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  1. LUNEDÌ 25 SETTEMBRE 2023 - Se a Crema l'approccio alla gara non era piaciuto a Tesser, altrettanto è impossibile da dire per la partita di ieri. Perché la sua Triestina ha comandato il gioco nel primo tempo sotto tutti i punti di vista e anestetizzato la gara, con sapienza, nella ripresa. Come scrive oggi GUido Roberti su "Il Piccolo", l'analisi dei 90 minuti del tecnico: «Per portare a casa un risultato rotondo devi fare la prestazione e penso che sia stata fatta con un buon approccio. I gol sono arrivati su calcio piazzato, significa che abbiamo giocato in attacco, e abbiamo avuto altre occasioni come quella di Redan con respinta sulla linea o quella in cui è arrivato davanti al portiere e si è fatto male. Nel secondo tempo un po' meno bene la gestione ma abbiamo saputo resistere, grandi cose non abbiamo concesso, ho visto buona compattezza. Prestazione senz'altro positiva». Ottimo segnale non aver abbassato la guardia nel secondo tempo. «Abbiamo vinto più seconde palle e abbiamo tenuto più palla, siamo saliti bene con gli esterni, Anzolin ha dato buona spinta. E abbiamo sfruttato per la prima volta le palle inattive». La mediana rivisitata con Celeghin l'ha soddisfatta? «Sono contento per lui, l'avevo visto bene in settimana e ha risposto bene». Prime impressioni su Redan? «Sembra una botta, almeno speriamo sia così. È un ragazzo interessante, ci dà velocità e profondità, era la partita per lui». Lavorate molto in settimana su palla inattiva? «Ci lavoriamo ma non stiamo ore a provare. Quel che serve. Finora però non avevamo mai preso palle di questo tipo di testa, neanche nelle amichevoli, oggi tutti e tre i gol sono arrivati su calci piazzati grazie anche a chi li calcia, D'Urso, lo ha fatto molto bene». Infine una considerazione a più ampio respiro. «Il calcio va a momenti, oggi è stata una nostra giornata positiva, dall'approccio agli altri meriti nostri. Abbiamo sviluppato buone trame. Ci sono tante situazioni da migliorare, non dimentichiamo che è una squadra molto rinnovata, con giocatori che ancora non parlano l'italiano e altri che devono conoscere meglio la Lega Pro. Abbiamo margine per crescere, è normale che arrivino gli alti e bassi, l'importante è vedere lo spirito, l'ossatura e che la squadra ha una identità precisa, per me è basico» - Tempo di pronostici per la serie A2 che sabato, con l'anticipo al PalaGesteco tra Cividale e Tezenis Verona, accenderà i motori in vista di una stagione senza esclusione di colpi. Come scrive Lorenzo Gatto oggi, l'analisi è affidata ad Alberto Martelossi, decano di un campionato che lo ha visto impegnato, tra le altre, in piazze importanti come Ferrara, Verona, Brescia, Mantova, Piacenza e nelle ultime tre stagioni Udine. Proprio l'Apu è stata l'ultima esperienza di un coach che dopo la decisione di lasciare la panchina per occuparsi di mercato nel ruolo per lui inedito di gm (portando giocatori come Giuri, Lacey, Mobio, Cappelletti, Esposito oltre a Schina, Deangeli e Mussini) ha interrotto il suo rapporto con il club friulano ed è in attesa di una nuova avventura. «La finale persa contro Verona nel campionato 2021-22 ha creato uno stato d'ansia che si è riverberato poi sull'intera stagione successiva - racconta - Speravo che, nel nuovo ruolo, fossi un po' meno esposto alla logica dei risultati ma queste situazioni fanno parte dello sport. Come mi ripeteva spesso un mio maestro "sono pagato per prendermi le responsabilità...di altri". È andata così, mi resta la soddisfazione per l'ottima collaborazione sul campo con Matteo Boniciolli, resto in attesa di nuove proposte. A questo punto della carriera e della vita cercherò e accetterò solo esperienze che diano motivazioni ed emozioni». LA NUOVA STAGIONE La riforma dei campionati che dal 2024/25 porterà la A2 a 20 squadre disegna una stagione decisamente competitiva. «Quattro squadre in meno rispetto allo scorso campionato, un pacchetto consistente di pretendenti che partono per vincere, sei retrocessioni. Ce n'è quanto basta per immaginare un torneo di una ferocia incredibile. Arrivare fino in fondo attraverso una formula lunga e ricca di insidie non sarà semplice, vinceranno le squadre che sfrutteranno al meglio l'ossatura italiana e troveranno gli stranieri più bravi a calarsi nel contesto dosando al meglio la capacità di essere protagonisti o funzionali al gruppo. In questo torneo, il passato lo insegna, gli italiani fanno la differenza e Pistoia nella scorsa stagione lo ha confermato. Nel mercato dello scorso anno, a Udine, avevamo praticamente firmato Carl Wheatle. Accordo con il procuratore e il giocatore raggiunto, dalla sera alla mattina Wheatle ci ha chiamato dicendoci che aveva cambiato idea e non se la sentiva di lasciare i suoi compagni di squadra. È rimasto a Pistoia per non abbandonare il gruppo, la scelta ha pesato in maniera notevole sulla stagione di entrambi i team». L'ANALISI GENERALE Le squadre che partono puntando alla promozione sono quelle che hanno potuto contare su budget consistenti per la categoria. «Tra le squadre che devono provare a vincere il campionato vedo Trieste, Udine, Verona e Forlì, nel girone rosso e Trapani, Cantù e Treviglio nel verde. Al fianco dei club che per loro stessa ammissione partono per cercare la promozione aggiungerei quelle che, più per qualità tecniche che per budget, possono provare a vincere. Nel girone rosso Rimini, Cento e Fortitudo, nel verde squadre con potenzialità importanti come Torino e Rieti. Nella fascia di mezzo, Cividale tra queste, quelle che possono lottare per acciuffare l'ultimo o il penultimo posto dei play-off. In coda, fermo restando che sorprese o delusioni non mancano mai, vedo Casale Monferrato, Vigevano, Luiss Roma e Orzinuovi che puntano a evitare l'ultimo posto per rimettere poi tutto in gioco nella seconda fase». TRIESTE «Gruppo italiano rilevante, ragazzi particolarmente legati alla realtà in cui giocano come forse in nessun'altra squadra. Un aspetto che può fare la differenza diventando un punto di forza chiave. Tre giocatori di riferimento che possono vestire i panni del leader, Candussi tra i lunghi e Ruzzier e Filloy tra gli esterni. Michele in questa categoria vale un americano, va da se che va coinvolto dandogli la possibilità di avere la squadra in mano a maggior ragione con la tranquillità di avere alle spalle un giocatore monstre per la categoria come Filloy». UDINE «Ha già dimostrato di essere solida e compatta. Dovrà giocare molto di sistema nascondendo qualche pecca a livello di dinamismo e atletismo ma ha dalla sua la grande forza di Vertemati, un coach che ritengo un fuoriclasse come allenatore e come persona e che potrà aiutare la squadra a migliorare». VERONA «Gruppo costruito con intelligenza ma nessuno dei protagonisti ha vinto un campionato. Nel lotto delle pretendenti, per loro stessa ammisione, è quella che ha più margini di miglioramento con giocatori in fase evolutiva. Sarà fondamentale il lavoro nel corso della stagione, se tutti sviluppano le loro potenzialità possono fare molto bene». FORLÌ «La mano e l'intelligenza di coach Martino e di un dirigente esperto come Pasquali ha forgiato un gruppo italiano molto interessante con due stranieri, Kadeem Allen e Xavier Johnson, funzionali alla squadra. Sarà fondamentale la componente fisica, se giocatori che in passato hanno avuto problemi come Pascoli, Zilli e Zampini staranno bene, può puntare a un'ottima stagione». TRAPANI «La vittoria in Supercoppa a Trieste ha presentato un biglietto da visita importante. Squadra di talento, tanti nomi di rilievo cui si aggiungerà un altro giocatore importante. La bravura nella gestione sarà coinvolgere tutti e fare in modo che i giocatori si sostengano quando qualcuno non farà canestro o si sentirà sottoutilizzato». TREVIGLIO «Per esperienza di allenatore e giocatori e capacità di giocare a metà campo può dare lezioni a chiunque. Giocatori come Vitali e Giuri sono di qualità assoluta, deve però gestire la lunga stagione per portare un roster con un'età media alta nelle condizioni di forma migliori ai play-off». CANTÙ «Scelta importante quella di mantenere staff e alcuni giocatori chiave della passata stagione, sono andati su due stranieri di sicuro affidamento come Hickey e Young. Rimane una squadra da primissimi posti, il lavoro dovrà far crescere quotidianamente l'autostima in un gruppo dove i vecchi dovrenno essere bravi a coinvolgere i nuovi».
