intanto ci sarà anche un'entrata per la percentuale sulla vendita di Adorante dalla Juve Stabia al Venezia, che la società alabardata stima in 250mila euro. MESSA IN MORA È solo l'ennesima crepa su un muro che sta crollando. Oltre che senza ds e senza possibilità di operare, la Triestina si ritrova senza marchio, senza allenatore e con pochi giocatori. Ce ne sono parecchi sotto contratto, ma alcuni di loro (quelli che hanno mercato) hanno avviato la messa in mora per poter essere liberati entro 20 giorni, in caso di mancato pagamento. Sul piano sportivo, quindi, mentre le altre pensano al raduno, qui c'è quasi lo zero assoluto. PRESSING E INGIUNZIONI Intanto il pressing attorno a una proprietà che ha perso ogni credibilità, si sta facendo asfissiante. A parte le messa in mora, ci sono decreti ingiuntivi di alcuni creditori che hanno già fatto un bel pezzo di strada, come ci sono dipendenti non tesserati e fornitori non pagati da mesi. La tifoseria e la politica invocano una vendita immediata. Rosenzweig ha pochi giorni di tempo per cedere a un compratore (ma per il momento non ne vuole sapere) o per trovare una robusta iniezione di liquidità e rimettere in moto tutto, ma con una squadra rabberciata, un meno 13 da recuperare e la piazza contro. O c'è la via del tribunale, che con tante questioni in ballo potrebbe iniziare a muoversi per una procedura fallimentare. Un compratore potrebbe farsi avanti in seguito, ma a quel punto il rischio è di rivedere la Triestina in campo solo nella stagione 2026/27. Nella speranza che sia Serie D e non Eccellenza
  4. MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2025 - Situazione sempre più pesante in casa rossoalabardata. Dopo il mancato pagamento al primo luglio delle spettanze di maggio, le inadempienze sul bilancio, il blocco del mercato in entrata e i dipendenti da mesi senza stipendio, la situazione sta precipitando con la prima defezione illustre. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", Daniele Delli Carri non è più il direttore sportivo dell'unione. Tutti stavano a chiedersi in effetti che decisioni aveva preso il dirigente, rimasto ovviamente spiazzato e arrabbiato, per usare un eufemismo, dopo il mancato pagamento del primo luglio. La verità è che in questo momento l'operatività di Delli Carri era ridotta a zero per i motivi citati. Non c'è un mercato da fare, non c'è un budget da gestire, in una situazione resa ancora più drammatica dal fatto che ci sono alcuni giocatori che avrebbero già messo in mora la società. Stante la situazione, Delli Carri ha effettivamente chiesto di andarsene. UN ADDIO SOFT Ma i modi dell'addio sono stati molto diversi rispetto a quanto apparso ieri su alcuni siti web e rispetto alle voci che si erano diffuse. Innanzitutto va chiarito che non ci sono state dimissioni formali per il semplice fatto che le dimissioni nell'ordinamento sportivo dei direttori non esistono, in quanto serve necessariamente una risoluzione consensuale per interrompere il rapporto. Non ci sono state dunque dimissioni, né tanto meno queste sono state respinte dal presidente Ben Rosenzweig. Confermata quindi la richiesta di Delli Carri di essere lasciato andare. E la società, anche perché grata per il lavoro svolto dal ds, al quale si riconosce di aver dato un contributo fondamentale alla salvezza della Triestina assieme a Tesser, non ha voluto assolutamente mettere i bastoni tra le ruote al dirigente, tanto che nella serata di ieri la risoluzione consensuale del rapporto è giunta. Delli Carri non è più il direttore sportivo della Triestina. NESSUNA FIDUCIA Nessuna frizione particolare in questo caso, dunque, ma sta di fatto anche che Delli Carri evidentemente non si è voluto fidare delle rassicurazioni del presidente Rosenzweig sul fatto che entro un paio di settimane la soluzione si potesse risolvere con una cospicua iniezione di denaro. Pertanto la situazione dell'Unione si fa sempre più tragica, e non solo perché ora la società si ritrova senza ds, che in effetti comunque ben poco avrebbe potuto fare in queste