SandroWeb Posted October 6, 2021 Report Posted October 6, 2021 MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE 2021 - L'incognita Carpegna sul campionato dell'Allianz. Come scrive Lorenzo Gatto, prima trasferta stagionale per la Pallacanestro Trieste, impegnata questa sera a Pesaro (20.30, arbitri Martolini, Bongiorni, Pepponi) nel posticipo di una seconda giornata che mette in palio punti utili a mantenere la vetta della classifica.A dieci giorni dal convincente successo ottenuto nella gara d'esordio contro l'HappyCasa Brindisi, la formazione di Franco Ciani affronta un'avversaria tutta da scoprire dopo un inizio di stagione balbettante che ha convinto il tecnico Petrovic a cambiare in corsa modificando l'assetto della sua squadra.«Sono stati dieci giorni intensi - racconta il tecnico dell'Allianz - caratterizzati prima da allenamenti di natura fisica e tattica di carattere generale poi da un lavoro specifico finalizzato alla preparazione del match contro la Carpegna. Lavoro di qualità, intenso, nel corso del quale abbiamo cercato di migliorare giorno dopo giorno mettendo attenzione nelle cose che facevamo. Sarebbe stato sicuramente meglio giocare durante lo scorso week-end perchè il passare dei giorni ha un po' disperso il significato della vittoria contro Brindisi, questo però è il calendario e faremo di necessità virtù giocando questa sera a Pesaro e domenica contro Brescia».Carpegna che rappresenta un incognita da scoprire, avversaria certamente da rispettare dopo aver messo a lungo in difficoltà una formazione quadrata come il Banco di Sardegna Sassari, sul parquet del palaSerradimigni, nella gara d'esordio del campionato. «Le sfide di Supercoppa e la prima di campionato confermano come Pesaro sia ancora alla ricerca di una precisa identità - continua Ciani - L'arrivo di Larson cambierà sicuramente gli equilibri di una squadra che ha comunque avuto tempo per accelerare il proprio percorso di crescita collettiva. Petrovic ha la possibilità di schierare giocatori sulla carta molto pericolosi. Non dovremo sottovalutare in primis l'esperienza e l'estro di Carlos Delfino, la pericolosità sotto canestro di Tyrique Jones e la voglia di emergere ed essere protagonista di Davide Moretti, un giovane talento del basket italiano arrivato a Pesaro dopo aver trovato poco spazio a Milano. Infine un'occhio di riguardo lo dovremo avere per Simone Zanotti che contro Trieste si sa sempre esaltare e già lo scorso anno ci fece male con il suo gioco perimetrale».Idee chiare sugli avversari ma anche su quanto la sua Allianz dovrà fare per cercare di uscire imbattuta dal parquet della Vitifrigo Arena. «Essere continui e costanti nell'arco dei quaranta minuti - conclude Ciani - visto l'equilibrio che questo campionato sembra garantire, farà la differenza non solo oggi ma nel corso di tutta la stagione. Allo stesso modo della gara contro Brindisi, sarà fondamentale limitare il numero di palle perse e sfruttare al massimo la profondità della nostra rosa, che già con i pugliesi ha mostrato la sua qualità con tutti i giocatori capaci, quando chiamati in causa, di dare il proprio contributo alla causa collettiva» - Quando si è appreso che quest'anno la suddivisione dei gironi di serie C sarebbe cambiata e si tornava alla formula con i raggruppamenti nord, centro e sud, una volta constatate le avversarie della Triestina l'idea era che il girone A fosse tutto sommato quello più malleabile. Come scrive Antonello Rodio oggi, restavano compagini come Padova, Sudtirol e Feralpi, ma non si sarebbero più affrontate squadre quotate come Modena e Cesena, e soprattutto si sarebbero evitate ben tre retrocesse dalla B come Reggiana, Pescara ed Entella, senza dimenticare che era un sollievo non incrociare compagini tradizionalmente ostiche come Fermana, Vis Pesaro o lo stesso Matelica, nel frattempo trasferitosi ad Ancona.Dopo sette giornate è ovvio che il dato è ancora molto parziale e provvisorio, ma una tendenza c'è e al momento sembra che l'idea del girone soft si è rivelata totalmente sbagliata, a prescindere da quello che può essere il rendimento della Triestina. Ed è una sensazione suffragata dai dati. Se togliamo Padova e Sudtirol che lo scorso anno fecero quasi 80 punti e pertanto fanno storia a sé, e comunque hanno in sostanza preso il posto della coppia di testa dello scorso anno del girone A formata da Como e Alessandria, il confronto con il resto delle squadre è impietoso e la dice lunga su questa tesi.Lo scorso campionato, Albinoleffe, Pro Vercelli, Renate e Lecco hanno concluso nelle prime sette posizioni del loro girone: ebbene quel quartetto lo ritroviamo proprio lì, dalla terza alla sesta posizione, come se non si fosse assolutamente curato dell'arrivo delle nuove avversarie del nord est.Allo stesso tempo, ed è un dato davvero curioso, tutte le squadre che si sono spostate dal raggruppamento nordest a quello nord attuale, da quelle che erano arrivate nelle prime posizioni lo scorso anno a quelle di fondo classifica, sono andate a peggiorare al momento la loro graduatoria: la Feralpi era arrivata quinta, adesso è retrocessa di due posti, la Triestina aveva concluso al sesto posto e attualmente è decima. Mantova e Virtus Verona avevano chiuso appaiate al decimo posto, ora i virgiliani sono quattordicesimi mentre la squadra di Gigi Fresco è addirittura penultima. E anche il Legnago che era arrivato sedicesimo ha perso una posizione.La controprova arriva dall'attuale girone Centro, dove si sono spostate vecchie rivali della Triestina che stanno andando meglio dello scorso anno, a testimoniare che l'attuale girone B non è poi uno spauracchio: l'Ancona Matelica che aveva chiuso ottava lo scorso anno, ora è seconda; il Cesena che aveva chiuso settimo ora è terzo; il Modena conferma la quarta posizione, mentre l'Imolese sale dalla diciassettesima alla settima posizione.Insomma, almeno al momento, la tendenza è chiara: il girone A, nonostante abbia forse un tasso tecnico in media un po' inferiore, si sta rivelando molto competitivo, anzi si rivela quasi un Vietnam quando si affrontano le squadre della zona lombarda, dove molte cosiddette "piccole" sono abituate a essere rognose, scorbutiche, difficili da giocarci contro, abituate a sputare sangue per ogni punto. L'Unione, insomma, per risalire dovrà essere più forte anche di questo ostacolo Quote
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