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MERCOLEDI' 2 OTTOBRE 2019

- Qualcosa si muove in ambito societario biancorosso: secondo Lorenzo Gatto, è arrivata ieri, dopo quasi tre mesi di trattative, la lettera di intenti che Astmar e il fondo svizzero ad essa collegata, ha spedito alla Pallacanestro Trieste.Una richiesta formale, un interessamento concreto per prendere in mano la situazione e dare una nuova proprietà alla società. Le "regole di ingaggio" sono state dunque definite, adesso starà ai soci valutarle e dare una risposta. Ieri prima riunione per discutere delle proposte, oggi si riunirà nuovamente l'assemblea dei soci per un confronto che si annuncia serrato.Nel frattempo la squadra è tornata in palestra per buttarsi alle spalle il pesante passo falso di domenica scorsa e ripartire in vista del big match che sabato sera porterà sul parquet dell'Allianz Dome l'Armani Milano di Ettore Messina

- Quella di lunedì, è stata davvero una giornata particolare per Nicola Princivalli. Mentre per tutta la giornata aumentava l'attesa per l'annuncio del nuovo allenatore, con Gautieri in pole position, Sottil in secondo piano e addirittura l'idea Gigi Del Neri spuntata in corso d'opera, nel tardo pomeriggio la Triestina ha confermato ancora il tecnico triestino sulla panchina della prima squadra, seppur sempre in veste di traghettatore. Una mossa inattesa anche per il diretto interessato, che non se l'aspettava assolutamente: «Per me è stata una vera sorpresa - racconta Princivalli - io avevo finito quello che per me era comunque l'ultimo allenamento con la Berretti, perché la notizia era che avrei fatto il vice in prima squadra, anche se non sapevo sinceramente ancora di chi. Poi verso sera sono stato chiamato da Milanese che mi ha comunicato la decisione di andare avanti con me. Ripeto, il primo a essere sorpreso sono stato io, ma è normale che sia anche molto contento, come lo deve essere uno che vuole fare questo mestiere». Il ruolo di traghettatore, come l'ha definito nel comunicato la società alabardata, al momento non cambia, e Princivalli ne è consapevole. Ma è anche vero che questa settimana di lavoro per il tecnico sarà decisamente diversa rispetto a quella passata, in cui l'attività si era svolta con poche sedute in mezzo a due partite: «Come ha detto giustamente Milanese, perché fermarsi e fare il pieno quando la benzina c'è? Quindi si va avanti così e io proseguo tranquillo e senza problemi, sapendo di essere a disposizione della società, anche se poi dovesse fare altre scelte. Naturalmente questa settimana lavorerò in una situazione leggermente diversa: prima avevo allenato con l'ottica delle due partite, diciamo un po' in emergenza, ora invece bisognerà lavorare in maniera diversa. Diciamo da allenatore vero, che pian pianino deve trasmettere le sue idee, cominciando a metterci qualcosa di mio. Naturalmente il tutto con l'idea di migliorare dove credo sia necessario, anche se ci sono già molte cose positive. Non c'è nulla da disfare, ma alcune cose vanno prese in considerazione». Se c'è fiducia in Princivalli, è perché la squadra ha dato precisi segnali, che vanno oltre alle vittorie. Non a caso la società ha parlato spirito di gruppo e voglia di sacrificarsi l'uno per l'altro: «Questo mi pare abbastanza evidente - dice il tecnico - la squadra aveva soprattutto bisogno di tranquillità. Io non so come era prima perché non c'ero, io li ho visti molto affiatati e convinti. Poi ovviamente il momento di crisi non è passato, però i due successi aiutano a uscirne del tutto. I ragazzi sono stati molto bravi, io ho solo cercato di dare serenità e introdurre poche cose, pensando che sia più una questione mentale. E poi ci deve essere soprattutto la convinzione che determinate partite vanno vinte anche in maniera sporca, come a Pesaro». Di certo, Princi adesso ha a disposizione una grande opportunità: «È vero, e cercherò di sfruttarla al massimo. Possono essere occasioni che poi non capitano mai più. Due anni fa il dopo Sannino? Era una cosa molto diversa, nel frattempo ho fatto un'esperienza, mi ha aiutato l'anno con la Berretti, che è stata una mia scelta invece di fare il vice. Questo mi ha permesso di vedere tante partite, e guardando si impara da tutti, si capiscono tante cose, perché credo tutti abbiano sempre qualcosa da insegnare, anche se hanno idee totalmente diverse dalle proprie».

- Apprensione per Fidel in casa Alabarda. Il terzino centrale sloveno, nei minuti finali della sfida vinta sabato scorso contro Cologne, ha riportato una lesione alla coscia sinistra ed è a rischio per la sfida in programma sabato a Fondi.Gli esami strumentali ai quali si è sottoposto nella giornata di ieri hanno evidenziato un problema all'inserzione tendinea della coscia sinistra. Fidel resterà a riposo fino a venerdì e si sottoporrà alle terapie del caso: poche le speranze di averlo in campo nel prossimo impegno di campionato.Si profila, dunque, un'Alabarda tutta italiana nel match che Trieste giocherà sabato prossimo a Fondi. 

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