condizioni. C'è poi la questione di alcuni casi di messa in mora da parte di qualche giocatore, quelli che ovviamente puntano a liberarsi il prima possibile perché hanno già delle richieste: la mossa è per ottenere infatti al termine dei venti giorni in cui si obbliga la società a pagare, il diritto alla richiesta di un possibile svincolo al collegio arbitrale. IL TEMPO STRINGE Da ogni parte comunque il pressing su club è sempre più forte: da giorni tifosi e politici stanno spingendo per una vendita della società, alcuni stanno anche lavorando sotto traccia cercando in modo frenetico una soluzione prima che tutto possa precipitare. Rosenzweig da parte sua continua a non voler vendere e assicurare che tutto si risolverà, ma il tempo stringe e considerate le numerose sollecitazioni che piovono da ogni parte, presto potrebbe essere il tribunale a muoversi. Per avviare una procedura fallimentare. - Ufficializzato dalla Fiba Europe il calendario della fase a gironi della decima edizione della Basketball Champions League. Come scrive Lorenzo Gatto, esordio in Germania per la Pallacanestro Trieste, prima giornata del girone E che, martedì 7 ottobre, vedrà i biancorossi impegnati sul campo del Wurzburg. Prima casalinga davanti ai tifosi, sul parquet del PalaRubini, mercoledì 15 ottobre contro i turchi del Galatasaray. Girone d'andata che si chiuderà in Bosnia martedì 21 ottobre sul campo dell'Igokea, avversaria contro la quale Trieste aprirà il girone di ritorno nel match casalingo in programma martedì 4 novembre. Trasferta a Istanbul, contro il Galatasaray, martedì 18 novembre, quasi un mese prima della gara che chiuderà il programma del girone, mercoledì 17 dicembre contro il Wurzburg. La prima classificata conquisterà un posto nelle top 16, le seconde e le terze saranno chiamate a giocarsi un posto nella fase successiva nei play-in di gennaio. SUMMER LEAGUE Missione a Las Vegas per la Pallacanestro Trieste. Da ieri e fino a domenica 20 luglio il gm Michael Arcieri sarà nel Nevada per assistere alla Lega Estiva. «Abbiamo lavorato per mesi e abbiamo già una lista per ogni posizione dei giocatori stranieri, non per forza americani, stiamo valutando anche altre opzioni – le parole di Arcieri –. Dopo il California Classic e Salt Lake City, sfrutteremo le sfide a Vegas per poter trovare ulteriori nomi da inserire nelle nostre liste. Lo faremo con calma, prendendoci il tempo necessario per fare le scelte giuste. La preparazione comincerà lunedì 18 agosto, abbiamo un mese di tempo pieno per decidere». IL MERCATO ITALIANO Dopo la firma di Davide Moretti, la Pallacanestro Trieste ha quasi completato il suo parco indigeno. Ruzzier, Moretti, Deangeli, Brooks e Candussi definiscono un pacchetto al quale manca ancora solo un nome. In questi giorni la società sta contattando i procuratori per capire che giocatori sono ancora disponibili ed eventualmente le condizioni economiche di acquisto. NUOVI ARRIVI Non ci si annoia mai quando si parla di Trapani. La partenza di Justin Robinson, attirato a Parigi dalla possibilità di giocare in Eurolega, aveva creato nella formazione siciliana un vuoto a livello di playmaker. Ci ha pensato Valerio Antonini a risolvere il problema annunciando la firma di Ryan Arcidiacono. «Talento straordinario che viene per mostrare le sue immense qualità anche in Europa – le parole del presidente –. Arriva carico e motivato per dimostrare che è un giocatore ancora in grado di fare la differenza». Sempre parlando di Trapani è ufficiale l'addio di Langston Galloway il giocatore che lascerà la Sicilia per cominciare una nuova fase della suacarriera in Turchia. Galloway ha firmato con la neopromossa formazione dell'Esenler. Il Banco di Sardegna Sassari ha annunciato la firma di Nick McGlynn, pivot statunitense del 1996 che ha disputato l'ultima stagione tra Dziki Varsavia e Kolossos Rodi. La Bertram Tortona conferma Paul Biligha, la Dolomiti Energia Trento ha salutato Denis Badalau che ha accettato la proposta dei Rutgers Scarlet Knights, college di Division one negli Stati Uniti d'America.