  2. DOMENICA 24 SETTEMBRE 2023 - «Grazie a un contributo della Regione attrezzeremo lo stadio "Grezar" per ospitare un pubblico da 10 mila persone, anche con nuove tribune». Come scrive oggi Laura Tonero su "Il Piccolo", il sindaco Roberto Dipiazza svela il "piano b", la soluzione alla quale da giorni il Comune stava lavorando per consentire alla Triestina, nell'estate del 2024, di giocare comunque in casa un'eventuale qualificazione ai play - off, visto che lo stadio "Nereo Rocco" sarà impegnato a ospitare i concerti di Ultimo e Max Pezzali, rispettivamente il 2 e il 9 di giugno. «Avevo avanzato agli organizzatori dei concerti la proposta, che però non hanno accettato, di allestire il palco in acqua, davanti a piazza Unità, come avevano fatto i Pink Floyd a Venezia», rivela Dipiazza, che evidentemente ricorda quel 15 luglio 1989, quando la band di Cambridge suonò in Laguna, davanti a San Marco, su un palco galleggiante. Una soluzione suggestiva, ma complessa, e che messa in piedi ora a Trieste avrebbe comportato per gli organizzatori una riassegnazione anche dei biglietti già venduti, visto che al momento dell'acquisto del ticket, come avviene sempre per i concerti negli stadi, viene scelto uno specifico seggiolino del "Rocco", una precisa zona dell'impianto (il prato, la tribuna Pasinati, la tribuna Colussi, la curva Furlan) con il relativo costo. Il resto, tutto sommato, era superabile, visto che piazza Unità in passato è riuscita senza intoppi a ospitare concerti come quello degli Iron Maiden, che non è cosa da poco. Ma sia l'ex 883 che Ultimo hanno progettato il loro spettacolo perché vada in scena negli stadi, quindi le loro date restano fissate al "Rocco". Serviva a quel punto un piano di emergenza, una soluzione che garantisse una sicurezza alla Triestina, già scottata dalle grane post - concerto dei Måneskin, con la trasferta forzata a Fontanafredda. «Io ovviamente spero che la Triestina vinca il campionato e che non ci sia la necessita di arrivare ai play - off – premette il sindaco – ma se così non dovesse essere, non ci saranno problemi perché avremo a disposizione il "Grezar"», con l'utilizzo anche della tribuna scoperta e l'installazione di «ulteriori tribune, quelle fatte in tubi Dalmine per intenderci – spiega Dipiazza – così da garantire appunto 10 mila posti». Ovviamente, per disputare una partita di serie C, servirà un adeguamento anche degli spogliatoi, l'installazione dei tornelli e di un efficace sistema di sorveglianza. All'appuntamento con la stagione dei grandi concerti al "Rocco" mancano ad oggi otto mesi, quindi inizia una corsa contro il tempo. Ma come sono regolati i rapporti tra Triestina e Comune per l'utilizzo del "Rocco"? Il disciplinare deliberato dalla giunta comunale nel 2017, ovvero la convezione sottoscritta con l'Unione sportiva Triestina Calcio 1981 in poca Milanese - Biasin, è ancora in vigore: scadrà nel 2025, sebbene nel documento venga indicato che le condizioni dell'atto avrebbero dovuto restare valide «finché la Triestina militerà nella Serie D. In caso di promozione o retrocessione della squadra, il contenuto del presente atto sarà oggetto di revisione concordata tra le parti». Tant'è. Nella convenzione vengono elencate le modalità di utilizzo dell'impianto e il canone annuale dovuto dalla società al Comune, che ammonta a 21 mila euro, Iva esclusa. Nel dettaglio, sempre più Iva, fanno 12 mila euro per il canone forfettario di utilizzo dello stadio, 5.400 euro per la concessione degli altri locali, 1.450 euro come rimborso consumi e 2.150 euro per la concessione della zona bar e ristoro. Viene indicato inoltre come «l'uso dello stadio, destinato in via prioritaria, ancorché in linea di principio non esclusiva, allo svolgimento di attività calcistica, è riconosciuto alla società per lo svolgimento di tutti gli eventi legati all'attività calcistica della prima squadra». E nel definire anche le disposizioni in termini di allenamenti, il Comune si riserva, comunque, di «sospendere l'effettuazione degli allenamenti in ragione delle condizioni meteo, delle condizioni del terreno di gioco o per l'esecuzione di lavorazioni di manutenzione del manto erboso, nonché per lo svolgimento di altre attività, sportive e non, e in generale per ogni altra attività o intervento dell'utilizzo del campo». Tra gli articoli del disciplinare, con esattezza al punto numero 13, si legge ancora come «eventuali periodi di chiusura dello stadio o di una parte di esso per un periodo non superiore a 30 giorni consecutivi, determinati da motivi contingibili e imprevedibili, non comportano per la società alcun diritto a rimborsi o compensazioni. Per periodi superiori di a 30 giorni consecutivi verranno valutati eventuali danni all'attività sportiva». Ovviamente sono valutazioni che spettano anche alla società, tenendo conto che l'ultimo utilizzo consentito del campo risale al 4 settembre scorso, quando l'Unione si confrontò con il Trento e si palesarono le pessime condizioni del manto erboso. Da allora la squadra non ha messo piede su quel prato, che dovrebbe tornare nella sua disponibilità tra una quindicina di giorni . Oltre i 30 giorni indicati nel patto del 2017. - Intanto, oggi alle 14, per la Triestina c'è l'esame Pro Patria: come scrive Antonello Rodio, in questo saliscendi di rendimento delle prime giornate, l'Unione cerca di trovare una rotta più stabile e precisa, ma mister Tesser non vuole sentire parlare di discontinuità: «Non c'è nessun problema di discontinuità - afferma il tecnico alabardato - questo è semplicemente il calcio: guardate l'Inter che domina il derby e qualche giorno dopo poi fa grande fatica in Champions. È il calcio, soprattutto quello di inizio stagione, quando la condizione non è ancora ottimale per tutte le squadre, particolarmente per la nostra che è in gran parte rinnovata. Certo, ci sono ancora varie cose da sistemare, ma parlare di discontinuità dopo appena quattro partite mi sembra eccessivo». Di fronte oggi una Pro Patria che sulla carta vale probabilmente un po' meno degli avversari precedenti e che viene dalla sconfitta per 3-1 in casa dell'Albinoleffe. Ad allenarla l'ex giocatore alabardato Riccardo Colombo, che trascorse alcuni mesi nella Triestina nella seconda parte della disgraziata stagione 2009/10, quella finita con i play-out con il Padova. Colombo è al suo debutto come tecnico: ha appeso le scarpette al chiodo appena un anno fa, dopo tanti anni da capitano proprio con la Pro Patria. I bustocchi giocano con quel 3-5-2 che finora ha dato un po' fastidio alla squadra alabardata, sia a Crema che nel primo tempo con l'Albinoleffe. Tesser comunque è sicuro che affrontare questo modulo non rappresenta un problema: «Non sono i moduli che vincono e non ne troveremo poi tante con il 3-5-2 - dice il tecnico - ma comunque quello non è mai stato un problema in nessuna occasione: con l'Albinoleffe abbiamo vinto, a Crema l'abbiamo persa ma qualcosa in più avremmo meritato. Per cui ripeto, non c'è nessun tipo di problema sotto questo aspetto. Piuttosto spetta a noi interpretare bene la partita, sviluppare il nostro gioco e mettere in atto in tutte e due le fasi quello che facciamo in allenamento». Tesser assicura che la Triestina arriva alla sfida in buona condizione fisica e che le sue scelte non saranno fatte in base al fatto che si tratta della terza partita in otto giorni: «Questa settimana abbiamo avuto almeno un paio di giorni in più di recupero rispetto al match di Crema e devo dire che tutti hanno recuperato e stanno bene fisicamente. Quello che cambierò sarà determinato esclusivamente da scelte tecniche e non da condizioni fisiche. Unica variante riguarda Malomo, che si è allenato con il gruppo solo oggi e pertanto partirà dalla panchina». Ci sarà dunque la coppia Moretti-Struna davanti a Matosevic, con difesa completata probabilmente da Pavlev a destra e Anzolin a sinistra. A centrocampo, se davvero nessuno è affaticato, probabile il terzetto Vallocchia-Correia-Germano (e comunque Pierobon, Celeghin e Fofana sono valide alternative), m entre davanti D'Urso giocherà alle spalle della coppia Lescano-Redan
  3. SABATO 23 SETTEMBRE 2023 - La Triestina si prepara alla trasferta di Busto Arsizio con una parola d'ordine in mente: riscatto. È ciò che scrive Antonello Rodio oggi Domani la sfida con la Pro Patria (allo stadio Speroni inizio ore 14, arbitra Maccarini di Arezzo) è l'occasione per gettarsi subito alle spalle la battuta d'arresto con la Pergolettese, anche perché quella bustocca sulla carta è forse la squadra meno attrezzata tra quelle affrontate finora dall'Unione e appena tre giorni fa ha perso 3-1 con l'Albinoleffe. Ad alimentare ulteriormente la voglia di rivalsa, il fatto che Tesser avrà praticamente tutti a disposizione. Certo, la terza partita in otto giorni potrebbe farsi sentire sulle gambe, ma quello che conta è che l'infermeria sia vuota. L'uscita di Malomo a Crema era dovuta solamente a un affaticamento muscolare, ma il centrale sarà a disposizione, anche se ovviamente verrà usata cautela. Per quanto riguarda Germano, aveva già giocato un tempo a Crema dopo la botta rimediata con la Pro Vercelli e in questi giorni è ulteriormente migliorato. Ora ovviamente spetterà a Tesser fare la valutazione del caso e scegliere in base alle effettive condizioni dei singoli. Quello che conta è scrollarsi di dosso al più presto la discontinuità riscontrata nelle prime uscite. Sia chiaro, una discontinuità normale per una squadra totalmente nuova e con tanti stranieri: per superarla serve tempo, il problema è che questo girone non ne concede molto. In quattro giornate la Triestina ha già sette squadre davanti ed è a 4 punti dalla vetta. Per carità, siamo appena agli inizi, c'è un intero campionato davanti, ma l'esperienza degli anni passati insegna che se si perdono troppi punti nelle prime giornate, poi recuperarli non è facile in un ginepraio di battaglie su campi piccoli, sfide dirette e insidie ovunque. Ecco perché il processo di crescita e la ricerca della continuità non solo tra partita e partita, ma anche nei 90 minuti di un singolo match, devono avere un'accelerazione. Due sconfitte in quattro partite sono troppe, imparare a limitare i danni quando non si è brillanti è un'altra cosa da inserire al più presto nel proprio dna. Non va dimenticato inoltre che fra una settimana a Fontanafredda ci sarà lo scontro diretto con il Mantova, per questo la trasferta con la Pro Patria è di quelle dove puntare al bottino pieno per non vedere già la vetta da troppo lontano. Tornando alle scelte di Tesser, bisognerà vedere se il terzo match in otto giorni porterà a delle considerazioni. Se si sceglierà di non rischiare Malomo, la coppia centrale sarà formata da Moretti e Struna, mentre è probabile un ritorno di Anzolin a sinistra e una conferma di Pavlev a destra. A centrocampo, se sono al cento per cento, difficile rinunciare a Correia, Vallocchia e Germano, ma visto che qualcuno ha denotato un po' di stanchezza, potrebbe esserci spazio anche per Pierobon, Celeghin o Fofana. In avanti D'Urso è sempre il probabile trequartista mentre Redan dovrebbe tornare dal primo minuto accanto a Lescano. Ma per tutte le scelte sarà decisiva la rifinitura odierna. - Dopo la sconfitta nella gara d'esordio contro il Conversano, Pallamano Trieste di nuovo sul parquet di Chiarbola per la sfida che questa sera alle 19, arbitri i signori Castagnino e Manuele, la vedrà impegnata contro Cingoli. Sarà assente il portiere Thomas Postogna che dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico a seguito di un infortunio alla caviglia avvenuto durante i Giochi del Mediterraneo di Beach Handball svoltisi in Grecia. Ancora da valutare i tempi di rientro in campo. Una brutta tegola per la formazione di Fredi Radojkovic che oggi avrà la prima vera occasione di muovere la classifica conquistando il primo risultato utile della stagione. Servirà una Trieste diversa rispetto a quella vista nella prima giornata, una squadra capace di coinvolgere maggiormente i suoi stranieri trovando contributo offensivo dai terzini Kolec e Solefors. Curiosità per rivedere all'opera Ceccardi, tra i migliori contro Conversano. Le due settimane di lavoro assieme alla squadra dovrebbero essere servite per rimettere in condizione il talento di origini argentine. «Nonostante le due sconfitte patite all'inizio di questo campionato la formazione marchigiana si presenta solida in quanto ha dovuto cedere il passo, solamente nei minuti finali, a squadre di assoluto livello come i neo campioni d'Italia del Fasano e il Bolzano – dice il ds Giorgio Oveglia –. Per quello che ci riguarda devo dire che nelle ultime due ultime settimane abbiamo lavorato al meglio per questa importante sfida. Recuperiamo Pranjic e Andreotta. Al pubblico triestino lancio l'appello di venire numeroso al PalaChiarbola per sostenere il più possibile i nostri ragazzi e la società».
