SandroWeb Posted January 6, 2020 Report Posted January 6, 2020 LUNEDI' 6 GENNAIO 2020 - «La cosa più importante era vincere»: Eugenio Dalmasson si gode la vittoria di Pesaro, ma anche alla Vitifrigo Arena non sono mancate le ombre. Spiega l'allenatore dell'Allianz: «Era una partita difficile, ci siamo arrivati con grandi paure, di fronte c'erano due squadre ammalate e si è capito perchè. Per noi sono due punti importanti, non ci è capitato di vincerne due di fila».Al tecnico dell'Allianz non è piaciuto in particolare il primo tempo. «Non abbiamo interpretato la partita nel modo corretto. Riuscivamo a trovare con discreta facilità il canestro ma è stato imperdonabile non capire cosa andava fatto in quei momenti per vincere e prendere definitivamente l'inerzia della gara. Abbiamo difeso male di squadra, concedendo 47 punti. Nel terzo e nell'ultimo quarto siamo riusciti invece a disputare la partita che volevamo, difendendo con più pressione, aiutandoci e quindi l'abbiamo indirizzata sui nostri binari».Si tratta comunque di un successo che pesa. «Sicuramente. Portiamoci a casa questa vittoria che è quello che cercavamo per chiudere il girone di andata a quota dieci», conclude Dalmasson. E nel corso della settimana il coach potrà anche avere l'imbarazzo della scelta sugli uomini da schierare con Deron Washington in arrivo e in attesa che venga ufficializzato il sì di Ricky Hickman. Al posto di chi? Il 4 di valutazione complessivo tra Elmore e Justice sembrerebbe lasciare pochi dubbi. Giancarlo Sacco, allenatore di Pesaro, fa i complimenti a Trieste per la gestione dei minuti finali. «Noi nell'ultimo quarto ci siamo presi quattro tiri da quasi metà campo, mancando in lucidità e senza far circolare la palla. Mi sono accorto del pericolo quando ho visto che invece l'Allianz continuava anche sotto pressione a far lavorare la nostra difesa, con una serie di passaggi e ribaltamenti di fronte per andare a tiri comodi. Noi ci siamo slegati mentre Trieste ha mantenuto il controllo della situazione».Non si fermano a questo i complimenti del tecnico marchigiano ai biancorossi. «Una delle caratteristiche di Trieste è di disporre di due lunghi estremamente veloci. Mitchell e Cooke corrono e vanno ad aiutare i compagni. Lo sapevamo ma li abbiamo subiti comunque. L'Allianz in certe occasioni ha triplicato la guardia su Troy Williams, il nostro principale terminale offensivo. Ha fatto quello che era giusto facesse. Nel primo tempo inoltre abbiamo lasciato tirare gli esterni dell'Allianz con percentuali per loro inusuali nel corso di questa stagione e mi sono arrabbiato con i miei nell'intervallo. Ma dopo 15 sconfitte di fila ogni minuto che passa di un incontro è come un macigno da portare sulla schiena» - «Come è successo nelle scorse stagioni, ho intenzione di portare a Trieste solo giocatori che possano migliorare e rinforzare la rosa e che siano da subito inseribili nell'undici titolare». Così Mauro Milanese, intervistato da Antonello Rodio, parla del mercato invernale alabardato. Nonostante il rendimento piuttosto deludente in relazione alle aspetattive dell'estate, la società ha fiducia nel gruppo costruito e non intende mettere in atto rivoluzioni. E sulla stessa lunghezza d'onda è anche il pensiero del tecnico Carmine Gautieri che tuttavia si aspetta qualche rinforzo di qualità e soprattutto di personalità. Al di là dei rumors di mercato spesso fantasiosi il nome del centrocampista Francesco Lodi, in uscita da una Catania in difficioltà economiche, sembra avere le caratteristiche adatte alle necessità della Triestina. «In effetti la trattativa è stata avviata - sottolinea Milanese - anche se non voglio fare promesse. Lodi è un uomo dal piede buono, capace di essere decisivo sui calci piazzati. Sapevo da tempo che il Catania era in difficoltà perché ne avevo parlato con Pietro Lo Monaco con il quale da anni ho un ottimo rapporto. Abbiamo fatto un'offerta e aspettiamo perché ci sono altre società interessate al centrocampista anche di serie B». Il curriculum di Lodi non ammette repliche (parecchie stagioni da protagonista anche in A) ma anche l'età (quasi 36 anni) ha un peso , così come l'ingaggio (in Sicilia attorno a 150 mila euro netti a stagione) piuttosto oneroso per la C. «Preferisco fare un investimento o due al massimo ma su giocatori che possano dare quel qualcosa in più a una squadra che a mio avviso è già di livello. Lo dimostrano le partite ben giocate contro avversarie di rango come il Padova e il Sudtirol. E poi credo che Lodi, oltre alle indubbie qualità tecniche, abbi a anche le caratteristiche del leader e può essere una pedina importante anche per la prossima stagione. Il contratto fino al 2021 è una buona proposta. Ho parlato anche con il calciatore che è molto interessato al progetto Triestina. Comunque bisogna aspettare un po'». Sempre dal Catania i rumors di mercato hanno anche parlato di un interessamento per Mazzarani, sempre centrocampista di qualità, ma con un'età decisamente meno avanzata (30 anni). «Per Mazzarani al momento nessun contatto - continua Milanese - ma il mio telefono in questi giorni è bollente con decine di agenti che offrono giocatori. Del resto la Triestina è ambita e questo è un risultato che abbiamo raggiunto con la serietà oltre che per il blasone. A centrocampo, se arrivasse Lodi, staremmo bene così anche utilizzando prevalentemente l'assetto a tre».In questo girone d'andata però è mancato un terzino sinistro d'esperienza e capace di fare con efficacia entrambe le fasi. «È vero anche se Frascatore ora è completamente guarito. Sabato ha giocato la partitella a tutto campo con i compagni. Se lui non intende lasciare la compagnia credo che possa dare una mano importante alla causa. E con il giovane Ermacora da valorizzare ed eventualmente con Lambrughi che può giocare in quel ruolo, come è successo nelle ultime partite, direi che siamo a posto». Il mercato, come dimostrato la scorsa stagione, può modificare sensibilmente il rendimento di una squadra, ma francamente non si può ipotizzare un recupero per arrivare a ridosso del podio nella regular season.«E infatti abbiamo ridimensionato gli obiettivi - conclude il numero uno alabardato - anche se restano ambiziosi. Penso che possiamo entrare nella griglia tra il quarto e il settimo posto. E poi dobbiamo arrivare competitivi ai play-off. L'anno scorso con gli arrivi di Frascatore, Offredi e Costantino abbiamo dato slancio alla squadra e quest'anno penso di fare altrettanto. Però sarà fondamentale ritrovare la mentalità giusta, la concentrazione, la fame di vincere che ho rivisto nelle ultime partite prima della sosta. E poi la scelta strategica di sfruttare queste settimane per una preparazione-bis ci darà qualcosa in più degli altri nella parte finale della regulare season e poi nei play-off». Quote
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