SandroWeb Posted November 7, 2017 Report Posted November 7, 2017 LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI MARTEDI' 7 NOVEMBRE 2017 Da Il Piccolo di Trieste L'Unione da trasferta non è più una sorpresa E con l'esclusione del Modena alabardati sesti a -4 dalla vetta di Ciro Esposito «Questa squadra se la gioca con chiunque». Le parole di Sannino al termine dell'epica vittoria al Bottecchia sono sacrosante. Ci sarebbe da aggiungere «quando gioca nei ritmi e negli spazi che gli sono consoni». Bella scoperta, altrimenti l'Unione sarebbe in vetta alla classifica solo se il rendimento al Rocco fosse leggermente più redditizio. Ma non si può avere tutto specie da una gruppo assemblato ex novo e costruito non per dominare ma per sorprendere. E finora l'obiettivo tra alti e bassi è stato raggiunto. Anzi, al di là dei risultati che contano moltissimo, le prestazioni in trasferta sono state più che sorprendenti. Una gara giocata malino e poi gettata alle ortiche (contro il Mestre) e una partita gestita in contenimento (volutamente visto il momento) a Bergamo. Per il resto gli alabardati hanno giocato al meglio e anche al di sopra delle aspettattive. La partita di domenica segna la miglior prestazione sul piano della solidità e della tenuta psicologica e agonistica. Perché, visto l'acquitrino nel quale le due contendenti si sono confrontate, è meglio tralasciare l'aspetto tecnico anche se gli uomini più tecnici come Bracaletti e Arma (e per certi versi Troiani, assieme alla perla di Mensah) hanno fatto la differenza. Nel successo che ha riscaldato a ragione gli eroici supporter che hanno sopportato due ore di pioggia a dirotto e di freddo si è vista una Triestina capace di rimontare due volte (mai era stata in svantaggio nelle due vittorie fuori casa antecedenti) e di affondare quando gli avversari si sono scomposti per tentare a loro volta di fare bottino pieno. E non è irrilevante che di fronte c'era la prima forza del campionato con una fisicità che su quel terreno avrebbe dovuto essere decisiva e così è stato solo nella prima parte della gara. Nella ripresa, quando il match è diventato una battaglia nel fango, l'Unione è stata più abile e scaltra prendendo anche i complimenti da molti dei presenti anche di fede neroverde. Mensah ha sprigionato tutta la sua forza, Troiani il dinamismo e la spinta, Bracaletti la classe. Insomma tante armi sulle quali fare leva per ottenere qualche risultato migliore anche al Rocco. A cominciare da domani con il Teramo.Intanto, con il Modena da ieri ufficialmente fuori dai giochi, l'Unione fa un balzo al sesto posto con Feralpi, Samb e Mestre ma soprattutto va a soli 4 punti dalla vetta condivisa tra Pordenone e Renate a 21 ed ha tre punti di vantaggio sull'undicesima cioè la fermana. L'Unione dovrà riposare domenica (quando avrebbe dovuto incontrare i canarini) ma tre squadre Bassano, Fermana e Pordenone giocheranno solo cinque delle prossime sette partite del girone d'andata. Insomma la classifica virtuale di una graduatoria già virtuale (per effetto del numero dispari) è confortante per la Triestina. Il vero elemento positivo tuttavia è la crescita di prestazioni che si traducono in una striscia di sei risultati utili consecutivi per un totale di 12 punti. Ed è davvero tanto anche se manca la ciliegina... -- Nella nuova classifica Renate e Pordenone leader Nella giornata che ha sancito il definitivo addio del Modena al campionato (sancito ieri dal giudice sportivo dopo la quarta gara disertata dai canarini), e con una classifica ancora più caotica e provvisoria visto che qualche squadra deve ancora riposare mentre ad altre sono stati tolti i punti ottenuti contro i canarini, c'è un solo dato certo e inconfutabile che arriva dall'ultima giornata: nel gruppetto di testa l'unica ad aver guadagnato sulle altre è