  4. VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2023 - Per la partita contro il Mantova di venerdì 29 settembre, che come noto si giocherà a Fontanafredda, dopo le polemiche sul campo del Rocco il Comune di Trieste ha messo a disposizione della Triestina tre pullman gratuiti. Ma come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", quando la società alabardata ha contattato il Centro di coordinamento, cui erano stati riservati due mezzi, e il Triestina Club Fan Capriccio, al quale era riservato il terzo, tutti hanno declinato l'offerta, sostenendo che si sarebbe creata una sorta di discriminazione fra tifosi. «Il Comune di Trieste ci ha offerto gratuitamente due pullman – dice la nota del Centro di coordinamento – ma abbiamo valutato di non accettare perché non esistono tifosi di serie A e di serie B. Per gli abbonati la "trasferta" ha un costo e quindi quelli che andranno a vederla dovrebbero avere tutti le medesime agevolazioni. Speravamo che il Comune ci fornisse più mezzi in modo da favorire la presenza di più supporters possibilo. Il danno subito non è solo della società ma anche di tutti noi. Alla luce dei fatti quindi non possiamo accontentarci di solo due pullman. Vogliamo inoltre che la telenovela riguardante play-off e concerti abbia una fine, non si può giocare a pallone e cantare su un palco nello stesso momento. Lo stadio è principalmente per la Triestina perciò le partite casalinghe dobbiamo giocarle al Rocco». Più o meno sullo stesso tono la nota del Triestina Fan Club Bar Capriccio: «Siamo stati contattati dalla Triestina, la quale ci ha informato della possibilità di avere a disposizione un pullman gratuito riservato ai soci. Il Club rinuncia a questa possibilità per evitare di creare scontenti ad un socio piuttosto che un altro, considerando il numero di soci-abbonati potenzialmente superiore alla disponibilitá di posti offerti con un solo pullman. Garantiremo ugualmente la nostra presenza con il consueto, passionale ed autonomo impegno». Proprio oggi alle ore 10 si apre intanto la prevendita per Triestina-Mantova che si giocherà al "Tognon" (inizio 20.45). Si parte con la prelazione per gli abbonati che durerà fino alle 19 di martedì 26 settembre. Per ottenere i biglietti gratuiti, l'abbonato avrà tre opzioni: recarsi nei tre punti vendita (sede societaria, Centro Coordinamento Triestina Club e il Triestina Fan Club Bar Capriccio) muniti di abbonamento, ricevendo il titolo gratuito d'accesso allo stadio; inviare una mail ad accrediti@ustriestinacalcio1918.it, allegando una foto dell'abbonamento per ricevere il biglietto in formato digitale; inviare la foto del proprio abbonamento con un messaggio Whatsapp al 3474570809, ricevendo il biglietto in formato digitale. Anche stavolta il numero totale di posti disponibili è stimato in 1961. Terminata la fase di prelazione per gli abbonati, in caso di residua disponibilità di tagliandi mercoledì 27 settembre alle 9 partirà la vendita libera con costo del biglietto 5 euro (omaggio da 0 a 3 anni). I biglietti saranno acquistabili nelle tre sedi fisiche. Attenzione che i tagliandi potranno essere commutati o acquistati esclusivamente in prevendita, perché il giorno della partita la biglietteria dell'impianto non sarà operativa - Tre formazioni qualificate dal girone verde, Shark Trapani, Blu Basket Treviglio e Sebastiani Rieti, la sola Verona in rappresentanza del girone rosso, quello in cui si cimenterà la Pallacanestro Trieste dal prossimo 4 ottobre, data che segnerà l'esordio nel prossimo campionato di serie A2 della formazione guidata da Jamion Christian. Il primo appuntamento ufficiale della stagione, la Supercoppa Italiana, conferma la qualità di un torneo che porta ai nastri di partenza un qualificato numero di formazioni pronte a darsi battaglia per centrare la promozione nella massima serie. Restano fuori dalle final four, oltre a Trieste e Udine, anche Torino e Forlì, compagini che hanno confermato di possedere un solido assetto in grado di garantire affidabilità. Torino, priva del triestino Matteo Schina, si è arresa alla Treviglio dell'ex AJ Pacher solo dopo un tempo supplementare, Forlì ha perso all'ultimo respiro colpita a freddo dal canestro sulla sirena di Udom. Da domani, a Montecatini Terme, via alle final four che consegneranno il primo trofeo 2023-2024. Si parte alle 16.15 con la sfida tra Trapani Sharks e Tezenis Verona, alle 20.45 in campo Real Sebastiani Rieti-Gruppo Mascio Treviglio. Nella stessa sede si assegnerà anche la Supercoppa di serie B. IL PERCORSO DI TRIESTE: Poco meno di due settimane dividono l'esordio di Trieste in campionato. I biancorossi giocheranno mercoledì 4 ottobre contro l'AgriBertocchi dell'ex capitano Acegas, Alessandro Muzio, posticipo richiesto da Orzinuovi dopo la convocazione del giovane 2001 Nicolas Alessandrini diramata da coach Capobianco per il raduno della nazionale under 23 di 3 contro 3 in programma a Roma e la partecipazione alla coppa del mondo a Lublino in Polonia che si concluderà lunedì 2 ottobre. Saltata la partecipazione alla fase finale della Supercoppa, Trieste dovrebbe organizzare un'amichevole nel prossimo fine settimana. Ancora da definire avversaria, giorno e orario della partita. LA NOTTE DEGLI "LBA AWARDS 2023": Si è svolta mercoledi sera a Milano l'Lba Cocktail Party, l'esclusivo evento organizzato da Lega Basket Serie A per assegnare i riconoscimenti legati al torneo appena concluso e aprire ufficialmente la stagione sportiva 2023-2024. A Michael Arcieri, general manager della Pallacanestro Trieste dallo scorso giugno, è stato consegnato il premio di "Miglior dirigente dell'anno" per il 2022-2023, campionato nel quale ha ricoperto il ruolo di giemme nella Openjobmetis Varese. Quella Varese nelle cui fila militavano altri due attuali biancorossi, Justin Reyes e Giancarlo Ferrero che dei lombardi è stato a lungo il capitano. —
  5. GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE 2023 - Difesa e continuità. E lavoro, tanto lavoro. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", l'eliminazione dalla Supercoppa per mano degli Shark Trapani lascia un po' di delusione e parecchi spunti sui quali coach Christian e la squadra dovranno lavorare verso il via al campionato che per la Pallacanestro Trieste inizierà in ritardo, il 4 ottobre con Orzinuovi a Valmaura. Nell'analisi del dopogara Jamion Christian, il gm Michael Arcieri e Justin Reyes hanno individuato i problemi emersi contro i siciliani. «Trapani ha dimostrato stavolta maggior forza e aggressività», ha sottolineato il general manager. Il coach biancorosso ha rimarcato: «Troppe palle perse, non bene in difesa dove abbiamo permesso a Trapani di prendersi buoni tiri. Abbiamo la possibilità di migliorare e lavoreremo per crescere ancora». L'ala portoricana, infine, ha spiegato che «Dobbiamo difendere e metterci energia per tutti e quaranta i minuti, non l'abbiamo fatto. Dovremo cercare di trovare continuità. C'è da imparare e ci riusciremo. Va comunque ringraziato il pubblico, io sono arrivato solo da nove giorni ma avverto già l'energia che i nostri tifosi sanno trasmettere». Il lavoro da fare non manca, il tempo nemmeno. Ieri giornata di riposo, oggi si riprende ma probabile che da qui al 4 ottobre quando si giocherà contro Orzinuovi ci scappi un'amichevole per verificare la condizione della squadra e migliorare gli automatismi soprattutto nella fase difensiva. Contro Trapani è mancata la comunicazione, con troppi buchi difensivi che hanno concesso un numero esagerato di tiri aperti ai siciliani. L'arma del tiro da tre che dovrebbe essere tra le più affidabili nell'arsenale biancorosso stavolta è stata la grande assente, con Ariel Filloy protagonista in negativo (1 su 7). Assente anche la capacità di pungere in contropiede: lo scout di fine gara infatti alla voce Trieste punti in contropiede scrive zero, Trapani - mostratasi atleticamente più in palla - 18. La ripartizione del minutaggio invece racconta relativamente poco: i numeri sostengono che coach Christian ha usato prevalentemente sette uomini, lasciando 20 minuti tra Ferrero e Vildera e facendo riassaggiare il parquet appena per 131 secondi a Bossi. Ma il turnover è stato ben più sostenuto di quanto dicano le semplici cifre, con frequenti cambi di quintetto e di ruolo. Stavolta l'impressione è che la girandola più che confondere gli avversari abbia spiazzato proprio Ruzzier e compagni che l'hanno vissuta. Assodata la filosofia dei dieci-titolari-dieci e confidando in una disponibilità al 100% di Bossi, Trieste dovrà comunque cominciare a definire gerarchie e ruoli, valorizzando le specificità di ognuno. Intanto il precampionato si chiude con pochi dubbi sul Mvp di queste settimane: gran bel ritorno, "Candu". - Le prime quattro partite di campionato non sono significative per valutare il valore di una squadra rinnovata nella rosa e nello staff tecnico. Ma è un dato di fatto che la Triestina di Tesser giochi a corrente alternata. Lo scrive Ciro Esposito sul quotidiano locale: così è successo che la Triestina abbia saputo imporre ritmo e manovra con il Trento nella prima mezz'ora, con l'Albinoleffe nella ripresa, a Fontanafredda con la Pro