  5. MARTEDÌ 8 LUGLIO 2025 - Sembrava un matrimonio destinato a non celebrarsi. Alla fine Davide Moretti e la Pallacanestro Trieste sono convolati a giuste nozze. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", ufficializzato ieri dalla società biancorossa il primo colpo italiano del mercato 2025/2026: combo–guard classe 1998, nell'ultima stagione alla Reyer Venezia, Moretti arriva con la volontà di riscattare un'ultima stagione che non lo ha visto protagonista. A Trieste nel pieno della sua maturità cestistica, sposa il progetto biancorosso portando con sé un bagaglio di esperienze nazionali e internazionali di altissimo profilo perfettamente allineato con le ambizioni del club. «Siamo estremamente felici e orgogliosi di dare il benvenuto a Davide Moretti nella famiglia della Pallacanestro Trieste – le parole del presidente biancorosso Paul Matiasic –. Il suo ingaggio rappresenta un acquisto di altissimo livello, un segnale chiaro delle grandi ambizioni di un club come il nostro, che si appresta a competere con determinazione non solo in campionato ma anche sul prestigioso palcoscenico europeo. L'arrivo di un giocatore del suo calibro, tuttavia, non è un evento isolato, ma il tassello pregiato di un mosaico che abbiamo iniziato a comporre con lungimiranza. Il nostro mercato – continua Matiasic – e la costruzione di questa squadra sono iniziati già mesi fa, con le conferme di importanti giocatori già nel roster, che sono state il nostro primo, fondamentale passo per dare solidità e continuità al progetto. Con l'innesto di Davide aggiungiamo enorme qualità ed esperienza a un gruppo già coeso e di valore, pronti ad affrontare una stagione che vogliamo vivere da protagonisti». Oltre al talento tecnico, la Pallacanestro Trieste accoglie un atleta dalla mentalità e dal carattere formatisi nelle sfide più complesse, tra college statunitensi e massimo campionato italiano. La sua riconosciuta etica del lavoro e la sua fame di miglioramento continuo sono una garanzia di resilienza e determinazione che si sposano perfettamente con la cultura dell'organizzazione biancorossa. «L'arrivo di Davide Moretti nella nostra famiglia cestistica è la conclusione perfetta di una settimana in cui la Basketball Champions League ci ha accolto calorosamente per la sua decima stagione – l'analisi del general manager Michael Arcieri –. Davide è un playmaker dinamico e multidimensionale, con un pedigree cestistico d'élite. La sua abilità di creare per sé e per gli altri, sia in transizione che a metà campo, è unica e ci fornisce un'enorme versatilità nel reparto guardie. Porta con sé un'etica del lavoro inflessibile e una leadership silenziosa che senza dubbio miglioreranno il nostro spogliatoio già coeso. E – aggiunge Arcieri – sebbene si stia ancora avvicinando al picco della sua carriera, aggiungendo ogni stagione elementi importanti al suo gioco, si è già espresso ai massimi livelli e sui palcoscenici più prestigiosi. Mentre ci prepariamo per le grandi sfide che ci attendono, l'opportunità di aggiungere un uomo e un giocatore del carattere e del livello di Davide è un passo avanti significativo e una grande fortu na per la nostra organizzazione. Siamo entusiasti – conclude Arcieri – di avere Davide con noi e accogliamo lui e la sua famiglia con il nostro più caloroso abbraccio biancorosso». - Samuele Antonutti, terzino sinistro nato a Udine nel 2006, arricchisce l'organico della Pallamano Trieste nell'anno del suo ritorno nella serie A Gold. Proveniente dal Campus Italia, Antonutti è un giocatore che alle buone attitudini offensive unisce qualità a livello difensivo. Cresciuto nelle giovanili del Campoformido, nel recente passato ha collezionato diverse convocazioni con le Nazionali giovanili. Nelle ultime due stagioni ha vestito, indossando anche la fascia di capitano, la maglia del team federale del Campus, partecipando ai relativi campionati di Serie A Silver. «Siamo molto felici di avere Samuele nella nostra squadra – l'analisi di coach Andrea