il Renate, ormai sempre meno sorpresa e sempre più concreta realtà del girone. I brianzoli infatti conti9nuano a non perdere un colpo e, come da pronostico, hanno battuto in casa il Gubbio per 2-1 e sono stati gli unici del gruppetto di testa a ottenere la vittoria guadagnando così punti sugli altri. Tra le prime della classe, oltre al Pordenone schiantato dalla Triestina, anche la quotata Sambenedettese è rimasta a secco, avendo dovuto subire la rinascita del Vicenza: i biancorossi, trovatosi sotto nel risultato al Menti, stavolta sono risuciti a ribaltare il risultato e a dare importanti segnali di risveglio. Ma ha frenato anche il Padova, che sul difficile campo della Feralpi Salò non è andata oltre il 2-2 e si è dovuto accontentare di un pareggio. E a proposito di Feralpi Salò, da segnalare come la squadra bresciana sia già arrivata all'ottavo risultato utile consecutivo, e come il suo bomber Simone Guerra, con la rete su rigore di domenica, abbia raggiunto quota 9 rafforzando così la leadership nella classifica cannonieri. Tra le altre continua invece la crisi del Bassano, che dopo il pareggio con la Triestina è incappato in un periodo nero e in tre sconfitte consecutive: l'ultima l'ha subita domenica a Portogruaro, in casa di quel Mestre che ora proprio come la Triestina si è portato subito a ridosso delle prime. Un gruppetto del quale fa parte ora a pieno titolo anche l'Albinoleffe, che ha ottenuto una squillante vittoria per 3-0 in casa della Fermana e si conferma dunque in una striscia positiva: curiosamente, al contrario del Bassano, l'Albinoleffe dopo il pareggio con la Triestina ha infatti inanellato una serie di risultati utili. Il prossimo avversario dell'Unione invece, quel Teramo che domani pomeriggio arriva al Rocco, ha pareggiato in casa col Sudtirol per 0-0. E domani si torna tutti in campo per il turno infrasettimanale. (a.r.)LA NUOVA CLASSIFICA: Renate e Pordenone 21, Padova 20, Albinoleffe e Bassano 18, Triestina, Sambenedettese, Mestre e Feralpisalò 17, Vicenza 15, Fermana 14, Sudtirol e Teramo 13, Gubbio 11, Reggiana 9, Ravenna 7, Santarcangelo 6, Fano 5 -- Arma: «Vittoria da dimenticare...Dobbiamo pensare al Teramo» L'ex del Pordenone ha messo a segno la sua sesta rete stagionale: «Ho fatto il ciuccio per dedicare il gol a mio figlio non in spregio ai tifosi di casa. Comunque abbiamo giocato una gran partita» di Guido Roberti Aveva dichiarato con molta sincerità alla stampa giuliana e pordenonese l'intenzione di esultare in caso di "gol dell'ex", e così è stato. Un gol prontamente arrivato e una seguente mimica intrisa di gioia che alcuni sostenitori pordenonesi hanno mal interpretato. Rachid Arma ci tiene a sottolineare in primis l'assoluta innocenza del gesto, rivolto al figlioletto nato da pochi mesi e alla moglie.«Ho fatto il gesto del ciuccio, come avevo promesso in caso di gol avrei dedicato la rete a mio figlio e così ho fatto. Nessun gesto scorretto verso i tifosi del Pordenone con i quali c'è sempre stato un grande rapporto». La sesta rete in campionato di Arma (un bella conclusione mancina da rapinatore d'area) vale doppio, e ha di fatto dato il via al saccheggio dell'Unione nell'acquitrino del "Bottecchia". Quanto pesano questi tre punti nell'economia del campionato e sul morale delle due squadre?«Per noi è una vittoria molto importante contro una avversaria che vuole vincere questo campionato, e non a caso era imbattuta. Abbiamo dato tutto in partita, eravamo consapevoli che solo così avremmo potuto vincere, secondo me in quanto a livello tecnico il Pordenone ha qualcosa più di noi».L'effetto di tornare al "Bottecchia" da avversario?