Vercelli con una sontuosa prima parte e infine martedì a Crema con un discreto secondo tempo. È normale che la continuità sia l'aspetto più difficile da trovare perché oltre al lavoro sui meccanismi tattici è necessario che i protagonisti siano fisicamente a posto e mentalmente attenti. Nel caso della partita persa con la Pergolettese c'è l'aggravante del match ravvicinato che comporta in questa categoria sempre e da sempre sorprese piacevoli o indesiderate. C'è poi l'aspetto della migrazione cui è stata costretta l'Unione di Tesser. Lo spostamento a Fontanafredda comporta di fatto le stesse liturgie di una trasferta con un conseguente dispendio di energie psicofisiche. Anche il fatto di non potersi allenare da una decina di giorni al Grezar comporta qualche disagio risparmiato a quasi tutte le realtà antagoniste. Non si tratta di alibi ma sono dati di fatto con i quali Tesser e il suo staff devono fare i conti anche se non li evidenziano e questo dimostra la loro professionalità. Le difficoltà esistenti tuttavia non devono sviare dalle responsabilità di chi va in campo. Giocatori scafati con indubbie qualità non dovrebbero incorrere negli errori tecnici visti al Voltini. Gli analyst hanno certamente il numero dei passaggi e degli appoggi imprecisi che hanno caratterizzato la prestazione di quasi tutti gli alabardati contro la Pergolettese. Errori che sono stati determinanti e hanno inciso sul risultato soprattutto nella rifinitura per finalizzare la fase offensiva ma anche in fase difensiva. In difesa senza quella disattenzione che ha coinvolto in primis un centrale fisico e d'esperienza come Struna (ma anche la mancata uscita di Matosevic) la contesa sarebbe finita almeno in parità. Perché il pareggio con la staffilata di Moretti è arrivato in una fase nella quale l'Unione, pur difettando di precisione, stava mettendo sotto un avversario per niente sprovveduto. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno questo significa che la Triestina di Tesser, pur in una giornata non brillante, poteva e doveva uscire imbattuta dal Voltini contro un avversario che sarà difficile da battere per chiunque. I lombardi giocano a memoria soprattutto sul loro campo angusto e con superficie sintetica. Il tempo per rimediare c'è tutto ma il gruppo deve imparare a gestire assieme e senza bizze individualistiche le circostanze problematiche. È normale che questo succeda quando nella squadra ci sono dei giovani e alcuni stranieri, quando alcuni degli esperti sono arrivati da poco e quando a inizio stagione l'obiettivo da raggiungere non è ancora ben identificato. L'obiettivo però a Tesser è ben chiaro: creare la mentalità vincente ma anche quella continuità di risultati che costituisce il miglior stimolo per la crescita dell'identità di gruppo.
  6. MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2023 - Le partite ravvicinate nascondono sempre molteplici insidie, chi va in campo spesso risponde in maniera più soggettiva che oggettiva ed il risultato di Crema, che ieri sera ha condannato la Triestina col il 2-1 contro la Pergolettese, si traduce come un passo indietro collettivo per i ragazzi di Tesser, troppo imprecisi – soprattutto negli ultimi 25 metri – e talvolta superficiali. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", nessun dramma ma un accento sul molto lavoro da fare, constatazione che il buon Tesser ha sempre rimarcato anche dopo le gioie sin qui conseguite. L'analisi del tecnico al termine della sfida. «Per arrivare al risultato deve esserci la prestazione, qualche giorno fa abbiamo preso la partita di petto e l'abbiamo vinta, oggi per i primi 20-30 minuti l'abbiamo subita, siamo stati lenti, macchinosi, poco reattivi. Dobbiamo anche dare il merito agli avversari per il bel gol. Nel secondo tempo c'è stata una reazione che ci ha portato al pari, abbiamo giocato costantemente nella metà campo loro anche se non era facile trovare gli spazi. Pensavamo di poter vincere la partita, ma c'è stato un errore grosso e come sbagli paghi in questa categoria». Temeva la presenza dei quinti della Pergolettese, avete sofferto questo aspetto? «Abbiamo decisamente subito meno quell'aspetto, non è lì la sconfitta. Purtroppo nel primo tempo arrivavamo secondi su ogni pallone, e abbiamo sbagliato tantissimo tecnicamente, con giocate con cui sarebbe stato facile andare in porta. C'è stata proprio fatica a mettersi in moto. Un peccato averla persa perché in fondo non è che meritassimo di perderla. Dopo il gol avevamo in mano il pallino. Mettiamo questa sconfitta alle spalle ma la prossima non la dobbiamo sbagliare perché se vuoi essere una squadra importante non puoi avere dopo 4 partite 2 sconfitte. Non mi piacciono questi alti e bassi, ci deve essere continuità, la continuità dà fiducia». Bene hanno fatto i subentranti, magra consolazione? «Chi è entrato ha dato il suo contributo perché il secondo tempo è stato fatto con passo deciso. Il rammarico mio è per il primo tempo, non mi è piaciuto l'approccio. Siamo consapevoli di dover correre, se andiamo sotto ritmo diventiamo una squadra normale. Dobbiamo subire certamente un po' meno, abbiamo le possibilità tecniche per subire meno. La differenza la deve fare la mentalità, chi entra cinque minuti o chi dall'inizio deve pedalare forte. Siamo agli inizi ma mentalmente sarà già importante come reagiremo a Busto Arsizio, non dobbiamo assolutamente sbagliare la partita». - Niente Final Four, niente Supercoppa. Come scrive oggi Roberto Degrassi sul quotidiano locale, la Pallacanestro Trieste consegna il biglietto per Montecatini agli Sharks Trapani. Gli squali, Paperoni dell'ultimo mercato, hanno ancora una carta del secondo straniero da calare e si dimostrano clienti tremendi per le ambizioni di serie A. Trieste fa un passo indietro rispetto ai derby vinti nel girone eliminatorio e soprattutto fa capire che i lavori sono ancora in corso e lontani dal consegnare un'identità precisa alla squadra. Ancora molte le iniziative individuali (Brooks e Reyes sono largamente i più intraprendenti), un pessimo 26% nelle triple, ancora parecchi i tiri in campo aperto concessi agli avversari. Il lavoro di messa a punto in vista dell'inizio del campionato sicuramente non manca a Jamion Christian. Il tecnico ripropone quello che sembra essere ormai il quintetto titolare, Ruzzier, Brooks, Deangeli, Reyes, Candussi, con quest'ultimo che firma il primo canestro della serata. Trieste parte bene (2' 8-2), comincia presto il turnover che coinvolge anche Vildera, al rientro dopo l'infortunio rimediato a Cividale. Trapani subito ruvida, cinica al punto da punire un paio di forzature e triple cannate dai biancorossi, recuperando e sorpassando (8' 19-24). Più che scelte forzate in attacco, tuttavia, Trieste paga chiusure poco tempestive in difesa, buchi che i siciliani sanno come punire. Chiusura del parziale sul 27-29, concedendo decisamente troppo. In avvio del secondo quarto si rivede anche Bossi. La riscossa si chiama Filloy, l'uomo al quale affidare i tiri quando la gara si infiamma: cinque punti di garra e i biancorossi impattano a 39 al 13'. Ma Trieste vive ancora troppo di sprazzi: una fiammata e poi due momenti di buio, con forzature, passaggi telefonati e mancata comunicazione in difesa. Difficile peraltro indviduare un'identità quando la rotazione degli uomini è frenetica. Trapani, pur essendo un gruppo in buona parte assemblato nell'ultimo mercato, ha cinismo e compattezza e riallunga chiudendo il 20' avanti 49-54. Il tempo di riprendere la partita dopo l'intervallo e Candussi deve rientrare zoppicando in panchina. Terzo fallo di Ruzzier, regia all'intraprendenza di Brooks. Dall'altra parte i siciliani hanno un solo straniero ma Notae basta e avanza e rappresenta un rebus per la difesa biancorossa. Sospiro di sollievo per i tifosi del PalaTrieste: Candussi ritorna, cessato allarme. Intanto però Trapani decolla fino al +11 (57-68). Siciliani decisamente più sul pezzo, biancorossi che faticano a replicare l'intensità del derby vinto contro Udine. Con le iniziative individuali di Reyes e Brooks comunque viene dimezzato il break avversario e si arriva al 30' con soli quattro punti da recuperare (68-72) e una difesa che ha trovato un po' di coerenza come dimostrano i 18 punti concessi. Trieste si regge molto in attacco su Brooks e Reyes che tuttavia nel rispetto delle rotazioni vengono tolti dopo tre minuti dell'ultimo quarto. Rientra Ruzzier. I biancorossi fiatano sul collo di Trapani che mantiene però un minimo scarto a favore. Riecco Brooks guardia per Fillo y. Per due possessi l'attacco triestino si impantana nel traffico e al 35' sono ancora sette le lunghezze da recuperare. Christian rimette Reyes. I siciliani bruciano il bonus falli ma Trieste, appena un fallo speso invece, fatica ad approfittarne. A 3'40" dalla sirena 77-86 e Montecatini si allontana. Ruzzier in entrata lima il ritardo. A proposito di ritardo, è letale quello con cui si cerca di andare a chiudere su Mian solo soletto dall'angolo. L'ex infila una tripla pesantissima (79-89) a tre minuti dalla fine. Trieste con un attacco insistito di Reyes solo contro il mondo firma la resa. Si sprecano palloni e il passivo si gonfia.
