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I suntini sandrini di domenica 26 febbraio 2023


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DOMENICA 26 FEBBRAIO 2023

- Mister Gentilini preferisce mettersi in secondo piano, anche dopo il successo della Triestina sulla Juve Next Gen ringrazia soprattutto i giocatori e i tifosi, ma è evidente (come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo") che in questa metamorfosi alabardata, oltre a una squadra più competitiva dopo il mercato di gennaio, c'è anche la sua mano, soprattutto a livello mentale oltre che tattico: «Di fronte avevamo una squadra ben organizzata - spiega il tecnico - con giovani di grande valore e spensierati. Perché alla Juve vincere o perdere cambia poco, l'intento è di crescere elementi per la prima squadra. Non era semplice fronteggiare tanto talento, per questo devo ringraziare doppiamente i ragazzi, perché ci hanno messo anima, determinazione, attenzione e anche qualche sprazzo di bel gioco che non guasta mai. La sofferenza finale? Le partite se non le chiudi devi stare in massima allerta fino al 95'. E stavolta siamo stati più attenti di altre volte». La prova dell'Unione, secondo il tecnico, è stata ottimale a tutti i livelli: «I ragazzi hanno tenuto bene le distanze e rispettato le direttive, abbiamo concesso pochissimo alla Juve e ci siamo adeguati bene alle loro variazioni di modulo. Ringrazio anche lo staff perché ci stiamo mettendo tanto in lavoro fisico, tattico e soprattutto mentale, che è una componente sempre più fondamentale. La convinzione nei propri mezzi è il primo tassello». Ma, come detto, Gentilini sottolinea anche l'apporto dei tifosi, ieri trascinanti e fondamentali come da tanto tempo non si vedeva al Rocco: «Spettava a noi attraverso le prestazioni riportare la gente allo stadio e farla reinnamorare della Triestina. Siamo orgogliosi di questo, li ringrazio perché ci hanno incitato soprattutto nei momenti difficili e hanno dato una spinta ai ragazzi per non mollare mai. Sono i calciatori che sputano l'anima in campo, era importante uscire da una zona negativa, e il merito è loro. Ma abbiamo bisogno anche dei tifosi e di tutta la città». Infine il tecnico spiega le sue scelte. «Mbakogu? Per tutta la settimana ha lavorato a sprazzi. Lollo il più adatto a giocare con Celeghin? Abbiamo un gran numero di centrocampisti, tutti in grado di fare il lavoro che richiedo. Si sceglie in base al lavoro settimanale, e va detto che Gori veniva da una contusione alla coscia e Crimi dall'influenza, mentre Pezzella è appena rientrato. Ma sono convinto che da qui alla fine avremo bisogno di tutti, in tutte le zone del campo». 

- L'happy birthday cantato dai tifosi della Curva Nord a Frank Bartley al termine del match contro Domzale conclude tra i sorrisi lo scrimmage che, sul parquet di un Allianz Dome gratificato dalla presenza di oltre 1000 spettatori, ha visto Trieste imporsi con autorità sulla formazione slovena. Match di avvicinamento al rientro in campionato, test utile per ritrovare tono agonistico in vista della delicata sfida salvezza in programma domenica prossima contro la Nutribullet Treviso. Coach Legovich cercava indicazioni sul lavoro svolto nelle ultime settimane, con particolare riferimento al gioco in transizione e alle spaziature. Risposte in parte arrivate in un match giocato solamente a tratti con la giusta intensità. Trieste conferma il quintetto dell'ultima sfida di campionato contro Tortona proponendo Davis, Bartley, Deangeli, Terry e Spencer. C'è tutta l'energia di Terry nella buona partenza di Trieste: dominio sotto i tabelloni e canestri che dopo tre minuti lanciano la formazione di casa sul 10-2 costringendo Jakara a chiamare time-out. Si mette in moto la batteria di esterni biancorossa. Bartley e Davis si sfidano a suon di bombe incrementando progressivamente il vantaggio, l'ingresso di Campogrande e Lever dà ulteriore verve a una squadra che continua a spingere sull'acceleratore portandosi prima sul 24-10 e poi sul 31-14 con cui si chiude il primo quarto. Domzale riparte con il piglio giusto: cinque punti consecutivi, break chiuso da Davis che trova i tre punti su assist di Lever. Sale in cattedra Mirtic che accorcia il distacco della sua squadra, risponde un Campogrande apparso decisamente tonico con due triple consecutive che permettono alla sua squadra di mantenere invariato il distacco rientrando negli spogliatoi avanti 52-34. Si riparte sempre nel segno di Campogrande che infila dall'angolo una tripla seguita poi da un comodo appoggio di Terry che porta i biancorossi sul 57-34. Buone indicazioni sull'asse play-pivot, con Ruzzier e Vildera che capitalizzano due azioni consecutive, Domzale non lascia però scappare i padroni di casa in un quarto che si chiude in parità fissando il 70-52 del 30'. Senza spunti particolari i minuti finali del match con Trieste che a 5' dalla sirena finale tocca l'80-60 e punteggio fermo per alcuni minuti. Finale tutto triestino con le triple consecutive di Bossi e Ruzzier che illuminano la scena fissando il definitivo 86-69

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