SandroWeb Posted May 31, 2018 Report Posted May 31, 2018 LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI GIOVEDI' 31 MAGGIO 2018 Da Il Piccolo di Trieste Tre pullman di tifosi per l'assalto al PalaVerde Molte anche le auto private in marcia: saranno oltre duecento i fan al seguito del quintetto di Dalmasson di Lorenzo Gatto L'organizzazione per la trasferta a Treviso è partita martedì sera, immediatamente dopo gara2. Trieste, forte del 2-0 conquistato nella serie, affronta le prossime sfide con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere. Ha tre match point sulla racchetta, può dare l'assalto alla finale sapendo di avere le spalle coperte. L'eventuale bella, mercoledì 6 giugno all'Alma Arena, ha già saputo metterla in cassaforte. Qui Trieste Il faro, in questo momento, si chiama Green. Non basterà, però, il solo Javonte soprattutto pensando al fatto che la De' Longhi, davanti al pubblico del palaVerde, sarà un'altra squadra. Martedì la scelta di Pillastrini è stata chiara. Fermare Bowers e Da Ros lasciando più spazio agli esterni biancorossi. Ne ha approfittato, ad esempio, Loschi, bravo a punire la difesa avversaria con preziose conclusioni dalla distanza. Per l'Alma la capacità di trovare punti dalla panchina diventa una chiave importante per essere competitiva. Qui Treviso L'obiettivo della De' Longhi è definito. Un passo alla volta per cercare di tornare a Trieste e giocarsi la qualificazione nella decisiva gara di spareggio. Come dichiarato da Fantinelli, play biancoblù e punto di riferimento della formazione trevigiana. «Dovremo essere capaci di limitare gli errori fatti a Trieste e ritrovare il nostro gioco. Contiamo, per questo, sull'apporto del nostro pubblico». Trasferta Tre pullman, diverse autovetture al seguito, saranno oltre duecento i supporters triestini che seguiranno la squadra al PalaVerde. Una parte della curva Nord incastrata in un settore ospiti che, non solo a Treviso a dire il vero, appare ogni anno sempre più piccolo e inadatto a contenere il tifo e la passione della gente giuliana. Replay la Lega Nazionale Pallacanestro comunica che, visto il livello tecnico del torneo di Serie A2, gli investimenti delle società che saranno coinvolti nella serie di finale e il numeroso pubblico al seguito in occasione della finale dei play-off di Serie A2, sarà applicata la tecnologia dell'Instant Replay. Come nella scorsa stagione, la LNP ha avanzato richiesta al settore agonistico federale l'autorizzazione, in collaborazione con il Comitato Italiano Arbitri ritenendolo uno strumento di supporto e preziosa collaborazione per la componente arbitrale chiamata a dirigere le gare che si disputeranno tra il 10 (gara1) e il 21 giugno (eventuale gara5). -- Il fattore "J" sta esaltando Trieste Javonte Green fino a questo momento decisivo: tutti i numeri lo confermano. E in più aggiunge un cuore ormai biancorosso di Raffaele Baldini Fattore "J" come Javonte Green, l'uomo che con prestazioni monstre ha messo in scacco la De' Longhi Treviso, almeno per quello che concerne i primi due capitoli della serie di semifinale. I numeri sono abbacinanti: 62 punti segnati, 18/22 al tiro da due punti (81.8%), 6/10 da tre punti (60%), 8/11 ai tiri liberi (72.7%). Non bastasse, aggiunge alla sua produzione 19 rimbalzi (9.5 di media), 14 falli subiti (7 di media) e un clamoroso 87 di valutazione globale (48% della squadra). Quanto incide il rendimento di Javonte Green nell'economia di squadra? Per gli amanti della statistica è presto detto: l'americano vale il 41% del fatturato offensivo dell'Alma Trieste (a livello di segnature). Per chi invece ama guardare da tutte le sfaccettature le prestazioni come fossero un quadro cubista, sono tanti fattori in più a determinare un'incidenza palese. Forza mentale Lontani i tempi in cui il ragazzone da Petersburg giocava a nascondino durante i 40 minuti; appariva e scompariva con una facilità disarmante, spegneva la luce nei momenti caldi cadendo in superficialità giovanili (vedi due tentativi di schiacciata con Udine). Ora è un giocatore maturo, serenamente proteso ad aspettare che la partita venga a sé, scatenando la furia quando la squadra chiede aiuto. Prima quindi di un dominio fisico/atletico, Javonte Green ha aggiunto al proprio bagaglio il controllo della testa. Maturità Anche questo aspetto è cresciuto con l'incedere della stagione sportiva. Green ha capito che non può permettersi di essere morbido nell'approccio cestistico, né discontinuo. Magari con il corroborante quarto d'ora dell'intervallo, ha sempre restituito versioni nei secondi venti minuti di matura consapevolezza nei mezzi e nella lettura delle situazioni: il tiro da tre punti è sempre venuto a corollario di un continuo attacco del ferro, la linea del tiro libero è diventata l' "amante" perfetta che può soddisfare