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xe notizia de ieri sera: el messina zoghera nella massima serie...accolto il ricorso del presidente franza dal tribunal...C1ao, C1ao NAPOLI!!!!(SPERIAMO!!!!) :linguaccia::linguaccia::linguaccia:

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Ah cos che fa la mafia...

Non capisco perchè quando si parla del Sud si cita sempre la mafia.

REPUBBLICA ITALIANA

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

PER IL LAZIO

ROMA

SEZIONE TERZA TER

Registro Ordinanze:/

Registro Generale: 7148/2005

nelle persone dei Signori:

STEFANO BACCARINI Presidente

SILVESTRO MARIA RUSSO Cons.

GIULIA FERRARI Primo Ref. , relatore

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

nella Camera di Consiglio del 02 Agosto 2005

Visto il ricorso 7148/2005 proposto da:

SOC FC MESSINA PELORO SRL

rappresentata e difesa da:

BRIGUGLIO CARMELO

SCOCA AVV. FRANCO GAETANO

GIANNOTTA AVV. MARIO

con domicilio eletto in ROMA

VIA G. PAISIELLO, 55

presso

SCOCA AVV. FRANCO GAETANO

contro

FEDERAZIONE ITALIANA GIOCO CALCIO

rappresentato e difeso da:

GALLAVOTTI AVV. MARIO

MEDUGNO AVV. LUIGI

con domicilio eletto in ROMA

VIA PO, 9

presso

GALLAVOTTI AVV. MARIO

CONI

rappresentato e difeso da:

ANGELETTI AVV. ALBERTO

con domicilio eletto in ROMA

VIA G PISANELLI, 2

presso la sua sede

CONI - CAMERA DI CONCILIAZIONE DI ARBITRATO PER LO SPORT

LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI DELLA FIGC

e nei confronti di

SOC BOLOGNA FOOTBALL CLUB 1909 SPA

rappresentato e difeso da:

CLARIZIA AVV. ANGELO

FANTINI AVV ALBERTO

PUOTI AVV. GIOVANNI

TONUCCI AVV. MARIO

con domicilio eletto in ROMA

VIA PRINCIPESSA CLOTILDE, 7

presso

TONUCCI AVV. MARIO

e nei confronti di

SOC. NAPOLI SOCCER SPA

rappresentato e difeso da:

SANTORI MAURIZIO

MINERVINI AVV PAOLO

CHIACCHIO AVV. EDOARDO

VINTI & ASSOCIATI STUDIO LEGALE

con domicilio eletto in ROMA

VIA EMILIA, 88

presso

VINTI AVV. STEFANO

e con l'intervento ad adiuvandum di

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA

rappresentato e difeso da:

TIGANO ALDO

TOMMASINI AVV. RAFFAELE

MARCHETTI ALBERTO

con domicilio eletto in ROMA

VIA TACITO, N.90

presso

MARCHETTI ALBERTO

e con l'intervento ad adiuvandum di

COMUNE DI MESSINA

rappresentato e difeso da:

TIGANO ALDO

TOMMASINI AVV. RAFFAELE

MARCHETTI ALBERTO

con domicilio eletto in ROMA

VIA TACITO, N.90

presso

MARCHETTI ALBERTO

e con l'intervento ad adiuvandum di

REGIONE SICILIA

rappresentato e difeso da:

PITRUZZELLA AVV GIOVANNI

con domicilio eletto in ROMA

VIA MARGHERA, 36

presso REGIONE SICILIANA UFFICIO LEGALE

e con l'intervento ad adiuvandum di

ASSESSORATO REGIONALE DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

rappresentato e difeso da:

PITRUZZELLA AVV GIOVANNI

con domicilio eletto in ROMA

VIA MARGHERA, 36

presso REGIONE SICILIANA UFFICIO LEGALE

e con l'intervento ad adiuvandum di

MARTORANA ANTONINO

rappresentato e difeso da:

INGRASSIA AVV. MARCELLO

D'ANGELO AVV. MAURILIO

con domicilio eletto in ROMA

VIA GIACOMO GIRI, 3

presso

D'ANGELO AVV. MAURILIO

per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione,

1) della delibera del Consiglio Federale della FIGC assunta in data 15 luglio 2005

con Comunicato Ufficiale n. 9/A pubblicato in pari data, con il quale il Consiglio

Federale della FIGC, conformandosi al parere sfavorevole della Co.A.Vi.Soc.C. del

