SandroWeb Posted December 27, 2022 Report Share Posted December 27, 2022 MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2022 - L'orgoglio per un successo che rilancia Trieste nella corsa salvezza, al termine della gara, nelle parole di Marco Legovich e Lodovico Deangeli.Coach e capitano di una squadra che, contro una Dolomiti Energia Trento brava a non mollare e a crederci fino alla fine, ha saputo gettare il cuore oltre l'ostacolo venendo a capo di una sfida che cancella il ricordo del doppio passo falso contro Brindisi e Varese e regala entusiasmo in vista di un finale d'andata che proporrà ai biancorossi le decisive sfide contro Verona, Scafati e Treviso.«La vittoria contro Trento - sottolinea Marco Legovich - è il regalo di Natale che abbiamo voluto fare alla città, a tutti i tifosi e anche a noi stessi. Non era facile ripartire dopo la sconfitta di Varese, i ragazzi sono stati bravi a interpretare la partita nel modo corretto anche assistiti da un pizzico di fortuna. Sulla tripla di Atkins che avrebbe potuto pareggiare nei secondi finali ho avuto una sorta di deja vu, per fortuna quel tiro è uscito e ci ha permesso di portare a casa due punti preziosissimi. Credo che ce li siamo meritati, però, per l'abnegazione difensiva che ci ha permesso di tenere una squadra come Trento a 68 punti».Continua il tecnico biancorosso: «Questa squadra, passo dopo passo, sta crescendo. La fotografia migliore sta probabilmente nel numero di palle perse. Stasera (ieri ndr) ne abbiamo regalate 10, a inizio stagione il numero era di molto superiore. Segno dei miglioramenti di un gruppo che sta lavorando in palestra, quotidianamente, con grande serietà e impegno».Un'analisi da cui riparte Lodovico Deangeli che, come ha raccontato, ha chiesto di essere presente in sala stampa per togliersi il classico sassolino dalla scarpa. «Prima di essere un giocatore di questa squadra - racconta il capitano - sono un grande tifoso e di conseguenza ho il difetto di leggere tutto ciò che viene scritto e che ci riguarda. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro a livello societario - prosegue l'ala triestina - a oggi però la squadra è questa e mi piacerebbe che si pensasse e si parlasse soprattutto di questo gruppo che, dopo questa partita, sarebbe salvo. Stiamo lavorando con serietà e grande entusiasmo,credo che ci meritiamo maggiore considerazione».Sull'altro fronte della barricata, coach Lele Molin sottolinea i limiti della sua squadra. «Non si può pensare di vincere in trasferta - l'analisi del coach della Dolomiti Energia Trento - perdendo quindici palloni e concedendo undici rimbalzi offensivi. Nei momenti topici della partita abbiamo concesso secondi e terzi tiri ai nostri avversari, Trieste è stata sicuramente brava ad approfittarne». - Un riposo brevissimo, lo stretto necessario, perché la situazione è molto delicata e serve subito tanto lavoro per iniziare a risalire la china. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", la Triestina ultima in classifica torna subito ad allenarsi e limita al massimo i giorni di pausa perché il mese della ripartenza dopo la sosta sarà probabilmente decisivo per le sorti del campionato. Da domenica 8 gennaio a domenica 6 febbraio, l'Unione scenderà in campo per ben sei volte, e fra queste partite ci sono quattro impegni casalinghi e due match saranno veri e propri scontri diretti. Insomma se gli alabardati si faranno trovare pronti, avranno davvero la possibilità di iniziare a uscire in fretta dall'incubo in cui si sono cacciati. Ecco perché si è deciso per non fare una lunga pausa, ma di spezzare in due tronconi i canonici sette giorni di riposo del periodo. Fatto sta che gli alabardati, che si erano allenati anche il giorno dopo la sconfitta di Lignano con il Pordenone, hanno goduto al momento di quattro giorni di festa, dal 24 dicembre sino a oggi. Ma già stasera ci sarà per tutti il ritrovo allo stadio alle ore 19.30. Già, perché da domani si torna a far sul serio. Per smaltire i primi panettoni e tornare a mettere benzina nelle gambe, sono previsti subito due doppi allenamenti, al mattino e al primo pomeriggio, per domani e per giovedì. Ci sarà poi un'ulteriore seduta venerdì mattina, a cui seguiranno gli altri tre giorni di festa previsti per i giocatori, ovvero il 31 dicembre, il primo e il 2 gennaio. Ma già nella serata di lunedì 2 gennaio è previsto per tutti alle ore 22 il rientro a Trieste. All'indomani infatti inizierà la settimana tipo che porterà al primo impegno del 2023, quindi con allenamenti ogni giorno e la doppia seduta al mercoledì. La volontà è di ripartire di slancio, non solo sulla base delle buone prestazioni recenti che purtroppo non hanno sempre portato punti, ma anche per il fatto che la Triestina avrà sul piatto la possibilità di ricominciare con due partite casalinghe. E al Rocco, finora, l'Unione ha sempre mostrato le cose cose migliori e, soprattutto, ha guadagnato la quasi totalità dei suoi punti. Domenica 8 gennaio si ricomincerà ospitando l'Arzignano, squadra di metà classifica ma ampiamente alla portata di una Triestina come quella vista contro Pergolettese e Pordenone. Ed è ovvio che sarà fondamentale ripartire con un successo. Sette giorni dopo al Rocco arriverà il Novara, compagine di alta classifica che però all'andata gli alabardati misero in difficoltà. A seguire la partita sulla carta più difficile del periodo, ovvero la trasferta a Vercelli, ma poi arriveranno due scontri diretti fondamentali in appena tre giorni. Innanzitutto al Rocco domenica 29 gennaio arriverà il Trento, che attualmente precede di due punti la Triestina, poi mercoledì 1 febbraio ecco la trasferta a Verona con la Virtus, che nelle ultime settimane si è risollevata ma che potenzialmente resta una rivale su cui fare la corsa per la salvezza. Il mese di fuoco si concluderà domenica 5 febbraio al Rocco con la Pro Sesto, la squadra rivelazione del girone di andata, che è stata anche in vetta e ora è quarta. La speranza è che per quel periodo abbia perso un po' del proprio slancio e arrivi a Trieste senza velleità particolari. 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