SandroWeb Posted December 7, 2022 Report Share Posted December 7, 2022 MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE 2022 - Si è preso una soddisfazione nella sua Reggio Emilia. Abbracci e pacche sulle spalle prima della palla a due, l'intervallo a chiacchierare con "Papero" Montecchi, poi il ritorno a casa con i due punti mentre il club locale gestiva la fine del rapporto con coach Menetti proprio a causa della sconfitta con la Pallacanestro Trieste. Mario Ghiacci (intervistato da Roberto Degrassi per "Il Piccolo"), da ultimi a zero punti dopo le prime quattro giornate a quota sei, adesso, con meno ansia addosso. "Ha pagato la coerenza. Mi spiego, e per farlo devo prenderla un po' alla lontana: la nostra società ha tenuto la barra dritta, abbiamo creduto nelle nostre scelte. Abbiamo dovuto affrontare alcune situazioni: un calendario terribile perchè ci ha proposto subito le rivali più forti, l'infortunio di Lever che ha indebolito il reparto lunghi, inoltre abbiamo allestito un roster compatibile con risorse penalizzate in quanto la gestione dell'impianto comporta costi". Cioè meno budget destinato alla squadra per fronteggiare i costi dell'Allianz Dome? "Questa è la sostanza, per far quadrare i conti". Ha parlato di scelte. Vediamole, partendo dalla più impegnativa. Il coach. "Da quando si è deciso di non proseguire il rapporto con Franco Ciani non abbiamo avuto alcun dubbio nell'affidare la squadra a Marco Legovich. Una decisione presa dopo averlo testato in questi anni, abbiamo seguito la sua crescita, il suo modo di lavorare. Proprio per questo motivo dopo la partenza complicata da quattro sconfitte abbiamo voluto eliminare qualsiasi chiacchiera sulla panchina confermando più che mai la nostra scelta". Quella di Bartley si è rivelata un affare. "Non è stato un colpo di fortuna. O, meglio: sapevamo che era buono ma non potevamo sapere come si sarebbe ambientato nel campionato italiano. Lo seguivamo, è stato scoutizzato e Legovich lo seguiva già da un paio d'anni". È lui la sorpresa della PallTrieste? "Bartley certamente ma aggiungo anche Pacher. Ha faticato ad adattarsi alla serie A dopo una lunga esperienza in A2. Ha ottime caratteristiche che vanno completate con gli altri lunghi in organico. Non dimentichiamo che l'infortunio di Lever non ha rappresentato un problema solo per le partite. La sua assenza l'abbiamo accusata in allenamento perchè un conto è lavorare con 4 lunghi e uno chiedendo a Deangeli, che ha una disponibilità totale e ci dà tutto, di adattarsi. Pacher è cresciuto nelle ultime settimane e ha dimsotrato ciò che sapevamo: l'avvio stentato non aveva motivazioni tecniche ma di adattamento". A Reggio Emilia Gaines zero punti. Quello che dovrebbe essere il tiratore più affidabile. "Frank è un ottimo giocatore, il gruppo lo supporta e ci darà soddisfazioni. A me piace che sia uno da tiri ignoranti, alla Basile. Capace di decidere una partita con un paio di conclusioni inattese. Arriverà anche qualche giorno e per gli altri saranno dolori". Sembra avere grande fiducia nel gruppo, nonostante qualcuno non incanti..."Non abbiamo la presunzione di pensare di aver costruito una super squadra. Non lo potevamo fare. Abbiamo scelto uomini con valori tali da poter funzionare insieme. Prendete Bossi. A Reggio Emilia ha giocato cinque minuti ma di grande qualità. Ed è stato utile anche lui per il successo. Questo è un gruppo molto sano. Non significa che siamo fermi. Quando abbiamo individuato la possibilità di alzare il livello tecnico della squadra inserendo Ruzzier lo abbiamo fatto". Cosa ha significato il successo al PalaBigi? "Un passo importante ma non ci è passata la febbre. Questo è un campionato pazzesco, a pesare saranno i dettagli, tutti si sono già mossi per modificare il proprio assetto, sono saltate due panchine. Qui bisogna vivere davvero una gara alla volta. L'unica cosa da fare è continuare a lavorare così. Dobbiamo confermarci, a testa bassa". Si attende che venga consolidato anche il futuro societario con l'arrivo della nuova proprietà Usa. Una svolta che però resta senza una data. "Mi rendo conto di ripetermi. Stiamo