14 luglio 2005, ha respinto il ricorso presentato dalla società F.C. Messina Peloro srl

avverso la precedente comunicazione della Co.Vi.So.C. dell'8 luglio 2005 con la

quale è stato comunicato il parere reso nella seduta del 7 luglio 2005, e

conseguentemente ha deliberato la non ammissione della società ricorrente al

Campionato di serie A stagione sportiva 2005/2006;

2) del relativo parere negativo della Co.Vi.So.C. del 7 luglio 2005 e della nota di

comunicazione della stessa Co.Vi.So.C. prot. n. 4653.04/GC dell'8 luglio 2005;

3) del relativo parere negativo della Co.A.Vi.Soc.C. del 14 luglio 2005;

4) ove occorra e per quanto d'interesse del Comunicato Ufficiale 189-A del 15 marzo

2005 della FIGC con particolare riferimento al paragrafo I/B/7 ed al paragrafo IV)

ricorsi e di ogni altra parte di tale Comunicato Ufficiale lesiva degli interessi e diritti

della ricorrente;

5) del dispositivo del lodo arbitrale emesso dalla Camera di Conciliazione e Arbitrato

per lo Sport del CONI in data 26 luglio 2005, prot. n. 1095, e comunicato in pari

data, con nota prot. 1095/LS, con il quale sono state rigettate le domande avanzate

dal FC Messina Peloro srl con l'istanza di arbitrato ex art. 1 lett. B) del

"Regolamento particolare" anno 2005 per le iscrizioni ai campionati nazionali di

calcio professionistico, avanzata in data 18 luglio 2005 e del conseguente lodo

arbitrale;

6) del provvedimento della Camera di Conciliazione ed Arbitrato per lo Sport presso

il CONI con il quale è stato ammesso l'intervento del Bologna Football Club 1909

spa nella predetta istanza di arbitrato avanzata dal FC Messina Peloro srl;

7) di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto, connesso e/o comunque

conseguenziale;

nonchè di ogni altro atto indicato nell'epigrafe del ricorso.

Visti gli atti e i documenti depositati con il ricorso;

Vista la domanda di sospensione della esecuzione del provvedimento impugnato,

presentata in via incidentale dal ricorrente;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di:

ASSESSORATO REGIONALE DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

COMUNE DI MESSINA

CONI

FEDERAZIONE ITALIANA GIOCO CALCIO

MARTORANA ANTONINO

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA

REGIONE SICILIA

SOC BOLOGNA FOOTBALL CLUB 1909 SPA

SOC. NAPOLI SOCCER SPA

Udito il relatore Primo Ref. GIULIA FERRARI e uditi altresì per le parti gli avvocati

come da verbale di udienza.

Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della Legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e l'art. 36 del R.D.

17 agosto 1907, n. 642;

Ritenuto che il ricorso incidentale proposto dalla soc. Bologna Football Club 1909,

nella parte volto a denunciare vizi della transazione, è inammissibile per difetto di

giurisdizione del giudice adito;

Ritenuto, ad una sommaria delibazione propria della fase cautelare, che lo stesso

ricorso incidentale proposto dalla soc. Bologna Football Club 1909, nella parte volta

a contestare il mancato rispetto da parte della Co.A.Vi.So.C., del termine del 30

giugno 2005, non pare assistito da sufficienti elementi di fumus boni juris atteso che

detto termine ha una valenza relativamente perentoria nel senso che deve essere

interpretato alla stregua del principio di proporzionalità e di imputabilità del mancato

rispetto alla parte onerata, e ciò in conformità all'indirizzo giurisprudenziale

prevalente (Cons. Stato, VI Sez., 9 luglio 2004 n. 5025);

Ritenuto che, nella specie, la F.C. Messima Peloro aveva chiesto la transazione sin

dal novembre 2004;

Visto il ricorso principale nella parte volto a censurare la scelta, da parte della

Co.A.Vi.So.C., del nuovo termine finale di presentazione dell'atto transattivo, dopo

aver ritenuto - per dichiarate ragioni di giustizia sostanziale - di poter prescindere da

quello fissato dal Consiglio Federale con il C.U. n. 189/A per il deposito dei

documenti attinenti alla posizione debitoria nei confronti dell'Erario;

Ritenuta assistita da sufficiente fumus boni juris la censura dedotta dalla ricorrente

principale contro il parere reso in parte qua dalla Commissione, atteso che non è

esatto che l'unica data certa, da assumere in sostituzione di quella fissata dal cit. C.U.