  7. MARTEDÌ 19 SETTEMBRE 2023 - Dopo l'Old WIld West Udine, sulla strada delle final four di Supercoppa in programma nel fine settimana a Montecatini Terme, un'altra delle attese protagoniste del prossimo campionato di serie A2. Lo scrive Lorenzo Gatto: questa sera alle 20.30, sul parquet del PalaTrieste, arriva la Trapani Shark, ambiziosa formazione nata nel corso dell'estate dalle ceneri della Pallacanestro Trapani. Ereditato il titolo sportivo dalla Stella Azzurra Roma, la società siciliana si è affidata alle idee del vulcanico presidente Valerio Antonini che ha rilevato la gestione del PalaIlio allestendo un roster di tutto rispetto grazie a un mercato importante. Per Trieste una sfida interessante nel percorso di avvicinamento all'esordio contro Orzinuovi: un test per capire, dopo i riscontri positivi del derby vinto venerdì scorso, a che punto è la costruzione del nuovo gruppo affidato alle cure di coach Christian. «La partita contro Udine è stata senza dubbio impegnativa- l'analisi di Jamion Christian - ma siamo entusiasti di poter continuare questo torneo e avere la possibilità di portarcelo a casa. Ho visto entrambe le partite di Trapani e qualche match della passata stagione. Sono una squadra che sta facendo bene, con un sistema di gioco molto efficace, che si è rinnovata molto rispetto a quella dello scorso campionato. Il modo in cui fanno girare la palla e la fanno arrivare in area sarà per noi stimolante perchè ci costringerà a confrontarci con situazioni nuove. Contro Udine abbiamo apprezzato molto il supporto e l'energia che ci ha regalato il nostro pubblico. Confidiamo nel fatto che anche questa sera i tifosi possano darci una mano e spingerci a conquistare un successo che ci permetterebbe di continuare a vivere da protagonisti questa manifestazione». FORMAZIONE: Rispetto al derby vinto contro l'Old WIld West, da valutare la situazione di Stefano Bossi e Giovanni Vildera, entrambi non entrati contro Udine. BIGLIETTI: La biglietteria interna del PalaTrieste sarà aperta dalle 9 alle 13 per abbonamenti, ritiro omaggi e vendita tagliandi della singola partita. La biglietteria esterna sarà aperta dalle 14 fino a fine secondo quarto solo per il ritiro omaggi e la vendita dei singoli biglietti. Non per gli abbonamenti. Da domani a sabato proseguirà invece la campagna abbonamenti. DIFFERITA: Il match tra Pallacanestro Trieste e Trapani Sharks verrà messa in onda su Telequattro domani sera alle 21-05 e giovedì alle 13.55. IL PROGRAMMA: Queste le altre sfide dei quarti di finale della Supercoppa Lnp. Cento, Verona e Torni oteste di serie, chi vince accede direttamente alle final four. Sella Cento-Real Sebastiani Rieti, Tezenis Verona-Unieuro Forlì, Reale Mutua Torino-Treviglio. - Lo stadio Voltini di Crema evoca recenti ricordi molto dolci ai tifosi alabardati: appena cinque mesi fa, fu il teatro della rocambolesca rimonta che portò l'Unione ai play-out. Ma, come scrive oggi Antonello Rodio, da quel giorno di acqua ne è passata sotto i ponti: tutto è (drasticamente) cambiato, ora gli orizzonti della Triestina sono diversi e ben più rosei. E quello di oggi (inizio ore 18.30, arbitra Milone di Taurianova) sarà un importante banco di prova per cercare di alimentare l'entusiasmo dell'ambiente alabardato dopo i due successi con Albinoleffe e Pro Vercelli. Di fronte una Pergolettese che dopo lo scoppiettante successo all'esordio con la Pro Sesto (5-2), non è più andata in gol perdendo a Lumezzane e pareggiando con il Renate. Mister Tesser comunque mette in guardia da un avversario ostico: «Fra le squadre viste finora, la Pergolettese è quella che mi è piaciuta più di tutte sotto l'aspetto tecnico - afferma il mister - la sua qualità migliore è il possesso palla, ha tanti buoni giovani e due-tre giocatori più esperti. Gioca molto finché trova degli spunti sugli esterni per andare al cross, e lì si buttano dentro in tanti per finalizzare. Una squadra da prendere con le molle, massimo rispetto, ma poi conta quanto facciamo noi». La Pergolettese scenderà in campo con un 3-5-2 che la Triestina ha già affrontato incontrando l'Albinoleffe, anche se quella di mister Abbate è una squadra con una tipologia di gioco diversa, che predilige di più i cambi campo. Su questo gli alabardati hanno lavorato parecchio: «La partita l'abbiamo preparata per subire qualche cambio campo in meno - spiega Tesser - anche se qualcuno sarà inevitabile perché non potremo essere sempre disposti al meglio. Però hanno anche qualche deficit e noi dovremo essere bravi a colpire quelli che pensiamo siano i loro punti deboli». Ovviamente, e vale per entrambe le squadre, c'è anche l'incognita della prima partita ravvicinata della stagione: in questo momento scendere in campo tre giorni dopo un impegno già dispendioso, rappresenta un'incertezza sotto l'aspetto della condizione fisica. Oggi qualche cambio ci sarà e lo ammette lo stesso mister, che comunque rassicura sulle condizioni di Germano, costretto a uscire dopo 45 minuti a Fontanafredda. «Germano è in netto miglioramento - dice Tesser - ha lavorato ancora a parte, lo verificheremo alla vigilia e se è al cento per cento sarà della partita, se invece è appena sotto, starà fermo. Altri acciaccati non ce ne sono ma c'è parecchia stanchezza a poche ore dal precedente impegno, ma l'importante sarà essere pronti per la partita. Qualcosa cambieremo, ma non tanto. Ho ancora qualche dubbio, forse ci sarà una modifica per reparto». Davanti a Matosevic potrebbe esserci di nuovo Struna accanto a Malomo, mentre Ciofani si candida per un posto da titolare al posto di Pavlev o Anzolin. Se Germano non ce la fa, a centrocampo è pronto Pierobon per supportare Correia e Vallocchia, mentre davanti D'Urso è favorito per giocare dietro a Lescano e Redan, ma non è esclusa una possibilità per El Azrak o Finotto. Torna fra i convocati Ado rante, dopo i tre turni di squalifica.