«Tornare è stato emozionante, l'anno scorso ho trascorso una delle mie stagioni più importanti e belle - Arma fu grande protagonista del girone B con 17 reti ndr - Ringrazio ancora la gente per l'affetto che mi ha dimostrato quando giocavo a Pordenone. Tuttavia sono contento per il gol e la vittoria. Ora non pensiamoci più, giochiamo già mercoledì con il Teramo e il nostro pensiero va a quella partita». A questo proposito, c'è ancora un tassello da aggiungere alla vostra crescita, dare seguito al colpaccio esterno con i tre punti al Rocco.«Preparare partite come quelle di Pordenone e Vicenza è facile. Non serve nemmeno trovare gli stimoli, arrivano da soli. Più difficile, purtroppo per noi, preparare partite come quella che affronteremo contro il Teramo. Ma dobbiamo dare una svolta in casa, è al Rocco che alla lunga dobbiamo costruire la nostra forza».Tornando alla partita, è stato fondamentale evitare di perdere la bussola nei due momenti di svantaggio.«La settimana precedente alla partita ci eravamo confrontati molto all'interno della squadra, solo attraverso una grande prestazione avremmo portato via punti da Pordenone; siamo stati molto bravi a non abbatterci dopo lo svantaggio immediato, uno svantaggio che nel complesso non meritavamo nella prima frazione se consideriamo le occasioni che siamo stati in grado di creare. Siamo stati altrettanto bravi a non disunirci dopo il loro gol del 2-1. Fortunatamente è arrivato subito il mio gol e poi ci è andata bene, ma ripeto il risultato è pienamente meritato, contro un avversario forte che combatterà fino in fondo per la promozione in B». -- Petrella fermo ai box, solo "ammonito" Milanese L'attaccante a causa di un guaio muscolare non può giocare contro la sua ex squadra di Antonello Rodio Nemmeno il tempo di far festa per la vittoria a Pordenone, che è già ora di tornare in campo. Domani alle 14.30 al Rocco arriva il Teramo e per questo gli alabardati ieri sono tornati subito al lavoro a Prosecco. Nella sfida di domani contro gli abruzzesi però non ci sarà proprio l'ex di turno, ovvero Mirco Petrella, che per tante stagioni ha militato proprio nel Teramo. L'attaccante alabardato, uscito nella parte iniziale del match di Pordenone, lamenta infatti un problema muscolare alla coscia destra: un primo consulto sembrerebbe escludere lesioni, ma servirà oggi un'ulteriore visita (ed eventuali esami strumentali) per capire di che entità è l'infortunio. Di certo Petrella andrà a far compagnia nella casella degli assenti a Mori, Hidalgo e Aquaro: di questi tre solo l'ultimo ha svolto almeno un lavoro a parte, ma ovviamente non sarà disponibile per domani. Tutti gli altri giocatori, invece, sono usciti abbastanza interi dalla battaglia del Bottecchia sotto il diluvio: Troiani continua a far terapia alla caviglia, Mensah per il recente problema muscolare, El Hasni e Porcari per qualche lieve acciacco, ma niente che possa mettere in dubbio la loro disponibilità per la sfida contro il Teramo. Per la quale è già stato designato l'arbitro: a dirigere la gara del Rocco sarà Nicola De Tullio di Bari. Stamane ultima rifinitura a Prosecco. PREVENDITA. È già iniziata ovviamente la prevendita dei biglietti per Triestina-Teramo di domani. I tagliandi si possono acquistare presso la sede alabardata (oggi ore 9-13 e 15-19, domani 9-12.30), al Centro di coordinamento di via Macelli (oggi 9-12 e 16-19, domani 9-12) e on line al seguente link: https://www.diyticket.it/events/Sport/719/triestina-teramo. Poi domani ai botteghini del Rocco nel prepartita. GIUDICE SPORTIVO. Per il parapiglia successo nel finale di gara di Pordenone, Mauro Milanese e il preparatore dei portieri Diego Del Piccolo, entrambi espulsi per condotta non regolamentare in campo durante la gara, hanno rimediato solamente un'ammonizione. Intanto Meduri, al suo quarto cartellino giallo, è entrato in diffida, aggiungendosi così a Porcari. Nelle file del Pordenone, Silvestro che era stato espulso per aver scagliato con violenza il pallone