e ripudiata, sarebbe quella prevista per la presentazione del reclamo avverso il parere

reso dalla Co.Vi.So.C., tesi condivisibile solo ove la Co.A.Vi.So.C. fosse chiamata a

svolgere una funzione giurisdizionale nel rispetto del contraddittorio e della par

condicio delle parti in causa, ma che diventa priva di pregio ove si consideri che

l'organo in questione è investito di una funzione meramente consultiva e, in misura

ridotta, anche istruttoria, ed è chiamata a pronunciare sulla base degli elementi di

conoscenza di cui dispone;

Ritenuto infatti non ragionevole che l'organo in questione, pur essendo in possesso,

al momento del suo insediamento, di un documento al quale riconosce rilievo

assorbente ed esaustivo del parere che è chiamato a rendere, possa rifiutarsi di

prenderlo in esame e di valutarlo solo perché depositato dopo la data che

contestualmente (id est al momento della decisione che assumeva) ha ritenuto di

essere legittimato a fissare;

Considerato, in altri termini, che la declaratoria di irricevibilità del documento

comprovante l'intervenuta transazione consegue non ad un riscontrato ritardo rispetto

ad una data prefissata, che la ricorrente avrebbe dovuto assumere come regola del

suo operare, ma al mancato rispetto della data che la Commissione per la prima volta

fissava nel momento in cui dichiarava di non sentirsi vincolata da quella prefissata

dal Consiglio Federale e prendeva posizione sulla tempestività dell'avvenuto

deposito dell'atto transattivo.

Ritenuto infatti conforme a regole di ragionevolezza che, in conseguenza del modus

procedendi prescelto, la Commissione fosse tenuta a considerare elemento di

conoscenza, utile al fine del parere che era chiamata ad esprimere, ogni documento di

cui poteva disporre al momento in cui si riuniva per iniziare i lavori, e ciò anche al

fine di assicurare coerenza fra la determinazione da prendere e la premessa da cui

era partita nel rifiutare il termine perentorio prefissato dal Consiglio Federale, e cioè

la difficoltà per il privato istante di influire sulla tempistica degli uffici tributari.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Sezione Terza

Accoglie la suindicata domanda incidentale di sospensione.

La presente ordinanza sarà eseguita dalla Amministrazione ed è depositata

presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

ROMA , li 02 Agosto 2005

Il Presidente: Stefano BACCARINI __________________

Il Relatore: Giulia FERRARI __________________

Probabilmente se non veniva accolto il ricorso del Messina " giustizia era fatta".

O vogliamo essere come "qualcuno" che crede nella giustizia solo quando va a suo favore.

Ancora non si riesce o non si vuole capire che persone perbene ci sono a Messina come a Trieste o da altre parti e lo stesso vale per i "mafiosi".

Sono di Messina e naturalmente sono felice per le sorti della squadra della mia città,da oltre 25 anni vivo e lavoro a Trieste e tifo anche per l'Unione che considero come la mia squadra.

A questo punto non so quanti di voi tiferebbero per un'altra squadra che non sia l'Unione se si trasferissero al sud.

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Borino non voglio risultare scontroso ne altro... ma come mai vengono sempre accettati i ricorsi tipo Napoli, Messina & c. mentre, ad esempio, Fiorentina, Genoa, Triestina hanno sempre dovuto pagare?

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Borino xe troppe coincidenze che favorisi la mia tesi...me dispiasi se offendo ma xe cusì, podesimo parlar x ore ma la mia idea xe quella e resta tale

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Borino xe troppe coincidenze che favorisi la mia tesi...me dispiasi se offendo ma xe cusì, podesimo parlar x ore ma la mia idea xe quella e resta tale

...e non sarò certo io a fartela cambiare,ognuno è libero di vedere e credere e sentire solo quello che gli fa più comodo.

Ecco dove sta la "mafia dei colletti bianchi" che non spara ma che fa altrettanto danni

Montezemolo si muove per salvare la squadra della sua città e cerca alleanze con Casini, Fini e Cofferati. Gazzoni dà una mano di FOSCA BINCHER