come e quando vuole. Calate anche le distraenti proteste con la terna arbitrale si è mantenuto concentrato. Strapotere fisico Su questo aspetto non c'è tanto da discutere, e lo stesso coach Dalmasson ne conviene. Finalmente Javonte è sfruttato da venticinquenne nel pieno delle energie (30.5 minuti a partita), in grado anche da stanco di essere una spanna sopra gli avversari. Le giocate infatti più atletiche (quelle sopra il ferro, ndr) sono venute negli ultimi minuti delle sfide, sia in termini di schiacciate che a rimbalzo o nelle stoppate. E la De' Longhi Treviso non ha un giocatore che possa neanche pensare di fermarlo da questo punto di vista. Appartenenza Che fosse un bravo ragazzo lo si sapeva, che avesse rinunciato ad inizio anno a più soldi per restare a Trieste anche, tutto confermato dall'ennesima prova d'amore verso una piazza che comunque l'ha abbracciato calorosamente. Anche a stagione in corso c'è stata un'offerta allettante dall'estero per l'ala americana, ma Green ha preferito declinare per una questione di... "complete the mission". -- Bologna spreca troppo e Casale si porta sul 2-0 Ancora una partita tirata e un'altra sconfitta per la squadra di Pozzecco. Sabato la gara 3 Ancora nel finale, ancora grazie alla maggior freddezza nei secondi decisivi, la Novi Più supera Bologna 82-79 e si porta 2-0 nella serie. Casale Monferrato festeggia, la Fortitudo recita il mea culpa per non aver sfruttato le tante occasioni di un match ricco di colpi di scena. Fortitudo carica a molla in un inizio di partita nel quale Cinciarini e Rosselli fanno il brutto e il cattivo tempo. Sanders prova a opporsi alla ottima partenza degli uomini del Poz ma è Bologna a menare le danze in un primo quarto che si chiude 22-14 per gli ospiti. Cambia totalmente la partita nel secondo quarto. Severini indica la strada, Tomassini e Blizzard la percorrono guidando la Novi Più prima alla rimonta e poi al sorpasso. Il parziale del secondo quarto, siglato allo scadere da un canestro di Blizzard, dice 24-11 per Casale che rientra negli spogliatoi avanti 38-33. Nella ripresa la Novi Più tocca il massimo vantaggio a 4' dalla fine sul 75-65 ma non fa i conti con l'orgoglio fortitudino. Le bombe di Italiano riportano Bologna in parità sul 78-78 poi Blizzard indovina la tripla decisiva e Cinciarini, sulla sirena, sbaglia quella del possibile supplementare. (lo.ga.) -- Unione, avviata l'operazione "Ferrini" Il progetto per due strutture finanziato dalla società è stato inoltrato al Comune. Ma nell'immediato serve il prato del Grezar di Ciro Esposito È da almeno vent'anni che la Triestina ha la necessità di avere a disposizione almeno un campo cittadino per allenarsi e per far crescere il suo vivaio. Perché nessuna società può farne a meno. A Trieste c'è poi il fattore climatico non trascurabile. Da dicembre a febbraio le sedute quotidiane sui rettangoli carsici presentano problematiche che influiscono sul rendimento e sugli infortuni degli atleti. Il problema c'era ai tempi di Berti, per poi passare a Fantinel e da due anni è stato sollevato dalla coppia Milanese-Biasin. Quest'ultima però è disponibile a mettere sin da dubito mano al portafoglio per risolvere, almeno parzialmente (ci sono quasi 20 squadre della filiera da sistemare), la spinosa questione. Ci sono due strutture che possono fare al caso. Il Ferrini a Chiarbola e il Grezar rinnovato per le esigenze dell'altletica. PONZIANA Finalmente l'iter per metter mano alla struttura da quattro anni in stato di abbandono ha cominciato a muovere qualche passo significativo. Il glorioso campo che ha funzionato dal '96 al 2014 (anno di fallimento del Ponziana) è in stato di degrado e con frequenti incursioni notturne che hanno devastato le strutture. La Triestina e il Chiarbola hanno presentato (deadline il 16 aprile scorso) la manifestazione di interesse richiesta dal Comune. L'Unione in questi mesi si è interfacciata più volte con l'assessore Giorgio Rossi sottoponendo all'attenzione dell'amministrazione comunale un progetto che coinvolge l'area di Ponziana. Nel lavoro commissionato dalla società alabardata all'architetto Tazio Di Pretoro (Metroarea associati) la struttura si articola in un campo a undici (il Ferrini), in uno a sette (per i più piccoli e per il calcio amatoriale) entrambi in sintetico, in una palazzina-bar per attività ricreative. Lo studio prevede anche il rifacimento completo dell'area spogliatoi che, nella seconda parte della ristrutturazione, sarà ampliati con un secondo piano da adibire a palestra. «Stiamo lavorando per il progetto esecutivo e sul project financing - spiega l'architetto - . Ci siamo confrontati con l'assessore e i funzionari comunali che hanno dimostrato grande disponibilità». La struttura rinata e "ripulita" (e Milanese ci tiene) diventerà un punto di riferimento