contro la panchina della Triestina, è stato squalificato per una giornata. -- Prandin: «Finalmente Trieste è una "grande". Fiero di questo gruppo» Il protagonista del trionfo dell'Alma a Ravenna confessa: «Abbiamo vissuto anni difficili, l'oggi è straordinario» di Lorenzo Gatto «Sei vittorie consecutive, il primo posto in classifica, l'imbattibilità. Adesso sembra tutto normale ma, lo dice uno che a Trieste ha vissuto anche gli anni difficili, in questo inizio di stagione stiamo assistendo a qualcosa di straordinario». Roberto Prandin, trascinatore dell'Alma nella vittoria di sabato scorso a Ravenna, sottolinea il magic moment che sta vivendo la Trieste del basket. ORGOGLIO «Godiamoci tutto questo, fino in fondo, con gioia, soddisfazione e orgoglio. Lo facciamo noi della squadra, spero lo facciano anche i nostri tifosi. Personalmente sono fiero di fare parte di questo gruppo. Nel corso dell'estate ho ricevuto delle offerte ma non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di andarmene. Sono troppo legato alla squadra, alla città e in generale a tutto l'ambiente. Quello che vorrei è finire il lavoro che abbiamo iniziato lo scorso anno: non so se ci riusciremo quello che è certo è che ci proveremo fino in fondo con tutte le nostre forze». RAVENNA «Vittoria importante, ottenuta su un campo difficile e contro un'avversaria che lo scorso anno ci fece male. Preferivo l'OraSì dell'altro anno, gli americani erano davvero forti e giocatori come Tambone e Sabatini erano perfettamente integrati nel sistema di gioco di Martino. Restano comunque molto forti, non era facile imporsi e l'autorità con cui l'abbiamo fatto è un bel segnale per noi che in trasferta, negli ultimi anni, qualche problema l'abbiamo avuto». MATURITÀ Dalmasson chiedeva ai suoi quaranta minuti di grande concentrazione, ha avuto dal campo le risposte che aspettava. «Siamo stati bravi a partir bene - sottolinea Bobo - ma ancor più a farci trovare pronti nei momenti della partita in cui Ravenna ha provato a riavvicinarsi. Mai un momento di calo, sempre sul pezzo pronti a rispondere colpo su colpo ai loro tentativi». IL GRUPPO Un aspetto che sublima il valore del gruppo Alma. Perchè se una squadra che ha nel quintetto giocatori come Fernandez, Cavaliero, Green, Da Ros e Cittadini trova in Prandin, Baldasso e Loschi i suoi trascinatori vuol dire che davvero Trieste può contare su una squadra formata da 10-giocatori-10. «A Trieste è sempre stato così - conferma Prandin - e il merito è senza dubbio del nostro coach che da spazio e importanza a tutti. Coesione, unità di intenti, aiuto reciproco sono spesso concetti che nello sport vengono buttati in pasto ai tifosi: in casa Alma non è così. Non c'è neppure bisogno di dirlo, basta vedere le nostre partite per capirlo». POLEMICHE Eppure, aldilà dei meriti di una Trieste che al Pala De Andrè ha dominato per quaranta minuti, coach Martino ha trovato il modo di lamentarsi del metro arbitrale. «Fa parte del gioco, ognumo tira l'acqua al suo mulino per cui direi che non dobbiamo stupircene più di tanto. Piuttosto mi fa sorridere l'idea di essere considerata una grande perchè per anni siamo stati noi la compagine che inseguiva le corazzate. Anche questo è il segno che le cose sono cambiate». TREVISO «Non mi fido di loro, è vero che stanno facendo fatica ma è anche vero che sono una buonissima squadra e la vittoria di domenica a Mantova lo dimostra ampiamente. Dobbiamo sapere cosa ci aspetta domenica prossima, dobbiamo mettere sul parquet la stessa determinazione che abbiamo mostrato nelle ultime due partite. La spinta dei nostri tifosi, se è vero che si preannuncia un altro tutto esaurito, farà la differenza come sempre». -- Udine in crescita, solo spine a Roseto Imbrò trascina la De'Longhi a Mantova. Fortitudo: parla Comuzzo TOP: Gsa Udine. Quarta vittoria di fila (agevolati da un buon calendario), quinto posto e una straripante affermazione contro Ferrara. La Gsa dopo la strigliata post Mantova (seconda giornata) ha trovato gli equilibri, con un Diop in più. FLOP: Sharks Roseto. 