OCCHI puntati sul Consiglio di Stato del prossimo 8 agosto. Perché ancora una volta il campionato di calcio italiano, il caos del calendario della serie A, della serie B e dei campionati minori è diventato un affare politico-industriale-finanziario di rilevanza assoluta. Il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha riconosciuto il diritto del Messina di restare in serie A, dove sul campo aveva conquistato il settimo posto in classifica, sta muovendo legioni di interessi e soprattutto di interessati. Al centro dei quali c’è soprattutto una squadra, il Bologna, che in serie B è precipitata per demeriti sportivi: semplicemente non facendo sul campo i punti necessari per restare a competere con Milan, Inter e Juventus anche l’anno prossimo. Che in tribunale il presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, cerchi di trovare quei tre punti che sul terreno di gioco erano sfuggiti, non è innaturale. Ma non è solo lui a muoversi in queste ore con quello che già sembra un diktat: «Il Bologna si deve salvare», e a mare chi come il Messina in A c’è restato per meriti sportivi o come il Torino in A ci è arrivato faticando e vincendo partita dopo partita. Perché da giorni a Roma si intessono trame, si cercano contatti, qualcuno teme anche pressioni, con i consiglieri di Stato che dovranno prendere la decisione definitiva. E il Bologna in A sembra diventato un vero caso politico-finanziario. Si è mosso anche il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che con Gazzoni Frascara è in rapporti di affari da anni (insieme ad Angelo Rovati sono stati fortunati protagonisti dell’operazione Italfondiario). L’interesse di Montezemolo per il Bologna non è indifferente, perché alcuni professori della Luiss, l’università controllata dalla Confindustria, hanno avuto e avranno un ruolo decisivo nelle decisioni giudiziarie destinate a ridisegnare il campionato di calcio italiano. Ma per il Bologna in A, diciamo così, fanno il «tifo» in modo bipartisan anche alcuni dei più importanti politici italiani. Dal presidente della Camera dei deputati, Pierferdinando Casini, al leader dell’Unione, Romano Prodi. Dal presidente di An, Gianfranco Fini al sindaco del capoluogo della regione Emilia Romagna, Sergio Cofferati. Una questione di cuore, ma anche di affari. Perché la caduta in serie B rischia di compromettere a Bologna anche i finanziamenti per la costruzione di uno degli stadi inseriti nella lista dei possibili europei di calcio, Italia 2012. Secondo la prima indicazione Bologna sarebbe una delle nove città principali in cui si potrebbero svolgere gli europei. La scelta definitiva, in caso di assegnazione da parte dell’Uefa (molto probabile, perché in questo momento l’Italia è in pole position), verrà fatta in base ai risultati sportivi degli ultimi anni, e la caduta in basso potrebbe comprometterne le possibilità. In un documento inviato all’Istituto del credito sportivo la città di Bologna sarebbe oggi nella lista degli stadi principali per l’edizione degli europei di Italia 2012, e garantita quindi la concessione del finanziamento speciale a tasso zero per rimodernarne gli impianti. A Bologna sede degli europei tiene molto anche Montezemolo, che fu uno dei protagonisti dell’organizzazione dei mondiali di calcio in Italia nel 1990 (ne guidò la struttura di comunicazione). Alle altre squadre di calcio coinvolte nei ricorsi al Consiglio di Stato il caso Bologna fa paura, e lo fa ancora di più dopo l’aggressiva intervista di Gazzoni Frascara sul Corriere della Sera di ieri (cui seguiranno nei prossimi giorni le repliche dei presidenti delle altre società coinvolte). D’altra parte i conti economici delle società di calcio sono così confusi e le norme di controllo così elastiche che qualsiasi soluzione potrebbe essere prefigurata. Quasi tutti i club sono in ritardo anche pesante nel pagamento dei debiti con il fisco. E la regolarità delle loro iscrizioni al campionato sempre da verificare. Così tocca alla piazza, come è accaduto nel caso di Lazio e Messina, fare applicare a furore di popolo norme così elastiche. Nel caso Bologna è più difficile, perché con la perizia dell’imprenditore di livello Gazzoni Frascara ha costruito un modello societario che rende tutto più complesso. Perché c’è una controllante, la Bologna Fc Holding 1909 spa, e una controllata, il Bologna Fc 1909, e fra loro continui contratti di cessione crediti e debiti che spalmano un po’ su un soggetto e un po’ sull’altro vantaggi e svantaggi economici.

venerdì 5 agosto 2005

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=743830

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Borino xe troppe coincidenze che favorisi la mia tesi...me dispiasi se offendo ma xe cusì, podesimo parlar x ore ma la mia idea xe quella e resta tale

...e non sarò certo io a fartela cambiare,ognuno è libero di vedere e credere e sentire solo quello che gli fa più comodo.

Nn me sta comodo xe i fatti che me fa pensar cosi...bon ma xe innutile discuter tra mi e ti xe il sistema che nn va

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