per la comunità di uno dei quartieri più popolosi della città. Il restyling è a carico della Triestina, il Comune se l'operazione andrà avanti assegnerà l'area in concessione pluriennale. Le risorse, a carico del privato, da destinare alla realizzazione del progetto sono 900 mila euro (che salgono a circa un milione e 100 per il completamento). Se tutto dovesse filare liscio comunque la nuova struttura non potrebbe essere disponibile prima di un anno IL GREZAR E allora in tempi brevi sarebbe opportuno attivare l'opzione Grezar. La struttura è ideale per ospitare qualche allenamento settimanale della prima squadra e magari qualche partita della Berretti. Non solo ma nel 2019 ci sono anche gli Europei under 21 e le squadre che giocheranno a Trieste hanno necessità di campi di allenamento. Sul piano strutturale il manto erboso è disastrato ma la Triestina sarebbe disposta a rimetterlo in sesto. La Fidal, che ha in mano la struttura, dovrebbe garantire una certa elasticità e soprattutto impegnarsi a non mettere a rischio il manto erboso (evitando le discipline dei lanci). Il Comune, per bocca dell'assessore Rossi, ha sempre espresso ampia disponibilità. Con un gentlemen agreement a tre in qualche mese l'Unione (e la città) potrebbero avere un campo a disposizione . Quel che è certo è che la Triestina deve risolvere questo problema. E la città non può far finta di niente. Altrimenti al ritorno dal ritiro di Piancavallo la squadra dovrà accasarsi altrove. Magari in Slovenia. E non sarebbe nè bello nell'anno del Centenario, nè cortese nei confronti degli sforzi di Milanese e Biasin. -- I giocatori alabardati all'Itis tra anziani e bimbi Iniziativa sociale che ha coinvolto squadra e dirigenza ieri in via Pascoli nell'istituto che compie 200 anni di Antonello Rodio Tre generazioni tutte assieme, a divertirsi con i giochi di una volta, nel giardino interno dell'Itis, l'Azienda pubblica di servizi alla persona di via Pascoli: i residenti anziani dell'istituto, i bambini delle elementari dell'istituto comprensivo Bergamas e i calciatori alabardati, impegnati nell'iniziativa sociale che aveva annunciato Mauro Milanese per chiudere la loro stagione. È questa l'istantanea più bella e suggestiva del gemellaggio celebrato ieri mattina tra Triestina Calcio e Itis, in occasione dei rispettivi anniversari della nascita: 200 anni per l'istituto e 100 anni per l'Unione. Milanese continua così la sua opera di portare la società alabardata (intesa a 360 gradi, visto che erano presenti anche i tifosi con rappresentanti di Centro coordinamento e Curva Furlan) nel tessuto sociale della città. L'Itis, da parte sua, ha dimostrato di essere una realtà aperta alla città, capace di interagire con le sue espressioni più dinamiche, «per vincere gli stereotipi», come detto dal presidente dell'istituto Aldo Pahor, per sottolineare «il concetto di comunità e di senso etico», come ha affermato il direttore Fabio Bonetta, «quasi la rottura di un tabù», come ribadito dalla vicepresidente Pamela Rabaccio. Insomma un esperimento di grande successo che ha unito bambini, anziani e calciatori, che si sono dimostrati sensibili e parte attiva dell'iniziativa. Milanese ha ricordato la funzione sociale che deve anche avere la società alabardata: «La Triestina non è una cosa a parte dalla città. L'integrazione con le realtà cittadine deve essere continuo, quindi ci sembrava doveroso il gemellaggio con una realtà come l'Itis che vanta 200 anni di storia e che si è sempre migliorata nel tempo». L'amministratore unico alabardato ha assicurato che le collaborazioni con l'Itis proseguiranno. Una delegazione sarà presente alla premiazione del torneo del Fani Olimpia di fine agosto, ma l'istituto sarà invitato anche a una delle serate di beneficenza previste nell'ambito della mostra che si terrà al Salone degli Incanti. Tra l'altro, a proposito di centenario, Milanese pensa ad altre iniziative, come portare in futuro la Nazionale nel Rocco rinnovato, o portare le 4 Coppe del Mondo al Salone degli Incanti. Curiosità, ieri Milanese è rimasto anche colpito dal campetto di via Pascoli: «Davvero una bella struttura, chissà che non possiamo farci anche qualche allenamento, sia per rinsaldare il rapporto con l'istituto, sia perché voglio altre giornate come questa». Da parte sua, per celebrare i suoi 200 anni , l'Itis ha una marea di iniziative in programma, fra cui concorsi fotografici, mostre, spettacoli, balli in costume, mercatini, tornei di calcio, feste, spettacoli teatrali e altro ancora. Al termine, Milanese ha posto la sua firma sul librone dell'Itis, sulle cui pagine c'è anche quella di Nereo Rocco: già, perché l'ultima volta che la Triestina aveva fatto visita all'istituto, era nel 1947, con la squadra in serie A. Quote
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