0 punti ma soprattutto un encefalogramma piatto. Le statistiche sono impietose e parlano di una realtà fragile ma anche qualitativamente inadeguata. O corre ai ripari o Roseto rischia di retrocedere prima del tempo. CURIOSITÀ: Le mancate dichiarazioni alla vigilia del match della Fortitudo Bologna in quel di Trieste non sono una eccezione. Boniciolli ha deciso di delegare Comuzzo alle disamine pregara, riservandosi poi di commentare o meno il post partita. LA STATISTICA: Ha giocato solo tre partite ma Michele Antonutti sembra più una macchina che ad un giocatore di basket: 7/9 da tre punti il 78%, 13 su 13 ai tiri liberi per il 100%. Disumano. QUINTETTO Matteo Imbrò (Treviso): quando Mantova sembra prendere il sopravvento sulle ali dell'Usa Brownridge, ecco che l'ex virtussino Imbrò segna 3 delle cinque triple che scavano un solco incolmabile nell'ultimo quarto; i 23 punti sono a corollario di una grande prestazione. Roberto Prandin (Trieste): serata da ricordare per "Bobo" a Ravenna: 16 punti, due errori soli dal campo e una decisività mostruosa. Dalle sue mani sono scoccati i tiri che hanno falciato le gambe a Giachetti e soci. Jeremiah Wilson (Imola): quantità e qualità per la vittoria di misura di Imola a Brescia: 18 punti, 6 falli subiti, 13 rimbalzi, 2 stoppate date e 3 assist per un fantastico 31 di valutazione. Ousmane Diop (Udine): finalmente la partita della consacrazione di un giovane che farà strada. L'ala ha confeziona 21 punti, con due triple e tre soli errori dal campo, 4 rimbalzi e 3 assist. Andrea Quarisa (Jesi): 18 punti in 25', 9 rimbalzi e 26 di valutazione, la partita della vita per il 25enne in una Jesi sempre più sorprendente. -- Principe, secondo posto capolavoro Oveglia: «Il segreto? Mai mollare» Pallamano: a due giornate dal termine del girone d'andata ci sono solo i triestini dietro Bolzano Da squadra condannata a soffrire a rivelazione del torneo: il tecnico spiega la metamorfosi di Lorenzo Gatto Cinque vittorie, un pareggio e una sconfitta, undici punti conquistati sui quattordici disponibili per un secondo posto inatteso alle spalle dei campioni d'Italia del Bolzano. A due giornate dal termine del girone d'andata, la Principe si gode i frutti di un lavoro che ha saputo superare le mille difficoltà di una stagione pazzesca.Partito Radojkovic, passato al Merano, preso atto della rinuncia di Anici e Michele Oveglia che per motivi diversi hanno lasciato la pallamano e perso anche Dovgan, l'unico mancino della squadra che ha trovato lavoro e non riesce ad allenarsi per problemi di orari, Trieste sembrava destinata a una stagione di sofferenza. Giorgio Oveglia, invece, ha saputo compattare l'ambiente trovando nel carattere dei suoi giocatori la molla per spingere la sua Principe a una sorta di piccolo miracolo sportivo. «Di miracolo possiamo parlare - sottolinea il tecnico triestino - anche perchè questi risultati si incastonano in un girone decisamente competitivo. Ci sono squadre che hanno investito tanto nella speranza di conquistare un posto nella serie A unica del prossimo anno e invece, dietro a un Bolzano che sta facendo e farà un campionato a parte, siamo davanti a tutti».Difficile spiegare le ragioni di una classifica che tiene Trieste a stretto contatto con la vetta. Visintin fuori ruolo, costretto dalle necessità a passare da ala a centrale, Carpanese destro di mano obbligato dal forfait di Dovgan a giostrare da ala destra, una formazione ridotta ai minimi termini con pochissimi cambi e rotazioni praticamente azzerate. Eppure...