SandroWeb Posted December 7, 2021 Report Posted December 7, 2021 MARTEDÌ 7 DICEMBRE 2021 - Archiviato il prezioso successo contro Trento, l'Allianz si rituffa sulla questione Corey Davis nel tentativo di mettere a posto i tasselli della vicenda, procedere al tesseramento e presentare il suo nuovo play già lunedì prossimo in vista della sfida contro la Fortitudo Bologna. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", a frenare Trieste, al momento, il contenzioso in essere tra Il giocatore e il Mornar Bar, la società montenegrina nella quale Davis ha giocato sino a novembre. In ballo c'è una cifra importante che il giocatore non vuole pagare: da qui la richiesta di arbitrato avanzata dal club che sta ritardando il rilascio del nullaosta.MOSSE L'Allianz si è rivolta alla federazione italiana per sollecitare la Fiba. Il regolamento internazionale dice che anche in caso di contenzioso tra un giocatore e la società, quest'ultima deve rilasciare la documentazione utile al nuovo tesseramento, documentazione che non può essere rifiutata nè ritardata. Il Mornar può poi rivolgersi al Bat, il Basketball Arbitral tribunal, l'organismo indipendente, ufficialmente riconosciuto dalla FIBA e delineato dagli Statuti Generali, che fornisce servizi per la risoluzione rapida e semplice delle controversie tra giocatori, agenti, allenatori e club attraverso l'arbitrato.AMBASCIATORE La speranza di Trieste è che anche nel caso in cui la federazione del Montenegro non rilasci al giocatore il nullaosta possa farlo, d'ufficio, la Fiba aprendo la strada al tesseramento di Davis da parte dell'Allianz. Nel frattempo, il club triestino si è mossi anche tramite Boscia Tanjevic che ha provato ad aprire una finestra di dialogo. Pare, per ora, senza risultati.ARRIVO: Corey Davis jr è dato in arrivo a Trieste nei prossimi giorni, in tempo per cominciare a conoscere la realtà triestina ed essere pronto, nel caso in cui il semaforo dovesse improvvisamente diventare verde, a vestire la maglia biancorossa ed esordire in campionato. Sullo sfondo la trasferta di lunedì a Bologna contro una Fortitudo che, in questo momento, rappresenta una vera e propria incognita essendo radicalmente cambiata grazie al mercato. Domenica sera la prima uscita a Tortona non ha regalato l'immagine di una Bologna in salute ma il ritorno a casa e una classifica che necessita di punti saranno stimoli importanti. - La quarta vittoria stagionale lontano dal Rocco testimonia come Bucchi sia riuscito a forgiare una buona base per la costruzione della sua Triestina. Tanto basta per inserire l'Unione in quella zona grigia che sta tra le quattro top del girone e il resto del gruppone. Come scrive Ciro Esposito, le ambizioni della società sono altre e anche l'obiettivo del tecnico è quello di avvicinarsi alle big. «Abbiamo puntato da subito a creare uno spirito di gruppo e una mentalità da serie C che è la cosa più difficile quando ti chiami Triestina e sei costretto a fare la partita. Quello che a noi manca rispetto alle squadre che ci precedono è il fatto di non avere ancora la quadratura definitiva» è stato il pensiero di Bucchi al termine della partita vinta a Vercelli. La gestione della squadra ha raggiunto un obiettivo non scontato. Il carattere e lo spirito sono quelli necessari per competere in serie C e praticamente tutti i giocatori che entrano in campo, anche quelli meno utilizzati per alcune settimane, portano il loro mattoncino. A Vercelli le prestazioni di Giorno e Brey evidenziano questa caratteristica acquisita dal gruppo. Il terzino brasiliano non ha fatto rimpiangere Lopez mentre l'ex Alessandria diventa un tassello fondamentale per dare una quadratura al centrocampo. Proprio in quel settore la Triestina ha costruito la sua buona prestazione contro una Pro Vercelli mai capace di prendere in mano il pallino del gioco amministrato invece dall'Unione. Con una difesa a quattro e con tre centrocampisti di ruolo, con Giorno capace di dare più ordine, Offredi ha potuto dormire sono tranquilli. Non è un caso che il gol sia arrivato nel finale quando Bucchi ha rimescolato le carte in una mediana che aveva anche quasi esaurito la benzina. Quello che manca soprattutto alla Triestina è una maggior efficacia della fase offensiva. Un deficit che spesso viene mascherato dalle reti ottenute in seguito a un calcio piazzato. E questo è positivo, specie in questa categoria. Ora appare più chiara l'idea per sviluppare il progetto offensivo. Davanti, in assenza di incursori come Galazzi, in partenza devono giocare in tre (domenica Procaccio, Trotta e Gomez) votati anche al sacrificio e con i terzini pronti a spingere. Al di là del modulo, che comunque dà chiarezza a chi gioca e a chi sta fuori dal campo, servono gli interpreti. E allora non è indifferente che sul rendimento dell'Unione abbiano pesato in questa prima fase del torneo le condizioni di forma non al top di Procaccio, Trotta, Litteri (che all'inizio non aveva nemmeno una frazione di gara nelle gambe) senza scomodare gli infortuni di Gomez, De Luca e Petrella che fanno parte del gioco. Le difficoltà sono state in parte compensate dalla scoperta di Galazzi anche lui ora fuori per due mesi. Non sono alibi ma è un dato di fatto. La forza di un gruppo è saper ottenere il massimo con chi c'è. E questo è stato fatto con qualche normale errore di percorso costato qualche punto. La sostanza è che da qui alla sosta di Natale Bucchi andrà avanti su questa strada. Lavoro settimanale per preparare ogni singolo appuntamento. Ci sono davanti tre partite (Giana in casa e poi due in trasferta con la corazzata Sudtirol e a Seregno) da affrontare per non perdere ulteriore terreno. Poi da gennaio ci saranno le potenzialità per cambiare passo 1 Quote
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