Carpanese – un ragazzo che seguivamo da tempo e che avevamo affrontato da avversario in ambito giovanile durante la sua permanenza a Campoformido. Antonutti è cresciuto molto come persona e come giocatore nelle ultime stagioni passate al Campus Italia e rappresenta per noi un investimento a lungo termine. Ha ottime doti difensive e una gran voglia di fare, di emergere e di mettersi in gioco». Qualità e impegno confermate da un giocatore che non vede l'ora di cominciare la sua avventura in biancorosso e di esordire nella serie A Gold. «Sono entusiasta e onorato di giocare a Trieste la prossima stagione – conferma Samuele –. Per un diciannovenne questa è un'opportunità di crescita fantastica, per contribuire al successo di una squadra con una storia così ricca. Potermi allenare tutti i giorni con degli atleti veterani per me è una grande opportunità, voglio riuscire a esprimere al massimo le mie capacità. Dopo l'esperienza al Campus sono pronto a crescere a livello agonistico e spero di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del club»
  6. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 7 LUGLIO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-07luglio2025.pdf
  7. LUNEDÌ 7 LUGLIO 2025 - In attesa dell'annuncio previsto nella giornata odierna, la Pallacanestro Trieste si gode la firma di Davide Moretti. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", una trattativa non semplice ma alla fine conclusa felicemente, quella con la guardia bolognese, giocatore che possiede le qualità ideali per incastrarsi perfettamente nel puzzle biancorosso che sta completando Michael Arcieri. Per caratteristiche tecniche, Moretti gioca una pallacanestro che ben si sposa con la filosofia del general manager biancorosso, da un punto di vista del ruolo la possibilità di essere ideale complemento a Markel Brown e valida alternativa a Colbey Ross o Michele Ruzzier, lo rendono un profilo assolutamente adeguato al doppio impegno che, tra campionato e Champions League, attenderà la formazione triestina. Con l'arrivo di Moretti e detto che Deangeli ha definitivamente chiuso la questione mercato confermando che nella prossima stagione sarà ancora un giocatore della Pallacanestro Trieste, salgono a otto i giocatori sotto contratto. Ross, Brown e Uthoff i tre Usa, Ruzzier, Moretti, Deangeli, Brooks e Candussi gli italiani. Mancano tre stranieri, da capire se il mercato in entrata, poi, prevederà la firma di un altro italiano o se si completerà il roster con un giovane. QUESTIONE PANCHINA L'approdo di Cotelli alla guida della Germani Brescia fa della Pallacanestro Trieste l'unica squadra del massimo campionato ancora senza allenatore. Mike Arcieri continua il suo lavoro di scrematura, in un panorama certamente interessato a una realtà che può mettere sul piatto della bilancia oltre che l'ambizione di giocare un campionato di vertice anche la partecipazione a una coppa europea. «Abbiamo già costruito una casa, adesso serve qualcuno in grado di gestire questo ambiente – le parole del giemme –. Non è che con l'arrivo di un nuovo allenatore abbiamo intenzione di cambiare tutto, cerchiamo qualcuno che condivida i valori di Pallacanestro Trieste, la nostra idea di basket, lo stile di gioco e la filosofia e la cultura che abbiamo perseguito negli ultimi due anni. Siamo nel mezzo di questo processo "comprehensive", non abbiamo fretta e vogliamo che la scelta sia perfetta». NODO ABBONAMENTI Ancora una settimana d'attesa, c'è grande interesse attorno alle strategie della società in vista della prossima stagione. Di certo c'è solo che saranno due le tipologie previste, campionato e coppa assieme oppure solo campionato per dare la possibilità ai tifosi di scegliere eventualmente quali partite di Champions League seguire. OBIETTIVO SUMMER LEAGUE Da mercoledì 9 e poi fino a domenica 20 luglio via alla Summer League che a Las Vegas darà a Michael Arcieri la possibilità di visionare quei giocatori che in questo momento non sono nella lista già preparata in