  8. LUNEDÌ 18 SETTEMBRE 2023 - Non era facile traslocare un pezzo di mondo alabardato nel Pordenonese. Lo scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": il famigerato pasticcio comunale dell'erba del Rocco ha costretto tutti agli straordinari. La società in primis che, senza alzare i toni della polemica, si è concentrata sull'obiettivo da raggiungere. Perchè l'importante era giocare in una struttura idonea creando relazioni con il Comune di Fontanafredda, trasferendo gli impianti pubblicitari, allestendo sala stampa e hospitality, accrediti e biglietti, stewart e quant'altro. L'operazione, coordinata dal Club Manager Gianbattista Domestici è riuscita al meglio. Eccellente è stato l'apporto del pubblico: gli 800 arrivati al Tognon, spendendo di tasca propria, ci hanno messo l'anima per non far rimpiangere l'atmosfera del Rocco. Anzi l'impianto splendido ma più piccolo ne ha amplificato gli indubbi meriti. Al resto, che vale più di tutto, ci ha pensato la squadra e il suo allenatore con una vittoria meritata. I giocatori hanno messo in scena un primo tempo magistrale e una ripresa di sofferenza prima dell'apoteosi. Tesser ha condotto da par suo il gruppo con la chicca finale delle parole commosse spese per lo scomparso Luca Giustolisi (dopo i cori toccanti dagli spalti per l'ex pallanuotista). L'umanità per i galantuomini viene prima di tutto e Tesser lo ha dimostrato. Chapeau mister. Tutto il lavoro, la professionalità, la passione che per qualcuno a Trieste sembrano essere poco rilevanti si sono incarnate a Fontanafredda e nobilitate dalla prestazione in campo dell'Unione contro la Pro Vercelli. Una prima frazione di tale intensità e qualità, nei singoli e nella manovra, non si ricordava da tempo. Ma la seconda parte, quella meno spettacolare e con più brividi, vale anche di più. Perché la squadra ha mostrato personalità collettiva ed è più difficile quando per una ventina di minuti gli avversari ti azzannano. L'aspetto più confortante è che la Triestina e i suoi interpreti hanno mostrato un'evoluzione costante. Alcuni automatismi difensivi sono ancora da mettere a punto, così come una maggiore concretezza davanti assieme quel sano pragmatismo che ti impone di chiudere la gara quando sei superiore all'avversario. Resta comunque la soddisfazione dei 6 punti in tre partite (ma la classifica ora non conta nulla) e dell'entusiasmo del pubblico. La verifica, con la prima di quelle gare ravvicinate che poco piacciono agli allenatori, arriva già domani con il match di Crema in quello stadio dove cinque mesi fa l'Unione strappò il pass per i playout ed evitò all'ultimo minuto la discesa in D. Ma quella di questa stagione è un'altra storia. Una storia che non ha precedenti è invece l'esilio da Trieste. La prima e (forse) penultima tappa è andata bene, anzi benissimo senza dimenticare come tremila abbonati abbiano potuto gioire solo dal divano di casa o in qualche bar. Tra una trentina di giorni c'è da augurarsi che tutto sarà passato. Ma la memoria resterà viva. Nel bene e nel male. - Domani alle 20.30 davanti al proprio pubblico del PalaTrieste per conquistare il biglietto per le final four di Supercoppa. La Pallacanestro Trieste ha la possibilità di puntare a primo trofeo stagionale ma sulla strada per Montecatini, sede delle finali, ci saranno domani gli Squali di Trapani. Lo scrive oggi Roberto Degrassi: Trieste arriva ai quarti di finale da testa di serie, seconda in assoluto nel quoziente canestri dietro a Cento. Un biglietto da visita niente male visto che con le insiedie dei due derby regionali non era certo il girone più semplice da affrontare. La marcia di avvicinamento al campionato che scatterà il primo ottobre finisce di conseguenza sotto i riflettori. Il confronto di domani sarà un eccellente banco di prova per la condizione atletica e per la crescita dello spirito di gruppo anche se Trieste e Trapani sono inserite in raggruppamenti diversi in A2 ed, eventualmente, in campionato potrebbero incrociarsi nella fase ad orologio, se non addirittura nell'ultimo atto. Di Trapani si è parlato molto del corso dell'estate dopo i proclami ambiziosi del nuovo patron Valerio Antonini. Sono stati corteggiati molti nomi importanti, qualcuno come Cinciarini e Banks non è andato a buon fine, altri sono stati concretizzati. Il roster a disposizione di Parente è di quelli sostanziosi, con al momento un solo Usa, il play/guardia Notae, ma con la vivacità di Rodriguez, l'esperienza di Fabio Mian (l'ex di giornata) e Imbrò, i punti di Marini, la solidità di Mollura. Domani però sarà soprattutto un test importante per i lunghi. I biancorossi dovranno infatti confrontarsi con elementi dalle caratteristiche diverse ma tutti estremamente affidabili in Serie A2. Mobio, ex Udine, garantisce atletismo mentre Rei Pullazi è un'ala/centro di buona concretezza, spesso in doppia doppia. Per Candussi il cliente si chiama Andrea Renzi, quasi un'istituzione a Trapani, che avrebbe meritato soddisfazioni maggiori al piano di sopra se la sua carriera proprio al momento del decollo non fosse stata fermata da un serio infortunio. Si è confermato negli anni uno dei lunghi di maggior impatto in A2. Dopo il record di pubblico registrato contro l'Apu Old Wild West Udine, la Pallacanestro Trieste ha deciso di confermare anche per il match di domani sera la promozione che era stata attivata per il derby. Gli abbonati alla stagione 2023/24 potranno quindi accedere gratuitamente al match e acquistare un biglietto aggiuntivo nel medesimo settore al prezzo simbolico di 5 euro. Gli abbonati potranno confermare il posto occupato nella stagione 2023/24 fino a domani alle 13. Parallelamente si svolgerà anche la vendita dei singoli biglietti che inizierà oggi alle 15 sia alle casse del PalaTrieste, sia online su Vivaticket. Le altre partite dei quarti di finale di Supercoppa, tutte in programma domani, sono Reale Mutua Torino di coach Ciani e Schina contro Gruppo Mascio Treviglio, Sella Cento-Real Sebastiani Rieti e Tezenis Verona-Unieuro Forlì.
  9. DOMENICA 17 SETTEMBRE 2023 - I triestini e la Triestina portano il Rocco a Fontanafredda. Una vittoria netta e meritata scatena la gioia degli 800 esuli che sostengono la squadra per 90'. Come scrive Ciro Esposito oggi su "il Piccolo", normali i cori contro l'assessore allo sport, tutt'altro che scontati anzi commoventi quelli inneggianti a Luca Giustolisi scomparso giovedì, campione in vasca e grande tifoso alabardato. Brividi, e ancora brividi come quelli fatti vivere dall'Unione nel primo tempo non solo per la rete di Redan ma anche per il dominio a centrocampo e le occasioni create. Unica pecca la mancanza di inicisività per affondare la Pro Vercelli. Normale conseguenza la sofferenza nella ripresa scacciata nel finale da El Azrak. La squadra cresce, l'entusiasmo anche GLI ASSETTI Come preannunciato Tesser non pensa all'impegno ravvicinato di Crema. Niente mini turnover quindi e piena conferma dell'undici di partenza di Zanica (a parte l'innesto di Moretti per il convalescente Struna). Del resto gli alabardati hanno necessità di mettere minuti nei garretti e quindi via con Pavlev e Anzolin ai lati di Malomo e Moretti. Play in mediana Correia scortato da Germano e Vallocchia. Le operazioni offensive sono affidate all'estro di D'Urso alle spalle di Redan e Lescano. Sull'altro fronte Dossena non tradisce il suo classico 4-3-3 ma l'ex Petrella resta in panchina mentre a centrocampo c'è Iotti. GOL SUBITO Dopo i primi 10' d'equilibrio l'Unione trova il vantaggio. Palla rubata con il pressing, staffilata da destra di Lescano e deviazione decisiva in area di Redan. Primo gol per l'olandese ed esplosione degli 800 del Tognon. Passano 2' e Moretti rischia l'autorete su cross di Maggi o. MANOVRA OK La Triestina è pimpante e manovra con buona continuità anche con pochi tocchi. D'Urso strappa applausi per un sinistro a rientrare duori non di molto (25'). Poi tacco di Redan a destra, cross di Germano e girata di Lescano deviata in corner. Centrocampo tutto alabardato con Vallocchia e Correia a giganteggiare. Quest'ultimo serve una palla d'oro a Lescano ma la mezza rovesciata è intercettata dal portiere (35'). Gran prima frazione ma manca un secondo gol sfiorato da Correia nel recupero. GERMANO OUT Tesser deve rinunciare a Germano e lo sostituisce con Pierobon, mentre Dossena rafforza l'attacco con Petrella. LA PRO PARTE FORTE La Pro Vercelli non ci sta e mette sotto pressione l'Unione. Haudi con un diagonale sfiora il montante al 5' e dopo 2' Maggio impegna per la prima volta Matosevic. L'Unione schiacciata deve stringere i denti. Risponde Redan con una staffilata di destro che impegna Sassi. I CAMBI Tesser rinforza il lato sinistro con Ciofani per Anzolin e poi tocca a Redan, con Finotto a far coppia davanti con Lescano. Il punto debole però è il lato destro dove Pavlev va in difficoltà su Maggio. L'Unione comunque si assesta e Vallocchia impegna anche Sassi. IL FINALE L'ultimo scorcio di partita non fa stare certo tranquilli i tifosi dell'Unione, Del resto così va quando non si riescono a chiudere le partite. Il match si fa spigoloso e l'arbitro dimenticare di estrarre qualche cartellino per un paio di interventi rudi dei piemontesi. Il clima al Tognon si surriscalda ma gli alabardati mantengono la calma. L'Unione agisce in contropiede e Lescano al 44' impegna Sassi. Entrano anche Celeghin per D'Urso e El Azrak per Vallocchia. E su un errore del portiere El Azrak pesca l'angolino al 47'. È l'apoteosi, meritatissima. - Sarà la squadra che più ha fatto parlare di sè nel corso dell'estate, quella Trapani presentatasi con grandi ambizioni e un budget importante, l'avversaria che la Pallacanestro Trieste dovrà battere martedì sera davanti al proprio pubblico per conquistare il pass per le finali della Supercoppa nel prossimo weekend a Montecatini. Il verdetto è emerso ieri al termine della sfida che ancora mancava per completare il tabellone della prima fase. Erano di fronte la Fortitudo Bologna e Cento e si sono imposti i secondi 80-68. Di conseguenza il programma dei quarti di finale di martedì vedrà questi incontri: Trieste-Trapani appunto, Cento (che con l'impresa nel derby emiliano si è guadagnata un diritto da testa di serie)-Rieti, Verona-Forlì e Torino-Treviglio. Gli accoppiamenti venivano determinati in base a criteri di vicinorietà, gli oltre 1500 chilometri da Trieste e Trapani effettivamente sembrano una contraddizione ma giocoforza in questo caso contava anche la vicinanza con gli aeroporti. Per i biancorossi di coach Christian sarà un confronto interessante anche se almeno per qualche mese le indicazioni sul conto dei rivali serviranno a poco: Trapani infatti è inserita nell'altro girone e in campionato le strade tra Trieste e i siciliani potrebbero anche non incrociarsi mai, fase a orologio permettendo. Trieste affronta i quarti di finale da testa di serie dopo aver battuto di 10 Cividale e di 11 Udine l'altra sera. E martedì può mettere nel mirino il primo obiettivo stagionale: le finali di Supercoppa.
