SandroWeb Posted October 4, 2021 Report Posted October 4, 2021 LUNEDÌ 4 OTTOBRE 2021 - Lo stop forzato del week-end appena trascorso tarperà le ali dell’entusiasmo biancorosso? È quanto in casa Allianz – e primo tra tutti coach Franco Ciani, intervistato dal sottoscritto per il nuovo numero settimanale di Citysport.News – si spera che non succeda mercoledì sera alla Vitifrigo Arena di Pesaro. Un turno infrasettimanale “scomodo” per Trieste contro la Carpegna Prosciutto, al tempo stesso un bel banco di prova per dare continuità alla bella vittoria contro Brindisi. Coach Ciani, come sta avvenendo la tappa di avvicinamento al match di dopodomani? “Tutto procede bene e per fortuna senza intoppi. Abbiamo registrato anche i primi minuti veri in campo di Campogrande, già il fatto che possa far parte nuovamente del gruppo ci fa vedere all’orizzonte uno scenario di maggior completezza dell’organico che avevamo ipotizzato tatticamente nel costruire la squadra. Certo, avremmo tutti preferito giocare nel week-end, anche perché avrebbe reso meno problematico il confronto successivo contro Brescia che sarà sicuramente di alto livello tattico e competitivo. Questo però è lo stato delle cose, da venerdì scorso ci siamo tuffati in una sorta di settimana tipo per preparare il confronto di Pesaro che ci attende”. Dopo la vittoria casalinga contro Brindisi, che step in più deve ora fare la sua squadra? “Al di là del miglioramento dei singoli, dobbiamo sicuramente proseguire con la linea sin qui tracciata. E penso innanzitutto alle sole sette palle perse contro l’Happy Casa, un dato difficilmente replicabile ma che ci dà l’idea di come cercare costantemente di tenere bassa questa soglia. Stiamo cercando di ruotare tanto i nostri giocatori e di trovare soluzione tattiche ed energie nuove sperabilmente senza avere oscillazioni. Senza dubbio abbiamo ancora dei momenti in cui viaggiamo a ritmi diversi, dobbiamo dunque ridurre la forbice tra i nostri momenti buoni e quelli meno buoni”. Che tipo di avversaria si attende mercoledì sera? “Sicuramente un team profondamente trasformato da quello che abbiamo potuto studiare sin qui con i video: Pesaro ha inserito nel roster il nuovo playmaker Larson che è giocatore di esperienza, ha dimostrato già a Sassari di aver fatto passi avanti dopo la Supercoppa e in questi giorni hanno avuto tempo per cercare nuovi equilibri. Dal canto nostro dovremo andare in campo e fare la nostra partita, dando subito il ritmo giusto e sfruttando magari il fatto che rispetto a loro stiamo lavorando tutti quanti assieme da più tempo. Il nostro entusiasmo potrà fare la differenza”. - L'immagine di Gianluca Litteri che subentra nel secondo tempo e salva la Triestina è un tema ricorrente di questo bizzarro 2021 alabardato. Situazione vista più volte in era Pillon, situazione che sembrava materializzarsi anche ieri. Quel gol di Poletti spezza il filo con il passato, non spezza invece la certezza che la Triestina, qualora avesse sempre il bomber a sua disposizione, farebbe paura a tanti. Litteri-De Luca-Trotta-Gomez-Di Massimo, un plotone di primo ordine, ma in questo sfortunato scorcio di campionato solo immaginario. Una sconfitta talmente rocambolesca da far vacillare le considerazioni di Gianluca.«C'è tanta, tantissima rabbia perché non possiamo prendere un rigore così e il terzo gol a difesa schierata. Dobbiamo fare mea culpa, non esiste che una squadra di esperienza come la nostra faccia questi errori. Non esiste». Una presa di responsabilità non nuova di Litteri, indibbiamente uno dei più veraci ed esperti nell'analizzare le partite. Accentua la delusione la sconfitta subita contro una grande del girone. «Abbiamo perso un punto che potevamo guadagnare su diverse squadre lì davanti, lo abbiamo perso contro una diretta avversaria per il nostro obiettivo finale. Sono moto amareggiato, non riesco a ragionarci bene sulla partita, c'è troppa amarezza». Avete protestato per quel rigore non dato a De Luca e il mancato fischio su Crimi. Hanno influenzato direttamente la partita questi episodi? "Sicuramente l'arbitro di oggi ha fatto qualche errore, in buona fede. Nell'arco dei novanta minuti, di una partita, c'è anche questo aspetto, sta a noi ovviare a questi errori arbitrali». Il carattere non è mancato, rimontare due volte è un segnale. Altre cose positive nonostante la sconfitta? «Qualcosa di buono abbiamo fatto, anche se fatico a raccontarlo a causa dell'amarezza, fatico a ragionare. Di solito sono uno cui piace guardare al bicchiere mezzo pieno ma stavolta non ci riesco». Come sta fisicamente? «Io sto meglio, facendo gli scongiuri ho superato ogni problema, c'è solo da guardare avanti, lavorare. Io sono sereno, il mio gol oggi non ha aiutato la squadra e questo mi dispiace. Avrei preferito non segnare e vincere la partita. Adesso dobbiamo calmarci mentalmente e ricaricarci per la prossima partita». Quote
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