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SABATO 19 FEBBRAIO 2022

- Benvenuta sosta. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", la lista delle cose da fare raccontata da Franco Ciani nel dopogara alle Final Eight di Coppa Italia fa capire che l'Allianz di questi tempi ha bisogno di ricaricare le pile. Energie fisiche e mentali. L'avventura con Tortona nei quarti di finale si è conclusa nel grigiore. Una nebbia simile a quella che ieri mattina avvolgeva il lungomare pesarese.La sconfitta a Brescia aveva evidenziato alcuni campanelli d'allarme, il ko in Coppa ha confermato i segnali. Trieste in questo momento fa fatica a esprimersi con continuità. Va a sprazzi. Un buon primo tempo, addirittura devastante a Brescia, comunque convincente alla Vitifrigo Arena l'altra sera. Ma sembra un pilota che pigia sull'acceleratore e spinge al massimo per distanziare l'avversario: quando se lo ritrova comunque a ridosso si fa sopraffare da una specie di sconforto. Ed è in quel momento che il rivale saluta, sorpassa e se ne va. Ha sorpreso, nell'Allianz anti-Tortona non aver trovato una forte reazione caratteriale al primo vero break piemontese. E nel terzo quarto, subite tre triple in avvio, l'intensità è evaporata, quasi a presagire l'ineluttabile sconfitta. A Brescia e a Pesaro, in incontri diversi per sviluppo tattico, Trieste ha comunque dimostrato minor "fame" e convinzione di chi stava di fronte. Sulla ribalta delle top 8 della serie A non si è avvertita la voglia strafottente e prepotente di azzannare l'occasione e inseguire il sogno.Qualche elemento denuncia segni di stanchezza. Davis e Delia in primis. C'è una spiegazione credibile: il play da un giorno all'altro si è trovato a dover ricalibrarsi da regista alla pari con Fernandez a unico vero 1 di ruolo, con maggiori responsabilità. Ha retto botta, adesso è in flessione. Il centro argentino negli ultimi due mesi ha dovuto sopperire anche alla fase inconsistente di Konate. Lo ha fatto benissimo, ora è scarico. Per fortuna il maliano da qualche partita sta dimostrando segnali di ripresa.Nello score del quarto di finale perso contro Tortona c'è un dato statistico che più di altri sorprende. Tra Banks, Davis e Alexander 1 fallo subito, da parte del play titolare. Probabilmente lo zero nella casella dei falli subiti rappresenta per Adrian Banks un'anomalia storica. Brave le difese imbastite da Ramondino ma il dato rimane. Allianz poco aggressiva, sia da una parte che dall'altra del campo. I 10 giorni senza partite serviranno a rimettere a punto il motore biancorosso e ad agevolare l'inserimento di Alexander.L'ex virtussino nei 15 minuti scarsi sul parquet ha fatto quello che ci si poteva aspettare da uno arrivato due giorni prima: ha cercato di fare meno danni possibili, provando il tiro quando se ne fosse presentata l'occasione. In qualche azione lo smarrimento era tanto inevitabile quanto evidente. Da corpo estraneo dovrà inserirsi nelle dinamiche del gruppo. Lo svolgimento della partita con Tortona non lo ha agevolato, coinvolto in una squadra che faticava contro un avversario in fiducia che si stava esaltando. Nelle prossime due settimane Alexander scoprirà quanto e come può rendersi utile ai biancorossi e Ciani gli ritaglierà un'identità tattica all'interno del suo meccanismo di gioco.Il coach intanto ha già iniziato a stimolare i suoi sul piano psicologico, prospettando l'importanza delle 4 gare che li aspettano. «Una serie di incontri importanti per capire cosa ci aspetta nella seconda parte della stagione». Venezia e il recupero con Sassari in casa, la trasferta a Milano, la Fortitudo ancora all'Allianz Dome

- La vittoria con la Virtus Verona è stata molto sofferta, ma oltre al fatto di aver interrotto un digiuno con il successo che durava da quasi due mesi, i tre punti di mercoledì sono degni di nota per un altro motivo. Come scrive Antonello Rodio, è stata infatti la prima volta in questo campionato che l'Unione è andata sotto nel punteggio ed è stata poi capace di ribaltare il risultato uscendo dal campo con una vittoria. Finora, al massimo, gli alabardati quando erano andati sotto erano riusciti solo a pareggiare: è successo sempre in casa con Piacenza, Trento e Pro Patria. Per il resto, invece, una volta in svantaggio la squadra di Bucchi era uscita dal campo sempre con zero punti in vantaggio solo con la Juve all'andata): magari al termine di partite rocambolesche e di botta e risposta come con l'Albinoleffe all'andata e recentemente con la Pro Sesto, altre volte in maniera secca come le due volte con il Padova e poi nelle sconfitte con Renate, Sudtirol e Lecco. Ecco perché la vittoria con la Virtus Verona può segnare davvero un'importante segnale di svolta. La capacità di ribaltare una situazione sfavorevole finora era stata solo parziale, anche se l'Unione ci aveva messo sempre cuore e carattere, pure in situazioni difficili e perfino in inferiorità numerica. Una rimonta portata finalmente a termine può essere una buona dose di autostima in un momento che si stava facendo davvero molto delicato, come sempre accade quando mancano i risultati. Può essere d'aiuto anche per le occasioni in cui l'Unione dovesse andare di nuovo in svantaggio: se prima ci poteva essere solo scoramento se non rassegnazione, adesso la squadra sa che ha le armi e le capacità per rovesciare il destino di una partita. Forti di questa convinzione, gli alabardati guardano con fiducia dunque al trittico di trasferte in una settimana che ora li attende, a partire da quella di domani in casa del Fiorenzuola. Sfida nella quale saranno ancora out Giorno e Negro, ma per la quale si conta di portare almeno in panchina Litteri, che ha ancora il ginocchio malconcio. Non ci dovrebbe essere nessun problema invece per De Luca, uscito contro la Virtus Verona per un taglio alla testa per il quale è stato necessario un punto di sutura. Ieri l'attaccante si è allenato saltando solo la partitella finale, per cui dovrebbe essere abile e arruolato. Ieri hanno terminato anzitempo l'allenamento, ma solo in via precauzionale, Giorico che accusa un po' di pubalgia, e St Clair e Galazzi, usciti dalla sfida di mercoledì con alcune botte che non destano comunque preoccupazione. La truppa alabardata oggi partirà direttamente per Piacenza dove si fermerà fino a mercoledì sera: Fiorenzuola d'Arda si trova infatti molto vicino e poi mercoledì la Triestina giocherà proprio a Piacenza, per cui era davvero inutile un ulteriore viaggio di andata e ritorno in pratica per la stessa località. Mercoledì sera, dopo la partita di Piacenza, gli alabardati torneranno a Trieste, anche se sabato sarà già ora di rifare le valige con destinazione Mantova, dove domenica 27 febbraio ci sarà la sfida con la squadra di Nanu Galderisi.

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