  10. Aspettando Fortitudo-Cento, siamo sicuri chi non incontreremo ai quarti... https://www.citysport.news/it/notizie/pallacanestro-trieste/supercoppa-stasera-gli-accoppiamenti-per-i-quarti-trieste-e-testa-di-serie.html
  11. SABATO 16 SETTEMBRE 2023 - La soddisfazione di un derby che regala a Trieste una vittoria preziosa e il passaggio del turno in questa supercoppa. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Michael Arcieri e Jamion Christian sottolineano l'importanza di un risultato ottenuto in un ambiente particolarmente caldo. «Avevo sentito parlare del derby, è stato bello vivere questa partita in un ambiente così particolare e devo dire che pur non avendo giocato una partita perfetta siamo contenti perchè abbiamo trovato il modo di portare a casa il risultato - sottolinea coach Christian -. In questo momento della stagione queste partite ci servono soprattutto per crescere e migliorare». Arriva in sala stampa un entusiasta Francesco Candussi che si coccola la postazione da Mvp. «Siamo consapevoli che cè un lavoro da fare ma l'atteggiamento c'è, gente che si butta sui palloni e si sbuccia le ginocchia». Adriano Vertemati sottolinea la grande intensità di una partita davvero sorprendente per il periodo della preparazione. «Ho giocato e visto tante partite di regular season e devo dire che, per essere il 15 settembre, si è giocato con un ritmo e un'aggressività decisamente degna di un momento diverso della stagione. Faccio i complimenti a Trieste, ha imposto per più tempo di noi il suo ritmo e questo gli ha permesso di tenere sotto controllo la partita. per quanto ci riguarda, aldilà della sconfitta, una prova utile per capire le cose sulle quali dobbiamo migliorare.Potevamo difendere meglio sull'uno contro uno, abbiamo contenuto abbastanza bene il loro tiro da tre punti. Non siamo ancora al top ma chi è davvero al massimo in questo momento?» - In qualche maniera, sarà giocoforza una partita che entrerà nella storia alabardata. Traslocare dal Rocco causa la precarietà del manto erboso e giocare a Fontanafredda, è un fatto che negli annali troverà per forza spazio, ma questo non deve distrarre la Triestina. Lo scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale: dopo il successo in casa dell'Albinoleffe, stasera l'Unione allo stadio "Tognon" (inizio 20.45, arbitra Rinaldi di Bassano del Grappa) deve dare continuità ai risultati, proseguire sulle ali dell'entusiasmo e cercare la vittoria sulla Pro Vercelli. È l'opinione anche di mister Tesser, che non vuole sentire alibi su possibili distrazioni dovute alla trasferta forzata: «Ovvio, senza fare nessuna polemica, era meglio giocare in casa nostra con il calore dei tifosi e una spinta maggiore. Ma a parte che sono certo che saranno comunque numerosi, dobbiamo andare sopra a queste cose, si tratta di dettagli, noi dobbiamo pensare solamente a concentrarci sulla partita. Stiamo crescendo di condizione un po' tutti, dobbiamo pensare positivo ed essere una squadra che ha una determinazione e una fame superiore all'avversario. E cercare di dimostrarlo giocando un buon calcio». Di fronte, però, stasera ci sarà una squadra ostica che ha iniziato molto bene il campionato: la Pro Vercelli ha rifilato quattro reti al Lumezzane alla prima giornata e se il Renate domenica scorsa non avesse pareggiato al 93', ora sarebbe a punteggio pieno in vetta con la Virtus Verona. Tesser analizza la compagine di Dossena: «È una buona squadra, solida, che fa un 4-3-3 molto simile a quello del Trento, con la differenza che hanno sulle fasce laterali due esterni bassi sempre pronti ad andare in sovrapposizione. È una formazione molto veloce e dinamica, da prendere con le molle. Detto questo, è giusto e doveroso considerare il valore dell'avversaria, ma come dico sempre, noi dobbiamo pensare a fare bene le nostre cose». Anche se fra appena tre giorni la Triestina dovrà giocare in casa della Pergolettese, Tesser non pensa ancora ai turnover tipici delle settimane intense di impegni «Di partite ravvicinate ne avremo una media molto elevata - spiega il tecnico - e fra un po' ci sarà anche la Coppa Italia: giochiamo con grande continuità, questo provoca un problema di lavoro a livello globale perché non ci permette mai di avere una settimana normale per preparare partite, allenarsi, recuperare e tutte quanto è necessario. Ma non imposto la formazione in quest'ottica, soprattutto in questa fase iniziale, e non penso all'aspetto della rotazione di giocatori, c'è solo la riflessione su un giocatore che non è al meglio». Tesser si riferisce ovviamente a Struna: «La rifinitura è stata il suo primo allenamento completo fatto con la squadra dall'uscita con l'Albinoleffe: sta bene, è a disposizione, ma vista la settimana di lavoro differenziato che ha fatto, giocando anche martedì prossimo non vale la pena rischiarlo, quindi giocherà Moretti». Tirando le somme, nel 4-3-1-2 davanti a Matosevic ci sarà la coppia centrale Malomo-Moretti, con Anzolin a sinistra e ballottaggio Ciofani-Pavlev a destra. A centro campo probabile conferma per il terzetto Correia-Germano-Vallocchia, mentre in attacco davanti al trequartista D'Urso, Redan resta favorito su Finotto per partire dal primo minuto accanto al bomber Lescano.
  12. VENERDÌ 15 SETTEMBRE 2023 - Primo verdetto stagionale per la Pallacanestro Trieste che questa sera alle 20.30, con telecronaca di Marco Stabile e differita su Tele4 dalle 23.30, affronta l'Old Wild West Udine in un derby regionale che mette in palio il passaggio del turno nella Supercoppa 2023. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", reduci dai successi conquistati a spese di Cividale, le due squadre arrivano allo scontro diretto a punteggio pieno: chi vince va avanti e martedì 19 settembre affronterà il quarto di finale a eliminazione diretta probabilmente contro la Tezenis di Verona. IL MOMENTO : Percorsi diversi in un precampionato caratterizzato dai normali problemi figli del periodo. Sia Trieste che Udine, in questo primo mese di preparazione, non sono ancora riusciti a schierare la squadra al completo. Difficile, quindi, valutare compiutamente il potenziale di due squadre costruite per primeggiare e andare a caccia della promozione. Il primo faccia a faccia della stagione avrà assenze importanti da una parte e dall'altra e non darà risposte assolute. Resta comunque un test utile per Jamion Christian e Adriano Vertemati a poco più di due settimane dall'esordio in campionato. QUALE TRIESTE? A Cividale rotazioni ridotte a sette uomini con Reyes ancora spettatore e contributo limitato offerto da Bossi e Vildera (rispettivamente 2 e 4 minuti sul parquet). Bossi, dopo l'esordio stagionale di mercoledì sera, avrà sicuramente più minuti a disposizione mentre per Vildera c'è prudenza dopo l'infortunio alla caviglia sinistra rimediato nel primo tempo della sfida contro la Gesteco. Niente di particolarmente serio ma davvero poco tempo per il recupero del centro di Montebelluna che verrà rivalutato ancora oggi per decidere un suo possibile impiego. Una eventuale assenza di Vildera, che ancora ieri si muoveva con il supporto delle stampelle, andrebbe a indebolire il pacchetto di lunghi a disposizione di coach Christian che, di conseguenza, potrebbe ricorrere a Justin Reyes e dare all'ala americana i primi minuti della sua stagione. PARATA DI EX : Udine conferma il roster che lunedì scorso si è imposto 87-62 contro Cividale, formazione al completo con l'assenza di Raphael Gaspardo ancora alle prese con l'infiammazione al tendine rotuleo che gli ha finora impedito di scendere in campo in questo precampionato. Il match di stasera riporterà sul parquet del PalaTrieste tre giocatori che il biancorosso lo hanno vestito negli anni scorsi. Su tutti, ovviamente, uno dei grandi protagonisti della promozione in serie A del 2018, quel Matteo Da Ros rimasto nel cuore dei tifosi triestini. Ma anche Marcos Delia e Jason Clark hanno disputato buone stagioni con la maglia di Trieste. BIGLIETTI : Biglietteria del PalaTrieste a disposizione dei tifosi ancora questa mattina dalle 9 alle 13. Nel pomeriggio le casse esterne di via Flavia saranno operative dalle 18.30 e resteranno aperte fino alla fine del secondo quarto. - Al di là delle polemiche per il problema del terreno del Rocco, non va scordato che il trasloco forzato a Fontanafredda ha anche i suoi risvolti sportivi. Non che il campo dello stadio triestino alla prima giornata fosse più conosciuto dalla truppa alabardata, che aveva potuto svolgervi solo due allenamenti, ma Tesser si è trovato a preparare la partita "casalinga" con la Pro Vercelli di domani (inizio ore 20.45) quasi come una trasferta. Anzi, per molti giocatori gli altri palcoscenici della serie C sono quasi tutti noti, mentre il campo di Fontanafredda sarà un inedito . Come scrive Antonello Rodio, ma questo ovviamente non deve essere un alibi: non ci sarà moltissima gente, mancherà l'entusiasmo della Furlan, ma il tifo supporterà comunque l'Unione e in una struttura piccola si farà sentire. Tra l'altro, come da programma Lega Pro uscito ieri, anche la prossima partita in esilio si giocherà in notturna: con il Mantova si andrà in campo infatti venerdì 29 settembre alle 20.45. Poi si spera che dal match casalingo con il Lumezzane (sabato 14 ottobre alle ore 14) e soprattutto dal derby con il Vicenza (anch'esso di venerdì sera, il 20 ottobre, alle 20.45), la cornice sia quella dello stadio Rocco. A rincuorare il tecnico alabardato per la sfida di domani, c'è comunque la condizione fisica della squadra: che non significa solo un sicuro ulteriore progresso sul piano della brillantezza e della tenuta, ma anche un'infermeria che, Minesso a parte, è vuota. L'unico un po' in dubbio è Struna, uscito alla fine del primo tempo di Zanica per un risentimento muscolare. Il difensore centrale per tutta la settimana si è allenato a parte ma già da oggi tornerà in gruppo e sarà dunque a disposizione. Logica vuole che, sia per la settimana particolare di lavoro, sia perché poi si rigioca subito martedì in casa della Pergolettese, con Struna verrà usata molta prudenza: probabile che domani parta in panchina, lasciando spazio a Moretti o a Rizzo, per poi tornare titolare con la Pergolettese. Ma queste sono ovviamente valutazioni che farà Tesser, Per il resto tutti abili e arruolati, rientra anche Pierobon dalla squalifica mentre mancherà ancora il solo Adorante, che sconterà il suo terzo e ultimo turno di stop. Sulla formazione, a parte il dubbio Struna-Moretti-Rizzo, c'è anche il ballottaggio Ciofani-Pavlev a destra, mentre Malomo e Anzolin completeranno la linea difensiva. A centrocampo probabile una conferma del terzetto formato da Correia, Vallocchia e Germano, con Celeghin, Fofana e Pierobon pronti a dare una mano in corsa. Se D'Urso è lo scontato trequartista, resta il dubbio su chi giocherà accanto a Lescano, se come al solito Redan o se ci sarà dal primo minuto Finotto.
