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hector

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  1. Per me c'è un'ossessione da biscotti che non sta né in cielo né in terra. Si basa sul principio per cui se una partita va a finire in un certo modo, allora è sicuro che ci sia qualcosa di losco. Ma è un dogma, non c'è nulla di razionale né di riscontrabile nella realtà.
  2. Non sono d'accordo. Loro meglio nei primi 10 minuti, poi equilibrio fino alla mezz'ora e meglio noi nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo. Teniamo comunque conto delle motivazioni diverse. Che hanno reso il secondo tempo un quasi monologo da parte nostra. Ma loro non hanno mai rinunciato ad attaccare e hanno anche trovato il gol. Matosevic inoltre è stato decisivo con due interventi super, uno per tempo.
  3. È una semplice regola del calcio. Se devi fare due gol, c'è sempre tempo. Anche se il primo lo fai nel recupero, poi hai tempo per l'assalto finale. Lo penso sempre e non mi rilasso mai, sia quando spero che rimanga il risultato sia quando spero nella rimonta. Oggi si gode, ora andiamo a prenderci questa salvezza.
  4. Io metterei Minesso titolare. Così, senza senso. Tanto per provare a fare qualcosa di diverso ed invertire il trend di infertilità offensiva. Magari fa la partita della vita, o quanto meno in linea con i suoi standard della scorsa stagione, e si fa perdonare questa, di stagione.
  5. Mi riferivo non alla forza assoluta (le squadre di bassa classifica possono tranquillamente battere anche quelle di alta classifica se sono più in forma), quanto al momento attuale che è molto positivo per loro (5 vittorie nelle ultime 7) e negativo per noi.
  6. Comunque vediamo. Magari perdiamo nettamente e questi ragionamenti non hanno senso. Io temo questa partita più che altro perché la Pergolettese è superiore a noi. Niente di più e niente di meno. Pensare di vincere è davvero dura. Ma ovviamente nel calcio non si può mai dire.
  7. Altro discorso se il Piacenza a pochi minuti dalla fine non dovesse essere in vantaggio e anche dagli altri campi giungessero buone notizie. A quel punto non converrebbe nemmeno provare il tutto per tutto. Ti tieni il pari e preghi che altrove non cambi nulla.
  8. Le stagioni sono fatte di alti e bassi, e pur essendo questa squadra comunque superiore rispetto a quella pre-mercato, purtroppo è arrivata a queste ultime partite in un momento negativo. Era il motivo per cui predicavo calma quando qualcuno nel nostro momento migliore ci vedeva già salvi o quasi. Perché si faceva l'errore di proiettare quel singolo momento positivo o quella singola partita sul resto della stagione. D'altra parte, c'era chi, dopo che il Trento si era tolto dalle sabbie mobili degli ultimi posti, lo dava come sicuro partecipante ai playoff, mentre ora è in zona playout. È che nel calcio non si può mai dire. Si diceva anche che nessuno avrebbe voluto incontrare la Triestina nello spareggio. A oggi non ne sarei così sicuro. Le dinamiche cambiano in fretta. Oggi giocare contro una squadra che fa una fatica tremenda a segnare non sarebbe così male. Ovviamente sono il primo a crederci. In più se fosse finita oggi, saremmo ai playout. Però da osservatore imparziale direi che abbiamo poche possibilità. Il Piacenza è in forma e gioca in casa. Noi siamo in mezza crisi e giochiamo in trasferta contro una squadra che ha vinto 5 delle ultime 7. Onestamente una nostra vittoria credo sia improbabile. Però dobbiamo crederci e magari sperare che questo pareggio-shock del Piacenza gli crei ripercussioni sul piano psicologico. Aggrappiamoci a tutto...
  9. Eh ma la Pro Patria è una di quelle squadre palesemente senza motivazioni. Si è visto
  10. Io invece metterei la firma per avere 5 occasioni nitide anche nel secondo tempo. Che magari una va dentro. Il rischio di cambiare tanto per cambiare è che poi non creiamo più, e là diventa ancora più dura.
