SandroWeb Posted September 19, 2021 Report Posted September 19, 2021 DOMENICA 19 SETTEMBRE 2021 - Padova-Triestina non è e non potrà mai essere una partita banale. Come scrive oggi Antonello Rodio, il capitolo che andrà in scena oggi (allo stadio Euganeo si inizia alle 14.30, arbitra Carella di Bari) sembra ripercorrere molti tratti delle sfide del recente passato, ovvero un Padova favorito e in vetta alla classifica, e una Triestina nella veste di inseguitrice e possibilmente rompiscatole, ruolo che le è riuscito spesso contro i biancoscudati. Che sia così anche oggi, lo sperano tutti i tifosi alabardati. Di certo sarà una sfida tra continuità e innovazione. Da una parte c'è un Padova che lo scorso anno è arrivato primo nella regular season (dietro al Perugia solo per una questione di reti) e poi nei play-off a un solo rigore dalla serie B, che ha confermato gran parte della squadra e su quell'intelaiatura (con le stelle Ronaldo oggi al rientro, Chiricò, Saber e Della Latta) ha inserito pedine di valore come Ceravolo, Busellato, Kirwan, Valentini e Monaco. Ha cambiato allenatore passando da un ex alabardato (Mandorlini) a un altro (Pavanel), che però la categoria la conosce benissimo e che proprio con l'Unione la serie B l'ha già sfiorata. Dall'altra una Triestina che non solo ha cambiato timone con l'avvento di mister Bucchi, ma che proprio alla fine del mercato ha modificato anche pelle. Tante novità che il tecnico deve integrare in corso d'opera per trovare l'abito più funzionale, capace di esaltare le caratteristiche dei singoli. Sotto questo aspetto, se l'Unione aveva già superato più volte l'esame di agonismo e grinta, e aveva dato buone prove di solidità difensiva, la ripresa col Piacenza è di buon auspicio anche per la fase offensiva, che finora non aveva esaltato. Lunedì scorso Bucchi aveva estratto dal cilindro per la prima volta un 3-4-1-2, ma che possa schierarlo anche oggi non è affatto scontato: oltre a Ligi (risentimento muscolare) è assente anche Capela per la botta alla testa rimediata col Piacenza, per cui restano davvero contati i possibili difensori per una difesa a tre, ovvero Volta, Negro e Lopez. Ma può darsi che Bucchi giochi comunque la carta della continuità, anche perché questo schieramento è capace di far esaltare le qualità di Rapisarda, che giostrando più avanzato sulla fascia destra ha fatto vedere tutto il suo potenziale, e potrebbe aprire le porte per un utilizzo sulla fascia mancina di Galazzi (oppure Iotti se si vuole maggior copertura). In ballo c'è anche una veste più abbottonata con un 3-5-2, visto che in mezzo Bucchi ha abbondanza e può pescare tra Giorico, Angiulli, Crimi, Giorno e Paulinho. Davanti invece, oltre all'assenza di De Luca ancora squalificato, tornano nella lista degli infortunati Litteri e Sarno, per cui gli uomini a disposizione di Bucchi sono Procaccio (eventuale trequartista), Gomez, Trotta e Di Massimo. Ecco perché oltre al modulo col trequartista va considerato anche quello a sole due punte. Ma vista la situazione non è da escludere nemmeno un ritorno della difesa a quattro, anche alla luce del probabile 4-3-3 del Padova - Si chiude con una sconfitta il precampionato dell'Alianz, superato allo Zatika Sports Centre di Parenzo dalla formazione russa dell'Enisey.Ultimo test amichevole prima dell'esordio in campionato, match di grande intensità fisica che ha evidenziato la buona propensione offensiva di due squadre capaci, a dispetto di quanto racconta il risultato finale, di difendere anche con il giusto atteggiamento.Ne è uscita una partita vera, combattuta nell'arco dei quaranta minuti, nella quale la formazione di Franco Ciani ha saputo reggere l'urto di un'avversaria che ha cercato in più occasioni di dare al match la spallata definitiva.Trieste ha tenuto botta, a differenza di quanto era successo nei confronti della Supercoppa contro la Bertram Tortona è rimasta con la testa nel match e nel finale ha cercato il sorpasso arrendendosi solo sulla sirena finale.Ciani parte con il solito quintetto e sono Banks e Mian a trascinare i compagni in un primo quarto nel quale l'ingresso in campo di Fernandez da all'Allianz quella spinta sia in regia che in termini di punti (tripla e due liberi a segno) che le consente di chiudere i dieci minuti iniziali praticamente in parità. Willis e Brown alzano il ritmo, l'Allianz fatica un po' sull'accelerazione della compagine di Anzulovich che tocca la doppia cifra di vantaggio e all'intervallo lungo rientra negli spogliatoi avanti di dieci sul 52-42.Ripresa equilibrata, Trieste cerca di rosicchiare qualche punto, si riavvicina ma nel finale di terzo quarto tocca il massimo svantaggio con i russi bravi ad allungare sul 77-64. Il carattere biancorosso nei dieci minuti finali: l'Allianz non alza bandiera bianca ma reagisce e lotta, trova punti importanti da un Delia in crescita e da un Lever che segna canestri di personalità e si riavvicina. Il finale vede l'Enisey blindare il suo vantaggio con i liberi di Ware che fissano il punteggio sul 100-95 finale.«È stato un match all'insegna di ritmi di gioco elevati e di alta intensità fisica - il commento di coach Ciani al termine della sfida di Parenzo - Sono contento della reazione dei ragazzi, sono stati bravi a restare dentro la partita dal primo all'ultimo minuto».Domenica l'esordio in campionato all'Allianz Dome contro l'Happycasa Brindisi di Vitucci, dimostratasi nelle ultime stagioni un'autentica bestia nera per la formazione biancorossa. Quote
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