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I suntini sandrini di venerdì 25 novembre 2022


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VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2022

- Nel segno di Michele Ruzzier la settimana di preparazione alla sfida che domani sera alle 20.30, sul parquet dell'Allianz Dome, vedrà Trieste sfidare la Germani Brescia. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", occhi puntati sul playmaker triestino, alla ricerca delle sensazioni giuste in un ri-esordio con la maglia biancorossa che gli consentirà di tornare a sentirsi protagonista in campionato. Ci vorrà un po' di tempo e la giusta dose di pazienza, l'esperienza chiusa nei giorni scorsi alla Virtus ha costretto Michele a un lungo periodo senza basket giocato, assenza dai campi che richiede un fisiologico ambientamento. L'esperienza di un giocatore arrivato alla soglia dei trent'anni, il suo talento indiscusso e la reciproca, profonda conoscenza con coach Legovich faciliterà indubbiamente il suo inserimento.In vista della sfida di domani, la curiosità principale sarà vedere come cambieranno le rotazione degli esterni. L'arrivo di Ruzzier sposterà gli equilibri di un gruppo che nelle vittorie contro Napoli e Sassari e nell'ultimo match perso a Milano aveva visto Davis, Bartley e Gaines spendere oltre 30 minuti di media a testa sul parquet. Ruzzier a parte, i giorni che hanno preceduto il match contro Brescia sono scivolati via senza particolari problemi. Squadra fisicamente a posto, coach Legovich ha potuto lavorare con il gruppo al completo.In occasione del ritorno davanti ai propri tifosi, la Pallacanestro Trieste promuove il Black Friday. I prezzi dei biglietti di ogni settore saranno infatti scontati del 15% per tutti i tifosi che verranno a tifare i ragazzi di coach Legovich al palazzetto. Ancora oggi orario mattutino e pomeridiano, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, domani solo dalle 10 alle 13 in via Miani e, a dalle 18.30 fino a fine secondo quarto, al botteghino esterno di Via Flavia. Possibile acquistare i tagliandi on-line, come di consueto, anche sul circuito Vivaticket.

- Poco più di tre anni fa, Carmine Gautieri (intervistato da Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno) approdò sulla panchina della Triestina e dopo aver visto interrotto il cammino dal Covid nel momento migliore della squadra, poi ai play-off fu eliminato dal Potenza agli ottavi solo per un arbitraggio discutibile. L'anno seguente, a novembre 2020, fu invece esonerato quando era a 5 punti dal primo posto, una posizione che da quel momento l'Unione non è più riuscita nemmeno ad avvicinare. L'allenatore napoletano, che per tanti motivi conserva Trieste nel cuore, resta un attento osservatore della serie C.Gautieri, cosa sta facendo in questo periodo in attesa di qualche nuovo incarico? "Sto andando a vedere tantissime partite dalla serie A alla C, soprattutto i gironi A e B di Lega Pro. Conoscere tante squadre, tanti modi diversi di giocare e vedere giocatori rappresenta un bagaglio importante. Ad esempio pochi giorni fa ho visto un allenamento di Gasperini a Bergamo". Da osservatore esterno, si è fatto un'idea sui motivi delle difficoltà della Triestina? "Che ci potessero essere dei problemi era inevitabile, visto che è cambiata praticamente tutta la squadra, però un cammino del genere non se l'aspettava nessuno. Anche perché la società ha preso giocatori importanti e per me l'organico è di livello, è una buona squadra. Evidentemente aver cambiato tutto sta creando più problemi del previsto". Trovarsi inaspettatamente a lottare per la salvezza può essere un tunnel dal quale è difficile uscire? "Trieste è una situazione completamente diversa rispetto ad altre piazze, perché c'è molta pazienza, i giocatori possono vivere sereni nella vita quotidiana e hanno la fortuna di vivere in una città civile, dove il tifo ti aiuta anche nei momenti di difficoltà. E questo per me è un grandissimo vantaggio. Sì, ci sono ovviamente pressioni, ma credo che a Trieste sia più facile uscire da queste situazioni rispetto ad altre piazze molto calde".
Pavanel può essere l'uomo giusto in questo momento? "Penso che abbia dimostrato di essere un allenatore valido, Pavanel in serie C ha fatto sempre bene, anche con esoneri ingiusti come quello dello scorso anno. Quando la Triestina ha deciso di cambiare, credo abbia fatto la scelta giusta perché non solo è un allenatore bravo sul campo, ma conosce anche bene la piazza e merita la massima fiducia". La prossima settimana ci sarà lo scontro diretto fra Triestina e Piacenza: lei ha seguito molto gli emiliani, che tipo di squadra è? "Una squadra strana, certe partite non meritava di perderle, è in difficoltà ma ha giocatori validi per uscire da questa situazione e non merita questa classifica. La Triestina dovrà fare molta attenzione". Della sua esperienza a Trieste cosa le è rimasto? "Per me è stata un'esperienza bellissima, ho avuto la fortuna di far parte di una società gloriosa, in una città dove per me è fantastico vivere: a Trieste ho trovato civiltà, cultura e rispetto. Non nascondo che sono felice quando la Triestina vince, auguro ogni bene a questa nuova società e ai tifosi che meritano grandi risultati".
Come prese quell'esonero? "A mio parere fu un esonero che non meritavo, perché eravamo a 5 punti dal primo posto, stavamo facendo un buon lavoro tra tante difficoltà e dieci giocatori col Covid. Ma è andata così, e ringrazio Milanese per avermi dato una grande opportunità.Il più grande rimpianto?Mi dispiace solo non aver finito il lavoro, i numeri dimostrano che stavo facendo bene. Comunque devo dire precisare che quando ho avuto l'opportunità di andare ad Avellino ed ero sotto contratto con la Triestina, Milanese si è comportato da vero signore nei miei confronti, e questo mi ha fatto molto piacere". Con queste premesse, quanto spera in futuro di ritornare a Trieste? "Sono sempre legato a Trieste. Ora non voglio nemmeno parlarne, c'è un bravo allenatore sulla panchina alabardata, ma in futuro un giorno mi piacerebbe tornare per continuare il mio percorso: se fossi stato esonerato da quartultimo o con venti punti di distacco dalla vetta, è normale che non sarei proponibile. Ma essere andato via a 5 punti dal primo posto e valorizzando tanti giocatori, mi fa sperare un giorno di tornare a far parte della famiglia Triestina". 

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