vista della prossima stagione. Las Vegas, assieme al California Classic e alla Summer League di Salt Lake City saranno l'ultimo check della società prima della scelta degli ultimi acquisti biancorossi. - È stato sulla panchina della Triestina con buoni risultati nei tempi difficili del covid: il primo anno venne eliminato immeritatamente ai play-off dal Potenza, il secondo fu esonerato quando era quinto a 5 punti dalla vetta (e dopo le cose andarono peggio). Carmine Gautieri (intervistato da Antonello Rodio) insomma alle situazioni difficili è abituato: la scorsa stagione, ad esempio, l'aveva iniziata al Taranto, uno dei club che poi venne escluso. Il tecnico ideale quindi per capire meglio come si vivono queste situazioni e ipotizzare cosa può succedere a Trieste. Gautieri, a Taranto ha lavorato con una società allo sbando poi esclusa dalla Lega Pro: che esperienza è stata? «A Taranto avevo accettato perché mi avevano detto che le cose sarebbero cambiate con la società nuova in arrivo, ma questo non accadde. Anzi, è stata un'annata drammatica per la gestione e per tenere tranquilli i ragazzi, che si sono allenati sempre con grande professionalità. Ma è inevitabile che non si pensava più al campo ma solo al fallimento. Non c'era serenità per andare avanti e poi la situazione peggiorava sempre di più». Ma perché in serie C ci sono sempre tante situazioni critiche? «Ci dovrebbero essere molti più controlli, non si può arrivare a quello che è successo l'anno scorso con Taranto, Turris e Lucchese, e a quello che sta succedendo ora alla Triestina. I controlli andrebbero fatti prima per fermare l'emorragia ma anche per salvare le stesse società. Se non sei in regola, non ti iscrivi. Ma poi c'è un altro aspetto fondamentale». Quale? «Che nel momento in cui fai partire queste realtà, falsi la regolarità del campionato. Basti vedere quello che è successo lo scorso anno con Taranto e Turris e i punti tolti a chi le aveva incontrate e fatto risultato». Se l'aspettava tutte queste difficoltà per la Triestina? «Sicuramente no. Questa società nuova ha investito tantissimo, quindi era impossibile aspettarsi questa situazione. All'inizio parlavano tutti di società modello, ma ora è in difficoltà ed è evidente che i soldi andavano spesi diversamente». Cosa pensa che succeda ora a Trieste? «Mi auguro che la Triestina riesca a uscirne, per la piazza, la città e i tifosi. A Trieste si può fare calcio, c'è cultura e grande rispetto. Spero che la cosa si risolva, e anche se può sembrare difficile, se c'è serietà se ne può uscire nonostante la penalizzazione. Però l'importante è che ci sia chiarezza». Chiarezza sul fatto che ci siano le risorse per arrivare fino in fondo? «Sì, perché se deve essere come è successo a Taranto, allora no, diventerebbe un'odissea, non ci sarebbe calcio giocato ma solo parlato. Ti porti dietro scorie da cui non se ne esce. Ma auguro con tutto il cuore alla Triestina di farcela». Ma ammesso che si riesca ad andare avanti con l'attività, salvarsi partendo da meno 13 sarebbe possibile? «Io penso di sì, l'importante è che nella salvezza ci credano tutti. Chiunque arrivi a Trieste deve capire che c'è una società gloriosa anche nelle difficoltà. Normale che un allenatore in quella situazione deve sapere che si deve mettere l'elmetto per fare non il possibile, ma anche l'impossibile per la salvezza. Se ci si crede e c'è unione, nel vero senso della parola, si può farcela. Però bisogna dare il mille per mille per vincere le partite, lottare su ogni palla, ogni gara deve essere una guerra sportiva». Ma Lei come allenatore accetterebbe una scommessa del genere? «Sicuramente sì, sono abituato alle difficoltà. Ad Olbia presi la squadra ultima e arrivammo ottavi, a Taranto quando andai via eravamo comunque nei play-out. E poi non sarebbe una scommessa, conoscendo la piazza e i tifosi, sono convinto che anche con la penalizzazione ci si potrebbe salvare. Darei tutto me stesso e riuscire a fare un'impresa del genere sarebbe uno spettacolo».
