I suntini sandrini di sabato 5 febbraio 2022

[SandroWeb]

SABATO 5 FEBBRAIO 2022

- Durante un campionato si parla spesso di partite da vincere a tutti i costi. Ma poi - come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo" - ci sono quelle gare davvero spartiacque, dove l'imperativo della vittoria è vitale per non finire trascinati in un gorgo dalle conseguenze imprevedibili ed evitare una crisi dai potenziali scenari nefasti. Ebbene quella che oggi al Rocco vedrà la Triestina affrontare la Pro Sesto (inizio ore 14.30, arbitra Leone di Barletta, saranno aperte Tribuna Pasinati e Curva Furlan), è proprio una partita di queste. E lo è per vari motivi. L'Unione deve innanzitutto dare uno scossone al morale dopo aver fatto un punto nelle ultime quattro partite. Poi deve ritrovare assolutamente la via del gol visto che nel 2022 è ancora a secco. Ma bisogna vincere anche per la classifica, perché archiviati i sogni di rincorsa a migliori posizioni (il quarto posto dista ormai 11 punti), va difesa con le unghie una quinta piazza che ora è sotto minaccia. E non da ultimo, la vittoria è d'obbligo perché di fronte c'è il fanalino di coda: non che la Pro Sesto sia avversario malleabile (tra l'altro è reduce da un pareggio a Vercelli), ma l'oggettiva differenza di valori tecnici in campo deve in qualche modo venir fatta valere. Purtroppo Bucchi arriva a questo match con una vera e propria emergenza a centrocampo: Giorno è infortunato, Crimi è squalificato, Iotti con ogni probabilità verrà dirottato a terzino sinistro stante la squalifica di Lopez (che mancherà per tre gare), per cui di giocatori di ruolo disponibili sono rimasti solamente Giorico e Calvano, con quest'ultimo che non gioca una partita intera da nove mesi e dal rientro dopo il lungo infortunio è sceso in campo solo pochi minuti contro il Padova. Con queste premesse, la soluzione che adotterà Bucchi sarà in ogni caso inedita. In difesa davanti a Offredi ci dovrebbe essere ancora la coppia Negro-Ligi con Rapisarda a destra e Iotti a sinistra. Se si vuole mantenere poi il 4-3-3 è possibile solo l'inserimento di Procaccio o St Clair da mezzala, ma prende quota anche un 4-4-2 con Calvano e Giorico in mezzo e con gli stessi Procaccio e St Clair come esterni. Lasciando così a Gomez e De Luca (o qualcuno degli altri attaccanti) il compito di ritrovare quel gol che manca da quattro partite. Altre soluzioni sono comunque possibili. Quello che non è possibile, stavolta, è fallire l'obiettivo dei tre punti. 

- Mai così in alto dai tempi della Stefanel. Terzi dopo 17 giornate. Sei punti di vantaggio sulla Reyer.Mai così in alto, nella storia recente della Pallacanestro Trieste. Nonostante molte altre squadre ricorrano al 6+6 (e Trieste, almeno finora, no). Nonostante un centro che in teoria potrebbe essere dominante ma è troppo spesso svagato, incostante, ingenuo, inconsistente. Nonostante due lunghi infortuni (Campogrande prima e Lever ora). Nonostante la partenza di Juan Fernandez e della sua fondamentale, fantastica garra. Nonostante un fattore campo impalpabile a causa dei protocolli antiCovid. Nonostante un futuro tutto da scrivere visto che l'unica certezza finora è la scadenza della sponsorizzazione Allianz a giugno 2022. Nonostante il pesante confronto della Trieste di Wright, Dragic, Peric e Mosley che però volava più bassa di questa.Qualsiasi valutazione sull'Allianz deve partire da qui. Il resto e i «sì però...» sono relativi. Il folle livellamento della serie A di quest'anno non significa automaticamente torneo più facile. E in fondo l'Allianz sorprendentemente terza può persino coltivare qualche rimpianto. La trasferta di Pesaro, le sconfitte con Reggio Emilia e Napoli. Aggiungiamo inoltre che la scelta iniziale di Sanders play titolare non ha pagato, costringendo la società a virare su Davis. In sostanza, prendiamo atto che quest'anno, almeno quest'anno, vivaddio l'erba del vicino non è più verde e l'orgoglio della Trieste cestistica ha nuove consapevolezze. Magari facendo di tutto ciò non un traguardo del quale bearsi passivamente ma un punto di partenza per costruire - dirigenti, imprenditori, tifosi - un futuro in cui occupare la parte sinistra del tabellone non sia solo una piacevole eccezione.Il terzo posto è anche un assist troppo invitante per non risvegliare in Mario Ghiacci il buon giocatore che è stato. Che a sua volta chiama a raccolta il resto della squadra Trieste. «È ora di alzarsi dal divano e venire all'Allianz Dome. È ora di venire a godersi questo fantastico terzo posto dal vivo. Le condizioni oggi lo permettono, in tutta sicurezza. Andare a Treviso è stato terapeutico e ci ha mostrato che è ora che la nostra gente torni a cantare, per dare supporto alla squadra, ma soprattutto per godersi questo eccezionale momento».Continua il presidente biancorosso: «Siamo terzi alla fine della 17.a giornata, abbiamo superato e stiamo superando molte situazioni complesse, ma siamo tutti qui a crederci: ora vogliamo sentire il nostro pubblico, adesso è il momento, è il momento di tornare ad essere assieme. È il momento dell'orgoglio biancorosso, contro Sassari abbiamo bisogno di sentire i cori, abbiamo bisogno che la squadra torni a giocare al ritmo dei suoi tifosi».In vista della partita di domani contro il Banco di Sardegna Sassari il club biancorosso vara una promozione: chi acquisterà un tagliando per il secondo anello potrà comprare un biglietto nello stesso settore a metà prezzo per la successiva gara casalinga dei biancorossi, il 6 marzo contro la Reyer Venezia.