  11. Possiamo avere tutti i Celeghin e i Tessiore di questo mondo, ma in caso di retrocessione avrei pochi rimpianti: una squadra che segna così poco è normale che retroceda.
  12. Però una partita non è fatta solo dalle occasioni create. Altrimenti per commentarla non occorrerebbe nemmeno guardarla, ma basterebbe solo leggere le statistiche. In 68 minuti la Faralpisalò ha creato tre occasioni, noi zero. Questo indubbiamente basta per affermare che abbiano meritato la vittoria, non c'è discussione. Però non si può neanche far passare questa partita per quello che non è stata: un dominio assoluto dei padroni di casa. Le loro occasioni dopo il gol sono frutto del fatto che tatticamente è cambiato tutto e loro, trascinati anche dall'entusiasmo, hanno trovato più spazi e sono stati più pericolosi. Ma prima del gol, la dinamica complessiva della gara, al netto del conto delle occasioni, era di sostanziale equilibrio. Di certo non si è giocato solo nella nostra metà campo. Buone trame da una parte e dall'altra. Noi abbiamo fatto diverse azioni buone, in particolare nella seconda parte del primo tempo. Diversi corner che magari sarebbe il caso di sfruttare meglio, anziché buttarli via malamente... Il problema è che loro hanno una difesa super, che ha preso pochissimi gol nel corso della stagione. E noi non abbiamo le armi offensive per disturbarli sul serio.
  13. Delle 7 palle gol, 4 sono arrivate sull'1-0 quando noi ci siamo comprensibilmente sbilanciati e loro hanno avuto più spazi. Però concordo: subire gol così fa male, considerando che era il primo tentativo del secondo tempo. Ma nel primo ci sono state comunque 3 occasioni nitide. E lo zero alla voce occasioni per la Triestina lo abbiamo mantenuto dal primo all'ultimo minuto. Quindi niente da dire sulla loro vittoria. Per me non è stata una brutta partita, eravamo messi bene in campo e qualche buona trama l'abbiamo mostrata. Ma obiettivamente rendersi pericolosi contro questi che subiscono così pochi gol non era per nulla facile. E noi certamente non abbiamo le armi offensive per far del male a questa squadra.
  14. Prova a confrontare le reazioni dei giocatori del Piacenza dopo la prima e dopo la seconda espulsione. Dopo la prima l'arbitro è stato praticamente accerchiato da diversi giocatori, quello espulso era del tutto incredulo pensando di aver fatto al massimo un fallo normale. Infatti è rimasto a discutere con l'arbitro per un paio di minuti. Un altro è stato ammonito per proteste. Cosa avrebbero dovuto fare, ammazzare l'arbitro? Se poi mi dici che era anche un modo per perdere tempo, sono d'accordo con te. Però non si può dire che sia stata una decisione accettata serenamente perché basata su una situazione di gioco netta ed inequivocabile... Dopo la seconda espulsione (altrettanto pesante se non di più, per le ripercussioni che può avere la doppia inferiorità numerica), non c'è stata nessuna protesta, e si è ripreso a giocare quasi immediatamente. Il motivo è chiaro: nella prima occasione il giallo era quanto meno dubbio, nella seconda era assolutamente corretto, e i giocatori ospiti lo hanno subito riconosciuto. E io sono tra quelli che di solito non guardano a queste cose, provando a soffermarmi sugli episodi in sé piuttosto che sulle eventuali proteste, considerando queste ultime al massimo come indizi. A vedere gli episodi dal vivo, il giallo sulla prima espulsione mi è sembrato eccessivo: normali sportellate tra difensore e attaccante, con quest'ultimo che subisce fallo. Sulla seconda espulsione, come detto, nessun dubbio.
  15. In effetti è già successo, una volta, in casa del Renate. Ma la difficoltà a buttarla dentro c'è, è evidente. Paradossalmente era più spietata la Triestina di Bonatti, che non metteva quasi mai piede nella tre quarti avversaria ma qualche raro gol lo faceva.
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