«Eppure siamo bravi a non mollare mai - continua Oveglia - Assomigliamo a quei carri armati che vanno avanti, non si fermano e superano gli ostacoli». Il salto di qualità, Trieste l'ha fatto in trasferta dove, finora, ha vinto quattro partite su quattro.Adesso un finale di stagione in salita con il match casalingo di sabato prossimo contro la corazzata Bolzano prima della trasferta in casa del Merano. Servirà ancora un piccolo salto di qualità da parte della squadra. «Dovremo essere bravi a confermarci su questi livelli - conclude Oveglia - Se c'è qualcuno che può dare di più? Mi aspetto moltissimo dai nostri due pivot. Sia Pernic sia Di Nardo, nel girone di ritorno, possono e devono dare di più».Risultati della settima giornata: Alperia Merano- Pressano 24-30, Forst Bressanone-Eppan 27-22, Bolzano-Cassano Magnago 25-21, Metallsider Mezzocorona-Principe Trieste 17-19, Molteno-Malo 30-24. Classifica: Bolzano 12, Principe Trieste 11, Cassano Magnago e Pressano 9, Forst Bressanone e Alperia Merano 7, Eppan 6, Malo 4, Molteno 2, Metallsider Mezzocorona 1. Bolzano e Eppan una gara in meno (recupero il 22 novembre). -- La Pallanuoto Trieste va a prendere lezioni dal Mladost Zagabria di Riccardo Tosques Il modo migliore per dimenticare la sconfitta di Siracusa? Un doppio allenamento con il Mladost Zagabria, secondo in classifica nella A1 della Regionalna Liga, ovvero il competitivo massimo campionato balcanico. Reduce dall'amaro ko (8-6) incassato nella terza giornata della serie A1 maschile sul campo dell'Ortigia Siracusa dell'ex Stefano Piccardo la Pallanuoto Trieste ha già messo nel mirino il delicato match casalingo di sabato prossimo con la Canottieri Napoli. Intanto, però, l'allenatore alabardato Miroslav Krstovic prova ad analizzare una partita che la Pallanuoto Trieste, almeno per tre tempi, sembrava poter controllare con una certa agilità. Avanti di un gol alla fine del terzo periodo, e con i siciliani in evidente affanno, un black-out sotto il piano del gioco ha compromesso il risultato. «Abbiamo capito un'altra cosa importante sabato a Siracusa - spiega il tecnico belgradese - ovvero che non dobbiamo lasciare gol gratis agli avversari. Almeno due reti le abbiamo regalate noi, penso al gol da boa di Napolitano e l'entrata di Giacoppo per il 6-6. Alla fine sono gol che sul risultato finale hanno pesato tantissimo. E' chiaro, ci manca ancora la giusta esperienza per reggere la pressione di campioni affermati, però dobbiamo crescere in fretta da questo punto di vista. E poi ripeto di nuovo, non voglio più vedere i miei giocatori che perdono tempo a protestare con l'arbitro invece di giocare». Dimenticata, più o meno, la sfida in terra siciliana, che al pari di quella con Catania poteva senza dubbio fruttare qualche punto in più in classifica alla squadra sponsorizzata Samer & Co. Shipping, l'obiettivo adesso è quello di preparare al meglio la doppia sfida con le due compagini partenopee. Ovvero Canottieri Napoli sabato 11 novembre alla "Bianchi" e Posillipo mercoledì 22 novembre nel primo turno infrasettimanale della stagione. Proprio per questo oggi i ragazzi alabardati saranno ospiti a Zagabria dell'Havk Mladost, forte squadra croata che può schierare giocatori di alto livello come Zovic, Paskvalin, Bukic e Radu. «Affrontare una squadra di spessore come il Mladost - continua Krstovic - per noi è fondamentale per preparare bene la partita con la Canottieri. Così ci abituiamo a giocare contro atleti di peso, bravi tecnicamente e tatticamente, impariamo a controllarli e a gestire le situazioni di difficoltà. Sono convinto che ci manca poco per arrivare al salto di qualità, bisogna restare sempre concentrati, dentro la partita come dico spesso ai miei ragazzi. La squadra è unita, dobbiamo soltanto continuare così e credere nei nostri mezzi». Quote
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.