  8. DOMENICA 6 LUGLIO 2025 - Ha un volto il nuovo innesto italiano della Pallacanestro Trieste 2025/2026. È quello di Davide Moretti, la guardia bolognese che nella passata stagione ha vestito la maglia dell'Umana Venezia. Come scritto da Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", chiuso il suo rapporto con la Reyer, il giocatore è stato uno dei pezzi pregiati di queste settimane di mercato. Tra Trieste e Moretti un primo contatto c'era stato già un paio di settimane fa. Il giocatore aveva chiesto la stessa cifra presa nel campionato appena concluso a Venezia, il general manager Arcieri aveva offerto circa la metà dell'ingaggio e da parte di Moretti era arrivato un secco e deciso no. Strade separate quindi, con la Pallacanestro Trieste che ha inutilmente vagliato altri profili e Moretti che non ha trovato, né in Italia né all'estero, una squadra in grado di soddisfare le sue richieste tecniche ed economiche. Ecco quindi che, come spesso avviene di questi tempi (Mario Ghiacci diceva sovente che sul mercato quello che valeva ieri non vale oggi), il tempo non è passato invano e le due parti si sono riavvicinate. Moretti ha abbassato la sua richiesta, Arcieri ha alzato la sua offerta e le strade si sono finalmente incontrate. Acquisto prezioso, per Trieste, che trova un giocatore ideale per le sue necessità. Le caratteristiche della guardia bolognese sono perfette per il gioco dei biancorossi, Davide può essere il profilo giusto da affiancare a Brown nel ruolo di guardia, ma può essere anche una valida alternativa a Ross o Ruzzier nel caso in cui ci dovesse essere la necessità di portar palla. La firma di Moretti, ufficiale ma che verrà annunciata appena all'inizio della prossima settimana, potrebbe adesso liberare il campo a un'eventuale uscita di Lodovico Deangeli. Che continua a ricevere proposte da società di Serie A2 (la più accreditata resta Bergamo) e che in queste settimane è rimasto in stand-by proprio per la difficoltà di Trieste di firmare giocatori italiani. Dipenderà un po' da come proseguirà il mercato e dalla possibilità di inserire un altro profilo indigeno nel roster. Mercato, intanto, che registra il secondo nuovo arrivo americano nel settore esterni per la Bertram Tortona. La società di coach Foretti ha annunciato la firma di Prentiss Hubb, giocatore lo scorso anno in grecia all'Aek Atene e che torna in Italia dopo l'esperienza di due stagioni fa a Trento. Ufficiale a Brescia la separazione tra Germani e Chris Dowe; quasi definita, invece, la conferma di Diego Flaccadori a Milano. Perso Dowe, la Germani che nelle prossime ore dovrebbe ufficializzare Cotelli come nuovo coach e guarda con attenzione alla situazione Notae. Se l'esterno non dovesse confermare la sua presenza a Trapani, la società bresciana potrebbe essere pronta a subentrare offrendo un posto al giocatore per la prossima stagione. Jaylen Hands, capocannoniere dell'ultimo campionato di Serie A con Varese, nel mirino dei campioni d'Italia della Virtus Bologna per completare il pacchetto esterni - I tifosi e la stessa politica gli chiedono a gran voce di vendere la Triestina, ma Ben Rosenzweig non molla e non ci pensa nemmeno, almeno per il momento. Anzi, come scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale, il presidente è impegnato alla ricerca di nuovi investitori perché la sua convinzione è che in qualche modo l'Unione possa ripartire, una volontà del resto già trapelata nei giorni scorsi che ha trovato