andando avanti ma i tempi non li dettiamo noi, cedere un'azienda non succede dalla sera alla mattina e anche nello sport chi investe prima fa controlli approfonditi. A noi sta bene".Sereni? "Sì. Abbiamo tutti la voglia di fare le cose a posto. Serve un po' di tempo, d'accordo. L'importante è il risultato". Domenica arriva Brindisi. Finora all'Allianz Dome non è mai stata superata quota tremila. "Avverto un ritrovato entusiasmo dopo la partenza deludente. Mi farebbe piacere se potessimo tornare ad avere una cornice importante di pubblico. Chi è venuto a vedere l'incontro con Brescia nonostante la sconfitta si è divertito e ci ha visti lottare. Questa squadra vuole vincere insieme alla sua gente. È un bel gruppo. Merita fiducia". - Chi ha detto che il 17 porta male? All'Unione non sembra proprio, visto che esattamente alla diciassettesima giornata la squadra alabardata è riuscita a sfatare un fastidioso tabù stagionale, quello che la voleva sempre trafitta da almeno una rete. Come scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno, contro la Feralpi, infatti, per la prima volta in questo campionato la Triestina è finalmente riuscita a concludere una partita con la porta inviolata, oltre a sciorinare una prestazione convincente e intensa per tutti i 95 minuti di gara. Un segnale di luce importante, perché quello dei zero "clean sheet" stava diventando, oltre che un pesante dato statistico, anche una zavorra mentale che a un certo punto delle partite inevitabilmente affiorava. Anche se sotto accusa in questi casi ci finisce sempre la difesa, è noto che quando si prendono tante reti vengono coinvolti anche gli altri reparti in quella che, non a caso, complessivamente si chiama fase difensiva.Sotto questo aspetto, Pavanel potrebbe aver trovato finalmente l'assetto in grado di garantire una certa copertura e una buona solidità, anche se ovviamente ora dovranno arrivare le controprove. C'è innanzitutto una questione tattica, perché una difesa a quattro e un centrocampo a tre, soprattutto quando c'è un Gori in forma a fare da perno centrale davanti al reparto arretrato, oltre a essere una delle soluzioni preferite dal tecnico, è forse il sistema che meglio si adatta alle caratteristiche dei giocatori alabardati per riuscire a mantenere un certo equilibrio.Ma poi è anche una questione di uomini: domenica è stata adottata una soluzione vista molto poco in questa stagione. Schierare Ghislandi a destra e Ciofani a sinistra, ha permesso non solo una diligente copertura sulle fasce, ma anche una buona spinta offensiva sulle corsie. In mezzo la coppia Di Gennaro e Sabbione ha funzionato, anche perché quest'ultimo nel suo ruolo naturale mostra maggiori sicurezze e, in attesa dell'infortunato Sottini, offre al momento maggiori garanzie di Rocchi.Ma non è una soluzione totalmente inedita. Anzi, è uno schieramento che per un paio di volte si era visto a inizio campionato, adottato all'epoca da Bonatti, e che aveva anche funzionato in modo soddisfacente. Era esattamente questo infatti il quartetto difensivo in campo a Novara, quando la Triestina una volta andata in vantaggio, riuscì a resistere sul campo di una delle squadre più forti del girone fino agli ultimi minuti, prima di subire il pari in mischia. Stesso schieramento anche nel match successivo al Rocco con la Pro Vercelli, dove il gol al passivo arrivò ancora nella parte finale del match. Poi, tra scelte tecniche diverse o infortuni, questo pacchetto non era più stato utilizzato.Lo stesso Pavanel, appena arrivato, per molto tempo non ha potuto utilizzare Ghislandi che si era infortunato proprio in quei giorni. Ma ora il ragazzo dell'Atalanta, dopo qualche settimana di carburazione al rientro per entrare in condizione, sembra di nuovo pimpante. Adesso Pavanel spera di aver trovato finalmente la quadra nel reparto arretrato, in attesa che anche l'attacco inizi a sbloccarsi. Ma intanto, il primo mattoncino verso la salvezza passa proprio per una maggior solidità difensiva. Perché in effetti partire ogni volta da almeno un gol sotto, rende tutto ancora più difficile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.