  13. Ad ogni modo Redivo è uno bravo, ma terribilmente accentratore su di sé di una marea di tiri. Non so quanto sia soddisfatto Pillastrini, sapendo che questa è al momento una squadra che probabilmente lotterà per salvarsi prima che raggiungere i play-off...
  14. (OT) Non vi si può lasciar soli per una giornata lavorativa ed ecco i risultati... Spesso l'auto-moderazione (dote a questo punto innata, se più di qualcuno continua a scivolare negli off-topic) sarebbe cosa buona e giusta. Ma forse non ci si arriva, mi viene da pensare ormai a questo
  15. GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE 2023 - Prima uscita ufficiale e Pallacanestro Trieste al completo nella gara d'esordio di Supercoppa. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", coach Christian può finalmente contare sull'apporto di Stefano Bossi e porta a referto pur senza farlo entrare Justin Reyes, da pochi giorni con la squadra dopo l'avventura mondiale con la maglia di Portorico. Cividale, con Berti ancora non disponibile, mette nel mirino l'esordio stagionale, l'anticipo casalingo della prima giornata contro la Tezenis Verona. Vince Trieste, capace dopo un primo quarto giocato sul filo dell'equilibrio, di prendere un consistente vantaggio alla fine del primo tempo e di gestirlo con la necessaria tranquillità in una seconda parte di gara nella quale ha saputo tenere a bada le fiammate della formazione di Pillastrini. Tra i singoli, detto dell'impiego limitato di Bossi e Vildera (leggero infortunio nel primo tempo), Christian ruota con intelligenza sette uomini portandone quattro in doppia cifra e trovando risposte importanti da Campogrande e Deangeli. L'impressione di una squadra solida e sicura dei suoi mezzi dalle prove di Ruzzier, Filloy e Candussi, punti di riferimento importanti negli equilibri biancorossi. Domani sera al PalaTrieste contro Udine nuova verifica che metterà in palio il passaggio del turno in questo girone di Supercoppa. Quintetto di Trieste con Ruzzier, Brooks, Ferrero, Deangeli e Candussi, Cividale risponde con Marangon, Rota, Redivo, Dell'Agnello e Furin. Due liberi di Furin e l'appoggio al ferro di Deangeli per l'iniziale 2-2, le triple di Ruzzier e Ferrero per il primo vantaggio biancorosso sul 9-12 del 5'. Filloy per Ruzzier e Campogrande per Ferrero i primi cambi di una Trieste che con due triple di Campogrande chiude prima il parziale di 6-0 locale e impatta sul 15-15 poi pareggia la partita a quota 19. Primo quarto che si chiude con la correzione volante di Miani che sulla sirena firma il 23-21 Cividale. Tripla e appoggio al ferro per Deangeli (9 punti) bomba e canestro di Campogrande (11 punti) per l'allungo sul 26-33. Pillastrini chiama time-out, Miani, Dell'Agnello e Redivo a segno per il parziale di 8' che al 4' riporta Cividale avanti 34-33. Squadre ispirate al tiro: Cividale 6/9 e Trieste 7/15 da tre. Punteggio che al 6' dice già 37-40 per Trieste, Brooks e due volte Filloy per il 3/3 da 3 punti che regala il massimo vantaggio sul 38-51 su cui si chiude il primo tempo. Due triple di Marangon propiziano il parziale di 14-6 che riporta la Gesteco sul 52-57 in un inizio di ripresa che fa registrare l'esordio stagionale di Stefano Bossi. Trieste perde verve offensiva, Cividale ne approfitta e con Miani torna a meno tre sul 54-57 con 3'46" sul cronometro del terzo quarto. Ci pensano Brooks (12 punti alla fine del terzo periodo) e Campogrande (top scorer con 14) a sbloccare i biancorossi, bravi a salire 59-67 con dieci minuti sul cronometro. Trieste ritrova feeling offensivo per il nuovo massimo vantaggio sulla tripla di Candussi del 64-77 gestisce con sicurezza il finale di partita chiudendo 76-86. - Dopo una settimana di tensione generata dall'impraticabilità del manto erboso del Rocco Comune e Triestina rinsaldano il dialogo. Lo scrive oggi Ciro Esposito sul quotidiano locale: per ritrovare una piena collaborazione e magari evitare possibili contenziosi il Comune ha in primis risolto il vulnus sulla responsabilità attribuita a caldo dall'assessore Rossi alla Triestina per le condizioni del manto erboso a causa degli allenamenti. Il sindaco ha poi dato rassicurazioni sul ripristino dell'erba con il coinvolgimento anche del consulente agronomo alabardato e infine ha indicato come un'eventuale finale play-off al Rocco sarà prioritaria rispetto ai concerti programmati a inizio giugno. Piena collaborazione tra le parti dunque tanto che gli esiti dell'incontro di martedì sera nel salotto Azzurro (il sindaco Dipiazza, l'assessore Lodi e il Dg Lorenzut per il Comune, il gm Alex Menta e il club manager Gianbattista Domestici per l'Unione) sono stati resi pubblici in una nota congiunta. L'interesse è comune: da una parte sistemare la questione Rocco il prima possibile per ammortizzare una scabrosa frizione politica e dall'altra il club vuole tornare il prima possibile alla normalità garantendo la sicurezza dei giocatori e riportando nel suo stadio la squadra e il pubblico. «La nuova proprietà della Triestina - si legge nella nota - ha manifestato la volontà di riavvicinare la squadra alla tifoseria, al territorio e alle persone, trovando nelle pubbliche istituzioni e in particolare nel Comune la medesima volontà e riferimenti disponibili, pronti al dialogo e al confronto costruttivo. Relativamente alla situazione del manto erboso del Rocco, su cui si sta già intervenendo per il suo ottimale ripristino, l'Amministrazione comunale ha rilevato che il grave deterioramento non è direttamente imputabile alla sessione straordinaria di allenamento della Triestina, ma ad aspetti tecnici inerenti le procedure di ripristino al vaglio degli agronomi dell'Amministrazione comunale e della Società». Insomma la virata è netta rispetto alle dichiarazioni rilasciate dall'assessore Giorgio Rossi (non presente all'incontro) che aveva scaricato parte della responsabilità sugli allenamenti dell'Unione. Il comunicato non specifica che cosa si intenda per "ottimale ripristino" ma al momento si è deciso di lavorare sul manto erboso esistente con verifiche work in progress. Una nuova rizzollatura completa non sembra per ora all'ordine del giorno. L'intervento dovrebbe concludersi in un mese e il ritorno della Triestina al Rocco è previsto per il 15 ottobre. L'esilio forzato, salvo intoppi, dunque è destinato a due gare. L'ultima questione riguarda le possibili sovrapposizioni di eventi (concerti) nella post season. «La società - continua la nota - ha ricevuto rassicurazioni dal Comune sul fatto che si sta già lavorando a soluzioni tali per poter permettere alla squadra di disputare le gare in casa. Il Comune di Trieste terrà costantemente informata la Società a riguardo. Memori di questa esperienza, la Società ed il Comune condivideranno una accurata programmazione degli eventuali diversi eventi che dovessero essere ospitati presso lo stadio. Tutto ciò tenendo in primaria considerazione gli impegni sportivi del club». Insomma la linea del dialogo è stata ripristinata e questo è un aspetto positivo. Resta aperta la frizione che si è creata con i tifosi dell'Unione ai quali il club ha dedicato l'ultima parte della nota nella quale la Triestina calcio «desidera ringraziare i tifosi, chiedendo loro di continuare a sostenere il club e la squadra anche se temporaneamente in una "casa diversa", in attesa di riuscire a superare anche questa nuova ed inaspettata sfida». Una sfida che resta aperta perché il ripristino del terreno di gioco dovrà funzionare entro i tempi programmati. Sono già pesanti infatti i disagi e i costi affrontati da club, squadra e supporter per la gara di sabato a Fontanafredda con la Pro Vercelli e per quella dell'1 ottobre con il Mantova. Ma il 22 ottobre l'Unione ospiterà il derby con il Vicenza. Questioni logistiche, di sicurezza e soprattutto di campanilismo indicano quella come una dead-line da non valicare. Insomma la sfida si deciderà più che mai sul campo. Anzi sull'erba.
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