conferma nel cda che si è svolto venerdì sera in videoconferenza con l'ad Sebastiano Stella e il dg Alex Menta. In pratica LBK deve finanziare la società al più presto e una prima risposta potrebbe arrivare a breve. Ma Rosenzweig ha assicurato che entro un paio di settimane il processo di entrata di nuovi partner dovrebbe essere completato. Del resto il tempo stringe, le altre società pensano già ai ritiri da metà luglio, stanno costruendo le squadre, mentre in casa alabardata, come noto, c'è un ulteriore problema per poter immaginare una squadra dignitosa al via, ovvero il mercato in entrata bloccato per aver sforato alcuni parametri federali. Al momento il diesse Delli Carri risulta ancora a lavorare su quello che aveva iniziato, ovvero il taglio degli ingaggi, ma non sarebbe una sorpresa se decidesse di salutare la compagnia. Nel frattempo le voci secondo cui alcuni giocatori avrebbero messo in mora la società, non hanno trovato conferma, anche se ovviamente prossimamente potrebbero farlo. La cosa certa è invece l'esposto presentato alla Procura dal consigliere comunale del Pd Luca Salvati (ne parliamo a parte). Nel cda si è ribadito che, dopo lo stop dei primi investitori al progetto causa i deficitari risultati sportivi, Rosenzweig si è messo a caccia di altri partner per avere altre iniezioni di denaro. Operazione che è riuscita per la deadline dell'iscrizione del 6 giugno con i 4 milioni arrivati in extremis, fallita invece per la scadenza del primo luglio. Il presidente però sostiene che è solo questione di tempo ed entro fine mese arriveranno i soldi per mettere a posto la situazione debitoria e rispettare la scadenza del primo agosto, quando andranno saldate le spettanze di giugno. E, si spera per chi aspetta soldi da mesi, anche per pagare dipendenti non tesserati, collaboratori e fornitori. Un'iniezione di liquidità che nelle sue idee, abbinata all'operazione del taglio delle spese, renderebbe la Triestina sostenibile. Ma anche a febbraio, dopo la prima scadenza fallita, Rosenzweig era venuto a Trieste a rassicurare che avrebbe ripianato tutto entro aprile, ma così non è stato. Quindi che affidabilità possono avere queste sue sicurezze? Quantomeno sarebbe emersa finalmente anche l'ipotesi che, se non avrà la forza per andare avanti da solo, Rosenzweig possa valutare un'eventuale vendita. Anche questa soluzione potrebbe garantire la continuità dell'attività, cosa che invece sarebbe molto difficile passando dai tribunali. Ma ovviamente serve un compratore disposto all'acquisto. E in ogni caso, al momento Rosenzweig a vendere non ci pensa. Intanto in questi giorni la tifoseria è in subbuglio e una delegazione si è presentata anche per un paio di g iorni nel parcheggio della sede. Ma lì, sempre presente a lavorare per trovare una soluzione, c'è solo il settore amministrativo con l'ad Stella, il segretario Minutoli e Cristiana Cechet. Menta, invece, non si vede da tempo, e Rosenzweig manca dall'Italia da mesi. Si può davvero andare avanti così ?
  9. Decisamente... e sembra aver pesato il fatto che facciamo anche una coppa. I suoi minuti se li scaverà senza problema...
  10. Praticamente fatta per Moretti, anche dalle mie fonti. Bello che in 24 ore è davvero cambiato tutto
  11. In mattinata ho provveduto a effettuare un nuovo aggiornamento del forum. Dovrebbe essere rientrato il problema che non permetteva agli utenti di rispondere alle discussioni, fatemi sapere se notate ulteriori problematiche.
  12. In anteprima, titolo del prossimo articolo di CitySport: "Indovina Chi"?
  13. SABATO 5 LUGLIO 2025 - Il saluto a due giocatori che, in maniera diversa, hanno caratterizzato le ultime stagioni della Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", dalla società, attraverso le parole del general manager Michael Arcieri, è arrivata ieri la conferma dell'addio a Luca Campogrande e Justin Reyes, rispettivamente quattro e due campionati con la maglia biancorossa. Uomini, prima ancora che giocatori, capaci di farsi apprezzare dai tifosi per le qualità mostrate e la capacità di essere sempre parte integrante di un progetto nel quale il valore del gruppo è stato l'elemento fondamentale. Il percorso di Luca Campogrande è stato segnato da un'etica del lavoro esemplare, ma soprattutto dalla scelta, per nulla scontata, di rimanere anche dopo la retrocessione. È stato uno dei dieci protagonisti che hanno firmato l'immediato ritorno in Serie A, un traguardo raggiunto anche grazie al suo spirito di sacrificio, alle prestazioni e al suo incrollabile attaccamento alla squadra. In questi anni non è stato solo un giocatore, ma un vero membro della comunità triestina, capace di creare un legame profondo con i tifosi e i compagni. «Luca è stato un eroe silenzioso qui a Trieste – le parole di Arcieri –. Ha portato professionalità, etica del lavoro e passione, innalzando il nostro livello di coesione e competitività. Ha fatto grandi sacrifici individuali, dando sempre la priorità ai suoi compagni e a ciò che era meglio per la squadra. È una figura amata nel nostro spogliatoio e ha forgiato legami e amicizie genuine che hanno contribuito a costruire le fondamenta del nostro successo in queste stagioni». Tempo di saluti anche per Justin Reyes un giocatore che, arrivato per essere un leader, ha superato ogni aspettativa, diventando il cuore pulsante e l'anima di una squadra che ha saputo lottare, soffrire e infine trionfare. Oggi le strade di Reyes e della Pallacanestro Trieste si separano, ma il legame creato in questi due anni rimarrà indissolubile. A lui va l'enorme e commosso ringraziamento di tutta la società, della squadra e dell'intera città di Trieste. «Justin Reyes ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore di tutti i tifosi, impossibile dimenticare il suo capolavoro da 32 punti e 8 rimbalzi a Desio nella gara-2 delle finali promozione – il ricordo di Arcieri –. Ma al di là dei punti, dei rimbalzi e delle vittorie, il dono più grande di Justin alla nostra squadra e alla nostra città sono stati la sua classe e la sua umiltà, la sua sensibilità, il suo sorriso caloroso e il suo amore genuino per le persone intorno a lui e per la nostra amata città. E, più personalmente, qualsiasi modesto successo io possa aver avuto in Italia è riconducibile, in non piccola parte, a Justin. Ha indossato il nostro biancorosso con la massima distinzione e non sarà dimenticato. A nome della nostra squadra e della nostra città, auguriamo a Justin e Savannah un grande successo futuro ed esprimiamo la nostra profonda gratitudine per tutto il suo contributo » - Ieri la Triestina americana ha compiuto due anni: era esattamente il 4 luglio 2023 quando Atlas Consulting Srl annunciò di aver finalizzato la cessione del 100% delle azioni della Us Triestina Calcio 1918 a favore di LBK Triestina Holdings, una società controllata da LBK Capital. Ma ieri, considerata la situazione, non c'è stata nessuna festa di compleanno, niente torte o candeline da spegnere, come scrive Antonello Rodio, nonostante si celebrasse negli States anche l'Indipendence Day. C'è stato invece un consiglio d'amministrazione in videoconferenza convocato alla luce della delicata situazione societaria e dopo l'inadempienza della scadenza del primo luglio. Un cda con la partecipazione del presidente Ben Rosenzweig, dell'ad Sebastiano Stella e del dg Alex Menta. Per il poco che è trapelato, è stata fatta un'analisi dettagliata della situazione e dei problemi sul piatto, ma soprattutto è stata fatta la richiesta di nuovi fondi al socio LBK, un versamento necessario per poter sanare la situazione debitoria e garantire continuità al progetto e al proseguimento dell'attività. Del resto già nei giorni scorsi era trapelata la volontà di andare avanti, considerato che il presidente Rosenzweig ha assicurato entro una ventina di giorni una robusta iniezione di liquidità. Nel frattempo, dopo un primo momento di riflessione, il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga ha fatto sapere il suo pensiero sull'attuale situazione alabardata. Anche le sue parole esprimono preoccupazione per le sorti dell'Unione: «Abbiamo già dimostrato che la comunità è vicina alla società, alla Triestina: non alla proprietà, alla società. Da questa proprietà mi auguro un senso di responsabilità e che dica con chiarezza se hanno le risorse per andare avanti. Oppure, con altrettante chiarezza, se non sono in grado di farlo. Non porti alla morte la Triestina, che è un bene di questa città e dello sport. Venda e trovi qualcuno che possa davvero investire. Ma bisogna avere certezze, non galleggiare col rischio di affondare». Anche perché, ribadisce Fedriga, la Regione ha sempre sostenuto la società alabardata: «Le istituzioni sono state sempre a disposizione, anche quando hanno ricevuto critiche ingenerose. Ci siamo sempre stati e abbiamo aiutato».
  14. In arrivo la prossima settimana due nuove ufficialità 😉
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